Orientamento al Mercato del Lavoro

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CENTRO SERVIZI FORMAZIONE E OCCUPAZIONE
Orientamento al Nuovo Mercato del Lavoro
La Riforma del Mercato del Lavoro
Negli ultimi anni il mercato del lavoro è cambiato profondamente. Il percorso è
cominciato alla fine degli anni ’90 con il processo di decentramento amministrativo che
ha trasferito agli enti locali ( Regioni e Province) molte competenze, tra cui le funzioni e
compiti in materia di mercato del lavoro.
Ultima in ordine temporale è la Legge 30/2003 e successivi decreti di attuazione che hanno
completato il quadro normativo.
Con la legge 30 vengono, infatti, disciplinati sia le tipologie di contratti di lavoro, sia gli
operatori pubblici e privati autorizzati che, in un ottica di collaborazione, favoriscono
l’incontro tra domanda e offerta di lavoro e altri servizi per l’impiego. Con la stessa Legge
30 è stata istituita la Borsa continua nazionale del lavoro, una rete di servizi on line per chi
cerca e offre lavoro,rivolta ai cittadini, alle imprese e agli operatori pubblici e privati.
Orientamento al Mercato del Lavoro
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Tre buoni motivi per fare un bilancio delle competenze
1... perché è l’unico modo per poter scegliere
consapevolmente il tipo di professione che ti può
interessare e soddisfare
2... perché definire l’obiettivo professionale ti permette di
trovare un’occupazione soddisfacente in minor tempo
3... perché è il modo migliore per prepararti e vincere una
selezione
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Fare un bilancio delle competenze significa quindi svolgere un’attenta autovalutazione al fine di definire
un obiettivo professionale reale, concreto e comunicabile.
L’obiettivo professionale viene costruito utilizzando tutto quello che, in un modo o nell’altro, ha a
che vedere con il lavoro nella vita di una persona e in particolare:
1) La motivazione: la motivazione è l’energia, la benzina che ti spinge a
fare qualsiasi cosa. È l’ingrediente indispensabile per la definizione
dell’obiettivo professionale, per trovare un’occupazione e crescere
professionalmente.
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2) Le capacità: le capacità sono le cose che ti piace fare e che ti riescono
bene. Sono gli ingredienti operativi del tipo di lavoro che farai, e sono
trasferibili da un settore ad un altro.
Si ottengono in parte con gli studi, ma soprattutto con l’esperienza sul
campo. Le capacità, contestualizzate nel singolo individuo che le incrocia
- in modo assolutamente creativo, irripetibile e spesso inconsapevole - con
le proprie conoscenze, i valori, le modalità, lo stile e l'ambiente, diventano
le famose "competenze".
3) Gli interessi: gli interessi rappresentano nel lavoro il settore in cui ti
piacerebbe lavorare ed esercitare le tue capacità. Può essere costituito da
oggetti, servizi materiali e immateriali, dati e informazioni, e la loro
conoscenza si ottiene soprattutto attraverso gli studi.
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4) I valori: i valori sono le cose importanti per te nella vita, e costituiscono
il motivo profondo per cui fai le cose, costituendo la base motivazionale
delle tue azioni.
Ecco alcuni valori: Famiglia, amicizia, prestigio, tranquillità,
indipendenza.
5) La modalità di lavoro: la modalità di lavoro è il tipo di rapporto di
lavoro e l’orario che vuoi avere. Ha a che fare con le dimensioni del
tempo, dell'appartenenza, dell'autonomia. Puoi preferire un lavoro parttime, per stare con la famiglia o avere tempo per fare altre cose. Puoi
volere un lavoro che ti occupi molte ore e ti riempia di responsabilità.
Puoi volere un orario fisso e regolare. Ci sono molti modi e molti contratti
di lavoro, in una società in cui non esiste più solo il lavoro “fisso”.
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6) L’ambiente di lavoro: le tue competenze complessive hanno una forte
interazione con l'ambiente in cui ti trovi a lavorare, e sono tra le cause
maggiori, e spesso meno indagate, della realizzazione professionale.
L'ambiente in cui lavori ha caratteristiche fisiche e umane che, cambiando
da posto a posto, possono rendere molto diverso, nella realtà, un identico
profilo professionale.
7) Lo stile personale: il tuo stile nel lavoro è il modo che hai di fare le
cose. Qualcuno la chiama anche "saper essere" o addirittura “personalità”.
Puoi avere le stesse capacità e conoscenze di un’altra persona, ma sarai
sempre un individuo unico e particolare nel modo in cui fai quello che fai,
mettendo nel lavoro qualcosa che è solo tuo.
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8) Le qualità personali: le qualità personali sono i punti di forza che ti
portano ad eccellere in termini di performance ed efficienza sul lavoro.
Sono le risorse che ti permettono di portare a compimento i compiti
assegnati, di raggiungere gli obiettivi e realizzare i progetti
9 I punti deboli: i punti deboli rappresentano i tuoi difetti e limiti. Valutarli
ti permette di definire obiettivi professionali realistici e concreti che tengano
conto delle tue limitazioni.
