Fisiopatologia cardiaca Alterazioni funzionalià/struttura cardiaca Figura Alterazioni funzionalià/struttura cardiaca Fisiopatologia cardiaca Alterazioni del Pericardio (pericarditi, emoraggie) Miocardio (miocarditi infettive, Miocardiopatie dismetaboliche, cardiomiopatie) Endocardio (endocarditi infettive e reumatiche) Alterazioni delle strutture Vizi valvolari acquisiti e cardiomiopatie congenite Alterazioni della funzionalità Aritmie, Insufficienza cardiaca, Cardiopatia ischemica Patologia della formazione e della conduzione dell’impulso cardiaco Le Aritmie cardiache: Basi anatomiche Aritmie cardiache Definizioni • Disturbi del ritmo cardiaco dovute ad alterazioni della formazione e/o della propagazione dell’impulso. • Le alterazioni della propagazione dell’impulso (da rientro ripetitivo) sono di gran lunga più frequenti e si associano a: – Disomogeneità elettrofisiologica e anatomica – Blocchi e rallentamenti della conduzione – Rieccitamento • Le alterazioni della formazione dell’impulso si associano a: – Aumento dell’automatismo – Aumento dell’attività Aritmie cardiache Basi strutturali • Proprietà intrinseche delle cellule (muscolari) dei nodi e del tessuto di conduzione (autonomia, eccitabilità e conducibilità) • Proprietà intrinseche dei miocardiociti (le stesse in grado diverso) • Organizzazione vettoriale dei tessuti miocardico e di conduzione • Giunzioni comunicanti asimmetriche (NordàSud) e simmetriche (laterali) • Innervazione del tessuto di conduzione e del miocardio Fasci o vie internodali Fascio AV o F.di His Classificazione delle aritmie: • Ipercinetiche: – Aumentata frequenza dei nodi – Attivazione di centri ectopici – Da rientro • Ipocinetiche: – Diminuita frequenza del seno – Fenomeni di scappamento – Blocchi e disturbi della conduzione Localizzazione e tipi di aritmie • Aritmie sinusali (tachicardie, bradicardie, aritmie) • Extrasistoli (sopraventricolari, ventricolari, giunzionali, a salve, ordinate: bigeminismo, trigeminismo, ecc.) • Tachicardie ectopiche: – sopraventricolari: tachicardia parossistica atriale, flutter atriale, fibrillazione atriale – ventricolari: tachicardia parossistica ventricolare, flutter ventricolare, fibrillazione ventricolare • Distrurbi della conduzione: – blocchi seno-atriali – blocchi atrio-ventricolari (I, II, III grado, ecc.) – blocchi intraventricolari (branca dx, sin, blocchi fascicolari) Tachicardie atriali (in genere ben tollerate) • Tachicardia parossistica atriale: – frequenza 160-200/min – focus ectopico o rientro a livello nodo A-V • Flutter atriale: – frequenza 200-300/min – unico focus ectopico sopravvento sul nodo del seno • Fibrillazione atriale: – frequenza 350-600/min - focus ectopico Tachicardie ventricolari (potenzialmente letali) • Tachicardia parossistica ventricolare: – frequenza 150-200/min – focus ectopico o rientro • Flutter ventricolare: – frequenza 220-300/min – focus ectopico • Fibrillazione ventricolare: – frequenza >300/min – potenzialmente rapidamente letale Normale conduzione e contrazione Fibrillazione ventricolare Shock defibrillatorio che depolarizza in maniera sincrona tutti i miociti Defibrillazione mediante shock elettrico Meccanismi patogenetici generali delle aritmie • Alterata regolazione del tessuto di conduzione (modificazioni da agenti esterni) • Alterata anatomia del tessuto di conduzione (congenita o necrosi) • Alterata regolazione dei miocardiociti (genetica o modificazioni da agenti esterni) • Alterazioni anatomiche del miocardio (necrosi) Componenti fisiopatologiche dell’aritmogenesi: Formazione dell’impulso Meccanismo e molecole Esempio di aritmie Soppressione o accelerazione del pacemaker fisiologico (Correnti del pacemaker, canali Ca++ tipo T) Tachicardie o bradicardie sinusali Automaticità patologica (oscillatori del Ca++ ??) Tachicardia atriale ectopica Innesco dei segnali di attività diastolica (canali Ca++, trasportatori Na/Ca) Tachicardia ventricolare da digitale, da antiobiotici macrolidi, aritmie da riperfusione 3a.-Canali ionici e recettori delle cellule di conduzione 3b.-Gap junctions asimmetriche dei dischi intercalari. • Integrità delle fibre di conduzione • Proprietà dei canali ionici e di recettori vari sulle cellule di conduzione • Proprietà delle gap junctions dei dischi intercalari • Proprietà di altre giunzioni Aritmia da istamina ( cAMP): disorganizzazione di un disco intercalare MECCANISMO di SCAPPAMENTO LOCALE Area di necrosi Progressione della normale contrazione Blocco da necrosi Regolazione a minore frequenza (bradicardia) Giunzione comunicante Area di necrosi Giunzione comunicante Area di necrosi Nord Progressione della normale contrazione MECCANISMO di RIENTRO Sud 4.