Diapositiva 1 - Facoltà di Medicina e Chirurgia

UNIVERSITA’ POLITECNICA DELLE MARCHE
Facoltà di Medicina e Chirurgia
Corso di Laurea in Tecniche di Radiologia Medica, per
Immagini e Radioterapia
PROIEZIONI
RADIOLOGICHE.
Cranio
A.A. 2015 – 2016
Tecniche di Radiodiagnostica (MED/50)
G. Mazzoni
CRANIO
• Il cranio consta di due parti principali: la scatola cranica (neurocranio)
ed il massiccio facciale (splancnocranio)
• La scatola cranica è rappresentata in gran parte da ossa piatte,
avvolgenti la cavità encefalica, ed è formata da una base ed una volta
• La base è costituita da parte dell’osso frontale, dell’etmoide, dello
sfenoide, dell’occipitale e delle ossa temporali
• La volta è formata da parte dell’osso frontale, sfenoide, occipitale e
delle ossa temporali e parietali
Fig. ATL1a_01
Fig. ATL1b_01
Fig. ATL1c_01
CRANIO
•
•
•
•
•
La base del cranio ha una superficie irregolare dovuta alle impronte
encefaliche, vascolari, nervose, ed alla presenza di fori
Viene suddivisa in fossa cranica anteriore, media e posteriore
Tra le strutture ossee della fossa anteriore (che va dall’osso frontale al solco
del chiasma ottico) ricordiamo il foro ottico, le docce olfattive e le bozze
orbitarie
La fossa cranica media è compresa tra il solco del chiasma ottico e,
posteriormente, i processi clinoidei posteriori dello sfenoide ed il margine
superiore delle piramidi temporali; sulla linea mediana risiede la sella turcica
con la fossetta ipofisaria mentre, sui piani parasagittali, vi sono il foro rotondo,
ovale, spinoso e lacero.
La fossa posteriore, dietro la fossa media, comprende in particolare le piramidi
temporali ed il grande foro occipitale
Fig. ATL1a_01
Fig. ATL1b_01
Fig. ATL1c_01
CRANIO
•
•
•
•
Il massiccio facciale è la parte del cranio che delimita alcune cavità di
significato viscerale (orbitarie, nasali e orale)
E’ formato da parte dell’osso sfenoide, dall’etmoide, dal vomere, dalle ossa
nasali, lacrimali, mascellari, zigomatiche, palatine e dai cornetti inferiori
Appartiene al massiccio facciale anche la mandibola, articolata per diartrosi
(art. tempo-mandibolare, ATM) alle ossa temporali. E’ formata da un corpo e
da due rami muniti ciascuno di un condilo e di un voluminoso processo
coronoideo
Alcune ossa craniche presentano, nel contesto, delle cavità pneumatiche in
comunicazione con la cavità nasale, dette “seni paranasali”: il seno frontale, i
seni mascellari, etmoidali e sfenoidali
Fig. ATL1a_01
Fig. ATL1b_01
Fig. ATL1c_01
CRANIO
Proiezioni A.P. ed occipito-naso mento a tubo inclinato con sovrapposte le linee limitanti delle fosse craniche
Fig. 3-20-a pag. 138 Mazzuccato
Fig. 3-20-b pag. 138 Mazzuccato
CRANIO
Proiezioni L.L ed assiale con sovrapposte le linee limitanti delle fosse craniche
Fig. 3-20-c pag. 138 Mazzuccato
Fig. 3-20-d pag. 138 Mazzuccato
CRANIO
Visione anteriore
Fig. 3-11 pag. 127 Mazzuccato
CRANIO
Visione laterale
Fig. 3-12 pag. 128 Mazzuccato
CRANIO
Base cranica vista dall’esterno
Fig. 3-13 pag. 129 Mazzuccato
CRANIO
Base cranica vista dall’interno
Fig. 3-14 pag. 130 Mazzuccato
CRANIO
Calotta cranica vista dall’esterno
Fig. 3-15 pag. 131 Mazzuccato
CRANIO
Calotta cranica vista dall’interno
Fig. 3-16 pag. 132 Mazzuccato
Cranio:
PRINCIPALI PIANI ANATOMO-RADIOGRAFICI
•
Piano
sagittale
mediano:
decorre
in
senso
anteroposteriore, verticalmente, e divide
il cranio in due metà simmetriche:
destra e sinistra
•
Piano orizzontale tedesco o
di Francoforte: passa per i
margini superiori dei fori acustici
esterni e per i margini inferiori dei
contorni orbitari, bilateralmente, ed
è perpendicolare al piano sagittale
mediano
•
Piano frontale biauricolare: è
perpendicolare al piano sagittale
mediano ed al piano orizzontale
tedesco: passa per il vertice e per i
fori acustici esterni
Fig. 112 pag. 89 Trenta
Cranio:
PRINCIPALI LINEE DI RIFERIMENTO
•
Linea orizzontale tedesca o
di Francoforte: unisce il
margine
superiore
del
foro
acustico esterno con il margine
inferiore del contorno orbitario
•
Linea orizzontale superiore:
parallela alla linea tedesca, passa
per
il
contorno
superiore
dell’orbita
•
Linea orbito-meatale: unisce il
centro del foro acustico esterno
