La soluzione Progetto - WLAN Pianificazione di reti WLAN su ampia superficie: ottimizzazione delle prestazioni e riduzione delle immissioni di Radiazioni Non Ionizzanti (elettrosmog) L’USI (Università della Svizzera Italiana) e la SUPSI (Scuola Universitaria Professionale della Svizzera Italiana) hanno assegnato al laboratorio TTHF del Dipartimento Tecnologie Innovative della SUPSI un mandato per la pianificazione di reti wireless (WLAN) all’interno dei propri edifici. Al fine di offrire un servizio efficiente che garantisca all’utenza una copertura di segnale ottimale, senza nel contempo esporla a un carico elettromagnetico eccessivo, il laboratorio TTHF ha valutato diverse soluzioni; la scelta della disposizione degli access point si è infine basata su previsioni matematiche realizzate con programmi di simulazione. Questo metodo permette di determinare l’orientamento e la potenza trasmessa dagli access point, garantendo la miglior pianificazione possibile. Immagine 1: pianificazione di rete WLAN mediante programmi di simulazione (gli access point sono indicati dai triangolini in blu). In genere, l’integrazione di una rete senza fili basata su sistemi ad antenne ricetrasmittenti all’interno di edifici aumenta il carico elettromagnetico già presente nell’ambiente. Fonti interne di elettromagnetismo sono spesso attribuibili alla presenza di diversi cablaggi per la diffusione di corrente elettrica o di elettrodomestici. Le emissioni di campo elettromagnetico possono pure provenire dall’esterno, provocate ad esempio dalla vicinanza di un’antenna di telefonia mobile, un elettrodotto, una linea ferroviaria. La pianificazione delle reti wireless prende in considerazione sia l’impatto delle radiazioni non ionizzanti (RNI) creato dalle antenne ricetrasmittenti del sistema, sia le interferenze dovute alla presenza di fonti interne ed esterne all’edificio. L’obiettivo tecnico Lo scopo del progetto, volto a favorire una buona distribuzione di segnale WLAN in tutte le aree interessate, consiste nel determinare il migliore collocamento dei punti d’accesso radio (access point), rispettando le specifiche richieste dal committente (banda disponibile all’utente, velocità di trasmissione, ecc.). Gli access point permettono infatti a tutti gli utenti in possesso di apparecchi compatibili WiFi (notebook, palmari, ecc.) di connettersi senza fili alla rete. Contatti: SUPSI DTI Laboratorio TTHF Galleria 2 6928 Manno Marzo 2009 Alcuni metodi a confronto L’alternativa al metodo di simulazione utilizzata più comunemente consiste nell’installare gli access point in più zone dello stabile con lo scopo di assicurare una copertura totale all’interno dell’edificio. Questo metodo ha quale svantaggio principale quello di pianificare una rete WLAN con un numero di access point superiore al necessario, con il rischio di realizzare un sistema costoso e poco funzionale a causa delle possibili interferenze che si verrebbero a creare. Un secondo metodo di pianificazione della rete wireless consiste nel collocare alcuni access point di prova e di eseguire in seguito nelle diverse aree dell’edificio le analisi di prestazione dell’impianto. Questo metodo è semplice, ma il suo principale svantaggio risiede nel fatto che ogni cambiamento di potenza emessa e ogni spostamento degli access point richiede conseguenti misure di verifica su campo. tel: +41 58 666 65 37 fax: +41 58 666 65 17 mail: [email protected] © SUPSI - DTI - laboratorio TTHF Il metodo utilizzato dal laboratorio TTHF, basato sulla simulazione mediante modelli di propagazione d’onda in 3D, permette di stabilire una migliore pianificazione, minimizzando gli svantaggi dei due metodi citati. Immagine 2: simulazione mediante modelli empirici Infatti, grazie alla realizzazione virtuale del modello dello stabile (comprendente tutte le caratteristiche morfologiche dell’edificio quali strutture, muri e altro) è possibile simulare la propagazione del segnale