PROSPETTO DEI CORSI ANNO A I SEMESTRE * Epistemologia della liturgia * Storia dei paradigmi liturgici * La liturgia nella fase biblica * Libri liturgici ° Sacramentaria: Ordine ° Ars celebrandi ° Musica e liturgia * Metodologia della ricerca scientifica (solo per gli studenti del primo anno) II SEMESTRE * Teologia e liturgia * Storia della liturgia: epoca patristica ° Sacramentaria: Unzione degli infermi ° Religiosità popolare e liturgia ° Sociologia e religione ° Liturgie riformate * Seminari di ricerca ANNO B I SEMESTRE * Storia della liturgia: epoca medievale * Fenomenologia del sacro e del rito * Ermeneutica dei testi liturgici * Sacramentaria: Iniziazione cristiana * Sacramentaria: Eucaristia * Sacramentaria: Penitenza * Estetica e Liturgia * Metodologia della ricerca scientifica (solo per gli studenti del primo anno) * Corsi obbligatori II SEMESTRE * Storia della liturgia: epoca moderna e contemporanea * L'esperienza spirituale della liturgia ° Sacramentaria: Matrimonio ° La liturgia e il tempo ° Ermeneutica dei lezionari ° Il rito delle esequie ° Psicologia e rito ° Liturgie orientali * Seminari di ricerca ° Corsi opzionali Nell'anno accademico 2015-2016 viene attivato l'Anno A. 1 CORSI E PROGRAMMI 2015-2016 Orario delle Lezioni 2015 – 2016 (Inizio Lezioni lunedì 5 ottobre) I SEMESTRE – I e II ANNO (Anno A) Giorni della settimana LUNEDI’ Orari 9.00 – 10.30 10.45 – 12.15 15.30 – 17.00 TAGLIAFERRI 17.15 – 18.45 BONACCORSO MARTEDI’ 9.00 – 10.30 10.45 – 12.15 CAVAGNOLI 15.00 – 16.30 DE ZAN 16.45 – 18.15 GIRARDI 15.00 – 16.30 DELLA PIETRA 16.35 – 18.00 PAGNONI FONTANA MERCOLEDI’ (solo per gli studenti del primo anno) 2 Orario delle Lezioni 2015 – 2016 II SEMESTRE – I e II ANNO (Anno A) Giorni della Settimana LUNEDI’ MARTEDI’ Orari 15.30 – 17.00 TAGLIAFERRI 9.00 – 10.30 GENRE* GRILLO** 10.45 – 12.15 PIERI MERCOLEDI’ 15.00 – 16.30 CAVAGNOLI 15.30 – 17.00 DE SANDRE * 15-16/2; 29-01/3; 11-12/04; 25-26/04; 16-17/05 ** 22-23/2; 07-08/03; 04-05/4; 18-19/4; 9-10/05; 23-24/05 3 17.15 – 18.45 GENRE* GRILLO** 16.45 – 18.15 Seminari ORARIO DELLE LEZIONI LUNEDÌ I 15.30 - 16.15 II 16.15 - 17.00 III 17.15 - 18.00 IV 18.00 - 18.45 ______________________________________________ MARTEDÌ I II III IV 9.00 9.45 10.45 11.30 - 9.45 - 10.30 - 11.30 - 12.15 V 15.00 - 15.45 VI 15.45 - 16.30 VII 16.45 - 17.30 VIII 17.30 - 18.15 ______________________________________________ MERCOLEDÌ * I II III IV 10.45 15.00 15.45 16.35 17.15 - 12.15 15.45 16.30 17.15 18.00 N.B. La mattinata del mercoledì è normalmente destinata a: a) svolgimento di corsi brevi; b) corsi di lingue; c) studio e ricerche in biblioteca. 4 PROSPETTO DEI CORSI ANNO A PRIMO SEMESTRE 1. Epistemologia della liturgia (G. BONACCORSO, 24 ore) 2. Storia dei paradigmi liturgici (R. TAGLIAFERRI, 24 ore) 3. La liturgia nella fase biblica (R. DE ZAN, 24 ore) 4. Libri liturgici (C. FONTANA, 24 ore) 5. Sacramentaria: Ordine (G. CAVAGNOLI, 24 ore) 6. Ars celebrandi (L. DELLA PIETRA, 24 ore) 7. Musica e liturgia (L. GIRARDI, 24 ore) 8. Metodologia della ricerca scientifica (G. PAGNONI, 12 ore) SECONDO SEMESTRE 9. Teologia e liturgia(A. GRILLO, 24 ore) 10. Storia della liturgia: epoca patristica (F. PIERI, 24 ore) 11. Sacramentaria: Unzione degli infermi (G. CAVAGNOLI, 24 ore) 12. Religiosità popolare e liturgia (R. TAGLIAFERRI, 24 ore) 13. Sociologia e religione (I. DE SANDRE, 24 ore) 14. Liturgie riformate (E. GENRE, 24 ore) Seminari: A.N. TERRIN: Teorie sul sacrificio a livello storico - comparato. Ripercussioni sul tema “liturgico-eucaristico”. B. BARATTO: Gli studi antropologici sul rituale alla prova delle prassi celebrative. Il numero accanto a ciascun corso rimanda ai programmi nelle pagine seguenti. 5 PROGRAMMI DEI CORSI PRIMO SEMESTRE 1. Epistemologia della liturgia (G. BONACCORSO, 24 ore) L’epistemologia della liturgia si colloca all’incrocio tra i diversi studi della liturgia e i presupposti che animano tali studi. Solo tale incrocio, infatti, consente di parlare di scienza liturgia alla cui base sta un doppio imperativo: evitare di privilegiare un tipo di studio rispetto agli altri; individuare le condizioni irrinunciabili perché uno studio possa essere pertinente alla scienza liturgica. Per questi motivi il corso intende segnalare gli sviluppi recenti delle ricerche in ambito liturgico e successivamente individuare quelle condizioni fondamentali della prassi liturgica che consentono di riconoscere l’orizzonte irrinunciabile di una più globale scienza liturgica. In modo più dettagliato, la prima parte del corso, che si occupa degli sviluppi recenti della scienza liturgica, implica: la presentazione delle piste teologico-pastorali offerte dal Concilio Vaticano II; l’approfondimento degli studi liturgici di tipo storico, teologico e pastorale. La seconda parte del corso, che intende elaborare le condizioni antropologiche del celebrare cristiano, implica: la precisazione di alcune questioni epistemologiche; la ricognizione dell’esperienza religiosa, del linguaggio simbolico e sull’azione rituale. Entro questo quadro generale verranno approfondite alcune questioni. Bibliografia BONACCORSO G., Il dono efficace: rito e sacramento, Assisi, Cittadella, 2010 (“Leitourghia”). BONACCORSO G., La liturgia e la fede. La teologia e l’antropologia del rito, Padova, Messaggero – Abbazia di S. Giustina, 2005 (“Caro salutis cardo”. Sussidi, 8). BONACCORSO G., Rito, Padova, Messaggero, 2015 (Parole allo specchio). HAMELINE J.