La sintesi dell'obiettivo professionale che ti permetterà di muoverti alla ricerca di
informazioni per scoprire quali sono le reali opportunità professionali nel mercato del lavoro e
successivamente per muoverti alla ricerca del lavoro
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I consigli per una ricerca efficace del lavoro.
La ricerca del lavoro si attiva con la definizione degli obiettivi professionali e con il recupero di informazioni
sulle opportunità nel settore e nel territorio di riferimento per la persona.
Per definire in modo chiaro i propri obiettivi professionali si possono cercare nel proprio territorio
strutture che erogano servizi di orientamento:
Centri per l’impiego;
sportelli di orientamento universitari;
sportelli territoriali dedicati a categorie di persone considerate deboli sul mercato del lavoro.
Per individuare il/i settore/i di interesse e informarsi sulla possibilità lavorative offerte è possibile
rivolgersi:
alle Associazioni di categoria;
consultare le Pagine gialle;
visitare gli Informagiovani;
consultare i siti delle aziende leader nel settore d’interesse per approfondire la conoscenza delle figure professionali
richieste.
Chi ha già chiaro il tipo di lavoro per il quale intende candidarsi può:
Rilasciare la propria disponibilità ai Centri per l’impiego e alle Agenzie per il lavoro;
Consultare le offerte di lavoro su quotidiani e siti internet.
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CENTRI PER L’IMPIEGO
I servizi pubblici per il lavoro,denominati Centri per l’impiego (CPI),
sono presenti su tutto il territorio nazionale e operano a livello provinciale,
secondo gli indirizzi dettati dalle Regioni.
I CPI sono gli ex uffici di collocamento e rappresentano il punto di
riferimento pubblico:
per le persone in cerca di occupazione;
per chi vuole cambiare lavoro;
per le aziende che cercano personale;
per chi vuole seguire un percorso formativo;
per chi ha bisogno una consulenza orientativa.
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I SERVIZI OFFERTI DAI CENTRI PER L’IMPIEGO:
accoglienza e informazione;
autoconsultazione;
orientamento;
percorsi formativi;
tirocini;
incontro domanda-offerta di
lavoro e presentazione;
laboratori di ricerca attiva del lavoro;
collocamento mirato;
attività amministrative.
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ACCOGLIENZA E INFORMAZIONE
INDIVIDUARE LA DOMANDA DELL’UTENTE
LE PRIME INFORMAZIONI
CONSULTAZIONE DEL MATERIALE DISPONIBILE
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AUTOCONSULTAZIONE
ACCESSO DIRETTO ALLA INFORMAZIONE:
SULLE TENDENZE DEL MERCATO DEL LAVORO PUBBLICO E PRIVATO;
SULLE OPPORTUNITÀ OCCUPAZIONALI;
SULLE OPPORTUNITÀ FORMATIVE;
OPPORTUNITÀ DI NAVIGARE SU INTERNET ALLA RICERCA D’INFORMAZIONI
SUL MONDO DEL LAVORO.
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ORIENTAMENTO
SOSTENERE E FACILITARE I PROCESSI DI SCELTA E DI TRANSIZIONE
PROFESSIONALE E LAVORATIVA;
ACCOMPAGNA L’UTENTE NELLA DEFINIZIONE DI
PROGETTO DI SVILUPPO PROFESSIONALE E/O
FORMATIVO;
COLLOQUI E SEMINARI, INDIVIDUALI O DI GRUPPO.
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PERCORSI FORMATIVI
LA FORMAZIONE PROFESSIONALE:
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TIROCINI
IL TIROCINIO HA LO SCOPO DI AGEVOLARE LE SCELTE
PROFESSIONALI DELLE PERSONE MEDIANTE LA CONOSCENZA
DIRETTA DEL MONDO DEL LAVORO.
.
SU RICHIESTA DEI DIRETTI INTERESSATI O DELLE IMPRESE IL CPI
CONVOCA LE PARTI PER LA SOTTOSCRIZIONE DI PROGETTO
FORMATIVO E DELLE CONVENZIONI PER L’ATTIVAZIONE DI
TIROCINI FORMATIVI IN AZIENDA.
.
I TIROCINI FORMATIVI SPECIALI
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INCONTRO DOMANDA-OFFERTA DI LAVORO E
PRESENTAZIONE
RACCOGLIE I CURRICULUM VITAE DELLE PERSONE IN CERCA
DI OCCUPAZIONE;
RICEVE LE RICHIESTE DELLE AZIENDE IN CERCA DI
PERSONALE;
CONSULTA LE PROPRIE BANCHE DATI PER
L’IDENTIFICAZIONE DEI NOMINATIVI;
VERIFICA I REQUISITI RICHIESTI E L’EFFETTIVA DISPONIBILITÀ
DEI CANDIDATI;
INVIA ALLE AZIENDE UN ELENCO DI NOMINATIVI PER LA
CONVOCAZIONE A UN COLLOQUIO.
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LABORATORI DI RICERCA ATTIVA DEL LAVORO
COME SCRIVERE IL CURRICULUM VITAE;
COME SCRIVERE LA LETTERA DI PRESENTAZIONE;
COME SOSTENERE UN COLLOQUIO DI SELEZIONE.
