HERITAGE HOTELS
Hotel Ai Reali, Venezia
Classe ed Eleganza
a Venezia
Eleonora Vinciguerra
Inaugurato il 27 dicembre 2012, l’Hotel Ai Reali risulta dalla trasformazione in albergo di
un’antica casa nobile di Venezia, appartenuta a un ramo della famiglia Corner, nel cuore
storico della città, tra Rialto e piazza San Marco. Categoria 4 stelle, 35 ampie camere,
di cui tre maestose suite, bar, ristorante Alle Corone, centro benessere Reali Wellness Spa,
centro congressi per 100 persone, il tutto all’insegna di un’eleganza molto raffinata, una
grande funzionalità, un’attenzione esasperata ai dettagli e alla qualità del servizio
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l nome originale del palazzo è Ca’ Corner Reali,
dovuto a uno dei tanti rami collaterali di una delle più importanti famiglie nobili di Venezia, i Corner, che alla città hanno dato anche tre dogi, il
primo dei quali fu Marco Cornaro (1285-1368),
59º doge della Repubblica di Venezia nel 1365.
Il palazzo sorge a Castello, in Campo de la Fava, lungo l’itinerario
turistico che collega il Ponte di Rialto con Piazza San Marco. Il
Ponte di Rialto è a 200 metri di distanza, Piazza San Marco a 500
metri di distanza. A Venezia le distanze vanno misurate in metri
tenendo conto del labirinto di vie che si percorrono e dei numerosi ponti che si superano: è il fascino più autentico della città. Siamo nel cuore più antico di Venezia, attestato anche dalla presenza
della chiesa di Santa Maria della Fava, prospiciente l’edificio. La
chiesa è assai antica, fu più volte rimaneggiata, infine abbattuta
per essere completamente ricostruita e riaperta al culto nel 1750.
L’interno dell’edificio si compone di un’unica navata lungo la quale si aprono tre cappelle per lato alternate da sette murari con colonne corinzie. La chiesa ospita tra l’altro un’opera di Giovan Battista Tiepolo e otto statue di santi ed evangelisti di Giuseppe Bernardi, maestro di Canova, collocate lungo la navata.
Palazzo Corner Reali è il risultato storico di una serie di accorpamenti di corpi di fabbrica confinanti che hanno dato vita a un tipico palazzo veneziano, aggettante su due canali laterali, con l’apertura principale sul Campo de la Fava, dal nome del vicino ponte ma soprattutto di un’antica quanto importante famiglia foresta,
i Fava, originaria di Ferrara. Le prime costruzioni furono realizzate in legno, a partire dal 1300 (dopo il sacco di Costantinopoli
del 1204, e la creazione dell’impero navale veneziano che ne seguì) la città venne ricoperta di mattoni prima, di marmo poi. Solo le fondamenta rimasero le stesse con milioni di pali di quercia
di rovere profondamente infissi nel fango della laguna che ne sorreggono l’immane peso. Il palazzo in tempi recenti è stato la sede
del TAR (il tribunale amministrativo) del Veneto. Acquistato dalla
International Venice Building, società di professionisti veneziani
assai sensibili alla storia dell’edificio e alla loro stessa storia come veneziani, nel 2007 è stato affidato all’architetto Luca Rossi
dell’omonimo studio di progettazione per la sua trasformazione in
un albergo di rara eleganza, di categoria quattro stelle. Luca Rossi
è un architetto noto in tutto il mondo che a Venezia ha progettato
e diretto i cantieri della ristrutturazione o della trasformazione in
alberghi di realtà come Ca’ Nani Mocenigo, Palazzo Giovannelli,
Palazzo Ruzzini, Palazzo Rizzo-Patariol, l’Hotel Europa Regina,
l’Hotel Excelsior al Lido di Venezia, del complesso residenziale
e alberghiero dell’Isola Sacca Sessola sempre in laguna. L’Hotel
Ai Reali è stato inaugurato il 27 dicembre 2012, ha 35 camere,
di cui tre suites davvero “reali”, bar, ristorante, centro benessere, centro congressi.
