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PARTE TERZA
Reattività individuale agli
alimenti
e alle sostanze chimiche
(Rivisitazione del concetto di intolleranze alimentari)
Docente: Prof. Rocco Carbone
Corsi ECM FAD UTIFAR
TERZA PARTE
Correlazioni degli organi digestivi in psicosomatica
La maggior parte delle malattie deriva da abitudini di vita sbagliate o dalla
scarsa considerazione dell'ambiente climatico e dell'interazione con ciò
che ci circonda; individuare la causa della propria sofferenza, il conflitto
che l’ha generataci consente di conoscere meglio noi stessi e gli elementi
perturbanti causali. Raggiungere la consapevolezza dei meccanismi che
sono all’origine dei nostri disturbi rappresenta il primo passo verso il
riequilibrio del nostro complesso sistema mente-corpo e di tornare al
primitivo equilibrio. Questa è la terapia principale di ogni forma di
malattia. Senza questa operazione radicale qualsiasi azione terapeutica
esterna agisce solo parzialmente e rischia di costituire un atto di
tamponamento temporaneo.
Le cause interferenti l’equilibrio sono cause esterne e interne di malattia.
Sono cause esterne i fattori climatici, i cibi e i liquidi assunti con
l'alimentazione, gli inquinanti ambientalipossono rappresentare fattori
patogeni che dall'esterno vengono introdotti direttamente all'interno
dell'organismo, in base alla loro qualità e caratteristica provocano
disequilibri in analogia sincronica 41 su organi e visceri.
Il modo di vivere è, dunque, il primo fondamento del proprio benessere
e dell’eventuale sofferenza a cui si va incontro in caso di disarmonia. Ci
sono, è vero, dei fattori che agiscono in maniera del tutto indipendente
dalla propria azione, come gli eventi accidentali, i lutti, le modificazioni
provenienti esclusivamente dall'esterno o anche il naturale
invecchiamento della persona, ma anche in queste circostanze un buon
equilibrio del soggetto permette di subire un'azione meno disturbante.
Regolare il più possibile la propria vita in modo che gli eventi esterni o
fattori interni non possono dominarla, ma al contrario ne siano dominati,
costituisce la base di una solida prevenzione.
41
Carbone R. lettura del corpo psicosomatica in chiave olistica. Pilgrim Edizioni, Aulla (MS), 2009. Pagg. 78-95.
La digestione è un processo molto importante del nostro organismo nel
quale sono coinvolti i principali emuntori: stomaco, fegato, cistifellea e
intestino. I problemi di natura digestiva influiscono sul processo vitale
dell’individuo condizionando il regolare fluire della stessa vita e
influendo sul funzionamento di altri organi e visceri correlati.
Pertanto è necessario seguire un’alimentazione equilibrata, l’uso di
alimenti biologici, l’assunzione della giusta quantità di alimenti, seguito da
una corretta masticazione, rappresentano le prime regole per una buona
digestione.
La digestione è influenzata dallo stato psicologico ed emotivo della
persona, i maggiori fattori interferenti sono lo stress e l’ansia.
Questi due fattori sono gli elementi perturbanti che portano verso le
disfunzioni digestive a carico dello stomaco e dell’intestino: gastrite,
pirosi gastrica, aerofagia, esofagite, meteorismo intestinale, tensione
addominale, colon irritabile, colite.
Stati di collera, di rabbia e sentimenti di invidia e gelosia sono la causa
scatenante di disfunzioni a carico del fegato, alterazione della produzione di bile e di succhi gastrici e di conseguenza, spesso, sono la causa
di disturbi digestivi da insufficienza epatica o dispeptici.
L’insufficienza delle funzioni epatiche può causare disordini digestivi
manifestandosi con segni di amaro in bocca, alito pesante e spesso
frequenti mal di testa. Altre alterazioni, meno evidenti, si manifestano
con variazioni dei parametri del quadro clinico epatico causando
aumento dei valori di colesterolo e trigliceridi.
In tutti questi disturbi è molto importante aiutare e stimolare il fegato,
non solo con rimedi naturali adatti a questo scopo, ma anche tramite
un’adeguata alimentazione e l’assunzione di fiori di Bach che sviluppano
più tolleranza e accettazione. Il trattamento integrato con i fiori di Bach
mira a ripristinare atteggiamenti e riequilibrare stati emozionali
conflittuali: accettazione, rifiuto, rabbia e collera rappresentano gli stati
emozionali che inducono somatizzazioni e disfunzioni dell’apparato
digerente con blocco del chakra 42 del plesso solare. Inoltre, il processo
digestivo è determinato dagli enzimi pancreatici, lo stato di paura
improvvisa da incidente, da cattive notizie, da aggressioni, ecc.,
determina il blocco del chakra del plesso solare con aumento della
glicemia e delle secrezioni degli enzimi digestivi pancreatici.
Un problema correlato all’apparato gastro-intestinale di cui sono affette
tante persone è la stipsi. Le cause sono da cercare a livello psicologico in
un autocontrollo esagerato e nell'incapacità di lasciarsi andare. A livello
fisico le cause sono un’alimentazione non adeguata, priva di fibre e la
carenza di movimento che si riflette sulla motilità intestinale.
Simbolismo dell’apparato digestivo
L’apparato digestivo svolge la funzione di digerire gli alimenti solidi e
liquidi che consumiamo e dai quali possiamo assimilare i nutrienti vitali.
Questo sistema coinvolge un gran numero di organi: bocca, esofago,
stomaco, fegato, cistifellea, milza, pancreas, intestino tenue e crasso.
Da un punto di vista simbolico le somatizzazioni che si manifestano a
carico della funzionalità del sistema digestivo, sono espressione della
difficoltà ad accettare gli avvenimenti e gli eventi non consoni e non
graditi a noi. Un torto subito, essere costretti a vivere in ambienti ostili o
non graditi, subire imposizioni, sono le condizioni di vita che sviluppano
disfunzioni digestive e turbe dello stomaco.
42
I chakra sviluppano le qualità del nostro essere fisico, intellettuale, emozionale e spirituale,
sono collegati da un sistema sottile di canali di collegamento, denominatinadi.
