mappe concettuali - Liceo Peano (Tortona)

“Se un uomo ha
fame gli puoi dare un
pesce,ma meglio
ancora è dargli una
lenza e insegnargli a
pescare".
Seymour Papert
Insegnare e apprendere
con le mappe concettuali
Importanza della mappa per esame:
1. Importanza pratica: gestire
il timing dell’orale
2. Per produrre conoscenza
3. Per integrare la tesina
Il timing dell’orale (50 m. circa)
 Il colloquio orale è diviso in 4 momenti:
Presentazione dell’approfondimento (10 m. circa)
2. Colloquio sull’approfondimento
3. Sulle materie (senza soluzione di
continuità)
4. Discussione elaborati (5 m. circa)
1.
n.b. Il colloquio dura 30 minuti reali circa:
bisogna gestirli bene … qui entra in gioco la
mappa concettuale
Una mappa serve per orientarsi in un percorso (oppure costruirlo)
(mappa del tesoro, mappa di un parco, mappa di una città,
la mappa di una teoria scientifica
Una mappa rappresenta graficamente
l’insieme di una Teoria: la rete dei
Concetti principali
concetti subordinati
fatti o esempi
esplicitandone i legami.
•N.B. mappa non ha solo un valore riassuntivo del sapere del docente
•ma può avere una portata euristica, può aiutare gli studenti (da soli
o cooperativamente) a scoprire aspetti nuovi di un problema
I “mattoni” che si usano per costruire mappe:
•
•
•
•
ELLISSI
contengono i concetti-oggetti e i concetti-eventi
FRECCE
indicano la direzione del collegamento
PAROLE-LEGAME
indicano il significato del collegamento
LINEE SPEZZATE
indicano gli esempi che si scrivono senza ellisse
ES: H2O
La sequenza nella costruzione di una mappa:
1. Individuazione del problema di partenza
2. Raccolta dei concetti utili
3. Selezione dei concetti
4. Costruzione dei legami/Gerarchizzazione
della mappa
5.
Assegnazione delle parole legame
Vediamo insieme…
zolle
1. problem-finding:
L'individuazione
dell’argomento della tesina
:deve essere il meno
maremoto
vulcanico
possibile generico
bradisismo
Mercalli
tettonico
cittadini
Richter
TERREMOTO
movimento
scale
ipocentro
2. La raccolta di concetti
una fase di raccolta di concetti, che
dovrebbe essere la più larga e aperta
possibile
studio
epicentro
crosta terrestre
Italia
grafici
onde sismiche
paura
Giappone
morti
zolle
La selezione dei
concetti
maremoto
vulcanico
Scelta di quelli pertinenti
rispetto al problema scelto
bradisismo
Mercalli
tettonico
cittadini
Richter
Cause fisiche e conseguenze del TERREMOTO
movimento
scale
ipocentro
studio
epicentro
crosta terrestre
Italia
grafici
onde sismiche
paura
Giappone
morti
Vengono in questo caso eliminati i concetti che riguardano emozioni, in
quanto la mappa avrà un taglio descrittivo e scientifico
La costruzione della mappa e dei
collegamenti
Iniziando a costruire i collegamenti si
individuano i concetti principali e quelli
subordinati (prima gerarchizzazione)
zolle
vulcani
margini
zone
tettonico
vulcanico
bradisismo
maremoto
costruzioni
TERREMOTO
informazione
previsto
movimento
osservazione
ipocentro
epicentro
studio
Assegnazione
delle parole-legame
E’ un momento importantie
in quanto introduce una
riflessione metacognitiva
sul tipo di collegamenti
Ad esempio: le parole
"ha/può essere
/comprende" possono
introdurre un'analisi delle
parti del concetto, le parole
“causato da /produce"
introducono un legame di
causa/effetto, le parole
"costituito da/forma di",
rimandano a concetti
superordinati, altre
conducono ad
esemplificazioni,
analogie, sequenze
temporali.
zolle
vulcani
delle
dei
zone
margini
si verifica ai
si verifica nelle
vulcanico
tettonico
bradisismo
maremoto
costruzioni di tipo
può essere
antisismico
Si previene con
TERREMOTO
È
informazione
un
può essere
movimento
si manifesta nell’
ha origine nell’
epicentro
ipocentro
ai
cittadini
previsto
mediante
osservazione
studio
posto sopra
Questo lavoro costringe quindi a prendere coscienza del proprio
percorso di pensiero, ad esplicitare il perché si collega una
parola ad un'altra e a motivarlo nel confronto con il gruppo
Tipi di mappe
1. Diagramma di flusso (logica): modalità
traiettoria:
 pregi : sequenzialità
 difetti: sequenzialità rigida, pochi contenuti
2. Mappa a stella (descrittiva) es. tesina:
 Pregi: ricchezza descrittiva, tanti contenuti
 Difetti: non sequenzialità
3. Albero rovesciato (argomentazione): modalità a rete
 Coniuga sequenzialità (ma non lineare) e ricchezza
analitica
Diagramma di flusso o algoritmo
Una mappa poco convincente
Alcune convenzioni sulla gerarchizzazione della
mappa:
1. la mappa migliore (per me) è ad albero rovesciato: il
problema è la base messa in alto, i rami sotto.
2. porre i concetti principali (non più di 4-5) sullo stesso asse
orizzontale
3. Connessioni inclusive: porre i concetti subordinati uno
sotto l’altro dal generale al particolare
4. differenziazione progressiva: -scoprire diverse applicazioni
di uno stesso concetto (esplosione combinatoria 1)
5. N. b. individuare i collegamenti orizzontali tra gruppi di
concetti diversi (esplosione combinatoria 2)
6. orientare le frecce nel senso della lettura del collegamento
7. usare frasi concise e precise per definire i collegamenti
( nel caso che il dominio concettuale da rappresentare sia molto
ampio, valutare se sia il caso di spezzarlo in “sotto-mappe”
dipendenti dalla prima e ad essa collegate)
La mappa e il colloquio
 Se la mappa è generica e priva di
collegamenti forti il colloquio può
prendere qualsiasi direzione
 Se la mappa è ben articolata e
gerarchizzata la commissione è
orientata nello svolgimento del
colloquio
zolle
vulcani
delle
grafici
dei
zone
margini
si verifica ai
cioè
sismogrammi
si verifica nelle
vulcanico
tettonico
maremoto
bradisismo
che disegnano
sismografi
costruzioni di tipo antisismico
può essere
viene individuato dai
Si previene con
Mercalli
sono
TERREMOTO
S i classifica con
scale
È
informazione
un
può essere
movimento
Richter
si manifesta nell’
ha origine nell’
della
crosta terrestre
onde sismiche
registrano le
hanno origine dall’
possono essere
longitudinali
trasversali
previsto
osservazione
posto sopra
hanno origine dall’
cittadini
mediante
epicentro
ipocentro
ai
superficiali
studio
Mappa e tesina
1. Vi può essere mappa concettuale
senza tesina scritta
2. Mappa dentro la tesina: es. dopo
l’indice
3. Sviluppare la mappa concettuale con
schede ad hoc per ogni nodo-ellissi
Bibliografia e sitografia
 http://www.pavonerisorse.it/cacrt/mappe/biblioma
p.htm