Sintesi_Scuole_Urbana

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Le prospettive teoriche della sociologia urbana
È possibile distinguere due tradizioni principali della sociologia urbana:
 Quella americana:
Prevale l’idea di un continuum urbano-rurale che presenta una varietà di forme insediative;
la discussione è centrata intorno alla caratterizzazione del modo di vita urbano, inaugurata
dal celebre articolo di Wirth (1938), che enfatizza il ruolo della densità e dell’eterogeneità
urbane come fattore di cosmopolitismo e sintesi culturale.
 Quella europeo-continentale (Tedesco, Francofono, Italiano)
Prevale l’indirizzo teorico denominato “modello dicotomico”, che si sviluppa a partire dalla
celebre dicotomia di Ferdinand Tönnies, secondo cui Gemeinschaft e Gesellschaft
corrispondono a diverse forme di organizzazione sociale e spaziale.
Tradizione Americana
 Ecologia umana
Intesa come teoria dell’adattamento delle società umane all’ambiente – della Suola di
Chicago (fondata negli anni Venti da Park, Burgess e McKenzie).
 Scuola di Chicago:
L’elemento caratteristico è rappresentato dall’interesse prevalente per lo studio
dell’articolazione sociale dello spazio urbano e per le sue trasformazioni nel tempo.
Interpreta la città attraverso idee e principi della biologia evoluzionista
 osserva l’esistenza di una stretta connessione tra ambiente fisico e tipologie di
individui che andavano a localizzarsi in tale ambiente;
 interpreta l’agire e il dislocarsi delle popolazioni sul territorio alla luce di concetti
quali lotta per la vita e conflitto; gli esiti di tali conflitti possono generare dominanza
o progressiva assimilazione.
 Evoluzione della Scuola di Chicago
1. studi di Park e Burgess (1925, 1928) → elaborazione di modelli spaziali per
rappresentare il territorio urbano
2. studi di Anderson (1923) e di Wirth (1938) → sui modi di vita urbani, si passa, negli
anni Quaranta
3. studi critici nei confronti delle idee originarie dell’ecologia umana (es. Firey 1947 che
sottolinea l’importanza dei valori simbolici ed affettivi nel determinare il
comportamento residenziale dei gruppi sociali e, quindi, la loro distribuzione nelle
varie parti della città).
4. affinamento dei metodi di indagine statistica per individuare e descrivere
disuguaglianze socio-residenziali tra i quartieri urbani (dagli anni Cintuanta ecologia
fattoriale – Shevky, Williams 1949; Tryon 1955).
Tradizione Europeo-Continentale
Approccio critico nei confronti della città → denuncia dei problemi posti dall’urbanesimo
postindustriale, ma indicando anche possibili alternative di sviluppo:
1) Germania / Max Weber → all’interno dell’approccio storico-istituzionale tedesco → gli
studi dello storico Pirenne e di Max Weber sul tipo di istituzioni che caratterizzano e differenziano
città e campagna.
Secondo Weber la città occidentale nasce da una pluralità di istituzioni che si possono
sintetizzare in:
 mercato (istituzione economica)
 tempio (istituzione religiosa)
 palazzo (istituzione politica e amministrativa) → principale fattore di innovazione
2) Francia / Scuola francofona → Assume un ruolo essenziale nel consolidarsi del filone critico
di derivazione marxista, più tardi influente sulla political economy.
 Karl Marx → la città è il luogo in cui si concentrano gli effetti e le contraddizioni del
modo di produzione capitalistico + luogo di incubazione dei processi che
porteranno al suo superamento.
 Engels → l’attenzione si concentra sulle modalità concrete che, nell’ambiente
urbano, assume la vita della classe operaia e degli strati più poveri della popolazione.
Evoluzione storica
 nei primi decenni del ’900:
dalla dimensione socioeconomica delle città → trasformazioni culturali, estetica,
sviluppo nuovi strumenti di comunicazione e
nuovi stili di vita
 dagli anni Settanta:
Grandi movimenti di protesta → interesse dei marxisti per lo studio della città (Athusser,
Castells).
3) Italia / Scuola italiana → squilibri tra la dinamica urbana del Nord, quella del Mezzogiorno e
quella delle aree a industrializzazione diffusa (Terza Italia), riproponendo il modello dicotomico di
interpretazione.
Tendenze Recenti
 paradigma interpretativo della political economy → analisi critica diventa il rapporto, che si
instaura nelle società capitalistiche contemporanee, tra politiche pubbliche e interessi
privati;
 meccanismi economici di sviluppo della città e i relativi equilibri sociali
 rapporti di potere tra il governo urbano e le diverse categorie di soggetti sociali, portatori di
bisogni ed esigenze spesso conflittuali con gli interessi dominanti.
Altre teorie
 Spazio-tempo: l’importanza dello spazio-tempo come dimensione costitutiva dell’agire e
dei fenomeni sociali. (tradizione sociologica di Simmel (1909) e Goffmann (1959, 1962)
 Le pratiche sociali prendono corpo entro particolari condizioni di spazio e di tempo e
si rapportano con un ambiente materiale
 La sociologia urbana studia fenomeni che hanno luogo in precisi punti dello spazio e
del tempo;
 La città è esattamente una aggregazione sociale che si realizza nel tempo e nello
spazio, dunque va studiata tenendo conto di questi elementi.
I principali campi di interesse della sociologia urbana (SINTESI)
 La dimensione economica della città, intesa come luogo in cui prende corpo una
molteplicità di attività economiche che producono beni ed eroga servizi;
 La dimensione politica e la struttura sociale della città: come luogo in cui si articolano
classi e strati sociali e si organizzano interessi collettivi (partiti, sindacati, gruppi
professionali, organizzazioni di interessi)
 La dimensione culturale della vita urbana: come luogo di continuo confronto tra culture
e sottoculture e luogo di elaborazione di simboli (cultura = complessi strutturati di norme,
valori, simboli, schemi di comportamento di gruppi sociali, etnici, religiosi)
 La dimensione ecologica della città: intesa nella “forma” dell’insediamento urbano dal
punto di vista sociale, la distribuzione dei vari gruppi e attività nei diversi spazi che
compongono la città.
 ultimo ventennio → i campi di interesse si sono intrecciati nell’approccio a nuovi fuochi di
analisi per i sociologi urbani: le città globali, i processi di governance metropolitana, le
politiche urbane, le strategie di marketing urbano e territoriale .
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