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COLLOCAMENTO MIRATO
SERVIZI AI DISABILI E ALTRE CATEGORIE PROTETTE:
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I CPI SVOLGONO ANCHE ATTIVITÀ DI TIPO
AMMINISTRATIVO
GESTISCE L’ANAGRAFE DEI LAVORATORI;
GESTIRE LO STATO DI DISOCCUPAZIONE;
GESTIRE LISTE E GRADUATORIE (MOBILITÀ CHIAMATA PER ENTI
PUBBLICI, CATEGORIE PROTETTE);
REGISTRARE ASSUNZIONI,TRASFORMAZIONI, PROROGHE E
CESSAZIONI DEI RAPPORTI DI LAVORO.
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Centri Per L’impiego Nel Molise
“circoscrizioni”
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STRUTTURE PRIVATE AUTORIZZATE DALLO STATO E ISCRITTE IN UN
APPOSITO ALBO ISTITUITO PRESSO IL MINISTRO DEL LAVORO E
DELLA PREVIDENZA SOCIALE.
I SERVIZI OFFERTI SONO:
Somministrazione;
Intermediazione;
Ricerca e selezione del personale;
Supporto alla ricollocazione professionale.
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CENTRI COMUNALI O PROVINCIALI, CHE OFFRONO AI
GIOVANI SERVIZI GRATUITI DI:
Orientamento;
informazione su percorsi formativi;
scelte professionali;
lavoro e vacanze all’estero;
tempo libero e attività sportive;
volontariato.
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ALTRI OPERATORI PER L’ATTIVITÀ
D’INCONTRO TRA DOMANDA E OFFERTA
DI LAVORO
AUTORIZZAZIONE PER LEGGE
Università pubbliche e private;
Fondazioni universitarie.
AUTORIZZAZIONE PER REQUISITI AGEVOLATI
Comuni;
Camere di Commercio;
Istituti di scuola secondaria di secondo grado, statale e paritaria.
AUTORIZZATI A LIVELLO NAZIONALE
Parti sociali;
Enti bilaterali;
Fondazione o altro soggetto giuridico appositamente costituito d’Ordine nazionale dei
consulenti del lavoro.
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BORSA CONTINUA NAZIONALE DEL
LAVORO
E’ UN SERVIZIO FORMATIVO ON-LINE, PROMOSSO DAL MINISTERO DEL
LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE E DALLE REGIONI, FINALIZZATO
A RENDERE TRASPARENTE ED EFFICIENTE IL MERCATO DEL LAVORO E A
FAVORIRE L’INCONTRO TRA DOMANDA E OFFERTA DI LAVORO.
La Borsa del lavoro costituisce uno dei pilastri della Riforma Biagi del mercato del lavoro
(Legge 30/03, Decreto legislativo 276/03). Collegatevi al sito www.borsalavoro.it per
conoscere tutti i servizi offerti dalla Borsa.
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European
Employment
Services
Servizi Europei per l'Impiego
E' LA RETE CHE COINVOLGE TUTTI I SERVIZI PUBBLICI DI COLLOCAMENTO DEI
PAESI EUROPEI VOLUTA FORTEMENTE DALLA COMMISSIONE EUROPEA E DAL
CONSIGLIO EUROPEO CON LA DECISIONE C.E. DEL 23 DIC. 2003.
STRUMENTO IDENTIFICATO DALLA COMMISSIONE EUROPEA E DAL CONSIGLIO
D'EUROPA NEL PIANO DI AZIONE PER FACILITARE LA MOBILITÀ DEI
LAVORATORI E L'INCONTRO DOMANDA OFFERTA SUL MERCATO DEL LAVORO
EUROPEO.
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PER INCLUSIONE SOCIALE SI INTENDE LA PROMOZIONE DI PARI OPPORTUNITÀ
NELL’ACCESSO ALL’ISTRUZIONE, ALLA FORMAZIONE, ALL’OCCUPAZIONE,AI
SERVIZI COLLETTIVI E ALL’ASSISTENZA SANITARIA, CON UNA ATTENZIONE
SPECIFICA VERSO LE CATEGORIE PARTICOLARMENTE SVANTAGGIATE.
LE POLITICHE D’INCLUSIONE SOCIALE SI RIVOLGONO IN PARTICOLARE A
PERSONE CHE VIVONO SITUAZIONI DI MARGINALITÀ E DISAGGIO, TRA CUI:
1. DISABILI E CATEGORIE PROTETTE;
2. DETENUTI E EX DETENUTI;
3. TOSSICODIPENDENTI E EX TOSSICODIPENDENTI;
4. CITTADINI EXTRACOMUNITARI.
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1. DISABILI E CATEGORIE PROTETTE
IL DIRITTO AL LAVORO DEI DISABILI È REGOLATO DALLA LEGGE N.68 DEL 1999 CHE
SANCISCE L’OBBLIGO PER I DATORI PUBBLICI E PRIVATI DI RISERVARE UNA QUOTA DI
ASSUNZIONE A QUESTI LAVORATORI E PREVEDE AGEVOLAZIONI CONTRIBUTIVE PER LE
IMPRESE.
