La Braghy guida definitiva a Salina catchinginstants.com Salina La chiamano il “giardino delle Eolie” perché è la più verde. Seconda in estensione solo a Lipari, ha una forma caratteristica data da due dei sei ex vulcani che l’hanno formata, il Monte Fossa delle Felci (962 mt s.l.m., la cima più alta delle Eolie) e il Monte dei Porri (860 mt s.l.m.). È organizzata in tre comuni distinti: Santa Marina (con il porto principale e la frazione Lingua) Malfa (con le frazioni di Capofaro e Pollara), e Leni (con le frazioni di Valdichiesa e Rinella, dove si trova un altro piccolo porto). dove alloggiare L’ L’isola offre varie strutture ricettive, dalle più lussuose alle più semplici. Si parte dall’Hotel Signum, un boutique hotel di charme da tenere in considerazione anche per un aperitivo in terrazza (i cocktail di Raffaele Caruso sono memorabili), una cena (lo chef Martina Caruso ha di recente preso la sua prima stella Michelin) o un momento di relax nella deliziosa spa. Immerso nei vigneti di malvasia, il Capofaro Malvasia & Resort è un 5 stelle di proprietà Tasca d’Almerita decisamente suggestivo. Se non riuscite a pernottare, concedetevi un aperitivo vista Stromboli, una degustazione di vini delle tenute Tasca, o un massaggio nella loro spa. Il mio cuore è ancora all’Hotel Ravesi, un delizioso tre stelle a conduzione famigliare con piscina a filo e Stromboli all’orizzonte, che è aperto non solo ai clienti dell’hotel per colazione, pranzo (il loro pane cunzato è da capogiro) o per gli aperitivi (ogni anno propongono un calendario raffinato di concerti in giardino all’ora del tramonto, tenete d’occhio). Il lusso della semplicità è affittare una casa, possibilmente con panorama mozzafiato. Io ho utilizzato l’agenzia Salina Turismo (www.salinaservizituristici.it) e ho avuto la fortuna di affittare un monolocale a Malfa con la miglior vista di sempre. È in affitto anche la Casa della Poesia, che nel film Il Postino era la casa del poeta Pablo Neruda. (http://www.case-eolie.com/casa_vacanza_pollara_42_posti.htm) S pronti a esplorare l’isola? Salina è piuttosto estesa. Si può è incredibile) oppure al Rapa Nui, spiaggia queste è di Marina Suma, ve la ricordate? decidere di affidarsi ai mezzi attrezzata con ristorante. La riconoscerete perché è la più bella!), e pubblici, ma personalmente trovo mol- spingetevi fino al faro e al lago salato (da to più comodo affittare uno scooter Tra i negozi segnalo la libreria Amaneï cui, una volta, si estraeva il sale… ecco o una macchina (per noleggio: Enza, (selezione accurata di libri sul mare e sulle perché “Salina”): il panorama è davvero 339.3372602). Eolie, galleria d’arte e residenza d’artista al suggestivo. primo piano), Le Signorine (accessori suOsservazione stupida ma utile: a Salina per super cute), Shanti mare (abiti e acces- Proseguendo lungo la strada, più avanti non si può fare un giro completo dell’isola: sori, con una sede anche a Malfa con pezzi arrivate alla spiaggia attrezzata di Gharb, da Lingua si arriva fino a Rinella e poi si d’arredo e modernariato). potete fermarvi e pranzare al loro bar torna indietro :). Numerosi i locali dove pranzare o cenare: (i mini pane cunzati sono deliziosi). dal pranzo al cafè del Porto Bello, all’apeFacciamo un giro virtuale dell’isola, par- ritivo all’Hotel Mercanti del Mare fino alla A Lingua tutti vi diranno che non potete tendo dal porto di Santa Marina, dove cena da Nni Lausta. non provare il pane cunzato e la granite di attracca la maggior parte delle imbarca- Alfredo. Bene, per me questo posto è as- zioni. A Santa Marina visitiamo il centro Spostiamoci di 3 chilometri