Disturbi dell’umore Disturbi d’ansia www.slidetube.it DISTURBI DELL’UMORE DSM IV Disturbi unipolari Depressione maggiore (episodio singolo) Disturbi bipolari Disturbo bipolare I Disturbo bipolare II Depressione maggiore, ricorrente Disturbo depressivo minore Disturbo Ciclotimico (Ciclotimia) Disturbo depressivo breve ricorrente Disturbo circolare continuo a cicli rapidi Disturbo distimico Disturbo circolare a cicli lenti Disturbo affettivo stagionale www.slidetube.it Prevalenza Prevalenza nel corso della vita Rapporto Maschi/Femmine Età di Insorgenza 5.8% 1:2 30-40 anni (10% dopo 60 anni) Disturbo bipolare 0.4-1.2% 1:1 20-30 anni Ciclotimia 0.4-3.5% 1:1 Infanzia-Adolescenza Distimia 2.3-3.8% 1:1 (infanzia); >Donne (adulti) Infanzia-Adolescenza Depressione maggiore www.slidetube.it www.slidetube.it Table1: -The leading causes of years lived with disability, worldwide, 1990 Total (millions) Per cent of total 1. Unipolar major depression 50.8 10.7 2. Iron deficiency anaemia 22.0 4.7 3. Falls 22.0 4.6 4. Alcohol use 15.8 3.3 pulmonary 14.7 3.1 6. Bipolar disorder 14.1 3.0 7. Congenital anomalies 13.5 2.9 8. Osteoarthritis 13.3 2.8 9. Schizophrenia 12.1 2.6 10. Obsessive compulsive disorders 10.2 2.2 5.Chronic disease obstructive Depressione • Una patologia molto spesso sotto-diagnosticata • Curata male (ricostituenti, vitamine, sedativi) • Trattata con 1 anno di ritardo dopo l’esordio • Cure interrotte troppo presto, con ricadute • Gravi conseguenze sociali (sofferenza, droga, suicidio, malattie fisiche, disabilità, conseguenze su figli e famiglia, lavoro) www.slidetube.it Criteri per la diagnosi di Episodio Depressivo Maggiore DSM IV Cinque (o più) dei seguenti sintomi sono stati contemporaneamente presenti durante un periodo di due settimane e rappresentano un cambiamento rispetto al precedente livello di funzionamento; almeno uno dei sintomi è costituito da umore depresso o da perdita dell’interesse o del piacere: – Umore depresso per la maggior parte del giorno, quasi ogni giorno, come riportato dal soggetto (per esempio si sente triste e vuoto) o come osservato dagli altri (per esempio appare lamentoso) – Marcata diminuzione di interesse per tutte o quasi tutte le attività per la maggior parte del giorno, quasi tutto il giorno (come riportato dal soggetto o come riportato da altri) – Significativa perdita di peso, senza essere a dieta, o aumento di peso (per esempio cambiamento superiore al 5% del peso corporeo in un mese) oppure diminuzione o aumento dell’appetito quasi ogni giorno – Insonnia o ipersonnia quasi ogni giorno www.slidetube.it Criteri per la diagnosi di Episodio Depressivo Maggiore DSM IV – Agitazione o rallentamento psicomotorio quasi ogni giorno (osservabile dagli e non semplicemente sentimenti soggettivi di essere irrequieto o rallentato) – Faticabilità o mancanza di energia quasi ogni giorno – Sentimenti di autosvalutazione o di colpa eccessivi o inappropriati (che possono essere deliranti) quasi ogni giorno (non semplicemente autoaccusa o sentimenti di colpa per essere ammalato) – Ridotta capacità di pensare o di concentrarsi, o indecisione, quasi ogni giorno (come impressione soggettiva o osservata dagli altri) – Pensieri ricorrenti di morte (non solo paura di morire), ricorrente ideazione suicidaria senza un piano specifico, o un tentativo di suicidio, o ideazione di un piano specifico per commettere suicidio www.slidetube.it Criteri per la diagnosi di Episodio Depressivo Maggiore DSM IV • I sintomi non soddisfano i criteri per un Episodio Misto • I sintomi causano disagio clinicamente significativo o compromissione del funzionamento sociale, lavorativo, o di altre aree importanti • I sintomi non sono dovuti agli effetti fisiologici diretti di una sostanza (per esempio una droga di abuso, un medicamento) o di una condizione medica generale (per esempio, ipotiroidismo) • I sintomi non sono meglio giustificati da lutto, cioè, dopo la perdita di una persona amata, i sintomi persistono per più di due mesi, o sono caratterizzati da una compromissione funzionale marcata, autosvalutazione patologica, ideazione suicidarla, sintomi psicotici o rallentamento psicomotorio www.slidetube.it Decorso e gravità Decorso: • • Episodio singolo ricorrente Codificare lo stato dell’episodio attuale o più recente • Lieve • Moderato • Grave senza manifestazioni psicotiche • Grave con manifestazioni psicotiche • In remissione parziale/ in remissione