Il termine Chakra, dal sànscrito significa ruota, cerchio, vortice; sono gli elementi fondamentali
delle tecniche tantriche (fisiologia del sottile e invisibile finalizzata alla ricerca della percezione
sensoriale del piacere e all’espansione dell’individualità fino al punto di uscire da se stessa).
I chakra da un punto di vista topografico rappresentano sette punti energetici dislocati lungo la
colonna vertebrale, originariamente descritti dall’antica anatomia e fisiologica medica induista,
detta sushumna. Hanno il compito di convogliare e di dispensare energia vibratoria e spirituale;
sono rappresentati da un doppio imbuto in rotazione che si allarga verso l’esterno, il cui apice
rappresenta il cuore del chakra.
In sostanza la mancata accettazione e il rifiuto nei rapporti con gli altri e
verso la società svilupperanno la nostra difficoltà ad inghiottire, ad
ingoiare, digerire e assimilare ciò che avviene nella nostra vita. Quindi,
nel linguaggio, inconscio e simbolico ci esprimeremo con affermazioni,
del tipo: non tollerare o non digerire qualcosa o qualcuno, non è di suo
gusto, è insipida, senza sapore, mangiare con gli occhi, ho un peso sullo
stomaco, ho un blocco sullo stomaco, inghiottire bocconi amari,
prendere per la gola, l’amore passa attraverso lo stomaco.
Simbolismo dello stomaco
Questo organo è il primo a ricevere, attraverso l'esofago, gli alimenti
grezzi preparati grazie alla masticazione avvenuta in bocca. Possiamo
affermare che lo stomaco ha una funzione di impastare, mescolare e
dissolvere, attraverso i succhi gastrici, gli alimenti, preparandoli per il
processo di assimilazione.
Le malattie dello stomaco ci portano a comprendere le nostre difficoltà
nel controllo o della gestione del mondo materiale.
Contrarietà finanziarie o professionali, scolastiche o giudiziarie si
esprimeranno attraverso preoccupazioni che a loro volta svilupperanno
disfunzioni gastriche e intestinali.
La tendenza a rimuginare sui fatti, le cose e gli eventi accaduti in maniera
eccessiva svilupperà acidità gastrica; quindi, l’acidità gastrica, gastriti e
ulcere sono manifestazioni la cui intensità è progressiva ed esprimono la
difficoltà ad accettare e digerire i colpi che la vita ci riserva o le situazioni
che non ci soddisfano.
Il vomito, invece, rappresenta il segnale del rigetto puro e semplice, del
rifiuto e dell’eliminazione, dell’allontanamento dal proprio corpo e dal
proprio essere. L’affermazione ricorrente “mi fai vomitare”
è
l’espressione più intensa del rifiuto verso un’altra persona.
Correlazioni tra funzioni, simboli e segni.
La funzione fisiologica è il processo digestivo dei nutrienti.
La funzione simbolica è di verifica e separazione.
La funzione assertiva è il controllo dell’aggressività e dell’organizzazione,
prendere iniziative decisioni, esprimere il potere dell’organizzazione.
L’emozione inconscia dominante è la frustrazione, il rifiuto, l’impotenza
e la rinuncia.
Annessi cutanei correlati sono le unghie, i denti e i capelli.
Ha la primaria funzione di accogliere il cibo proveniente dall’esofago con
la funzione di impastarlo e sottoporlo ai processi chimici della digestione.
Una volta che il cibo è masticato e inghiottito entra nello stomaco
attraverso una valvola muscolare (cardias) che impedisce il reflusso e ne
esce per entrare nell'intestino attraverso un'altra valvola muscolare
(piloro), espressione di contenimento e controllo. All'interno dello
stomaco il cibo si mescola agli enzimi e ai succhi gastrici, si forma un
impasto denominato chimo ridotto in forma liquida che passa
nell'intestino.
Nella bocca avviene la prima fase della digestione: il cibo che rappresenta
la materia, il mondo, la realtà, viene ridotto in piccoli pezzi, masticato,
inghiottito in piccoli bocconi e sospinto verso il basso attraverso il tubo
digerente (la prima forzatura ad accettare avviene con la deglutizione,
ingoiare è l’atto di interiorizzare un evento esterno e includerlo nel
proprio essere assimilandolo).
Lo stomaco rappresenta un mezzo di auto-protezione osservabile in
grado di sterilizzare il cibo ingerito con la secrezione di succo gastrico, la
stessa è controllata in parte da impulsi nervosi scatenati dall’odore, dalla
vista o anche soltanto dal pensiero del cibo. È grazie all’aggressione del
succo gastrico che gli alimenti vengono trasformati in una massa
semiliquida o chimo che, a successivi intervalli, viene passata, per apertura
della valvola pilorica, nella prima porzione dell’intestino tenue
(duodeno). Osservando le funzioni dello stomaco veniamo in contatto
con la capacità di accogliere, di proteggersi e l’insegnamento di esprimere
consapevolmente la propria aggressività.
La consuetudine di “digerire” sentimenti di aggressività verso l’interno
piuttosto che verso l’esterno può far emergere ulcere gastriche che sono
espressioni di aggressività verso se stessi. L’acido cloridrico corrode la
mucosa che ricopre lo stomaco: siamo in presenza di un processo
autodistruttivo. La funzione dello stomaco è dunque quella di accogliere
il cibo masticato ed elaborato nella bocca, renderlo morbido, liquido,
uniforme, omogeneo per essere assorbito dall'intestino. Lo stomaco
rappresenta l’organo dei contrasti poiché correlato alla relazione
accoglienza-aggressività, entrambe necessarie per un buon
funzionamento dello stomaco.
Sono correlati allo stomaco le unghie ed i denti che permettono di
difendersi, addentare, mordere e triturare.
I denti e le unghie, che negli animali sono gli artigli e le zanne, sono i più
tipici esponenti dell’aggressività. Denti sani e forti permettono di
mordere e masticare i cibi più duri e succulenti, problemi ai denti o alle
gengive restringono drasticamente la gamma delle scelte possibili. La
perdita dei denti, legata all'infanzia e alla vecchiaia, ci riporta a un
sentimento di impotenza, di perdita di forza, di calo di energia vitale e
sessuale, di giovinezza e salute ma anche di rinnovamento e crescita.