fino a Lingua, solutamente overrated: il pane cunzato è a abitato – ci sono i negozi più caratteristi- frazione di Santa Marina. Passeggiate sul prova di digestione, e il servizio è frettoloso ci – e se vogliamo fare un tuffo nel mare lungomare, dove la spiaggia libera vi in- di chi ormai ha raggiunto una sufficiente possiamo andare nella spiaggetta libera di viterà a fare un bagnetto davanti a Lipari. popolarità da non metterci cura. fianco al porto (nonostante il porto l’acqua Fatevi un giro tra le bancarelle (una di continua... U Un ottimo pane cunzato lo potete Da Malfa, la strada per Pollara è pura La spiaggia di Pollara raggiunge il culmine gustare da Il Gambero, proprio lì poesia. Concedetevi più di una sosta per dei colori al tramonto, quando la falesia si di fianco. Per un pranzo o una cena più ammirare il panorama mentre girate attor- tinge di arancio: non per niente è uno dei strutturati, ottimo il ristorante A Cannata. no al Monte dei Porri. Una volta arrivati miei due posti preferiti da cui ammirare al punto panoramico, la vista cambierà e il tramonto, con il sole che cade in acqua Proseguendo nel giro dell’isola, da Santa sarete davanti a Filicudi mentre scendete dietro Filicudi. Marina prendiamo la strada (tutta curve, fino alla chiesetta del paese. ma anche tutta panorama) verso Malfa. Risalendo, proseguiamo il giro virtuale ver- Sulla destra, un susseguirsi di scorci moz- Una granita al Bar Oasi (che, a Pollara, fa so Leni, passando attraverso Valdichiesa e zafiato, a partire dal faro di Capofaro. servizio “delivery” di cibo anche in spiaggia proseguendo, poi, giù verso Rinella. attraverso una simpatica carrucola), una Malfa è la mia preferita. E’ un nido di visita alla chiesa dai pavimenti originali in Rinella conserva l’autenticità del borgo casette eoliane e vita di paese irresistibile. ceramiche eoliane, e a piedi spingetevi in colorato di pescatori. Ha l’unica spiaggia di Prendetevi una granita al Bar Malvasia in giù fino alla spiaggia iconica con i ripari sabbia dell’isola (sabbia nera, ovviamente), piazza, e concedetevi una passeggiata fino delle barche – diventata celeberrima dopo un bar con la miglior granita dell’isola (il a giù, allo Scalo Galera, porticciolo di pe- il film Il Postino. La falesia a picco sul mare Pa.per.rò) e un porticciolo da cui partono scatori, tra profumo di fichi e finocchietto genera panorami da lasciare senza fiato. alcuni aliscafi. Il lusso della semplicità è selvatico. Allo Scalo, pur non essendoci Lungo il percorso, denominato Via Massi- tutto qui. una spiaggia ufficiale, si può fare il bagno, mo Troisi, omaggi all’attore (e un cancello ma anche solo ammirare le casette sgarru- – casa privata – che porta alla Casa della Da Rinella, all’ora del tramonto, spingete- pate (la maggior parte delle quali nasconde Poesia). vi verso Punta Megna e la spiaggia di Pra degli interni da magazine). Venezia: un percorso tra fichi d’india, ulivi, La spiaggia di Malfa è lo Scario, attrezzata La famosa spiaggia de Il Postino, invece, rosmarino selvatico, ai piedi del Monte dei con materassini per rendere il fondo ciot- non esiste più, divorata dal processo di Porri che vi rimarrà nel cuore. tolato meno fastidioso: al bar dello Scario erosione del mare e dalle frane dei massi fanno ottime insalate e panini. sovrastanti. dove mangiare a Santa Marina: a Pollara: • Nni Lausta (il migliore del paese, piatti curatissimi da gustare • La Locanda del Postino: la loro cena in terrazza con vista nel loro giardino). mozzafiato su Filicudi è uno dei ricordi più belli (tant’è che a cena • Porto Bello (piatti più tradizionali