-Y., L’accordo rituale. Pratiche e poetiche della liturgia, Milano, Glossa, 2009 (“Aesthetica”, 3). TAROT C., Le symbolique et le sacré. Théories de la religion, Paris, La Découverte, 2008 (“Bibliothèque du MAUSS”). Theorizing Rituals: Classical Topics, Theoretical Approaches, Analytical Concepts, ed. J. KREINATH – J. SNOEK – M. STAUSBERG, Leiden – Boston, Brill, 2008 (“Studies in the History of Religions”, 114). 2. Storia dei paradigmi liturgici (R. TAGLIAFERRI, 24 ore) Il corso di storia dei paradigmi liturgici vuole ricostruire alcuni modelli epistemologici di liturgia, rispondendo soprattutto alla domanda sul perché ci sono state tante variazioni di modelli rituali, sulla scorta dei cambiamenti dei paradigmi scientifici segnalati da Thomas Kuhn. Un paradigma è un modello di comprensione, che si afferma in un periodo di ripensamento, diventa a fatica «scienza normale» e infine va in crisi sotto la spinta di problemi irrisolti per cedere il posto ad un protocollo sostitutivo. Questo si addice anche agli stili celebrativi e ai riti cristiani. Non è sempre facile ricostruire le cause di questi cambiamenti, tuttavia essi possono aiutarci a scandagliare nella formazione dei processi di comprensione dell’atto liturgico e per avere criteri per una liturgia “semper reformanda”, nel quadro di una ritualità, che per definizione è rigida e ripetitiva. La storia dei paradigmi è un capitolo importante della scienza liturgica per ricostruire i presupposti epistemologici di questa singolare mediazione della Chiesa nelle sue diverse stagioni. Il corso propone lo studio dei seguenti paradigmi liturgici: biblico, patristico, scolastico-medioevale, scolastico-tridentino e pastorale del Concilio Vaticano II. Bibliografia FOUCAULT M., Le parole e le cose. Una archeologia delle scienze umane, Milano. BUR, 19854. KUHN T.S., La struttura delle rivoluzioni scientifiche. Come mutano le idee della scienza, Torino, Einaudi, 1978. TAGLIAFERRI R., Il travaglio del cristianesimo. “Romanitas christiana”, Assisi, Cittadella, 2012 (“Leitourghia”. Sez. antropologica). TAGLIAFERRI R., La “magia” dei riti. La questione liturgica come questione rituale, Padova, Edizioni Messaggero – S. Giustina, 2006 (“Caro salutis cardo”. Studi, 17). TAGLIAFERRI R., La violazione del mondo. Ricerche di epistemologia liturgica, Roma, CLV - Edizioni liturgiche, 1996. WITTGENSTEIN L., Della certezza. L’analisi filosofica del senso comune, Torino, Einaudi, 1999. 6 3. La liturgia nella fase biblica (R. DE ZAN, 24 ore) Il testo biblico dell’AT e del NT ci ha lasciato la memoria di una ricchissima, anche se non completa, testimonianza liturgica del popolo ebraico e della chiesa nascente. Si tratta di dati su tempi, luoghi, attanti, attori, strumenti, strutture teologico-cultiche, prassi celebrative, tradizioni testuali biblico-liturgiche, testi eucologici e testi teologico-liturgici. Tra le due esperienze cultiche, veterotestamentaria e neotestamentaria, c’è una osmosi che passa dal Primo Testamento al Nuovo in un processo sia di continuità sia di superamento e di rottura. L’obiettivo del corso consiste nel guidare l’alunno attraverso lo studio dei testi biblici ai dati principali che riguardano il dato fondante del culto (la Pasqua), il Tempo, il Luogo, le Persone, Riti ed Eucologia. Per la frequenza del corso si richiede la conoscenza, almeno elementare, dell’ebraico e del greco biblico (cfr Sapientia Christiana, 32). Bibliografia minima BERGER K. - COLPE C., Testi religiosi per lo studio del Nuovo Testamento, Brescia, Paideia, 1993 (Nuovo Testamento. Supplementi, 9). BRADSHAW P. F. - HOFFMAN L. A., The Making of Jewish and Christian Worship, London, 1991 (“Two liturgical traditions”, 1). DE ZAN R., Culto, in Temi teologici della Bibbia, a cura di R. PENNA – G. PEREGO – G. RAVASI, Cinisello Balsamo (MI), San Paolo, 2010 (I Dizionari San Paolo), p. 268-279. GRELOT P., Introduzione al Nuovo Testamento. Vol. 9: La liturgia nel Nuovo Testamento, Roma, Borla, 1992. SOGGIN J.A., Israele in epoca biblica: istituzioni, feste, cerimonie, rituali, Torino, Claudiana, 2000 (Strumenti, 4). Per le notizie sul culto nell’ambiente ebraico dell’epoca di Gesù, si veda la monumentale opera di E. SHÜRER. La bibliografia specifica viene data durante il corso. 4. Libri liturgici (C. FONTANA, 24 ore) Il corso può essere considerato come una parte dello studio della storia della liturgia: i libri sono, infatti, una qualificata testimonianza della «prassi liturgica» delle chiese, ma vanno letti nel più ampio contesto delle diverse stagioni ecclesiali e culturali che li hanno creati e trasformati. Il cammino percorrerà, grosso modo, un itinerario così descrivibile: testo – celebrazione – cultura. La ricostruzione dell’intreccio tra queste realtà aiuterà a mettere a tema l’interrogativo: qual è la funzione del libro e nell’azione liturgica in atto e nella sua interpretazione? Gli studenti, partendo dai libri liturgici attuali, saranno guidati: a) a risalire alle loro fonti per saperle consultare; b) a interpretare l’evoluzione della struttura e dei contenuti dei libri liturgici principali (soprattutto i libri per l’eucaristia) della liturgia romano – franca. Bibliografia HUGO M., Les livres de chant liturgique, Turnhout, Brepols, 1988 (“Typologie des sources du Moyen Âge occidental”, 52). MAGGIANI