completa • Non specificato Specificare • Cronico • • • Con manifestazioni catatoniche Con manifestazioni melanconiche Con manifestazioni atipiche www.slidetube.it Sintomatologia Umore Sintomi psicomotori Tristezza Rallentamento o agitazione Sintomi cognitivi Difficoltà di concentrazione e memoria Sintomi altri Insonnia o ipersonnia Inappetenza o iperfagia Anergia Irritabilità Mimica ridotta Anedonia Linguaggio scarno e poco fluido Indecisione Riduzione della libido Visione negativa di sé, del mondo Disturbi somatici Desiderio di morire o idee di suicidio Deliri congrui o incongrui all’umore Allucinazioni uditive e/o visive www.slidetube.it Alterazioni dei ritmi biologici • I Disturbi depressivi comportano di norma anche una rilevante quota di sintomi di ansia, inquietudine, tensione • I Disturbi depressivi possono in un terzo dei casi comportare una rilevante quota di rabbia, aggressività, distruttività (che implica (che implica rischio di atti auto ed eterolesivi es. suicidio, omicidio-suicidio) www.slidetube.it Suicidio • In Italia 6.000 suicidi/anno • 60.000-600.000 TS • Suicidio M:F= 3:1 • Tentato Suicidio M:F= 1:4 • Picco: M= 45 aa; F=55 aa • Picco massimo intorno ai 70 anni • Anziani: rappresentano il 25% della popolazione suicidaria • Incremento tra i giovani • Terza causa di morte nei giovani di 15-24 anni www.slidetube.it Suicidio • Condizione coniugale -vita familiare: fattore protettivo • Pensionamento.perdita lavoro: aumento rischio • Precedenti TS: aumento rischio • Eventi di vita (perdita, conflitti): aumento rischio Importante attenta valutazione ideazione suicidaria www.slidetube.it Diagnosi % Disturbo umore 48 Alcolismo 20 Schizofrenia 11 Altra psichiatrica patologia 15 Nessuna psichiatrica diagnosi 6 Depressione con sintomi psicotici • • • • • Modificazioni dell’umore Sintomi neurovegetativi Deliri Allucinazioni Comportamenti bizzarri Difficile la diagnosi quando la tipologia del delirio è del genere persecutorio ed è riferita dai familiari. Difficile quando il paziente non sa o non riferisce le allucinazioni o non esprime il contenuto dei deliri www.slidetube.it Disturbo depressivo secondario a condizione medica • Tumori maligni • Malattie epatiche • Morbo di Parkinson • Anemia • Demenza • Ipotiroidismo • Ipo/iperparatiroidismo • Post-partum • Deficit vitaminico (Folati, Niacina, Tiamina, Vit B12) • Malattie renali • Correlato al ciclo mestruale • Morbo di Addison • Morbo di Cushing • Artrite reumatoide • Lupus eritematoso sistemico • Infezioni varie • AIDS • Porfirie • Ictus • Malattie infettive • Sindrome da carcinoide www.slidetube.it Disturbo depressivo secondario a farmaci o sostanze • Farmaci cardiaci e antipertensivi – – – – – – • Propanololo Idralazina Clonidina Digitale Lidocaina Reserpina Antibiotici – Ampicillina – Streptomicina – Tetracicline • • • Farmaci antineoplastici Corticosteroidi Analgesici e FANS – Indometacina – ibrupofene • Sedativi (BDZ) • Antipsicotici • Antiparkinson • Contraccettivi • Interferon • Oppiacei • Cannabis • Cocaina • Amfetamine www.slidetube.it Criteri diagnostici per il Disturbo Distimico DSM IV TR • Umore depresso per la maggior parte del giorno, quasi tutti i giorni, come riferito dal soggetto o osservato da altri, per almeno due anni • Presenza, quando depresso, di due o più dei seguenti sintomi • • • • • • Scarso appetito o iperfgia Insonnia o ipersonnia Scarsa energia o astenia Bassa autostima Difficoltà di concentrazione o nel prendere le decisioni Sentimenti di disperazione • Durante i 2 anni di malattia la persona non è mai stata priva di sintomi di cui ai due punti precedenti per più di 2 mesi alla volta • Durante i 2 anni di malattia non è stato presente un Episodio Depressivo maggiore, cioè il disturbo non è meglio inquadrabile come Disturbo Depressivo Maggiore cronico, o Disturbo Depressivo maggiore, in remissione parziale www.slidetube.it RISCHIO DI RICADUTE DEPRESSIVE NEGLI ANNI www.slidetube.it • Nel corso della vita 10-25% per le donne e 512% per gli uomini • Prevalenza in studi di comunità varia da 5- 9% per le donne, 2-3% per gli uomini • Può esordire ad ogni età, con media di esordio a 25 anni www.slidetube.it Modificazioni biologiche nella depressione maggiore (grave) • • • • • • • • • • • • • Ipercortisolemia e disfunzione HPA Alterata sensibilità recettori centrali glicocorticoidi Perdita del bioritmo circadiano del cortisolo Mancata soppressione al DST