Relazione di stato di avanzamento lavori, dicembre 2016 Titolo dello studio: Studio multifattoriale della funzionalità diaframmatica nella distrofia muscolare di Duchenne Responsabile: Dott.ssa MG D’Angelo, responsabile UO NeuromuscolareIRCCS E Medea- Bosisio Parini Finanziamento: Associazione Gli Amici di Emanuele - Fondo DMD - ONLUS Background: La distrofia muscolare di Duchenne colpisce sia la muscolatura scheletrica che quella cardiaca. Con la progressione della malattia, la perdita della deambulazione e lo sviluppo della scoliosi siassociano a deterioramento della muscolatura respiratoria. I trattamenti quali la ventilazione meccanica non invasiva (NIMV) e le macchine di assistenza della tosse consentono un prolungamento delle aspettative di vita. La decisione di inizio di questi trattamenti si basa spesso su dati ottenuti da manovre che sono invasive o che richiedono la collaborazione del paziente. La Pletismografia Optoelettronica (OEP) fornisce in maniera non invasiva misure dei volumi della gabbia toracica durante il respiro spontaneo ed in corso di manovre o trattamenti ventilatori invasivi e non invasivi, senza la collaborazione del paziente. Nei pazienti DMD, la riduzione del contributo diaframmatico al volume corrente è un buon marcatore della progressione della malattia (LoMauro 2010, Romei 2012) Obiettivo principale: Lo studio prevede un’analisi innovativa della muscolatura respiratoria (diaframma e muscoli inspiratori della gabbia toracica) e della ventilazione regionale polmonare nella DMD mediante tecniche di imaging quantitativo di risonanza magnetica nucleare multivolumetrico. Lo scopo principale è quello di delineare, in un gruppo di pazienti affetti da distrofia muscolare di Duchenne (DMD), una sorta di storia naturale del diaframma e degli altri muscoli respiratori, correlando le alterazioni morfologiche e funzionali a fattori quali l’età dei pazienti, la condizione clinica (deambulazione/non deambulazione), le terapie in atto (quali da esempio il cortisone, la ventiloterapia non invasiva o l’impiego della macchina della tosse), la presenza di scoliosi ed eventualmente dell’artrodesi vertebrale. Obiettivo secondario: A partire dai dati ottenuti si potrà definire una batteria di test noninvasivi che possano contribuire alla definizione di misure di outcome per la valutazione di efficacia di eventuali future terapie sperimentali farmacologiche e/o genetiche. Stati di avanzamento lavori: - Presentazione del progetto al Comitato Etico nel marzo 2016 - Ricevimento da parte del Comitato Etico dell’approvazione nel maggio 2016 - Giugno 2016: Effettuata una riunione di inizio lavori coinvolgente: Drsa D’Angelo (UO Neuromuscolare IRCCS E Medea), DR Arrigoni (Neuroradiologia IRCCS E Medea ) , Prof A Aliverti , Ing F Pennati ed Ing A Lomauro (Politecnico di Milano) nella quale sono stati: - Valutati il database della popolazione di soggetti distrofici (DMD) afferenti ad UO neuromuscolare - rivalutati i protocolli di analisi disponibili - definiti i compiti di ogni membro dello studio e la logistica delle acquisizioni Ad ora , dicembre 2016: In ambito clinico sono stati identificati i soggetti rispondenti ai criteri di inclusione nello studio. -diagnosi definita di DMD in base ai criteri internazionali:deficit muscolare progressivo, aumento degli enzimi muscolari, biopsia muscolare (degenerazione delle fibre muscolari e assenza della proteina distrofina), mutazioni nel gene della distrofina - firma del consenso informato previa discussione delle modalità di valutazione e di acquiszione dei dati Ogni paziente ha effettuato l’indagine nel corso dei periodici monitoraggi clinici come indicato dalle linee guida intrenazionali (Bushby 2009) Ogni paziente viene sottoposto a: Valutazione della funzionalità motoria /neuromuscolare: misurazione della forza muscolare tramite scala MRC (su tutti i pazienti); valutazione funzionale motoria tramite scale standardizzate internazionali: - Motor Function Measure Scale e Performance of Upper Limb scale (su tutti i pazienti