S., Interpretare il libro liturgico, in Il mistero celebrato. Per una metodologia dello studio della liturgia. Atti della XVII settimana di studio dell’Associazione Professori di Liturgia, Roma, C.L.V. - Edizioni Liturgiche, 1989 (“Bibliotheca «Ephemerides Liturgicae». Subsidia”, 49), p. 157-192. MARTIMORT A. G., Les lectures liturgiques et leurs livres, Turnhout, Brepols, 1992 (“Typologie des sources du Moyen Âge occidental”, 64). METZGER M., Les sacramentaires, Turnhout, Brepols, 1994 (“Typologie des sources du Moyen Âge occidental”, 70). PALAZZO E., Le Moyen Age: des origines au XIIIe siècle, Paris, Beauchesne, 1993 (“Histoire des livres liturgiques”). SCICOLONE I. - CIBIEN C., Libri liturgici, in Liturgia, a cura di D. SARTORE - A. M. TRIACCA - C. CIBIEN, Cinisello Balsamo (MI), San Paolo, 2001 (I Dizionari San Paolo), p. 1011-1024. VOGEL C., Introduction aux sources de l’histoire du culte chrétien aux moyen âge, Spoleto, Centro italiano di studi sull’alto medioevo, 1981 (Biblioteca degli «Studi medievali», 1). 5. Sacramentaria: Ordine (G. CAVAGNOLI, 24 ore) • • • • Il “servizio” nella Chiesa: l’orizzonte attuale della ministerialità nelle sue potenzialità e problematiche. Il fondamento biblico: il ministero di Cristo e la diversificazione ministeriale nelle comunità apostoliche. L’evoluzione dei ministeri nella storia: rilettura ermeneutica del momento della ordinatio. I ministeri ordinati dopo la riforma del Vaticano II: 7 - analisi della prassi celebrativa (ritus et preces); - raffronto con i Praenotanda e la riflessione teologica; - verso una caratterizzazione dei singoli ministeri. • Sintesi teologico-pastorale. Bibliografia CASTELLUCCI E., Il ministero ordinato, Brescia, Queriniana, 20103 (Nuovo Corso di teologia sistematica, 10). CAVAGNOLI G., L’Ordine, in Celebrare il mistero di Cristo. Vol. II: La celebrazione dei sacramenti, a cura di ASSOCIAZIONE PROFESSORI DI LITURGIA, Roma, C.L.V. – Edizioni Liturgiche, 1996 (“Bibliotheca «Ephemerides Liturgicae» - Subsidia”, 88), p. 363-405. LAMERI A., La “Traditio Instrumentorum” e delle insegne nei riti di ordinazione. Studio storico-liturgico, Roma, C.L.V. – Edizioni Liturgiche, 1998 (“Bibliotheca «Ephemerides Liturgicae». Subsidia”, 96). Liturgia e ministeri ecclesiali, a cura di A.M. CALAPAJ BURLINI, Roma, C.L.V. – Edizioni Liturgiche, 2008 (“Bibliotheca «Ephemerides Liturgicae». Subsidia”, 146). Sacerdozio e mediazioni. Dimensioni della mediazione nell’esperienza della Chiesa, a cura di R. CECOLIN, Padova, Messaggero - Abbazia di S. Giustina, 1991 (“Caro salutis cardo”. Contributi, 5). Altre indicazioni bibliografiche verranno fornite durante le lezioni. 6. Ars Celebrandi (L. DELLA PIETRA, 24 ore) Di fronte all’idea di ars celebrandi si possono elevare non poche perplessità nel timore di una ricaduta nelle pastoie del rubricismo, del formalismo o dell’estetismo, patologie della liturgia sempre in agguato. Solo la riscoperta paziente del fenomeno rituale può restituire alla cura per la celebrazione la sua pertinenza: nell’arte del celebrare, infatti, è promossa la forza comunicativa dell’azione simbolico-rituale, la sua natura di mediazione autorevole ed efficace, la sua capacità impressiva oltre che espressiva. Senza l’evidenza prima della forma simbolico-rituale, che precede ogni possibile catalogazione dei contenuti, non è sostenibile alcuna arte del celebrare. È il suo accadere, il suo verificarsi, la molteplice dinamica del suo dispiegarsi, che esige la dovuta competenza nella messa in atto dell’azione e la diligente ricerca degli elementi che vi concorrono. L’obiettivo del corso, nel confronto con studi e apporti di vario genere, sarà la verifica del concetto di ars celebrandi nelle strutture rituali contenute nei libri liturgici scaturiti dalla Riforma del Vaticano II per verificare i criteri di fondo e le premesse “linguistiche” (verbali e non verbali), spaziali e temporali, di quell’autentica forma che scolpisce la comunità credente, continuamente la sorprende e la riconduce alla sua Origine. In particolare, il corso si prefigge lo scopo di mettere in luce: - il rapporto tra forma rituale, ars celebrandi e actuosa participatio; - l’apprendimento dell’atto di culto (Guardini) e il “saper fare” liturgico; - la celebrazione nella prospettiva della Riforma liturgica del Vaticano II; - la distinzione tra ars celebrandi e ritus servandus in riferimento ai libri liturgici; - i molteplici linguaggi del rito. Bibliografia CASSINGENA-TRÈVEDY F., La liturgia arte e mestiere, Magnano (BI), Edizioni Qiqajon - Comunità di Bose, 2011 (Liturgia e vita). DELLA PIETRA L., Rituum forma. La teologia dei sacramenti alla prova della forma rituale, Padova, Edizioni Messaggero - Abbazia di Santa Giustina, 2012 (“Caro Salutis Cardo”. Studi, 21). GRILLO A., L’ars celebrandi e la partecipazione attiva dell’assemblea, in Celebrare per avere parte al mistero di Cristo. La partecipazione alla liturgia. Atti della 59ª Settimana Liturgica Nazionale, Roma, CLV - Edizioni Liturgiche, 2009 (“Bibliotheca «Ephemerides Liturgicae». Sectio pastoralis”, 29), p. 103-113. HAMELINE J.-Y., L’accordo rituale. Pratiche e poetiche della liturgia, Milano, Glossa, 2009 (“Aesthetica”, 3). Il mistero celebrato. Per una metodologia dello studio della liturgia. Atti della XVII Settimana di Studio dell’Associazione Professori di Liturgia, Roma, CLV - Edizioni Liturgiche, 1989 (“Bibliotheca «Ephemerides Liturgicae». Subsidia”, 49). 