COPIA GRATUITA 2015 L'energia termica da fonti rinnovabili Associazione Italiana Sportelli Energia www.greenpoint2020.it Indice • La pompa di calore elettrica e a gas • La caldaia a biomassa • Il termocamino • La stufa a pellet • Il collettore solare termico suggerimenti • L'isolamento a cappotto • Infissi con taglio termico • La classe di consumo energetica • Il Conto Termico Questa breve guida è nata per spiegare in modo semplice e veloce cosa sono e come funzionano alcuni sistemi per la produzione di aria e acqua calda nelle nostre abitazioni, troverete una risposta ad alcuni termini di uso comune nelle pubblicità e nei negozi di elettronica ed infine le opportunità economiche offerte a chi decide di vivere nel rispetto dell'ambiente. La_pompa_di_calore Una pompa di calore preleva (pompa) calore a bassa temperatura e lo cede a una temperatura più elevata che può essere utilizzata per riscaldare un edificio. Si sfrutta il principio secondo cui qualsiasi gas sottoposto a pompaggio (compressione) si riscalda. Una buona pompa di calore consente di ottenere molto calore ambiente con poca energia motrice (elettricità o gas naturale). ll calore ambiente può provenire da diverse fonti. Le pompe di calore più diffuse sono quelle aria-aria e aria-acqua, che prelevano il calore ambiente dall'aria esterna. Esistono anche pompe di calore acqua-acqua, che sottraggono il calore all'acqua di falda. Ci sono infine pompe di calore acqua glicolata-acqua, che estraggono il calore dal suolo attraverso collettori tubolari sotterranei o sonde geotermiche. Le pompe di calore sono utilizzate per il riscaldamento degli edifici, per la produzione di acqua calda e nei più svariati processi industriali. Come funziona? All’interno di un circuito chiuso di tubazioni in rame (in giallo nella figura sopra), scorre un fluido refrigerante. Il fluido, nel transitare attraverso ciascuno dei componenti della pompa di calore, modifica il proprio stato da liquido a gassoso e viceversa, assorbendo e cedendo calore. Il fluido refrigerante che è allo stato gassoso, viene compresso per fargli aumentare la propria pressione e temperatura. Il fluido refrigerante, transitando attraverso il condensatore (che è uno scambiatore di calore), cede calore all’aria o acqua da riscaldare. Nel cedere parte del proprio calore, il fluido passa dallo stato gassoso allo stato liquido. Attraverso la valvola di espansione, si riducono pressione e temperatura del fluido refrigerante, che in parte ritorna allo stato gassoso. Tramite l'evaporatore il calore della sorgente fredda è trasmesso al fluido refrigerante, che passa completamente allo stato gassoso che è pronto a ricominciare il ciclo attraverso il compressore. Pompe di calore elettriche aria-aria i cosiddetti “condizionatori” Queste macchine, che sono le più diffuse e conosciute, utilizzano l’aria come sorgente termica. Dal punto di vista impiantistico, sono molto semplici da installare e non richiedono modifiche sostanziali agli impianti preesistenti. La maggior parte dei modelli è di tipo reversibile: consente cioè di riscaldare in inverno e di raffrescare in estate. Sono inoltre dotate di sistemi più o meni complessi di filtraggio e deumidificazione dell’aria, trattamenti che assicurano buoni livelli di salubrità e comfort termico. L'aria ha il vantaggio di essere una sorgente di energia disponibile ovunque. Il vero problema delle pompe elettriche che traggono calore dall'aria esterna è proprio quello della variabilità delle temperature, in quanto nella stagione fredda, specie con temperature vicine ai 0°C, esse presentano bassi rendimenti. Se la temperatura dell’aria esterna durante l’inverno scende spesso sotto i 5°C, e in presenza di elevati tassi di umidità, sarà necessario prevedere un dispositivo di sbrinamento presso l’evaporatore, ad esempio una resistenza elettrica. Di norma, le pompe di calore aria-aria sono composte da due unità separate, una interna ed una esterna, collegate tra loro da tubazioni nelle quali circola il fluido refrigerante. Gli elementi principali della sezione esterna sono il compressore e lo scambiatore di calore, che funge sia da evaporatore (in fase di riscaldamento) che da condensatore (in fase di raffrescamento). Fanno inoltre parte della sezione esterna la ventola e la valvola per invertire il ciclo caldo/freddo. Il blocco esterno viene installato sui terrazzi oppure fissato alle pareti, a seconda dello spazio disponibile. La sezione