Alterata risposta TRH-TSH test Ridotta variabilità frequenza cardiaca Aumento PCR e aggregabilita piastrinica Attivazione citochine proinfiammatorie Riduzione risposte immuni cellulari e attività NK Riduzione latenza sonno REM, disturbi del sonno Aumento percezione del dolore Modificazione spettro EEG Riduzione volume dell’’ippocampo (Dep non trattata) www.slidetube.it Etiopatogenesi 1. Modello biologico Particolare vulnerabilità dei sistemi biochimici, neurotrasmettitoriali etc del SNC • Genetica – Studi familiari: frequenza 2-3 volte superiore tra familiari • Metabolismo idro-elettrolitico – Disfunzione del metabolismo del sodio intracellulare e del calcio (sia intracellulare che plasmatici) • Neurotrasmettitori • – Depressione: Deficit funzione monoaminergica a livello delle sinapsi del SNC – Mania: Aumento concentrazione monoamine – Monoamine principali implicate: Noardrenalina (NA), Serotonina (SE) Fattori endocrini – Coinvolgimento di fattori quali il cortisolo, il GH, la Prolattina CIRCUITI BIOLOGICI della DEPRESSIONE • Cingolo, proiezione alla corteccia frontale • circuiti NA e 5HTergici • Circuiti limbico- ipotalamici e neuroendocrini • Circuiti immunopeptidergici www.slidetube.it Etiopatogenesi Fattori neurofisiopatologici – Depressione e alterazioni fronto-temporali di sinistra o parieto-occipitali di destra – Mania: alterazioni fronto-temporali di destra o parieto-occipitali del lato opposto Deficit funzionale dell’emisfero non dominante, in genere il destro Ritmi biologici – Stagionalità: depressione ha frequenza massima in autunno e primavera (numero di suicidi più elevato in maggio e ottobre); l’eccitamento ricorre abitualemnte in estate. Sensibilità alla luce Ipotesi psicodinamiche – Depressione come reazione alla perdita di oggetto d’amore sia reale che fantasmatica – Mania come meccanismo di difesa dalla depressione Ipotesi cognitive – Distacco precoce da figure parentali nell’infanzia – Sviluppo di immagine di Sé perdente, caratterizzata da scarsa amabilità, scarso valore, tendenza a sentirsi responsabile anche del minimo insuccesso, sensazione di poter contare solo su se stesso; pensieri automatici derivanti dalla visione negativa di sé , del mondo, del proprio futuro www.slidetube.it Eventi di vita, Stress e Depressione Nella storia clinica sono frequenti eventi stressanti recenti, in particolare di perdita affettiva (lutti, separazioni, pensionamento, malattie fisiche, difficoltà economiche, perdita di salute, perdita di ruolo, “dispiaceri” ed eventi avversi, ecc.) • Lo stress sembra tuttavia interagire in una parte dei casi con una vulnerabilità su base genetica • Rilevanti sono anche gli eventi di perdita precoci della vita e l’’atmosfera di sviluppo affettivo www.slidetube.it Eventi scatenanti Precedenti il primo episodio depressivo o maniacale – Lutto – separazione dal partner, dai figli – cambiamenti di lavoro, di residenza – incidenti stradali, – disastri naturali – eventi positivi come nascita di un figlio, promozione Evento scatenante provocherebbe slatentizzazione della patologia www.slidetube.it DEPRESSIONE IN MEDICINA • La D abbassa la soglia per il prurito in varie patologie dermatologiche ( Gupta e al,, Psychosom. Med., 1994) • La D predice intensità del dolore nel decorso dell’artrite reumatoide e osteoartrite nelle donne anziane (Zautra e Smith, , psychosom Mend, 2001) • La D correla con ricadute nella sindrome dell’’intestino irritabile (Mittermaier, Psychosom Med, 2004) • Moderati livelli di D correlano con alti livelli di citochine proinfiammatorie monocitiche in uomini sani (Suarez e al, Psychosom ned, 2004) • La D è associata (metaanalisi) con le complicanze del diabete (nefropatia, (nefropatia,, neuropatia, disturbi sessuali, complicanze macrovascolari) (DeGroot DeGroot e al, Psychosom med, 2001) • La D è associata con associata con disfunzioni erettili maschili ( maschili (DeAraujo, e al, Psychosom Med, 1998) • La D si associa ad aumentato rischio prospettico di diabete tipo 2 (Diabetes Care, 2004) www.slidetube.it MANIA Esordio variabile da caso a caso: da qualche ora (assunzione di sostanze stimolanti o eventi stressanti) a qualche giorno (iperattività, gaiezza o irritabilità eccessive, loquacità ed espansività inusuali, accresciuta disponibilità di energie, spese eccessive, ridotto bisogno di sonno) Periodo di stato • Elevazione del tono dell’umore per cui il paziente appare inusualmente