UNIVERSITA’ POLITECNICA DELLE MARCHE Facoltà di Medicina e Chirurgia Corso di Laurea in Tecniche di Radiologia Medica, per Immagini e Radioterapia PROIEZIONI RADIOLOGICHE. Cranio A.A. 2015 – 2016 Tecniche di Radiodiagnostica (MED/50) G. Mazzoni CRANIO • Il cranio consta di due parti principali: la scatola cranica (neurocranio) ed il massiccio facciale (splancnocranio) • La scatola cranica è rappresentata in gran parte da ossa piatte, avvolgenti la cavità encefalica, ed è formata da una base ed una volta • La base è costituita da parte dell’osso frontale, dell’etmoide, dello sfenoide, dell’occipitale e delle ossa temporali • La volta è formata da parte dell’osso frontale, sfenoide, occipitale e delle ossa temporali e parietali Fig. ATL1a_01 Fig. ATL1b_01 Fig. ATL1c_01 CRANIO • • • • • La base del cranio ha una superficie irregolare dovuta alle impronte encefaliche, vascolari, nervose, ed alla presenza di fori Viene suddivisa in fossa cranica anteriore, media e posteriore Tra le strutture ossee della fossa anteriore (che va dall’osso frontale al solco del chiasma ottico) ricordiamo il foro ottico, le docce olfattive e le bozze orbitarie La fossa cranica media è compresa tra il solco del chiasma ottico e, posteriormente, i processi clinoidei posteriori dello sfenoide ed il margine superiore delle piramidi temporali; sulla linea mediana risiede la sella turcica con la fossetta ipofisaria mentre, sui piani parasagittali, vi sono il foro rotondo, ovale, spinoso e lacero. La fossa posteriore, dietro la fossa media, comprende in particolare le piramidi temporali ed il grande foro occipitale Fig. ATL1a_01 Fig. ATL1b_01 Fig. ATL1c_01 CRANIO • • • • Il massiccio facciale è la parte del cranio che delimita alcune cavità di significato viscerale (orbitarie, nasali e orale) E’ formato da parte dell’osso sfenoide, dall’etmoide, dal vomere, dalle ossa nasali, lacrimali, mascellari, zigomatiche, palatine e dai cornetti inferiori Appartiene al massiccio facciale anche la mandibola, articolata per diartrosi (art. tempo-mandibolare, ATM) alle ossa temporali. E’ formata da un corpo e da due rami muniti ciascuno di un condilo e di un voluminoso processo coronoideo Alcune ossa craniche presentano, nel contesto, delle cavità pneumatiche in comunicazione con la cavità nasale, dette “seni paranasali”: il seno frontale, i seni mascellari, etmoidali e sfenoidali Fig. ATL1a_01 Fig. ATL1b_01 Fig. ATL1c_01 CRANIO Proiezioni A.P. ed occipito-naso mento a tubo inclinato con sovrapposte le linee limitanti delle fosse craniche Fig. 3-20-a pag. 138 Mazzuccato Fig. 3-20-b pag. 138 Mazzuccato CRANIO Proiezioni L.L ed assiale con sovrapposte le linee limitanti delle fosse craniche Fig. 3-20-c pag. 138 Mazzuccato Fig. 3-20-d pag. 138 Mazzuccato CRANIO Visione anteriore Fig. 3-11 pag. 127 Mazzuccato CRANIO Visione laterale Fig. 3-12 pag. 128 Mazzuccato CRANIO Base cranica vista dall’esterno Fig. 3-13 pag. 129 Mazzuccato CRANIO Base cranica vista dall’interno Fig. 3-14 pag. 130 Mazzuccato CRANIO Calotta cranica vista dall’esterno Fig. 3-15 pag. 131 Mazzuccato CRANIO Calotta cranica vista dall’interno Fig. 3-16 pag. 132 Mazzuccato Cranio: PRINCIPALI PIANI ANATOMO-RADIOGRAFICI • Piano sagittale mediano: decorre in senso anteroposteriore, verticalmente, e divide il cranio in due metà simmetriche: destra e sinistra • Piano orizzontale tedesco o di Francoforte: passa per i margini superiori dei fori acustici esterni e per i margini inferiori dei contorni orbitari, bilateralmente, ed è perpendicolare al piano sagittale mediano • Piano frontale biauricolare: è perpendicolare al piano sagittale mediano ed al piano orizzontale tedesco: passa per il vertice e per i fori acustici esterni Fig. 112 pag. 89 Trenta Cranio: PRINCIPALI LINEE DI RIFERIMENTO • Linea orizzontale tedesca o di Francoforte: unisce il margine superiore del foro acustico esterno con il margine inferiore del contorno orbitario • Linea orizzontale superiore: parallela alla linea tedesca, passa per il contorno superiore dell’orbita • Linea orbito-meatale: unisce il centro del foro acustico esterno con il punto più vicino del contorno laterale dell’orbita • Linea auricolare: è la perpendicolare condotta dal punto auricolare alla linea orizzontale superiore Fig. 113-a pag. 90 Trenta Fig. 113-b pag. 90 