Dott. Andrea Di Rienzo Businco Specialista in Allergologia e

Dott. Andrea Di Rienzo Businco
Specialista in Allergologia e Immunologia Clinica
Allergologia Pediatrica - Ospedale Pertini - Roma
Gestione dell’Anafilassi
Definizione:
Reazione di ipersensibilità generalizzata grave, pericolosa per la vita, IgEmediata e a rapido inizio, con massima gravità dei sintomi raggiunta entro 530 minuti. Per la patogenesi, si definisce una reazione di ipersensibilità di
tipo I mediata da IgE che, in risposta a determinati allergeni, scatena il
rilascio di mediatori dell’infiammazione (es. istamina, triptasi) dai
granulociti basofili e dai mastociti. Si distingue dalla reazione Anafilattoide
che è una reazione sistemica clinicamente indistinguibile dall’anafilassi. E’
determinata dal rilascio non immunologico degli stessi mediatori vasoattivi
delle reazioni anafilattiche. L’attivazione di basofili e mastociti non è
mediata dalle IgE.
Epidemiologia:
Nella popolazione pediatrica, l’incidenza varia tra 3,2/100.000 e 90/100.000
casi/anno.Anafilassi grave: 0.5–1/10,000 nel Regno Unito e in Svizzera e
1.5/10000 in Svezia. Circa 120 casi fatali/anno nel Regno Unito. In Italia, nel
periodo 2001-2003 sono state riportate 3,7 ospedalizzazioni per anafilassi su
100.000 nella fascia di età 0-14 anni, 1,7 su 100.000 nella fascia di 15-24 anni
e 2,5 su 100.000 per età superiore ai 24 anni.
Definiamo anafilassi bifasica quando nel 20% circa dei casi di anafilassi
severa l’episodio acuto si ripete a distanza di 2-8 ore dal primo episodio ed
indipendentemente dal trattamento.
Il trattamento iniziale dell’anafilassi severa prevede:
 Assicurare la pervietà delle vie aeree
 Posizione anti-shock con gambe rialzate, con valutazione parametri vitali
 Ossigeno ad alto flusso
 Somministrare adrenalina per via intramuscolare
 Allertare il pronto intervento medico
Il Trattamento dell’anafilassi severa prevede:
 L’adrenalina è il farmaco di scelta per il trattamento dell’anafilassi
 In caso di dubbio, è generalmente comunque consigliata la
somministrazione di adrenalina3 ad esempio tramite Fastjekt®
autoiniettabile
 La mancanza di una pronta somministrazione di adrenalina può portare a
morte
 Dosaggio di Fastjekt adulti e bambini > 30 Kg di peso: 0,3 mg. Bambini di 1030 Kg di peso: 0,15 mg
 Non esistono controindicazioni note all’utilizzo di adrenalina per via
intramuscolare in caso di reazione allergica pericolosa per la vita
L’Adrenalina è il farmaco di 1a scelta: Il rischio di effetti collaterali da adrenalina
può essere aumentato in cardiopatici ipertesi con precedente cardiopatia
ischemica, pazienti con malattie del Sistema nervoso, della tiroide o in pazienti che
usano farmaci antidepressivi (anti- MAO o antidepressivi triciclici) ma in caso di
anafilassi severa il rapporto rischio/beneficio relativo alla somministrazione di
adrenalina è a favore dei benefici. L’adrenalina può essere ri-somministrata a
distanza di 5 minuti per controllare i sintomi e aumentare la pressione arteriosa. Il
36% dei pazienti necessita più di una dose di adrenalina per il controllo dei
sintomi. L’ Adrenalina auto iniettabile ha Indicazioni nel trattamento d'urgenza
delle reazioni allergiche a punture d'insetti, ad alimenti, a farmaci e ad altri
allergeni in pazienti a rischio accertato di shock anafilattico. Ha Esclusivo uso
intramuscolare ed è disponibile in 2 dosaggi: 330 mcg e 165 mcg. Il 95% di
adrenalina somministrata con autoiniettore è rilasciata nel 1° secondo della
somministrazione. Qualora l’ago si fermi nel tessuto sottocutaneo, è stato
dimostrato che l’adrenalina somministrata con Fastjekt diffonde per una distanza
doppia rispetto alla lunghezza dell’ago stesso, raggiungendo i muscoli.