con il punto più vicino del contorno
laterale dell’orbita
•
Linea auricolare: è la perpendicolare condotta dal punto
auricolare alla linea orizzontale
superiore
Fig. 113-a pag. 90 Trenta
Fig. 113-b pag. 90 Trenta
Cranio:
PRINCIPALI LINEE DI RIFERIMENTO
•
Linea sfeno-etmoidale: segna il piano tangente alla lamina cribrosa dell’etmoide per
raggiungere e passare per il tubercolo della sella turcica dello sfenoide
•
Linea basion-clivus: unisce il punto mediano anteriore del grande forame occipitale o
basion con il punto medio del margine inferiore del dorso sellare. Serve a delimitare con
la linea sfeno-etmoidale l’angolo di Landzert (112°-114° nella norma)
•
Linea interorbitaria o linea interpupillare: congiunge i centri delle due orbite o
delle due pupille
Fig. 113-a pag. 90 Trenta
Fig. 113-b pag. 90 Trenta
Cranio:
PRINCIPALI PUNTI DI REPERE
•
•
•
•
•
•
•
Punto mentoniero o gnation: punto più sporgente della sinfisi mentoniera
Nasion: punto di convergenza della sutura naso-frontale con la sutura naso-nasale
Glabella: prominenza frontale, sopra la sutura naso-frontale
Bregma: punto di convergenza della sutura sagittale con la sutura coronaria
Vertex: punto più sporgente della sutura sagittale
Lambda: punto di incrocio tra le suture sagittale e lambdoidea
Inion: protuberanza occipitale esterna
Fig. 114-a pag. 91 Trenta
Cranio:
PRINCIPALI PUNTI DI REPERE
•
•
Basion: punto di mezzo del margine anteriore del foro occipitale
Punto alveolare inferiore: punto mediano del margine anteriore dell’arcata
alveolare inferiore
•
•
•
Punto alveolare superiore o prosthion: punto marginale anteriore dell’arcata
alveolare superiore
Pterion: punto di incontro tra parietale, grande ala dello sfenoide, squama del
temporale ed osso frontale (punto pari simmetrico)
Punto auricolare: punto più elevato del margine superiore del meato acustico
esterno (punto pari simmetrico)
Fig. 114-b pag. 92 Trenta
Fig. 114-c pag. 92 Trenta
Studio radiologico del Cranio:
CRANIOSTATO
•
•
•
•
•
E ’ un particolare apparecchio con dispositivo
goniometrico che semplifica la tecnica radiografica
convenzionale del cranio, rendendola più agevole
da eseguire
Con tale apparecchio, è possibile variare con
precisione l’incidenza del raggio centrale, senza
rendere necessari spostamenti del corpo. Ciò è
possibile grazie alla struttura metallica che
raccorda il tubo radiogeno alla colonna, avente
forma di arco di cerchio.
In questo modo la sorgente radiogena può ruotare
intorno ad un punto centrale con il paziente che
può essere seduto, in piedi o in vari decubiti
Il craniostato ha movimenti primari e secondari. I
primari sono quelli che modificano i rapporti
spaziali fra colonna e semicerchio; in questi
movimenti la direzione del raggio viene mantenuta
al centro del piano d’appoggio (autocentrante). I
movimenti secondari sono quelli che modificano i
rapporti fra sorgente radiogena e semicerchio,
allontanando il raggio centrale dal centro del piano
d’appoggio
L’entità dei movimenti viene valutata su apposite
scale graduate annesse all’apparecchio
Fig. 105 pag. 125 Cei
Craniostato “Lysholm”
Cranio:
PROIEZIONE A.P. o FRONTO-OCCIPITALE
Posizione pz.
Supino sul tavolo radiologico oppure seduto; piano sagittale mediano del cranio è
perpendicolare al piano sensibile; il piano di Francoforte deve essere pure
perpendicolare al piano del tavolo (il mento è iperflesso sul collo)
Direzione RC
Verticale (o orizzontale se il paziente è seduto)
Incidenza RC
Sulla glabella
Dati tecnici (T)
(D)
mAs: 80 – kVp: 72 – SID: cm 115 – Griglia: SI – Fuoco: F
mAs: 25 – kVp: 72 – SID: cm 115 – Griglia: SI – Fuoco: F
Criteri correttezza
Simmetria delle formazioni anatomiche pari del cranio. Il bordo superiore delle rocche
petrose si proietta a livello della metà circa delle orbite
Fig. ATL4a_01
Fig. ATL4b_01
Cranio:
PROIEZIONE A.P. o FRONTO-OCCIPITALE
Criteri correttezza
Simmetria delle formazioni anatomiche pari del cranio. Il bordo superiore delle rocche
petrose si proietta a livello della metà circa delle orbite
Risultato radiografico e schema anatomo-radiografico
Fig. ATL4c_01
Fig. 3-23 pag. 141 Mazzuccato
Cranio:
PROIEZIONE P.A. o OCCIPITO-FRONTE-NASO
Posizione pz.