Nell’Hotel Ai Reali non c’è il garage (siamo a Venezia…) ma un
pontile dedicato per chi arriva in gondola o con i motoscafi. Il palazzo è delimitato dai canali su due lati perimetrali e dal Campo
de la Fava sulla facciata. Lo dirige Andrea Doria, veneziano doc
con lontane origini liguri. “I miei antenati liguri, della famosa famiglia Doria, originaria di Oneglia sulla Riviera di Ponente, parteciparono alla guerra di Chioggia tra il 1379 e il 1381, combattuta
tra la Serenissima Repubblica di Genova e l’altrettanto Serenissi-
SCHEDA ALBERGO
Hotel Ai Reali
Castello Campo de la Fava, 5527
30122 Venezia
Tel. +39 0412415916
Fax +39 0412415562
[email protected]
www.hotelaireali.com
Proprietà e gestione: International Venice Building
General Manager: Andrea Doria
Camere: 35
Bar
Ristorante: Alle Corone Restaurant
Spa: Reali Wellness Spa
La candida eleganza della hall sorprende l’ospite: marmo di Carrara, soffitto in
legno dipinto, una autentica vera da pozzo, colonne corinzie a dividere gli ambienti
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Il ristorante
è suddiviso in
tre salette. La
cucina ha salde
radici nella
cucina italiana
e veneziana in
particolare
ma Repubblica di Venezia, durante la quale i genovesi occuparono
Chioggia e gran parte della laguna veneta. Nel 1381 grazie a un
trattato che pose fine alla guerra, Venezia recuperò il controllo di
questi territori, alcuni liguri che vi si erano trapiantati vi rimasero, compresi i miei antenati. Da qui l’incredibile omonimia con il
grande ammiraglio della repubblica genovese vissuto per ben 94
anni tra 1400 e 1500.”
Andrea Doria, diploma di maturità con 60sessantesimi nell’Istituto alberghiero Cipriani di Adria nel Polesine, attività lavorativa in albergo fin dall’epoca scolastica nel 1983, ha sempre lavorato a Venezia iniziando come commissioniere durante la scuola alberghiera per arrivare alla prima direzione all’Hotel Bellini della Boscolo Hotels nel 1997. La successiva direzione è stata presso
l’Hotel Colombina della famiglia Polo, con i quali ha lavorato per
13 anni seguendo anche gli start up dell’Hotel Ai Mori d’Oriente
e dell’Hotel A La Commedia, tutti alberghi di Venezia. Nel maggio 2012 ha assunto la direzione dell’Hotel Ai Reali di cui ha seguito progettazione e trasformazione in albergo.
monofore veneziane (di origine bizantina) caratterizzano la facciata
dell’albergo a canale sempre al primo piano nobile, quello di rappresentanza dove la famiglia Corner Reali riceveva gli ospiti di riguardo. I due piani nobili (il secondo è dove la famiglia dormiva)
si caratterizzano per i soffitti delle camere che superano i 5 metri
di altezza, con le travi a vista decorate. Il terzo piano, una volta riservato alla servitù, ha altezze più contenute, ospita un gruppo di
camere e il centro benessere che a sua volta si caratterizza per il
soffitto a capanna del sottotetto e per l’atmosfera più intima, accogliente, dove gli ospiti godono di una privacy esclusiva o possono
essere coccolati nelle tre cabine massaggi.
Il piano terra propone la reception subito dopo l’entrata, con l’uscita a canale sulla sinistra regolata con porta automatica e piccolo pontile, il bar, il ristorante distribuito in tre salette, dove viene servita anche la colazione del mattino. I due piani nobili superiori e il terzo piano ospitano le 35 camere dell’albergo. L’entrata
dall’esterno è all’insegna della sobrietà, con una porta automatica lineare che invita a entrare senza lasciar trasparire l’eleganza
della hall, che ti coglie impreparato. Marmo di Carrara sul pavimento, soffitto ribassato in travi di legno dipinto di bianco come
le pareti, una autentica vera da pozzo in un angolo, colonne corinzie a dividere gli ambienti, candide nicchie floreali, è un tocco
di autentica venezianità ripulita però dell’eccesso di barocchismi
che l’hanno caratterizzata in anni più recenti. Siamo in un classico rivisitato secondo la sensibilità contemporanea, più lineare.