interna è invece una sorta di armadietto – o più armadietti - dotati di scambiatore di calore dal quale l’aria calda o fredda viene immessa negli ambienti, con l’aiuto di piccoli ventilatori. L’aria può anche essere distribuita in più ambienti mediante canalizzazioni. L’installazione ideale per la sezione interna è quella a controsoffitto, anche se la grande varietà di modelli presenti sul mercato consente una certa flessibilità impiantistica. Le pompe di calore composte da una sezione interna e da una esterna sono disponibili nelle configurazioni “monosplit”, in cui l’unità interna è composta di un unico armadietto, è la soluzione più comune ed è l' ideale per piccoli locali, e la configurazione “multisplit” al servizio di ambienti di medie-grandi dimensioni. I “condizionatori” a pompa di calore Pompe di calore elettriche aria-acqua Le pompe di calore aria-acqua possono produrre acqua calda sanitaria e per il riscaldamento e, nel ciclo inverso, acqua fredda utilizzabile per raffrescare gli ambienti, svolgono le funzioni di caldaia e condizionatore, utilizzando l’acqua come fluido di lavoro all'interno degli ambienti. Anche queste pompe sono dotate di un’unità interna e di un’unità esterna. L’unità interna ha le funzioni di caldaia, e nel ciclo inverso produce acqua refrigerata. Poiché l’acqua, per riscaldarsi/raffreddarsi, necessita di grandi superfici di scambio termico, di norma le pompe aria-acqua sono più ingombranti rispetto ai modelli aria-aria e presentano taglie medie superiori. Un impianto aria-acqua è anche tecnicamente più complesso e quindi più costoso, dal momento che comporta l’installazione di un sistema di distribuzione dell’acqua. Il modo migliore per sfruttare le potenzialità di riscaldamento e raffrescamento di queste pompe è quello di utilizzare un sistema a larga superficie di scambio termico (i pannelli radianti) oppure un sistema a ventilazione. I sistemi radianti (a soffitto, a parete, a pavimento) hanno il vantaggio di sfruttare bene le temperature intermedie, cioè di non necessitare di acqua troppo calda o troppo fredda. Ad esempio il raffrescamento radiante avviene distribuendo acqua a circa 15°C. I sistemi a ventilazione (ventilconvettori) sono identici, nel funzionamento, a quelli abbinati alle pompe di calore aria-aria: dalla sorgente di calore o di freddo viene "soffiato" nell'ambiente un getto d'aria alla temperatura necessaria al condizionamento._Anche in questo caso temperature invernali molto rigide influiscano negativamente sulle prestazioni delle pompe. Per installazioni in località che hanno inverni rigidi, è opportuno prevedere l’integrazione tra la pompa di calore e un sistema ausiliario di riscaldamento. In inverno, quindi, la pompa di calore provvede al preriscaldamento dell’acqua, che viene poi inviata alla caldaia per essere riscaldata fino alla temperatura impostata. Esempio di scaldacqua a pompa di calore. Cos'è una pompa di calore a gas?__________________________________________ La pompa di calore a gas è una pompa di calore che funziona a gas naturale. Consente di combinare i molteplici vantaggi del gas naturale al principio di funzionamento di una pompa di calore. Grazie allo sfruttamento del calore ambiente, rinnovabile e gratuito, è possibile migliorare ulteriormente il rendimento rispetto alle caldaie a gas a condensazione. Pompa di calore con motore a gas La pompa di calore con motore a gas è molto simile a una pompa di calore elettrica. In modo analogo, il calore ambiente viene trasportato da un livello di temperatura inferiore a un livello di temperatura superiore mediante un fluido di lavoro (chiamato anche fluido refrigerante). Il fluido effettua ininterrottamente lo stesso ciclo. Nel condensatore, il fluido passa dallo stato gassoso allo stato liquido cedendo il calore ambiente assorbito. Il fluido liquido giunge quindi nell'evaporatore, dove assorbe il calore ambiente ed evapora (forma gassosa); il ciclo ricomincia quindi nel compressore. Il compressore di una pompa di calore a gas è azionato da un motore a gas (in una pompa di calore elettrica da un motore elettrico). Il motore a gas, proprio come il motore di un'automobile, genera calore. Questo calore non va perso, bensì utilizzato a sua volta per il riscaldamento. L'intero processo della pompa di calore può anche essere invertito, per cui l'apparecchio si trasforma in una macchina frigorifera che può essere utilizzata in estate per raffrescare gli