25 gennaio: ROMA / /KUALA LUMPUR Raduno dei Sigg. ri Partecipanti alle ore 09:00 direttamente all’Aeroporto di Roma – Fiumicino e partenza alle ore 12:20 con volo di linea Malaysia Airlines. Pasti e pernottamento a bordo. 26 gennaio: KUALA LUMPUR / YANGON (RANGOON) Arrivo a Kuala Lumpur alle ore 06:50 locali e proseguimento (cambio di aereo) alle ore 10:00 sempre con volo Malayasia Airlines. Arrivo a Yangon alle ore 11:00, capitale del Myanmar, e trasferimento in albergo per il riposo. Pranzo e nel pomeriggio inizio delle visite partendo dal museo nazionale che custodisce, oltre ad altri oggetti preziosi, il famoso trono del Leone utilizzato dai re birmani fino alla colonizzazione britannica (1826-1947). Al tramonto visita dell’imponente pagoda Shwedagon, il simbolo del Myanmar. Qui, con un filo di vento il tintinnio delle campanelle d’oro e d’argento spediscono ai quattro angoli della terra meriti e preci raccolti all’ombra dello stupa d’oro coronato da un pinnacolo di migliaia di diamanti, rubini e zaffiri. All’interno della pagoda, come dice la tradizione, si trovano otto capelli di Buddha, donati dallo stesso a un mercante in cambio di un po’ di miele. Nella pagoda, immensa e con infiniti spazi dedicati ai riti, vive, giorno e notte, una fervente umanità e non solo in preghiera. Qui si gioca, si conversa, ci si libera dai condizionamenti e tutto in una atmosfera di grande armonia e semplicità. Cena e pernottamento. Organizzazione Tecnica: EMMAUS VIAGGI – Via Messina, 9 – 00198 Roma Tel. 06 44.25.16.11 – 06 44.23.63.68 Fax. 06 44.25.12.36 - http://www.emmausviaggi.com - e.mail: [email protected] Birmania, 25 gennaio/04 febbraio 27 gennaio: YANGON/PAGAN Dopo la prima colazione trasferimento in aeroporto e partenza per Pagan (oggi Bagan). Arrivo e trasferimento in albergo. Pranzo ed inizio delle visite. Pagan è un centro monumentale, antica capitale del regno omonimo fondato all’inizio dell’era cristiana. I monumenti sono circa 500 e quasi esclusivamente sacri, la loro architettura tipicamente birmana è fortemente individualizzata ed esplode in una vasta sequela ben armonizzata con altre costruzioni di stile singalese ed indiano. L’insieme è sorprendente, con una profusione di pinnacoli decorativi che s’ innalzano nell’arco di venti Km. Il fervore religioso che ha prodotto questo immenso complesso sacro fa intuire l’antico splendore di questa capitale che visse il suo periodo d’oro sotto Anawrahta, il sovrano che vi regnò dal 1044 al 1077. Certo oggi rimangono solo i monumenti sacri costruiti in pietra, seppure così innumerevoli: il resto della città non esiste più perché gli edifici erano costruiti con il materiale delle foreste, tek, palissandro, sandalo e bambù. La città fu abbandonata improvvisamente alla fine del 1200, forse a causa di un terremoto o per paura delle invasioni dalla Cina. Oggi intorno ai templi ed alle pagode vivono solo pochi contadini che coltivano il terreno e poco distanti dalle rovine gli abitanti della nuova Bagan, poveramente industriosi. Si possono acquistare lacche e terraglie che sono i prodotti tipici da sempre. Cena e pernottamento. 28 gennaio: PAGAN Pensione completa. Intero giorno di visite. Si legge sui nostri appunti di viaggio: “Dall’alto, prima di allontanare lo sguardo sulla vasta pianura dove otto secoli fa vivevano centinaia di migliaia di persone, si nota a poca distanza una piccola graziosa costruzione bianca detta ‘zedi del computo’, così chiamata forse perché edificata utilizzando un mattone su ogni diecimila di quelli usati per elevare il Thatbyinnyu Pahto. Qui sopra occorre dimenticare i tanti tramonti a cui si è assistito, non guardare, come si è sempre tentati di fare, l’ultimo spicchio di sole che si immerge nell’orizzonte con quel senso di velata malinconia che ci prende ad ogni scomparsa del sole, quasi che si perda definitivamente qualcosa. Osservare, invece del sole che va via, ciò che resta: sagome prima sempre più rosate e poi evanescenti, contorni confusi con altre forme, cumuli, mattoni