Il candore dell’ambiente, che ha coinvolto anche il bancone della
reception, crea un tocco di raffinatezza che stacca nettamente dai
colori e dai rumori dell’esterno, della città lagunare. Anche questo è un tocco di classe.
L’HOTEL AI REALI
L’albergo si annuncia con le bandiere sulla facciata color mattone
che ne facilitano l’individuazione per chi superi il ponte de la Fava o sbuchi nel Campo de la Fava provenendo dalla parte opposta.
La facciata nobile, come da tradizione, aggetta sul canale laterale con la splendida quadrifora con balcone del primo piano nobile
che attira lo sguardo e rimanda ai fasti della famiglia Corner Reali che l’abitò nei secoli passati. Il balcone fa ombra all’entrata sul
canale, con le bricole bicolori a strisce diagonali (rosse e bianche)
poste a sentinella dell’approdo delle barche. Finestre con le tipiche
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Negli spazi comuni e nelle camere l’hotel propone una vera e propria collezione di lampadari Ca’ Rezzonico, scelti uno a uno
Molte camere
presentano
originali camini
incorniciati in
pietra o marmo
sui quali sono
riprodotti stemmi
e monogrammi
di coloro che vi
hanno abitato
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Le tre suite hanno
le dimensioni di
un appartamento,
pavimenti
originali in legno a
cassonetto, mobili,
quadri e sculture
d’antiquariato
Una suite presenta
un elemento di
decoro assai
originale: una
finestra a trifora
che era stata
murata in passato,
tornata alla luce
durante i lavori di
restyling
Il piano terra è suddiviso a sua volta in diversi locali a seconda delle funzioni espletate. La sala bar
è quasi ottocentesca nello stile, le salette dedicate alla ristorazione riprendono l’immagine immacolata dell’entrata affacciandosi direttamente sul
canale. Un grande finestrone ad arco nasconde la
seconda uscita a canale del palazzo, che è stata
parzialmente murata con gli arredi del ristorante. Gli ospiti assistono al passaggio delle gondole che transitano nel canale che sfiora il palazzo,
transito abbastanza frequente perché collega il Canal Grande nella zona di Rialto con l’interno del
centro storico per tornare nuovamente sul Canal
Grande più avanti. Nulla si sente di ciò che accade all’esterno grazie ai serramenti di ultima generazione che bloccano il passaggio dei suoni: si assiste a scene di un film muto. I serramenti ad alta
prestazione caratterizzano tutto l’albergo, che garantisce la massima coibentazione termica come
un perfetto abbattimento acustico. Il cappotto termico di cui è stato dotato l’edificio consente all’Hotel Ai Reali di offrire il massimo comfort ambientale e nello stesso tempo di abbattere i consumi energetici. Una
splendida scala marmorea porta ai piani nobili superiori. C’è anche
l’ascensore, come ovvio, ma la suggestione della scala, soprattutto in discesa, è un altro dei ricordi dell’albergo da portare con sé.
farsi contagiare, in ambienti di notevoli dimensioni, considerato
soprattutto che siamo a Venezia. La proprietà ha scelto lo stile anche nelle dimensioni delle camere, decisamente generose. I pavimenti sono originali in legno a cassettoni dove possibile, in parquet a spina di pesce dove non erano recuperabili.
In una camera del terzo piano il tessuto della parete propone il disegno di fondo di tutte le camere declinato in rosso cui fa da contrasto il tessuto color viola del sommier del letto e delle poltroncine imbottite. È una camera decisamente cardinalizia! Molto elegante il tocco di colore sul soffitto prodotto dal lampadario rosso
in vetro di murano.
