I.S.I.S.S.
Istituto Statale Istruzione Secondaria Superiore
PIETRO GIORDANI
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e-mail: [email protected] sito: www.ipsgiordani.it
Codice Fiscale 80011950344
PROGRAMMAZIONE
di
TECNICHE di COMUNICAZIONE
anno scolastico 2015/2016
DOCENTI
CLASSI
CAMPAGNARO, MAURI, NOCERA, PACE
CLASSI QUINTE del corso professionale diurno
settore servizi commerciali
FINALITÀ FORMATIVE DELLA DISCIPLINA A LIVELLO MINISTERIALE
(ricavate dalle linee guida ministeriali ed elaborate dal Dipartimento Disciplinare)
Risultati di apprendimento di riferimento per la disciplina al termine del percorso
quinquennale
L’identità degli istituti professionali si caratterizza per una solida base di istruzione generale
e tecnico-professionale, che consente agli studenti di sviluppare, in una dimensione
operativa, saperi e competenze necessari per rispondere alle esigenze formative del settore
produttivo di riferimento, considerato nella sua dimensione sistemica per un rapido
inserimento nel mondo del lavoro e per l’accesso all’università e all’istruzione e formazione
tecnica superiore (D.P.R. n. 87/2010 art. 2).
Le Linee Guida per il secondo biennio degli Istituti Professionali ricordano che l’indirizzo
“Servizi Commerciali” ha lo scopo di far acquisire allo studente, a conclusione del percorso
quinquennale, competenze professionali che gli consentono di supportare operativamente
le aziende sia nella gestione dei processi amministrativi e commerciali, sia nell’attività di
promozione delle vendite; in tali competenze rientrano anche quelle riguardanti la
promozione dell’immagine aziendale attraverso l’utilizzo delle diverse tipologie di strumenti
di comunicazione, compresi quelli grafici e pubblicitari. Le competenze sono declinate per
consentire allo studente l’opportunità di operare con una visione organica e di sistema
all’interno di un’azienda, affinando la professionalità di base con approfondimenti in uno dei
tre ambiti di riferimento che caratterizzano l’indirizzo di studi. L’identità dell’indirizzo tiene
conto, inoltre, delle differenti connotazioni che assumono oggi i servizi commerciali, sia per
le dimensioni e le tipologie delle strutture aziendali, sia per le diverse esigenze delle filiere
id riferimento. L’indirizzo consente, poi, di sviluppare percorsi flessibili e favorire
l’orientamento dei giovani rispetto alle personali vocazioni professionali. Le competenze
acquisite si riferiscono, pertanto, ad una base comune relativa al sistema aziendale e ad
approfondimenti orientati a professionalità specifiche in uno dei tre ambiti di riferimento:
servizi commerciali, servizi turistici, servizi della comunicazione. In questa ottica le
discipline sia dell’area di istruzione generale sia di indirizzo, possono assumere
caratteristiche funzionali alle scelte dell’ambito di riferimento operate dalle singoli istituzioni
scolastiche, che, inoltre, possono utilizzare gli spazi di flessibilità previsti per adeguare
l’offerta formativa alle esigenze del territorio sulla base delle esperienze maturate e delle
risorse professionali disponibili.
Ambito Commerciale
All’intero del profilo professionale di riferimento, tale ambito tende a sviluppare competenze
che orientano lo studente nel contesto economico sociale generale e territoriale, declinate
per operare con una visione organica e di sistema all’interno dell’azienda, di sviluppare una
professionalità di base ben strutturata e flessibile nell’area economico aziendale, con la
possibilità di attivare approfondimenti in relazione alla tipologia del territorio ed alla
richiesta delle aziende.
Ambito Turistico
All’interno del profilo professionale di riferimento, tale ambito tende a sviluppare
competenze che orientano lo studente nel settore del turismo per la valorizzazione del
territorio. Il sistema turistico assume un crescente rilievo anche nella dimensione locale per
la realizzazione territoriale e rispondere efficacemente alle esigenze sempre più complesse
della clientela, elaborando progetti e soluzioni personalizzati.
Ambito Comunicazione
All’interno del profilo professionale di riferimento, tale ambito tende a sviluppare
competenze nel settore della promozione commerciale e delle connesse attività di
comunicazione pubblicitaria. Le competenze di ambito, in termini di conoscenze e abilità, si
caratterizzano anche per la progettazione di differenti tipologie di prodotti e servizi
pubblicitari.
Il docente di tecniche di comunicazione, nel corso del secondo biennio e del quinto
2
anno, concorre in particolare al raggiungimento dei seguenti risultati di apprendimento,
relativi all’indirizzo, espressi in termini di competenze:
 interagire nel sistema azienda e riconoscere i diversi modelli di strutture organizzative
aziendali;
 svolgere attività connesse all’attuazione delle rilevazioni aziendali con l’utilizzo di
strumenti tecnologici e software applicativi di settore;
 interagire nell’area della gestione commerciale per le attività relative al mercato e
finalizzate al raggiungimento della customer satisfaction;