sovrapposti. Gioielli architettonici che i colori e le luci del tramonto e dell’imbrunire trasformano in innumerevoli sagome come di enormi termitai. Ovunque si guardi emergono ‘zedi e pahto’, alcuni si elevano orgogliosi con i loro pinnacoli per decine di metri, altri sono modesti ma indispensabili elementi di questa fastosa, eccessiva scena. Tutto memoria e presente di una religiosità che ha lasciato segni materiali di una devozione che non ha eguali, neppure in luoghi molto più noti e visitati come Roma, Gerusalemme, Varanasi, Mecca…. Nella piana sottostante tra cespugli, arido terreno e alberi, emergono edifici in mattoni rossi e alcune guglie bianche. L’effetto cromatico è molto coinvolgente: il verde degli arbusti, gli alberi, l’ocra, il dorato dei templi, il rosso della maggior parte delle costruzioni, il raro bianco che il raffinato pittore per oltre due secoli ha dipinto su questa pianura. L’ha arricchita di mattoni cotti in forno, rivestiti di intonaco e decorati con rilievi a stucco, dipinti murali, mattonelle invetriate, sculture in bronzo e tek, iscrizioni. Stupa, senza spazi interni, a volte a forma di bulbo che si dice contengano reliquie del Buddha; ‘pahto’, accessibili all’interno, con immagini dell’Illuminato; ‘gu e ku’ templi di piccole dimensioni”. Birmania, 25 gennaio/04 febbraio 29 gennaio: PAGAN/MANDALAY Dopo la prima colazione trasferimento in aeroporto e volo per Mandalay, capitale birmana dal 1859 al 1886, quando gli Inglesi occuparono la Birmania a nord, mandando il re Thibaw in esilio in India. Prima del 1859 la capitale era la contigua Amarapura. Trasferimento in albergo e partenza per la visita di Sagaing ed Amarapura. Dalle colline di Sagaing che si trovano sulla sponda occidentale del fiume, si osservano dall’alto i resti di palazzi, di belle e numerose pagode in un insieme spettacolare e ameno. Anche questa città, come Amarapura e Ava, fu per periodi alterni capitale dei potenti regni birmani (1300-1700). Pranzo in corso d’escursione. Ad Amarapura, sulla costa orientale del fiume Irrawaddy a pochi Km da Mandalay, si visita il più grande monastero del Paese, il Mahagandhayon. Qui si può fare un’esperienza davvero particolare, fra quasi 1000 monaci, adulti e bambini amichevoli ed ospitali. Le acque poco profonde di un lago che durante la stagione secca si prosciuga, sono attraversate da un vecchio ponte pedonale tutto in legno di tek chiamato U Bein. Vi si sosta per un breve ristoro. Cena e pernottamento. 30 gennaio: MANDALAY Dopo la prima colazione visita di Mingun, antica città a soli 11 Km a nord di Mandalay, sulla riva opposta dell’Irrawaddy. Vi si arriva con la barca a motore e il viaggio è molto piacevole. Sul posto vi è un piccolo villaggio, le fondamenta di una grande pagoda rimasta incompiuta, una campana in bronzo di dimensioni colossali intorno alla quale vive una sorridente e varia umanità, una casa buddista che ospita gli anziani dove l’atmosfera è serena e dove vi possono essere incontri memorabili e toccanti. Rientro a Mandalay e pranzo. Quindi visita di Mandalay e della pagoda Kuthodaw dove si trovano 730 lastre di marmo poste ognuna su un piccolo stupa e incise con iscrizioni relative alle regole buddiste. Quindi visita del monastero ligneo Shwenandaw che in passato faceva parte dello stesso comprensorio. Infine visita della collina di Mandalay, alta 239 metri. Disseminati ai fianchi della stessa, piccoli templi e scalinate coperte, dove una moltitudine colorata di monaci, astrologi, venditori ambulanti pregano, mercanteggiano e divinano. Vicino alla sommità si trova una particolare statua del Buddha, unica al mondo per il suo mudra (posizione simbolica delle mani). Cena e pernottamento. 