Fine Induttori e induttanza Un induttore o induttanza è un dispositivo elettronico che immagazzina energia sottoforma di campo magnetico così come il condensatore immagazzina energia sotto forma di campo elettrico. Il flusso concatenato con l’induttore è direttamente proporzionale alla corrente che lo attraversa e la costante di proporzionalità L è detta induttanza r Φ B = Li () Il simbolo circuitale è L’induttanza si misura in Henry m2 1 henry = 1 T ⋅ A Andrea Zucchini Liceo Scientifico E. Fermi Bologna Fine Calcolo dell’Induttanza di un induttore Considero un’induttanza di lunghezza l e densità di spire n. Il flusso concatenato sarà () ( r r r Φ B = (nl ) B ⋅ A ) Essendo il campo magnetico interno B = µ 0in Si avrà () r Φ B = (nl )(µ 0inA) = µ 0in 2lA = µ 0 n 2lA i 1 424 3 ( ) L L = µ 0 n 2lA Andrea Zucchini Liceo Scientifico E. Fermi Bologna Fine Calcolo dell’Induttanza di un solenoide Per un solenoide si definisce l’induttanza per unità di lunghezza e quindi L = µ0 n 2 A l Andrea Zucchini Liceo Scientifico E. Fermi Bologna Fine Autoinduzione • Quando in un induttore varia la corrente i che lo attraversa, questa variazione genera una f.e.m. indotta che si oppone alla variazione stessa () r di dΦ B = −L VL = − dt dt Questa f.e.m. è detta forza elettromotrice autoindotta A-la corrente aumenta e la f.e.m. autoindotta si contrappone all’aumento B-la corrente diminuisce e la f.e.m. autoindotta sostiene la corrente in diminuzione Andrea Zucchini Liceo Scientifico E. Fermi Bologna Fine Effetto selettivo dell’induttore su segnali alternati r di dΦ (B ) = −L V =− L dt dt La f.e.m. autoindotta è proporzionale alla derivata della corrente e quindi alla velocità di variazione della corrente. Segnali alternati ad alta frequenza fanno più “fatica” ad attraversare l’induttore rispetto a segnali a bassa frequenza. L’energia immagazzinata nell’induttore è espressa dall’equazione 1 2 E = Li 2 Andrea Zucchini Liceo Scientifico E. Fermi Bologna Fine Effetto selettivo delle capacità su segnali alternati dVC i (t ) = C dt t 1 VC (t ) = ∫ idt C0 La f.e.m. dipende dall’integrale della corrente. Segnali alternati ad alta frequenza fanno meno “fatica” ad attraversare la capacità rispetto a segnali ad alta frequenza. L’energia immagazzinata nella capacità è espressa dall’equazione 1 1 2 2 E = CV = Q 2 2C Andrea Zucchini Liceo Scientifico E. Fermi Bologna Fine Correnti alternate Quando un generatore di f.e.m. produce in un circuito una d.d.p. variabile nel tempo V = V0 sin (ωt ) la corrente creata non sarà costante ma varabile anch’essa nel tempo; parleremo allora correnti alternate. I = I 0 sin (ωt − φ ) Analizziamo i vari casi di circuiti ad una maglia contenenti un solo elemento circuitale oltre al generatore. Andrea Zucchini Liceo Scientifico E. Fermi Bologna Fine Circuito resistivo In un circuito resistivo, applicando la legge di Kirchhoff , vR = VR sin (ωt ) = Ri avremo da cui v R VR iR = = sin (ωt ) R R la corrente nel circuito è quindi con la stessa fase del