In decubito prono sul tavolo radiologico oppure seduto; il capo poggia con la fronte ed
il naso sul piano sensibile, il piano orbito-meatale è perpendicolare al piano sensibile;
i due meati acustici devono essere equidistanti dal piano d’appoggio
Direzione RC
Verticale (o orizzontale se il paziente è seduto)
Incidenza RC
Sull’inion (protuberanza occipitale esterna)
Dati tecnici (T)
(D)
mAs: 80 – kVp: 72 – SID: cm 115 – Griglia: SI – Fuoco: F
mAs: 25 – kVp: 72 – SID: cm 115 – Griglia: SI – Fuoco: F
Criteri correttezza
Rappresentazione simmetrica della volta cranica, setto nasale in posizione mediana,
gli apici delle rocche petrose devono proiettarsi nelle cavità orbitarie. La proiezione
consente una buona visualizzazione delle cavità pneumatiche frontali
Fig. ATL5b_01
Fig. ATL5c_01
Cranio:
PROIEZIONE P.A. o OCCIPITO-FRONTE-NASO
Criteri correttezza
Rappresentazione simmetrica della volta cranica, setto nasale in posizione mediana,
gli apici delle rocche petrose devono proiettarsi nelle cavità orbitarie. La proiezione
consente una buona visualizzazione delle cavità pneumatiche frontali
Risultato radiografico e schema anatomo-radiografico
Fig. ATL5d_01
Fig. ATL5a_01
Cranio:
PROIEZIONE L.L. (DECUBITO PRONO)
Posizione pz.
In decubito prono sul tavolo radiologico con il lato del cranio in esame appoggiato al
piano sensibile; il tronco è ruotato in modo che il piano sagittale del capo sia
perfettamente parallelo al piano d’appoggio. La posizione è resa stabile attraverso la
flessione del gomito e del ginocchio del lato opposto a quello di appoggio del cranio.
Il paziente può essere seduto, rivolto verso il teleradiografo
Direzione RC
Verticale (o orizzontale se il paziente è seduto)
Incidenza RC
1-2 cm cranialmente ed anteriormente al meato auditivo esterno
Dati tecnici (T)
(D)
mAs: 64 – kVp: 68 – SID: cm 115 – Griglia: SI – Fuoco: F
mAs: 20 – kVp: 68 – SID: cm 115 – Griglia: SI – Fuoco: F
Criteri correttezza
Sovrapposizione delle linee e delle formazioni anatomiche pari. La sella turcica deve
essere ben evidente; il pavimento della sella deve essere rappresentato come un
tratto, non come una linea doppia; i processi clinoidei, così come i condili
mandibolari, devono sovrapporsi perfettamente
Fig. ATL2a_01
Fig. ATL2b_01
Fig. ATL2c_01
Cranio:
PROIEZIONE L.L. (DECUBITO PRONO)
Criteri correttezza
Sovrapposizione delle linee e delle formazioni anatomiche pari. La sella turcica deve
essere ben evidente; il pavimento della sella deve essere rappresentato come un
tratto, non come una linea doppia; i processi clinoidei, così come i condili
mandibolari, devono sovrapporsi perfettamente
Risultato radiografico e schema anatomo-radiografico
Fig. ATL2d_01
Fig. 3-30 pag. 147 Mazzuccato
Cranio:
PROIEZIONE L.L. (DECUBITO SUPINO)
•
•
•
Fig. ATL3a_01
Nei pazienti che non riescono
mantenere la posizione in
decubito prono, la proiezione
laterale del cranio può essere
realizzata con analogo risultato, ponendo il soggetto
supino (es. paziente politraumatizzato), con il capo rialzato
da un supporto e le braccia
lungo il tronco; il piano
sagittale mediano perpendicolare al tavolo
La cassetta radiografica è
disposta verticalmente sul
piano trocoscopico, contro la
testa dal lato in esame, e
tenuta in posizione da un
cuneo di gommapiuma
Il raggio centrale incide orizzontalmente, in senso lateromediale
Fig. ATL3b_01
Cranio:
PROIEZIONE FRONTO-OCCIPITALE
(Proiezione di Worms-Bretton)
Posizione pz.
Supino, mento modicamente flesso, piano sagittale mediano e linea orizzontale
tedesca perpendicolari al piano di appoggio
Direzione RC
Obliquo di 30° in senso cranio-caudale
Incidenza RC
Limite superiore del frontale, sulla linea sagittale mediana (5-6 cm sopra la glabella)
Dati tecnici (T)
(D)
mAs: 80 – kVp: 72 – SID: cm 115 – Griglia: SI – Fuoco: F
mAs: 25 – kVp: 72 – SID: cm 115 – Griglia: SI – Fuoco: F
Criteri correttezza
La squama dell’occipitale deve proiettarsi per intero, libera da sovrapposizioni, con le
sue suture ben visibili; dorso sellare nel foro occipitale; rocche simmetricamente
disposte ai suoi lati; in evidenza la fossa cranica posteriore
Fig. ATL8a_01
Cranio:
PROIEZIONE FRONTO-OCCIPITALE
(Proiezione di Worms-Bretton)
•
•
•
La proiezione non va eseguita solo in
senso mirato, quando vi sia un
maggior interesse diagnostico sulla
squama dell’occipite, ma anche nella
richiesta dello studio del “cranio” per
qualsiasi ragione clinica
Infatti, nelle sole proiezioni A.P. ed
L.L., l’occipite ha una rappresentazione non adeguata, solo parziale; il
suo terzo inferiore viene ampiamente
confuso dalla complessa disomogeneità strutturale delle ossa facciali ad
esso sovrapposte, tale da rende
impossibile ogni giudizio sull ’ osso
occipitale
La corretta metodologia di studio del
cranio prevede pertanto l ’ associazione di tre fondamentali proiezioni: la
proiezione A.P., la L.L. e la proiezione
fronto-occipitale di Worms e Bretton
Fig. ATL9b_01
Cranio:
PROIEZIONE FRONTO-OCCIPITALE
(Proiezione di Worms-Bretton)
Criteri correttezza
La squama dell’occipitale deve proiettarsi per intero, libera da sovrapposizioni, con le
sue suture ben visibili; dorso sellare nel foro occipitale; rocche simmetricamente
disposte ai suoi lati; in evidenza la fossa cranica posteriore
Risultato radiografico e schema anatomo-radiografico
Fig. ATL8b_01
Fig. 3-33 pag. 151 Mazzuccato
Cranio:
PROIEZIONE ASSIALE
SUBMENTO-VERTICE
(Proiezione di Hirtz)
Posizione pz.