I BENEFICIARI SONO:
INVALIDI CIVILI IN ETÀ LAVORATIVA AFFETTI DA MINORAZIONI FISICHE, PSICHICHE O SENSORIALI E
PORTATORI DI HANDICAP INTELLETTIVO, CHE COMPORTANO UNA RIDUZIONE DELLA CAPACITÀ
LAVORATIVA SUPERIORE AL 45%;
INVALIDI DEL LAVORO CON UN GRADO DI INVALIDITÀ SUPERIORE AL 33%;
NON VEDENTI E SORDOMUTI;
INVALIDI DI GUERRA, INVALIDI CIVILI DI GUERRA E INVALIDI PER SERVIZIO;
VEDOVE E ORFANI DI GUERRA, , DEL LAVORO E PER SERVIZIO; INVALIDI DEL PERSONALE MILITARE E DELLA
PROTEZIONE CIVILE; VITTIME DEL TERRORISMO E DELLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA (LEGGE N. 407 DEL
1998).
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L’UFFICIO DI COLLOCAMENTO MIRATO, NELLO SPECIFICO, SVOLGE AZIONE DI:
RACCOLTA D’INFORMAZIONI PER LA GESTIONE DELLA RELATIVA LISTA;
COLLOQUIO DI ORIENTAMENTO
SERVIZI DI INSERIMENTO LAVORATIVO
PROGRAMMA PERSONALIZZATO DI INTERVENTI PER RISOLVERE I PROBLEMI DI INSERIMENTO LAVORATIVO
ATTRAVERSO:
INFORMAZIONE E FORMAZIONE;
ORIENTAMENTO NEI PERCORSI DI INTEGRAZIONE LAVORATIVA;
SERVIZIO DI SUPPORTO ALL’INCONTRO DOMANDA/OFFERTA DI LAVORO;
TIROCINI;
INSERIMENTO MIRATO;
INCENTIVI ALL’ASSUNZIONE ;
APPRENDISTATO;
RIMBORSO ADATTAMENTO POSTI DI LAVORO
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2.DETENUTI ED EX DETENUTI
IN BASE A QUANTO DISPOSTO DALLA LEGGE N.193 DEL 2000 (COSIDDETTA LEGGE
SMURAGLIA) LE IMPRESE CHE ASSUMONO LAVORATORI DETENUTI O CHE
SVOLGONO ATTIVITÀ FORMATIVE NEI LORO CONFRONTI POSSONO BENEFICIARE
DI SGRAVI FISCALI
.
IL MINISTERO DEL LAVORO E IL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA HANNO SIGLATO UN
PROTOCOLLO D’INTESA IN CUI È PREVISTA LA REALIZZAZIONE DI INIZIATIVE RIVOLTE AL
REINSERIMENTO SOCIALE DELLA POPOLAZIONE DETENUTA ATTRAVERSO L’ATTIVITÀ
LAVORATIVA.
INFORMARE E COINVOLGERE LE REGIONI PER PROMUOVERE INTERVENTI MIRATI AI DETENUTI E
AGLI INTERNATI ATTRAVERSO I SERVIZI PER L’IMPIEGO;
PROMUOVERE PROGETTI DI COOPERATIVE SOCIALI ALLO SCOPO DI CREARE POSTI DI LAVORO
INTERNI E ESTERNI AGLI ISTITUTI PENITENZIARI;
FAVORIRE L’APPLICAZIONE DELL’AGEVOLAZIONI CONTRIBUTIVE E DEGLI SGRAVI FISCALI PER LE
COOPERATIVE SOCIALI E LE IMPRESE CHE ASSUMONO DETENUTI ALL’INTERNO DELLE CARCERI;
SOSTENERE L’ATTIVITÀ DI ORIENTAMENTO, FORMAZIONE PROFESSIONALE E INSERIMENTO
LAVORATIVO.
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3. TOSSICODIPENDENTI ED EX TOSSICO DIPENDENTI
LA LOTTA ALLA DROGA COSTITUISCE UNA DELLE PRIORITÀ D’AZIONE
COMUNITARIA. E’ IN RISPOSTA AD UNA DIRETTIVA EUROPEA CHE LA
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI HA ISTITUITO IL DIPARTIMENTO
NAZIONALE PER LA POLITICA ANTIDROGA.
COORDINARE LE POLITICHE DI PREVENZIONE;
MONITORARE LE AZIONI A FAVORE DELLA LOTTA CONTRO LA TOSSICODIPENDENZE
GESTIRE I FONDI NAZIONALI PER LA LOTTA ALLA DROGA DESTINATE ALLE
AMMINISTRAZIONI CENTRALI DELLO STATO.
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4. CITTADINI EXTRACOMUNITARI
L’INGRESSO È REGOLATO DAL DECRETO FLUSSI CON CUI IL GOVERNO
DEFINISCE ANNUALMENTE LE QUOTE MASSIME DI STRANIERI NEL MERCATO DEL
LAVORO.
TURISMO;
TURISMO;
CURE MEDICHE;
RICONGIUNGIMENTO FAMILIARE;
LAVORO DIPENDENTE;
ISCRIZIONE NELLE LISTE DI COLLOCAMENTO;
LAVORO STAGIONALE;
LAVORO ARTISTICO;
LAVORO AUTONOMO – ISCRIZIONE ALL’ALBO PROFESSIONALE;
RIFUGIATI POLITICI;
AFFARI;
MISSIONE;
RELIGIONE E CULTO;
PROTEZIONE SOCIALE.