Trenta Cranio: PRINCIPALI LINEE DI RIFERIMENTO • Linea sfeno-etmoidale: segna il piano tangente alla lamina cribrosa dell’etmoide per raggiungere e passare per il tubercolo della sella turcica dello sfenoide • Linea basion-clivus: unisce il punto mediano anteriore del grande forame occipitale o basion con il punto medio del margine inferiore del dorso sellare. Serve a delimitare con la linea sfeno-etmoidale l’angolo di Landzert (112°-114° nella norma) • Linea interorbitaria o linea interpupillare: congiunge i centri delle due orbite o delle due pupille Fig. 113-a pag. 90 Trenta Fig. 113-b pag. 90 Trenta Cranio: PRINCIPALI PUNTI DI REPERE • • • • • • • Punto mentoniero o gnation: punto più sporgente della sinfisi mentoniera Nasion: punto di convergenza della sutura naso-frontale con la sutura naso-nasale Glabella: prominenza frontale, sopra la sutura naso-frontale Bregma: punto di convergenza della sutura sagittale con la sutura coronaria Vertex: punto più sporgente della sutura sagittale Lambda: punto di incrocio tra le suture sagittale e lambdoidea Inion: protuberanza occipitale esterna Fig. 114-a pag. 91 Trenta Cranio: PRINCIPALI PUNTI DI REPERE • • Basion: punto di mezzo del margine anteriore del foro occipitale Punto alveolare inferiore: punto mediano del margine anteriore dell’arcata alveolare inferiore • • • Punto alveolare superiore o prosthion: punto marginale anteriore dell’arcata alveolare superiore Pterion: punto di incontro tra parietale, grande ala dello sfenoide, squama del temporale ed osso frontale (punto pari simmetrico) Punto auricolare: punto più elevato del margine superiore del meato acustico esterno (punto pari simmetrico) Fig. 114-b pag. 92 Trenta Fig. 114-c pag. 92 Trenta Studio radiologico del Cranio: CRANIOSTATO • • • • • E ’ un particolare apparecchio con dispositivo goniometrico che semplifica la tecnica radiografica convenzionale del cranio, rendendola più agevole da eseguire Con tale apparecchio, è possibile variare con precisione l’incidenza del raggio centrale, senza rendere necessari spostamenti del corpo. Ciò è possibile grazie alla struttura metallica che raccorda il tubo radiogeno alla colonna, avente forma di arco di cerchio. In questo modo la sorgente radiogena può ruotare intorno ad un punto centrale con il paziente che può essere seduto, in piedi o in vari decubiti Il craniostato ha movimenti primari e secondari. I primari sono quelli che modificano i rapporti spaziali fra colonna e semicerchio; in questi movimenti la direzione del raggio viene mantenuta al centro del piano d’appoggio (autocentrante). I movimenti secondari sono quelli che modificano i rapporti fra sorgente radiogena e semicerchio, allontanando il raggio centrale dal centro del piano d’appoggio L’entità dei movimenti viene valutata su apposite scale graduate annesse all’apparecchio Fig. 105 pag. 125 Cei Craniostato “Lysholm” Cranio: PROIEZIONE A.P. o FRONTO-OCCIPITALE Posizione pz. Supino sul tavolo radiologico oppure seduto; piano sagittale mediano del cranio è perpendicolare al piano sensibile; il piano di Francoforte deve essere pure perpendicolare al piano del tavolo (il mento è iperflesso sul collo) Direzione RC Verticale (o orizzontale se il paziente è seduto) Incidenza RC Sulla glabella Dati tecnici (T) (D) mAs: 80 – kVp: 72 – SID: cm 115 – Griglia: SI – Fuoco: F mAs: 25 – kVp: 72 – SID: cm 115 – Griglia: SI – Fuoco: F Criteri correttezza Simmetria delle formazioni anatomiche pari del cranio. Il bordo superiore delle rocche petrose si proietta a livello della metà circa delle orbite Fig. ATL4a_01 Fig. ATL4b_01 Cranio: PROIEZIONE A.P. o FRONTO-OCCIPITALE Criteri correttezza Simmetria delle formazioni anatomiche pari del cranio. Il bordo superiore delle rocche petrose si proietta a livello della metà circa delle orbite Risultato radiografico e schema anatomo-radiografico Fig. ATL4c_01 Fig. 3-23 pag. 141 Mazzuccato Cranio: PROIEZIONE P.A. o OCCIPITO-FRONTE-NASO Posizione pz. In decubito prono sul tavolo radiologico oppure seduto; il capo poggia con la fronte ed il naso sul piano sensibile, il piano orbito-meatale è perpendicolare al piano sensibile; i due meati acustici devono essere equidistanti dal piano d’appoggio Direzione RC Verticale (o orizzontale se il paziente è seduto) Incidenza RC Sull’inion (protuberanza occipitale esterna) Dati tecnici (T) (D) mAs: 80 – kVp: 72 – SID: cm 115 – Griglia: SI – Fuoco: F mAs: 25 – kVp: 72 – SID: cm 115 – Griglia: SI – Fuoco: F Criteri correttezza Rappresentazione simmetrica della volta cranica, setto nasale in posizione mediana, gli apici delle rocche petrose devono proiettarsi nelle cavità orbitarie. La proiezione consente una buona visualizzazione delle cavità pneumatiche frontali Fig. ATL5b_01 Fig. ATL5c_01 Cranio: PROIEZIONE P.A. o OCCIPITO-FRONTE-NASO Criteri correttezza Rappresentazione simmetrica della volta cranica, setto nasale in posizione mediana, gli apici delle rocche petrose devono proiettarsi nelle cavità orbitarie. La proiezione consente una buona visualizzazione delle cavità pneumatiche frontali Risultato radiografico e schema anatomo-radiografico Fig. ATL5d_01 Fig. ATL5a_01 Cranio: PROIEZIONE L.L. (DECUBITO PRONO) Posizione pz. In decubito prono sul tavolo radiologico con il lato del cranio in esame appoggiato al piano sensibile; il tronco è ruotato in modo che il piano sagittale del capo sia perfettamente parallelo al piano d’appoggio. La posizione è resa stabile attraverso la flessione del gomito e del ginocchio del lato opposto a quello di appoggio del cranio. Il paziente può essere seduto, rivolto verso il teleradiografo Direzione RC Verticale (o orizzontale se il paziente è seduto) Incidenza RC 1-2 cm cranialmente ed anteriormente al meato auditivo esterno Dati tecnici (T) (D) mAs: 64 – kVp: 68 – SID: cm 115 – Griglia: SI – Fuoco: F mAs: 20 – kVp: 68 – SID: cm 115 – Griglia: SI – Fuoco: F Criteri correttezza Sovrapposizione delle linee e delle formazioni anatomiche pari. La sella turcica deve essere ben evidente; il pavimento della sella deve essere rappresentato come un tratto, non come una linea doppia; i processi clinoidei, così come i condili mandibolari, devono sovrapporsi perfettamente Fig. ATL2a_01 Fig. ATL2b_01 Fig. ATL2c_01 Cranio: PROIEZIONE L.L. (DECUBITO PRONO) Criteri correttezza Sovrapposizione delle linee e delle formazioni anatomiche pari. La sella turcica deve essere ben evidente; il pavimento della sella deve essere rappresentato come un tratto, non come una linea doppia; i processi clinoidei, così come i condili mandibolari, devono sovrapporsi perfettamente Risultato radiografico e schema anatomo-radiografico Fig. ATL2d_01 Fig. 3-30 pag. 147 Mazzuccato Cranio: PROIEZIONE L.L. (DECUBITO SUPINO) • • • Fig. ATL3a_01 Nei pazienti che non riescono mantenere la posizione in decubito prono, la proiezione laterale del cranio può essere realizzata con analogo risultato, ponendo il soggetto supino (es. paziente politraumatizzato), con il capo rialzato da un supporto e le braccia lungo il tronco; il piano sagittale mediano perpendicolare al tavolo La cassetta radiografica è disposta verticalmente sul piano trocoscopico, contro la testa dal lato in esame, e tenuta in posizione da un cuneo di gommapiuma Il raggio centrale incide orizzontalmente, in senso lateromediale Fig. ATL3b_01 Cranio: PROIEZIONE FRONTO-OCCIPITALE (Proiezione di Worms-Bretton) Posizione pz. Supino, mento modicamente flesso, piano sagittale mediano e linea orizzontale tedesca perpendicolari al piano di appoggio Direzione RC Obliquo di 30° in senso cranio-caudale Incidenza RC Limite superiore del frontale, sulla linea sagittale mediana (5-6 cm sopra la glabella) Dati tecnici (T) (D) mAs: 80 – kVp: 72 – SID: cm 115 – Griglia: SI – Fuoco: F mAs: 25 – kVp: 72 – SID: cm 115 – Griglia: SI – Fuoco: F Criteri correttezza La squama dell’occipitale deve proiettarsi per intero, libera da sovrapposizioni, con le sue suture ben visibili; dorso sellare nel foro occipitale; rocche simmetricamente disposte ai suoi lati; in evidenza la fossa cranica posteriore Fig. ATL8a_01 Cranio: PROIEZIONE FRONTO-OCCIPITALE (Proiezione di Worms-Bretton) • • • La proiezione non va eseguita solo in senso mirato, quando vi sia un maggior interesse diagnostico sulla squama dell’occipite, ma anche nella richiesta dello studio del “cranio” per qualsiasi ragione clinica Infatti, nelle sole proiezioni A.P. ed L.L., l’occipite ha una rappresentazione non adeguata, solo parziale; il suo terzo inferiore viene ampiamente confuso dalla complessa disomogeneità strutturale delle ossa facciali ad esso sovrapposte, tale da rende