Supino, con il piano di appoggio del capo abbassato rispetto al tronco; capo deflesso,
in modo che la linea orizzontale tedesca risulti parallela al piano sensibile. La stessa
proiezione può essere eseguita, al craniostato o al teleradiografo, con paziente
seduto, piano sensibile verticale e raggio orizzontale
Direzione RC
Verticale (a paziente supino) o orizzontale (a paziente seduto). In caso di difficoltà
alla completa deflessione del capo, il raggio deve essere obliquato in senso caudocraniale sino a compensare i gradi di mancata deflessione
Incidenza RC
Punto situato immediatamente innanzi alla cartilagine tiroidea oppure punto di mezzo
di una linea congiungente gli angoli mandibolari
Dati tecnici (T)
(D)
mAs: 80 – kVp: 72 – SID: cm 115 – Griglia: SI – Fuoco: F
mAs: 25 – kVp: 72 – SID: cm 115 – Griglia: SI – Fuoco: F
Criteri correttezza
Evidenza di tutte le formazioni della base, in particolare i seni sfenoidali, le grandi ali
dello sfenoide ed i fori ovali e spinosi in esse inscritti; le rocche petrose ed il foro
occipitale con il dente dell’epistrofeo (preso parzialmente d’infilata), la fossa cranica
posteriore e la sutura temporo-occipitale
Fig. ATL10b_01
Fig. ATL10d_01
Cranio:
PROIEZIONE ASSIALE SUBMENTO-VERTICE
(Proiezione di Hirtz)
Criteri correttezza
Evidenza di tutte le formazioni della base, in particolare i seni sfenoidali, le grandi ali
dello sfenoide ed i fori ovali e spinosi in esse inscritti; le rocche petrose ed il foro
occipitale con il dente dell’epistrofeo (preso parzialmente d’infilata), la fossa cranica
posteriore e la sutura temporo-occipitale
Risultato radiografico e schema anatomo-radiografico
Fig. 3-35 pag. 154 Mazzuccato
Fig. 3-36 pag. 155 Mazzuccato
Cranio:
PROIEZIONE ASSIALE SUBMENTO-VERTICE
(Proiezione di Hirtz)
Base cranica vista dall’interno
Fig. ATL10a_01
Base cranica vista dall’esterno
Fig. ATL10c_01
Cranio:
PROIEZIONE SEMIASSIALE
(a bocca aperta)
Posizione pz.
Prono o seduto; testa iperestesa con il piano sagittale perpendicolare al piano
d’appoggio. Il mento appoggia sul piano sensibile, la bocca è aperta
Direzione RC
Verticale (o orizzontale se il paziente è seduto)
Incidenza RC
2 cm superiormente all’inion (protuberanza occipitale esterna)
Dati tecnici (T)
(D)
mAs: 80 – kVp: 72 – SID: cm 115 – Griglia: SI – Fuoco: F
mAs: 25 – kVp: 72 – SID: cm 115 – Griglia: SI – Fuoco: F
Criteri correttezza
Gli apici delle rocche petrose devono proiettarsi sotto il pavimento dei seni
mascellari. Il dente dell’epistrofeo è iscritto nel foro occipitale; le apofisi coronoidee
della mandibola sono libere tra l’arcata zigomatica e la parete postero-laterale del
seno mascellare
Fig. ATL7a_01
Fig. ATL7b_01
Cranio:
PROIEZIONE SEMIASSIALE
(a bocca aperta)
Criteri correttezza
Gli apici delle rocche petrose devono proiettarsi sotto il pavimento dei seni
mascellari. Il dente dell’epistrofeo è iscritto nel foro occipitale; le apofisi coronoidee
della mandibola sono libere tra l’arcata zigomatica e la parete postero-laterale del
seno mascellare
Risultato radiografico e schema anatomo-radiografico
Fig. ATL7c_01
Fig. ATL7d_01
Fig. ATL7e_01
Cranio:
PROIEZIONE OCCIPITO-MENTO-NASO
Posizione pz.