31 gennaio: MANDALAY/HEHO/PINDAYA/LAGO INLE Dopo la prima colazione trasferimento in aeroporto e partenza per Heho, dove si trova l’unico aeroporto della regione Shan. Proseguimento per Pindaya dove si trovano le grotte affacciate sul lago nelle quali sono conservati innumerevoli Buddha votivi, alcuni artisticamente molto pregevoli. Le statue sono migliaia, di ogni dimensione e addossate una all’altra. Il luogo è profondamente sacro e frequentato da pellegrini che provengono da ogni parte della regione. In prevalenza i Birmani seguono la dottrina del buddismo theravada o del piccolo veicolo che si rifà all’insegnamento originale del Buddha il quale invita a compiere un cammino personale di purificazione per raggiungere il Nirvana. Ricordiamo invece che la dottrina del grande veicolo o mahayana forse più semplicisticamente, sostiene che il cammino verso la salvezza è collettivo e non dipende dall’impegno personale. Infatti, alla salvezza di tutti, basta l’impegno dei Bodhisatva, santi mistici e maestri impegnati totalmente nella dottrina. Pranzo in corso d’escursione. Nel pomeriggio trasferimento presso il Lago Inle. Cena e pernottamento. Birmania, 25 gennaio/04 febbraio 1° febbraio: LAGO INLE Prima colazione ed intera giornata di esplorazione del lago Inle. Partendo dal canale principale si parte per una navigazione del grande lago a bordo di lance a motore. Lo spettacolo naturalistico è molto interessante: il lago è coperto di ninfee, gigli d’acqua ed è circondato da una rigogliosa natura tropicale. Sulle sponde del lago, gli Intha vivono in case su palafitte esercitando la loro attività di coltivazione su orti galleggianti e di pesca con nasse (trappole coniche) e reti stando in piedi sulle fragili imbarcazioni e remando con i piedi in modo davvero singolare. Il lago è limpido, molto vasto e di particolare suggestione a causa di molteplici fattori ambientali, della serenità della gente e della soavità dei templi e delle pagode. Sosta per la visita del monastero Nga Pha Kyaung costruito su palafitte e del mercato galleggiante. Pranzo in corso d’escursione. Cena e pernottamento in albergo. 02 gennaio: LAGO INLE/YANGON Dopo la prima colazione trasferimento all’aeroporto di Heho e partenza per Yangon. Arrivo e completamento delle visite nella capitale. Cena con spettacolo tradizionale e pernottamento in albergo. 03 gennaio: YANGON Dopo la prima colazione tempo libero per lo shopping. Trasferimento in aeroporto e partenza alle ore 13:00 con volo Malayasia Airlines. Arrivo all’Aeroporto di Kuala Lumpur alle ore 17:15 e proseguimento (cambio di aereo) alle ore 23.30 sempre con volo Malaysia Airlines. Pasti e pernottamento a bordo. 04 gennaio: ARRIVO ROMA Arrivo all’Aeroporto Leonardo da Vinci di Roma – Fiumicino alle ore 05:30 locali. Quote di partecipazione (netta a noi): Con 30 partecipanti € 2.140,00 a persona Con 20 partecipanti € 2.170,00 a persona Incluse le tasse aeroportuali e quelle per il fuel surcharge (adeguamento carburante) Birmania, 25 gennaio/04 febbraio Le quote comprendono Viaggio Aereo Roma/Kuala Lumpur – Kuala Lumpur/Rangoon /Roma in classe turistica, voli MALAYSIA AIRLINES (Linee Aeree Argentine); Voli interni; Tasse aeroportuali e fuel surcharge (adeguamento carburante); Pensione completa (bevande escluse) dal pranzo del 26 Gennaio alla prima colazione del 03 Febbraio 2011; Sistemazione in alberghi di categoria 4 e 5 stelle (3 stelle a Inle) in camere a due letti con servizi privati; Trasferimenti, visite ed escursioni come da programma con pullman privato; Accompagnatore/guida locale di lingua italiana; Ingressi dove previsti dall’itinerario; Assistenza della nostra Agenzia locale; Borsa da Viaggio con guida sulla Birmania; Assicurazione. Mance e Facchinaggi (dove possibile). Le quote non comprendono Bevande; Spese di carattere personale ed extra in genere. Supplementi: Camera Singola: € 250,00 Assicurazione annullamento viaggio: € 20,00 a persona Importante E' necessario il passaporto individuale con validità di almeno 6 mesi dalla data di inizio del Viaggio (cioè non dovrà scadere prima del 25 Luglio 2011). Per l'ottenimento del Visto Consolare inviare (almeno un mese prima della partenza): passaporto originale; 2 formulari di richiesta (che saranno forniti dalla Emmaus Viaggi) debitamente compilati a macchina e firmato; 2 foto tessera recenti ed uguali.