STILE CLASSICO,
ESTREMA CURA DEI DETTAGLI
Le camere hanno in comune le pareti tesate, con decorazioni azzurre molto eleganti che risaltano sullo sfondo bianco. È un tuffo
nel tempo, un tempo rivisitato per ripulirlo di inutili orpelli e superfetazioni. Ne è risultato uno stile classico, elegante, dal quale
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L’edificio originale è stato svuotato e ricostruito nelle parti non più
a norma, come le solette dei piani, recuperando negli spazi comuni
il tipico terrazzato e seminato alla veneziana. Incredibili anche i
pavimenti realizzati con la tecnica del pastellone colorato. “A Venezia sono rimasti solo tre artigiani capaci di restaurare gli originali pavimenti veneziani” spiega Andrea Doria. “Per capire se
un pavimento è originale o è stato rifatto, basta far cadere a terra una moneta di metallo. Se rimbalza, quel pavimento non è originale.” Tutte le camere presentano il letto bianco con il piumone
insacchettato. Il materasso è a molle insacchettate con il memory in superficie, idem i guanciali. “La sanificazione dei guanciali
avviene tutti i giorni. L’igiene delle camere e dei bagni è diventata una scienza pressoché perfetta” spiega ancora il direttore Do-
ria. “L’ospite contemporaneo ha acquisito una grande sensibilità
oltre che una notevole esperienza in merito, soprattutto le signore.
Sull’igiene e la pulizia ci giochiamo la soddisfazione dell’ospite.”
I televisori lcd a muro, da 36 a 46 pollici, sono incorniciati, facendo da pendant alla quadreria, ai mobili e alle sculture dell’albergo,
tutti di antiquariato. I televisori dispongono di un sistema di Tv interattiva di ultima generazione in grado di offrire anche la migliore informazione sul territorio e su tutto ciò che vi si può trovare.
Questo sistema dialoga anche con l’iPhon dell’ospite.
“L’Hotel Ai Reali ha scelto di posizionarsi nella categoria delle 4
stelle per una precisa filosofia di mercato” spiega Andrea Doria.
“Vogliamo essere il miglior 4 stelle di Venezia anziché rischiare di confonderci nella marea di alberghi di lusso che sono stati
aperti in città.” L’Hotel Ai Reali effettivamente non è solo un albergo di lusso, è soprattutto un albergo dotato di un’atmosfera e
un’attenzione ai particolari davvero esclusiva. Negli spazi comuni
come nelle camere propone una vera e propria collezione di lampadari Ca’ Rezzonico, scelti uno a uno anche sulla base della loro collocazione e dell’arredo con cui dovevano dialogare. L’esclusività è nei dettagli.
I bagni rappresentano un’altra delle sorprese che lasciano stupefatti gli ospiti dell’albergo. Sono completamente pavimentati e rivestiti di marmo, marmo trattato come un libro da sfogliare dagli
abilissimi artigiani che hanno lavorato per l’albergo e hanno saputo comporre i disegni delle venature aprendoli appunto a libro.
Da vedere! I marmi sono assai pregiati, dal nero al rosso al brown
al verde salvia al biancone. Alcuni hanno venature ferruginose,
anch’esse sfogliate a libro, esaltate dalla tipologia di rubinetteria
Il terzo piano
ospita anche il
centro benessere
con vasca
idromassaggio,
sauna finlandese,
bagno turco,
area relax, docce
sensoriali, cabine
trattamenti e
zona fitness
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adottata, non meno elegante dell’insieme. I box doccia in cristallo
sono ampi, molti a tutta parete. Nelle junior suites e nelle suites le
sale da bagno presentano vasca e box doccia, la vasca incassata
nel sarcofago di marmo. Funzionalità ed eleganza si rincorrono in
tutto l’albergo: la funzionalità dell’accesso gratuito a Internet anche in camera, di un’illuminazione attenta a creare un habitat romantico quanto efficace per chi ami la lettura, la funzionalità della
tessera elettronica che abilita tutte le funzioni elettriche in camera
una volta inserita nell’apposito marsupio e che nello stesso tempo
segnala la presenza dell’ospite onde non disturbarlo inutilmente.
Le tre suite dell’albergo hanno le dimensioni di un appartamento, pavimenti originali in legno a cassonetto, mobili d’antiquariato
come pure la quadreria e le sculture, l’eleganza intramontabile di
ambienti concepiti e realizzati per una clientela di fascia elevata.