impossibile ogni giudizio sull ’ osso occipitale La corretta metodologia di studio del cranio prevede pertanto l ’ associazione di tre fondamentali proiezioni: la proiezione A.P., la L.L. e la proiezione fronto-occipitale di Worms e Bretton Fig. ATL9b_01 Cranio: PROIEZIONE FRONTO-OCCIPITALE (Proiezione di Worms-Bretton) Criteri correttezza La squama dell’occipitale deve proiettarsi per intero, libera da sovrapposizioni, con le sue suture ben visibili; dorso sellare nel foro occipitale; rocche simmetricamente disposte ai suoi lati; in evidenza la fossa cranica posteriore Risultato radiografico e schema anatomo-radiografico Fig. ATL8b_01 Fig. 3-33 pag. 151 Mazzuccato Cranio: PROIEZIONE ASSIALE SUBMENTO-VERTICE (Proiezione di Hirtz) Posizione pz. Supino, con il piano di appoggio del capo abbassato rispetto al tronco; capo deflesso, in modo che la linea orizzontale tedesca risulti parallela al piano sensibile. La stessa proiezione può essere eseguita, al craniostato o al teleradiografo, con paziente seduto, piano sensibile verticale e raggio orizzontale Direzione RC Verticale (a paziente supino) o orizzontale (a paziente seduto). In caso di difficoltà alla completa deflessione del capo, il raggio deve essere obliquato in senso caudocraniale sino a compensare i gradi di mancata deflessione Incidenza RC Punto situato immediatamente innanzi alla cartilagine tiroidea oppure punto di mezzo di una linea congiungente gli angoli mandibolari Dati tecnici (T) (D) mAs: 80 – kVp: 72 – SID: cm 115 – Griglia: SI – Fuoco: F mAs: 25 – kVp: 72 – SID: cm 115 – Griglia: SI – Fuoco: F Criteri correttezza Evidenza di tutte le formazioni della base, in particolare i seni sfenoidali, le grandi ali dello sfenoide ed i fori ovali e spinosi in esse inscritti; le rocche petrose ed il foro occipitale con il dente dell’epistrofeo (preso parzialmente d’infilata), la fossa cranica posteriore e la sutura temporo-occipitale Fig. ATL10b_01 Fig. ATL10d_01 Cranio: PROIEZIONE ASSIALE SUBMENTO-VERTICE (Proiezione di Hirtz) Criteri correttezza Evidenza di tutte le formazioni della base, in particolare i seni sfenoidali, le grandi ali dello sfenoide ed i fori ovali e spinosi in esse inscritti; le rocche petrose ed il foro occipitale con il dente dell’epistrofeo (preso parzialmente d’infilata), la fossa cranica posteriore e la sutura temporo-occipitale Risultato radiografico e schema anatomo-radiografico Fig. 3-35 pag. 154 Mazzuccato Fig. 3-36 pag. 155 Mazzuccato Cranio: PROIEZIONE ASSIALE SUBMENTO-VERTICE (Proiezione di Hirtz) Base cranica vista dall’interno Fig. ATL10a_01 Base cranica vista dall’esterno Fig. ATL10c_01 Cranio: PROIEZIONE SEMIASSIALE (a bocca aperta) Posizione pz. Prono o seduto; testa iperestesa con il piano sagittale perpendicolare al piano d’appoggio. Il mento appoggia sul piano sensibile, la bocca è aperta Direzione RC Verticale (o orizzontale se il paziente è seduto) Incidenza RC 2 cm superiormente all’inion (protuberanza occipitale esterna) Dati tecnici (T) (D) mAs: 80 – kVp: 72 – SID: cm 115 – Griglia: SI – Fuoco: F mAs: 25 – kVp: 72 – SID: cm 115 – Griglia: SI – Fuoco: F Criteri correttezza Gli apici delle rocche petrose devono proiettarsi sotto il pavimento dei seni mascellari. Il dente dell’epistrofeo è iscritto nel foro occipitale; le apofisi coronoidee della mandibola sono libere tra l’arcata zigomatica e la parete postero-laterale del seno mascellare Fig. ATL7a_01 Fig. ATL7b_01 Cranio: PROIEZIONE SEMIASSIALE (a bocca aperta) Criteri correttezza Gli apici delle rocche petrose devono proiettarsi sotto il pavimento dei seni mascellari. Il dente dell’epistrofeo è iscritto nel foro occipitale; le apofisi coronoidee della mandibola sono libere tra l’arcata zigomatica e la parete postero-laterale del seno mascellare Risultato radiografico e schema anatomo-radiografico Fig. ATL7c_01 Fig. ATL7d_01 Fig. ATL7e_01 Cranio: PROIEZIONE OCCIPITO-MENTO-NASO Posizione pz. In decubito prono sul tavolo radiologico oppure seduto; mento e naso appoggiati sul piano sensibile, il piano sagittale mediano del cranio è perpendicolare al piano sensibile; Direzione RC Verticale (o orizzontale se il paziente è seduto) Incidenza RC Sull’inion (protuberanza occipitale esterna) Dati tecnici (T) (D) mAs: 80 – kVp: 72 – SID: cm 115 – Griglia: SI – Fuoco: F mAs: 