L`installazione sonora In occasione della mostra “Tiepolo e il

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L’installazione sonora
In occasione della mostra “Tiepolo e il Settecento veneto”, il progetto Avant-dernière pensée, a cura di
Roberto Galimberti, realizza una installazione sonora appositamente dedicata al percorso di visita, agli spazi
e all’architettura del Castello di Miradolo.
Protagonisti dell’installazione sono gli autori che, in musica, non soltanto hanno segnato un’epoca, ma
rappresentano appieno lo stile, la tradizione, l’immaginario del Settecento veneto.
Baldassarre Galuppi, Giovanni Legrenzi, Antonio Caldara, Tomaso Albinoni, Antonio Vivaldi, i fratelli
Alessandro e Benedetto Marcello trovano spazio nelle sale espositive, in un dialogo costante con le opere in
mostra, i loro soggetti e il loro contesto storico.
Inoltre, Giovanni Benedetto Platti, che lasciò l'Italia nel 1722 e per circa venticinque anni fu al servizio
del principe vescovo di Würzburg, dove conobbe la famiglia Tiepolo.
Infine, autori che rimandano all’ultimo capitolo della vicenda umana e artistica di Giambattista Tiepolo, il
soggiorno a Madrid: Antonio Martín y Coll, singolare figura di frate francescano compositore e collezionista,
Giuseppe Domenico Scarlatti e Luigi Boccherini, italiani che hanno concluso la loro vita e la loro carriera in
Spagna.
Un inedito ed esclusivo sistema multicanale di diffusione del suono, realizzato per questo importante
evento, consentirà al pubblico di ascoltare, da diverse fonti sonore distribuite negli spazi delle diverse
sezioni del percorso espositivo, le registrazioni storiche o filologiche dei brani strumentali di questi autori –
privilegiando, quindi, il linguaggio e la struttura della musica senza la parola.
I diversi elementi che costituiscono l’architettura musicale delle partiture vengono scomposti,
autenticamente, nello spazio, in un ascolto che intende sottolineare non soltanto gli aspetti teatrali e
spettacolari della scrittura ma, insieme, completare l’esperienza di una visita che è soprattutto incontro con
un’epoca, con un mondo e la sua luce.
Ufficio stampa Fondazione Cosso
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