 partecipare ad attività dell’area marketing ed alla realizzazione di prodotti pubblicitari;
 interagire col sistema informativo aziendale anche attraverso l’uso di strumenti
informatici e telematici;
 utilizzare e produrre strumenti di comunicazione visiva e multimediale, anche con
riferimento alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete;
 applicare le metodologie e le tecniche della gestione per progetti;
 individuare e utilizzare gli strumenti di comunicazione e di team working più appropriati
per intervenire nei contesti organizzativi e professionali di riferimento.
L’integrazione della disciplina con “Tecniche professionali dei servizi commerciali” concorre
a completare gli apprendimenti, all’interno dell’indirizzo di riferimento.
La didattica laboratoriale favorisce lo sviluppo delle competenze nell’intero percorso
formativo. Nel quinto anno, in particolare, la risoluzione di casi e l’organizzazione di
progetti in collaborazione con il territorio e con le imprese del settore, contribuisce
all’orientamento degli studenti nella prospettiva della transizione al mondo del lavoro o
dell’acquisizione di ulteriori specializzazioni o titoli di studio a livello post secondario.
FINALITÀ FORMATIVE DELLA DISCIPLINA A LIVELLO D'ISTITUTO
(ricavate dal quadro delle competenze d’Istituto ed elaborate dal Dip. Disciplinare)
La funzione della disciplina in riferimento al Pecup e i rispettivi nuclei fondanti e
in coerenza con le competenze di cittadinanza
Le competenze chiave individuate dall’Unione europea corrispondono alle competenze “di
cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali, la cittadinanza attiva,
l’inclusione sociale e l’occupazione” (Raccomandazione del Parlamento Europeo e del
Consiglio “Relativa a competenze chiave per l’apprendimento permanente”, 2006). La
disciplina di tecniche di comunicazione contribuisce nei modi qui di seguito indicati allo
sviluppo di dette competenze, acquisibili dagli studenti per entrare da protagonisti nella
loro vita di domani, anche con particolare riferimento alle prospettive occupazionali future.
Imparare ad imparare: lo studente deve acquisire un proprio metodo di studio e di
lavoro.
Progettare: le conoscenze apprese e le abilità sviluppate devono essere utilizzate
nell’elaborazione di progetti di cui lo studente è in grado di individuare priorità, valutarne i
vincoli e le possibilità esistenti, definire strategie di azione, fare progetti e verificarne i
risultati.
Comunicare: lo sviluppo delle competenze comunicative è finalità peculiare della materia;
esso implica una buona conoscenza dei nuclei fondanti la teoria della comunicazione,
nonché la conoscenza approfondita e l’utilizzo consapevole ed efficace dei linguaggi verbali
e non verbali, sia con riferimento alle caratteristiche emotive ed empatiche personali che in
contesti sociorelazionali quali i gruppi di lavoro e gli ambiti professionali di riferimento.
Collaborare e partecipare: lo sviluppo delle competenze comunicative e strategiche atte
al superamento del conflitto in maniera costruttiva e positiva costituisce uno dei focus
disciplinari, anche ai fini del rispetto e dell’accettazione delle diversità e delle differenze
individuali e di gruppo che devono essere vissuti come opportunità di crescita personale e
sociale, nonché come proficua risorsa per la crescita della società; si pone la necessità,
comunque, di partire dalle caratteristiche e dai modi di essere individuali, visto che gli
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stessi sovente danno luogo a fenomeni ed atteggiamenti di intolleranza, conflittualità ed
aperta discriminazione.
Agire in modo autonomo e responsabile: lo studente deve acquisire la capacità di
riconoscere, vivere ed apprezzare il valore delle regole e della responsabilità personale.
Risolvere problemi: lo studente deve saper affrontare situazioni problematiche e saper
contribuire a risolvere, imparando ad affrontare la quotidianità con spirito assertivo.
Individuare collegamenti e relazioni: lo studente deve acquisire strumenti, anche di
tipo metacognitivo che gli permettano di affrontare le diverse situazioni scolastiche ed
extrascolastiche nella loro globalità, anche cogliendone le logiche intrinseche e la
complessità.
Acquisire ed interpretare l’informazione: finalità principe dei processi di crescita è lo
sviluppo di un pensiero critico e consapevole delle diverse dinamiche legate all’acquisizione
e all’interpretazione dell’informazione ricevuta valutandone l’attendibilità e l’utilità,
distinguendo fatti e opinioni.
Le competenze di asse (eventualmente distinte per anno di corso)
Nel secondo biennio e nell’ultimo anno del quinquennio, ai fini del raggiungimento dei
risultati di apprendimento sopra riportati in esito al percorso quinquennale, il docente
persegue nella propria azione didattica ed educativa, l’obiettivo prioritario di far acquisire
allo studente conoscenze ed abilità che costituiscono le competenze di base attese a
conclusione dell’obbligo di istruzione, di seguito richiamate secondo gli assi di competenza:
Asse dei linguaggi: prevede come primo obiettivo la padronanza della lingua italiana,