In decubito prono sul tavolo radiologico oppure seduto; mento e naso appoggiati sul
piano sensibile, il piano sagittale mediano del cranio è perpendicolare al piano
sensibile;
Direzione RC
Verticale (o orizzontale se il paziente è seduto)
Incidenza RC
Sull’inion (protuberanza occipitale esterna)
Dati tecnici (T)
(D)
mAs: 80 – kVp: 72 – SID: cm 115 – Griglia: SI – Fuoco: F
mAs: 25 – kVp: 72 – SID: cm 115 – Griglia: SI – Fuoco: F
Criteri correttezza
Seni paranasali chiaramente visibili e liberi da sovrapposizioni
Fig. ATL6a_01
Cranio:
PROIEZIONE OCCIPITO-MENTO-NASO
Criteri correttezza
Seni paranasali chiaramente visibili e liberi da sovrapposizioni
Risultato radiografico e schema anatomo-radiografico
Fig. ATL6b_01
Fig. 3-46 pag. 170 Mazzuccato
Cranio:
ROCCA PETROSA
•
•
•
•
•
La rocca petrosa (piramide) fa parte dell’osso temporale. Presenta una forma a “V” ed
è sita sulla base cranica, da entrambi i lati, con l’asse maggiore diretto obliquamente
dall’indietro all’avanti, dall’esterno all’interno e leggermente dall’alto verso il basso
La rocca petrosa forma con il piano sagittale mediano un angolo di 45° aperto
posteriormente ed uno di 10° circa con il piano orizzontale, aperto in senso anteromediale
Sul versante endocranico, un crinale alto e sinuoso separa due facce, la faccia anterolaterale, che chiude in dietro la fossa cranica media, e la faccia postero-mediale, che
limita in avanti la fossa cranica posteriore
Lateralmente termina in una parte ossea porosa (mastoide) posta dietro l’orecchio, che
costituisce il sistema delle cellule mastoidee
Sia la mastoide che la rocca petrosa presentano nel loro intimo un ricco e vario
complesso di cavità pneumatiche che si aprono nella parete laterale del faringe, al
passaggio tra oro- e ipofaringe, attraverso un canale piuttosto ampio chiamato tuba di
Eustachio
Fig. ATL11a_01
Cranio:
ROCCA PETROSA
a) orientamento delle rocche petrose rispetto al piano sagittale mediano del cranio. Gli assi
longitudinali delle piramidi formano con il piano sagittale un angolo di 45° aperto
postero-lateralmente
b) orientamento della rocca rispetto al piano orizzontale tedesco. L’asse longitudinale della
piramide forma con il piano stesso un angolo di circa 10° aperto antero-inferiormente
c) orientamento dei piani trasversali della rocca: formano con il piano sagittale mediano del
cranio, angoli di 45° aperti antero-lateralmente
Fig. 178 pag. 183 Trenta
Rocca petrosa:
ORECCHIO ESTERNO
•
•
E’ composto dal condotto uditivo esterno, in parte cartilagineo (esterno) ed
in parte osseo (osso timpanico)
Finisce a becco di flauto sulla membrana del timpano che delimita
l’orecchio esterno da quello medio
Fig. 175 (foto) pag. 181 Trenta
Fig. 175 (didascalia) pag. 181 Trenta
Rocca petrosa:
ORECCHIO MEDIO
•
•
•
E’ una complessa cavità aerea, di forma allungata, delimitata da due principali pareti, la
parete laterale, composta dalla membrana timpanica, e la parete mediale,
prevalentemente scheletrica, formata dalla parete ossea dell’orecchio interno (labirinto)
Nella grande cavità si distinguono diverse parti: l’antro timpanico o mastoideo, più alto e
posteriore, che si restringe nell’aditus ad antrum il quale si apre anteriormente nella
cassa del timpano (stretta fra le pareti mediale e laterale); quest’ultima si restringe
notevolmente ed assume un aspetto tubulare formando la tuba di Eustachio
La parte craniale della cassa del timpano ospita la catena degli ossicini rappresentata
dal martello, l’incudine e la staffa. Quest’ultima con la sua base si imposta sulla finestra
ovale o vestibolare che insieme alla finestra rotonda o cocleare interrompe la continuità
della capsula otica (struttura cava delimitata da osso denso) che separa l’orecchio
medio dall’orecchio interno
Fig. 3-56 pag. 183 Mazzuccato
Rocca petrosa:
ORECCHIO INTERNO
•
•
•
•
•
Si compone del labirinto e del condotto uditivo interno
Il labirinto è formato da:
– i canali semicircolari, in numero di tre posti su piani ortogonali tra di loro
(posteriore, laterale e superiore)
– il vestibolo, un’ectasia ovale con cui comunicano il canale della chiocciola e le
radici dei canali semicircolari
– la chiocciola, composta da un dotto spirale di due giri e mezzo
Poiché l’asse maggiore del labirinto è parallelo all’asse maggiore della rocca, i canali
semicircolari occupano la parte più posteriore del labirinto, il vestibolo è intermedio, la
chiocciola è la parte più anteriore
Sul vestibolo si aprono, come già detto, la finestra ovale o vestibolare e la finestra
rotonda o cocleare attraverso le quali l’orecchio interno comunica con l’orecchio
medio
Il condotto uditivo interno decorre obliquamente dall’interno all’esterno a livello del
3° interno della faccia posteriore della rocca. Contiene il VII nervo facciale, il VII bis o
intermedio di Wrisberg e l’VIII nervo o nervo cocleo-vestibolare (distinto cioè nella
branca acustica e nella branca vestibolare), l’arteria e le vene uditive interne
Fig. 176 (foto) pag. 182 Trenta
Fig. 176 (didascalia) pag. 182 Trenta
Rocca petrosa:
TECNICA DI STUDIO TRADIZIONALE
PREMESSA
•
•
•
•
•
Le proiezioni standard e stratigrafiche per lo studio dell’osso temporale hanno subito un
grande ridimensionamento dopo l’acquisizione della TC, specie con programmi ad alta
risoluzione
La caduta maggiore riguarda la stratigrafia, mentre alcune proiezioni standard sono
ancora eseguite, ma assai poco, come indagine guida allo studio TC, oppure quando non
si disponga della tomografia computerizzata
I risultati radiografici sono peraltro accettabili e di buon valore diagnostico purchè sia
rispettata una scrupolosa metodologia proiettiva e si attui un’attenta collimazione
Una grossa ragione di preferenza della TC oltre a quella della superiore ed
imparagonabile risoluzione densitometrica, è la possibilità di escludere dai piani di
scansione TC il cristallino, organo particolarmente suscettibile di danno da radiazioni,
mentre tutte le proiezioni standard e stratigrafiche per lo studio dell’osso temporale
coinvolgono inevitabilmente, e per alti dosi, il cristallino.
