I Disturbi dell`Alimentazione da 8 a 14 anni

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I Disturbi dell'Alimentazione
da 8 a 14 anni
Dott.ssa Gloria Fioravanti
Secondo la Società Italiana di Pediatria i disturbi alimentari colpiscono due milioni di adolescenti e le prime
avvisaglie comparirebbero già a otto anni. I problemi alimentari più comuni che si possono presentare nei
bambini dagli 8 ai 14 anni sono i seguenti:
L'Anoressia nervosa
Nel rifiutare il cibo i bambini possono sentire la paura di ingrassare, la presenza di una sensazione di
pienezza e dolori all’addome. Per perdere peso il bambino potrebbe iniziare attività sportiva in modo
eccessivo arrivando ad allenarsi di nascosto dai genitori o di notte. Spesso il bambino ha pensieri e
preoccupazioni riguardanti il suo peso e la forma del corpo, ed è profondamente insoddisfatto del proprio
aspetto corporeo. Se non sono presenti pensieri relativi al peso o alla forma del corpo e lo sviluppo procede
in modo adeguato non vi è motivo di preoccuparsi.
La Bulimia Nervosa
Di solito per evitare l’aumento di peso bambini e adolescenti utilizzano il vomito auto-indotto
Il Disturbo Emozionale con Evitamento del Cibo
Questo disturbo è una condizione intermedia tra l’anoressia nervosa e un disturbo emotivo infantile, ma
non sono presenti preoccupazioni riguardo al peso e alla forma del corpo. I bambini presentano un disturbo
dell’umore che si manifesta come una lieve depressione o un’ansia generalizzata e sembra che imparino a
esprimere le difficoltà emotive attraverso il corpo all’interno dell’ambiente familiare
Alimentazione Selettiva
Con la denominazione "Alimentazione Selettiva" si descrivono i bambini che limitano la loro alimentazione
a una gamma ristretta di cibi preferiti; mangiano cinque o sei cibi differenti, spesso carboidrati come pane,
patate fritte o biscotti. Quando il genitore tenta di ampliare la gamma di cibi il bambino reagisce con ansia
e disgusto e può manifestare sforzi di vomito. Molti bambini possono rifiutare il cibo in base a
caratteristiche sensoriali come il gusto, l’odore o il colore. Questi bambini presentano un peso ed un’altezza
adeguati all’età e non presentano preoccupazioni per il peso o la forma del corpo. Presentano una lunga
storia di selettività riguardo all’alimentazione. Nella maggior parte dei casi il bisogno di adeguarsi al gruppo
in adolescenza porta a una risoluzione spontanea del problema.
Il Rifiuto del Cibo
I bambini con questo disturbo si rifiutano di mangiare in specifiche situazioni o in presenza di determinate
persone, ad esempio potrebbero rifiutarsi di mangiare a scuola ma mangiare normalmente a casa, oppure
se i genitori sono separati potrebbero mangiare quando sono con la madre e rifiutarsi con il padre, e
viceversa. Non vi sono preoccupazioni riguardo al peso o alla forma del corpo ma potrebbe esserci una
condizione di tristezza o di preoccupazione generale.
Paura o Fobia Specifica con evitamento del cibo (inclusa disfagia funzionale)
Questo disturbo si manifesta con la paura di deglutire o di soffocare che porta il bambino a evitare certi tipi
di cibi. Spesso è possibile individuare l’evento che ha scatenato questa fobia: un episodio in cui un pezzo di
cibo è andato di traverso al bambino, episodi di diarrea e vomito in pubblico nei quali si è sporcato di fronte
ad altre persone, un abuso, un avvelenamento alimentare. Questi bambini non presentano preoccupazioni
per il peso o la forma del corpo ma possono essere sottopeso a causa della loro paura di mangiare
normalmente.
Sindrome da Rifiuto Pervasivo
I bambini con Sindrome del Rifiuto Pervasivo sono generalmente sottopeso e spesso sono disidratati,
rifiutano categoricamente di mangiare e di bere, così come tutte le attività quotidiane. Questa condizione è
considerata come una forma estrema di disturbo post-traumatico da stress. Si tratta di un problema raro
ma è una minaccia per la vita del bambino che ne è affetto ed è necessario il ricovero ospedaliero.
Perdita dell’Appetito Secondaria a Depressione
La Perdita di Appetito Secondaria a Depressione non costituisce un disturbo a sé stante, ma è un sintomo
secondario al calo del tono dell’umore. È importante distinguere un disturbo depressivo da un disturbo
dell’alimentazione. Le caratteristiche principali dell’anoressia, quali preoccupazioni per il peso e la forma
del corpo, distorsione dell’immagine corporea ed evitamento del cibo, sono assenti nei bambini con
depressione. Se invece è presente una storia di scarsa alimentazione e perdita di peso in combinazione ad
una modificazione del tono dell’umore e del comportamento è possibile individuare la presenza di un
disturbo alimentare. Vi è indubbiamente un’associazione fra l’insorgenza dell’anoressia nervosa
nell’infanzia e depressione (Lask e Bryant-Waugh, 2013).
A rilevare questi dati è stato uno studio condotto dal Ministero della Sanità su più di 1000 adolescenti, se
sospettiamo che nostro figlio è affetto da un Disturbi del Comportamento alimentare è importante
chiedersi:
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Mio figlio tende ad evitare il cibo o fa fatica a deglutire quando è emotivamente attivato?
Sente la necessità di mettersi a dieta anche se è normo peso ?
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Si sente a disagio rispetto al proprio corpo o percepisce alcune zone come eccessivamente “grasse”
o “non abbastanza muscolose” nonostante siano nella norma ?
Tende a valutare se stesso sulla base del peso e forma del corpo ?
Non vuole uscire di casa se si vede brutto o si vede ingrassato ?
sminuzza il cibo e/o è più lento nel mangiare ?
Altri comportamenti che possono fungere da campanelli d’allarme sono la presenza di ansia, la tendenza ad
isolarsi e a chiudersi in se stessi e l’autolesionismo; se alla maggior parte delle domande avete risposto di si
è necessario rivolgersi ad uno specialista della salute esperto in Disturbi Alimentari e che lavora con i
bambini, spesso infatti la presenza di un Disturbo Alimentare in età così precoce può essere il segnale della
presenza di un disagio più profondo che necessità di essere indagato per tempo.
BIBLIOGRAFIA
Istituto Miller Istituto e Scuola di Psicologia e Psicoterapia Cognitivo Comportamentale
Sì 24. It L’anoressia e la bulimia colpiscono anche i bimbi Disturbi alimentari sempre più frequenti
Dalle Grave R. Come vincere i disturbi dell'alimentazione. Un programma basato sulla terapia cognitivo
Comportamentale
Garner D. M., Dalle Grave R., Terapia cognitivo comportamentale dei disturbi dell'alimentazione
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