8 L’arte del celebrare, Atti della XXVII Settimana di Studio dell’Associazione Professori di Liturgia, Roma, CLV - Edizioni Liturgiche, 1999 (“Bibliotheca «Ephemerides Liturgicae». Subsidia”, 102). TAGLIAFERRI R., La tazza rotta. Il rito: risorsa dimenticata dell’umanità, Padova, Edizioni Messaggero - Abbazia di Santa Giustina, 2009 (“Caro Salutis Cardo”. Studi, 20). Naturalmente i vari ordines scaturiti dalla Riforma conciliare. Eventuali altri contributi verranno segnalati durante il corso. 7. Musica e liturgia (L. GIRARDI, 24 ore) Entro una prospettiva di studio che considera originariamente uniti l’atto liturgico e la sua forma sonora, il corso offre delle chiavi di lettura dei momenti storici salienti del canto liturgico (in particolare, nella fase recente, dal movimento ceciliano al post-concilio). Si considerano anche gli orientamenti dei documenti magisteriali di questo periodo e le problematiche connesse. A livello più fondamentale, si mette a fuoco il valore sacramentale della voce e del suono, con un’analisi fenomenologica dell’esperienza sonora che viene attivata nella liturgia attraverso le diverse forme di intervento vocale-sonoro. Infine si tenta di elaborare una griglia di analisi che consenta di apprezzare la diversità dei modelli musicali che la storia presenta e la loro potenzialità pastorale. Bibliografia GIRARDI L., La liminalità della musica liturgica, in La liminalità del rito, a cura di G. BONACCORSO, Edizioni Messaggero – Abbazia di S. Giustina, Padova 2014 (“Caro salutis cardo”. Contributi, 28), p. 269-292. Musica per la liturgia. Presupposti per una fruttuosa interazione, a cura di A. N. TERRIN, Edizioni Messaggero – Abbazia di S. Giustina, Padova 1996 (“Caro salutis cardo”. Contributi, 12). RAINOLDI F., Sul panorama sonoro della liturgia, in Celebrare il mistero di Cristo. Vol. III: La celebrazione e i suoi linguaggi, a cura dell’APL, Roma, CLV – Edizioni Liturgiche, 2012 (“Bibliotheca «Ephemerides Liturgicae». Subsidia”, 163), p. 447-533. SANSON V., La musica nella liturgia. Note storiche e proposte operative, Padova, Messaggero, 2002 (Strumenti di scienze religiose, n. s.). Altra bibliografia specifica sarà segnalata durante il corso. 8. Metodologia della ricerca scientifica (G. PAGNONI, 12 ore) 1) 2) 3) 4) 5) 6) 7) 8) 9) 10) Il seminario. Scelta del tema. Scienze ausiliarie. Bibliografia. Euristica. La citazione. Documentazione. Critica delle fonti e dei testi. Stesura del lavoro scientifico. Redazione definitiva del lavoro scientifico. Bibliografia FARINA A., Metodologia. Avviamento alla tecnica del lavoro scientifico, Roma, LAS, 19864 (Biblioteca di scienze religiose, 71). FERRUA V., Manuale di metodologia. Guida pratica allo studio, alla ricerca, alla tesi di laurea, Casale Monferrato (AL), Piemme, 1991. GALUZZI A., Appunti di metodologia, Roma, Pontificia Università Lateranense, 19896. Metodologia per lo studio della teologia, a cura di A. FANTON, Padova, EMP, 2010 (“SophiaDidaché”. Manuali, 4). 9 SECONDO SEMESTRE 9. Teologia e liturgia (A. GRILLO, 24 ore) Il corso, in linea con il suo carattere introduttivo, mira a fornire allo studente cinque competenze fondamentali: a) Riconoscere la presenza di una “questione liturgica” nella coscienza ecclesiale dei secoli XIX e XX, con relativi metodi di indagine e modelli di risposta b) Delineare una storia della questione liturgica, nella forma di un Movimento Liturgico storicamente differenziato c) Presentare le figure di teologia che tentano di dare risposte convincenti alla “questione liturgica” d) Considerare la recezione magisteriale della questione liturgica e delle risposte teologiche ad essa approntate e) Valutare le prospettive teoriche e le soluzioni pastorali degli ultimi decenni: la Riforma liturgica e la Formazione liturgica come vie maestre per una soluzione plausibile della “questione liturgica”, con tutte le resistenze e i fraintendimenti del caso. f) Conoscere le linee fondamentali di SC: struttura, fonti e recezione. Bibliografia ANGENENDT A., Liturgia e storia. Lo sviluppo liturgico in questione, Assisi, Cittadella, 2005 (“Leitourghia”). GIRARDI L. –GRILLO L., Introduzione, in Commentario ai documenti del Vaticano II. Vol. 1: Sacrosanctum concilium, Inter mirifica, a cura di S. NOCETI - R. REPOLE, Bologna, EDB, 2014, p. 13-80. GRILLO A., Grazia visibile, grazia vivibile. Teologia dei sacramenti "in genere ritus", Padova, EMP - Abbazia S. Giustina, 2008 (“Caro salutis cardo”. Studi, 19). GRILLO A., Introduzione alla teologia liturgica. Approccio teorico alla liturgia e ai sacramenti cristiani, [Nuova edizione], Padova, EMP - Abbazia di S. Giustina, 2011 (“Caro Salutis Cardo”. Sussidi, 9). GRILLO A., La nascita della liturgia nel XX secolo. Saggio sul rapporto tra Movimento Liturgico e (post-)modernità, Assisi, Cittadella, 2003 (“Leitourghia”). 