Capitolo 2 Introduzione allo Strato Fisico:Segnali Analogici e numerici 1 Segnali – Definizioni (1/2) Concettualmente un segnale x(t) rappresenta l’andamento nel tempo t di una grandezza fisica x (tensione, corrente, intensità luminosa, temperatura) Formalmente, un segnale x(t) è una funzione definita in un dominio sottoinsieme di R1 (detto spazio di parametro) e a valori in un codominio sottoinsieme di R1 o C1 (detto spazio dei valori) 2 Segnali – Definizioni (2/2) Un segnale è detto di durata limitata se sottoinsieme [a,b] limitato di R1 (ossia =[a,b] con Un segnale è detto di durata illimitata se sottoinsieme illimitato di R1 (ossia, oppure oppure ) è un e ) è un Un segnale è detto analogico se è un sottoinsieme continuo di R1 (ossia è costituito da una infinità non numerabile di punti) e è un sottoinsieme continuo di R1 o C1 (ossia è costituito da una infinità non numerabile di numeri reali o complessi) Un segnale è detto numerico (o digitale) se è un sottoinsieme continuo di R1 e è costituito da un numero finito di elementi. 3 Segnali-Classificazione Esempio di Segnale Analogico con x(t) 5 0 10 t 10 t -5 Esempio di segnale numerico con 1 -10 x(t) 4 Segnali analogici e numerici (1/3) analogici: Audio (voce, musica) Video (TV analogica) Segnali o o t numerici (sequenze di digit): Audio e video digitalizzati Immagini Digitali Sequenze di immagini (videoclip, TV digitale, …) Dati (documenti word/excel, files, …) Segnali o o o o Reti analogiche: Broadcast radio/TV, cellulare TACS, cordless analogico Tutte le altre reti sono numeriche (audio e video vengono digitalizzati) 5 Segnali analogici e numerici (2/3) Nota bene: il segnale che trasporta un bit è comunque analogico: Tensione elettrica sul filo, dalla tastiera alla CPU Potenza luminosa entrante in una fibra ottica +5V 0 -5V 1 0 … 0 0 1 0 1 t 0 1 0 0 0 1 0 1 … t Però l’informazione ad esso associata è numerica, ovvero 0 od 1. 6 Segnali analogici e numerici (3/3) È quindi importante considerare i segnali analogici, facendo riferimento a collegamenti analogici unidirezionali (es. radiodiffusione): Sorgente Analogica t SA t Canale di Trasmissione Destinazione Analogica DA A livello logico si può identificare un collegamento numerico (binario) (es. modem in banda audio): Sorgente Binaria SB Modem Tx t Canale di Tx t Modem Rx Destinazione Binaria ..010110.. DB 7 Fondamenti sui segnali analogiciStrato Fisico 8 Segnali analogici (1/2) Collegamenti analogici punto-punto unidirezionali (es. radiodiffusione): Sorgente Analogica t SA Esempi: Voce Telefono Video S Trasduttore di emissione t Canale di Trasmissione Destinazione Analogica DA segnale di pressione acustica segnale elettrico segnale ottico Canale fisico (mezzo trasmissivo) Trasduttore di ricezione D 9 Segnali analogici (2/2) Segnale: andamento nel tempo di una grandezza perturbata Esempi di segnale continuo, tempo-continuo (analogico): Voce, temperatura ambiente, musica, televisione 10 Esempi di segnali analogici (1/3) Sinusoide: A ampiezza; To =1 / frequenza; periodo (sec); = fase (radianti); pulsazione (rad/sec); T0 11 Esempi di segnali analogici (2/3) Esponenziale reale: . A Rettangolo: 1 12 Esempi di segnali analogici (3/3) Triangolo: Gradino unitario: ì1 - t / T ï = = x(t ) triT (t ) í1 + t / T ï0 î 1 1 13 I numeri complessi (1/4) (unità immaginaria); x1 Esempio: x2 Se b2<4ac si ha la radice quadrata di un numero negativo le radici x1, x2 sono numeri complessi 14 I numeri complessi (2/4) Numero complesso: . Relazioni inverse 15 I numeri complessi (3/4) Complesso coniugato: Reciproco di un numero complesso: Somma e