inclusi nello studio), NorthStar Ambulatory Assessment scale e 6 Minute Walk Test (solo sui pazienti deambulanti) - Valutazione dellascoliosi con misurazione dell’angolo di Cobb - Valutazione di funzionalità respiratoria come da linee guida(spirometria, volumi polmonari, MIP, MEP, PCF; saturazione notturna d’ossigeno) - Valutazione della funzionalità cardiaca: ECG, ECG 24 ore, ecocardiogramma Tutti i dati raccolti sono stati inseriti in un database (con accesso limitato ad utenti definiti, nel rispetto delle norme della Privacy) Questa parte del Lavoro è stata svolta da DRsa D’Angelo, Drsa Russo e Drsa Gandossini (UO Neuromuscolare) A queste valutazioni è stata aggiunta anche - la Pletismografia optoelettronica tramite la quali, come noto, vengono valutate le variazioni del volume toraco-addominale e asincronie durante il respiro spontaneo, manovra di Capacità Vitale lenta e tosse .(dati raccolti da Ing A Cesareo ed analizzati da INg A LoMauro) Per quello che riguarda lo studio di Imaging: Tenendo fermo l’obiettivo primario del presente studio : determinare se la risonanza magnetica nucleare (RMN) può essere utilizzata come strumento innovativo per studiare le alterazioni morfologiche della muscolatura respiratoria in pazienti affetti da distrofia muscolare di Duchenne (DMD), la prima parte dello studio ha avuto un connotato estremamente tecnico. Nella prima parte del progetto si sono sviluppate le sequenze di acquisizione e le metodologie di image-processing necessarie per l'estrazione di parametri descrittivi del movimento del diaframma e della gabbia toracica. Scelta delle sequenze di acquisizione di risonanza magnetica nucleare (RMN) Sono state acquisite due scansioni RMN del torace a fine-inspirazione e fine-espirazione durante un' apnea di circa 10-12 secondi, con 3 diverse sequenze di acquisizione: - acquisizione Dixon assiale (TR/TE= 2.9/2.3 ms, flip angle 10°,slice thickness 4.4 mm, in-plane resolution 1.09x1.09 mmxmm) - acquisizione Dixon coronale (TR/TE= 2.9/2.3 ms, flip angle 10°,slice thickness 4.4 mm, in-plane resolution 1.09x1.09 mmxmm) - acquisizione assiale 3D spoiled gradient recalled (TR/TE=2.2/1.02, , flip angle 10°, slice thickness 4.4 mm, in-plane resolution 1.2x1.2 mmxmm) Le acquisizioni Dixon in particolare ci consentono un dettaglio sulla morfologia e lo spessore del diaframma. L'acquisizione spoiled gradient recalled è stata acquisita per evidenziare le variazione di densità del parenchima polmonare tra fine-inspirazione e fine-espirazione, come indice di ventilazione. FULL-EXPIRATION Figura 1. Esempi di acquisizione Dixon a fine espirazione e fine inspirazione. L a vista assiale, coronale e sagittale sono mostrate FULL-INSPIRATION rispettivamente da sinistra a destra. Segmentazione automatica in 3D dei polmoni E' stato sviluppato un software ad-hoc per la segmentazione automatica dei polmoni dalle immagini RMN acquisite a fine-inspirazione e fine-espirazione. In Figura 2 viene mostrato schematicamente il funzionamento dell'algoritmo. Le fasi dell'algoritmo comprendono: 1) applicazione di una soglia iterativa per la separazione del tessuto polmonare dai tessuti circostanti e dall'aria intorno al paziente; 2) riconoscimento automatico della trachea; 3) ricostruzione delle vie aeree; 4) sottrazione delle vie aeree dall'immagine binaria risultante dalla prima segmentazione e separazione del polmone destro e sinistro (metodo basato su wavelet). L'ultima immagine in figura 1 mostra il risultato della segmentazione: il polmone sinistro viene mostrato in blu sovrapposto all'immagine originaria e visualizzato sulla vista assiale, sagittale e coronale. Immagini originarie Sogliatura itarativa Figura 1. Estrazione Trachea Descrizione delle diverse fasi di cui è composto l'algoritmo di Risultato finale Separazione del polmone destro/sinistro Parametri morfologici calcolati sulle immagini segmentate Ricostruzione delle vie aeree segmentazione sviluppato. Sulle immagini segmentate si sono individuati come parametri di interesse le variazioni delle dimensioni