edifici. Pompa di calore a gas e CO2 Nel confronto con tutti gli altri vettori energetici fossili, il gas naturale è quello più rispettoso dell'ambiente. Questo è dovuto alla struttura chimica del gas naturale che presenta un maggiore contenuto energetico per atomo di carbonio, superiore del 25% circa rispetto a quello dell'olio combustibile. Ciò significa che le emissioni di anidride carbonica (CO2), corresponsabili dell'effetto serra, risultano del 25% inferiori rispetto a quelle dell'olio combustibile, perché per produrre la stessa quantità di energia viene bruciato il 25% in meno di carbonio. Il rendimento (che indica l'energia utile prodotta con l'energia del gas utilizzata) già ottimo di una caldaia a gas a condensazione è di circa il 110%. Una pompa di calore a gas raggiunge rendimenti del 130 – 150% a seconda dell'esecuzione, superiore di circa il 25% a quello di una caldaia a gas. Le emissioni di CO2 per quantità di energia utile prodotta possono pertanto essere ulteriormente ridotte del 25% (persino del 50% circa rispetto all'olio combustibile). Ascoltando o leggendo una pubblicità di climatizzatori, ti sei mai chiesto cosa vuol dire INVERTER? Nei condizionatori con funzionamento ad inverter la potenza del compressore inizialmente è massima per poi diminuire gradualmente fino al raggiungimento del valore di temperatura impostato, e poi viene impiegato solo il minimo necessario per mantenerlo, senza però fermarsi, a differenza dei condizionatori con funzionamento on-off in cui il compressore funziona sempre alla massima potenza. La caldaia a biomassa Cos’è la biomassa. La biomassa è costituita da materiali di origine animale e vegetale che non hanno subìto processo di fossilizzazione. Si tratta di una fonte rinnovabile perché la CO2, sviluppata durante la produzione di energia per combustione, non aumenta quella presente nell’atmosfera. Infatti, si tratta della stessa che le piante hanno assorbito dall’ambiente e che restituirebbero nella fase di degradazione organica. I tipi di biomasse più utilizzati sono: • legna a ciocchi, stagionata o essiccata; • cippato costituito da scaglie di legno sminuzzato, con alto potere calorifico e rapida combustione; • pellets costituito da pastiglie di legno macinato, pressato a forma di cilindretti, resa calorica elevata e poco ingombro; • nocciolame secco tritato; • scarti cerealicoli e trito vegetale solido. Cos’è la caldaia a biomassa La caldaia a biomassa è costituita da un contenitore in lamiera all’interno del quale è presente un contenitore più piccolo detto camera di combustione. Qui la biomassa è massificata, poi bruciata. I fumi generati dalla combustione sono espulsi dalla canna fumaria. Nel percorso tra camera di combustione e canna fumaria, i fumi caldi vengono a contatto con lame di metallo. Successivamente sono costretti a transitare all'interno di tubi, immersi nell'acqua dell'impianto di riscaldamento. La maggior parte del calore, che si sviluppa durante la combustione, è trasferito all'acqua contenuta nella caldaia e poi utilizzato per riscaldare i termosifoni. I tipi di caldaie a biomassa. Le caldaie a biomassa si differenziano in base al tipo di combustibile usato: • caldaie a pellet, adatte in appartamenti per la facile reperibilità del combustibile. Hanno un buon rendimento; • caldaie a cippato, sono più flessibili e adatte per i grandi consumatori che possono stoccare enormi quantità di combustibile (almeno 100 m3); • caldaie a legna, adatte per chi possiede legna propria o per chi necessita di caldaie di media potenza (10-40 kW). In tal caso si possono usare caldaie a legna "a fiamma inversa", in grado di bruciare con elevata efficienza, fino al 90%. Risparmiare con le caldaie a biomassa. Le caldaie a biomassa permettono di risparmiare almeno fra il 20% e il 50% rispetto ai sistemi tradizionali a gas metano e a gasolio. Inoltre l'impiego di combustibili a biomassa permette di limitare la dipendenza da fonti non rinnovabili. Gli impianti a biomassa costano indicativamente da 1,5 a 3 volte in più degli impianti con caldaie a gas. Per un'abitazione il costo potrà essere recuperato in qualche anno, grazie al risparmio garantito. Esempio di caldaia a biomassa Il termocamino Il termocamino è un sistema di riscaldamento domestico che offre vantaggi in termini di risparmio economico e di tutela dell'ambiente, alimentato a legna o a pellet (spiegare cos'è il pellet) come combustibile, in sostituzione o in supporto