PARLO TURCO? LUNEDI e MERCOLEDI dal 3 ottobre 2012 L‘ALFABETO TURCO DAL 1º NOVEMBRE 1928 Le consonanti dell'alfabeto turco si pronunciano con l'ausilio della vocale "e". Quindi di seguito mi limiterò a segnare la pronuncia in italiano. A a B be C ge Ç ce D de E e F fe G ghe Ğ non si trova ad inizio parola e serve per creare un passaggio leggero e prolungato della vocale precedente tra due vocali o tra una vocale ed una consonante yağmur yaamur (pioggia), uğur uur (fortuna) H è una leggera ma reale e necessaria aspirazione, altrimenti havuç (carota), diventerebbe avuç (palmo della mano) I una "i" molto chiusa İ come in italiano J come in francese K "che" oppure "q". Esempio rispettivamente köpek (cane), kaşık (cucchiaio) L laterale come in italiano oppure dura, portando la lingua in avanti nel palato M me N ne O o Ö œ P pe R re S se, come sole, sale, solo, ma mai come la "s" di rosa Ş sci, sce T te U u Ü "u" come in francese V ve Y ie Z come la "s" di rosa Le lettere della lingua turca nell'alfabeto latino usato dal 1° novembre 1928 sono 29, di cui 8 vocali e 21 consonanti. . Le caratteristiche delle vocali: 4 postpalatali a, ı, o, u 4 prepalatali e, i, ö, ü . Le caratteristiche delle consonsonanti: 8 dure ç, f, h, k, p, s, ş, t 13 morbide b, c, d, g, ğ, j, l, m, n, r, v, y, z . Nei vocaboli turchi si trovano sempre vocali della stessa categoria, quindi o tutte postpalatali o tutte prepalatali: questa è chiamata la grande eufonia vocalica. Le parole in uso nella lingua turca che non seguono questa eufonia o sono di origine straniera o semplicemente sono parole composte. . Nei vocaboli turchi si trovano sempre consonanti della stessa categoria, quindi tutte dure o tutte morbide: questa è chiamata l'eufonia consonantica. Anche in questo caso i vocaboli che non seguono questa regola sono di origine straniera o sono composte. . I suffissi: sono il cardine della fonetica turca, essendo il turco una lingua agglutinante e seguono le regole dell'eufonia vocalica e consonantica. . In turco una vocale può costituire una sillaba mentre una consonante no. . In turco la sillaba è detta aperta se finisce con vocale (ada= isola), e chiusa se finisce con consonante (tat= gusto, sapore). ORTOGRAFIA . Il turco si legge come si scrive! Vuol dire che una volta che avrete imparato come si pronunciano la "c" la "g", la "k" , la "h" nella la lingua turca, potrete (quasi) cominciare a leggerla! ACCENTO . L'accento, nella pronuncia della lingua turca, si trova, in genere nell'ultima sillaba quindi, anche nei suffissi. Ma in alcuni casi, come nei suffissi del verbo essere, la particella interrogativa e il suffisso di relazione che vedremo avanti, l'accento si sposta alla penultima sillaba. Ma non finisce qui perché, per quanto riguarda i nomi di città e i nomi composti, l'accento si sposterà ancora! MORFOLOGIA E SINTASSI . Nella lingua turca i vocaboli sono detti flessibili, perché possono acquisire valore grammaticale diverso, semplicemente con un ordine sintattico diverso. Ad esempio la parola "güzel" vuol dire "bello" e può avere valore di nome, aggettivo, avverbio e perfino di verbo secondo alcune grammatiche turche. L'ordine sintattico di solito è soggetto, oggetto, verbo (SOV). Quindi: "güzel ev" (bella casa) aggettivo [e come tale in turco precede il sostantivo e ha valore qualificativo], "ev güzel[dir]" (la casa è bella) verbo [come tale si trova a fine frase], "güzel bak!" (guarda bello significa guarda bene) avverbio [come tale in turco precede il verbo], "güzelim" (bello mio/mia) sostantivo [con suffisso di possessivo che in turco solo quelli