del polmone tra inspirazione ed espirazione: -Variazione del volume polmonare destro/sinistro; - Escursione apico-caudale del diaframma, rappresentativo dello spostamento verticale del diaframma (esempio in Figura 3); - Escursione ventro-dorsale, rappresentativo dei movimenti della gabbia toracica dovuti ai muscoli toracici FULL-INSP FULL-EXP Figura 3. Esempio di parametri morfologici : escursione apicocaudale del diaframma, rappresentativo della mobilità diaframmatica. Calcolo dello spessore del diaframma Figura 4 Calcolo dello spessore del diaframma. Nelle immagini coronali è visibile lo spessore del diaframma in posizione crurale sia a destra che a sinistra. L'algoritmo sviluppato per il calcolo dello spessore diaframmatico consiste nell'applicazione di una soglia iterativa alle basi del polmone, seguito da un filtraggio laplaciano dell'immagine per esaltare i contorni dell'immagine e per calcolare automaticamente lo spessore medio del diaframma visibile nelle immagini RMN. Acquisizioni ad oggi. Ad oggi sono stati acquisiti 11 pazienti DMD. Analisi preliminari sono state effettuate su 4 pazienti per valutare il funzionamento del software e iniziare ad analizzare con la metodologia proposta la patologia. La Figura 5 mostra ad esempio i risultati ottenuti sul movimento verticale del diaframma sia per il polmone destro che sinistro. LEFT 1800 1600 Volume (ml) Volume (mm) Volume Volume(mm) (ml) Volume 1600 1400 1200 1000 600 INSP 240 240 220 220 200 200 Patient #1 Patient #2 Patient #3 Patient #4 160 140 120 120 polmone destro e sinistro. INSP 180 140 100 100 EXP INSP 240 240 220 220 200 200 V-D (mm) V-D (mm) dorsale in4 pazienti per il EXP A-C (mm) A-C (mm) AC-excursion 1000 800 160 apico-caudale e ventro- 1200 600 180 volume e delle escursioni 1400 800 EXP VD-excursion Figura 5. Misura del RIGHT 1800 180 160 140 EXP INSP EXP INSP 180 160 140 120 120 EXP INSP Problematiche incontrate durante lo studio. Si sono incontrate delle difficoltà nello sviluppo di mappe di ventilazione regionale del polmone. Le acquisizioni 3D spoiled gradient recalled, che in altri studi sono state utilizzate per la valutazione della ventilazione regionale del polmone, si sono rivelate qui inefficaci per evidenziare le variazioni di densità protonica del parenchima polmonare (probabilmente per l'utilizzo di una risonanza magnetica 3T, invece di 1.5T utilizzata nei precedenti studi, che accelera il decadimento del segnale polmonare). (acquisizioni effettuate da Dr F Arrigoni con Ing F Pennati- Analisi dei dati e delle problematiche, proposte su modalità di prosecuzione dello studio , Ing F Pennati e Prof A Aliverti) Prosecuzione dello studio Per ottenere mappe di ventilazione polmonare si prevede una sessione di acquisizione su soggetti volontari di pari sesso ed età rispetto alla popolazione di ragazzi con distrofia muscolare di DUchenne acquisiti e che ancora devono essere acquisiti, per l'ottimizzazione delle sequenza (diminuire ulteriormente il TE) eventualmente facendo acquisizioni su una sola porzione del polmone. Si prevede un ulteriore sviluppo del software per la ricostruzione 3D di tutto il diaframma per garantire allo studio un maggior dettaglio morfologico. Come dichiarato all’inizio dello studio, affinchè i dati ottenuti siano significativi, saranno acquisiti almeno 24 soggetti affetti da distrofia muscolare di Duchenne (N=8 con età compresa tra 6 e 13 anni, N=8 con età compresa tra 14 e 18 anni, N=8 con età maggiore di 18 anni) che rispondono ai criteri di inclusione dello studio riportati di seguito. In relazione alla non disponibilità di dati sulla popolazione sana di pari sesso ed età circa la risonanza magnetica della muscolatura respiratoria, mentre dati sono presenti per quello che riguarda le Pletismografia Optoelettronica e l'ecografia del diaframma , ci prefiggiamo di eseguire le valutazioni anche su almeno 12 soggetti maschi di età comparabili a quelle dei soggetti distrofici reclutati Dott.ssa MG D’Angelo , Dott. F Arrigoni Prof A Aliverti, Ing F Pennati, Ing A LoMauro