Diapositiva 1 - Torelli

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Istituto Comprensivo Statale
«Torelli – Fioritti» - Apricena
Relatore:
Dirigente Scolastico
Prof. Giuseppe DE CATO
12/10/2015
Forse per il mondo
sei solo una persona,
ma per qualche persona
sei tutto il mondo.
Gabriel García Marquez
Scuola laterale positiva – By: Giuseppe De Cato
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B E S - Bisogni Educativi Speciali
Disabilità Legge 104/92




Psicofisico
Sensoriale
Motorio
Autismo
Certificazione
 DSA (Dislessia, disgrafia, disortografia, discalculia)
 Disturbi specifici del linguaggio
 Desprassia (Problema dell’organizzazione del movimento)
 Disturbo dell’apprendimento non verbale (NLD)
 A.D.H.D. (Attention Deficit Hyperactivity Disorder)
 D.O.P. (Disturbo Oppositivo Provocatorio)
 Funzionamento cognitivo limite (borderline cognitivo)
Documentazione clinica presentata a scuola dalla
famiglia e considerazioni didattiche verbalizzate
dal Consiglio di classe/interclasse/intersezione
P. E. I.
(G L H O)
Disturbi evolutivi Specifici
Svantaggio
 Socio economico
 Linguistico (stranieri)
 Culturale
 Altre difficoltà (malattie,
traumi, dipendenze
Segnalazioni su basi oggettive
(servizi sociali, pediatra,…) e
considerazioni pedagogiche e
didattiche verb. dal consiglio di
Classe/interclasse/intersezione
P. D. P. (Piano Didattico Personalizzato)
(redatto dai consigli di classe/intercl./intersez. e condiviso con la famiglia)
 Insegnante di sostegno
 Strategie educative e didattiche
 Percorsi differenziati
Percorsi personalizzati - strategie educative e didattiche
Strumenti compensativi e misure dispensativete
Elaborazione grafica By: Giuseppe De Cato
La passione
tinge dei propri colori
tutto ciò che tocca.
Baltasar Gracian y Morales
Scuola laterale positiva – By: Giuseppe De Cato
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Il ruolo del Consiglio di Classe/Interclasse/Intersezione
Ai sensi e per gli effetti della direttiva MIUR del 27/12/2012 e della CM n. 8/2013,
sussistendo le condizioni ivi previste “elementi oggettivi” (Certificazione del SISH
della ASL, Segnalazione degli operatori dei servizi sociali), ovvero ben fondate
considerazioni psicopedagogiche e didattiche,
RUOLO FONDAMENTALE PER:
 la rilevazione della presenza di alunni con bisogni educativi speciali
 l’individuazione della Tipologia di BES (Disabilità certificate, Disturbi
evolutivi specifici, Borderline cognitivo, Tipologie di svantaggio) e quindi
l’individuazione delle modalità d’intervento (PEI o PDP)
 le strategie didattiche inclusive e le condizioni facilitanti, che consentono
l’attiva partecipazione degli alunni al processo di apprendimento.
 i progetti speciali cui gli alunni hanno partecipato o parteciperanno
 le proposte di miglioramento
 le eventuali richieste di personale (interno e/o esterno alla scuola)
 la richiesta di finanziamenti (per acquisti di materiale didattico, per usufruire
di specialisti ed esperti, per attività aggiuntive d’insegnamento, ecc…)
By: Giuseppe De Cato
12/10/2015
La vera cultura vive di
simpatie e ammirazioni, non
di antipatie e disprezzo.
William James
Scuola laterale positiva – By: Giuseppe De Cato
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Il Piano annuale per l’inclusività
è elaborato in ossequio alla Direttiva MIUR
del 27.12.2012 e della successiva Circolare
MIUR – D. G. Studente Prot. n. 561 del
6.3.2012.
Il P A I raccoglie in un quadro organico gli
interventi da porre in essere per affrontare
le problematiche relative all’inclusività.
12/10/2015
By: Giuseppe De Cato
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Destinatari degli interventi
a favore dell’inclusione scolastica sono tutti
gli alunni con Bisogni Educativi Speciali , e
cioè:
 alunni con disabilità (L.104/92, L. 517/77)
 alunni con disturbi evolutivi specifici
(L. 170/2010, L. 53/2003)
 alunni con svantaggio socio-economico,
svantaggio linguistico e/o culturale.