allegro, euforico, esuberante al punto da diventare superficiale, esultante (per un nonnulla si entusiasma o si esalta); afferma di sentirsi molto bene, di essere “rinato”. • A volte sensazioni di beatitudine, di illuminazione, di profonda armonia e sintonia con il resto dell’umanità e con la natura • • L’episodio in genere è instabile: bastano piccole frustrazioni o modesti stimoli (rumore intenso, visita non gradita) perché alla gioia subentrino rabbia, aggressività, irritazione, tristezza, crisi di pianto e idee suicidarie. Questi stati d’animo sono di breve durata e, al massimo nel giro di qualche ora, si torna allo stato euforico. www.slidetube.it www.slidetube.it Sintomi Umore S. psicomotori S. cognitivi S. neurovegetativi Euforia Irritabilità Labilità Iperattività Impulsività Aggressività Mimica vivace Logorrea Accelerazione del pensiero ideorrea Fuga delle idee Soggettivo aumento dell’efficienza intellettuale Ridotto bisogno di sonno A volte disforia: Irritabilità aggressività cattivo umore lamentosità Deficit concentrazione e memoria Aumento dell’autostima Idee di grandezza Deliri Allucinazioni Aumento dell’appetito Aumento della libido Patologia diffusa: 20% della popolazione va incontro ad episodi depressivi e maniacali (rapporto 1:3) Dalla fine della II Guerra Mondiale sono aumentati sia la frequenza dei disturbi affettivi, sia il numero di ricadute cui va incontro ciascun paziente (stile di vita? Uso di farmaci?) Probabile che il disturbo bipolare sia sottostimato: – Perché sono ignorati episodi ipomaniacali – Perché le forme gravi sono diagnosticate erroneamente come schizofrenia Stato civile – Tra i pazienti bipolari è presente alta % di celibi, nubili e separati (età, influenza negativa della malattia sulle relazioni, stress da separazione) Classe sociale – Disturbo bipolare più frequente in classi sociali elevate Complicanze – Abuso di alcol e droghe – Influenza sulla vita affettiva, relazionale, professionale www.slidetube.it Quadri clinici Ipomania la sintomatologia è meno grave e intensa, mancano i deliri ed è ridotta la compromissione lavorativa, sociale e familiare Mania euforica Prevale l’esaltazione istintiva, emotiva ed affettiva; il paziente non avverte più stanchezza, sente esaltate le proprie capacità fisiche e psichiche, è invaso da sensazioni di gioia, felicità, piacere. Non funzionano i freni inibitori Mania disforica Caratterizzata da malumore, rabbia, litigiosità, esplosività, insolenza, atteggiamenti recriminatori ed arroganti; il paziente è indiscreto, trova da ridire su tutto , minaccia denunce e può avere reazioni violente se si sente ostacolato. Frequenti le conflittualità familiari Mania agitata Intenso eccitamento psicomotorio: paziente iperattivo, intraprendente, continuamente affaccendato, instancabile, sempre preso da nuovi progetti che non riesce mai a portare a termine, dispersivo e inconcludente. L’eccitamento può essere prevalentemente ideativo e verbale (logorrea e fuga delle idee). Nei casi più gravi crisi aggressive e pantoclastiche www.slidetube.it Fattori organici in grado di scatenare e mantenere la sintomatologia maniacale Malattie del SNC Epilessia, Sindrome del lobo temporale, Trauma cranico, Disturbi Vascolari, Neoplasie, Sclerosi multipla, Corea di Huntington, Morbo di Wilson Malattie endocrine Ipertiroidismo, Morbo di Cushing Malattie infettive AIDS, Sifilide terziaria, Encefalite di St.Louis, Encefalite erpetica, Influenza Malattie sistemiche Lupus Eritematoso Sistemico, Chorea Minor Disturbi nutrizionali Deficit Vitamina B12, Folato, Tiamina Farmaci e sostanze Ormoni (corticosteroidi, ACTH, Tiroxina), L-Dopa, Bromocriptina, Disulfiram, Amfetamine, Cocaina, Allucinogeni, Antiblastici, Joimbina, Idrolazina www.slidetube.it Trattamenti Trattamenti psicologici (psicodinamici, cognitivi, etc) – Psicoterapie Individuali – Psicoterapie gruppali – Terapie espressive e riabilitative Trattamento Psicofarmacologico – Farmaci antidepressivi – Stabilizzanti dell’umore Eventualmente: Ansiolitici Neurolettici www.slidetube.it Disturbi d’Ansia www.slidetube.it Definizioni di “ansia” Condizione di paura o sensazione soggettiva di apprensione o di terrore incombente • Paura senza oggetto; l’oggetto è indefinito e indefinibile (“Si ha paura di qualcosa, mentre l’ansia si rapporta a sé” Binder) • Ansia normale: se la funzione anticipatoria serve a preparare il soggetto ad un’azione più o meno complessa • Se la