Il modello Keynesiano reddito-spesa con settore pubblico Corso di macroeconomia 2013 La contabilità economica nazionale in presenza del settore pubblico • Il Pil comprende ora non solo i beni e servizi prodotti dal settore privato dell’economia, ma anche quelli prodotti dal settore pubblico: servizi della pubblica amministrazione a livello locale e statale; istruzione, sanità, trasporti pubblici, ecc. Comprende inoltre gli investimenti pubblici (infrastrutture, edifici pubblici) finanziati dallo stato e realizzati da imprese private. • I servizi prodotti della pubblica amministrazione non hanno un prezzo di mercato, e vengono quindi valutati in base al loro costo di produzione. Per i servizi pubblici, il valore aggiunto, che entra nel computo del PIL, coincide sostanzialmente con le retribuzioni pagate a coloro che forniscono tali servizi Il reddito disponibile delle famiglie • In presenza di settore pubblico il reddito di cui le famiglie possono disporre per consumo o risparmio dipende ora anche dalla imposizione fiscale e dai trasferimenti pubblici • YD = Y – Pt – T + TR • Dove T sone le tasse (prelievo fiscale) e TR sono i trasferimenti alle famiglie, Pt sono i profitti trattenuti dalle imprese – prevalentemente fondi di ammortamento (che in seguito trascureremo), che sono per definizione risparmi lordi delle imprese • La imposte principali sono quelle sul reddito delle famiglie e delle imprese (Irpef, Irap) o imposte dirette e quelle sul valore aggiunto (IVA) o imposte indirette. • I principali trasferimenti sono le pensioni, la cassa integrazione e sussidi di disoccupazione, assegni familiari, altre forme di sostegno al reddito delle famiglie. Sono compresi nei trasferimenti anche gli interessi pagati sui titoli del debito pubblico posseduti dal settore privato (famiglie e imprese). Impieghi e destinazione del reddito • Y ≡ C + S + T – TR Dove S è la somma dei risparmi delle famiglie e dei risparmi lordi delle imprese (questi ultimi coincidono per definizione con gli utili di impresa non distribuiti, che comprendono l’ammortamento). Il Pil può essere destinato a consumi, investimenti privati, o acquisti della pubblica amministrazione (G) Y ≡ C + Iex-post + G Gli acquisti della pubblica amministrazione G comprendono tutte le spese sostenute per la produzione di servizi pubblici e quelle sostenute per la realizzazione di opere pubbliche da parte di imprese private • Sulla base delle due identità precedenti avremo dunque anche l’identità: • C + S + T – TR ≡ C + Iex-post + G • Che possiamo riscrivere: • S ≡ Iex-post + (G + TR –T) • Cioè nella contabilità nazionale i risparmi aggregati e il prelievo fiscale sono per definizione uguali alla somma di investimenti ex-post e spesa pubblica in beni e servizi Il circuito reddito-spesa in presenza di settore pubblico Y – Sf –T +TR YD • Imprese e settore pubblico Famiglie C Sh I G L’equilibrio macroeconomico tra domanda e produzione • Dunque le uscite dal circuito reddito – spesa sono ora le tasse al netto dei trasferimenti e i risparmi aggregati (Sf + Sh), mentre le immissioni nel circuito reddito-spesa sono gli investimenti decisi dalle imprese e gli acquisti della pubblica amministrazione che comprendono tutti i servizi pubblici più la spesa pubblica in beni e servizi prodotti dal settore privato. • D≡C+I+G • Y ≡ C + S + (T – TR) • La condizione di equilibrio macroeconomico richiede pertanto che • I + G = S + (T – TR) • Dobbiamo dunque ora procedere a determinare il livello del reddito che soddisfa la condizione di equilibrio macroeconomico Il modello reddito – spesa con il settore pubblico • • • • • • • • 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. D≡C+I+G C = C0 + c YD YD = Y- T + TR T = T0 TR = TR0 I = I0 G=G0 Y=D • Dove la 8 è la condizione di equilibrio macroeconomico. • • • • Sostituendo YD abbiamo C = C0 + c (Y – T0 + TR0) = C0 + c(TR0-T0) + cY E quindi D ≡ C0 + c(TR-T) + cY + I0 + G0 • La condizione di equilibrio quindi è: • Y = C0 + c(TR0-T0) + cY + I0 + G0 • Che risolvendo per Y diventa: • Y = ([C0 + I0 + G0 + c (TR0-T0)]) / (1-c) • Se varia la spesa pubblica il reddito varia: • ΔY = ΔG/(1-c) • Se variano le imposte T la variazione del reddito è di segno opposto e il moltiplicatore è più piccolo: • ΔY = - ΔTc/(1-c) • Spiegare il motivo economico per cui il moltiplicatore è più piccolo. Teorema di Haavelmo o del bilancio in pareggio • Un aumento della spesa pubblica in beni e servizi accompagnato da un aumento di pari ammontare della tassazione fa comunque aumentare il prodotto nazionale e lo fa aumentare di un ammontare pari all’aumento di spesa pubblica. • 1. ΔY = ΔG / (1-c) - ΔTc / (1-c) • Per ipotesi ΔG è di pari ammontare di ΔT e quindi la 1 può essere riscritta: • ΔY = ΔG (1-c)/1-c) = ΔG • Il teorema di Haavelmo è importante perché fa vedere come una politica di bilancio effettuata mantenendo il pareggio, cioè l’uguaglianza tra spese ed entrate, può avere effetti espansivi. • La ragione di questo è che un aumento delle imposte riduce la domanda aggregata solo per la quota c del reddito sottratto dall’imposta che le famiglie avrebbero destinato ai consumi, mentre l’aumento di spesa pubblica si traduce per intero in aumento di domanda aggregata. Di conseguenza il moltiplicatore della spesa pubblica è più elevato, in valore assoluto, di quello delle imposte. D D’ D ΔG c C0+I0+G0 +cTR0-cT0 45 Y* Y** Y Imposte e trasferimenti che dipendono dal reddito • • • • • • TR = TR0 – trY T = T0 + tY YD = Y – (T0 + tY) + (TR0 - trY) C= C0 + cYD C = C0 + c (TR0 - T0) + c (1-t-tr)Y Y = A / [1 – c(1-t-tr)] Dove A ≡ C0 + I0 + G0 + c (TR0 - T0) Il moltiplicatore in presenza di imposte e trasferimenti dipendenti dal reddito è più basso che in loro assenza: si dice quindi che essi agiscono come stabilizzatori automatici Determinazione grafica dell’equilibrio quando imposte e trasferimenti dipendono dal reddito D D c(1-t-tr) A 45 Y* Y Determinazione grafica dell’equilibrio a partire dalla funzione del risparmio e delle imposte • Ipotizziamo per semplicità TR=0 • S = - C0 + (1 – c)YD = - C0 +(1-c)(Y – T0 – tY) (1-c) ≡ s S = – C0 + sY – sT0 – stY = Y s(1-t) – sT0 – C0 S S s(1-t) -C0-sT0 Y Determinazione dell’equilibrio macroeconomico • S + T = -C0-sT0+s(1-t)Y + T0 + tY S,T, G, I ΔG= Δ(S+T)= ΔS+ΔT S+T G+I+ΔG G+I s(1-t) +t Y* Y** Y La spesa pubblica nel modello keynesiano redditospesa • Nel modello reddito spesa senza settore pubblico avevamo che dato I le variazioni di Y portano S ad eguagliare I e portano dunque alla condizione di equilibrio macroeconomico I=S cioè D=Y • Quando c’è il settore pubblico abbiamo che dati I e G, le variazioni del reddito portano S+T ad eguagliare I+G e a realizzare quindi la condizione di equilibrio macroeconomico G+I = S+T cioè D=Y • Un aumento della spesa pubblica genera una variazione di pari importo della somma di risparmio privato e entrate fiscali • Un aumento di spesa pubblica genera un aumento delle entrate fiscali attraverso l’aumento del reddito; sebbene di importo minore dell’incremento di spesa pubblica • Simmetricamente una diminuzione della spesa pubblica porta ad una riduzione del risparmio privato e delle entrate fiscali Raggiungimento del pieno impiego in una economia chiusa • La teoria keynesiana del reddito mostra che non vi è tendenza spontanea del sistema verso il pieno impiego • Mostra anche che utilizzando la politica di bilancio o politica fiscale - utilizzando cioè spesa pubblica trasferimenti e imposte - è possibile determinare livelli di Produzione/reddito di equilibrio più elevati a cui corrispondono livelli di occupazione più elevati: la politica economica ha gli strumenti per realizzare la piena occupazione del lavoro.