L'aggressività è proprio la capacità di andare incontro agli eventi del
mondo confidando nella propria capacità di risolverne i conflitti
(masticazione).
Il malato di stomaco, solitamente, non esprime la propria aggressività, la
trattiene dentro di sé e la rivolge verso se stesso (ulcera, gastrite, bruciori
di stomaco), oppure la proietta sul cibo che diventa responsabile del suo
malessere: le cosiddette intolleranze alimentari, le allergie, le
intossicazioni.
Incapace di vedere il veleno che lui stesso secerne (acido cloridrico) lo
trasferisce all'esterno, vede finalmente nel cibo la causa di tutti i suoi
problemi e si priva di questo e di quello, una cosa proprio non la può
digerire e un'altra davvero gli fa male.
Tra le affermazioni ricorrenti dei soggetti affetti da disturbi allo stomaco
si esprimono con "non mi va proprio giù" o "non riesco a sopportarlo",
"mi sta sullo stomaco" o "me lo mangerei vivo", ecco che lo stomaco e
tutto il processo digestivo si incaricano di rendere più efficace la
digestione di questo "amaro boccone".
Simbolismo del fegato
Il fegato è l'organo più grosso del corpo umano ed è estremamente
elaborato. Svolge un ruolo di primaria importanza nella digestione
mediante la secrezione della bile e inoltre assicura il filtraggio del sangue
e interviene sulla sua composizione e qualità del sangue, sia a livello
nutritivo, sia a livello immunitario (difesa, cicatrizzazione,
immagazzinamento). Il suo duplice ruolo si manifesta nel ricevimento di
una doppia alimentazione sanguigna, una proveniente dalla vena epatica
che lo nutre e l'altra dalla vena "porta" che convoglia in esso le sostanze
nutritive prese dall'intestino tenue. Questi due canali si ricongiungono
nel fegato e si "uniscono" nella vena "cava inferiore" che trasporta
sangue a tutto il corpo grazie al cuore e, dopo essersi arricchita di
ossigeno grazie ai polmoni.
Le malattie del fegato sono principalmente legate alle emozioni espresse
dalla collera, che può trasformarsi in ostinazione e ostilità. Le
sofferenze di quest’organo sono l’espressione della collera vissuta
quotidianamente e che ci impedisce di cogliere l’essenza della vita e ci
costringe a vivere in continua tensione con la difficoltà nel vivere ad
accettare i nostri sentimenti, i nostri affetti e ciò che gli altri ci
trasmettono.
La collera repressa o trattenuta sistematicamente all'interno, addenserà
l'energia nel fegato rischiando di trasformarsi in patologie più gravi come
cirrosi, cisti e tumore.
Simbolismo della cistifellea
La cistifellea funziona in stretto rapporto col fegato raccogliendo e
concentrando la bile distribuendola nell'intestino tenue fino all'uscita
dallo stomaco. La distribuzione della bile permette al processo digestivo
dei grassi di svolgersi armoniosamente. Le emozioni legate alla cistifellea
sono la rabbia e gelosia.
Le malattie di questo organo ci parlano della nostra difficoltà a gestire i
nostri sentimenti e a chiarirli. Siamo nella dinamica col rapporto esterno.
Qual’ è il mio posto?Ottengo un riconoscimento dagli altri? Mi amano
per quello che faccio e che rappresento? Sono tutte domande che
possiamo ricollegare ai disturbi di questo organo, come pure le collere
violente che accompagnano la persona che avverte un senso di ingiustizia
nei propri confronti.
Le malattie della cistifellea possono dirci quanto il nostro senso della
verità e del giusto non sia molto chiaro oppure che sia eccessivo e che si
ha la tendenza a costringere, usare se non addirittura manipolare gli altri,
sempre dandoci delle buone ragioni ovviamente.
La cistifellea gioca un ruolo decisivo nella digestione psicologica degli
avvenimenti. Nel linguaggio comune si usa "ingoiare bile" quando si
deve sopportare qualcosa di sgradevole senza poter reagire; sono sempre
inquietudini legate ad una persona che ci è cara.
Simbolismo dell’intestino tenue
Nell'essere umano l'intestino tenue misura circa sette metri di lunghezza
e in questo organo si compie l'ultima trasformazione degli elementi
nutritivi prima che vengano introdotti del sangue. Le malattie
dell'intestino tenue, diarrea, disbiosi, stipsi esprimono le nostre difficoltà
ad assimilare le esperienze, a lasciarle penetrare in noi senza giudicarle.
Nel suo ruolo di smistamento, l'intestino tenue lascia passare una data
informazione e ne respinge un'altra. È il rappresentante fisico della
soggettività. I dolori o le malattie dell'intestino tenue possono anche
indicare che abbiamo sviluppato troppo la tendenza a giudicare gli eventi
e gli altri, a ragionare in maniera eccessiva in termini di bene o di male, di
torto o di ragione.
Simbolismo dell’intestino crasso
Questo organo svolge un ruolo di evacuatore; trasporta e permette di
eliminare le materie organiche che abbiamo ingerito e che non sono state
assimilate. In tal modo evita l'organismo di intasarsi, di giungere a
saturazione e di "soffocare", di intossicarsi.
Tensioni o sofferenze di questo organo indicano che tratteniamo le
emozioni che impediamo loro di partire. Paura di fallire, di sbagliare,
eccessiva riservatezza (timidezza) o rifiuto di lasciar andare, di
allentare, si manifestano mediante disturbi all'intestino crasso
(costipazione, dolori, meteorismo, flatulenza, ecc..).
Le malattie dell'intestino crasso ci informano anche della nostra difficoltà
a "cicatrizzare", a dimenticare le esperienze negative, e l'acidità segnalerà
spesso la presenza supplementare di una collera repressa e trattenuta.
Poiché serve ad eliminare, ad espellere quanto abbiamo ingerito
(alimenti) e che non abbiamo assimilato, l'intestino crasso serve altresì a
scaricare, a respingere le esperienze che non abbiamo ingerito (vissuto) e
che non abbiamo accettato.
