MAT+S.15 - "Qui con me" SENTO, PROVO, PERCEPISCO, IMPARO ... morbido viaggio esplorativo senza scarpe, per allenarsi al tempo del racconto Il sole che scalda il viso, un fiore che sfiora la pelle, un tenero abbraccio, un bagno caldo e profumato, un buon pranzo, il tepore sotto le coperte la domenica mattina, il vento che scompiglia i capelli... sono piacevoli esperienze per i sensi e le emozioni che trasformano piccoli momenti della quotidianità in occasioni per star bene. Alle volte dimentichiamo di farci caso, dimentichiamo di aggiungere tenerezza e attenzione a questi atti comuni che ci tengono costantemente legati al mondo: guardare, ascoltare, toccare, gustare, annusare... Eppure come cambia tutto se ci prendiamo il tempo per farlo. Allenarci insieme ai bambini a rendere preziosa questa attenzione, in un percorso protetto e giocoso creato apposta per questo evento, ci avvicina a comprendere l'importanza dell'ascolto reciproco, che per noi è un vero e proprio "strumento", indispensabile per la riuscita di un racconto come quello che vi coinvolgerà a fine anno... All’inizio della vita l’esperienza dei sensi è percepita emotivamente in modo intenso e profondo, proprio perché, nel neonato, tra la percezione sensoriale del mondo esterno e il sentire interiore la corrispondenza è totale. Il legame tra sensi, emozioni e apprendimento è infatti un rapporto di interdipendenza: senza gli uni gli altri non potrebbero funzionare. E' poi intorno ai 5-6 anni che il bambino inizia a maturare una modalità percettiva analitica e sintetica, così può costruirsi un suo mondo di rappresentazioni complesso, coerente e significativo, che si differenzia sempre più dalla percezione globale della prima infanzia. Grazie a questo tipo di percezione, infatti, i dati sensoriali giunti al cervello sono organizzati ed elaborati in maniera diversa e il bambino può iniziare ad attribuire loro un significato differente. Nutrire i sensi quindi arricchisce sempre il mondo emotivo, stimola l’intelligenza e facilita nuovi apprendimenti, perché incide fortemente anche sul processo di conoscenza, rendendo possibile l’attivazione di specifici meccanismi di memoria. Ed è qui che si innesta l'esperienza del nostro viaggio esplorativo. Ciascuno di voi, adulto o bambino, pur vivendo un'esperienza simile, percepirà quell'esperienza collettiva in modo personale e unico. Una tappa importante per seguire l'esplorazione di quest'anno, che vorrà uno accanto all'altro i piccoli attori e il loro pubblico, ognuno con i propri pensieri e le proprie emozioni, a camminare insieme nella creazione del racconto teatrale. il luogo dei sensi I sensi umani sono sette. Quelli che ci permettono d’interagire con l’ambiente che ci circonda sono 5 e si distinguono in base al tipo di stimolo che captano: il gusto e l’olfatto ricevono stimoli chimici, l’udito e il tatto sono sensibili a stimoli meccanici, la vista cattura energia luminosa. Poi ci sono la cinestesi e l’equilibrio che registrano stati interni del nostro corpo. Ma torniamo ai 5 sensi che ci collegano al mondo esterno. Ogni senso ha il suo ‘luogo’, cioè un organo di senso deputato alla ricezione degli stimoli, alla loro trasformazione in impulsi nervosi e infine alla trasmissione al sistema nervoso centrale. Ricezione. Trasformazione. Trasmissione. Individuiamo i luoghi dei sensi che ci guideranno in questo viaggio. Il luogo dell’olfatto è formato dall’epitelio olfattivo che si trova nella cavità nasale. E' il più arcaico e primitivo dei nostri sensi ed è specializzato nel riconoscere gli odori e sono le sue stesse cellule a trasmettere direttamente l’informazione al sistema nervoso centrale. Le percezioni olfattive hanno sempre un grande impatto a livello emotivo ed hanno un potere evocativo molto alto. Il luogo del tatto è epidermide, sulla quale sono presenti meccanocettori sensibili alla pressione e al dolore. Sulla pelle vi sono anche recettori termici sensibili al caldo e al freddo. il luogo dell’udito è l’orecchio, formato dall’orecchio esterno (padiglione auricolare e dal condotto uditivo), orecchio medio e orecchio interno. La membrana timpanica separa orecchio esterno da quello medio dove si trova la catena degli ossicini (martello, incudine e staffa). Questi, dopo che il martello ha percosso la membrana timpanìca, trasmettono I suono alla finestra ovale attraverso cui si accede all’orecchio interno. Nell’orecchio interno la coclea ospita i recettori sensibili della membrana basilare che sono attivati dai movimenti del fluido dell’orecchio e mettono in funzione il nervo uditivo. L'orecchio interno è anche il luogo dell'equilibrio Il luogo del gusto non sarà qui esplorato e per quanto riguarda la vista, vi verrà proposto di "metterla a riposo", per acuire la recezione degli altri sensi. tratto da "Coccole - giochi per nutrire i sensi e le emozioni" di Arianna Sedioli e Fulvia Pietrapertosa, ed. La Meridiana - Partenze, 2010