12/10/2015
By: Giuseppe De Cato
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Gli interventi coinvolgono soggetti diversi:
Insegnanti, Famiglie, Équipe del SISH, Esperti
esterni e gli stessi Alunni.
L’Istituto Comprensivo «Torelli – Fioritti» di
Apricena si propone di potenziare la cultura
dell’inclusione per rispondere in modo efficace
alle necessità di ogni alunno che, con continuità
o per determinati periodi, manifesti bisogni
educativi speciali.
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By: Giuseppe De Cato
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Gli Organi Collegiali
Il Collegio Docenti
discute e delibera il Piano Annuale per l’Inclusività.
Il Consiglio di classe
Il primo passo per l’inclusione dell’alunno è la stretta collaborazione
tra gli insegnanti del consiglio di classe, per facilitare l’appartenenza
dell’alunno in difficoltà al contesto socio educativo del gruppo classe.
Il Consiglio di Classe rileva i Bisogni Educativi Speciali e programma
gli interventi educativo-didattici
Il Gruppo di lavoro per l’inclusione (GLI)
Consiglia e supporta i colleghi sulle strategie e metodologie di
gestione delle classi; raccoglie e coordina le proposte formulate dai G.
L. H. operativi; elabora proposte di aggiornamento e integrazione
del “Piano Annuale per l’Inclusione”
12/10/2015
By: Giuseppe De Cato
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La Scuola è quindi chiamata a:
 creare un ambiente accogliente e di supporto;
 sostenere gli apprendimenti attraverso una revisione del
curricolo;
 promuovere l’attiva partecipazione dei discenti al
processo di apprendimento;
 favorire l’acquisizione di competenze collaborative;
 promuovere culture politiche e pratiche inclusive
attraverso una più stretta collaborazione fra tutte le
componenti della comunità educante.
 riduzione delle barriere che limitano l’apprendimento e
la partecipazione sociale attraverso l’utilizzo di
facilitatori e l’analisi dei fattori di contesto, sia
ambientali che personali.
12/10/2015
By: Giuseppe De Cato
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La conoscenza è potere,
ma è l’entusiasmo
che fa scattare l’interruttore.
Ball Ivern
Scuola laterale positiva – By: Giuseppe De Cato
By: Giuseppe De Cato
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Legge n. 170 del 08.10.2010
Nuove norme in materia di disturbi specifici
di apprendimento in ambito scolastico
D.M. MIUR 12.07.2011 - prot. n. 5669
emanato ai sensi dell’art. 7, c. 2 Legge n. 170/2010
con allegate
« Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e
studenti con disturbi specifici di apprendimento »
12/10/2015
By: Giuseppe De Cato
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NON SI TRATTA DI CARENZE MENTALI
Poste nelle condizioni di attenuare o compensare il disturbo, le
persone con disturbi specifici di apprendimento (DSA)
sviluppano stili di apprendimento specifici, volti a compensare
le difficoltà incontrate a seguito del disturbo.
Tra i colpiti molti personaggi illustri:
Albert Einstein, Leonardo Da Vinci, Thomas Edison, Pablo
Picasso, Walt Disney, Hans Christian Andersen, Gustave
Flaubert, Agatha Christie, Mark Twain, Giulio Verne,
Giulio Cesare, Napoleone, Franklin Roosevelt, George
Washington, John Fitzerald Kennedy, Charles Darwin,
Michael Faraday, Michelangelo, Raffaello, Beethoven,
Mozart, John Lennon, Vincent Van Gogh, …
12/10/2015
By: Giuseppe De Cato
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I DSA coinvolgono trasversalmente i Servizi sanitari
specialistici e la Scuola.
La legge riconosce la dislessia (lettura), la disgrafia e
disortografia (scrittura) e la discalculia (calcolo) quali
disturbi specifici di apprendimento (DSA), che si
manifestano in presenza di capacità cognitive
adeguate, in assenza di patologie neurologiche e di
deficit sensoriali, ma possono costituire una
limitazione per alcune attività della vita quotidiana.
12/10/2015
By: Giuseppe De Cato
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DISLESSIA
Un disturbo specifico che si manifesta con una
difficoltà nell’imparare a leggere, in particolare nella
decifrazione dei segni linguistici, ovvero nella
correttezza e nella rapidità della lettura.
