le ragioni di un voto

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LE RAGIONI DI UN VOTO, LE RAGIONI DI UNA SPERANZA
Voglio precisare che ho votato Movimento cinque stelle perchè deluso e schifato prima dalla
sinistra e poi dalla destra. Se non ci fosse stato il Movimento 5 stelle non sarei andato a votare e
non mi sarei impegnato, per come posso, come attivista e rappresentante di lista.
Detto questo spiego quale è la mia speranza: un Paese migliore dove possa vivere mia figlia
senza che sia costretta a subìre quello che ho subìto io o a scappare all'estero per provare a
vivere come "persona" (dall'Italia scappano ormai anche gli extracomunitari).
Tuttavia:
1) non ho più voglia, nè tempo, nè energie da perdere per spiegare chi è Bersani, cosa fa il PD
meno Elle o chi è Silvio e cosa fanno al PD+L, semplicemente chi vuole fare alleanze o altre
attività, lo faccia e gli sia inìbito l'uso del simbolo;
2) non ho più voglia, nè tempo, nè energie da perdere per spiegare come non funziona il mercato
economico, come è marcio questo capitalismo finanziario, come ci sia la necessità "minimo" di
separare la Banca commerciale dalla Banca "tout court", chi non è d'accordo conceda fiducie,
faccia comprare titoli bancari vari, ma gli sia inibito l'uso del simbolo;
3) non ho più voglia, nè tempo, nè energie da sprecare per spiegare cosa fanno i Sindacati, cosa
ha fatto la Fornero e Monti e con l'aiuto di chi, come mai il "tarantino" non sia niente di meglio del
resto del sistema castocratico, gentilmente chi non è d'accordo gli sia inibito l'uso del simbolo e
faccia la sua carriera con tantissimi auguri;
4) non ho più voglia di perdere tempo, nè energie per spiegare che non mi interessa qualunque
tipo di proposta che nel Mondo della Scuola statale, venga fatta da chi gestisce i corsi di
preparazione ai concorsi sotto varie sembianze, da chi produce "buste trasparenti", test con errori
anche "alla granita checca" o approvi le "pillole del sapere". Chi vuole fare alleanze o "dialoghi"
con gli epigoni parlamentari di questa casta, gli venga impedito l'uso del simbolo ed entrino nel
gruppo misto, con tanti auguri per la loro carriera.
Un movimento che guarda alla "discontinuità" e al "cambiamento reale", per lasciare un pianeta
abitabile in una società degna di questo nome, ha come interlocutori e si deve attrezzare per
confrontarsi con i poteri forti finanziari, nazionali e internazionali. Il teatro delle sue operazioni
politiche è almeno il continente europeo, spiegare Bersani e Berlusconi non ha più senso.
Il nerbo di questo Movimento è alimentato dal fatto che il sistema castocratico ha semplicemente
messo ai margini della società le forze umane migliori, di questo ne abbiamo costante e quotidiana
testimonianza...non temiamo di parlare con i "bocconiani" e nemmeno con i "bostoniani", gli
interlocutori hanno solo "teorie vecchie e dannose" che possono trovare accoglienza sperando
nella veicolazione dei talk show "di lotta e di governo".
I ragazzi e le ragazze del Movimento sono persone che hanno "studiato" e hanno "capito" e questo
processo è irreversibile. La castocrazia ha cresciuto nel suo seno gli "anticorpi", è un processo
sociale e storico e si è intrecciato nel mix di crisi economica indotta.
Se il vantaggio è che non ci sono "cretini", la debolezza è la necessità di strutturazione che per
molti aspetti è ancora embrionale.
In questa fase è fisiologico lo "scilipotismo", non c'è nulla di male, tuttavia si proceda,
cortesemente, ad accompagnarli fuori. Non abbiamo altro tempo da perdere.
Giancarlo Memmo, aprile 2013
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