Le proiezioni standard di maggiore interesse ed ancor utilizzate per lo studio tradizionale
delle rocche petrose e delle mastoidi sono:
– la proiezione antero-posteriore transorbitaria (fronto-occipitale) (descritta in
precedenza)
– la proiezione di Stenvers
– la proiezione di Chaussè, 3° incidenza (poco eseguita)
– la proiezione di Schüller
– la proiezione di Worms-Bretton o fronto-occipitale (descritta in precedenza)
Rocca petrosa:
PROIEZIONE DI STENVERS
Posizione pz.
Decubito prono sul tavolo radiologico con il capo leggermente flesso. Poiché le
rocche petrose formano con il piano sagittale mediano un angolo di 45°, è
necessario inclinare la testa del paziente di 45°rispetto al piano del tavolo. In questo
modo l’asse della rocca risulta parallelo al piano sensibile. La posizione può essere
stabilizzata inserendo sotto l’orecchio in esame un cuneo con un angolo di 45°
Direzione RC
Obliquo di 10° in senso caudo-craniale
Incidenza RC
2 cm al’esterno e 3-5 cm sotto l’inion (protuberanza occipitale esterna), dal lato
opposto a quello in esame
Dati tecnici (T)
(D)
mAs: 80 – kVp: 72 – SID: cm 115 – Griglia: SI – Fuoco: F
mAs: 25 – kVp: 72 – SID: cm 115 – Griglia: SI – Fuoco: F
Criteri correttezza
L’apice della rocca petrosa è libero da sovrapposizioni. Il canale semicircolare
superiore è visto di faccia
Fig. ATL12a_01
Fig. ATL12b_01
Rocca petrosa:
PROIEZIONE DI STENVERS
Criteri correttezza
L’apice della rocca petrosa è libero da sovrapposizioni. Il canale semicircolare
superiore è visto di faccia
Risultato radiografico e schema anatomo-radiografico
Fig. 3-65 pag. 190 Mazzuccato
Fig. 3-66 pag. 190 Mazzuccato
Rocca petrosa:
PROIEZIONE DI CHAUSSÉ, 3° INCIDENZA
Posizione pz.
Decubito supino con il capo flesso di circa 30° e faccia ruotata di circa 10-15°
verso il lato opposto a quello in esame
Direzione RC
Verticale
Incidenza RC
Immediatamente al di sopra ed al di fuori dell’angolo supero-esterno dell’orbita
omolaterale
Dati tecnici (T)
(D)
mAs: 80 – kVp: 72 – SID: cm 115 – Griglia: SI – Fuoco: F
mAs: 25 – kVp: 72 – SID: cm 115 – Griglia: SI – Fuoco: F
Criteri correttezza
Ben evidenti le diverse strutture dell’orecchio medio ed interno (canali semicircolari
superiore e laterale, vestibolo, chiocciola e condotto uditivo interno)
Fig. 3-67 pag. 191 Mazzuccato
Rocca petrosa:
PROIEZIONE DI CHAUSSÉ, 3° INCIDENZA
Criteri correttezza
Ben evidenti le diverse strutture dell’orecchio medio ed interno (canali semicircolari
superiore e laterale, vestibolo, chiocciola e condotto uditivo interno)
Risultato radiografico e schema anatomo-radiografico
Fig. 3-68 pag. 191 Mazzuccato
Fig. 3-69 pag. 191 Mazzuccato
Rocca petrosa:
PROIEZIONE DI SCHÜLLER
Posizione pz.