usati come tale possono avere], "güzelim" (sono bella) con accento, questa volta, sulla penultima[con suffisso del verbo essere] . La lingua turca è formata per la maggior parte da nomi o sostantivi. . Nella lingua turca esistono solo suffissi e le radici non cambiano. . Nella lingua turca i suffissi hanno diversi valori. . Nella lingua turca non esiste genere né articolo, e l'aggettivo, che per regola precede il sostantivo che qualifica, non si accorda con quest'ultimo. . Nella lingua turca non esiste articolo determinativo. Qualora si volesse dare un senso di indeterminativo si usa "bir" (uno) [aggettivo numerale cardinale]. LUNEDI 12 MARZO 2012 (A.A. 2011-2012) LUNEDI 8 OTTOBRE 2012 (A.A. 2012-2013) SUFFISSI Prima di cominciare a studiare i "tantissimi" suffissi della lingua turca, proviamo ad applicare, con qualche esempio, la regola dell'eufonia e vedere anche come mutano, e fanno mutare le consonanti. . Per la regola dell'eufonia vocalica, la vocale del suffisso (e,a; ı,i,u,ü) si accorda con la vocale dell'ultima sillaba del vocabolo al quale si attacca: "ev" casa, diventa "evler" al plurale; "ay" luna o mese diventa "aylar" (ler/lar sono i suffissi del plurale) anche "okul" scuola, diventa "okullar" perché la "a" fa parte delle vocali "a,ı,o,u" che sono le postpalatali, così come "üzüm o erik" rispettivamente uva e prugna diventeranno per lo stesso motivo "üzümler, erikler" facendo parte, queste vocali del gruppo delle prepalatali "e,i,ö,ü". . Le consonanti "ç,f,h,k,p,s,ş,t" a fine parola, fanno mutare le consonanti "c,d" ad inizio suffisso: se "ağaç" albero, con il suffisso "de/da" (suffisso del locativo della declinazione) diventa "ağaçta" nell'albero; se "aş" cibo, prende il suffisso "cı" (che forma principalmente sostantivi che indicano mestieri) diventa "aşçı" cuoco. . Le consonanti finali "ç,k,t,p" mutano in "c,g,ğ,d,b" quando prendono un suffisso iniziante con vocale "ağaç" diventa "ağaca" all'albero (e/a suffisso del dativo, fa parte dei suffissi della declinazione) * Suffisso del plurale: "ler/lar"; * Suffisso dell'infinito: "mek/mak"; * Suffisso che crea sostantivi: "ci" di cui la "i" può diventare "ı,i,u,ü" (d'ora in poi la "i" dei suffissi la chiameremo "i4") e la "c" può diventare "ç"; * Suffissi del possessivo: "(i4) m" , se la parola finisce con vocale non ci sarà bisogno della (i4). Esempio "baba" papà diventerà "babam" ma "okul", "okulum". "(i4) n" , uguale alla prima persona. "(s) i4" , per parole cha finiscono in consonante non servirà la (s) "okulu" "babası". "(i4) mi4z", uguale alla prima persona. "(i4) ni4z", uguale alla precedente. " leri/ları", come il suffisso del plurale che abbiamo già visto con l'aggiunta della (i) del possessivo di terza; ma in questo caso essendoci il suffisso del plurale che è "ler/lar" la "i" può diventare solo "ı". * Suffissi della declinazione: genitivo "(n) i4n" dativo "(y) e/a (DOPO UN POSSESSIVO DI 3° e PRIMA DEI SUFFISSI locativo "de/da" DELLA DECLINAZIONE SI METTE LE "N") ablativo "den/dan" * Suffisso che crea sostantivi da nomi o da aggettivi: "li4k" "tuz" sale, diventa "tuzluk" saliera, "güzel" bello/bella, diventa "güzellik" bellezza. * Suffisso che aggettivizza: "li4" "tuz" diventa "tuzlu" salato. Questo suffisso può dare anche un senso di appartenenza come Romalı di Roma; köylü (köy essendo villaggio o paese) diventerà paesano, che appartiene al paese o che proviene dal paese; okul scuola, okullu scolaro. * Suffisso di privazione: "si4z" "tuzsuz" senza sale, sciapo. La particella interrogativa (si scrive staccata dalla parola ma segue l'eufonia vocalica): "mi4" "tuz