al ristorante, una selezione ci sono stata più di una volta). Consiglio involtini di pesce spada perfetta a pranzo al lounge bar). in umido, e un bicchiere di malvasia con biscotti di produzione a Lingua: • A Cannata (ristorante tradizionale ma molto gustoso, propria. • Agriturismo Il Cappero (cucina semplice ma ineccepibile). all’ombra della terrazza o della pineta). a Leni: • Il Gambero (un pane cunzato memorabile). • Villa Carla (una vera chicca! È una casa privata che apre il giar- a Malfa: • Colazione al Bar Malvasia per una granita o al Ravesi per un buffet tradizionale fatto in casa. dino agli ospiti. Pochi tavoli, cucina creativa a partire da materie prime ottime. Io sono rimasta colpita dai tagliolini con lavanda, ricotta e zucchine). • Hotel Signum (lo chef Martina Caruso è una stella Michelin, a Rinella: la cena è una vera esperienza sensoriale). • Il Pa.pe.rò per la migliore granita dell’isola (anche a detta dei • Hotel Ravesi per un pranzo in giardino a bordo piscina: il loro locali). Buoni anche gli arancini per un pranzo veloce. pane cunzato è una delizia per gli occhi oltre che per il palato. • Ristorante Pizzeria U Cucunciu per una cena easy ma comunque gustosa (ho fatto la cura dei loro involtini di pesce spada e della loro caponata). non solo Salina E le altre Eolie? Se non avete molti giorni a disposizione, vi consiglio di dare priorià a Stromboli (l’energia sprigionata dal vulcano vi colpirà appena approdati) e a Filicudi (dove non si può non essere felici, con tutti quei colori pastello!). ***** A Stromboli, se non avete paura del trekking, regalatevi la salita serale sul vulcano. Sono molto sincera: è dura. Sono 918 metri di dislivello, da percorrere necessariamente con una guida (che ha un concetto di “la facciamo con calma” piuttosto relativo), ma lo spettacolo da lassù è indescrivibile. Affidatevi alle guide di Magmatrek (e, se partite da Salina, il vostro unico riferimento è Emanuele, 333.4699530: oltre alla salita con guida, vi organizza anche il viaggio in gommone, andata e ritorno). A Filicudi, arrivati al porto, tutti vi offriranno passaggi per Pecorini a Mare: fatevela a piedi. Almeno all’andata, concedetevi una passeggiata di mezz’oretta lungo la vecchia mulattiera, tra ulivi e fichi d’india, arrivando esattamente sopra Pecorini a Mare.Lì, il pranzo da La Sirena è d’obbligo (e la foto ai pavimenti più fighi delle Eolie, pure). Ed è d’obbligo anche una tappa da Sirene & Vulcani per i costumi da bagno più carini e altri capi. (Ok, per tornare al porto potete prendere un taxi) da non perdere A Salina, la salita al Monte Fossa delle Felci. 962 metri sul livello del mare, ma una volta in cima non ve ne pentirete. Ci sono vari sentieri per salire. Il più facile è la carrozzabile che parte da Valdichiesa, costeggiando il santuario. Non è segnata, anzi: i cartelli indicano di fare le scorciatoie, ma se non siete molto allenati proseguite sempre lungo la carrozzabile. La salita non è ripida, ed è un tripudio di vegetazione: dai vigneti e i fichi, fino a eucalipti, rosmarino selvatico, gelsi, e infine il bosco di castagni. Una volta in cima, non capirete subito che siete in cima. Infatti, il vecchio cratere è ormai diventato un bosco fittissimo di castagni e felci (da cui il nome), e anche orientarvi non sarà facile. Troverete indicazioni per varie discese: quella verso Lingua, quella verso Santa Marina e quella verso Malfa. L’unica strada non segnalata è quella che vi porta nel punto più alto, contrassegnato da una croce. Ecco, lì godetevela tutta: davanti a voi il Monte dei Porri e, subito dietro, Filicudi e Alicudi.