funzione anticipatoria è troppo intensa o è caricata di significati pessimistici, l’ansia diventa patologica (differenza funzionale) • Ansia patologica (primaria): è identica alla paura tranne che per il fatto che il fattore precipitante è dato da un conflitto intrapsichico ignoto www.slidetube.it ANSIA E ANGOSCIA • Ansia = da angere (stringere), radice di “angina”: stato d’animo con apprensione, preoccupazione, timore • Angoscia = da angere, ansia, senso oppressivo di malessere e agitazione • Anxiety, anguish, anxieté, angoisse, Angst www.slidetube.it Modelli teorici Paradigma psicoanalitico – ansia come segnale di pericolo, di minaccia che attiva meccanismi di difesa; rappresenta il momento psicogenetico fondamentale dei sintomi nevrotici. – L’ansia è il risultato di un conflitto psichico tra desideri-pulsioni inconsci (sessuali o aggressivi) provenienti dall’ES e le corrispondenti minacce di punizione da parte del Super-Io Modello cognitivo-comportamentale – ansia come risposta a stimoli condizionati Modello biologico – Disfunzione dei meccanismi neurofisiologici e biochimici che mediano la risposta al pericolo www.slidetube.it Perché l’ansia Ansia come “normale”risposta a minaccia Angoscia- segnale da cause interne (es. conflitti inconsci: “Inibizione, sintomo, angoscia”, Freud) Teoria cognitiva: Ansia come risposta a potenziale minaccia, in funzione del significato aatribuito alla situazione o stimolo, in base a esperienze precedenti (memoria), risorse, coping supporto Prepara all’azione con lotta (agire contro) o fuga (evitamento) www.slidetube.it I disturbi d’ansia DSM IV Il DSM III-R e il DSM IV al concetto di nevrosi hanno sostituito 3 categorie • Disturbi d’ansia: • • • • • • • • Disturbo d’ansia generalizzato Disturbo da Attacchi di Panico Agorafobia Fobie Disturbo Ossessivo-Compulsivo Disturbo Post-Traumatico da Stress Disturbo d’ansia dovuto a condizioni mediche Disturbo d’ansia indotto da sostanze • Disturbi Somatoformi • Disturbi Dissociativi www.slidetube.it I disturbi d’ansia DSM IV Nel Manuale diagnostico statistico dei Disturbi mentali DSM IV, l’ansia si trova nel capitolo dei Disturbi d’ansia con 8 disturbi diversi In realtà è presente in tutte le patologie (es. depressione, disturbi di personalità, disturbi somatoformi, psicosi, ecc.) In realtà 2 di essi (Disturbo ossessivo e posttraumatico) presentano ansia come importante sintomo ma hanno altra natura www.slidetube.it Sintomatologia S.Cardiocircolatorio Tachicardia S. Respiratorio Respiro frequente S. Gastrointestinale e superficiale Cardiopalma (limitazione escursione respiratoria) Precordialgie Crisi vasomotorie-Sincopi Altri sistemi e finzioni Disfagia Parestesie Bolo isterico Cefalea/ Algie diffuse Nausea, Vomito Tremori Dispepsia Sudorazione Colite Crisi asmatiforme Alterazioni alvo Poliuria Polliachiuria Crisi di tosse improvvisa Xerostomia Vertigini Sintomi psichici Riduzione concentrazione Disturbi mnestici e affettivi Irrequietezza Irritabilità Nervosismo www.slidetube.it Sintomatologia psichica • • • • • • • • • • • • Apprensione timore preoccupazione senso di paura o pericolo imminente anticipazione apprensiva ipervigilanza inquietudine affaticabilità distraibilità Difficoltà a concentrarsi disturbi della memoria difficoltàad addormentarsi www.slidetube.it Condizioni mediche che possono dar luogo ad ansia Ipertiroidismo Feocromocitoma Angina Ipotiroidismo Sindrome da Arteriosclerosi Tiroidite Ipercorticosurrenalismo Ipoglicemia Iperinsulinismo carcinoide Embolia cerebrale Diabete mellito Epilessia psicomotoria, Crisi parziali Insufficienza polmonare coronarica Collagenopatie Sospensione da farmaci Ansiolitici Caffeina Tumore pancreatico Alcol, Sedativi Oppiacei www.slidetube.it DISTURBO DA ANSIA GENERALIZZATA (GAD) • Condizione di ansia e di apprensione persistente e ad andamento cronico, con manifestazioni a carico della sfera somatica e cognitiva, in assenza di sintomi come attacchi di panico, fobie, ossessioni e compulsioni, patognomonici di altri disturbi d’ansia Epidemiologia • Più comune dei disturbi d’ansia nella popolazione generale • Prevalenza: 2.5-6.5% • Distribuzione uguale nei due sessi e nelle diverse classi sociali • Età d’esordio variabile con prevalenza nella fascia compresa tra i 20 e i 30 anni • Durata prolungata (anche anni) www.slidetube.it DISTURBO DA ANSIA GENERALIZZATA (GAD) Eziopatogenesi • • Studi su modelli animali: predisposizione