mu?" il sale? oppure "güzel mi" è bello/bella? "çantam mı?" la mia borsa?. La particella interrogativa non porta con se l'accento. COME SI CREANO I VERBI ESSERE E AVERE Il verbo essere si forma con i suffissi: (y) i4m si4n (di4r) non si usa sempre (y) i4z si4ni4z (di4r) ler/lar. "akıl" intelligenza, "akıllı" intelligente, "akıllıyım" sono intelligente. La forma negativa del verbo (suffisso) essere si forma con "değil" (non è) e i suffissi sopra indicati: "akıllı değilim" non sono intelligente. La forma interrogativa del verbo essere: akıllı mıyım? akıllı mısın? akıllı mı? ecc.. La forma interrogativa del negativo del verbo essere …….değil miyim? …….değil misin? akıllı değil mi? (non è intelligente?) ecc... Il verbo (suffisso) essere ha soltanto il passato determinato e indeterminato*. Il verbo avere si forma con l'aiuto del possessivo più "var" (c'è) o "yok" (non c'è). "evim var" ho una casa (c'è casa mia), "evin var mı ?" hai una casa ? (c'è casa tua?), "evim yok" non ho una casa (non c'è casa mia). La forma interrogativa del senso di possesso: evim var mı? (ho una casa?) evin va mı? (hai una casa?) evi var mı? (ha una casa?) La forma interrogativa negativa del senso di avere evim yok mu? evin yok mu? evi yok mu? YOK e VAR hanno soltanto il passato determinato e indeterminato* e possono avere il suffisso del verbo essere con il senso "ci sono" o "non ci sono" (varım, yokum). Alcune volte possono avere il suffisso del possessivo qualora si stia parlando di possedimenti e sempre con lo stesso senso (possesso) VAR può diventare sostantivo con il suffisso -li4k VARLIK (possedimenti) VARLIKLI (ricco), e YOK diventa YOKLUK (povertà) ma in questo caso il povero non si crea nello stesso modo del ricco ma si ha un altro termine "fakir" . VARLIK e YOKLUK acquisiscono, con il suffisso del possessivo, il senso di presenza e assenza. *Il passato determinato e indeterminato delle forme sopra citate verranno spiegate nel capitolo del VERBO e I TEMPI. Mentre il senso del futuro si creerà con l'ausilio del futuro del verbo OLMAK "essere e divenire". Esempi: varlığınla yokluğun aynı şey mi? bugün okulda yok/değil. varlıklı insanlar fakirlere yardım eder. güzellik, gençlikte. varlığımı ona bıraktım. MERCOLEDI 14 MAZO 2012 (A.A. 2011-2012) MERCOLEDI 10 OTTOBRE 2012 (A.A.2012-2013) STATO COSTRUTTO Quando, tra due termini esiste un vero senso di appartenenza si crea quello che chiameremo "stato costrutto completo" altrimenti è "stato costrutto incompleto". Per creare tale forma, si mette il suffisso del genitivo al primo elemento (che corrisponde al secondo in italiano) e il possessivo di terza al secondo elemento. "evin penceresi" (stato costrutto completo) la finestra della casa. Se "ev" significa casa e "pencere" significa finestra, rispetto alla lingua italiana gli elementi si trovano al contrario. "Ev penceresi" finestra da casa cioè per la casa (stato costrutto incompleto in quanto la finestra non appartiene alla casa ma è per la casa). Mercoledì 21 Marzo 2012 MERCOLEDI 10 OTTOBRE 2012-2013 AGGETTIVI In turco gli aggettivi qualificano i nomi e le precedono, gli aggettivi non prendono i suffissi della declinazione e del plurale (quando li vediamo con i suddetti suffissi hanno ruolo di nomi); i nomi possono essere qualificati da più aggettivi. Gli aggettivi si dividono in due gruppi: *Qualificativi *Dimostrativi -Gli aggettivi qualificativi descrivono i nomi per la loro forma, condizione e colore. "küçük çanta" borsa piccola "zengin adam" uomo ricco "kahverengi ceket" giacca marrone. -Gli aggettivi dimostrativi descrivono i