Da un punto di vista clinico, la dislessia si manifesta
attraverso una minore correttezza e rapidità della
lettura ad alta voce rispetto alle attese, in rapporto
all’età, classe frequentata e istruzione ricevuta.
12/10/2015
By: Giuseppe De Cato
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DISGRAFIA E DISORTOGRAFIA
Si tratta di disturbi specifici di scrittura. Entrambi
sono in rapporto all’età anagrafica dell’alunno.
Il primo interessa la grafia e fa quindi riferimento al
controllo degli aspetti grafici e formali della scrittura
manuale ed è collegato al momento motorio-esecutivo
della prestazione.
La disortografia si può definire, invece, come un
disordine di codifica del testo scritto.
12/10/2015
By: Giuseppe De Cato
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DISCALCULIA
Un disturbo specifico che riguarda l’abilità
di calcolo, sia nella componente dell’organizzazione della
cognizione numerica (intelligenza numerica basale), sia
in quella delle procedure esecutive e del calcolo.
Sul piano procedurale, la discalculia rende difficoltose le
procedure esecutive implicate nel calcolo scritto: la
lettura e scrittura dei numeri, l’incolonnamento, il
recupero dei fatti numerici e gli algoritmi del calcolo
scritto vero e proprio.
12/10/2015
By: Giuseppe De Cato
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COMORBILITÀ
La dislessia, la disgrafia, la
disortografia e la discalculia
possono sussistere separatamente o
coesistere in una stessa persona.
In tal caso il disturbo si definisce,
tecnicamente, « comorbilità »
12/10/2015
By: Giuseppe De Cato
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Attento mentre parli.
Con le tue parole tu crei
un mondo intorno a te.
Proverbio Navajo
Scuola laterale positiva – By: Giuseppe De Cato
By: Giuseppe De Cato
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a) garantire il diritto all’istruzione;
b) favorire il successo scolastico e una formazione adeguata, anche
attraverso misure didattiche di supporto;
c) ridurre i disagi relazionali ed emozionali;
d) adottare forme di verifica e di valutazione adeguate alle necessità
formative degli alunni;
e) preparare gli insegnanti e sensibilizzare i genitori nei confronti delle
problematiche legate ai DSA;
f) favorire la diagnosi precoce e i percorsi didattici riabilitativi;
g) incrementare la comunicazione e la collaborazione Scuola – Famiglia -Servizi sanitari durante il percorso d’istruzione e di formazione;
h) assicurare agli alunni eguali opportunità di sviluppo delle capacità in
ambito sociale e professionale.
12/10/2015
By: Giuseppe De Cato
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La diagnosi dei DSA è effettuata nell’ambito dei trattamenti
specialistici assicurati dal Servizio sanitario nazionale, ed è
comunicata dalla famiglia alla scuola.
Per gli studenti che, nonostante adeguate attività di recupero
didattico mirato, presentano persistenti difficoltà, la scuola
trasmette apposita comunicazione alla famiglia.
E’ compito delle scuole di ogni ordine e grado, comprese le
scuole dell’infanzia, attivare, previa apposita comunicazione
alle famiglie interessate, interventi tempestivi, idonei ad
individuare i casi sospetti di DSA.
12/10/2015
By: Giuseppe De Cato
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Al fine di avviare il percorso per la diagnosi, la scuola provvede a
segnalare alle famiglie le eventuali evidenze di possibili DSA,
riscontrate nelle prestazioni quotidiane in classe e persistenti
nonostante l’applicazione di adeguate attività di recupero didattico
mirato.
Al fine di garantire agli alunni con DSA di usufruire delle misure
educative e didattiche di supporto di cui all’art. 5 della L. 170/2010, gli
Uffici Scolastici Regionali attivano tutte le necessarie iniziative e
procedure per favorire il rilascio di una certificazione diagnostica
dettagliata e tempestiva da parte delle strutture preposte.
La certificazione di DSA viene consegnata dalla famiglia ovvero dallo
studente maggiorenne, che intraprendono le opportune iniziative.
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By: Giuseppe De Cato
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1. Gli studenti con diagnosi di DSA
hanno diritto a fruire di appositi
provvedimenti dispensativi e
compensativi di flessibilità didattica
nel corso dei cicli di istruzione e
formazione e negli studi universitari.