generatore. i = I R sin (ωt − φ ) Andrea Zucchini Liceo Scientifico E. Fermi Bologna Fine Circuito capacitivo In un circuito capacitivo, applicando la legge di Kirchhoff, avremo vC = VC sin (ωt ) e dovremo considerare anche la relazione q vC = C da cui risulta q = CVC sin (ωt ) che derivata ci fornisce la corrente del circuito iC = ωCVC cos(ωt ) Andrea Zucchini Liceo Scientifico E. Fermi Bologna Fine Circuito capacitivo Confrontando questa relazione con quella precedentemente trovata per i circuiti resistivi, ovvero ispirandosi alla legge di Ohm, avremo VC iC = ωCVC cos(ωt ) = cos(ωt ) XC avendo posto 1 XC = ωC Arriva dopo al massimo la d.d.p. la corrente nel circuito è quindi sfasata rispetto a π quella erogata dal generatore, in particolare anticipa di 2 e la quantità X C , equivalente nel circuito alla resistenza, è detta reattanza capacitiva. π⎞ ⎛ cos(α ) = sin ⎜ α + ⎟ 2⎠ ⎝ VC π⎞ ⎛ iC = sin ⎜ ωt + ⎟ XC 2⎠ ⎝ Andrea Zucchini Liceo Scientifico E. Fermi Bologna Fine Circuito capacitivo Segnali a differente frequenza incontrano quindi una differente reattanza capacitiva ovvero subiscono una differente attenuazione 10 8 6 1 XC = ωC 4 2 0.5 1 1.5 2 La reattanza capacitiva cala al crescere della frequenza e quindi i segnali di frequenza superiore potranno “passare” sul condensatore generando una caduta di potenziale inferiore Andrea Zucchini Liceo Scientifico E. Fermi Bologna Fine Circuito induttivo In un circuito induttivo, applicando la legge di Kirchhoff, avremo vL = VL sin (ωt ) e dovremo considerare anche la relazione che vL = L di fornisce la tensione ai capi di una induttanza percorsa dt da corrente variabile nel tempo. Risulta quindi di L = VL sin (ωt ) dt che integrata ci fornisce la corrente del circuito VL ∫ di = ∫ L sin (ωt )dt Andrea Zucchini Liceo Scientifico E. Fermi Bologna Fine Circuito induttivo Si avrà iL = − VL cos(ωt ) ωL Confrontando questa relazione con quelle precedentemente trovate per i circuiti resistivi e capacitivi, ovvero ispirandosi alla legge di Ohm, avremo iL = − Arriva dopo al massimo la corrente π⎞ V V VL ⎛ cos(ωt ) = − L cos(ωt ) = L sin ⎜ ωt − ⎟ ωL XL XL 2⎠ ⎝ avendo posto X L = ωL e π⎞ ⎛ − cos(α ) = sin ⎜ α − ⎟ 2⎠ ⎝ la corrente nel circuito è quindi sfasata rispetto a quella erogata dal generatore, in particolare ritarda di π e la 2 quantità X L , equivalente nel circuito alla resistenza, è detta reattanza induttiva. Andrea Zucchini Liceo Scientifico E. Fermi Bologna Fine Circuito RL Per un circuito RL in carica avrò di Ri = V0 − L dt di Ri + L = V0 dt Per un circuito RL in scarica avrò di Ri = − L dt di Ri + L = 0 dt Andrea Zucchini Liceo Scientifico E. Fermi Bologna Fine Circuito RL I circuiti RL vengono risolti con le stesse procedure utilizzate per i circuiti RC. Per un circuito RL in scarica avrò di Ri + L = 0 dt ⎛i⎞ R ⎜ ⎟ ln⎜ ⎟ = − t L ⎝ i0 ⎠ i di R ∫i i = − L ∫0 dt 0 di R = − dt i L V0 i (t ) = e R i0 di VL = − L = L e τL dt − t τL t − t L τL = R τL Ri0 =L e L − t τL = Ri0 e − t τL Andrea Zucchini Liceo Scientifico