REMEDIA LANCIA LA SFIDA DELLE MATERIE PRIME:
L’IMPORTANZA DEL RICICLO
PER UN’ECONOMIA SOSTENIBILE
Solo in Italia dovremmo utilizzare 360 milioni di tonnellate di risorse
all’anno, il consumo attuale arriva a 1 miliardo
L’edizione 2013 di Hi Tech & Ambiente, in corso a Roma, sta mettendo a confronto autorevoli
ospiti nazionali e internazionali sul recepimento della direttiva europea RAEE e sulla
strategia dell’Europa per costruire un’economia circolare, che fa del riciclo lo strumento
fondamentale per trasformare i rifiuti in risorse.
La carenza di materie prime e i rischi di approvvigionamento sono una tema centrale:
l’Unione Europea dovrebbe ridurre la quantità di materie prime necessaria a far girare
l’economia del 25% entro il 2020, a parità di output produttivo.
Con il programma di finanziamenti Horizon 2020, che partirà da gennaio 2014, l’Unione
Europea sostiene la ricerca e lo sviluppo anche nel settore del riciclo, investendo oltre 3
miliardi di Euro.
Roma, 24 ottobre 2013 – Si sta svolgendo a Roma l’edizione 2013 di Hi Tech & Ambiente,
convegno organizzato da ReMedia - fra i principali Sistemi Collettivi italiani no-profit per la
gestione eco-sostenibile dei RAEE (Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche), pile
e accumulatori esausti e impianti fotovoltaici – in collaborazione con la Fondazione per lo
Sviluppo Sostenibile.
“La sfida delle materie prime: può l’industria del riciclo ridurre i rischi di
approvvigionamento?” è l’occasione per stimolare il dibattito sul tema dell’accesso alle
materie prime e sulla nuova Direttiva RAEE 2012/19/EU, che dovrà essere recepita entro
febbraio 2014, in linea con la strategia europea sull’efficienza delle risorse.
“La giornata di oggi è utile a creare un Sistema Italia delle materie prime e quindi a riflettere
su come il Paese potrà partecipare alle diverse iniziative sviluppate nel contesto del
partnenariato dell’innovazione. Le materie prime sono vitali per l’Europa per due ragioni: sono
essenziali per l’economia e la società europea e perché il loro approvvigionamento è
minacciato”, ha affermato Antonio Tajani, Vicepresidente Commissione Europea,
Responsabile Industria e Imprenditoria, nel suo messaggio portato da Alessandro
Giordani, Capo Settore Comunicazione della Commissione Europea - Rappresentanza in
Italia. “La strategia dell’Europa si basa su tre pilastri: garantire condizioni eque di concorrenza
nell’accesso alle risorse, favorire l’approvvigionamento sostenibile di materie prime
provenienti da fonti europee, promuovere efficienza energetica e riciclaggio. Questi pilastri
convergono tutti verso l’innovazione”.
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“Il recepimento della normativa non è solo un atto formale, ma è un’opportunità per dare
nuovo impulso al Sistema RAEE e favorire così politiche industriali orientate all’efficienza
delle risorse”, ha dichiarato Danilo Bonato, Direttore Generale di ReMedia. “L’Europa,
infatti, vuole accelerare il processo di sviluppo di una moderna società di riciclo: l’utilizzo più
efficiente e sostenibile delle risorse naturali è una priorità, come dimostra il programma di
finanziamenti all’innovazione denominato Horizon 2020”.
“La strategia Europa 2020 si focalizza su una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva.
Trasformare l’economia europea in un sistema competitivo, a basse emissioni di carbonio e
con un utilizzo sostenibile di materie prime è una grande sfida, che, a partire da gennaio
2014, sarà supportata da Horizon 2020”, ha spiegato Kurt Vandenberghe, Direttore
ambiente Commissione Europea DG Ricerca e Innovazione, nel suo videomessaggio di
saluto. “Il riciclo è un’area dove l’Europa può fare la differenza in termini di crescita e di nuovi
posti di lavoro. I rifiuti, infatti, sono una risorsa per riciclare, riutilizzare e recuperare materie
prime. L’obiettivo è realizzare un’economia circolare”.
La sessione “Il riciclo come pilastro fondamentale della strategia europea sulle materie
prime” ha aperto i lavori questa mattina, concentrando la prima parte del convegno
sull’importanza del riciclo come elemento fondamentale della strategia di accesso alle materie
prime da parte dell’Unione Europea.
Per non continuare a essere dipendente dalle importazioni, l’Europa ha bisogno di un
cambiamento sistematico nell’uso e nel recupero delle risorse, che servirebbe ad aumentarne
la competitività e contribuirebbe a costruire un’economia europea sostenibile. Secondo una
stima recente, infatti, l’Unione Europea potrebbe ridurre la quantità di materie prime
necessaria a far girare l’economia di circa il 25% a parità di produzione entro il 2020.
L’economia ne trarrebbe beneficio e la crescita del PIL porterebbe anche la creazione
di nuovi posti di lavoro, tra 1,4 e 2,8 milioni.
A ciascun cittadino europeo è associato un consumo medio di 25 tonnellate annue di
minerali e di metalli. Solo in Italia, per avere un'economia sostenibile dovremmo utilizzare 360
milioni di tonnellate di risorse, mentre il consumo attuale arriva a 1 miliardo. L’impiego
di materie prime nel nostro paese, quindi, dovrebbe essere ridotto a un terzo.