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CONDIZIONI E DURATA DI ALCUNI TIPI DI SOGGIORNO
E
DIRITTI DEI SOGGIORNANTI EXTRACOMUNITARI
Permesso di soggiorno per motivi di soggiorno di lavoro, studio e
formazione
Carta di soggiorno
Iscrizione al Centro per l’Impiego
Tutela previdenziale
Portatori di handicap
Richiedenti asilo e rifugiati politici
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MODALITA’ DEI RAPPORTI DI LAVORO
PARASUBORDINATO
AUTONOMO
Il lavoratore svolge
l’attività in maniera
autonoma e indipendente
dalle direttive di un datore
di lavoro
SUBORDINATO
Il lavoratore dipende dal
datore di lavoro da cui riceve
indicazioni su come svolgere
le proprie mansioni
Orientamento al Mercato del Lavoro
Le forme di contratto
parasubordinato si trovano
a metà strada tra il lavoro
autonomo e quello
dipendente sono contratti
di lavoro autonomo
caratterizzati da una
prestazione di lavoro
strettamente coordinata
con l’attività del
committente
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LE DIVERSE FORME CONTRATTUALI DEL LAVORO
SUBORDINATO
CONTRATTO A TEMPO
INDETERMINATO;
CONTRATTI A ORARIO RIDOTTO, MODULATO E FLESSIBILE
contratto a tempo parziale (part time);
contratto di lavoro ripartito (job sharing);
contratto di lavoro a chiamata o intermittente
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I CONTRATTI CON FINALITÀ FORMATIVA (CONTRATTO DI
APPRENDISTATO E DI INSERIMENTO).
Contratto di apprendistato per l’espletamento di dirittodovere di istruzione e formazione;
Contratto di apprendistato professionalizzante per il
conseguimento di una qualificazione
attraverso la
formazione sul lavoro ed un apprendimento tecnico
professionale;
Contratto di apprendistato per l’acquisizione di un diploma o
per corsi di alta formazione;
Contratto d’inserimento (
Il contratto di inserimento si sostituisce al
Contratto di formazione e lavoro, che rimarrà in vigore solo per la Pubblica
amministrazione )
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LAVORO PARASUBORDINATO
I CONTRATTI DI LAVORO PARASUBORDINATI SONO:
contratto di collaborazione a progetto;
contratto di collaborazione coordinata e continuativa (co.co.co.);
prestazione occasionale;
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INCENTIVI E SGRAVI CONTRIBUTIVI PER LE AZIENDE
SONO PREVISTE AGEVOLAZIONI PER LE AZIENDE CHE ASSUMONO:
• Persone uscite dal mercato del lavoro o che hanno difficoltà a entrare;
• Lavoratori svantaggiati (per esempio disabili ed ex detenuti)
INCENTIVI PER L’ASSUNZIONE DI LAVORATORI
SVANTAGGIATI
• Si tratta di agevolazioni e incentivi alle imprese che assumono persone
svantaggiate.
INCENTIVI LEGATI ALLA STIPULAZIONE DI PARTICOLARI
CONTRATTI
• Si tratta di agevolazioni per le aziende che stipulano contratti che
prevedono una formazione durante l’orario di lavoro.
Orientamento al Mercato del Lavoro
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Avviare un'impresa è un compito che richiede capacità e requisiti specifici: per
questo è importante fare una attenta valutazione di se stessi sia come persona che
come lavoratore.
Il secondo passo è quello di testare l'idea, cioè verificarla nel concreto.
E’ necessario che l'aspirante imprenditore, in base alle risorse disponibili,
competenze e conoscenze, individui la migliore alternativa per entrare nello
scenario competitivo:
creazione di una nuova impresa;
acquisizione di una impresa già esistente;
avvio di una impresa in franchising.
Orientamento al Mercato del Lavoro
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Il Franchising è un accordo di collaborazione che vede da
una parte un'azienda con una formula commerciale
consolidata (franchisor) e dall'altra una società o una
persona fisica (franchisee) che aderisce a questa formula.
Orientamento al Mercato del Lavoro
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Per accedere alle agevolazioni, oltre a essere in possesso dei
requisiti formali richiesti dalle varie leggi, è indispensabile
presentare un progetto d'impresa.
Il piano d'impresa deve essere costituito dai seguenti punti:
1. Presentazione;
2. Analisi di mercato e scelte strategiche;
3.
Scelte operative;
4. Piano economico e finanziario.
Orientamento al Mercato del Lavoro
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Per trasformare un'idea imprenditoriale in una impresa reale è
indispensabile definire la forma giuridica.
Le alternative che si pongono:
sono:
Impresa individuale;
Impresa familiare;
Società di persone - Società di capitali
Orientamento al Mercato del Lavoro
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Impresa individuale
É ideale per chi non ha soci e soprattutto ha l'esigenza e la volontà di lavorare in
piena autonomia. Solitamente viene scelta per imprese di dimensioni limitate, con
volume di affari contenuti, come ad esempio le attività artigianali.