25 – kVp: 72 – SID: cm 115 – Griglia: SI – Fuoco: F Criteri correttezza Seni paranasali chiaramente visibili e liberi da sovrapposizioni Fig. ATL6a_01 Cranio: PROIEZIONE OCCIPITO-MENTO-NASO Criteri correttezza Seni paranasali chiaramente visibili e liberi da sovrapposizioni Risultato radiografico e schema anatomo-radiografico Fig. ATL6b_01 Fig. 3-46 pag. 170 Mazzuccato Cranio: ROCCA PETROSA • • • • • La rocca petrosa (piramide) fa parte dell’osso temporale. Presenta una forma a “V” ed è sita sulla base cranica, da entrambi i lati, con l’asse maggiore diretto obliquamente dall’indietro all’avanti, dall’esterno all’interno e leggermente dall’alto verso il basso La rocca petrosa forma con il piano sagittale mediano un angolo di 45° aperto posteriormente ed uno di 10° circa con il piano orizzontale, aperto in senso anteromediale Sul versante endocranico, un crinale alto e sinuoso separa due facce, la faccia anterolaterale, che chiude in dietro la fossa cranica media, e la faccia postero-mediale, che limita in avanti la fossa cranica posteriore Lateralmente termina in una parte ossea porosa (mastoide) posta dietro l’orecchio, che costituisce il sistema delle cellule mastoidee Sia la mastoide che la rocca petrosa presentano nel loro intimo un ricco e vario complesso di cavità pneumatiche che si aprono nella parete laterale del faringe, al passaggio tra oro- e ipofaringe, attraverso un canale piuttosto ampio chiamato tuba di Eustachio Fig. ATL11a_01 Cranio: ROCCA PETROSA a) orientamento delle rocche petrose rispetto al piano sagittale mediano del cranio. Gli assi longitudinali delle piramidi formano con il piano sagittale un angolo di 45° aperto postero-lateralmente b) orientamento della rocca rispetto al piano orizzontale tedesco. L’asse longitudinale della piramide forma con il piano stesso un angolo di circa 10° aperto antero-inferiormente c) orientamento dei piani trasversali della rocca: formano con il piano sagittale mediano del cranio, angoli di 45° aperti antero-lateralmente Fig. 178 pag. 183 Trenta Rocca petrosa: ORECCHIO ESTERNO • • E’ composto dal condotto uditivo esterno, in parte cartilagineo (esterno) ed in parte osseo (osso timpanico) Finisce a becco di flauto sulla membrana del timpano che delimita l’orecchio esterno da quello medio Fig. 175 (foto) pag. 181 Trenta Fig. 175 (didascalia) pag. 181 Trenta Rocca petrosa: ORECCHIO MEDIO • • • E’ una complessa cavità aerea, di forma allungata, delimitata da due principali pareti, la parete laterale, composta dalla membrana timpanica, e la parete mediale, prevalentemente scheletrica, formata dalla parete ossea dell’orecchio interno (labirinto) Nella grande cavità si distinguono diverse parti: l’antro timpanico o mastoideo, più alto e posteriore, che si restringe nell’aditus ad antrum il quale si apre anteriormente nella cassa del timpano (stretta fra le pareti mediale e laterale); quest’ultima si restringe notevolmente ed assume un aspetto tubulare formando la tuba di Eustachio La parte craniale della cassa del timpano ospita la catena degli ossicini rappresentata dal martello, l’incudine e la staffa. Quest’ultima con la sua base si imposta sulla finestra ovale o vestibolare che insieme alla finestra rotonda o cocleare interrompe la continuità della capsula otica (struttura cava delimitata da osso denso) che separa l’orecchio medio dall’orecchio interno Fig. 3-56 pag. 183 Mazzuccato Rocca petrosa: ORECCHIO INTERNO • • • • • Si compone del labirinto e del condotto uditivo interno Il labirinto è formato da: – i canali semicircolari, in numero di tre posti su piani ortogonali tra di loro (posteriore, laterale e superiore) – il vestibolo, un’ectasia ovale con cui comunicano il canale della chiocciola e le radici dei canali semicircolari – la chiocciola, composta da un dotto spirale di due giri e mezzo Poiché l’asse maggiore del labirinto è parallelo all’asse maggiore della rocca, i canali semicircolari occupano la parte più posteriore del labirinto, il vestibolo è intermedio, la chiocciola è la parte più anteriore Sul vestibolo si aprono, come già detto, la finestra ovale o vestibolare e la finestra rotonda o cocleare attraverso le quali l’orecchio interno comunica con l’orecchio medio Il condotto uditivo interno decorre obliquamente dall’interno all’esterno a livello