nomi, indicando il loro numero, creando domande su questi, esprimendo un senso di indefinito su di essi oppure semplicemente indicandoli. dimostrativi (indicativi) "bu, şu, o" questo, codesto e quello sono i più usati (e se li vediamo con i suffissi della declinazione o del plurale, cambiano ruolo e diventano pronomi dimostrativi); ma in oltre abbiamo anche "öteki, beriki, diğer, böyle, öyle, şöyle" l'altro (distante), l'alto (vicino), l'altro, così, così (distante), così (vicino). interrogativi "ne, nasıl, kaç, kaçıncı, kaçar, hangi" cosa, come, quanto, in quale ordine, quanto distributivo, quale. indefiniti "az, hiç kimse, kimi, başka, bir, biraz, birkaç, birçok, her, bazı, herhangi, bütün" poco, nessuno, alcuni, un altro (diverso da), uno (qualsiasi), un poco, qualche, una buona quantità, ogni, alcuni, uno qualsiasi, tutto. numerali "bir, iki" uno, due (le parole che seguono i numerali cardinali non vanno al plurale) "yedi elma" sette mele; "elma" mela resta al singolare. "ikide bir" le frazioni si formano mettendo il locativo al primo elemento visto che il secondo è contenuto in questo. "ikişer, üçer" i distributivi e si formano con il suffisso (ş)-er/-ar. "birinci, ikinci" primo, secondo; gli ordinali si formano con il suffisso (i4)-nci4 Ricordiamo che gli aggettivi vengono creati anche con il suffisso -li4 come già citato. I Gradi dell'Aggettivo con le parole come "kadar, gibi, daha, en çok, pek, oldukça" quanto, come, ancora, più (il massimo), molto, assai, possiamo creare i gradi tra gli aggettivi. TESTO 1983'de Roma'ya geldiğimde elliden fazla türkçe öğrencisi vardı. En iyi arkadaşının adı ne? Akşam saat sekizde yola çıktık ve sabaha doğru Ankara'ya vardık siz de bizle gelebilirdiniz. Otelde bir çok boş yer varmış… Ağrı Dağı çok yüksektir. Edda'nın evinde birçok tablo var. Ressamın evinde tablolar vardır. PRONOMI: I pronomi prendono il posto dei nomi e si usano per non ripeterli *Pronomi Personali *Pronomi Riflessivi *Pronomi Dimostrativi *Pronomi Indefiniti *Pronomi Interrogativi Personali Ben Sen O Biz Siz Onlar "Zeynep ve Ali evde(dir)ler." "Onlar evde(dir)ler." "O, beni sever" "Esma, onların evini bilmiyor" I pronomi personali possono prendere i suffissi della declinazione. Riflessivi (servono a creare il senso riflessivo nei verbi qualora non lo si possa formare con l'apposito suffisso che vedremo con il verbo). Kendim Kendin Kendisi Kendimiz Kendiniz Kendileri "Aynada kendisini gördü" "Odamızı kendimiz temizliyoruz". I pronomi riflessivi possono prendere i suffissi della declinazione. Dimostrativi bu, bunun, buna, bunu, bunda, bundan şu, şunun, şuna, şunu, şunda, şundan o, onun, ona, onu, onda, ondan bunlar, bunların, bunlara, bunları, bunlarda, bunlardan şunlar, şunların, şunlara, şunları, şunlarda, şunlardan onlar, onların, onlara, onları, onlarda, onlardan "onları verdim" li ho dati. I pronomi dimostrativi possono prendere i suffissi del plurale e della declinazione. Interrogativi kim, kimin, kime, kimi, kimde, kimden (può avere la forma plurale) CHI ne, neyin (eccezione con la "y"), neye, neyi, nede, neden (può avere la forma plurale) COSA kaç, kaçın, kaça, kaçı, kaçta, kaçtan QUANTO hangi, (siccome significa quale di…? quale fra…? prende (s)-i del possessivo di 3) e quindi fa hangisinin, hangisine, hangisini, hangisinde, hangisinden. Possono prendere i suffissi della declinazione e del plurale. Indefiniti i più usati sono: hepsi, herkes (richiedono la forma affermativa nel verbo che segue), biri, başkası, diğeri, birçoğu, birkaçı, bazısı, kimisi, hiç kimse, kimse (gli ultimi due sono seguiti dal verbo al negativo), in