Impresa familiare
Sotto il profilo giuridico è considerata un'impresa individuale ed alle sue attività
partecipano il coniuge, i parenti entro il terzo grado, e/o gli affini entro il secondo
grado, che prestano effettivamente la propria attività in modo continuativo e
prevalente, senza che sia configurabile alcun tipo di rapporto dipendente, acquisendo
il diritto al mantenimento ed alla partecipazione agli utili, ma non alle perdite.
Orientamento al Mercato del Lavoro
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Società di persone
La responsabilità dei soci e illimitata: ciò significa che, in caso di fallimento, i
creditori potranno rivalersi anche sul patrimonio privato di ciascun membro della
società.
Esistono tre tipologie di società di persone:
Società semplice;
Società in nome collettivo;
Società in accomandita semplice.
Società di capitali
La responsabilità è limitata al capitale sociale e, naturalmente, resta la responsabilità
personale civile e penale del socio/amministratore per atti illeciti nella gestione.
Le società di capitali possono essere:
Società a responsabilità limitata; Società a responsabilità limitata uni personale;
Società per azioni;
Società in accomandita per azioni;
Orientamento al Mercato del Lavoro
Società per azioni
unipersonale.
43
AUTOIMPIEGO
IMPIEGO
AUTO
eE
AUTO
IMPRENDITORIA
AUTO IMPRENDITORIA
Le disposizioni legislative a sostegno dell’auto impiego e dell’auto imprenditoria si
propongono di favorire la nascita e lo sviluppo di nuove imprese e di nuove attività
autonome, non che la creazione di reti e servizi locali a supporto dei neoimprenditori.
Gli strumenti attraverso i quali si intende favorire lo sviluppo imprenditoriale si
possono classificare in base alla tipologia di beneficiari:
• Incentivi a favore di disoccupati o persone in cerca di prima occupazione attraverso l’auto impiego;
• Incentivi a favore giovani di età compresa tra 18 e 35 anni,che avviano nuova imprenditorialità nei
settori dei servizi, della produzione dei beni e servizi alle imprese e giovani imprenditori di età compresa
tra 18 e i 40 anni per consentire il cosiddetto “ricambio generazionale in agricoltura”;
• Incentivi a favore delle cooperative sociali.
Orientamento al Mercato del Lavoro
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AUTOIMPIEGO
- Incentivi Gli incentivi per l’auto impiego sono agevolazioni finanziarie dirette a favorire l’avvio
di piccole attività imprenditoriali da parte di disoccupati o di persone in cerca di
prima occupazione.
Le misure previste dalla legge sono:
lavoro
autonomo ( ex “prestito d’onore” );
microimpresa;
impresa
in franchising.
Orientamento al Mercato del Lavoro
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Lavoro Autonomo
I finanziamenti riguardano le attività che abbiano forma di ditta individuale.
Le iniziative agevolabili possono riguardare i seguenti settori:
produzione
fornitura
di beni;
di servizi;
commercio.
Orientamento al Mercato del Lavoro
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Microimpresa
I finanziamenti diretti ad incentivare la microimpresa riguardano le attività avviate
sotto forma di società di persone (società semplici, in nome collettivo e in
accomandita semplice).in questo caso i requisiti devono essere rispettati da almeno la
metà dei soci, che deve detenere almeno la metà delle quote di partecipazione.
Le iniziative agevolabili possono riguardare i seguenti settori:
produzione
fornitura
di beni;
di servizi.
Sono escluse le attività che si riferiscono alla produzione, trasformazione e
commercializzazione di prodotti agricoli, le attività nel settore trasporti (di merci o
di persone oltre le 9 unitàImpresa
) e il commercio.
in Franchising
Orientamento al Mercato del Lavoro
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Impresa in Franchising
I finanziamenti diretti a incentivare il franchising riguardano solo le attività avviate
sottoforma di ditta individuale o le società di nuova costituzione,escluse le società di
fatto e le società aventi scopi mutualistici.
Per accedere a questo tipo di agevolazione i requisiti soggettivi
devono essere rispettati:
Dal
proponente ( persona fisica ), se l’iniziativa è avviata sottoforma di ditta
individuale;
Da
almeno metà dei soci che deve detenere almeno la metà delle quote di
partecipazione, se l’iniziativa è di tipo societario.
Orientamento al Mercato del Lavoro
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AUTOIMPRENDITORIALITA’
Franchising
- Agevolazioni Le agevolazioni per l’auto imprenditorialità incentivano la creazione di nuove
imprese nelle zone svantaggiate del Paese ( obiettivo 1 e obiettivo 2 ) e
l’imprenditorialità giovanile.
Le agevolazioni sono dirette a favorire la creazione di nuove
iniziative nei settori della:
fornitura di servizi;
produzione di beni e servizi alle imprese;
agricoltura.
Orientamento al Mercato del Lavoro
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Nuova Imprenditorialità nel Settore della Fornitura di Servizi
Beneficiarie sono le società, comprese le cooperative di produzione e lavoro, composte
prevalentemente da giovani di età compresa tra i 18 e i 35 anni che abbiano la
maggioranza assoluta numerica e di quota di partecipazione. I soci devono risiedere,
alla data del 1° gennaio 2000 da almeno 6 mesi al momento della presentazione della
domanda, nei comuni delle aree svantaggiate.