del 3° interno della faccia posteriore della rocca. Contiene il VII nervo facciale, il VII bis o intermedio di Wrisberg e l’VIII nervo o nervo cocleo-vestibolare (distinto cioè nella branca acustica e nella branca vestibolare), l’arteria e le vene uditive interne Fig. 176 (foto) pag. 182 Trenta Fig. 176 (didascalia) pag. 182 Trenta Rocca petrosa: TECNICA DI STUDIO TRADIZIONALE PREMESSA • • • • • Le proiezioni standard e stratigrafiche per lo studio dell’osso temporale hanno subito un grande ridimensionamento dopo l’acquisizione della TC, specie con programmi ad alta risoluzione La caduta maggiore riguarda la stratigrafia, mentre alcune proiezioni standard sono ancora eseguite, ma assai poco, come indagine guida allo studio TC, oppure quando non si disponga della tomografia computerizzata I risultati radiografici sono peraltro accettabili e di buon valore diagnostico purchè sia rispettata una scrupolosa metodologia proiettiva e si attui un’attenta collimazione Una grossa ragione di preferenza della TC oltre a quella della superiore ed imparagonabile risoluzione densitometrica, è la possibilità di escludere dai piani di scansione TC il cristallino, organo particolarmente suscettibile di danno da radiazioni, mentre tutte le proiezioni standard e stratigrafiche per lo studio dell’osso temporale coinvolgono inevitabilmente, e per alti dosi, il cristallino. Le proiezioni standard di maggiore interesse ed ancor utilizzate per lo studio tradizionale delle rocche petrose e delle mastoidi sono: – la proiezione antero-posteriore transorbitaria (fronto-occipitale) (descritta in precedenza) – la proiezione di Stenvers – la proiezione di Chaussè, 3° incidenza (poco eseguita) – la proiezione di Schüller – la proiezione di Worms-Bretton o fronto-occipitale (descritta in precedenza) Rocca petrosa: PROIEZIONE DI STENVERS Posizione pz. Decubito prono sul tavolo radiologico con il capo leggermente flesso. Poiché le rocche petrose formano con il piano sagittale mediano un angolo di 45°, è necessario inclinare la testa del paziente di 45°rispetto al piano del tavolo. In questo modo l’asse della rocca risulta parallelo al piano sensibile. La posizione può essere stabilizzata inserendo sotto l’orecchio in esame un cuneo con un angolo di 45° Direzione RC Obliquo di 10° in senso caudo-craniale Incidenza RC 2 cm al’esterno e 3-5 cm sotto l’inion (protuberanza occipitale esterna), dal lato opposto a quello in esame Dati tecnici (T) (D) mAs: 80 – kVp: 72 – SID: cm 115 – Griglia: SI – Fuoco: F mAs: 25 – kVp: 72 – SID: cm 115 – Griglia: SI – Fuoco: F Criteri correttezza L’apice della rocca petrosa è libero da sovrapposizioni. Il canale semicircolare superiore è visto di faccia Fig. ATL12a_01 Fig. ATL12b_01 Rocca petrosa: PROIEZIONE DI STENVERS Criteri correttezza L’apice della rocca petrosa è libero da sovrapposizioni. Il canale semicircolare superiore è visto di faccia Risultato radiografico e schema anatomo-radiografico Fig. 3-65 pag. 190 Mazzuccato Fig. 3-66 pag. 190 Mazzuccato Rocca petrosa: PROIEZIONE DI CHAUSSÉ, 3° INCIDENZA Posizione pz. Decubito supino con il capo flesso di circa 30° e faccia ruotata di circa 10-15° verso il lato opposto a quello in esame Direzione RC Verticale Incidenza RC Immediatamente al di sopra ed al di fuori dell’angolo supero-esterno dell’orbita omolaterale Dati tecnici (T) (D) mAs: 80 – kVp: 72 – SID: cm 115 – Griglia: SI – Fuoco: F mAs: 25 – kVp: 72 – SID: cm 115 – Griglia: SI – Fuoco: F Criteri correttezza Ben evidenti le diverse strutture dell’orecchio medio ed interno (canali semicircolari superiore e laterale, vestibolo, chiocciola e condotto uditivo interno) Fig. 3-67 pag. 191 Mazzuccato Rocca petrosa: PROIEZIONE DI CHAUSSÉ, 3° INCIDENZA Criteri correttezza Ben evidenti le diverse strutture dell’orecchio medio ed interno (canali semicircolari superiore e laterale, vestibolo, chiocciola e condotto uditivo interno) Risultato radiografico e schema anatomo-radiografico Fig. 3-68 pag. 191 Mazzuccato Fig. 3-69 pag. 191 Mazzuccato Rocca petrosa: PROIEZIONE DI SCHÜLLER Posizione pz. In decubito prono sul tavolo radiologico con il lato del cranio in esame appoggiato al piano sensibile; il tronco è ruotato in modo che il piano sagittale del capo sia perfettamente parallelo al piano d’appoggio Direzione RC Obliquo di 