Possono essere utilizzate anche per incontri di rappresentanza sia
per la qualità superlativa dell’arredo e degli spazi offerti, sia per
la funzionalità degli stessi dove zona notte e zona giorno sono perfettamente separate. Una camera presenta un elemento di decoro
davvero originale: una finestra a trifora che era stata murata in un
lontano passato durante un ennesimo ampliamento e rifacimento
degli edifici che sono stati accorpati nell’immobile come oggi lo
conosciamo. “Di solito, in casi del genere gli elementi architettonici del passato vengono demoliti e scompaiono” spiega ancora Andrea Doria. “Per nostra fortuna, la trifora fu semplicemente murata. È tornata alla luce durante i lavori. Abbiamo colmato la luce
tra le colonne con specchi creando una suggestiva parete che stupisce l’ospite ogni volta che vi mette piede.” La suite in questione
si avvale di un ambiente rettangolare molto profondo che è stato
suddiviso in due ambienti specifici grazie a un mobile-portale in
legno con specchi che consente la partizione dello spazio esaltando nel contempo la continuità dello splendido, altissimo soffitto a
cassettone decorato.
Ca’ Corner Reali ha regalato al progettista angoli davvero suggestivi e la possibilità di dar fondo alla propria vena creativa, grazie anche alla presenza di una committenza competente nello stile, saggia nella scelta di farsi affiancare fin dal cantiere da un direttore di esperienza che potesse consigliare in tempo reale sugli aspetti funzionali che incidono nella gestione di un albergo.
Un soffitto presenta una decorazione a tutto campo con foglia d’oro, soffitto da cui pende uno splendido lampadario Ca’ Rezzonico.
Un’altra camera presenta inaspettate decorazioni e affreschi a parete nel controsoffitto secondo lo stile dei grotteschi che erano di
moda nel primo 1800, in epoca napoleonica, affreschi e temi riproposti anche sul soffitto.
Uno dei bagni più affascinanti è stato interamente fasciato con
marmo biancone, presenta inserti d’oro che richiamano il soffitto
a semibotte interamente ricoperto con una foglia d’oro. Il risultato è stupefacente.
Molte camere dei due piani nobili presentano originali camini incorniciati in pietra o marmo sui quali sono riprodotti stemmi e monogrammi di coloro che vi hanno abitato.
Il centro benessere del terzo piano, il Reali Wellness Spa, molto
luminoso anche nell’arredo, propone una grande vasca idromassaggio con soffitto a capanna con le travi di legno a vista, sauna
finlandese, bagno turco, area relax e docce sensoriali. A fianco del
centro benessere, una piccola palestra molto ben attrezzata. Isi-
de Dugan ne è la Spa Manager. Il ristorante è l’ennesimo gioiello di questa sorta di diadema che è l’Hotel Ai Reali. Mauro Cautiello è lo chef dell’albergo, Andrea Martin ne è il F&B Manager.
La cucina, che ha superato a pieni voti la nostra prova dello chef
con un risotto alla zucca e timo difficile da scordare, ha salde radici nella cucina italiana e veneziana in particolare. Pane, pasta e
pasticceria sono realizzati direttamente dalla cucina dell’albergo.
Il ristorante dispone anche di una saletta riservata ai più piccoli.
L’albergo dispone anche di un Centro congressi per un centinaio di posti.
L’Hotel Ai Reali fa parte della JDB Fine Hotels & Resorts, è affiliato al consorzio alberghiero internazionale degli Small Luxury
Hotels of the World.
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FORNITORI
Progettista:
architetto Luca Rossi
Software di gestione:
Scrigno by GP Dati
Building Automation System:
Microdevice
Tv interattiva:
VDA
Linea cortesia:
Comfort Zone
Porcellane:
Villeroy & Boch
Posate:
Broggi
Cucina:
Zanussi
Arredi:
TSL
Materassi, piumini e guanciali:
Dormiflex
Televisori:
Samsung
Telefoni:
Doro
Sanitari:
Catalano
Rubinetterie:
Stella
Phon:
Valera
Prodotti Spa:
Vitalis
Casseforti:
Technomax
Frigobar:
Vitrifrigo
Spugne:
LM 2000
Ascensori:
Kone
Tessuti d’arredo:
TSL
Spa:
Hofer
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