prodotto tra numeri complessi: 16 I numeri complessi (4/4) Rapporto tra due numeri complessi: Formule di Eulero: 17 Segnali complessi (1/2) Coppia di segnali reali, associati come parte reale xR(t) e parte immaginaria xI(t) di un segnale complesso x(t) = xR(t) + j xI(t) Esempio - esponenziale complesso: parte reale parte immaginaria 18 Segnali complessi (2/2) A 19 Operazioni sui segnali (1/2) Poiché i segnali sono funzioni, tutte le operazioni tra funzioni possono essere anche applicate ai segnali. In particolare: Somma, Prodotto: Prodotto per costante: (amplificazione, attenuazione) Ribaltamento: ribaltamento 20 Operazioni sui segnali (2/2) Traslazione t t t t Dilatazione e contrazione t t t 21 Energia di un segnale (1/3) Def: Def: Segnale “di energia”: Def: Segnale “impulsivo”: 22 Energia di un segnale (2/3) Esempio: esponenziale negativo unilatero t 0 t< 0 di energia impulsivo 23 Energia di un segnale (3/3) Esempio: esponenziale decrescente bilatero Impulsivo e di energia 24 Potenza di un segnale Def: Def: Segnali “di potenza”: Esempio: segnale costante 25 Segnale periodico (1/3) … … t (periodo principale) Formule di calcolo della potenza di un segnale periodico Un segnale periodico è un segnale di potenza 26 Segnale periodico (2/3) Esempio: sinusoide 27 Segnale periodico (3/3) Esempio: treno di “impulsi” rettangolari t 28 Relazione tra segnali di energia, impulsivi e di potenza Segnali di energia Segnali impulsivi Segnali di potenza Segnali periodici 29 Attraversamento di un sistema tempo-continuo da parte di un segnale analogico Un sistema S è un blocco che trasforma un segnale di ingresso x(t) in uno di uscita y(t)=f(x(t)) S 30 Attraversamento di un sistema tempo-continuo da parte di un segnale analogico Classificazione dei sistemi: Sistema Lineare: (sovrapposizione degli effetti) Sistema Permanente: (invarianza nel tempo) Un sistema lineare e permanente (LP) è detto “filtro” 31 L’impulso matematico Rappresenta un segnale di durata brevissima (al limite, zero) e di ampiezza elevatissima (al limite, infinita) il cui integrale è unitario area 1 1 t t 32 Proprietà fondamentali dell’impulso matematico (l’impulso matematico ha area unitaria) 1. 2. (proprietà di campionamento dell’impulso 3. matematico) 33 Risposta impulsiva di un sistema lineare e permanente x(t)=d(t) Filtro y(t)=h(t) La risposta impulsiva h(t) di un sistema lineare e permanente (filtro) è definita come l’uscita y(t) del sistema quando all’ingresso è applicato l’impulso unitario x(t)=d(t) Proprietà elementari di h(t) Permanenza Linearità 34 Convoluzione – Definizione (1/6) x(t) y(t) h(t) Se il sistema è LP con risposta impulsiva h(t), allora l’uscita y(t) corrispondente ad un generico segnale di ingresso x(t) è pari a L’integrale precedente è detto integrale di convoluzione tra l’ingresso x(t) e la risposta impulsiva h(t) del filtro. 35 Convoluzione – Calcolo (2/6) 1. Poiché per ogni fissato valore di t, l’integrale è nella variabile , conviene innanzitutto graficare i due segnali da convolvere x(.) e y(.) come funzioni di ottenendo così , , . va poi ribaltato rispetto all’asse , ottenendo quindi . 2. Il segnale 36 Convoluzione – Calcolo (3/6) Il segnale così ottenuto va poi traslato della quantità t lungo l’asse ottenendo così . A questo riguardo quando t>0 allora va traslato di t verso destra. Quando invece t<0, va traslata di t verso sinistra 4. Per ogni valore di si calcola il prodotto 5. Si integra rispetto a la funzione e cioè si calcola l’area sottesa dalla funzione . La suddetta area è proprio il valore y(t) assunto dalla convoluzione all’istante t. 3. 