ordine significano: tutti (anche per oggetti), tutti, uno tra gli altri, un altro (tra gli altri), l'altro, una gran parte di…, alcuni, alcuni (tra gli altri anche per gli oggetti), alcuni (tra gli altri, per le persone), nessuno (in assoluto), nessuno. "biri, başkası, diğeri, bazısı, kimisi" oltre a poter prendere i suffissi della declinazione come tutti, possono prendere (solo quelli citati) il suffisso del plurale "Biri sizi arıyor." "ile" e "-ki" "ile" non ha nessun significato da solo e significa CON tra due tremini; può essere scritto attaccato al primo elemento come fosse un suffisso e si eufonizza: "çocuk ile babası" "çocukla babası" il bambino con il padre. "-ki" aggiunge un senso di (quasi) appartenenza e significa CHE: "mahalledeki çocuk bahçesi çok güzel" il giardino dell'infanzia del quartiere (che è nel quartiere) è molto bello. Non segue l'eufonia eccetto con le parole "dün, bugün" (ieri e oggi) e diventa "dünkü, bugünkü". IL VERBO Lunedi 26 MARZO 2012 LUNEDI 15 OTTOBRE 2012-2013 Le desinenze personali che aggiungeremo ai verbi dopo i suffissi dei tempi e dei modi sono di due categorie: I° categoria (y)-i4m -si4n [-di4r] (y)-i4z -si4ni4z [-di4r]-ler/lar (quindi i suffissi che creano il verbo essere) II° categoria -m -n -k -ni4z -ler/lar .La negazione dei verbi si crea mettendo il suffisso -me/-ma dopo la radice verbale e prima del suffisso temporale o modale e le desinenze personali che si trovano alla fine. .L'impotenziale è l'impossibilità; e si crea con il suffisso -eme/-ama dopo la radice verbale. Con [y] di raccordo se la radice finisce in vocale. .Dopo la radice verbale, e prima dei suffissi temporali o modali vengono anche i suffissi che modificano il senso della radice in riflessivo, passivo, reciproco, causativo, impersonale. -la forma riflessiva si crea con (i4)-n dopo la radice verbale. bulmak (trovare), bul+un+mak (trovarsi), bul:radice di trovare+u(i4 di raccordo)n(suffisso del riflessivo)+mak(suffisso dell'infinito) "yıkanmak" lavarsi ecc.ecc -la forma passiva si crea con (i4)-l dopo la radice verbale ma alle volte si crea anche come il riflessivo cioè con (i4)-n dopo la radice verbale. sevmek (amare), sev+il+mek (essere amato). -la forma impersonale si crea con (i4)-n oppure (i4)-l dopo la radice verbale. gitmek (andare) gidildi [passato determinato] (si è andati). "gülündü, oynandı" (si ha) giocato e riso. -la forma reciproca si crea con (i4)-ş dopo la radice verbale. görmek (vedere), gör+üş+mek (vedersi frequentarsi). Ma questa forma, porta anche un senso di collettivo "koşmak'' (correre) koş+uş+mak correre tutti insieme. -la forma causativa si crea con -di4r dopo la radice verbale, e in genere -t, dopo le radici verbali in vocale. anlamak (capire) anla+t+mak (far capire quindi spiegare) yapmak (fare) yap+tır+mak (far fare). -la forma sostantivizzata con -me/ma (da non confondere con la negazione.In caso di negazione l'accento è sulla penultima, cioè sulla sillaba prima del -me/ma) I TEMPI Lunedì 2 Aprile 2012 LUNEDI 15 OTTOBRE 2012-2013 Presente Progressivo .Forma affermativa: radice verbale+ i4+yor+des.pers.Iº categoria (suff. del verbo essere) esempio: gör+ü+yor+um vedo (sto vedendo, perché in turco il presente è continuo). .Forma negativa: radice verbale+mi4+yor+des.pers. LA "e,a" DEL SUFFISSO -ME-MA DELLA NEGAZIONE E LA SECONDA "e,a" DEL SUFFISSO -EME-AMA DELL'IMPOSSIBILITA MUTANO IN "i4" DAVANTI AL SUFFISSO TEMPORALE -YOR DEL PRESENTE. esempio: görmek (vedere), diventa görmüyorum (non vedo), e non posso o non riesco a vedere diventa göremiyorum. COSI ANCHE LE RADICI VERBALI CON