Aspetti psicosomatici e uso di Fiori di Bach nei disturbi correlati
alle reattività individuali
La floriterapia di Bach con i 38 fiori si colloca tra le terapie emozionali
più complete e variegate nell’ambito della medicina naturale. I sintomi
psicosomatici correlati alle reattività individuale possono riguardare tutti
gli organi e visceri, pertanto, esamineremo gli aspetti più vicini a questo
tipo di disturbo coinvolgendo più della metà dei fiori studiati da Bach
con particolare riferimento all’aspetto tipologico del fiore e ai possibili
riscontri psicosomatici.
BEECH
Faggio (Fagus sylvatica)
Soggetto intollerante, arrogante, eccessivamente critico nei confronti
degli altri, abile nel cogliere i difetti altrui, vive solo, chiuso in sé stesso,
ha un atteggiamento di difesa, arrogante, insoddisfatto ipercritico ed
irritabile, vede solo l'aspetto negativo delle cose, esige dagli altri
precisione ordine e disciplina, si lamenta in continuazione, si arrabbia per
un niente.
Chi ha bisogno di questo fiore è una persona priva di empatia nei
confronti degli altri, è una persona aspra cinica, tesa, severa, è il fiore di
chi ha una mentalità talmente ristretta che non riesce a percepire nessuna
cosa positiva. La persona è altezzosa, è scontenta, è prigioniera dei propri
difetti, è anche una persona avara nei sentimenti, manca di obiettività, ha
un orgoglio associato all’ arroganza, al pregiudizio, si rifiuta di ammettere
le proprie colpe, mette in dubbio la lealtà degli altri per dimostrare che ha
ragione. Ẻ litigioso, prepotente, incolpa gli altri, critica in modo
petulante, manifesta spesso uno stato di ira sproporzionata alla causa,
l’atteggiamento è in genere scontento e musone.
Possibili sintomi
Mal di schiena, di spalle, senso di costrizione al petto, disturbi nella parte
superiore del torace, tensione alle mandibole, dolore alle braccia ed alle
mani che tendono a tenere contratte, dolore agli avambracci, tendenza
agli strappi muscolari, forte intolleranza ai rumori, disturbi
gastrointestinali, epatici ed urinari, dolori alle articolazioni, ulcera,
stitichezza, emorroidi, disturbi della circolazione sanguigna, sclerosi
mentale, disturbi locomotori .
CENTAURY
Centaurea (Centaurium umbellato)
Ẻ il fiore di chi non riesce ad imporsi agli altri, di chi è sottomesso,
passivo, arrendevole, che ubbidisce facilmente, solo per avere
complimenti, di chi tace per evitare le discussioni, di chi sente svuotato
interiormente, di chi ha un senso di inadeguatezza, di chi è docile,
eccessivamente disponibile, facilmente dominabile, sgobbone, servile, di
chi non ha forza di volontà, e che si fa mettere i piedi in testa. La
persona è incapace di imporsi agli altri, cede al volere altrui. Chi ha
bisogno di questo fiore è una persona tranquilla, di poche pretese,
timida, si nasconde agli altri, calma, gentile, cortese, convenzionale,
ansiosa di piacere, ricerca la forza del proprio carattere negli altri anziché
in sé stessa, è il tipo zerbino, facilmente plagiabile, vive una vita di
riflesso, spesso si lega ad una persona dominante ( Vine). Spesso dedica
la vita agli altri, per evitare di prendersi la responsabilità della propria
vita. Complesso di inferiorità, frustrazione, masochismo, disturbi nervosi
a carattere depressivo.
Possibili sintomi
Stanchezza, debolezza, scarsa energia vitale, senso di esaurimento, si
ammala facilmente, pallore, dolori lombo sacrali, i sintomi possono
riguardare le spalle e la schiena, per la tendenza ad assumersi i pesi della
vita, occhiaie scure, la persona si sente fiacca, quando siede, sta con la
schiena piegata, disturbi cardiaci, tachicardia, gastrite, aria nella pancia,
colon irritabile, tachicardia da ansia nel servire gli altri, gastrite, dispepsia,
colon irritabile,
CHESTNUT BUD
Ippocastano Gemma (Aesculus hippocastanum)
È il fiore di chi non impara dall'esperienza e ripete sempre gli stessi errori
senza accorgersene, non sono testardi, ma per cecità, non si accorgono di
ripetere lo stesso sbaglio. Vivono una coazione a ripetere, sono persone
lente ad imparare, disattente, superficiali, hanno una scarsa capacià di
maturare, di crescere, di far tesoro delle esperienze, hanno difficoltà di
attenzione, non riescono a memorizzare le cose, sono impulsivi, si danno
da fare a casaccio, sono frettolosi sul lavoro, provano un senso di
estraneità, perché fanno una cosa mentre la mente pensa ad altro, sono
dispersivi, disattenti, distratti, incapaci di analisi nell'osservazione, sono
sbadati, parlano invece di ascoltare, dimenticano sempre le stesse cose,
fanno sempre gli stessi errori, sono disorientati a livello emotivo e
mentale, nei bambini prematuri si possono avere ritardi psicofisici,
schizofrenia. È il fiore adatto a chi si innamora sempre della persona
sbagliata, perché essendo un superficiale non si ferma a riflettere. La
persona fugge da sé stessa e dal passato, ed ogni volta ricomincia senza
aver imparato. È un rimedio indicato anche per i bambini che si
applicano a scuola. È il fiore della mancanza di interesse per il presente,
di chi nutre una eccessiva speranza nel futuro, con tendenza alla
rimozione.