In decubito prono sul tavolo radiologico con il lato del cranio in esame appoggiato al
piano sensibile; il tronco è ruotato in modo che il piano sagittale del capo sia
perfettamente parallelo al piano d’appoggio
Direzione RC
Obliquo di 25° in senso cranio-caudale
Incidenza RC
4-5 cm al di sopra del meato acustico esterno del lato opposto a quello in esame
Dati tecnici (T)
(D)
mAs: 64 – kVp: 68 – SID: cm 115 – Griglia: SI – Fuoco: F
mAs: 20 – kVp: 68 – SID: cm 115 – Griglia: SI – Fuoco: F
Criteri correttezza
Ben evidenti le cellule mastoidee; il condotto uditivo interno è preso d’infilata e
concentrico al condotto uditivo esterno. Buona rappresentazione dei capi articolari
dell’articolazione A.T.M.
Fig. ATL14b_01
Fig. ATL15aa_01
Rocca petrosa:
PROIEZIONE DI SCHÜLLER
Criteri correttezza
Ben evidenti le cellule mastoidee; il condotto uditivo interno è preso d’infilata e
concentrico al condotto uditivo esterno. Buona rappresentazione dei capi articolari
dell’articolazione A.T.M.
Risultato radiografico e schema anatomo-radiografico
Fig. ATL14d_01
Fig. ATL14a_01
Mandibola:
TECNICA DI STUDIO TRADIZIONALE
PREMESSA
•
Lo studio panoramico e completo della mandibola, condilo compreso, utilizza
alcune proiezioni tradizionali che non pongono particolari problemi tecnici. In
particolare, tale studio viene realizzato attraverso l’esecuzione delle seguenti
proiezioni:
– proiezione frontale in antero-posteriore, già descritta in precedenza, con il
raggio centrale che incide a livello della spina nasale. Lo studio mette in
evidenza la sinfisi del mento e le parti parasinfisarie, che vengono
proiettate frontalmente, la rimanente parte delle branche orizzontali,
secondo un’incidenza fortemente obliqua, e le branche montanti
– proiezione frontale cranio-caudale, tipo Worms-Bretton, anch ’ essa già
descritta in precedenza, con il raggio centrale che incide a livello della
glabella del frontale. Lo studio consente la visualizzazione della parte alta
delle branche montanti
– lo studio ortopanoramico (ortopantomografia) che produce un ’ ottima
rappresentazione completa di tutta la mandibola, ad eccezione
dell’articolazione temporo-mandibolare (A.T.M.)
– la proiezione obliqua per lo studio dell’emimandibola
– la proiezione di Schüller per lo studio dei condili e dei rapporti articolari del
condilo mandibolare con la fossetta glenoidea del temporale
Mandibola:
PROIEZIONE OBLIQUA
Posizione pz.
Seduto in posizione semi-laterale rispetto al piano radiologico con appoggio della
scapola del lato in esame. Il capo viene esteso in modo tale che la tempia aderisca al
piano. In questo modo le branche ascendenti della mandibola si proiettano
anteriormente alla colonna cervicale e l’angolo mandibolare del lato non in esame è
in posizione più elevata rispetto al controlaterale studiato
Direzione RC
Obliquo di 10° in senso caudo-craniale
Incidenza RC
Sotto l’angolo mandibolare del lato opposto a quello in esame
Dati tecnici (T)
(D)
mAs: 64 – kVp: 68 – SID: cm 115 – Griglia: SI – Fuoco: F
mAs: 20 – kVp: 68 – SID: cm 115 – Griglia: SI – Fuoco: F
Criteri correttezza
Buona visualizzazione dell ’ emimandibola, della branca montante, del condilo
mandibolare e del processo coronoideo
Fig. ATL17b_01
Fig. ATL17c_01
Mandibola:
PROIEZIONE OBLIQUA
Criteri correttezza
Buona visualizzazione dell’emimandibola, della branca montante, del condilo
mandibolare e del processo coronoideo
Risultato radiografico e schema anatomo-radiografico
Fig. ATL17d_01
Fig. ATL17a_01
Mandibola:
ART. TEMPORO-MANDIBOLARE (A.T.M.)
Posizione pz.
In decubito prono sul tavolo radiologico con il lato del cranio in esame appoggiato al
piano sensibile; il tronco è ruotato in modo che il piano sagittale del capo sia
perfettamente parallelo al piano d’appoggio. Per rappresentare l’A.T.M. si eseguono
due radiogrammi, il primo a bocca chiusa ed il secondo a bocca aperta
Direzione RC
Obliquo di 25° in senso cranio-caudale
Incidenza RC
4-5 cm al di sopra del meato acustico esterno del lato opposto a quello in esame
Dati tecnici (T)
(D)
mAs: 64 – kVp: 68 – SID: cm 115 – Griglia: SI – Fuoco: F
mAs: 20 – kVp: 68 – SID: cm 115 – Griglia: SI – Fuoco: F
Criteri correttezza
Buona rappresentazione dei capi articolari dell’A.T.M., con possibilità di valutare
l’escursione motoria dei condili mandibolari
Fig. ATL15a_01
Fig. ATL15b_01
Mandibola :
ART. TEMPORO-MANDIBOLARE (A.T.M.)
Criteri correttezza
Buona rappresentazione dei capi articolari dell’A.T.M., con possibilità di valutare
l’escursione motoria dei condili mandibolari
Risultato radiografico e schema anatomo-radiografico
Fig. ATL15d1_01
Fig. ATL15d2_01
Fig. ATL15c_01
Ossa nasali:
PROIEZIONE L.L.
Posizione
pz.
Seduto; piano sagittale mediano parallelo al piano sensibile.