agli impianti tradizionali alimentati a metano, gasolio o gpl. E' un camino a camera chiusa, tramite un vetro termico richiudibile, più efficiente del camino standard a camera aperta consentendo un buon risparmio energetico grazie al recupero di buona parte del calore prodotto che andrebbe perso nella canna fumaria. Inoltre il termocamino può essere rivestito in qualsiasi modo, quindi esteticamente ha l'aspetto di un semplice e tradizionale camino. Funzionamento termocamino ad aria Il termocamino ad aria ha un'intercapedine di aria tra il rivestimento esterno e quello interno che viene riscaldata dal nucleo interno attivo del camino stesso con in aggiunta un sistema di ventilazione forzata per far circolare l'aria nell'intercapedine stessa dall'esterno verso l'interno e viceversa e delle bocchette di aerazione. È concettualmente molto simile ad una stufa, più economico e facile da installare rispetto a quello ad acqua in quanto non allacciato al sistema di riscaldamento dei termosifoni e con una resa maggiore rispetto al camino standard aperto perché buona parte del calore prodotto va a riscaldare l'aria dell'intercapedine anziché disperdersi nella canna fumaria. Come tale può essere impiegato nell'efficientamento energetico di vecchi camini di pregio senza doverli smantellare. In alcuni modelli è possibile creare delle canalette d'aria per distribuire l'aria calda prodotta nell'intercapedine ai vari ambienti da riscaldare dell'abitazione. Funzionamento termocamino ad acqua Nel termocamino ad acqua, l'acqua del circuito dei termosifoni si riscalda circolando nello scambiatore di calore del camino e all'interno dell'intercapedine che si estende sul fondo del camino stesso. L'intercapedine è realizzata con lamiera di acciaio o ghisa di notevole spessore. In fase di accensione, per agevolare l'avvio della combustione, la serranda fumi resta in posizione di apertura, in modo che i fumi possano defluire verso la canna fumaria senza ostacoli. Quando la combustione è ben avviata, chiudendo il portellone si chiude automaticamente anche la serranda fumi. In questo assetto, i fumi prima di raggiungere la canna fumaria deviano in modo da lambire, e cedere calore, sia alle intercapedini che allo scambiatore di calore. Esempio di termocamino Stufe a pellet Le stufe a pellet sono pratiche ed efficienti, rappresentano il perfetto connubio tra comfort e risparmio. Questo tipo di stufa può costituire l’impianto primario per il riscaldamento e per la produzione di acqua calda sanitaria oppure può integrare il sistema termoidraulico tradizionale ed essere abbinata al solare termico. La resa termica è garantita dalle caratteristiche del focolare, progettato per assicurare un elevato scambio termico e per durare nel tempo in virtù del suo notevole spessore. Quasi tutti i modelli di stufa a pellet sono gestiti da una sofisticata scheda elettronica che garantisce il costante monitoraggio attraverso la gestione e la verifica dei parametri di funzionamento. Un’attività continua che garantisce la resa ottimale del prodotto evitando così spreco di combustibile e ottimizzando al massimo le caratteristiche della stufa. Come tutte le stufe a legna o a pellet, il cassetto cenere è estraibile e semplice da svuotare. Esempio di stufa a pellet Il legno in pellet è un combustibile ricavato dalla segatura essiccata e poi compressa in forma di piccoli cilindri con un diametro di alcuni millimetri, tipicamente 6–8 mm. Il cippato è legno ridotto in scaglie con dimensioni variabili da alcuni millimetri ad un paio di centimetri, può essere prodotto da scarti di lavorazioni agricole e forestali ed è utilizzato per la generazione elettrica in centrali a biomasse. I collettori solari termici I collettori solari termici catturano l'energia dal sole e lo trasferiscono all'acqua come calore per fornire riscaldamento e acqua calda sanitaria per l'edilizia . Lo fanno con uno o più collettori solari posizionati in modo che il sole illumina direttamente su di essi . I collettori sono spesso situati sui tetti degli edifici o in aree aperte adiacenti all'edificio . L'energia del sole riscalda il collettore, che attraverso i suoi tubi di rame riscalda quindi l'acqua che viene restituita ai serbatoi di massa di accumulo termico . I collettori solari termici sono diversi dai collettori solari fotovoltaici , nel senso che traducono l'energia del sole in acqua riscaldata invece di elettricità . Una grande differenza è che i