N. 6/2017
venerdì, 27 gennaio 2017
GIORNATA DELLA MEMORIA
L’IMPORTANZA DEL PASSATO PER IL PRESENTE
Da ormai 17 anni si celebra in Italia la Giornata dedicata alla
Memoria dell’Olocausto della popolazione ebraica e di altre
minoranze non gradite al regime nazifascista, durante la
seconda guerra mondiale
Il giorno designato è il 27 gennaio, perché in quel giorno del
1945 le truppe dell'Armata Rossa, impegnate nella offensiva
Vistola-Oder in direzione della Germania, liberarono il campo
di concentramento di Auschwitz.
Nonostante l’arco temporale di quasi vent’anni dedicato a
questa memoria, diventa oggi più che mai urgente il tempo da
dedicare alle nuove generazioni per coltivare il ricordo di eventi
tragici come la Shoah.
Importante che la commemorazione non impatti soltanto nel
terreno emotivo, ma che susciti una riflessione profonda e
significativa sulla “banalità del male” e sugli attuali crimini
della storia.
Basti pensare all’Olocausto che si sta consumando nelle acque del nostro Mediterraneo, o ai territori martoriati
dalla guerra.
Di seguito testimonianze e pensieri sul tema della Shoah.
In questo numero:
TESTIMONIANZA
Io, Alberto Mieli, sopravvissuto
Maria Chiara Biagioni
Si celebra il 27 gennaio il Giorno della memoria. È la data simbolo della fine delle persecuzioni
nazifasciste in Europa, perché quel giorno del 1945 i soldati dell’esercito sovietico entrarono nel
campo di Auschwitz-Birkenau. È Alberto Mieli a condurci quest'anno lungo la memoria di quegli
anni. È uno degli ultimi deportati romani, nei campi di sterminio nazisti, ancora in vita. “Ho avuto la
fortuna o la sfortuna - dice - di vedere l’apice della cattiveria, della brutalità, della malvagità
dell’uomo. Dove può arrivare l’uomo a fare cose contro un suo simile”
CINEMA
Il viaggio di Fanny: una rilettura della Shoah
Massimo Giraldi
In occasione della Giornata della Memoria, esce al cinema "Il viaggio di Fanny" di Lola Doillon,
vincitore di Generator +13 al Giffoni Film Festival. Ultima rilettura educational del dramma della
Shoah, in grado di presentare l’orrore ai più piccoli senza cercare il facile trauma
MIGRANTI
Una memoria da applicare al presente
Simonetta Venturin
Ogni tanto una voce si leva: migranti, nuovo olocausto. Voci criticate. A partire dalle stesse
comunità ebraiche. Il giudizio verrà dalla storia, ma i nostri occhi sanno quello che hanno visto:
uomini implorare cibo, alloggio, aiuto, vita ad altri uomini. Accolti in modo straordinario a volte.
Respinti altre. E così, in barba ai ragionamenti, si mescolano le immagini delle file di ieri, di quelle di
oggi. Di mani protese dai treni come dai barconi. Di corpi gettati e di corpi riemersi
EREDITÀ
Un compito speciale attende i tedeschi
Thomas Jansen
La Germania ricorda tutte le vittime del regime hitleriano. Dalla nascita della Repubblica Federale,
un impegno condiviso a costruire e consolidare democrazia, stato di diritto, pace e costruzione della
“casa comune” europea. Valori che non possono mai essere dati per scontati e che oggi vengono
nuovamente posti in discussione dal risorto nazionalismo
SENATO
La memoria rimossa del genocidio di rom e sinti
Il 27 gennaio si celebra la Giornata della Memoria, una data simbolica per ricordare i 72 anni
trascorsi dall’apertura dei cancelli del campo di concentramento di Auschwitz che ha mostrato al
mondo gli orrori del genocidio perpetrato durante il nazismo. Si stima che vi siano almeno 500.000
rom e sinti tra le vittime del nazifascismo, una strage che in lingua romanès viene ricordata con i
termini “Porrajmos” (grande divoramento) e “Samudaripen” (tutti morti). Lo sterminio di questi popoli
– pianificato ed effettuato per ragioni puramente razziali – rimane tuttavia una tragedia silenziosa,
dimenticata. Se ne parlerà al Senato della Repubblica durante il convegno “Il genocidio di rom e
sinti durante il nazifascismo: una memoria rimossa”, organizzato dalla Commissione straordinaria
per la tutela e la promozione dei diritti umani del Senato e la Cild (Coalizione Italiana Libertà e Diritti
Civili) in collaborazione con Associazione 21 luglio (ore 11, sala Isma)
DON VIEIRA (ORIONINI)
“No a violenza e cultura dello scarto ”
“La nostra Congregazione in questa giornata così importante vuole testimoniare idealmente la
vicinanza alle comunità ebraiche e a quanti soffrono e vengono perseguitati a causa della propria
fede. Il nostro primo impegno deve essere quello di coltivare la memoria di quanto accaduto
affinché non accada più. Una grande responsabilità che dobbiamo condividere, tutti, in particolare
con le giovani generazioni senza distinzione di fede e di cultura”. È quanto dichiara don Tarcisio
Vieira, superiore generale dell’Opera Don Orione in occasione del Giorno della memoria
RICERCA SWG
Serve ricordare?
Sono raddoppiati nel giro di 4 anni gli italiani manifestamente ostili al lavoro sulla Memoria. Ad
affermare infatti che il Giorno della Memoria “non serve più a nulla” era l’11% della popolazione nel
2014. Nel 2017 la percentuale ha raggiunto il 23%. È il dato “maggiormente inquietante” che
emerge dall’indagine effettuata dall’Istituto di ricerche Swg che “Pagine Ebraiche”, giornale
dell’Unione delle Comunità ebraiche di Italia (Ucei), anticipa sul numero di febbraio
SANT’EGIDIO
Non essere complici dell’indifferenza
“A 72 anni dalla liberazione del campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau, il ricordo dell’orrore e
dell’abisso causato dall’antisemitismo e dalla predicazione dell’odio razziale è particolarmente
importante in questo passaggio storico per l’Europa e il mondo intero”. Lo scrive in una nota la
Comunità di Sant’Egidio diffusa alla vigilia della Giornata della Memoria che si celebrerà domani
DI SEGNI (UCEI)
Iniziative per affermare il valore della vita
“In occasione del Giorno della memoria, abbiamo lavorato all’organizzazione di una serie di
iniziative per affermare il valore della vita, che è il valore supremo, al quale è necessario fare
continuo riferimento specialmente in questo complesso e difficile periodo storico”. Lo ha detto la
presidente dell’Unione delle Comunità ebraiche italiane, Noemi Di Segni, durante la conferenza
stampa di presentazione delle iniziative per il Giorno della memoria, promosse dal Comitato di
Coordinamento per le celebrazioni in ricordo della Shoah della presidenza del Consiglio dei ministri,
alla quale hanno preso parte il segretario generale di Palazzo Chigi, Paolo Aquilanti, e il consigliere
della presidenza del Consiglio dei ministri, Anna Nardini