-Ruolo dei canali ionici, delle pompe ioniche e dei trasportatori • Diversi canali ionici intervengono nella definizione della curva elettrica del miocardiocita • Channellopatie familiari • Alterazioni delle pompe • Alterazioni dei treasportatori Canali ionici responsabili del potenziale elettrico cardiaco Perdita di funzione Guadagno di funzione Aritmie familari Sono rare, ma permettono di fare chiarezza nei meccanismi molecolari che possono essere alla base delle aritmie acquisite. Si conoscono molte aritmie monogeniche. Fattori genetici complessi possono essere coinvolti, come fattori predisponenti, anche nella patogenesi di aritmie più comuni acquisite ma la loro identità è sconosciuta. Aritmie ereditarie Sindrome della QT lunga Tachicardia ventricolare familiare Ineccitabilità atriale totale familiare Disfunzione congenita del seno del nodo Sindrome di Wolf-Parkinson-White Difetto familiare del setto atriale Blocco atrioventricolare familiare Blocco di branca familiare Sindrome della QT lunga v E’ un’aritmia che aumenta il rischio di sincope e di morte improvvisa da fibrillazione ventricolare. v In questi pazienti la fibrillazione viene di solito scatenata da esercizio intenso o eccitazione, raramente a riposo. v Lesione ECG: allungamento del tratto QT che mostra la durata della ripolarizzazione cardiaca; possono essere presenti altre alterazioni della ripolarizzazione. v Può essere acquisita (più frequente) o familiare. v La causa più frequente sono i alcuni farmaci antiaritmici (classe III, chinidina) e agenti psicoattivi (tioridazina). v Geneticamente è autosomica e si presenta come dominante o recessiva. Sono stati identificati almeno 8 geni coinvolti. Sindrome della QT lunga: alterazioni ECG e del potenziale di azione del miocardiocita. Canali ionici responsabili del potenziale elettrico cardiaco Perdita di funzione Guadagno di funzione Base molecolare di alcune varianti familiari della sindrome dalla QT lunga Locus LQT1 Cromos Gene codificato 11p15.5 Canale K + Meccanismo fisiopatologico Perdita di funzione, mancata ripolarizzazione LQT2 7q35-36 Canale K + Perdita di funzione, mancata ripolarizzazione LQT3 3p21-24 Canale Na+ Guadagno di funzione, mancata ripolarizzazione Sindrome di Wolf-Parkinson-White Preeccitamento durante il normale ritmo sinusale P Colore azzurro: normale tessuto di conduzione Colore rosso: branca accessoria della sindrome di WPW responsabile del preeccitamento ventricolare e della tachicardia da rientro. P Onda delta P Onda delta Preeccitamento durante una tachicardia sopraventricolare con flutter atriale + rapida risposta ventricolare (160 battiti/min) Patologia molecolare della sindrome di WPW • E’ una malformazione del tessuto di conduzione per la presenza di una branca accessoria atrioventricolare con consequenze aritmiche. • Consequenze: – Preeccitamento ventricolare e aritmia da rientro: – Aritmia parossistica (flutter atriale) – Presincope à sincope, respiro corto • Terapia: Studio elettrofisiologico e ablazione chirurgica della branca accessoria. • Patogenesi della malformazione: – Nei casi familiari: carattere autosomico dominante – Identificati vari loci della sindrome di WPW – Identificato un gene in 7q34-q36, la subunità g2 regolatrice della protein-chinasi A (AMP-attivata) con mutazione R302Q = sostituzione glutamina con arginina. Aritmie e morte improvvisa Le aritmie sono il quadro finale di disfunzione cardiaca che portano all’insufficienza e alla morte. Morte improvvisa e attività elettrica Alterazioni funzionalià/struttura cardiaca Fisiopatologia cardiaca Ipertrofia e dilatazione: Due diversi meccanismi di compenso Per aumento della contrazione o per aumento di volume Ipertrofia: meccanismo di riserva con cui il cuore ricorre in condizioni di iperlavoro cronico, quando non siano più sufficienti i meccanismi di riserva fisiologici Ipertrofia concentrica: Ipertrofia eccentrica: sovraccarico cronico di pressione (ixtensione art., stenosi aortica sovraccarico cronico di volume(ins.aortica, mitralica), car.mio dilatative Perché si scompensa? Alterazioni strutturali delle camere Modificazioni del profilo di espressione genica Comporta una riduzione della contrattilità Modificazione del profilo metabolico, maggiorre produzione di radicali liberi Alterazione funzionale/strutturale Compenso Scompenso Insufficienza