37 Convoluzione – Esempio di Calcolo (4/6) 2 -4 1 4 0 1 -3 0 3 1 1 -3+t t -3+t t 2 2 -3+t t -3+t t 38 Proprietà di base della Convoluzione (5/6) 1. L’operazione di convoluzione è commutativa, ossia 2. L’operazione di convoluzione è associativa, cioè 3. L’operazione di convoluzione è distributiva rispetto alla somma di segnali 4. La convoluzione di trasla di t0, ossia Ossia 5. Dati due segnali , ha durata pari alla somma di durata ,il segnale convoluto 39 Risposta di un sistema LP-Prova (6/6) Filtro h(t) • può essere espresso come • Permanenza • Linearità 40 Causalità e stabilità di un filtro Def: Filtro causale: il sistema “risponde” solo dopo che è stato “eccitato” Def:Filtro stabile: Ingressi limitati, corrispondano uscite limitate 41 Trasformazioni istantanee (senza memoria) Ritardo Moltiplicazione per costante c Quadratore Lineare Segno 42 Sviluppo in serie di Fourier (SdF) per segnali periodici (1/7) Segnale periodico, periodo T: Armonica n-esima frequenza fondamentale: Sviluppo in serie di Fourier Coefficienti dello sviluppo è una rappresentazione di 43 Sviluppo in serie di Fourier (SdF) per segnali periodici (2/7) x(t ) segnale reale e periodico di periodo T 1 T /2 Rn = ò-T / 2 x(t ) cos(2p f nt )dt = R- n (pari) T 1 T /2 I n = - ò-T / 2 x(t ) sin(2p f nt )dt = - I - n (dispari) T X n = X -* n M n = M - n (pari) j n = -j -n (dispari) (simmetria coniugata) 44 Sviluppo in serie di Fourier (SdF) per segnali periodici (3/7) Ricostruzione x(t ) reale e periodico di periodo T: x(t ) = X 0 + = R0 + +¥ å [X n e j 2p f nt + X - n e - j 2p f nt ] = n =1 +¥ å [M n e j ( 2pf nt +j n ) + M - n e - j ( 2p f nt -j - n )] = n =1 +¥ = R0 + 2 å M n cos(2p f nt + j n ) n =1 (solo coseni di opportuna ampiezza e fase) 45 Sviluppo in serie di Fourier (SdF) per segnali periodici (4/7) 46 Sviluppo in serie di Fourier (SdF) per segnali periodici (5/7) Esempio di sviluppo in serie di Fourier t n 47 Sviluppo in serie di Fourier (SdF) per segnali periodici (6/7) 48 Sviluppo in serie di Fourier (SdF) per segnali reali e periodici (7/7) Spettro di ampiezza (complessa) n “fondamentale” Spettro di potenza n 49 Trasformata di Fourier (1/7) Def: Un segnale x(t) è impulsivo se FT : FT-1 : X(f) è una rappresentazione di x(t) nel dominio della frequenza (dominio “spettrale”) anziché del tempo 50 Trasformata di Fourier (2/7) X(f) = R(f) + j I(f) = M(f)e j M(f) R(f) f f (f) I(f) f f 51 Trasformata di Fourier di segnali reali (3/7) segnale reale: Simmetria coniugata: 52 Trasformata di Fourier di segnali reali (4/7) Conseguenza : Per segnali reali si può fare riferimento alle sole frequenze positive della X(f) M(f) M(f) f f (f) (f) f f 53 Trasformata di Fourier – Banda di un segnale di banda base (4/7) Un segnale reale x(t) si dice limitato nella banda [-W,W] se la sua trasformata di Fourier X(f) è identicamente nulla per f [-W,W] X(f) -W W f La quantità W si misura in Hz (o suoi multipli) e costituisce la “Larghezza di Banda” del segnale x(t) Poiché X(f)0 in un intorno [-W,W] di f=0, il segnale x(t) si dice “segnale di banda base” 54 Trasformata di Fourier – Banda di un segnale di banda base (6/7) 1) 2) Un segnale reale x(t) si dice limitato in banda, con banda 2W centrata intorno alla frequenza f0 (Hz) se: f0 >W; X(f) è identicamente nulla per f [- f0-W,- f0 +W]U [f0-W,f0 +W] X(f) -f0-W -f0 W-f0 -W+f0 f0 f0+W f La quantità 2W (Hz) costituisce la larghezza di banda del segnale x(t) Poiché X(f)0 in un intorno di f0 non adiacente all’origine f0, il 55 segnale x(t) si dice “segnale in banda traslata”. Trasformata di Fourier – Unità di misura della larghezza