Possibili sintomi
Mal di testa, gastrite, apatia, tendenza ad ammalarsi delle stesse malattie,
c’è la tendenza alle malattie croniche, alla miopia, indebolimento della
vista e dell'udito, in chi è restìo a vedere e ad ascoltare, la mentalità è
instabile e distratta, spesso soffrono di gastrite, di difficoltà nella
digestione e gas intestinali, di bruciori di stomaco, dovuti al mangiarecibi
intolleranti, di ulcera duodenale trascurata
CLEMATIS
Clematide (Clematis vitalba)
È il fiore adatto per chi sogna ad occhi aperti, addormentato, vive tra le
nuvole, non è mai completamente sveglio: Fiore utile a chi ha una
espressione sognante, apatica, per chi non prova interesse per il presente
ed è distratto, per chi si rifugia nella fantasia per non affrontare la realtà, i
problemi e le difficoltà. È il fiore utile per chi è assente, per chi è
indifferente, inconcludente e mnca di concentrazione e di vitalità, non
riesce ad essere responsabile. È il fiore di chi si lascia assorbire dai
pensieri e dalle fantasie; sono spesso soggetto ad incidenti, ad infortuni a
causa dell’atteggiamento di scarsa presenza. Fa domande senza ascoltare
le risposte, utile per i sonnolenti e i distratti , per chi è distaccato, per la
persona sulla quale si può contare poco, perché la sua presenza è
impercettibile. Fiore utile per chi per distrazione fa cadere le cose, per chi
inciampa spesso, per chi prova un senso di estraneità. È il fiore adatto a
chi fa pochi sforzi per cercare di stare bene e pensa con piacere alla
prospettiva della morte, non riesce ad essere concentrato nelle
conversazioni ed ondeggia da un argomento all'altro. La persona
Clematis è tranquilla ma non felice, perché vive proiettata nel futuro,
nella speranza dei propri ideali. È disordinata, dispersiva, inconcludente,
manca di senso pratico, ha poca memoria, è apatico, pigro, mangia
quando gli va, dorme molto, ha una scarsa tensione emozionale. È
introverso, triste e vittimista. Il tipo Clematis, ha la tendenza a spendere
e a dissipare in cose futili.
Possibili sintomi
Disturbi dell'equilibrio, ipotonia muscolare, svenimenti, stato di coma,
assenza della coscienza, sonnolenza costante, ed eccessiva voglia di
dormire, fiacca, pallore accentuato, difficoltà nell’attenzione. Hanno
spesso mani e piedi freddi, mani sudate, scarsa memoria, depressione
apatica, perdita temporanea del senso del reale, disturbi paranoidi della
personalità, fobie per gli insuccessi, disturbi mentali e della
concentrazione, tendenza alla rimozione dei problemi, tendenza a non
volerli affrontare, disturbi nella digestione con dolori e fastidi che si
avvertono nella regione toracica inferiore ed in quella addominale, specie
dopo aver mangiato, talvolta è accompagnata da nausea e da vomito, da
aria nello stomaco. Scarso riassorbimento biliare, dovuto ad indolenza e
disinteresse. Soggetto a disturbi alimentari: anoressia, bulimia e apatia per
rifiuto della realtà. Malattie gravi della pelle dovute alla depressione
apatica o ad altre patologie caratteriali e psichiche.
CRAB APPLE
Melo selvatico (Malus pumila)
Ẻ ilfiore di chi sente il bisogno di una purificazione interiore, di chi non
si accetta, ha vergogna, sente di avere in sé qualcosa di poco pulito, si
sente macchiato, colpevole, avverte un senso di sporco, ha repulsione nei
confronti di certi animali, ha timore che il cibo sia contaminato, impuro,
è schizzinoso, è eccessivamente igienista e a causa di problemi inconsci,
pulisce fuori quello che non riesce a pulire dentro, è pignolo, ha orrore
per il disordine, tutto può fargli schifo, ha paura eccessiva dei virus e dei
batteri, dei microbi, con vere e proprie fobie per gli insetti, ha paura dei
bagni pubblici, si vergogna, ha sempre pensieri negativi, ha paura delle
malattie ,ha paura alla vista del sangue, ha repulsione per l'allattamento al
seno, dei contagi, ha la fobia dei contatti fisici, del sesso, soffre di tabù,
vede come sporche le funzioni fisiologiche del corpo, ha problemi di
pelle, non si piace. Alle volte è attratto da forme morbose a livello
sessuale.
Possibili sintomi
Èutile nei digiuni e nelle cure disintossicanti, sia fisiche che mentali, utile
nei problemi di pelle, è infatti considerato l’antibiotico dei fiori di Bach,
combatte alcune malattie della pelle come le verruche, i brufoli, è
indicato nell’astenia, nella nausea, nei problemi digestivi, è il fiore della
depurazione e della disintossicazione, utile in chi sta male in seguito al
contatto con sostanze allergizzanti viste come sporche. Utile nelle
persone che hanno degli handicap fisici e che non riescono ad accettarsi
e si sentono inferiori, si usa per le persone ipocondriache che hanno
paura di tutte le malattie.
HEATHER
Erica (Calluna vulgaris)
Ẻ il fiore dei soggetti egocentrici che soffocano chi gli sta vicino.
Fastidioso, logorroico, inconcludente, petulante, non lascia spazi
all'interlocutore, lo avvelena con i suoi problemi personali, parla di
qualunque cosa con tutti, usa gli altri come valvola di sfogo. Ẻ la persona
che vuole stare sempre al centro della scena, non ascolta, non si cura di
chi ha di fronte, cerca di convincere l'altro anche sulle banalità,
interrompe continuamente la conversazione per parlare di sé, racconta di
tutto al primo venuto, parla velocemente, ha paura di non riuscire a dire
tutto, parla tanto per parlare per scaricare la propria ansia, ha bisogno
degli altri solo per sfogarsi, ma si rende insopportabile. Manipola le
situazioni per essere al centro dell’attenzione, soffre di dipendenza
affettiva, soffre di un senso di vuoto incolmabile, ha fame di affetto e di
cibo. Rappresenta il bambino bisognoso che ha bisogno di cure ed
attenzioni, ha uno sviluppo affettivo ed emotivo bloccato, ha paura e
terrore della solitudine, ma proprio per questo suo carattere invadente
viene spesso allontanato, non riesce a mantenersi le amicizie. Ẻ egoista,
vuole avere senza dare niente in cambio, vuole tutto per sé, vive della
energia degli altri, è esageratamente preoccupato dei suoi problemi, parla
di continuo ma non sa ascoltare, si ammala per poter avere attenzione.
Ha la tendenza ad esagerare le cose, non ricorda i nomi, è un
attaccabottoni, possessivo, si sente infelice se resta solo per poco tempo,
pur di parlare parla anche quando sta da solo.