genetica per reazioni emotive di ansia e di paura evocate da situazioni conflittuali. Importanza di fattori come: – Perdita di figure significative in età infantile – Eventi di vita gravi o traumatici – Struttura di personalità con tratti di dipendenza • Iperattività Sistemi adrenergico e serotoninergico • Contenuto delle preoccupazioni: salute ed incolumità fisica propria e dei familiari-situazione economica con previsioni di sventura per sé e per gli altri • Componente somatica: sintomi da attivazione del sistema neurovegetativo www.slidetube.it DISTURBO POST-TRAUMATICO DA STRESS (DPTS) • Particolare quadro psicopatologico che esordisce in seguito ad un evento scatenante di grande impatto emotivo • Situazioni traumatiche inducenti: crimini (rapimenti, violenze), disastri naturali (terremoti, inondazioni), gravi incidenti, periodi di prigionia, guerra (reduci del Vietnam), violenze e abusi sessuali nell’infanzia • Iper-reattività neurovegetativa, passività alternata a comportamenti esplosivi auto ed etero-aggressivi, disturbi del sonno, abuso di sostanze e di alcol Epidemiologia – Incidenza in popolazione generale 0.5-1% – Incidenza in popolazioni esposte a calamità naturali, terrorismo, guerre: 1-85% www.slidetube.it DISTURBO POST-TRAUMATICO DA STRESS (DPTS) Sintomo dominante: ripetuta esperienza di rivivere l’evento scatenante (sogni e incubi notturni) Altri sintomi – ricordi vividi e improvvisi che si manifestano nella veglia e che sono vissuti come invasivi ed esgodistonici – Stato di allarme e ipervigilanza nei confronti di stimoli ambientali: disforia, irritabilità, difficoltà di addormentamento – Esplosioni improvvise di aggressività e collera – Distacco sul piano emozionale (estraneità) – Ansia, paure, fobie, evitamento fobico – Stanchezza, dolori, distonie neurovegetative – Manifestazioni di conversione isterica (crisi, astasia-abasia, cecità, tremori) • Depressione frequente spesso mascherata da sintomi come adinamia, senso di colpa (nevrosi del sopravvissuto), diminuzione dell’autostima • Adattamento sociale e lavorativo compromesso • Disturbo ad esordio acuto, da poche ore ad alcuni giorni dall’evento scatenante, anche se a volte l’inizio della sintomatologia può avvenire dopo diversi mesi www.slidetube.it DISTURBO OSSESSIVO-COMPULSIVO OSSESSIONI – sono idee, pensieri, immagini o impulsi persistenti, che vengono esperiti, almeno in alcune fasi del disturbo, come intrusivi e senza senso e causano ansia e disagio marcati. – Il soggetto tenta di ignorare o sopprimere tali pensieri o impulsi o di neutralizzarli con qualche altro pensiero o azione. La persona riconosce che le ossessioni sono il prodotto della propria mente e che non sono imposte dall’esterno COMPULSIONI – sono comportamenti ripetitivi (es. lavarsi le mani, ordinare, controllare) o atti mentali (es. pregare, contare, ripetere parole in silenzio) che l’individuo sente di dover eseguire in risposta ad un’ossessione o secondo regole che devono essere applicate rigidamente. – I comportamenti e gli atti mentali hanno lo scopo di neutralizzare o prevenire qualche disagio o qualche evento o situazioni temuti. www.slidetube.it DISTURBO OSSESSIVO-COMPULSIVO • • L’atto è compiuto con una sensazione soggettiva di coercizione e per lo più con desiderio di resisterle. L’individuo riconosce che il proprio comportamento è eccessivo o irragionevole. • Sebbene il rituale possa attenuare lo stato d’ansia, il paziente non trae piacere dalla sua esecuzione (diagnosi differenziale con compulsioni verso il cibo nei DCA, verso il sesso nelle Parafilie, il gioco d’azzardo nel GdA Patologico, il bere nelle Dipendenze da Alcol) • Per porre diagnosi di DOC i sintomi devono costituire causa di marcato disagio o interferire significativamente con la normale routine quotidiana sociale-relazionale e lavorativa • Prevalenza: 2-4% • Rapporto M/F: 1:1 • Età d’esordio: giovanile www.slidetube.it FOBIE Paura irrazionale di un oggetto o di una situazione • Contenuti più frequenti: animali, altezza, sangue, temporali, agenti atmosferici, buio, alimenti • Reazione di evitamento • Compatibilità con adeguato funzionamento sociale, familiare e lavorativo • Fobia sociale: ipervalutazione del giudizio altrui, disagio nelle situazioni interpersonali (in genere e specifiche come parlare in pubblico), incapacità di controllare la propria reazione emotiva, paura di apparire ridicoli, iperattività neurovegetativa