di banda (7/7) La larghezza di banda W (2W) di un segnale x(t) di banda base (di banda traslata) si misura in o in suoi multipli 56 Trasformata di Fourier e Teorema di Parseval E’ possibile calcolare l’energia di un segnale “impulsivo” o “di energia” x(t) mediante la sua trasformata X(f). In particolare, vale il seguente risultato noto come “Teorema di Parseval per segnali impulsivi e/o di energia”: 57 Trasformata di Fourier: Esempi (1/4) essendo 1 t f 58 Trasformata di Fourier: Esempi (2/4) 1) 1 t f 2) S 1 t f 59 Trasformata di Fourier: Esempi (3/4) 3) f t 4) t f 60 Trasformata di Fourier: Esempi (4/4) 5) f t t piccolo: t f 61 Relazioni tempo/frequenza Segnali brevi (in t) banda larga (in f) Segnali lunghi (e lenti) banda stretta (in f) Segnali rapidamente varianti in t t t banda larga (in f) f 62 f Proprietà della trasformata di Fourier 1) Linearità: 2) Ritardo: 3) Modulazione: 4) Derivazione: 63 TdF di un segnale periodico (segnale periodico) SdF: n TdF: f 64 Proprietà fondamentale della convoluzione La trasformata di Fourier della convoluzione è pari al prodotto delle trasformate dove 65 Risposta in frequenza di un sistema LP (filtro) Convoluzione (nel tempo): : risposta impulsiva del filtro Prodotto (in frequenza): : risposta in frequenza del filtro o funzione di trasferimento del filtro 66 Filtraggio analogico (1/2) Filtro passa-basso: Meccanismo di filtraggio: (LP, low-pass) f f Filtro passa-alto Filtro (HP, high-pass) 1 f f Filtro passa-banda (BP, band-pass) f f 67 Filtraggio analogico (2/2) reale (simmetria coniugata) E’ sufficiente conoscere solo per le frequenze positive, perché le f negative si deducono dalla simmetria coniugata f f 68 Risposta di un filtro al segnale sinusoidale Le sinusoidi sono largamente impiegate nelle trasmissioni (esempi: fax, tastiera telefono, GSM, …) t 69 Proprietà duale della FT Proprietà della FT: alla convoluzione in t corrisponde il prodotto in f La convoluzione in t aumenta la durata temporale del segnale Proprietà duale: al prodotto in t corrisponde la convoluzione in f Il prodotto in t aumenta la banda (occupazione in frequenza) del segnale 70 Segnale aleatorio (Gaussiano) Segnale aleatorio: t Funzione densità di probabilità di una variabile: esprime la probabilità che la variabile assume un valore nell’intorno di x. Densità di probabilità gaussiana: (media nulla, varianza ) Sono più probabili i valori piccoli e meno probabili i valori grandi (positivi e negativi in ugual misura) 71 Segnale aleatorio (Gaussiano)- Esempi Esempi di segnale con “distribuzione” Gaussiana: o o o Voce umana Suoni “rumore” caotico (voci da stadio, radio fuori sintonia, …) I segnali aleatori sono tipicamente segnali potenza di 72 Fondamenti sui segnali numericiStrato Fisico 73 Sequenza numerica- Definizione Una sequenza numerica è una stringa ordinata di numero reali o complessi il cui indice di posizione n può assumere solo i valori interi (positivi e/o negativi) Esempio La sequenza graficamente come in può essere rappresentata 2 1 -1 0 -1 1 n Una sequenza numerica è detta di durata finita N>0 se ammette valori diversi da zero solo in corrispondenza di N valori dell’indice n. 74 Campionamento Segnale analogico Sequenza dei suoi campioni: .... t intervallo di campionamento (sec) t frequenza di campionamento (Hz) Campionatore: Trasmissione a distanza, o immagazzinamento 75 Ricostruzione (1/3) Ricostruzione, con treno di impulsi matematici: Filtro LP: t Segnale ricostruito 76 Ricostruzione (2/3) Ricostruzione ideale, con treno di impulsi matematici: f t 77 Ricostruzione (3/3) 78 Teorema del campionamento (1/4) Se è limitato in banda, con banda intorno all’origine, e se (criterio di Nyquist), allora il segnale ricostruito risulta uguale all’originale, ossia: 79 Teorema del campionamento (2/4) Spiegazione intuitiva: se varia lentamente, e se la si osserva abbastanza frequentemente, allora il suo andamento completo è perfettamente ricostruibile tramite interpolazione delle osservazioni 80 Teorema del campionamento (3/4) La proprietà fondamentale che sta alla base del teorema del campionamento è la seguente: 81 Teorema del campionamento (4/4) Nel dominio della frequenza: X(f) 2W f f f 82 Aliasing da sotto-campionamento f 2W Sotto-campionamento: f 1) Manca una parte dello spettro 2) La parte mancante si “ripiega” e si somma al resto f c’è dell’altro (“alias”) nello spettro ricostruito 83 Campionamento e quantizzazione (conversione A/D) x(n) b bit, che rappresentano: Q Sampling Quantizer ADC: Analog-to-Digital Converter q(n): errore di quantizzazione, che svanisce all’aumentare di b, ovvero del numero di bit impiegati nella conversione A/D 84 Relazione ingresso-uscita di un quantizzatore uniforme Passo di quantizzazione xmax= xq(L-1) xq(i) xmax -xmax xq(2) L Livello di restituzione rappresentato con b bits Numero dei livelli di quantizzazione x(n) xq(1) -xmax=xq(0) 85 Ricostruzione (conversione D/A) b bits Generatore di livelli di restituzione Generatore di forma d’onda DAC: Digital-to-Analog Converter 86 Schema completo di campionamento e ricostruzione flusso binario b bits Campionatore + quantizzatore P/S (bits/sec) Trasmissione Convertitore parallelo/serie b bits flusso binario, bit/sec S/P Convertitore analogicodigitale Filtro LP Con banda [-W,W] Convertitore serie/parallelo 87 Esempi Esempio: digitalizzazione del segnale telefonico (PCM, Pulse Code Modulation) Esempio: brano musicale di 3 minuti 88 Rumore di quantizzazione nel PCM (1/3) L intervalli di quantizzazione, L valori (“livelli”) di quantizz. 89 Rumore di quantizzazione nel PCMPrestazioni del quantizzatore (2/3) campione quantizzato campione originale errore di quantizzazione • L’errore di quantizzazione può assumere tutti i valori da • Modello probabilistico: q è una variabile a aleatoria con “distribuzione” (densità di probabilità) uniforme tra e ,ea media nulla Il valore massimo del modulo dell’errore q è: , e va a zero al crescere di b Sul segnale ricostruito l’errore di quantizzazione viene percepito come un disturbo (rumore) sommato al segnale originale 90 Rumore di quantizzazione nel PCMPrestazioni del quantizzatore (3/3) o Supponiamo che x possa assumere solo valori in [-xmax, xmax] o Supponiamo che l’intervallo [-xmax, xmax] sia suddiviso in L=2b intervalli di quatizzazione di estensione Si può dimostrare che il valore medio E{q2} del quadrato dell’errore di quantizzazione q vale Quindi E{q2} va a zero in maniera esponenziale al crescere di 2b 91 Elaborazione numerica dei segnali- Strato Fisico 92 Sequenza numerica può essere quantizzata oppure no può essere la sequenza dei campioni di un segnale analogico , oppure può nascere proprio come sequenza (esempi: indicatori economici, distribuzione di temperatura) Sequenza numerica di durata finita (N elementi): 93 Trasformata discreta di Fourier per sequenze di durata finita (DFT) DFT: Discrete Fourier Transform k 94 Trasformata discreta di Fourier per sequenze di durata finita (DFT) La DFT {Xk,k=0,…,N-1} costituisce una rappresentazione di nel dominio k delle frequenze discrete. Infatti vale la seguente formula di ricostruzione 95 Proprietà elementari della DFT i. Linearità: ii. Simmetria: se è a valori