Possibili sintomi
Ipocondriaco per eccessiva attenzione su di sé, mal di testa, mal di
stomaco, insonnia, ha la fissazione paranoide di voler essere ascoltato a
tutti i costi, è persona sconsolata e depressa se sta sola, ha crisi asmatiche
o tosse come segno di angoscia, eruttazioni quando si trova da solo, e se
non può parlare né sfogarsi, soffre di colon irritabile, la deambulazione è
scoordinata per attirare l'attenzione su di sé, soffre di ipertensione e
vampate causate da eccessiva logorrea, problemi di pelle per attirare
l'attenzione su di sé.
HOLLY
Agrifoglio (Ilex aquifolium)
È il fiore della gelosia, soggetto possessivo, diffidente, invidioso,
dominato da pensieri aggressivi, dall'ira, che sospetta di tutto, teme
sempre di essere raggirato. È vendicativo, collerico, negativo, rabbioso,
nutre sentimenti di odio, di cattivo umore, incapace di provare amore,
frustrato. Soffre senza una reale motivazione, ha l'animo avvelenato, di
chi spia l'altro, di chi soffre di antipatie, che prova rabbia per l'invidia, di
chi ha il cuore indurito dai sospetti, che pensa di avere il mondo contro.
Soffre di sensodi inferiorità, è infelice, sfiduciato, competitivo, prova
malanimo, ha l'animo avvelenato contro i suoi simili, suscettibile,
permaloso, non si fida di nessuno. Prova una tensione emotiva
persistente, con eccessiva concentrazione su di sé ed i propri bisogni,
disturbo paranoide della personalità, sfiducia associata ad ipervigilanza,
con atteggiamento guardingo e misterioso. Mette in dubbio la lealtà
altrui, incapace di rilassarsi, manca del senso dell'umorismo, ha problemi
di rivalità, mostra esternamente tutta la sua rabbia.
Possibili sintomi
Blocco del plesso solare, acidità di stomaco, gastrite, problemi di
digestione, di fegato, epatobiliari. Disturbi urinari, cistite, calcoli renali,
coliche renali da rancore persistente, coliche di fegato da invidia e
gelosia, disturbi intestinali, gas intestinali, meteorismo, stitichezza,
diarrea, problemi alla cervicale, discopatie, spondiloartrosi.
IMPATIENS
Impatiens (Impatiens glandulifera)
Ẻ il fiore adatto al soggetto impaziente, teso, iperattivo, veloce nel
pensiero e nella azione, veloce anche quando mangia, parla tanto da
mangiarsi le parole. Ẻ la persona che non si adatta ai ritmi degli altri, ha
difficoltà nei rapporti umani , incapace di mettersi nei panni degli altri e
di capirne gli errori, non si trova nei lavori di gruppo, disprezza la
collaborazione, si spazientisce dei tempi degli altri. Detesta gli orari, la
routine, non tollera i disguidi e il ritardo, l'attesa, si infuria se qualcuno
ritarda all' appuntamento, se si ammala ha fretta di ristabilirsi, irritabile,
non ama le costrizioni, critica molto i difetti degli altri. Preferisce
lavorare da solo, impaziente, impetuoso, attivo ed intelligente, con
tendenza alla tensione nervosa, ad abusare delle sue forze. Ẻ soggetto ad
incidenti per la fretta, nel dialogo termina la frase dell'altro. Ha attacchi di
collera che passano presto, se ammalato si imbottisce di medicine per
guarire in fretta Ẻ un tipo frustrato a causa del suo bisogno di
indipendenza, impulsivo, manca di diplomazia, precipitoso. Vive
l’angoscia di non fare tutto in tempo presto e bene, vive perennemente
sotto pressione e si spazientisce con facilità.
Possibili sintomi
Balbuzie, prurito, insonnia, iperattività e deficit dell'attenzione, dolori
improvvisi, crampi, tensione muscolare, tensione alla schiena, al collo alle
mandibole, alle mani, alle spalle ,alla nuca. Ha il corpo spesso proteso in
avanti, indigestione, tosse, raucedine, espettorazione, sbadigli da
impazienza, nervosismo, nausea, vomito, aerofagia, eruttazione da
tensione mentale, frustrazione, bulimia, appetito incontrollabile, turbe
della digestione, gastralgie, enterocoliti. Mangia troppo di fretta, sviluppa
disturbi epatobiliari a causa dell’impazienza, diarrea da tensione interna,
angina pectoris da tensione, ipertensione da movimento e agitazione,
dolori articolari in persona autoritaria ed esigente, verso se stessa e gli
altri.
MIMULUS
Mimolo giallo (Mimulus guttatus)
È il fiore della paura, soggetto timido, riservato, che per paura di essere
rifiutato, si nasconde, fugge, perché teme di non essere all'altezza della
situazione. Ha paura verso cose conosciute, come animali, altezze,
dolore, incidenti, acqua, buio, solitudine, sfortuna, dentista, aereo, esame,
malattie, morte, povertà, di restare solo, delle altre parsone.Ha paura del
palcoscenico , panico, paure concrete ma che non riesce ad esprimere. È
il fiore della persona eccessivamente sensibile, alla quale danno fastidio
tutti gli eccessi: troppa luce troppo rumore troppa folla, poiché si sente
spesso aggredito, va facilmente sotto stress, ed allora chiude i contatti
con il mondo esterno, rifugiandosi nella sua solitudine, la timidezza, la
soggezione ed il disagio le manifesta anche attraverso la balbuzie, il
rossore, eccesso di sudorazione, il cuore gli batte forte, ansia, paura degli
spazi aperti e chiusi.