12/10/2015
By: Giuseppe De Cato
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2. Agli studenti con DSA Le istituzioni scolastiche devono
preoccuparsi di garantire:
a. l’uso di una didattica individualizzata e personalizzata, con
forme efficaci e flessibili di lavoro, tenendo conto anche di
peculiarità dei soggetti (es. bilinguismo), adottando metodologie
strategie educative adeguate;
b.l’introduzione di strumenti compensativi, compresi i mezzi di
apprendimento alternativi e le tecnologie informatiche, nonché
misure dispensative da alcune prestazioni non essenziali ai fini
della qualità dei concetti da apprendere;
c. per l’insegnamento delle lingue straniere, l’uso di strumenti
compensativi che favoriscano la comunicazione verbale e che
assicurino ritmi graduali di apprendimento, prevedendo anche,
ove risulti utile, la possibilità dell’esonero.
12/10/2015
By: Giuseppe De Cato
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3. Le misure di cui al c. 2 devono essere
periodicamente monitorate, per una valutazione
della loro efficacia ed obiettivi raggiunti.
4. Agli studenti con DSA sono garantite, durante il
percorso d’istruzione e di formazione, adeguate
forme di verifica e di valutazione, anche per
quanto concerne gli esami di Stato e di ammissione
all’università, nonché gli esami universitari.
12/10/2015
By: Giuseppe De Cato
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Le scuole, tenendo conto delle indicazioni contenute nelle Linee
guida, attuano i necessari interventi pedagogico-didattici per il
successo formativo degli alunni con DSA, attivando percorsi di
didattica individualizzata e personalizzata e ricorrendo a
strumenti compensativi e misure dispensative sulla base del livello
e delle modalità di apprendimento dell’alunno, senza peraltro
ridurre il livello degli obiettivi di apprendimento previsti.
In un'ottica di prevenzione dei DSA, gli insegnanti adottano
metodologie didattiche adeguate allo sviluppo delle abilità di lettoscrittura e di calcolo, tenendo conto, nel rispetto della libertà
d'insegnamento, delle osservazioni di carattere scientifico
contenute al riguardo nelle Linee guida
12/10/2015
By: Giuseppe De Cato
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Nell’ambito delle varie discipline l’alunno può essere
dispensato:
 dalla lettura di brani lunghi;
 dal prendere appunti o copiare dalla lavagna;
 dall’osservanza di tempi standard nella consegna delle prove
scritte. (In mancanza di indici più precisi, una quota del 30%
in più appare un ragionevole tempo aggiuntivo);
 da un eccessivo carico di compiti a casa e dallo studio
mnemonico di formule, tabelle, definizioni
 dalla effettuazione di prove valutative in tempi ravvicinati;
 altro (es.: sostituzione della scrittura con linguaggio verbale
e/o iconico).
12/10/2015
By: Giuseppe De Cato
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Gli strumenti compensativi sono strumenti didattici e tecnologici che
sostituiscono o facilitano la prestazione richiesta nell'abilità deficitaria.
Alcuni esempi di strumenti che sollevano l'alunno o lo studente con DSA
da una prestazione resa difficoltosa dal disturbo:
 La sintesi vocale, che trasforma un compito di lettura in un compito di
ascolto;
 Il registratore, che consente all’alunno di non scrivere gli appunti della
lezione;
 la calcolatrice , che facilita le operazioni di calcolo;
 computer con programmi di videoscrittura, con correttore ortografico,
che permettono la produzione di testi sufficientemente corretti senza
l'affaticamento della rilettura e della contestuale correzione degli errori;
 altri strumenti tecnologici quali tabelle, formulari, mappe concettuali,
vocabolario multimediale libri digitali, sintesi, schemi e mappe.
12/10/2015
By: Giuseppe De Cato
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1. I familiari fino al primo grado di studenti del primo
ciclo dell’istruzione con DSA impegnati nell’assistenza
alle attività scolastiche a casa hanno diritto di
usufruire di orari di lavoro flessibili.
2. Le modalità di esercizio del diritto di cui al comma 1
sono determinate dai contratti collettivi nazionali di
lavoro dei comparti interessati e non devono
comportare nuovi o maggiori oneri a carico della
finanza pubblica.
12/10/2015
By: Giuseppe De Cato
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Non sottovalutate mai
il potere delle vostre azioni.
Con un piccolo gesto potete
cambiare la vita di una persona,
in meglio o in peggio.