reali, allora 96 Filtraggio numerico(1/9) Definiamo come impulso discreto la sequenza numerica che vale 1 in n=0 ed è nulla altrove, ossia 1 -4 -3 -2 –1 0 1 2 3 4 n 97 Filtraggio numerico (2/9) Un sistema numerico S è un sistema che trasforma una sequenza di ingresso in una di uscita in accordo ad una specifica relazione ingresso-uscita . S lineare se vale il principio di sovrapposizione degli effetti, ossia Un sistema numerico è Un sistema numerico è permanente se il suo comportamento non varia nel tempo, ossia 98 Filtraggio numerico (3/9) Un sistema numerico lineare e permanente è un filtro numerico Si definisce come risposta impulsiva del filtro numerico la sequenza di uscita dal filtro quando all’ingresso è applicata la sequenza impulso discreto Filtro Numerico 99 Filtraggio numerico (4/9) CLASSIFICAZIONE DEI FILTRI NUMERICI Un filtro numerico è causale se hn=0 per ogni n<0 Un filtro numerico è FIR (Finite Impulse Response) se {hn} è diversa da zero solo per un numero finito di valori di n. Un filtro numerico è IIR (Infinite Impulse Response) se {hn} è diversa da zero per un numero infinito di valori di n 100 Filtraggio numerico – Convoluzione discreta (5/9) Filtro hn Dato un filtro numerico con risposta impulsiva {hn}, la sequenza di uscita {yn} ottenuta in corrispondenza di una generica sequenza di ingresso {xn} si ottiene mediante la convoluzione discreta di {xn} e {hn}, ossia come in: 101 Calcolo della convoluzione discreta (6/9) Per calcolare la convoluzione discreta si procede come segue: i. Poiché per ogni fissato valore di n, la sommatoria è nell’indice m, conviene innanzitutto graficare le due sequenze da convolvere come funzioni di m, ottenendo {xm} e {hm}. ribaltata rispetto all’asse delle ascisse, ottenendo quindi la sequenza {h-m} ii. La sequenza {hm} va poi 102 Calcolo della convoluzione discreta (7/9) La sequenza {h-m} va poi traslata della quantità n lungo l’asse m, ottenendo così {hn-m, m=0, 1, 2,…}. A questo riguardo – quando n0, allora {h-m} va traslata di n verso destra – quando n<0, allora {h-m} va traslata di n verso sinistra v. Per ogni valore di m, si calcola il prodotto xm hn-m, m=0, 1, 2… vi. Si sommano rispetto all’indice m tutti i prodotti {xm hn-m, m=0, 1, 2…} ottenendo il valore yn delle sequenza convoluta al passo n. iii. 103 Calcolo della convoluzione Discreta (8/9) xm 2 hm 1 h-m -2 –1 0 1 2 1 m hn- -1 0 m 01 hn- m m 1 1 n-1 n -1+n n m xmhn-m 2 2 –1+n n m m -1+n n m xmhn-m m 104 Proprietà della convoluzione discreta (9/9) i. La convoluzione discreta è communtativa, ossia: ii. La convoluzione discreta è associativa, ossia: iii. La convoluzione discreta è distributiva rispetto alla somma, ossia: vii. Se {xm,m=0,..,M-1} è una sequenza lunga M e {hn,n=0,…,L-1} è una sequenza lunga L, allora la convoluzione discreta yn=xn*hn è una sequenza lunga L+M-1 105 Filtri FIR (Finite Impulse Response) (1/2) Def: un filtro numerico è detto FIR se la sua risposta impulsiva {hn,n=0,…,L-1} ha lunghezza finita L<+ Ritardo di 1 passo (delay) Ritardo di 1 passo (delay) Ritardo di 1 passo (delay) Linea di ritardo digitale ….. L’uscita all’ ”istante” n è pari alla combinazione lineare di L valori di ingresso immagazzinati nella linea di ritardo digitale 106 Filtri FIR (Finite Impulse Response) (2/2) Esempio di filtro FIR “media mobile” su 2 istanti: Altro esempio: 107 Filtri IIR (Infinite Impulse Response) (1/2) Un filtro è detto IIR (Infinite Impulse Response) se la sua risposta impulsiva {hn} è non nulla in un numero infinito di istanti. 108 Filtri IIR (Infinite Impulse Response) (2/2) Esempio di filtro IIR D 109