www.slidetube.it Disturbo di Panico ATTACCO DI PANICO Un periodo di intensa paura o disagio, durante il quale quattro o più dei seguenti sintomi si sono sviluppati improvvisamente ed hanno raggiunto il picco nel giro di dieci minuti – Attacchi a ciel sereno, senza un motivo o una causa scatenante immediatamente evidente – Attacchi di panico situazionali – Durante il sonno (in genere al di fuori della fase REM) Talora la prima crisi si verifica in situazioni drammatiche o di pericolo o in concomitanza con l’assunzione di sostanze stupefacenti • Attacchi di panico: fenomeno “tutto o nulla” • Frequenza degli episodi critici: variabile: media di 2-4 per settimana www.slidetube.it Sintomatologia - Panico Manifestazioni soggettive Sensazione di malessere Sensazione di annientamento Sensazione di catastrofe imminente Paura di morire Paura di perdere coscienza Paura di impazzire Paura di perdere il controllo Paura di provocare disastri Paura di attirare l’attenzione Manifestazioni somatiche Sensazione di caldo o freddo Dolore precordiale Oppressione toracica Tachicardia Aumento della PA sistolica Sensazione di soffocare Polipnea Inspirazioni forzate Costrizione faringea Vertigini Sensazione di testa leggera Sensazione di svenimento Crampi e dolori addominali Nausea Parestesie (sensazioni di formicolio o di torpore) Sudorazione Pollachiuria Diarrea Manifestazioni psicosensoriali Derealizzazione (sensazione di irrealtà) Modificazione dell’intensità luminosa Modificazione dell’intensità uditiva Depersonalizzazione (essere distaccati da se stesso) Modificazione percettiva delle distanze Manifestazioni comportamentali Tentativi di mantenere autocontrollo Interruzione delle attività Fuga dal luogo o dalla situazione • Ansia anticipatoria: diversa dal panico, cresce gradualmente, può risultare invalidante e generare un disagio maggiore degli stessi attacchi di panico • Ricerca di rassicurazione: compagnia di una persona significativa, oggetti come occhiali scuri, ansiolitico in tasca • Il panico può essere accompagnato o meno dalla presenza di agorafobia • Condotte di evitamento • Prevalenza annuale DAP: 0.4-1.5% (dati sottostimati) • Prevalenza Agorafobia: 2.5-6% • Rapporto M: F= 1: 3 • Età d’esordio: 15-35 anni • 30% polarizzazione ipocondriaca: convinzione di essere affetti da malattia fisica www.slidetube.it AGORAFOBIA “L’ Ansia relativa all’essere in luoghi o situazioni dai quali sarebbe difficile o imbarazzante allontanarsi, o nei quali potrebbe non essere disponibile aiuto nei casi di un attacco di panico inaspettato o di sintomi tipo panico.” (DSM IV) • Termine Agorafobia (Agorà o piazza del mercato) fu utilizzato la prima volta da Westfal nel 1871 per designare una sindrome caratterizzata da paura di recarsi in posti affollati come piazze, chiese, teatri. Si parla di Agorafobia quando le condotte di evitamento limitano le attività quotidiane ed il funzionamento sociale e lavorativo del paziente Situazioni scatenanti ed evitate – l’essere fuori casa da soli – l’essere in mezzo alla folla (centri commerciali, locali pubblici) – l’essere in coda – Attravarsare ponti, tunnel, gallerie – viaggiare in aereo, treno, metropolitana, automobile www.slidetube.it AGORAFOBIA Le situazioni vengono evitate oppure sopportate con molto disagio o con l’ansia di avere un Attacco di Panico o sintomi tipo panico, o viene richiesta la presenza di un compagno • Base delle condotte agorafobiche: paura di morire o di perdere il controllo • Si sviluppa la paura di avere paura o Fobofobia • Evitamento di specifici luoghi o situazioni è un modo per controllare la paura di avere nuovi attacchi di panico • Necessità di avere vicino una figura di accompagnamento • Spesso le condotte di evitamento si organizzano in un vero e proprio stile di vita • Decorso in genere cronico, con fasi di riacutizzazione • Il 30-50% di pazienti con agorafobia non presenta una storia di attacchi di panico www.slidetube.it DISTURBI SOMATOFORMI Caratterizzati da sintomi fisici alla base dei quali non è possibile identificare alterazioni somatiche e non riconducibili ad alcun meccanismo fisiopatologico conosciuto I sintomi fisici si associano a disagi psicologici e a manifestazioni affettive e cognitive tipiche dei disturbi mentali A differenza dei Disturbi Fittizi e della Simulazione, i sintomi fisici non sono prodotti intenzionalmente dal paziente, il quale, pertanto, non è in grado di controllarli attivamente