radio in modo molto accurato e verificare rapidamente diverse configurazioni di rete (cf. immagine 1). L’enorme vantaggio di questo metodo di pianificazione consiste nella possibilità di realizzare la rete WLAN di un edificio ancora prima ch’esso venga costruito, stabilendo anticipatamente la posizione degli access point. I modelli deterministici permettono invece di calcolare tutti i possibili percorsi del segnale radio, garantendo un risultato più accurato, ma più dispendioso in termini di tempo di calcolo. Immagine 3: simulazione mediante modelli deterministici La realizzazione del progetto WLAN Tutti gli edifici dell’USI e della SUPSI oggetto del mandato sono stati parametrizzati. In seguito, mediante simulazione, si è stabilito il numero e la posizione di access point da installare per l’ottenimento di un piano di copertura ottimale con il minor carico elettromagnetico possibile. La pianificazione è stata calcolata mediante modelli di propagazione empirici e deterministici calibrati con misure eseguite in loco. Tali modelli si differenziano per l’accuratezza del risultato e il tempo di calcolo necessario per ottenere un piano di propagazione. Il vantaggio dei modelli empirici è la velocità di calcolo della propagazione. Questi modelli permettono di ottenere una prima reale visione della situazione. Usando dei modelli empirici è possibile che parte del segnale venga ricevuto anche in aree in cui, secondo la simulazione effettuata, non risulta alcuna copertura di segnale. Ciò avviene poiché è considerato soltanto il percorso diretto dal trasmettitore al ricevitore, trascurando altri fenomeni di propagazione quali riflessioni o diffrazioni nell’ambiente reale. Marzo 2009 Infine, al momento dell’attivazione della rete all’interno degli edifici, si è provveduto alla verifica delle emissioni generate dagli access point, riscontrando risultati molto positivi, denotanti una buona concordanza con le simulazioni. Risultati e campi d’applicazione L’esito del progetto di pianificazione di una rete WLAN all’interno degli edifici universitari si è rivelato molto soddisfacente, in particolar modo per quanto riguarda la sorveglianza delle immissioni di onde elettromagnetiche, che garantisce di non esporre l’utenza a un carico eccessivo. © SUPSI - DTI - Laboratorio TTHF 2 Immagine 4: campo elettrico in prossimità di un trasmettitore WLAN (access point o laptop) Il sistema utilizzato dal laboratorio TTHF è particolarmente interessante in quanto risulta facilmente applicabile a qualsiasi edificio pubblico commerciale o industriale come per esempio scuole, banche, negozi, eccetera. La SUPSI, centro di competenza nelle Radiazioni Non Ionizzanti Il laboratorio TTHF della SUPSI, diretto dal prof. Andrea Salvadè, è specializzato nel campo del design di sistemi wireless e delle relative misure di immissione di Radiazioni Non Ionizzanti, per le quali risulta essere l’unico ente universitario ufficialmente accreditato presso l’Istituto Svizzero di Metrologia (METAS). Il sistema di pianificazione di rete secondo il metodo di simulazione utilizzato permette di lavorare sulle principali tecnologie wireless quali WLAN, GSM o UMTS. Il progetto realizzato ne denota le caratteristiche principali: la qualità del risultato è molto superiore agli esiti dei metodi di pianificazione tradizionali. Marzo 2009 Grazie a questo importante progetto di pianificazione di reti WLAN gestito dall’ing. Matteo Lanini, le competenze del laboratorio TTHF, già riconosciute a livello internazionale, si sono maggiormente consolidate in un settore altamente strategico per il quale è prevista una forte crescita nei prossimi anni. Per maggiori informazioni: [email protected] © SUPSI - DTI - Laboratorio TTHF 3 La Regione, 13/03/2009 Corriere del Ticino, 13/03/2009 Contatti: SUPSI DTI Laboratorio TTHF Galleria 2 6928 Manno Marzo 2009 tel: +41 58 666 65 37 fax: +41 58 666 65 17 mail: [email protected] © SUPSI - DTI - laboratorio TTHF