10. Storia della liturgia: epoca patristica (F. PIERI, 24 ore) Attraverso le fonti letterarie e archeologiche – dalla Didachè ad Agostino – si propone di ricostruire le principali tappe dell’evoluzione del culto cristiano nei primi 4/5 secoli dopo l’età apostolica. La preparazione dell’esame comprenderà, oltre al contenuto delle lezioni (disponibile in dispensa): 1) lo studio di un manuale generale; 2) una lettura di approfondimento a scelta, da concordarsi col docente; 3) una fonte patristica integrale – in traduzione moderna, con relativa introduzione e commento – attinente al periodo in esame, da concordarsi col docente anche al di fuori di quelle qui sotto suggerite. Bibliografia fondamentale Manuali generali BRADSHAW P., Alle origini del culto cristiano. Fonti e metodi per lo studio della liturgia dei primi secoli, Città del Vaticano, Libreria Editrice Vaticana, 2007 (“Monumenta studia Instrumenta Liturgica”, 46) [ed. or. Oxford, 2002]. LICCARDO G., Architettura e liturgia nella Chiesa antica, Milano, Skira, 2005 (Architettura. Dossier). Molto utile anche METZGER M., L’Église dans l’Émpire romain. Le culte. Vol. 1: Les institutions, Roma, Ateneo S. Anselmo, 2015 (“Studia Anselmiana”, 163; “Analecta Liturgica”, 33). Opere generali di consultazione DEICHMANN F. W., Archeologia cristiana, Roma, L’Erma di Bretschneider, 1993 (“Studia archæologica”, 63) [ed. or.: Darmstadt, 1983]; in particolare le p. 51–57: La sepoltura e i cimiteri cristiani; p. 59–69: Il culto dei martiri; p. 71– 87: L’origine dell’edificio di culto cristiano: la chiesa. KRAUTHEIMER R., Architettura paleocristiana e bizantina, Torino, Einaudi, 1986 (Biblioteca di storia dell’arte. N.s., 4) [ed. or.: Harmondsworth, 19793] RIGHETTI M., Storia liturgica, 4 vol., Milano, Ancora, 1950–19532 [anast. 2005]. TESTINI P., Archeologia cristiana: nozioni generali dalle origini fino alla fine del sec. VI, Bari, Edipuglia, 19802; in particolare le p. 163ss.: Edifici di culto. Si terranno presenti anche i vari manuali di patrologia (QUASTEN, SIMONETTI-PRINZIVALLI, NORELLIMORESCHINI), le voci del Dizionario Patristico e di Antichità Cristiane, poi Nuovo Dizionario Patristico e di Antichità 10 Cristiane, a cura di A. DI BERNARDINO (= DPAC / NDPAC) e del Dictionnaire d’Archéologie Chrétienne et de Liturgie, a cura di F. CABROL – H. LECLERQ (= DACL), relative agli argomenti trattati. 11. Sacramentaria: unzione degli infermi (G. CAVAGNOLI, 24 ore) • Liturgia e terapia nell’odierna società: aspetti antropologico-celebrativi. • Il fondamento biblico e l’evoluzione storica del sacramento dell’Unzione: ermeneutica della prassi ecclesiale e della teologia. • Il Rituale del Vaticano II: - genesi - analisi dei Praenotanda e della struttura celebrativa - condizioni di celebrabilità. • Prospettive per una pastorale dei malati: la sacramentalità a servizio dell’uomo nella sua interezza. Bibliografia BOROBIO D., L’unzione degli infermi, in La celebrazione nella Chiesa. Vol. 2: I sacramenti, a cura di ID., Leumann (TO), Elle Di Ci, 1994, p. 729-832. Celebrare il sacramento dell’unzione degli infermi, a cura di A. GRILLO – E. SAPORI, Roma, C.L.V. – Edizioni Liturgiche, 2005 (“Bibliotheca «Ephemerides Liturgicae». Subsidia”, 130). COLOMBO G. – CIBIEN C., Unzione degli infermi, in Liturgia, a cura di D. SARTORE – A.M. TRIACCA – C. CIBIEN, Cinisello Balsamo (MI), San Paolo, 2001 (I Dizionari San Paolo), p. 2038-2052. Liturgia e terapia. La sacramentalità a servizio dell’uomo nella sua interezza, a cura di A.N. TERRIN, Padova, Messaggero Abbazia di Santa Giustina, 1994 (“Caro salutis cardo”. Contributi, 10). SCICOLONE I., Unzione degli infermi, in Anamnesis. Vol 3/1: La liturgia, i sacramenti: teologia e storia della celebrazione, Genova, Marietti, 1986, p. 205-242. 12. Religiosità popolare e liturgia (R. TAGLIAFERRI, 24 ore) La religiosità popolare interfaccia la cultura e l’esperienza religiosa rivelata in quel compito inesausto di ridire sempre la fede perché mancano le parole. Essa assolverebbe lo stesso compito dei riti e delle liturgie ufficiali della Chiesa, però nella modalità più diretta e più legata al vissuto della gente comune. Essa tenta di esprimere la Rivelazione con un linguaggio desunto dalle tradizioni ataviche, legate al ciclo della natura, alle stagioni della vita e ai bisogni quotidiani. L’istituzione religiosa ufficiale presto è andata in competizione con la religiosità popolare perché si è sentita sopravanzare dall’immediatezza di un linguaggio semplice ed efficace di trascrizione del sacro sui bisogni della vita. Sebbene la Chiesa avverta il rischio sempre incombente nella religiosità popolare di ridurre la Rivelazione alla stregua del controllo magico, tuttavia nei secoli si è dimostrata sostanzialmente tollerante e talvolta complice. Infatti ha assunto in proprio alcune forme popolari come la Via Crucis e il Rosario. L’importanza della religiosità popolare segnala l’esigenza di un contatto più immediato col sacro, senza le sofisticazioni dottrinarie di tanta teologia, che volendo “evangelizzare” alcune pratiche popolari ambigue si lascia sfuggire il nocciolo fondamentale di queste tradizioni e la loro esigenza di esprimersi con i riti piuttosto che con le dottrine. Bibliografia CATTABIANI A., Calendario. Le feste, i miti, le leggende e i riti dell’anno, Milano, Rusconi, 1988. FREEMAN C., Sacre reliquie. Dalle origini del Cristianesimo alla Controriforma, Torino, Einaudi, 2012 (Piccola biblioteca Einaudi. N. s., 564). PERNIOLA M., Del sentire cattolico. La forma culturale di una religione universale, Bologna, Il Mulino, 2001 (Intersezioni, 220). Ricerche sulla religiosità popolare nella Bibbia, nella liturgia, nella pastorale, a cura dell’ILP, Bologna, EDB, 1979. TAGLIAFERRI R., Il Cristianesimo “pagano” della religiosità popolare, Padova, Edizioni Messaggero – Abbazia di Santa Giustina, 2014 (“Caro salutis cardo”. Studi, 22). TAGLIAFERRI R., Il travaglio del cristianesimo. “Romanitas christiana”, Assisi, Cittadella, 2012 (“Leitourghia”. Sez. antropologica). 