I progetti che possono essere finanziati devono riguardare la fornitura di
servizi nei seguenti settori:
fruizione dei beni culturali ( ad esclusione di quelli statali );
turismo;
manutenzione di opere civili e industriali ( ad esclusione della manutenzione
straordinaria );
tutela ambientale;
innovazione tecnologica,
agricoltura, trasformazione e commercializzazione dei prodotti
agroindustriali.
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Nuova Imprenditorialità nel Settore della Produzione di Beni
e Servizi alle Imprese
Beneficiari sono le società, comprese le cooperative di produzioni e lavoro, composte
prevalentemente da giovani di età compresa tra 18 e 35 anni che abbiano la
maggioranza assoluta numerica e di quote di partecipazione. I soci devono risiedere,
alla data del 1° gennaio 2000 o da almeno 6 mesi al momento della presentazione
della domanda, nei comuni delle aree svantaggiate.
I progetti che possono essere finanziati devono riguardare:
la produzione di beni nei settori della agricoltura, dell’artigianato o
dell’industria;
la fornitura di servizi a favore dell’imprese appartenenti a qualsiasi settore.
Orientamento al Mercato del Lavoro
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Nuova Imprenditorialità nel Settore della Produzione di Beni
e Servizi alle Imprese
Ricambio Generazionale in Agricoltura.
Beneficiari sono gli agricoltori, anche organizzati in forma societaria, che:
abbiano un’età compresa tra i 18 e i 40 anni (non compiuti );
siano subentrati,da non più di 12 mesi, nella conduzione dell’azienda agricola
a un parente entro il 3° grado;
quando rilevano l’azienda siano residenti nei comuni compresi anche in parte
nei territori di applicazione del Decreto Legislativo 21 aprile 2000, n. 185;
siano imprenditori agricoli a titoli principale.
Le agevolazioni finanziarie riguardano:
gli investimenti;
l’assistenza tecnica;
aiuti all’insediamento dei giovani agricoltori.
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LE COOPERATIVE IN GENERE
Le cooperative sono organizzazioni democratiche basate sull'adesione volontaria e
sul principio di uguaglianza di tutti i soci, con l'obiettivo di fornire ai propri soci beni,
servizi, opportunità di lavoro a condizioni più vantaggiose rispetto a quelle presenti
sul mercato del lavoro. La società cooperativa deve costituirsi con un atto pubblico
stipulato da un notaio.
La cooperazione può essere organizzata in varie forme:
•
•
•
società cooperativa;
piccola società cooperativa;
cooperativa tra professionisti.
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Le forme giuridiche previste dall'ordinamento per le cooperative
sono:
•
•
Società cooperativa a responsabilità limitata (S.c. a r.l.)
Società cooperativa per azioni (S.c.p.A)
Le Aree di attività della cooperazione sono::
•
•
•
•
•
•
•
•
cooperative di consumo;
cooperative di produzione e lavoro;
cooperative agricole;
cooperative edili;
cooperative di trasporto;
cooperative della pesca;
cooperative di tipo misto;
cooperative sociali (socio-assistenziali e per l'inserimento lavorativo di persone
svantaggiate).
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LE COOPERATIVE SOCIALI
Le cooperative sociali possono essere di due tipologie:
di tipo A: le cooperative che gestiscono servizi alla persona e/o progetti, rivolte a
fasce diverse di popolazione ( minori, giovani, anziani, disabili, famiglie negli
ambiti socio- assistenziale, socio-educativo, socio sanitario. )
di tipo B: le cooperative che svolgono attività di produzione, assemblaggio,
confezionamento, servizi di pulizia, trasporto, manutenzione del verde,
finalizzate all’inserimento di persone con ridotta capacità lavorativa ( invalidi
fisici, psichici e sensoriali, tossico dipendenti, alcoolisti, ecc. )
Beneficiarie delle agevolazioni sono le cooperative sociali di tipo B iscritte
nell’apposito registro tenuto dalla Camera di Commercio.
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IMPRENDITORIA FEMMINILE
La Legge 215/92, "diretta a promuovere l'uguaglianza
sostanziale e le pari opportunità per uomini e donne
nell'attività economica e imprenditoriale", è diretta a:
a) favorire la creazione e lo sviluppo dell'imprenditorialità femminile, anche
in forma
cooperativa;
b)
promuovere la formazione imprenditoriale
professionalità delle donne imprenditrici;
e
qualificare
la
c) agevolare l'accesso al credito per le imprese a conduzione o a prevalente
partecipazione femminile;
d) favorire la qualificazione imprenditoriale e la gestione delle imprese
familiari da parte delle donne;
e) promuovere la presenza delle imprese a conduzione o a prevalente
partecipazione femminile nei comparti più innovativi dei diversi settori
produttivi e su tutto il territorio nazionale.