FINALI "e,a". yemek (mangiare), diventa yiyorum e non yeyorum, anlamak (capire) diventa anlıyorum e non anlayorum. .Forma interrogativa affermativa: radice verbale+i4+yor particella interrogativa staccata con la desinenza personale esempio: görüyor muyum? (vedo?) .Forma interrogativa negativa: radice verbale+mi4+yor particella interrogativa staccata con la desinenza personale. esempio: görmüyor musun? non vedi? Passato in -Dİ (determinato) Indica il passato a noi conosciuto direttamente. "Esra, dün Roma'dan geldi." Esra, (nome femminile) ieri è venuta da Roma (io ero presente alla sua venuta). Si crea con il suffisso -di4 + la desinenza personale della II° categoria. esempio: görmek (vedere) gör+dü+m radice del verbo+suffisso del passato det.+desinenza pers. .Forma affermativa "Bu sabah erken kalktım" Questa mattina mi sono alzata presto. "kalk (radice+di4[suffisso passato determinato]+m (desinenza prima persona II categoria). .Forma negativa "Dün akşam, evden çıkmadım" Ieri sera non sono uscita di casa. "çık+ma (-me, -ma suffisso del negativo)+di4+m. .Forma interrogativa affermativa "Dün, üniversiteye gittin mi?" Ieri, sei andato all'università? (la particella interrogativa rimane da sola e segue la desinenza pers. della II° categoria, mentre nella I° categoria [come sopra] la desinenza personale va dopo la particella interrogativa ed è attaccata a quest'ultima.) .Forma interrogativa negativa "Bu kitabı okumadılar mı?" Non hanno letto questo libro? Futuro Indica un'azione non ancora compiuta. Radice verbale+(y quando la radice termina con vocale)+ecek/acak+desinenza pers. I° categoria. "Oku+y+acağ[k]+ım" leggerò. .Forma affermativa "Bu kitabı okuyacağım" leggerò questo libro. .Forma negativa "Bu kitabı okumayacağım" non leggerò questo libro. .Forma interrogativa "Bu kitabı okuyacak mıyım?" leggerò questo libro? .Forma interrogativa negativa "Bu kitabı okumayacak mıyım?" non leggerò questo libro? Mercoledì 4 Aprile 2012 MERCOLEDI 17 OTTOBRE 2012-2013 Passato in -MİŞ (incerto) Indica un azione passata alla quale non eravamo presenti e di cui veniamo informati. Radice verbale+mi4ş+desinenza pers. della I° categoria. "gör+müş+sün" hai visto (dicono, pare) .Forma affermativa "Anlamışım" capii (non sapevo di aver capito, oppure, mi rendo conto e sono sorpreso/a che ho capito). .Forma negativa "Gitmemişler" non sono andati (pare, oppure, ci dicono che non sono andati). .Forma interrogativa Come in tutti i tempi con la I° categoria, la desinenza personale si stacca dalla radice verbale+mi4ş "Gitmiş misiniz?" siete andati? (noi non sappiamo ovvero siete forse andati?). .Forma interrogativa negativa "Gitmemiş misiniz?" non siete forse andati? oppure, non siete andati? (noi non ne siamo al corrente). e ancora: "Elena İstanbul'dan dönmüş" (pare) "Bütün dünyayı görmüş!" (ironia) "Almışım!" (sorpresa, stupore) "Cumhurbaşkanı saat dokuzda Roma'ya gelmiştir" (certezza) "Bu saatte evden çıkmıştır" (supposizione) Aoristo, Presente reale E il tempo delle azioni che si compiono generalmente, frequentemente. Si crea con la lettera "r" dopo la radice verbale. In alcuni casi la "r" è preceduta da "i4" e in altri da "e/a". Se la radice verbale termina con vocale, possiamo oramai intuire, basta la "r"+desinenza personale della I° categoria, .se la radice verbale è polisillabica e termina con consonante prende [i4]"r" +desinenza personale, .se la radice verbale è monosillabica e termina con consonante prende [e/a]"r" +desinenza personale. Fanno eccezione a quest'ultima i verbi: almak bilmek bulmak durmak gelmek görmek kalmak olmak ölmek sanmak varmak