25° in senso cranio-caudale Incidenza RC 4-5 cm al di sopra del meato acustico esterno del lato opposto a quello in esame Dati tecnici (T) (D) mAs: 64 – kVp: 68 – SID: cm 115 – Griglia: SI – Fuoco: F mAs: 20 – kVp: 68 – SID: cm 115 – Griglia: SI – Fuoco: F Criteri correttezza Ben evidenti le cellule mastoidee; il condotto uditivo interno è preso d’infilata e concentrico al condotto uditivo esterno. Buona rappresentazione dei capi articolari dell’articolazione A.T.M. Fig. ATL14b_01 Fig. ATL15aa_01 Rocca petrosa: PROIEZIONE DI SCHÜLLER Criteri correttezza Ben evidenti le cellule mastoidee; il condotto uditivo interno è preso d’infilata e concentrico al condotto uditivo esterno. Buona rappresentazione dei capi articolari dell’articolazione A.T.M. Risultato radiografico e schema anatomo-radiografico Fig. ATL14d_01 Fig. ATL14a_01 Mandibola: TECNICA DI STUDIO TRADIZIONALE PREMESSA • Lo studio panoramico e completo della mandibola, condilo compreso, utilizza alcune proiezioni tradizionali che non pongono particolari problemi tecnici. In particolare, tale studio viene realizzato attraverso l’esecuzione delle seguenti proiezioni: – proiezione frontale in antero-posteriore, già descritta in precedenza, con il raggio centrale che incide a livello della spina nasale. Lo studio mette in evidenza la sinfisi del mento e le parti parasinfisarie, che vengono proiettate frontalmente, la rimanente parte delle branche orizzontali, secondo un’incidenza fortemente obliqua, e le branche montanti – proiezione frontale cranio-caudale, tipo Worms-Bretton, anch ’ essa già descritta in precedenza, con il raggio centrale che incide a livello della glabella del frontale. Lo studio consente la visualizzazione della parte alta delle branche montanti – lo studio ortopanoramico (ortopantomografia) che produce un ’ ottima rappresentazione completa di tutta la mandibola, ad eccezione dell’articolazione temporo-mandibolare (A.T.M.) – la proiezione obliqua per lo studio dell’emimandibola – la proiezione di Schüller per lo studio dei condili e dei rapporti articolari del condilo mandibolare con la fossetta glenoidea del temporale Mandibola: PROIEZIONE OBLIQUA Posizione pz. Seduto in posizione semi-laterale rispetto al piano radiologico con appoggio della scapola del lato in esame. Il capo viene esteso in modo tale che la tempia aderisca al piano. In questo modo le branche ascendenti della mandibola si proiettano anteriormente alla colonna cervicale e l’angolo mandibolare del lato non in esame è in posizione più elevata rispetto al controlaterale studiato Direzione RC Obliquo di 10° in senso caudo-craniale Incidenza RC Sotto l’angolo mandibolare del lato opposto a quello in esame Dati tecnici (T) (D) mAs: 64 – kVp: 68 – SID: cm 115 – Griglia: SI – Fuoco: F mAs: 20 – kVp: 68 – SID: cm 115 – Griglia: SI – Fuoco: F Criteri correttezza Buona visualizzazione dell ’ emimandibola, della branca montante, del condilo mandibolare e del processo coronoideo Fig. ATL17b_01 Fig. ATL17c_01 Mandibola: PROIEZIONE OBLIQUA Criteri correttezza Buona visualizzazione dell’emimandibola, della branca montante, del condilo mandibolare e del processo coronoideo Risultato radiografico e schema anatomo-radiografico Fig. ATL17d_01 Fig. ATL17a_01 Mandibola: ART. TEMPORO-MANDIBOLARE (A.T.M.) Posizione pz. In decubito prono sul tavolo radiologico con il lato del cranio in esame appoggiato al piano sensibile; il tronco è ruotato in modo che il piano sagittale del capo sia perfettamente parallelo al piano d’appoggio. Per rappresentare l’A.T.M. si eseguono due radiogrammi, il primo a bocca chiusa ed il secondo a bocca aperta Direzione RC Obliquo di 25° in senso cranio-caudale Incidenza RC 4-5 cm al di sopra del meato acustico esterno del lato opposto a quello in esame Dati tecnici (T) (D) mAs: 64 – kVp: 68 – SID: cm 115 – Griglia: SI – Fuoco: F mAs: 20 – kVp: 68 – SID: cm 115 – Griglia: SI – Fuoco: F Criteri correttezza Buona rappresentazione dei capi articolari dell’A.T.M., con possibilità di valutare l’escursione motoria dei condili mandibolari Fig. ATL15a_01 Fig. ATL15b_01 Mandibola : ART. TEMPORO-MANDIBOLARE (A.T.M.) Criteri correttezza Buona rappresentazione dei capi articolari dell’A.T.M., con possibilità di valutare l’escursione motoria dei condili mandibolari Risultato radiografico