“Le Terre Rare, riciclabili dai RAEE, costituiscono certamente una grande possibilità che il
nostro Paese può cogliere sia dal punto di vista ambientale, per le ricadute positive sulla
mitigazione degli impatti e sull’inquinamento, sia dal punto di vista sociale, per la possibile
creazione di nuovi posti di lavoro legati allo sviluppo delle attività di riciclo. Il tema dell’“Urban
Mining” risulta quindi di importanza strategica per agganciare il treno dell’Europa”, ha affermato
Franco Terlizzese, Direttore Generale per le Risorse Minerarie ed Energetiche del
Ministero dello Sviluppo Economico. “La Direzione Generale è impegnata anche nella
collaborazione con il Laboratorio Materie Prime, per incentivare le attività di ricerca per lo
sviluppo sostenibile nel comparto estrattivo dei minerali solidi non energetici per la crescita
sociale ed economica dei territori, nell’iniziativa “European Innovation Partnership on Raw
Materials” e soprattutto nel percorso di confronto con le Regioni per intraprendere una
profonda condivisione dei pilastri europei del settore”.
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“Per un paese come l’Italia, povera di materie prime e con una grande vocazione
manifatturiera, lo sviluppo di una forte industria del riciclo è una questione strategica”, ha
spiegato Roberto Morabito, Responsabile Unità Tecnica Tecnologie Ambientali ENEA. “E’
necessario avviare una fase di transizione da una economia di tipo lineare, basata sulla
trasformazione delle risorse in rifiuti, ad una economia di tipo circolare, dove i rifiuti diventano
una preziosa fonte di materie prime seconde da reimmettere nei cicli produttivi. Particolare
importanza in questo quadro riveste lo sviluppo di tecnologie innovative, ambientalmente
compatibili e caratterizzate da sostenibilità economica come ad esempio le tecnologie
idrometallurgiche per il recupero di metalli, metalli preziosi e terre rare da RAEE.
“In un Pianeta dotato di risorse limitate, in presenza di una loro domanda in continua crescita,
l'accesso alle materie prime diviene un fattore sempre più strategico. In particolare, per una
economia di trasformazione dei prodotti come la nostra, la seconda in Europa. Per attenuare i
rischi di approvvigionamento occorre definire una strategia sull'uso efficiente delle risorse e
sul riciclaggio dei materiali, che integri la produzione industriale con il comparto economico
dedicato alla gestione dei rifiuti. L'efficienza delle risorse non va riferita solo all’energia, ma
anche ai materiali, come i metalli, i minerali, e le materie prime critiche. Un esempio tipico di
materie prime critiche ricavabili dai RAEE è quello delle terre rare, che sono fondamentali per
le tecnologie rispetto alle quali è atteso il maggior sviluppo nei prossimi anni”, ha sostenuto Edo
Ronchi, Presidente Fondazione Sviluppo Sostenibile.
Nel pomeriggio la tavola rotonda “Recepimento della Direttiva, modelli e scelte
strategiche a confronto” accenderà i riflettori sulla strategia che stanno adottando i principali
Paesi europei nel recepimento della Direttiva, che impone agli stati membri di riciclare l’85%
dei RAEE generati entro il 2019. Attualmente in Europa vengo raccolte 10 milioni di tonnellate
di RAEE, ma solo 3,5 vengono riciclate in modo corretto. Prenderanno parte alla discussione
Thomas Rummler, Direttore Generale Gestione Rifiuti Ministero dell’Ambiente Germania,
Nadia Herbelot, Vice Direttore per la qualità dei prodotti ecologici divisione “Politiche per la
gestione dei rifiuti”, Ministero dell’Ambiente Francia, Steve Andrews, Direttore della
normativa ambientale Dipartimento per lo Sviluppo economico UK e Mariàn Strycek,
Dipartimento Gestione rifiuti Ministero dell’Ambiente Repubblica Ceca.
Chiuderà il convegno il dibattito “Le esigenze degli stakeholders, riflessioni e
prospettive”, che coinvolgerà Filippo Bernocchi, Delegato ANCI alle politiche dell’energia e
dei rifiuti, Weine Wiqvist, Presidente Municipal Waste Europe, Claudio Lamperti, Vice
Presidente Anitec, Norbert Zonneveld, Segretario Generale EERA, Riccardo Pasini, Vice
Presidente Aires e Josè Ramon Carbajosa, Presidente WEEE Forum.
Il confronto tra gli stakeholders del sistema permetterà di capire quali sono le esigenze degli
attori della filiera dei RAEE e di discutere su quale potrà essere il modello corretto per favorire
lo sviluppo di un modello virtuoso che permetta di raggiungere gli obiettivi dettati dall’Europa,
rispettando l’ambiente e le risorse naturali.
Informazioni su ReMedia
ReMedia è tra i principali Sistemi Collettivi italiani no-profit per la gestione eco-sostenibile di tutte le tipologie di RAEE (Rifiuti
Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche), pile e accumulatori e impianti fotovoltaici. Nato nel 2005 grazie alla volontà di 44
aziende leader nel settore dell’Elettronica di Consumo e dell’ICT il Consorzio conta oggi oltre 1000 iscritti e rappresenta, per
quota di mercato e struttura, un punto di riferimento nella gestione dei RAEE. Oltre ad essere senza scopo di lucro, il
Consorzio è certificato ISO 9000 e ISO 14000, una ulteriore garanzia di trasparenza e serietà nei confronti dei consorziati,
dei partner e dei consumatori. Per ulteriori informazioni HYPERLINK "http://www.consorzioremedia.it/" www.consorzioremedia.it
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