I PROVA DI ESONERO DI FISICA 1 DEL 31-03-2014 ESERCIZIO 1 Un’automobile di massa m=500kg percorre un dosso di raggio di curvatura R=50m; Il conducente preme sull’acceleratore determinando una forza F orizzontale, ma per via della forza d’attrito l’automobile si muove a velocità costante V di modulo V=50km/h. L’attrito tra gli pneumatici e l’asfalto può essere considerato un attrito radente con coefficiente µd=0.3. Calcolare il valore della forza d’attrito sulla cima del dosso. ESERCIZIO 2 Il blocco A in figura ha massa 1.36 kg e il blocco B ha massa 13.6 kg. Il coefficiente di attrito tra B e il piano orizzontale è µ=0.1. a) Disegnare le forze agenti su ciascun corpo. b) Qual è la massa di C se l’accelerazione di B è 1.8 m/s2 verso destra? c) Qual è la tensione di ciascuna fune quando B possiede l’accelerazione data sopra? ESERCIZIO 3 Un corpo di massa m=60kg scivola lungo un piano liscio, inclinato di θ=5° rispetto all’orizzontale; esso parte con velocità nulla e percorre lungo il piano la distanza d=4m. Alla fine del piano inclinato esso si muove per un tratto orizzontale liscio lungo h=2m e urta una molla di lunghezza a riposo x0=0.5m, fissata ad un muro. -Calcolare quanto deve valere la costante elastica della molla affinché il corpo tocchi il muro con velocità nulla. -Ripetere il calcolo se il tratto orizzontale h è scabro, con coefficiente di attrito dinamico µd=0.14. -Quanto dovrebbe valere µd affinché il corpo arrivi a toccare la molla con velocità nulla? ESERCIZIO 1 Un’automobile di massa m=500kg percorre un dosso di raggio di curvatura R=50m; Il conducente preme sull’acceleratore determinando una forza F orizzontale, ma per via della forza d’attrito l’automobile si muove a velocità costante V di modulo V=50km/h. L’attrito tra gli pneumatici e l’asfalto può essere considerato un attrito radente con coefficiente µd=0.3. Calcolare il valore della forza d’attrito sulla cima del dosso. SOLUZIONE Scomponiamo lungo gli assi y (radiale) e x diretti come in figura (scegliamo il sistema di riferimento non inerziale, solidale con l’automobile). Scriviamo la II legge della dinamica per le direzioni x e y, ricordandoci di includere la forza centrifuga che compare in questo sistema di riferimento: x: y: Se conoscessimo il valore di F potremmo calcolare immediatamente Fa dalla prima equazione, invece nel nostro caso dobbiamo calcolare prima la normale N dalla seconda equazione e da lì ricavare la Fa. ( ) ESERCIZIO 2 Il blocco A in figura ha massa 1.36 kg e il blocco B ha massa 13.6 kg. Il coefficiente di attrito tra B e il piano orizzontale è µ=0.1. a) Disegnare le forze agenti su ciascun corpo. b) Qual è la massa di C se l’accelerazione di B è 1.8 m/s2 verso destra? c) Qual è la tensione di ciascuna fune quando B possiede l’accelerazione data sopra? SOLUZIONE Per i 3 blocchi si ha: I tre blocchi si muovono con la stessa accelerazione a. Se prendiamo l’asse concorde con il verso del moto, la II legge della dinamica si scrive: CORPO A: CORPO B: CORPO C: Dall’equazione del corpo C ricaviamo: Ricaviamo Tc dall’equazione per il corpo B: Ricaviamo Ta dall’equazione per il corpo A: ( da cui da cui ) ESERCIZIO 3 Un corpo di massa m=60kg scivola lungo un piano liscio, inclinato di θ=5° rispetto all’orizzontale; esso parte con velocità nulla e percorre lungo il piano la distanza d=4m. Alla fine del piano inclinato esso si muove per un tratto orizzontale liscio lungo h=2m e urta una molla di lunghezza a riposo x0=0.5m, fissata ad un muro. -Calcolare quanto deve valere la costante elastica della molla affinché il corpo tocchi il muro con velocità nulla. -Ripetere il calcolo se il tratto orizzontale h è scabro, con coefficiente di attrito dinamico µd=0.14. -Quanto dovrebbe valere µd affinché il corpo arrivi a toccare la molla con velocità nulla? SOLUZIONE a) A = istante in cui la massa inizia a scendere sul piano inclinato; B = istante in cui la molla tocca il muro con v=0. Conservazione dell’energia tra A e B: [ EB-EA=0 ½ k∙x02 – m∙g∙sen(θ)∙d = 0 ( ) ] b) Teorema delle forze vive tra A e B: [ ( EB-EA=Fa∙h ( ) ½ k’∙x02 – m∙g∙sen(θ)∙d = – m∙g∙µd h 0 – m∙g∙sen(θ)∙d = – m∙g∙µd’ ∙ h )] c) C = istante in cui la massa tocca la molla a v=0. Teorema delle forze vive tra A e C: [ ( ) ] EC-EA=Fa∙h