come capacità di gestire la comunicazione orale, di leggere, comprendere ed interpretare
testi di vario tipo e di produrre lavori scritti con molteplici finalità; riguarda l’utilizzo delle
tecnologie della comunicazione e dell’informazione e la conoscenza di una lingua straniera
da approfondire anche in moduli CLIL che coinvolgono la disciplina.
Asse matematico: riguarda la capacità di utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo
aritmetico ed algebrico, di confrontare e analizzare grafici e tabelle, di individuare e
risolvere problemi e di analizzare dati ed interpretarli, sviluppando deduzioni e
ragionamenti.
Asse scientifico-tecnologico: riguarda metodi, concetti e atteggiamenti indispensabili
per porsi domande, osservare e comprendere il mondo naturale e quello delle attività
umane e contribuire al loro sviluppo nel rispetto dell’ambiente e della persona; in questo
campo assumono particolare rilievo l’apprendimento incentrato sull’esperienza e l’attività di
laboratorio.
Asse storico-sociale: riguarda la capacità di percepire gli eventi storici a livello locale,
nazionale, europeo e mondiale, cogliendone le connessioni con i fenomeni sociali ed
economici; l’esercizio della partecipazione responsabile alla vita sociale nel rispetto dei
valori dell’inclusione e dell’integrazione.
La disciplina di “tecniche di comunicazione” assume particolare rilievo nel corso del secondo
biennio scolastico, soprattutto in relazione alle competenze comprese negli assi dei
linguaggi, tecnologico e di tipo storico-sociale; infatti si pone l’obiettivo di far assumere
consapevolezza agli studenti della varietà molteplice dei linguaggi che caratterizzano la
società della complessità e del post-moderno, nonché conoscenza dei principi della
comunicazione, sia di tipo analogico che digitale.
4
OBIETTIVI
L’articolazione dell’insegnamento di Tecniche di comunicazione in conoscenze e abilità è di
seguito indicata quale orientamento per la progettazione didattica del docente in relazione
alle scelte compiute nell’ambito della programmazione collegiale del Consiglio di classe.
La disciplina nel secondo biennio intende presentare i temi generali della comunicazione per
poi approfondire i temi della comunicazione interpersonale e sociale, anche in relazione ai
nuovi media e alla conoscenza e all’utilizzo dei nuovi media, aspetti che concorrono in
maniera determinante al raggiungimento delle competenze relative all’obbligo d’istruzione e
al profilo in uscita.
CONOSCENZE
ABILITA’
Modelli interpretativi dell’agire
dinamiche ed aspetti sperimentali.
sociale:
La competenza sociale ed il controllo delle
emozioni: l’intelligenza emotiva ed il
modello di Goleman.
Le caratteristiche dinamico-comunicative del
sistema aziendale.
La comunicazione ecologica secondo
modello della non direttività di Rogers.
il
Le dinamiche, i bisogni e le motivazioni
dell’agire sociale.
La teoria dei bisogni di Maslow.
Il modello di Herzberg (“Motivation to word”,
1959).
Il modello lewiniano e la teoria del campo.
La teoria
Festinger.
della
dissonanza
cognitiva
del
Il ruolo del public relations man in azienda.
Comportamenti ed atteggiamenti efficaci ed
inefficaci nelle riunioni di lavoro.
Lo stile di leadership e di conduzione
aziendale; le culture organizzative.
Gli obiettivi aziendali
strategie finalizzate.
e
lo
sistema
sviluppo
di
L’immagine aziendale.
Gli
strumenti
di
dell’immagine aziendale.
Componenti
relazioni.
e
strumenti
comunicazione
delle
pubbliche
Le sponsorizzazioni.
Le
strategie
comunicative
secondo il modello di Cialdini.
Le
caratteristiche
strutturali
organizzazioni aziendali.
della
I comunicati stampa.
di
Identità e socialità.
Aspetti generali
aziendale.
Gli
strumenti
e
le
tecniche
comunicazione aziendale interna.
delle
informativo
persuasive
La
pubblicità:
campagna
pubblicitaria,
pubblicità diretta e pubblicità interattiva.
Tipologie pubblicitarie: la promozione alle
vendite; il merchandising; la propaganda.
Il mercato.
Storia ed evoluzione del marketing-mix.
I sistemi informativi informali.
I sistemi informativi e e le nuove tecnologie.
Il fattore umano
aziendali esterne.
nelle
comunicazioni
Le pubbliche relazioni: definizione americana
e definizione italiana.
5
METODOLOGIE/MODALITA’ DIDATTICHE
Il modello organizzativo didattico si fonda soprattutto su percorsi pluridisciplinari
laboratoriali in cui i saperi degli assi culturali (con particolare riferimento dell’asse dei
linguaggi, tecnologico e storico-sociale) si coniugano con quelli più specifici di indirizzo.
Importanza rilevante, ai fini dell’acquisizione delle competenze previste dal profilo in uscita,
viene assegnata alle simulazioni e alle prove “in realtà”, anche in relazione ai possibili
orizzonti professionali nei quali gli studenti sono chiamati a dimostrare chiare capacità di
progettazione, abitudine ai problem solving e alla pianificazione strategica del lavoro,
collaborazione e disposizione al work team e alle relazioni umane.
MODALITA’ DI VERIFICA DI FINE MODULO
Nel dettaglio gli strumenti di verifica utilizzati saranno i seguenti:
Test d’ingresso:

questionari d’indagine sui prerequisiti (metodo di studio, lessico, capacità di analisi e
sintesi di un testo)
Verifiche formative:

interrogazione dialogata

discussione guidata

correzione dei compiti svolti a casa
Verifiche per Unità di apprendimento:

verifiche scritte (produzione, risposte a domande aperte, test a risposta multipla,
domande a completamento, quesiti vero/falso etc.)

verifiche orali

esercitazioni e simulazioni di casi

esercitazioni laboratoriali individuali e collettive
Verifiche sommative che comprendono più unità di apprendimento.
CRITERI DI VALUTAZIONE
Le verifiche sistematiche saranno effettuate sulle competenze generali della disciplina
declinate in termini di conoscenze ed abilità, nelle previste unità di competenza. L’indagine
valutativa sarà pertanto indirizzata sulle ailità e capacità sviluppate e sulle conoscenze dei
nuclei concettuali fondanti la disciplina. Si ricorrerà sia a prove in itinere, sia a prove a
posteriori, con particolare attenzione alle prove di realtà in contesto laboratoriale. La
valutazione disciplinare proposta al Consiglio di Classe a fine quadrimestre non risulterà
dalla mera media matematica delle prove effettuate, ma sarà il risultato dell’insieme delle
osservazioni oggettive, rilevate tramite prove ed evidenze con peso valutativo differente.
Conformemente alle Disposizioni Ministeriali in materia di istruzione e università (D.L. 1
settembre 2008, n. 137), la valutazione periodica ed annuale degli apprendimenti degli
alunni sarà espressa in decimi
Per quanto concerne la valutazione delle verifiche i voti verranno attribuiti secondo la
seguente tabella.
6
voto
Giudizio esplicito
10
Alunno con livello di conoscenze e abilità complete e corrette, autonomo e sicuro,
con apporti personali nelle applicazioni, anche in situazioni nuove o complesse;
Alunno con livello di conoscenze e abilità complete e corrette, autonomo e sicuro
nelle applicazioni, anche in situazioni complesse;
Alunno con livello di conoscenze e abilità complete, autonomo e generalmente
corretto nelle applicazioni;
Alunno con livello di conoscenze e abilità di base, autonomo e corretto nelle
applicazioni in situazioni note;
Alunno con livello di conoscenze e abilità essenziali, corretto nelle applicazioni in
situazioni semplici e note;
Alunno con livello di conoscenze e abilità essenziali, corretto nelle applicazioni in
situazioni semplici;
Alunno con livello di conoscenze frammentarie e abilità di base carenti.
9
8
7
6
5
4
MODALITA’ DI RECUPERO DEL MODULO
Per facilitare l’apprendimento di tutti gli alunni che presenteranno delle difficoltà, sono
previste le seguenti strategie:
a. recupero in itinere