13. Sociologia e religione (I. DE SANDRE, 24 ore) 11 Ogni lezione è strutturata in modo da offrire nella prima parte una traccia sociologica generale dell'argomento indicato, e nella seconda parte (segnata in corsivo) un approfondimento sulla realtà socio-religiosa cattolica, in particolare italiana. 1. a) Fondamenti della sociologia: la costruzione sociale della realtà nella cornice di una teoria della complessità. b) 'Uso' della sociologia nella Chiesa cattolica: dalle domande tradizionali di “leggi oggettive”, di “dati” su pratiche e credenze, ad un'analisi complessa della costruzione delle azioni dei soggetti e delle strutture socio-religiose. 2. a) Concetti e pratiche: esperire ed agire; senso, codici simbolici; azione e strutturazione sociale. I livelli dell’azione sociale. b) La strutturazione del campo religioso. 3. a) Comunicazione e relazioni: dalla Scuola di Palo Alto ad Habermas. b) Problemi di comunicazione e di relazioni nella Chiesa. 4. a) I rituali dell'interazione. Riti profani e religiosi nella vita quotidiana della società. b) Rituali liturgici e profani nella Chiesa: esperienze, azioni, soggetti in questione. 5. a) La costruzione sociale del corpo e del genere: donne e uomini nella storia delle società. b) Analisi delle disuguaglianze e differenze di genere nell'agire religioso (in particolare liturgico). a) Le fasi del corso della vita: età e generazioni. b) Esperienza e strutturazione dei tempi di vita nella realtà socioreligiosa. 6. 7. a) La coppia e la famiglia nelle analisi recenti: tipi, strategie, stili di vita. b) Le famiglie nella pastorale e nell'esperienza liturgica delle chiese locali. 8. a) Una mappa degli stili di vita e di consumo: simbolica degli oggetti, ricerca di esperienze. b) Difficoltà di dialogo tra trasformazioni economico-culturali, pratiche sociali, senso religioso e istituzioni religiose. 9. a) Disuguaglianze sociali e differenze culturali. Esclusione sociale e nuovi razzismi. b) Disuguaglianze e differenze socio-religiose in una società pluralista. 10. a) Istituzioni sociali ed agire istituzionale: potere e autorità, decisioni, norme sociali. a) Le istituzioni della Chiesa: governo, controllo, gestione della pastorale. 11. a) I movimenti sociali: teoria e storia (dagli anni '60 ed oggi). I 'movimenti religiosi' cattolici attuali, gli istituti di vita consacrata. 12. a) Organizzazione: processi e modelli. b) Organizzazione e tipi di organizzazioni nella vita ecclesiale. Parrocchia, leadership, consigli, assemblee (liturgiche e non). Bibliografia Testo per l'esame: PACE E., Introduzione alla sociologia delle religioni, Roma, Carocci, [ult. ed.]. Testi consigliati per la lettura: CASTEGNARO A. - DAL PIAZ G. – BIEMMI E., Fuori dal recinto. Giovani, fede, chiesa: uno sguardo diverso, Milano, Ancora, 2013 (Saggi). CASTEGNARO A., Le trasformazioni socio-religiose del nordest. Sfide pe le chiese e per la riflessione teologica, «Studia Patavina», a. 59(2012), p. 387-406. 14. Liturgie riformate, (E. GENRE, 24 ore) Il corso è suddiviso in due parti. Nella prima parte si analizzeranno le origini e i primi sviluppi delle liturgie cristiane riformate sorte nell'ambito del processo di riforma della chiesa nel XVI secolo, con particolare attenzione all'asse Strasburgo-Zurigo-Ginevra. Si cercherà al tempo stesso di verificare assonanze e dissonanze rispetto alla tradizione cattolico- romana e a quella luterana. Nella seconda parte si prenderanno in esame alcune liturgie riformate moderne, analizzandone ogni singola parte. Questa lettura analitica sarà proposta nell'ambito della riflessione ecumenica sorta nella scia del Concilio Vaticano II (Sacrosanctum concilium). Infine, sarà dedicata attenzione alla liturgia della Cena del Signore e ai problemi aperti che si pongono oggi in relazione all'ospitalità eucaristica. Bibliografia I testi liturgici dei diversi riformatori saranno proposti nell'ambito delle lezioni. Sono qui indicati unicamente alcuni testi di riferimento generale. Una bibliografia dettagliata si trova in appendice al primo testo sotto elencato. 12 BIERITZ K.-H., Il tempo e la festa, Genova, Marietti, 1996 (Dabar. Saggi teologici, 25). GAGNEBIN L., Le culte à choeur ouvert. Introduction à la liturgie du culte réformé, Ginevra, Labor et Fides, 1992. GENRE E., Gesù ti invita a cena. L'eucaristia è ecumenica, Torino, Claudiana, 2007 (Piccola biblioteca teologica, 78). GENRE E., Il culto cristiano. Una prospettiva protestante, Torino, Claudiana, 2004 (Piccola biblioteca teologica, 66). JETTER W., Symbol und Ritual. Anthropologische Elemente im Gottesdienst, Gottinga, Vandenhoeck & Ruprecht, 1978. KUNZ R., Gottesdienst evangelisch reformiert. Liturgik und Liturgie in der Kirche Zwinglis, Zurigo, Pano Verlag, 2001. MOTTU H., Il gesto e la parola, Magnano (BI), Qiqajon, 2007 (Liturgia e vita). Reformierte Liturgie. Gebete und Ordnungen fuer die unten dem Wort versammelte Gemeinde, im Auftrag des Moderamens der Reformierten Bundes, a cura di P. BUKOWSKI, Wuppertal, Foedus, 1999. VON ALLMEN J. J, Célébrer le salut. Doctrine et pratique du culte chrétien, Ginevra-Parigi, Labor et Fides, 1984. WHITE J. F., Protestant Worship. Tradition in Transition, Louisville, Westminster John Knox Press, 1989. 