(Fonte sconosciuta)
Scuola laterale positiva – By: Giuseppe De Cato
By: Giuseppe De Cato
12/10/2015
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La valutazione scolastica, periodica e finale, degli alunni con DSA dev’essere
coerente con gli interventi pedagogico-didattici programmati, riservando
particolare attenzione ai contenuti disciplinari.
Le Commissioni degli esami di Stato, al termine del 1° e del 2 ciclo di istruzione,
tengono in debita considerazione le specifiche situazioni soggettive, le modalità
didattiche e le forme di valutazione individuate e possono riservare ai candidati
tempi più lunghi di quelli ordinari. Le medesime Commissioni assicurano,
altresì, l'utilizzazione di idonei strumenti compensativi e adottano criteri
valutativi attenti soprattutto ai contenuti piuttosto che alla forma, sia nelle
prove scritte, sia in fase di colloquio.
Le Istituzioni scolastiche attuano ogni strategia didattica per consentire ad
alunni con DSA l'apprendimento delle lingue straniere, privilegiando
l'espressione orale.
Nel caso in cui ricorrano specifiche condizioni (certificazione di DSA attestante
la gravità del disturbo e recante esplicita richiesta di dispensa dalle prove
scritte. ecc….) si possono dispensare gli alunni dalle prove scritte in L2.
12/10/2015
By: Giuseppe De Cato
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Esonero dall’insegnamento delle lingue straniere
L’esonero, su richiesta delle famiglie e conseguente approvazione
del consiglio di classe, può essere disposto solo in casi di particolare
gravità del disturbo di apprendimento, anche in comorbilità con
altri disturbi o patologie, risultanti dal certificato diagnostico.
In tal caso l'alunno segue un percorso didattico differenziato. In
sede di esami di Stato, i candidati con DSA che hanno seguito un
tale percorso e sono stati valutati dal consiglio di classe con
l'attribuzione di voti e di un credito scolastico relativi unicamente
allo svolgimento di tale piano, possono sostenere prove
differenziate, coerenti con il percorso svolto, finalizzate solo al
rilascio dell'attestazione di cui all'art.13 del D.P.R. n.323/1998.
12/10/2015
By: Giuseppe De Cato
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35






E’ opportuno concordare:
verifiche orali programmate
compensazione con prove orali di compiti scritti
uso di mediatori didattici durante le prove scritte e
orali (mappe mentali, mappe cognitive...)
valutazioni più attente alle conoscenze a alle
competenze di analisi, sintesi e collegamento con
eventuali elaborazioni personali, piuttosto che alla
correttezza formale
prove informatizzate
valutazione dei progressi in itinere
12/10/2015
By: Giuseppe De Cato
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Le attività di formazione in servizio degli insegnanti e dei
dirigenti scolastici, riguardano, in particolare, i seguenti ambiti:
a. La Legge 8 ottobre 2010, n. 170;
b. caratteristiche delle diverse tipologie di DSA;
c. principali strumenti per l’individuazione precoce del rischio di DSA;
d. strategie educativo-didattiche di potenziamento e di aiuto
compensativo;
e. gestione della classe in presenza di alunni con DSA;
f. forme adeguate di verifica e di valutazione;
g. indicazioni ed esercitazioni concernenti le misure educative e
didattiche di cui all'art. 4;
h. forme di orientamento e di accompagnamento per il prosieguo degli
studi;
i. esperienze di «studi di caso» , per implementare le buone pratiche.
12/10/2015
By: Giuseppe De Cato
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Riguarda:
 La riduzione del carico di studio individuale a casa;
 le modalità di aiuto: chi, come, per quanto tempo, per quali
attività/discipline , chi segue l’alunno nello studio;
 gli strumenti compensativi utilizzati a casa (audio: registrazioni,
audiolibri, strumenti informatici, di calcolo, … ;
 le verifiche orali e scritte (privilegiando le prime);
 modalità di valutazione che consentono all’alunno di dimostrare il
livello effettivo di apprendimento raggiunto, mediante
l’applicazione di misure che determinino le condizioni ottimali per
l’espletamento della prestazione da valutare, riservando particolare
attenzione alla padronanza dei contenuti disciplinari.
12/10/2015
By: Giuseppe De Cato
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L’errore
non annulla il valore
degli sforzi compiuti.
Proverbio africano
Scuola laterale positiva – By: Giuseppe De Cato
By: Giuseppe De Cato
12/10/2015
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Grazie
per l’attenzione!
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By: Giuseppe De Cato
12/10/2015
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