semplificazione dei contenuti

reiterazione degli interventi didattici

lezioni individualizzate a piccoli gruppi

esercizi guidati e schede strutturate.
b. sportelli pomeridiani (su richiesta di un gruppo di 3-6 alunni).
SOMMARIO DELLA PROGRAMMAZIONE MODULARE
CLASSI QUINTE
Monte ore previsto: 2 ore settimanali per un totale di 66 ore annue.
Num.
Modulo
1
2
TITOLO
LA COMUNICAZIONE AZIENDALE INTERNA:
ASPETTI GENERALI
LA COMUNICAZIONE AZIENDALE ESTERNA:
L’IMMAGINE AZIENDALE
Num.
ore
Periodo di
svolgim.
33
I quadrimestre
33
II quadrimestre
7
Modulo 1
tipologia
LA COMUNICAZIONE AZIENDALE INTERNA:
ASPETTI GENERALI
disciplinare
OBIETTIVI
Conoscenze:
i comportamenti umani ed i bisogni comunicativi




modelli interpretativi dell’agire sociale: dinamiche ed aspetti sperimentali;
la competenza sociale ed il controllo delle emozioni: l’intelligenza emotiva ed il modello
di Goleman;
le caratteristiche dinamico-comunicative del sistema aziendale;
la comunicazione ecologica secondo il modello della non direttività di Rogers.
le relazioni umane



le dinamiche, i bisogni e le motivazioni dell’agire sociale;
la teoria dei bisogni di Maslow;
il modello di Herzberg (“Motivation to word”, 1959).
approcci interpretativi dell’attrazione interpersonale



il modello lewiniano e la teoria del campo;
la teoria della dissonanza cognitiva di Festinger;
identità e socialità.
Abilità:



individuare i fattori interni ed esterni che influenzano la percezione, l’attenzione e la
memorizzazione delle informazioni;
riconoscere modelli comunicativi e linguaggi dei media tradizionali e dei new media;
riconoscere le potenzialità della comunicazione a stampa e audiovisiva.
OBIETTIVI MINIMI
Conoscere le caratteristiche essenziali della comunicazione e dell’organizzazione interna
d’azienda.
PREREQUISITI
Saper interagire e collaborare in contesto di gruppo.
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Modulo 2
LA COMUNICAZIONE AZIENDALE ESTERNA:
L’IMMAGINE AZIENDALE
tipologia
disciplinare
OBIETTIVI
Conoscenze:
il sistema informativo aziendale








le caratteristiche strutturali delle organizzazioni aziendali;
aspetti generali del sistema informativo aziendale;
il mercato;
storia ed evoluzione del marketing-mix;
i sistemi informativi informali;
i sistemi informativi e le nuove tecnologie;
il fattore umano nelle comunicazioni aziendali esterne;
le pubbliche relazioni: definizione americana e definizione italiana.
Abilità:
saper riconoscere il processo di comunicazione aziendale esterna









Gli obiettivi aziendali e lo sviluppo di strategie finalizzate.
L’immagine aziendale.
Gli strumenti di comunicazione dell’immagine aziendale.
Componenti e strumenti delle pubbliche relazioni.
I comunicati stampa.
Le sponsorizzazioni.
Le strategie comunicative persuasive secondo il modello di Cialdini.
La pubblicità: campagna pubblicitaria, pubblicità diretta e pubblicità interattiva.
Tipologie pubblicitarie: la promozione alle vendite; il merchandising; la propaganda.
OBIETTIVI MINIMI
Conosce le caratteristiche essenziali della comunicazione e dell’organizzazione esterna
d’azienda. Conosce le strutture dei processi comunicativi con riferimento ai caratteri dei
singoli media. Conosce le caratteristiche essenziali del marketing e del marketing-mix.
Individua strategie per la promozione delle vendite. Applica le conoscenze acquisite nella
stesura di progetti relativi all’accoglienza e alla gestione del prodotto aziendale.
PREREQUISITI
Conoscere i fondamenti teorici dell’influenza e della persuasione sociale.
Conoscere le caratteristiche fondamentali del linguaggio pubblicitario.
9