13 SEMINARI 1. Gli studi antropologici sul rituale alla prova delle prassi celebrative (B. BARATTO, 24 ore) Ci si propone di prendere in esame le prassi celebrative che ciascuno mette in atto per verificare se siano state o possano essere modificate dagli studi di antropologia del rituale effettuati durante il percorso proposto dall’Istituto. A fronte delle conoscenze apportate dalle riflessioni sulle dinamiche antropologiche dei processi rituali, si è generata negli studenti nuova coscienza critica rispetto ai propri modi di celebrare? E’ cambiato o sta cambiando in qualche modo il proprio stile e le procedure messe in atto per preparare e prepararsi ad una celebrazione? In quali modi e con quali effetti? La presa di consapevolezza della varietà e complessità dei codici espressivi necessari per la messa in atto di un rito, una conoscenza più approfondita delle finalità sue proprie, dei processi attraverso i quali si struttura la sua possibile efficacia, … hanno fatto nascere in ciascuno una maggior padronanza della creatività atta a sviluppare la tradizione rituale in cui ci si trova a vivere? Quale responsabilità si è delineata a riguardo delle competenze necessarie per rendere se stessi e l’assemblea sempre più adeguati alle finalità specifiche delle liturgie che ciascuno è chiamato a celebrare, sia come presidente sia come animatoreregista o con altri ruoli ancora? Il seminario si strutturerà in forma laboratoriale: proposta da parte del docente e degli studenti di sequenze celebrative da analizzare sulla base delle conoscenze di antropologia rituale emerse nei corsi frequentati all’Istituto, per valutarne la possibile efficacia o non-efficacia rispetto alle finalità loro proprie. I testi di riferimento verranno indicati durante il seminario, e saranno principalmente composti dai materiali dei corsi di indirizzo antropologico già frequentati durante gli studi compiuti all’Istituto. 2. Teorie sul sacrificio a livello storico - comparato. Ripercussioni sul tema “liturgico-eucaristico”. (A.N. TERRIN, 24 ore) Uno degli snodi più importanti nello studio del rito è sicuramente il tema sacrificale, che fa da sottofondo a tutto il mondo rituale. Il sacrificio ha una configurazione antica, immemorabile fino ad essere considerato il vero elemento originario della stessa concezione della religione. Ora, studiare l’intreccio che vi è tra le grandi teorie del sacrificio a livello storico-comparato e il sacrificio eucaristico significa portarci immediatamente al centro della riflessione che coinvolge la liturgia stessa in tutte le sue componenti essenziali. Ma l’idea di sacrificio è ancora attuale e che valore le si può attribuire in ordine al sacrificio di Cristo? In particolare, il sacrificium laudis è ancora un sacrificio? L'ambivalenza dell'idea di sacrificio va chiarita a livello storico religioso e poi a livello teologico cristiano. Saranno esaminate tutte le teorie più importanti sul sacrificio per vedere fino a che punto oggi possiamo parlare dell’Eucaristia ancora in termini “sacrificali”. Conclusivamente, si può affermare che la storia delle religioni viene in soccorso alla teologia cristiana e viceversa la teologia cristiana dà valore e significato alla storia delle religioni nel recupero dell'idea di rito/sacrificio. Bibliografia, soltanto indicativamente a livello storico-religioso: DESPLAND M., Le recul du sacrifice: quatres siècles de polemiques francaises, Québec, Presses de l’Université Laval, 2009. HEESTERMAN J., Il mondo spezzato del sacrificio. Studio sul rituale del mondo antico, Milano, Adelphi, 2007. Il sacrificio: evento e rito, a cura di S. UBBIALI, Padova, EMP – Abbazia S. Giustina, 1998 (“Caro salutis cardo”. Contributi, 15). MALAMOUD C., Cuocere il mondo. Rito e pensiero nell'India antica, Milano, Adelphi, 1993. Sacrificio e società nel mondo antico, ed. C. GROTTANELLI - N. F. PARISE, Bari, Laterza, 1993 (Biblioteca univ. Laterza, 388). STROUMSA G. G., La fine del sacrificio, Torino, Einaudi, 2006 (Piccola biblioteca Einaudi. N. s., 338). Understanding Religious Sacrifice: a Reader, ed. J. CARTER, London - New York, Continuum, 2003 (“Controversies in the study of religion”). Dal punto di vista teologico, un riferimento DALY J., Sacrifice Unveiled. The True Meaning of Christian Sacrifice, London - New York, Continuum, 2009. 14 CALENDARIO GENERALE Anno Accademico 2015-2016 SETTEMBRE 2015 01 Mar. Riapre la Segreteria Iniziano le iscrizioni all’A.A. 2015/2016 02 Mer. 03 Gio. 04 Ven. 05 Sab. 06 Dom. XXIII del T.O. 07 Lun. 08 Mar. 09 Mer. 10 Gio. 11 Ven. 12 Sab. 13 Dom. XXIV del T. O. 14 Lun. Inizio sessione straordinaria d’esami 15 Mar. Esami. Ore 11,00 Consiglio del Preside 16 Mer. Esami 17 Gio. Esami 18 Ven. Esami 19 Sab. 20 Dom. XXV del T.O. 21 Lun. Esami 22 Mar. Esami 23 Mer. Esami 24 Gio. Esami 25 Ven. Esami 26 Sab. 27 Dom. XXVI del T.O. 28 Lun. Esami 29 Mar. Esami 30 Mer. Esami 15 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 OTTOBRE 2015 Gio. Ven. Sab. Dom. XXVII del T.O. Lun. Lezione. Inizio lezioni I semestre Mar. Lezione Mer. Lezione. Solennità di S. Giustina V.M. Ore 09,00 Test d’ingresso di lingua italiana Gio. Ven. Sab. Dom. XXVIII del T.O. Lun. Lezione Mar. Lezione. Assemblea alunni per l’elezione del delegato Mer. Lezione Ore 09,00 Test d’ingresso di lingua latina Gio. Ven. Sab. Dom. XXIX del T.O. S. Luca Evangelista Lun. Lezione. Termine per