Possibili sintomi
Agorafobia, claustrofobia, balbuzie, rossore, disturbi al seno, naso ed
occhi che colano, fiato corto. Ipersensibilià ai rumori, al freddo, al caldo,
agli odori forti, ai litigi, alla folla, nervosismo, riso nervoso, fobie,
precipitoso nel parlare, viene dato ai bambini per superare il trauma della
nascita insieme a Star of Bethlehem. Disturbi da attacco di panico, senso
di svenimento, palpitazioni, dolori al torace, senso di soffocamento,
sudorazione, tremori. Dolori gastrointestinali, problemi all'apparato
riproduttivo, problemi cardiocircolatori, la paura causa stress,
inquietudine e per questo si ammala di raucedine, afonia, batticuore,
extrasistole, aritmia cardiaca da paura, enuresi notturna, incontinenza
urinaria, problemi gastrici, meteorismo da tensione interiore, bolo
isterico, colite catarrale, colon irritabile, diarrea o incontinenza fecale,
colite spastica da paura, asma, fame d'aria da tensione interiore, tosse
secca e stizzosa, laringite, asma bronchiale da nervosismo, eiaculazione
precoce, amenorrea, disturbo e dolori mestruali.
OLIVE
Olivo (Olea europoea)
È il fiore dell’esaurimento fisico e mentale, adatto alla persona che si
sente sfinita dopo impegni molto pesanti, dopo preoccupazioni
eccessive. Ha sofferto sia fisicamente che moralmente e si trova in uno
stato tale di esaurimento che si stanca al minimo sforzo. È il fiore di chi
non ne può più, che ha lottato a lungo, ma che alla fine si sente svuotato,
non c'è più niente che lo interessi, ha solo voglia di dormire. Si sente
debole e infelice. È una persona comprensiva, disponibile, concreta,
affidabile, che però tende ad esaurire le proprie energie fino a diventare
indifferente a tutto, trascura ogni cosa, rimanda al giorno dopo, si isola,
non ha voglia di parlare, scoraggiato, desidera perfino di morire.
Possibili sintomi
Stress psico-fisico, sonnolenza, mancanza di forze, dopo una grave e
lunga malattia, deficit immunitario, deperimento organico, anoressia,
depressione reattiva, autolesionista con tendenza al suicidio, gravi
infezioni causate da depressione persistente, nausea, vomito, disturbi
epatici dovuti al senso di disgusto nei confronti della realtà, gambe
pesanti, difficoltà a camminare, sonnolenza di giorno ed insonnia la
notte.
SCLERANTHUS
Scleranto (Scleranthus annuus)
È il fiore del soggetto indeciso tra due soluzioni da prendere, la persona
non riesce a concentrarsi, non riesce a prendere la decisione giusta. È
esitante, instabile, inaffidabile per l’incapacità di decidere, passa dalla
tristezza all’allegria, non sa come affrontare questi sbalzi di umore,
manca di equilibrio, di stabilità. È irrequieto, mutevole, volubile,
sopporta in solitudine le proprie difficoltà e non è incline a discutere con
altri. È una persona proiettata all'esterno che non sa ascoltare il proprio
istinto, si sente smarrita, non sa riconoscere le sue reali esigenze, è
indecisa sul da farsi, si comporta in modo incoerente, vive col dubbio
adolescenziale di chi non vuole crescere ed assumersi le proprie
responsabilità. Passa da un argomento all'altro senza un nesso logico, ha
insuccessi nella vita per l’instabilità emotiva, i gesti possono essere
bruschi e nervosi. Soffre d’insonnia notturna e sonnolenza diurna; il
fiore è utile alle persone che fanno i turni.
Possibili sintomi
Mal di auto, mal di testa, malessere diffuso e indeterminato, alternanza
d'umore, instabilità nervosa, rifiuto del cibo, fasi alterne dalla fame alla
astenia, dalla tristezza all’euforia. Soffre di colon irritabile, passa dalla
stitichezza alla diarrea, colite. Soggetto metereopatico, ipersensibile alla
mutazione del tempo, alterna stati di sofferenza fisica a stati di sofferenza
d'animo. È apatico e nevrotico, soffre di dolori erratici. Sviluppa nausea
in situazioni di dubbio, bulimia o anoressia causate da incertezza
affettiva, vertigini, disturbi da movimento d’auto, mare, aereo per
instabilità emotiva. Soffre di sbalzi di pressione, problemi motori,
spasmi, lipotimia, collasso, vomito, svenimenti, senso di freddo, vuoto
gastrico, capogiri, bisogno di urinare.
STAR OF BETHLEHEM
Latte di gallina (Ornithogallum umbellatum)
È il fiore indicato per le persone che hanno subito un trauma, shock,
perdita di una persona cara. È il fiore della consolazione, neutralizza gli
effetti da trauma della separazione, di eventi che hanno lasciato un segno.
È utile nel blocco psicologico, cicatrizza le ferite dell'anima e del corpo
da traumi non risolti. Il soggetto è apatico, indifferente, non c'è niente
che lo interessi, ma spesso c'è un dolore che risale all'infanzia, non riesce
ad intraprendere una psicoterapia per la paura inconscia che eliciti il
dolore provato.
Possibili sintomi
Tensione alla gola, disturbi nella deglutizione, malattie psicosomatiche,
mestruazioni dolorose, senso di intorpidimento, apatia, difficoltà a
provare dei sentimenti, frigidità, difficoltà a lasciarsi andare. Il soggetto è
dedito ad abuso di droghe, dipendenze da alcol, droga, psicofarmaci.
Avverte disturbi post traumatici con nevrosi da angoscia, disfasia, enuresi
notturna, crisi asmatiche da incidente traumatico, senso di nausea e
vomito, nevralgie, disturbi renali, disturbi del ciclo mestruale nella donna
che ha subito una delusione, una violenza. Affezioni della pelle:
dermatosi, orticaria, acne, eczema, psoriasi, alopecia, pruriti.
SWEET CHESTNUT
Castagno dolce (Castanea sativa)
È il fiore della somatizzazione, di chi prova una profonda disperazione,
come se fosse la morte dell'anima. È angosciato, sotto stress, incapace di
sostenere e sopportare la situazione, si sente oltre ogni limite di
resistenza, è il fiore indicato per chi sente di non poter più sopportare il
peso della vita, ha la sensazione di aver toccato il fondo, si sente solo,
con una sensazione di totale impotenza. È il fiore della rinascita, del
cambiamento, del rinnovamento che fa morire il vecchio per far nascere
il nuovo. È il fiore della perdita dei punti di riferimento, di chi ha dovuto
sopportare esperienze dolorose e si isola nella sua solitudine sentendosi
una nullità.