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IL SISTEMA DELLA FORMAZIONE
L’obiettivo strategico che i governi europei vogliono perseguire attraverso la Strategia
di Lisbona è di far diventare quella europea “ l’economia basata sulla conoscenza più
competitiva e dinamica del mondo, in grado di realizzare una crescita economica
sostenibile, con nuovi e migliori posti di lavoro e una maggiore coesione sociale”. In
questo senso nei Paesi membri vengono promosse politiche di sviluppo nel settore
dell’istruzione, della formazione e dell’orientamento tese a favorire:
l’adeguamento e l’integrazione tra i sistemi di formazione, l’istruzione e il
lavoro;
lo sviluppo di percorsi di apprendimento per tutto l’arco della vita
(formazione permanente o Lifelong Learnig).
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LA RIORGANIZZAZIONE DEL SISTEMA
DELL’ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
Con il d.l. 31 gennaio 2007 si reintroducono nel sistema dell’istruzione
scolastica superiore gli istituti tecnici e professionali, che con la
precedente riforma venivano di fatto assorbiti dal sistema dei licei.
Il decreto abroga due degli otto indirizzi, quello economico e quello
tecnologico, che componeva il sistema dei licei.
Attualmente il secondo ciclo risulta pertanto costituito dal sistema dei
sei licei, dall’area tecnico-professionale e del sistema dell’istruzione e
della formazione professionale, finalizzati al conseguimento di un
diploma di istruzione secondaria superiore.
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I POLI TECNICO-PROFESSIONALI
I Poli tecnico-professionali verranno attivati in ciascuna provincia per promuovere la
diffusione della cultura scientifica e tecnica e supportare le misure per lo sviluppo
economico e produttivo e si configureranno come consorzi composti da:
istituti tecnici e professionali del secondo ciclo di istruzione;
strutture formative della formazione professionale accreditate per il rilancio
delle qualifiche (gli attuali percorsi triennali ) e diplomi professionali
spendibili a livello nazionale ed europeo;
istituti tecnici superiori che saranno istituiti come trasformazione degli attuali
Ifts (cioè i percorsi di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore post
secondaria non universitaria).
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L’ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO
I giovani che hanno compiuto 15 anni possono alternare, fino al compimento dei 18
anni, esperienze di studio a esperienze lavoro. L’alternanza scuola-lavoro nasce
dall’esigenza di collegare il mondo dell’istruzione a quello del lavoro, attraverso
progetti che le scuole possono avviare attraverso convenzioni con :
imprese;
camere di commercio;
enti pubblici e privati, inclusi quelli del terzo settore;
sistema di istruzione e formazione regionale.
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ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE
I percorsi formativi attivati all’interno della Ifts hanno l’obiettivo di formare figure
professionali tecniche di alto livello, con particolare riguardo all’area dei servizi ai
settori produttivi interessati da innovazioni tecnologiche e dell’intermediazione dei
mercati. possono accedere ai percorsi di Ifts:
giovani e adulti in possesso del diploma di istruzione secondaria superiore;
coloro che non possiedono il diploma , ma competenze e accreditate in percorsi
di istruzione, formazione e lavoro successivi all’assolvimento dell’obbligo
formativo.
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LA FORMAZIONE PROFESSIONALE COFINANZIATA
DAL FONDO SOCIALE EUROPEO
Il fondo sociale europeo (Fse) cofinanzia corsi di formazione professionale
organizzati dai centri di formazione professionale pubblici, da enti privati
convenzionati e da imprese. Lo scopo principale dei corsi Fse è quello di integrare la
conoscenza di base con conoscenze specifiche, per favorire la spendibilità del titolo di
studio attraverso l’acquisizione di competenze e qualifiche richieste del mercato del
lavoro. I corsi Fse sono in genere gratuiti a tutti i livelli, post- scuola dell’obbligo,
post-diploma, post diploma universitario e post-laurea.
I destinatari sono:
giovani in cerca di prima occupazione;
disoccupati di lunga durata o esposti al rischio di disoccupazione di lunga durata;
persone svantaggiate, occupate e non , che rischiano l’emarginazione del
mercato del lavoro o l’emarginazione sociale;
Donne.
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LA FORMAZIONE PERMANENTE
Tra le iniziative volte a promuovere la formazione permanente, in un ottica di
apprendimento lungo tutto l’arco della vita (Lifelong Learning), particolare rilevanza
assumono gli interventi di Formazione continua dei lavoratori – in cu rientra anche
la Formazione continua individuale – e il sistema dell’Eda, Educazione degli adulti.
LA FORMAZIONE CONTINUA
EDUCAZIONE DEGLI ADULTI
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LA FORMAZIONE PERMANENTE
LA FORMAZIONE CONTINUA: Si tratta di attività di formazione, aggiornamento
o riqualificazione, rivolta ad adulti occupati che possono partecipare ai corsi
autonomamente o su proposta dell’azienda per cui lavorano. II canali di
finanziamento per la Formazione continua sono essenzialmente di due tipi:
• il Fondo sociale europeo;
• il sistema nazionale della formazione continua.
EDUCAZIONE DEGLI ADULTI: Per consentire alla popolazione adulta di
raggiungere livelli di istruzione più elevati, la legge 296/2006 ha introdotto
nell’Ordinamento nazionale dell’istruzione l’Educazione degli adulti (Eda).
L’Eda risponde ai bisogni formativi dei soggetti in età adulta in un ottica di
apprendimento lungo tutto il corso della vita.
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