Classificazione DSM IV – Disturbo di Somatizzazione – Disturbo Somatoforme Indifferenziato – Disturbo di Conversione – Disturbo da Dolore Somatoforme – Ipocondria – Disturbo da Dismorfismo corporeo (Dismorfofobia) – Disturbo Somatoforme non Altrimenti Specificato www.slidetube.it DISTURBO DA SOMATIZAZIONE Disturbi somatici non interpretabili con meccanismi fisiopatologici conosciuti • Concetto di somatizzazione introdotto da Steckel nel 1943 per indicare un disturbo fisico che esprime una nevrosi in parte sovrapponibile al concetto di conversione • Sindrome di Briquet (Pierre Briquet 1859) nella quale si identificava “ un disturbo ad andamento cronico caratterizzato da ricorrenti lamentele per disturbi fisici che coinvolgono molteplici organi ed apparati, pur in assenza di una base documentabile eziopatogenetica” • Nel DSM IV riprende molti elementi dalla sindrome di Briquet: è infatti caratterizzato da lamentele somatiche multiple e ricorrenti, della durata di parecchi anni, per le quali è richiesta l’attenzione dei medici, ma che apparentemente non sono dovute a nessun disturbo fisico; in particolare questi sono presenti come sintomi di conversione o pseudoneurologici, fastidi gastrointestinali, problemi sessuali e dolori in varie sedi www.slidetube.it Classificazione sintomi medici inspiegabili Sindromi somatiche funzionali Disturbi somatoformi Componente somatica dei disturbi psichiatrici www.slidetube.it Disturbi somatoformi Cefalea tensionale Malessere del paziente Cronicizzazione Disabilità elevata Abuso di farmaci Esami diagnostici inutili Interventi chirurgici inutili Elevato uso di risorse sanitarie Burn out degli operatori medici Dolore toracico atipico Dispepsia Sindrome dell’intestino irritabile Dolore cronico pelvico Fibromialgia Sindromi sistemiche: fatica cronica, sensibilità chimica multipla www.slidetube.it Epidemiologia – 4-5% della popolazione generale – Più frequente nelle donne (F:M= 10:1) – Fattori culturali (in Grecia, Portorico e culture latine notevole coinvolgimento di popolazione maschile) • Significativa compromissione del livello di adattamento lavorativo, sociale e familiare • Cronicità • Polimorfismo delle manifestazione sintomatiche • Mancata alterazione delle varie funzioni somatiche (Esami di laboratorio negativi) • Esordio prima dei trenta anni • Fattori precipitanti: malattie fisiche, incidenti, abbandono della scuola, difficoltà lavorative, insoddisfazione nei rapporti sentimentali, lutti www.slidetube.it Eziopatogenesi Fattori genetici: familiari di primo grado di sesso femminile sono affetti dal disturbo in percentuale di 10-20%, con un rischio da 5 a 10 volte maggiore della popolazione generale • Condizioni socioeconomiche disagiate, basso livello culturale: si associano alla tendenza a manifestare lo stress in termini somatici • Alessitimia: incapacità a individuare e distinguere emozioni da sensazioni fisiche; ad esprimere emozioni; modalità di pensiero concreto o operativo • Coinvolgimento delle risposte apprese: esperienze infantili di attenzione eccessiva a sintomi somatici, utilizzata come comunicazione interfamiliare • Elaborazione particolare degli input somatosensoriali (difficoltà di discriminazione, deficit dell’attenzione con incapacità di abitudine allo stimolo e difettosa comunicazione verbale) www.slidetube.it IPOCONDRIA Preoccupazione continua per la propria salute o per le malattie, una convinzione radicata di essere malato – Preoccupazioni transitorie nei soggetti “normali” (studenti di medicina, divulgazione scientifica, medicina e mass-media, situazioni di stress, fasi di convalescenza, lutti) – Preoccupazione cronica per la propria salute sostenuta da qualsiasi sensazione corporea (battito cardiaco, peristalsi intestinale, etc): Malato Immaginario DSM IV: “Una non realistica interpretazione di segni o sensazioni fisiche che vengono considerati anomali fino a giungere alla preoccupazione, paura o convinzione di avere una malattia” www.slidetube.it Quadro clinico – Stato cognitivo: una non realistica interpretazione di sintomi fisici e di sensazioni che conducono a preoccupazione – Stato affettivo: paura non realistica – Una convinzione di avere una malattia che persiste nonostante la rassicurazione da parte dei medici ma che non raggiunge il delirio • Un deterioramento nei rapporti sociali e nelle attività occupazionali • Disturbo cronico (Durata minima 6 mesi) www.slidetube.it