collettori solari termici sono molto meno costosi , ma sono 3-4 volte più efficienti, un rendimento dell'80 % contro il 15 % per il fotovoltaico . L'efficienza dei collettori solari varia con la differenza della temperatura dell'acqua nel collettore e la temperatura dell'aria esterna, maggiore è la differenza , minore è l'efficienza del collettore . Ci sono due tipi di pannelli solari termici tipici , a schermo piatto e a tubi sottovuoto . Entrambi hanno fino ad un 80% di efficienza di conversione dell'energia solare in acqua calda . Un tipico sistema a pannello solare termico comprende :i collettori solari, le tubazioni che trasportano l' acqua da e per i collettori e dell'accumulo termico, il fluido termico. La dimensione e il numero dei collettori è determinata dalla quantità di energia che è necessario per l'edificio, la posizione dell'edificio , quantità di energia solare disponibile , e l'efficienza dei collettori . Perché è importante ? Un pannello solare termico è importante per la sostenibilità di un edificio , perché collega direttamente l'edificio ei suoi occupanti ad una fonte di energia naturale della terra : il sole. Il sole è la fonte di tutta la nostra energia .Si tratta di una fonte rinnovabile di energia senza emissioni di anidride carbonica . Riduce i costi di gestione dell'edificio fornendo l'energia per riscaldare l'edificio e fornire acqua calda . Esempio di collettore solare a tubi Suggerimenti. Come incrementare l'efficenza energetica del tuo immobile? L'isolamento a cappotto Il “cappotto” è un sistema d’isolamento termico dall’esterno, che ha lo scopo di isolare in modo sicuro e continuo pareti costituite anche da materiali diversi.E' uno dei metodi per mantere la temperatura interna di un manufatto edilizio superiore (in inverno) o inferiore (in estate) a quella esterna, si ha creando un particolare rivestimento sulle pareti. L' isolamento a cappotto (o cappotto isolante) è una tecnica edilizia per la coibentazione termica e acustica delle pareti di un edificio: a differenza di altri metodi, esso si ottiene applicando il materiale isolante all'esterno invece che negli ambienti interni o dentro la parete. Infissi in alluminio con taglio termico Per evitare che parte del calore generato dal nostro impianto di riscaldamento vada perso verso l'esterno è stato creato un profilo particolare di infissi che presenta al suo interno un'anima in plastica che unisce le due facciate della struttura in alluminio. Questa soluzione è definita taglio termico proprio perché la conducibilità termica dell'alluminio e il rispettivo flusso viene interrotto, ”tagliato” da questo materiale termoisolante. In inverno avremo una minore dispersione di calore verso l’esterno, in estate otterremo una temperatura interna meno influenzata dal calore esterno. Il vetro oltre ad essere a camera d'aria è anche basso emissivo contenente molte volte il gas argon per aumentare l'isolamento termico. Lo sapevi che... La classe di consumo energetico, detta anche classe di efficienza energetica, è una suddivisione della scala di consumi degli elettrodomestici, normata dall'UE, che indica i consumi annuali espressi in kWh (kilowatt/ora) di un elettrodomestico tramite lettere dalla A+++ (che consuma meno energia) alla G (che consuma di più). Incentivi ECONOMICI per la produzione di energia termica A partire dal 2013 il "Conto termico" (Dm sviluppo economico 28 dicembre 2012) ha introdotto un incentivo in conto capitale per sostenere i seguenti interventi: Sono ammessi all'incentivo per questa tipologia di intervento sia le amministrazioni pubbliche che i soggetti privati. Novità Dal 1° Luglio 2014 è diventata operativa la nuova tariffa di rete per i consumi ad alta efficienza approvata dall'Autorità per l'energia. Dal mese di luglio, infatti, i clienti domestici che riscaldano la propria abitazione utilizzando esclusivamente pompe di calore elettriche possono chiedere di partecipare alla sperimentazione della nuova tariffa D1, basata su un prezzo del kilowattora costante rispetto ai consumi di energia elettrica. La nuova tariffa consente di pagare un costo più aderente a quello effettivo per i servizi di rete (trasporto, misura e gestione del contatore). Oggi la spesa per questi servizi è circa il 35% della bolletta di un cliente domestico "tipo", con 2700 kWh/anno di consumi e 3 kW di potenza impegnata, ma per chi consuma di più, può arrivare a pesare fino a circa metà della bolletta.