le iscrizioni all’AA. 15/16 Mar. Lezione. Ore 11,00 Consiglio del Preside. Ore 17,30 Celebrazione Euc. per l’inizio dell’A.A. con la FTTR Mer. Lezione Gio. Ven. Sab. Dom. XXX del T.O. Lun. Lezione Mar. Lezione. Ore 15,30 Prolusione dell’A. A. Mer. Lezione Gio. Ven. Sab 16 NOVEMBRE 2015 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 Dom. XXXI del T.O. Solennità di Tutti i Santi Lun. Commemorazione dei fedeli defunti Mar. Lezione Mer Lezione. Ore 09,00 esame scritto di ammissione al II ciclo per gli alunni non in possesso del Baccalaureato Gio. Ven. Sab. S. Prosdocimo, primo Vescovo di Padova Dom. XXXII del T.O. Lun. Lezione Mar. Lezione Mer. Lezione. Ore 09,0 esame orale di ammissione al II ciclo per gli alunni non in possesso del Baccalaureato Gio. Ven. Sab. Dom. XXXIII del T.O. Lun. Lezione Mar. Lezione. Ore 11,00 Consiglio del Preside Mer. Lezione Gio. Ven. Sab. Dom. XXXIV del T.O. Solennità di Cristo Re Lun. Lezione Mar. Lezione. Ore 10,30 Consiglio Accademico I Mer. Lezione Gio. Ven. Sab. Dom. I di Avvento Lun. Lezione 17 DICEMBRE 2015 01 Mar. 02 Mer. Lezione Lezione 03 Gio. 04 Ven. 05 Sab. 06 Dom. II di Avvento 07 Lun. 08 Mar. 09 Mer. Immacolata Concezione della B.V.M 10 Gio. 11 Ven. 12 Sab. 15 Mar. 16 Mer. 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 Ven. Sab. Dom. Lun. Mar. Mer. Gio. Ven. Sab. Dom. Lun. Mar. Mer. Gio. 13 Dom. III di Avvento 14 Lun. Lezione Lezione. Ore 11,00 Consiglio del Preside Ore 15.30 I Simposio. Inizio vacanze natalizie 17 Gio. IV di Avvento Solennità del Natale del Signore S. Stefano Diacono e Martire Sacra Famiglia di Gesù, Maria, Giuseppe 18 GENNAIO 2016 01 Ven. Solennità della SS.ma Madre di Dio 02 Sab. 03 Dom. II dopo Natale 04 Lun 05 Mar. 06 Mer. Solennità dell’Epifania del Signore 07 Gio. 08 Ven. 09 Sab. 10 Dom. Battesimo del Signore 11 Lun. Lezione 12 Mar. Lezione 13 Mer. Lezione 14 Gio. 15 Ven. 16 Sab. 17 Dom. II del T.O. 18 Lun. Lezione 19 Mar. Lezione. Ore 11,00 Consiglio del Preside 20 Mer. Lezione. Termine lezioni I Semestre 21 Gio. 22 Ven. 23 Sab. 24 Dom. III del T.O. 25 Lun. Esami. Inizio sessione invernale d’esami 26 Mar. Esami 27 Mer. Esami 28 Gio. Esami 29 Ven. Esami 30 Sab. 31 Dom. IV del T.O. 19 FEBBRAIO 2016 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 12 13 14 15 16 17 19 20 21 23 25 26 27 28 29 Lun. Esami Mar. Esami. Presentazione del Signore Mer. Esami Gio. Esami Ven. Esami Sab. Dom. V del T.O. Lun. Esami Mar. Esami Mer. Esami. Le Ceneri. Inizio Santa Quaresima 11 Gio. Esami Ven. Esami Sab. Dom. I di Quaresima Lun. Lezione. Inizio lezioni II Semestre Mar. Lezione Mer. Lezione 18 Gio. Ven. Sab. Dom. II di Quaresima 22 Lun. Lezione. Mar. Lezione. Ore 11,00 Consiglio del Preside 24 Mer. Lezione Gio. Ven. Sab. Dom. III di Quaresima Lun. Lezione 20 MARZO 2016 01 Mar. Lezione 02 Mer. Lezione 03 Gio. 04 Ven. 05 Sab. 06 Dom. IV di Quaresima 07 Lun. Lezione 08 Mar. Lezione. Ore 15,30 II Simposio 09 Mer. Lezione 10 Gio. 11 Ven. 12 Sab. 13 Domenica V di Quaresima 14 Lun. Lezione. Dedicazione Basilica di S. Giustina 15 Mar. Lezione. Ore 11,00 Consiglio del Preside 16 Mer. Lezione. Inizio vacanze pasquali 17 Gio. 18 Ven. 19 Sab. 20 Domenica delle Palme “In Passione Domini” 21 Lun. SANTO 22 Mar. SANTO 23 Mer. SANTO 24 Gio. SANTO 25 Ven. SANTO 26 Sab. SANTO 27 Domenica di PASQUA 28 Lun. dell’angelo 29 Mar. Esami 30 Mer. Esami 31 Gio. Esami 21 APRILE 2016 01 Ven. Esami 02 Sab. 03 Dom. II di Pasqua “In Albis” 04 Lun. Lezione 05 Mar. Lezione 06 Mer. Lezione 07 Gio. 08 Ven. 09 Sab. 10 Dom. III di Pasqua 11 Lun. Lezione 12 Mar. Lezione. Ore 11,00 Consiglio del Preside 13 Mer. Lezione 14 Gio. 15 Ven. 16 Sab. 17 Dom. IV di Pasqua 18 Lun. Lezione 19 Mar. Lezione 20 Mer Lezione 21 Gio. 22 Ven. 23 Sab. 24 Dom. V di Pasqua. 25 Lun. Festa Nazionale della Liberazione 26 Mar. Lezione. Assemblea generale studenti 27 Mer. Lezione 28 Gio. 29 Ven. 30 Sab. 22 MAGGIO 2016 01 Dom. VI di Pasqua 02 Lun. Convegno residenziale a Torreglia 03 Mar. Convegno residenziale a Torreglia Ore 17,00 Consiglio Accademico (II) 04 05 06 07 08 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 Mer. Convegno residenziale a Torreglia Gio. Ven. Sab. Dom. VII di Pasqua Ascensione del Signore 09 Lun. Lezione Mar. Lezione. Ore 11,00 Consiglio del Preside Mer. Lezione Gio. Ven. Sab. Domenica di Pentecoste Lun. Lezione Mar. Lezione. Ore 19,15 Eucaristia concelebrata con la comunità monastica a conclusione dell’A.A. Mer. Lezione Gio. Ven. Sab. Dom. VII del T.O. SS.ma Trinità Lun. Lezione. Anniversario dell’Incoronazione della Madonna Costantinopolitana Mar. Lezione. Mer. Lezione. Termine lezioni II semestre Gio. Ven Sab. Dom. VIII del T.O. SS.mo Corpo e Sangue del Signore Lun. Mar. 23 GIUGNO 2016 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 Mer. Gio. Festa nazionale della Repubblica Ven. Sab. Dom. IX del T.O. Lun. Esami. Inizio Sessione estiva d’esami Mar. Esami Mer. Esami Gio. Esami Ven. Esami Sab. Dom. X del T.O. Lun. Esami Solennità di S. Antonio di Padova Mar. Esami Mer. Esami Gio. Esami Ven. Esami Sab. Dom. XI del T.O. Lun. Esami Mar. Esami Mer. Esami Gio. Esami Ven. Esami Sab. Dom. XII del T.O. Lun. Esami Mar. Esami Mer. Esami. Solennità dei SS. Apostoli Pietro e Paolo Gio. Esami. Termine sessione estiva d’esami N.B. Dal 01 luglio al 31 agosto la Segreteria resterà chiusa. Dall’1 settembre al 12 ottobre: iscrizioni all’anno accademico 2016-2017. 24