La posizione può essere stabilizzata attraverso l’utilizzo di
appositi supporti di gommapiuma
Direzione
RC
Orizzontale
Incidenza
RC
Sulle ossa nasali
Dati tecnici
(T)
(D)
Criteri
correttezza
mAs: 64 – kVp: 68 – SID: cm 115 – Griglia: SI – Fuoco: F
mAs: 20 – kVp: 68 – SID: cm 115 – Griglia: SI – Fuoco: F
Rappresentazione completa delle ossa nasali
Fig. ATL16b_01
Ossa nasali:
PROIEZIONE L.L.
Criteri correttezza
Rappresentazione completa delle ossa nasali
Risultato radiografico e schema anatomo-radiografico
Fig. ATL16c_01
Fig. ATL16a_01
Arco zigomatico:
PROIEZIONE SUBMENTO-VERTICE
Posizione pz.
Supino, con il capo iperesteso. Il vertice del cranio appoggia sulla cassetta
radiologica in modo che il piano orbito-meatale risulti parallelo al piano sensibile
Direzione RC
Assiale, tra gli angoli della mandibola, inclinato di 5° in senso caudo-craniale
rispetto all’ortogonale al piano sensibile. Il grado di angolazione del tubo radiogeno
rispetto alla cassetta dipende dal grado di estensione del capo
Incidenza RC
Al centro del pavimento orale
Dati tecnici (T)
(D)
mAs: 80 – kVp: 72 – SID: cm 115 – Griglia: SI – Fuoco: F
mAs: 25 – kVp: 72 – SID: cm 115 – Griglia: SI – Fuoco: F
Criteri correttezza
Le arcate zigomatiche sono libere dalla sovrapposizione dell’arcata mandibolare
Fig. ATL18b_01
Arco zigomatico:
PROIEZIONE SUBMENTO-VERTICE
Criteri correttezza
Le arcate zigomatiche sono libere dalla sovrapposizione dell’arcata mandibolare
Risultato radiografico e schema anatomo-radiografico
Fig. ATL18c_01
Fig. ATL18a_01
Arco zigomatico:
PROIEZIONE DI ZIMMER
Posizione pz.
Supino, piano sagittale mediano del cranio perpendicolare al piano di appoggio;
mento leggermente esteso in modo che il piano passante per il centro della linea
orbito-meatale e la proiezione superficiale del dente canino inferiore risulti
perpendicolare al piano sensibile
Direzione RC
Assiale, inclinato in senso caudo-craniale e medio-laterale in modo da attraversare i
due punti cutanei di riferimento (e quindi ortogonale al piano sensibile)
Incidenza RC
In corrispondenza del canino inferiore (o 2 cm al di sopra di tale punto se la
proiezione viene effettuata a bocca aperta)
Dati tecnici (T)
(D)
mAs: 80 – kVp: 72 – SID: cm 115 – Griglia: SI – Fuoco: F
mAs: 25 – kVp: 72 – SID: cm 115 – Griglia: SI – Fuoco: F
Criteri correttezza
L ’ arco zigomatico è ben visibile e completamente isolato, in particolare se la
proiezione viene effettuata a bocca aperta
Fig. ATL20d_01
Fig. ATL20g_01
Arco zigomatico:
PROIEZIONE DI ZIMMER (a bocca aperta)
Criteri correttezza
L ’ arco zigomatico è ben visibile e completamente isolato, in particolare se la
proiezione viene effettuata a bocca aperta
Risultato radiografico e schema anatomo-radiografico
Fig. ATL120h_01
Fig. ATL20e_01
Corpo dell’osso zigomatico (o malare):
PROIEZIONE OBLIQUA
Posizione pz.
Prono, con il torace sopra un rialzo comodo (ad es. un cuscino). Il corpo è un po’
ruotato dal lato opposto a quello in esame, con flessione del gomito e del ginocchio.
Questa posizione facilita l’appoggio del tripode naso-orbita-zigomo del lato in esame.
Il paziente può essere seduto e rivolto verso il teleradiografo
Direzione RC
Verticale (o orizzontale se il paziente è seduto)
Incidenza RC
In prossimità del basion, verso la radice della mastoide del lato che appoggia
Dati tecnici (T)
(D)
mAs: 80 – kVp: 72 – SID: cm 115 – Griglia: SI – Fuoco: F
mAs: 25 – kVp: 72 – SID: cm 115 – Griglia: SI – Fuoco: F
Criteri correttezza
Buona rappresentazione del corpo dell’osso zigomatico, dei suoi processi e del seno
mascellare omolaterale. La proiezione è prevalentemente utilizzata per la ricerca di
fratture delle ossa facciali
Fig. 3-105 a, b pag. 218 Mazzuccato
Corpo dell’osso zigomatico (o malare):
PROIEZIONE OBLIQUA
Criteri correttezza
Buona rappresentazione del corpo dell’osso zigomatico, dei suoi processi e del seno
mascellare omolaterale. La proiezione è prevalentemente utilizzata per la ricerca di
fratture delle ossa facciali
Risultato radiografico e schema anatomo-radiografico
Fig. 3-106 pag. 219 Mazzuccato
Fig. 3-107 pag. 219 Mazzuccato
PROIEZIONI RADIOLOGICHE.
CRANIO