Incontro di preghiera per catechisti Adulti nella Fede Al centro viene posta la Lampada della Fede, accesa accanto alla Bibbia, dalla quale di volta in volta saranno letti i passi biblici di riferimento. Guida: Prima di guidare qualcuno all’incontro con Cristo, è necessario incontrarlo, conoscerlo e con il cuore e con la vita manifestare la propria fiducia in Lui. Non sempre è facile, non sempre ne siamo capaci. Per questo chiediamo al Signore, come Andrea, Pietro, Giacomo e Giovanni, di aumentare la nostra fede (cf. Lc 17,5). SALUTO DEL CELEBRANTE Nel nome del Padre… R. Amen Il Dio della speranza, che ci riempie di ogni gioia e pace nella fede per la potenza dello Spirito Santo, sia con tutti voi. (Cf Rm 15,13) R. E con il tuo Spirito. Primo momento DI CHI FIDARCI Guida: Non possiamo aiutare i nostri educandi a porsi la domanda sull’identità di Gesù, se prima non sappiamo chi è Lui per noi. Spesso e volentieri lo identifichiamo con immagini sbiadite, edulcorate, che poco hanno a che vedere con la sua vera identità. Allora chiediamoci personalmente: Gesù, chi sei per me? Sei la solida roccia su cui ho fondato la mia vita? Sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente nel quale ho posto la mia fiducia? Dal Vangelo secondo Matteo (16,13-20) Essendo giunto Gesù nella regione di Cesarèa di Filippo, chiese ai suoi discepoli: «La gente chi dice che sia il Figlio dell'uomo?». Risposero: «Alcuni Giovanni il Battista, altri Elia, altri Geremia o qualcuno dei profeti». Disse loro: «Voi chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente». E Gesù: «Beato te, Simone figlio di Giona, perché né la carne né il sangue te l'hanno rivelato, ma il Padre mio che sta nei cieli. E io ti dico: Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli, e tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli». Allora ordinò ai discepoli di non dire ad alcuno che egli era il Cristo. Seduti Dall’omelia tenuta da Giovanni Paolo II durante la veglia di preghiera in occasione della XV Giornata Mondiale della Gioventù di Roma "Voi chi dite che io sia?". Gesù pone questa domanda ai suoi discepoli, nei pressi di Cesarea di Filippo. Risponde Simon Pietro: "Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente" (Mt 16, 16). A sua volta il Maestro gli rivolge le sorprendenti parole: "Beato te, Simone figlio di Giona, perché né la carne né il sangue te l'hanno rivelato, ma il Padre mio che sta nei cieli" (Mt 16, 17). Qual è il significato di questo dialogo? Perché Gesù vuole sentire ciò che gli uomini pensano di Lui? Perché vuol sapere che cosa pensano di Lui i suoi discepoli? Gesù vuole che i discepoli si rendano conto di ciò che è nascosto nelle loro menti e nei loro cuori e che esprimano la loro convinzione. Allo stesso tempo, tuttavia, egli sa che il giudizio che manifesteranno non sarà soltanto loro, perché vi si rivelerà ciò che Dio ha versato nei loro cuori con la grazia della fede. Questo evento nei pressi di Cesarea di Filippo ci introduce in un certo senso nel "laboratorio della fede". Vi si svela il mistero dell'inizio e della maturazione della fede. Prima c'è la grazia della rivelazione: 1 un intimo, un inesprimibile concedersi di Dio all'uomo. Segue poi la chiamata a dare una risposta. Infine, c'è la risposta dell'uomo, una risposta che d'ora in poi dovrà dare senso e forma a tutta la sua vita. Ecco che cosa è la fede! E' la risposta dell'uomo ragionevole e libero alla parola del Dio vivente. Le domande che Cristo pone, le risposte che vengono date dagli Apostoli, e infine da Simon Pietro, costituiscono quasi una verifica della maturità della fede di coloro che sono più vicini a Cristo. In piedi INTERCESSIONI Ad ogni intercessione il lettore accenderà il cerino dalla Lampada della Fede. Ripetiamo insieme: Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente Lettore 1: Tu non sei lontano. Tu sei… Lettore 2: Tu non sei vendicatore. Tu sei… Lettore 3: Tu non sei calcolatore. Tu sei… Lettore 4: Tu non sei menzogna. Tu sei… Si recita insieme la prima parte del Credo. Credo in un solo Dio, Padre Onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. Credo in un solo Signore Gesù Cristo unigenito figlio di Dio nato dal Padre prima di tutti i secoli. Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, dalla stessa sostanza del Padre. Per mezzo di Lui tutte le cose sono state create. Secondo momento SIGNORE, AUMENTA LA NOSTRA FEDE Guida: Spesso professiamo le parole della nostra fede, ma poche volte vi aderiamo con il cuore. Ci serve la grazia di Dio, ci basta il suo Amore. Per questo è necessario chiedere continuamente la sua intercessione: “Signore, aumenta la nostra fede” (Lc 17,5). Dal Vangelo secondo Luca (17, 1-6) Disse ancora ai suoi discepoli: «È inevitabile che avvengano scandali, ma guai a colui per cui avvengono. È meglio per lui che gli sia messa al collo una pietra da mulino e venga gettato nel mare, piuttosto che scandalizzare uno di questi piccoli. State attenti a voi stessi! Se un tuo fratello pecca, rimproveralo; ma se si pente, perdonagli. E se pecca sette volte al giorno contro di te e sette volte ti dice: Mi pento, tu gli perdonerai». Gli apostoli dissero al Signore: «Aumenta la nostra fede!». Il Signore rispose: «Se aveste fede quanto un granellino di senapa, potreste dire a questo gelso: Sii sradicato e trapiantato nel mare, ed esso vi ascolterebbe. Seduti Dall’omelia del Card. Joseph Ratzinger nella Messa pro eligendo Pontifice del 18 aprile 2005 2 Quanti venti di dottrina abbiamo conosciuto in questi ultimi decenni, quante correnti ideologiche, quante mode del pensiero... La piccola barca del pensiero di molti cristiani è stata non di rado agitata da queste onde - gettata da un estremo all’altro: dal marxismo al liberalismo, fino al libertinismo; dal collettivismo all’individualismo radicale; dall’ateismo ad un vago misticismo religioso; dall’agnosticismo al sincretismo e così via. Ogni giorno nascono nuove sette e si realizza quanto dice San Paolo sull’inganno degli uomini, sull’astuzia che tende a trarre nell’errore (cf Ef 4, 14). Avere una fede chiara, secondo il Credo della Chiesa, viene spesso etichettato come fondamentalismo. Mentre il relativismo, cioè il lasciarsi portare “qua e là da qualsiasi vento di dottrina”, appare come l’unico atteggiamento all’altezza dei tempi odierni. Si va costituendo una dittatura del relativismo che non riconosce nulla come definitivo e che lascia come ultima misura solo il proprio io e le sue voglie. Noi, invece, abbiamo un’altra misura: il Figlio di Dio, il vero uomo. É lui la misura del vero umanesimo. “Adulta” non è una fede che segue le onde della moda e l’ultima novità; adulta e matura è una fede profondamente radicata nell’amicizia con Cristo. É quest’amicizia che ci apre a tutto ciò che è buono e ci dona il criterio per discernere tra vero e falso, tra inganno e verità. Questa fede adulta dobbiamo maturare, a questa fede dobbiamo guidare il gregge di Cristo. Ed è questa fede - solo la fede - che crea unità e si realizza nella carità. INTERCESSIONI Ad ogni intercessione il lettore accenderà il cerino dalla Lampada della Fede. Ripetiamo insieme: Signore, aumenta la nostra fede Lettore 1: Quando non ti sentiamo vicino, Signore aumenta… Lettore 2: Quando non insegniamo la tua verità, Signore aumenta… Lettore 3: Quando non facciamo crescere Te nei nostri educandi, Signore aumenta… Lettore 4: Quando ci distacchiamo dal Magistero, con le parole e con la vita, Signore aumenta… Si recita la seconda parte del credo. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto e il terzo giorno è resuscitato secondo le Scritture ed è salito al Cielo e siede alle destra del Padre e di nuovo verrà nella gloria per giudicare i vivi e i morti ed il suo Regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo che è Signore e dà la vita e procede dal Padre e dal Figlio e con il Padre ed il Figlio è adorato e glorificato e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa una, santa, cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati e aspetto la resurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Terzo momento QUESTA È LA NOSTRA FEDE Dalla Lettera di San Paolo Apostolo agli Efesini (4, 11-16) È Cristo che ha dato alcuni come apostoli, altri come profeti, altri come evangelisti, altri come pastori e dottori, per il perfezionamento dei santi in vista dell'opera del ministero e dell'edificazione del corpo di 3 Cristo, fino a che tutti giungiamo all'unità della fede e della piena conoscenza del Figlio di Dio, allo stato di uomini fatti, all'altezza della statura perfetta di Cristo; affinché non siamo più come bambini sballottati e portati qua e là da ogni vento di dottrina per la frode degli uomini, per l'astuzia loro nelle arti seduttrici dell'errore; ma, seguendo la verità nell'amore, cresciamo in ogni cosa verso colui che è il capo, cioè Cristo. Da lui tutto il corpo ben collegato e ben connesso mediante l'aiuto fornito da tutte le giunture, trae il proprio sviluppo nella misura del vigore di ogni singola parte, per edificare se stesso nell'amore. Seduti Dall’Udienza Generale di Benedetto XVI del 31 Ottobre 2012 Vorrei, infine, sottolineare che è nella comunità ecclesiale che la fede personale cresce e matura. E’ interessante osservare come nel Nuovo Testamento la parola «santi» designa i cristiani nel loro insieme, e certamente non tutti avevano le qualità per essere dichiarati santi dalla Chiesa. Che cosa si voleva indicare, allora, con questo termine? Il fatto che coloro che avevano e vivevano la fede in Cristo risorto erano chiamati a diventare un punto di riferimento per tutti gli altri, mettendoli così in contatto con la Persona e con il Messaggio di Gesù, che rivela il volto del Dio vivente. E questo vale anche per noi: un cristiano che si lascia guidare e plasmare man mano dalla fede della Chiesa, nonostante le sue debolezze, i suoi limiti e le sue difficoltà, diventa come una finestra aperta alla luce del Dio vivente, che riceve questa luce e la trasmette al mondo. Il Beato Giovanni Paolo II nell’Enciclica Redemptoris missio affermava che «la missione rinnova la Chiesa, rinvigorisce la fede e l’identità cristiana, dà nuovo entusiasmo e nuove motivazioni. La fede si rafforza donandola!» (n. 2). Tutti accendono il cerino dalla Lampada della Fede. Al termine si recita, insieme, la professione di fede. Questa è la nostra fede, questa è la fede della Chiesa e noi ci gloriamo di professarla, in Cristo Gesù nostro Signore. Amen. PREGHIERA CORALE Accresci la nostra fede Signore Gesù, tu sei con noi, vivo e vero, nell’Eucaristia. Signore, accresci la nostra fede. Signore, donaci una fede che ama. Tu che ci vedi, tu che ci ascolti, tu che ci parli: illumina la nostra mente perché crediamo di più; riscalda il nostro cuore perché ti amiamo di più! La tua presenza, mirabile e sublime ci attragga, ci afferri, ci conquisti. Signore, donaci una fede più grande. Signore, donaci una fede più viva. (Giovanni Paolo II) 4 PADRE NOSTRO… ORAZIONE O Dio, che non ci lasci mai nella notte, ma con la Tua Parola illumini e guidi i nostri passi, suscita in noi la fede, perché in te riconosciamo in Signore della vita, nel tuo nome riponiamo la nostra fiducia. Per Cristo nostro Signore. Amen. 5