Possibili sintomi
Esaurimento fisico e nervoso, perdita dei capelli, dolori alle ossa, rughe
precoci, cellulite. Edema da delusioni, dispiaceri, contrarietà.
Insufficienza epatica, ulcera, coliche biliari da disperazione. Disturbi
alimentari: disturbi dell'appetito, anoressia, inappetenza, bulimia, obesità
da senso di vuoto. Problemi gastrici, anemia, artrite reumatoide, dolori
reumatici ed invalidanti. Disturbi della sfera sessuale: amenorrea, sterilità,
anorgasmia da estrema solitudine. Paresi, senso di abbandono, malattie
degenerative con sensazione di non avere una via di uscita. Depressione
associata a perdita d’interesse, disturbi del ritmo sonno-veglia, mancanza
di forze. Incubi notturni con urla deliranti (associare Rock rose e Aspen).
VINE
Vite (Vitis vinifera)
È il fiore del dominio, persona capace, sicura di sé, autoritaria, arrogante,
prepotente, esigente, rigida, severa, antipatica, violenta, crudele. Esige
obbedienza, è spietata pur di ottenere i propri scopi. È il fiore che
esprime la figura del tiranno e dittatore, arrogante, duro, intransigente.
Calpesta tutto e tutti pur di avere successo. È eccessivamente
intollerante, collerico, inflessibile, impassibile, prepotente, sadico, avido
di potere, oppressivo. Il suo comportamento è determinato dalla volontà
di dominare, è una persona sola, perché gli altri lo ubbidiscono ma non
lo amano. Soggetto privo di comprensione e compassione, non si fa
scrupoli, gode nel provocare tensioni, discussioni, prepotenza, crudeltà
mentale, nel dominare gli altri, senza pietà verso i deboli. Usa violenza
fisica e verbale.
Possibili sintomi
Ha in genere il torace molto sviluppato, una statura alta, soffre di
tensioni, di rigidità fisica e mentale, di problemi alla schiena, di
ipertensione, di artrite reumatoide a causa della tensione. Soffre di
inappetenza, insonnia, mal di testa, arteriosclerosi, tosse stizzosa, tende
ad affaticarsi.. Soggetto violento, arrogante, intollerante con problemi
gastrointestinali, biliari, aerofagia, alitosi, meteorismo, colon irritabile.
WATER VIOLET
Violetta d’acqua (Hottonia palustris)
È il fiore adatto alle persone che preferiscono la solitudine per scelta.
Soggetto orgoglioso, superiore, quieto, ritirato, evita le discussioni,
fiducioso in sé stesso, indipendente, sta in disparte, ma, non disdegna di
stare con gli altri nel suo spazio. È intelligente, dotato e capace, pacifico,
riservato, sa cosa vuole, può sembrare altero, non interferisce negli affari
degli altri e non tollera interferenze. Persona distaccata, affascinante, ha
un'aria di mistero, si muove con grazia, delicatezza, spesso i suoi occhi
sfuggono allo sguardo dell'interlocutore, ascolta ma difficilmente parla di
sé, o esprime una opinione o prende una posizione, ha un estremo
rispetto delle idee altrui. Il tipo Water Violet è murato nella sua
solitudine, crede di non aver bisogno degli altri, si annoia con gli altri, ha
difficoltà ad entrare in relazione, ad esprimere i propri sentimenti è
egoista, desidera la perfezione, ha una stima di sé oltre il normale, spesso
è convenzionale nei rapporti interpersonali. È privo di immaginazione, di
fantasia, di creatività, è presuntuoso, saccente, prova repulsione per gli
altri ma si autocontrolla.
Possibili sintomi
Rigidità fisica, l'energia è spesso bloccata a causa della durezza del
carattere e della tensione interiore. Soffre di malattie reumatiche, di
disturbi alle articolazioni, disturbi nella alimentazione, anoressia o
bulimia, inappetenza, problemi dovuti alla carenza di affetto, problemi
digestivi, mal di testa o di pancia, tachicardia, ipertensione in persona
molto controllata, tensioni muscolari, insonnia con difficoltà a riposarsi.
WHITE CHESTNUT
Ippocastano bianco (Aesculus hippocastanum)
È il fiore dei pensieri ossessivi, che si ripetono continuamente creando
congestione, una tortura mentale, un continuo dialogo interno, spesso
dovuto ad una idea fissa ad una preoccupazione. La persona tende a
parlare sempre dello stesso argomento, soffre di una preoccupazione
nervosa, non riesce a stare calma, a concentrarsi sulle occupazioni
quotidiane, a rilassarsi: riprende in continuazione lo stesso discorso. È il
fiore che aiuta ad ascoltare le voci interne.
Possibili sintomi
Stanchezza, insonnia, confusione, depressione, ansia, angoscia, mal di
testa, disturbi ossessivi e compulsivi, tic, singhiozzo. Dolori addominali o
renali causati da pensieri ossessivi, impotenza, calo della libido,
anorgasmia da tortura mentale, tossicodipendenza, disturbo della
vecchiaia con pensieri frustranti ossessivi e scoraggianti.
WILLOW
Salice giallo (Salix vitellina)
È il fiore del rancore, della collera e del risentimento. Willow è un
soggetto egocentrico, si autocommisera e accusa gli altri, si sente
disprezzato, insoddisfatto, senza il minimo senso dell'umorismo. È
imbronciato, triste, si sente vittima di un destino crudele, non accetta gli
eventi che considera come un’ingiustizia. Si lamenta di tutto con tutti,
vittimista e permalosa, viene isolata e allontanata dal gruppo. È un
soggetto, ipocondriaco, anoressico, odia il prossimo con sentimento
astioso, amaro e cattivo, ma non lo manifesta come Holly, ha una
spiccata irascibilità caratteriale, commista ad invidia, superbia e
vittimismo, tende a vedere il lato negativo delle cose che lo riguardano.
Possibili sintomi
Mal di pancia, colite, disturbi digestivi, ulcera, amarezza, perdita di
capelli, disturbi epatici, problemi premestruali, disturbi affettivi e
dell'umore, depressione, disturbi dell'appetito, disturbi sessuali.