E. Fermi Bologna Fine Circuito RL Per la carica avrò un risultato simile al circuito RC di Ri + L = V0 dt L τL = R t − ⎛ τL ⎜ i (t ) = i0 1 − e ⎜ ⎝ ⎞ ⎟ ⎟ ⎠ Andrea Zucchini Liceo Scientifico E. Fermi Bologna Fine Corrente nel circuito Carica Scarica t − ⎛ V0 ⎜ i (t ) = 1− e τL R ⎜⎝ ⎞ ⎟ ⎟ ⎠ 1 1 0.8 0.8 0.6 0.6 0.4 0.4 0.2 0.2 1 2 3 4 5 6 V0 i (t ) = e R − 1 4 2 3 t τL 5 6 Andrea Zucchini Liceo Scientifico E. Fermi Bologna Fine Numeri complessi x2 +1 = 0 L’equazione non ha soluzioni nel campo reale anche se formalmente non pare difficile ipotizzare che esistano e siano x1, 2 = ± − 1 Infatti (± ) 2 −1 +1 = 0 Definisco l’unità immaginaria i = −1 i 2 = −1 Andrea Zucchini Liceo Scientifico E. Fermi Bologna Fine Numeri complessi Rappresentazione algebrica z = x + iy Rappresentazione cartesiana z = r (cos θ + sin θ ) r = x2 + y2 y θ = arctg x Andrea Zucchini Liceo Scientifico E. Fermi Bologna Fine Impedenza Consideriamo un circuito alimentato da una V = V0 sin (ωt + φ ) f.e.m. alternata Esiste una grandezza “vettoriale” che tiene conto della dipendenza dagli elementi circuitali e dalla frequenza dei segnali r 1 ⎞ ⎛ Z = R + i ⎜ ωL − ⎟ ωC ⎠ ⎝ 2 r 1 ⎞ ⎛ 2 Z = R + ⎜ ωL − ⎟ ωC ⎠ ⎝ L’impedenza è un numero complesso Andrea Zucchini Liceo Scientifico E. Fermi Bologna Fine Circuito RLC-Formalismo complesso Per risolvere il circuito RLC tenendo conto degli sfasamenti dovuti ai differenti elementi circuitali si ricorre al formalismo complesso r r iωt r r iω t di 1 Ri + L + ∫ idt = V (t ) i (t ) = i0 e V (t ) = V0 e dt C 2 d i di i dV L 2 +R + = dt dt C dt r r r r i 2 − ω L i + i ωR i + = i ωV C Andrea Zucchini Liceo Scientifico E. Fermi Bologna Fine Circuito RLC-Formalismo complesso Dividendo per iω r r r r i 2 − ω L i + i ωR i + = i ωV C avrò r⎡ 1 ⎞⎤ r ⎛ i ⎢ R + i⎜ ωL − ⎟⎥ = V C ⎠⎦ ⎝424ω4 ⎣144 4 3 r Z Che scriveremo infine come una nuova forma della legge di OHM generalizzata rr r iZ =V Andrea Zucchini Liceo Scientifico E. Fermi Bologna Fine Induttivo X L > XC Capacitivo X L < XC Resistivo X L = XC Andrea Zucchini Liceo Scientifico E. Fermi Bologna Fine Frequenza di risonanza 1 ωL − =0 ωC ω= X L = XC 1 LC Il circuito RLC presenta un comportamento resistivo: tensione e corrente sono in fase Andrea Zucchini Liceo Scientifico E. Fermi Bologna Fine Circuito LC Il circuito LC è costituito da una maglia contenente un condensatore e un induttore. Per risolvere quantitativamente il circuito si deve considerare la conservazione dell’energia: 1 2 1 2 E = Li + Q 2 2C Da cui si ha, derivando di 1 dQ Li + Q =0 dt C dt d 2Q ⎛ 1 ⎞ +⎜ ⎟Q = 0 2 dt ⎝ LC ⎠ Andrea Zucchini Liceo Scientifico E. Fermi Bologna Fine Circuito LC Posto 1 ω = LC La soluzione sarà della forma 2 Q = Q0 sin (ωt + φ ) E per la corrente avrò dQ i= = Q0ω cos (ωt + φ ) dt L’energia oscilla tra condensatore e induttore modificando il suo immagazzinamento ma non la sua quantità Andrea Zucchini Liceo Scientifico E. Fermi Bologna Fine Circuito LC Circuito LC Circuito LC Andrea Zucchini Liceo Scientifico E. Fermi Bologna