cardiaca Quali alterazioni funzionali/strutturali? PERICARDIO - Emorragie Pericarditi acute e croniche ENDOCARDIO -. Prevalente natura infiammatoria, Endocardite reumatica ed infettive MIOCARDIO Malattie specifiche del miocardio: Miocarditi Infettive Miocardiopatie dismetaboliche, da malattie sistemiche, disordini neuromoscolari, tossiche Cardiomiopatie (solo componente muscolare): Dilatative Ipertrofiche Restrittive Quali alterazioni funzionali/strutturali? VIZI VALVOLARI e ALTERAZIONI DEI VASI - MITRALE Stenosi Insufficienza causata da endocardite reumatica procura ipertrofia ventricolo destro valvulopatia reumatica, endocardite, infarto, cardiomiopatia dilatativa procura dilatazione ventricolo sinistro, ixtrof, resistenza polmonare poi ixtrofia ven.dx. Valvola AORTICA Stenosi Insufficienza causata da endocardite reumatica, ins.aort., vizi mitralici procura ipertrofia ventricolo sn e anche dil. basso valore pres.aortica valvulopatia reumatica ed endocardite procura ixtrofia ven.sn.eccentrica, successiva ixtrofia dx. Ischemia Cardiaca Causa più frequente di malattia cardiaca PERCHÉ: Stenosi coronarie in seguito a processo di aterogenesi e complicanze: Trombosi su fissurazione placca COME: Angina Pectoris Infarto miocardio Cardiopatia Ischemica Morte cardiaca Ischemia e Infarto del miocardio Descrizione Lesioni cellulari e subcellulari Ruolo del Ca++ e riperfusione Riparazione, rimodellamento ed esiti Anatomia delle coronarie e stenosi aterosclerotica Downloaded from: Robbins & Cotran Pathologic Basis of Disease (on 19 March 2007 08:20 AM) Angina Pectoris Stenosi Vasospasmo Aggregazione Piastrinica Aumento del fabbisogno miocardico Dolore TORACICO EPISODICO che si ha in seguito ad incremento richiesta di lavoro muscolare in condizioni di alternata perfusione ematica. Caratteristiche dell’area di necrosi • • • • • • Localizzazione e calibro del vaso coronarico Assenza di circoli collaterali Importanza funzionale dell’area irrorata Durata dell’ischemia Modalità di riperfusione: necrosi e apoptosi Rimodellamento post-infartuale L’estensione dell’area di necrosi dipende dalla durata dell’ischemia e raggiunge il massimo dopo 6 ore fino a comprendere la quasi totalità dell’area bersaglio dell’occlusione (irrorata dal vaso occluso) Perfuso e sano Non perfuso Necrosi Principale marcatore di necrosi e di danno: MDA o malondialdeide Marcatori sierici Terapia dell’infarto: riperfondere l’area ischemica Acuta: Riduzione del metabolismo: β-bloccanti Trombolisi: t.antiaggregante+fibrinolisi angioplastica+stent medicati, aspirazione +stent medicati Cronica: By-pass coronarici+ t.antiaggregante Placebo Aspirin Streptok Effetti della terapia antiaggregante, anticoagulante o di ambedue Aspirin+Streptok Terapia del trombo coronarico Trombolisi Aspirazione+ Angioplastica Dopo angioplastica Al momento del ricovero DANNO DA RIPERFUSIONE Paradosso O2 Paradosso Ca2+ Paradosso pH Infiammazione Insufficienza Cardiaca Quando la capacità contrattile del cuore non è in grado di mantenere una circolazione sanguigna sufficiente a soddisfare i bisogni del metabolismo { { Acuta Infarto, ipertensione, malattie vascolari Cronica Malattie polmonari croniche, insufficienza sinistra cronica Sinistra Edema polmonare Destra Edema periferico e congestione venosa Ins. Cardiaca Sinistra Perché: • Ischemia coronarica; • Ipertensione; • Alterazione della valvola aortica mitralica • Malattie miocardiche Conseguenze: Edema polmonare Diminuzione sangue circolante Ipertensione ed Ipoperfusione Ins. Cardiaca Destra Perché: Causa: • Conseguenza insufficienza sinistra • Stenosi mitralica • Aumento resistenza circolare polmonare (cuore polmone) • Cardiomiopatie Incremento pressione venosa Edema periferico (Fegato molle congesto Effetti insufficienza cardiaca Gettata cardiaca inadeguata ê Insufficienza apporto sangue ê Diminuzione tensione O2 tessuti (IPOSSIA STAGNANTE) ê Quantità O2 ridotta ê DEGENERAZIONI ê NECROSI Effetti insufficienza cardiaca circolazione cerebrale: mantenuta vicino al ……. N è 750 ml/min Danno irrev. è 10 ml/min flusso coronarico: normale fino a stadi terminali flusso rene: ê da 1,1 l/min è 0,5 l/min flusso epatico: ipossia stagnante flusso estremità: vaso costrizione periferica, cute pallida/fredda, cianosi (bassa portata) IPERTENSIONE MALATTIE VALVOLARI Lavoro cardiaco Ixtrofia e/o dilatazione INFARTO DEL MIOCARDIO Aum.massa Aum.sintesi proteica Att.geni precoci Att.program gen.fetale Proteine anomale Fibrosi DISFUNZIONE CARDIACA Insuff.Cardiaca - Aritmie