vurmak quindi: "Bu konuyu bilirim" So, conosco questo argomento. .Forma affermativa "Siz bu sözleri anlarsınız" voi capite queste parole. .Forma negativa A differenza degli altri tempi, questo ha il negativo in "mez/maz" "Siz bu sözleri anlamazsınız" voi non capite queste parole. .Forma interrogativa Come gli altri di I° categoria, quindi: "Gider miyiz?" andiamo? .Forma interrogativa negativa "Gitmez miyiz?" non andiamo? Mercoledì 11 Aprile 2012 LUNEDI 22 OTTOBRE 2012-2013 BİLMEK, VERMEK, DURMAK, KALMAK, GELMEK, YAZMAK verbi usati come ausiliari, creando dei verbi composti con altro significato. I primi due sono i più utilizzati -"bilmek" aggiunge al verbo principale il senso di potere, di possibilità. Radice verbale+e/a+bilmek "Yap+a+bilmek" ("yap" radice verbale di fare) poter fare. Il verbo ausiliare non si eufonizza, si coniuga come tutti gli altri. .La forma negativa di questo verbo composto si crea con "eme/ama" al posto del solito "me/ma". Perché se il verbo ausiliare "bilmek" aggiunge un significato di possibilità e di potere al verbo principale, la sua forma negativa deve essere l'impossibilità. "Yapabilirsin" puoi fare, sei capace di fare ("yap" radice di fare), "yapamazsın", non puoi fare. .Forma negativa: si crea con la forma dal' impossibilita che abbiamo visto prima; cioè -eme/-ama. .Forma interrogativa Come il verbo "bilmek" nei vari tempi che abbiamo visto finora. "Yapabiliyor muyum?" sono capace a fare, riesco a fare?. .Forma interrogativa negativa Come tutti i tempi visti finora con la differenza di "eme/ama" al posto di "me/ma" e l'ausiliare "bilmek" scompare (solo in questa situazione). "Yapamıyor musun?" non riesci a fare, non sei capace a fare? -"vermek" aggiunge al verbo principale il senso di velocità. Radice verbale+i4+vermek "Yapıvermek" fare velocemente, nonché facilmente. Il verbo ausiliare non si eufonizza, si coniuga come tutti gli altri. .Forma negativa Si mette semplicemente "vermek" al negativo, "Yapıvermedim" non ho fatto .Forma interrogativa Come il verbo "vermek" nei vari tempi che abbiamo visti finora. .Forma interrogativa negativa Come il verbo "vermek" in tutti tempi che abbiamo visto finora. "Yapıvermiyor muyuz?" non facciamo? "Yapıvermedik mi?" non abbiamo fatto? esercizi hayat……… güzel gün……………. sayı…………… vita bello giorno numero conosci il numero dei bei giorni della tua vita? bil……………..? sapere yardım………. teşekkür et……….. aiuto ringraziare ringrazio dei vostri aiuti (ai vostri) günlerden bir gün (?) günlük, saçmalık, evlilik, güzellik, parasızlık, zenginlik, duruş, okuyuşlarından, anlamsız mı?, onaltıncı. ağaç…. yol……. geç…… albero strada passare siamo passati da strade alberate. formare il causativo dei verbi successivi: anlamak, söylemek, işlemek, okumak, sevmek, oynamak, beklemek, bakmak, toplamak, dinlemek. come si forma la base verbale per l'aoristo dei verbi successivi okşamak, atlamak, gelmek, durmak, vermek, saplamak, saplanmak, gülmek, gülüşmek, yaşamak, çözmek, tükenmek. tra i verbi seguenti quali forme riconoscete? itişmek, yıkılmak, görünmek, yıkanmak, atlatmak, güldürmek, saklamak, saklanmak, oluşturmak, tanıştırmak. tra i verbi sopraelencati ci sono casi di mutamenti per l'eufonia consonantica? come is dice: posso prendere questo? di chi è questo? comprerò quel libro. come altro si può dire e grammaticalmente cosa cambia? şu kalemi verir misin? bu şapkayı bana mı aldın? o dağın arkasında bizim köy var. creare la forma con il senso aggiunto di potere o di possibilità con i seguenti verbi: gülüyorsun, yeriz, bağırmış, konuşmadın mı?, yazmam, okuyacak, anlamadı, görmüş mü?