e schema anatomo-radiografico Fig. ATL15d1_01 Fig. ATL15d2_01 Fig. ATL15c_01 Ossa nasali: PROIEZIONE L.L. Posizione pz. Seduto; piano sagittale mediano parallelo al piano sensibile. La posizione può essere stabilizzata attraverso l’utilizzo di appositi supporti di gommapiuma Direzione RC Orizzontale Incidenza RC Sulle ossa nasali Dati tecnici (T) (D) Criteri correttezza mAs: 64 – kVp: 68 – SID: cm 115 – Griglia: SI – Fuoco: F mAs: 20 – kVp: 68 – SID: cm 115 – Griglia: SI – Fuoco: F Rappresentazione completa delle ossa nasali Fig. ATL16b_01 Ossa nasali: PROIEZIONE L.L. Criteri correttezza Rappresentazione completa delle ossa nasali Risultato radiografico e schema anatomo-radiografico Fig. ATL16c_01 Fig. ATL16a_01 Arco zigomatico: PROIEZIONE SUBMENTO-VERTICE Posizione pz. Supino, con il capo iperesteso. Il vertice del cranio appoggia sulla cassetta radiologica in modo che il piano orbito-meatale risulti parallelo al piano sensibile Direzione RC Assiale, tra gli angoli della mandibola, inclinato di 5° in senso caudo-craniale rispetto all’ortogonale al piano sensibile. Il grado di angolazione del tubo radiogeno rispetto alla cassetta dipende dal grado di estensione del capo Incidenza RC Al centro del pavimento orale Dati tecnici (T) (D) mAs: 80 – kVp: 72 – SID: cm 115 – Griglia: SI – Fuoco: F mAs: 25 – kVp: 72 – SID: cm 115 – Griglia: SI – Fuoco: F Criteri correttezza Le arcate zigomatiche sono libere dalla sovrapposizione dell’arcata mandibolare Fig. ATL18b_01 Arco zigomatico: PROIEZIONE SUBMENTO-VERTICE Criteri correttezza Le arcate zigomatiche sono libere dalla sovrapposizione dell’arcata mandibolare Risultato radiografico e schema anatomo-radiografico Fig. ATL18c_01 Fig. ATL18a_01 Arco zigomatico: PROIEZIONE DI ZIMMER Posizione pz. Supino, piano sagittale mediano del cranio perpendicolare al piano di appoggio; mento leggermente esteso in modo che il piano passante per il centro della linea orbito-meatale e la proiezione superficiale del dente canino inferiore risulti perpendicolare al piano sensibile Direzione RC Assiale, inclinato in senso caudo-craniale e medio-laterale in modo da attraversare i due punti cutanei di riferimento (e quindi ortogonale al piano sensibile) Incidenza RC In corrispondenza del canino inferiore (o 2 cm al di sopra di tale punto se la proiezione viene effettuata a bocca aperta) Dati tecnici (T) (D) mAs: 80 – kVp: 72 – SID: cm 115 – Griglia: SI – Fuoco: F mAs: 25 – kVp: 72 – SID: cm 115 – Griglia: SI – Fuoco: F Criteri correttezza L ’ arco zigomatico è ben visibile e completamente isolato, in particolare se la proiezione viene effettuata a bocca aperta Fig. ATL20d_01 Fig. ATL20g_01 Arco zigomatico: PROIEZIONE DI ZIMMER (a bocca aperta) Criteri correttezza L ’ arco zigomatico è ben visibile e completamente isolato, in particolare se la proiezione viene effettuata a bocca aperta Risultato radiografico e schema anatomo-radiografico Fig. ATL120h_01 Fig. ATL20e_01 Corpo dell’osso zigomatico (o malare): PROIEZIONE OBLIQUA Posizione pz. Prono, con il torace sopra un rialzo comodo (ad es. un cuscino). Il corpo è un po’ ruotato dal lato opposto a quello in esame, con flessione del gomito e del ginocchio. Questa posizione facilita l’appoggio del tripode naso-orbita-zigomo del lato in esame. Il paziente può essere seduto e rivolto verso il teleradiografo Direzione RC Verticale (o orizzontale se il paziente è seduto) Incidenza RC In prossimità del basion, verso la radice della mastoide del lato che appoggia Dati tecnici (T) (D) mAs: 80 – kVp: 72 – SID: cm 115 – Griglia: SI – Fuoco: F mAs: 25 – kVp: 72 – SID: cm 115 – Griglia: SI – Fuoco: F Criteri correttezza Buona rappresentazione del corpo dell’osso zigomatico, dei suoi processi e del seno mascellare omolaterale. La proiezione è prevalentemente utilizzata per la ricerca di fratture delle ossa facciali Fig. 3-105 a, b pag. 218 Mazzuccato Corpo dell’osso zigomatico (o malare): PROIEZIONE OBLIQUA Criteri correttezza Buona rappresentazione del corpo dell’osso zigomatico, dei suoi processi e del seno mascellare omolaterale. La proiezione è prevalentemente utilizzata per la ricerca di fratture delle ossa facciali Risultato radiografico e schema anatomo-radiografico Fig. 3-106 pag. 219 Mazzuccato Fig. 3-107 pag. 219 Mazzuccato PROIEZIONI RADIOLOGICHE. CRANIO