LE AZIENDE COINVOLTE Il progetto di Unioncamere coinvolge due aziende del territorio campano: I Feudi di San Gregorio e l’Azienda Agricola Fontanavecchia. Feudi di San Gregorio, Fondata nel 1986, Feudi di San Gregorio è oggi il marchio simbolo del rinascimento enologico del meridione d'Italia e di una cultura del bere volta a riscoprire l'identità dei sapori mediterranei. Salvaguardare la tradizione ricercandone tutte le potenzialità. Valorizzare i vitigni del Sud Italia come l'Aglianico, il Fiano di Avellino e il Greco di Tufo. Investire nella terra e nella tradizione secolare della viticultura irpina, restituendo un futuro ad un patrimonio ambientale unico. Oggi Feudi di San Gregorio è e vuole essere sempre di più - un luogo d'incontro, di confronto, di conoscenza, di meditazione, un laboratorio di idee e cultura. Azienda Agricola Fontanavecchia. La passione di un’azienda per l’Aglianico e la Falanghina, vitigni che in questo angolo di Campania godono di un’alta vocazione, una tradizione familiare centenaria, il cambio generazionale, il talento e la passione contadina; sono questi gli ingredienti dei vini Fontanavecchia. Ai vitigni autoctoni, ovvero alla falanghina e all’aglianico del Taburno, viene dedicata una cura particolare che li conferma come i “prìncipi” del territorio e grazie ai quali si ottengono etichette dalla spiccata personalità. L’azienda Fontanavecchia sorge in un territorio particolarmente adatto alla coltivazione della vite: Torrecuso, nel Sannio Beneventano, ai piedi del Monte Taburno, in un paese dall’impianto medievale le cui origini, a tutt’oggi non definite, pare datino IV secolo a.C. . DICHIARAZIONE LE AZIENDE COINVOLTE NEL PROGETTO Feudi di San Gregorio Località Cerza Grossa Sorbo Serpico (AV) Tel. 0825 986611 www.feudi.it AMBIENTALE DI PRODOTTO (DAP) Azienda Agricola di Libero Rillo Contrada Fontanavecchia Torrecuso (BN) Tel. 0824876275 Progetto realizzato da Unioncamere con il supporto tecnico di Dintec scrl - Consorzio per l’innovazione tecnologica. Settore vitivinicolo IL PROGETTO IL SISTEMA CAMERALE SOSTIENE LA COMPETITIVITA’ DELLE IMPRESE E PROMUOVE STRUMENTI DI TRASPARENZA PER I CONSUMATORI. Il tema della sostenibilità ambientale ha assunto negli ultimi anni una valenza sempre maggiore sia per le imprese che per i consumatori. Nei mercati nazionali e internazionali esiste una forte richiesta di qualità ambientale soprattutto per i prodotti di alta gamma. I VANTAGGI DELLA DAP Da’ la possibilità di mettere a CONFRONTO le emissioni di anidride carbonica, gli utilizzi di acqua o i sistemi di smaltimento dei rifiuti di prodotti analoghi e perfino di categorie diverse innescando processi emulativi fra aziende elevandone il livello di competitività. Sulla base di queste necessità Unioncamere ha realizzato un progetto volto alla qualificazione ambientale della filiera vitivinicola attraverso lo strumento della Dichiarazione Ambientale di Prodotto (DAP). Consente il MONITORAGGIO dei consumi delle risorse lungo tutta la filiera produttiva (dal campo alla tavola) e per tutto il ciclo di vita del prodotto favorendo il miglioramento continuo delle prestazioni aziendali. LO STRUMENTO: LA DAP Cos’è la DAP? La Dichiarazione Ambientale di Prodotto, nota anche come EPD (Environmental Product Declaration), è una carta di identità ambientale. Riportata in etichetta, fornisce informazioni tecniche relative al profilo ambientale del prodotto e permette il confronto tra prodotti funzionalmente equivalenti.. Come si ottiene? La DAP presuppone un progetto di Life Cycle Assessment (LCA) basato su specifiche regole tecniche, le Product Category Rules (PCR). Essa prevede una verifica e convalida da parte di organismi terzi accreditati ed è soggetta a riesame periodico.. Cos’è l’LCA? E’ una metodologia che permette di misurare i potenziali impatti ambientali dell’intero ciclo di vita del prodotto, dalla coltivazione al consumo fino allo smaltimento. INDICI DELL’IMPATTO AMBIENTALE Alla produzione, distribuzione e smaltimento di 1 lt di vino sono associati i seguenti consumi di risorse. A differenza degli altri sistemi già presenti sul mercato, indirizzati a quantificare i consumi di acqua e l’emissione di anidride carbonica, questo approccio è COMPLETO in quanto si applica al prodotto nella sua interezza e in tutte le fasi del processo produttivo, prendendo a riferimento altri aspetti, quali: l’utilizzo di fitofarmaci, lo smaltimento dei rifiuti, ecc.. E’ uno approccio INNOVATIVO di comunicazione ambientale che per la prima volta viene applicato al settore vitivinicolo. E’ uno strumento accettato e riconosciuto a livello INTERNAZIONALE (standardizzato sulla base di una norma ISO).