SEMAFORINE E CHEMOTASSI Federica Nicoletta Sepe PREMESSA:Studi sull’orientamento del cono di crescita degli assoni commissurali hanno consentito di individuare il ruolo molecolare delle semaforine.Delle 8 classi esistenti,solo quelle dalla 3 alla 7 sono presenti nei vertebrati,differenziate in base alla modalità di ancoraggio alla membrana:le Classi 2,3sono secrete ;le Classi,4,5 e 6 sono proteine integrali di membrana;mentre la Classe 7 ha un’ancora di GPI. Esse regolano la chemotassi attraverso un riarrangiamento citoscheletrico mediato da proteine di membrana tirosinachinasi, le plexine, associate a loro volta a co-ricettori,le neuropiline. DISCUSSIONE:Oltre a essere coinvolte nello sviluppo del sistema nervoso,sono implicate in molteplici processi quali l’adesione e la migrazione di cellule tumorali,l’angiogenesi e la risposta immunitaria. FIG.1.I coni di crescita vengono prima attratti verso la piastra del pavimento dalla netrina,secreta dalle cellule ivi presenti,per poi venire bloccati da un’altra proteina Slit,che inibisce la netrina e funge da repellente assonico.Il cono stesso accende l’espressione dei ricettori della semaforine,trovandosi,così,costretto tra due segnali in uno stretto fascicolo verso il cervello. La cristallografia a raggi x ha determinato,in tutte le classi di semaforine,un dominio extracellulare N-terminale di circa 500 aa,detto Sema. All’interno sono presenti ponti disolfuro,che nel caso di Sema3a costituiscono un sottodominio di 70 aa atti a bloccare le pompe Ca/K presenti sul plasmalemma.Numerose molecole intracellulari,quali la GTP-asi Rho e Rac1 e alcune chinasi(Mec-3,LIM)sono coinvolte nella modulazione delle semaforine.Come illustra lo schema che segue,il loro meccanismo d’azione (nel caso specifico Sema 3A, coinvolta nel differenziamento dei monociti umani in macrofagi e promotrice dell’aptotosi nel fenotipo Fasresistente)avviene sia attraverso di una cascata di eventi correlati alla segnalazione intracellulare sia alterando il trasporto bidirezionale microtubulare.Nel primo caso NIP(o CRMP62)interagisce con il dominio citoplasmatico del complesso NP-1/Plex-A1,provocandone la dimerizzazionee e regolandone l’efficacia nonché l’ inibizione. Infatti, essa ha affinità per il dominio citoplasmatico di Sema 4D(sembra che lo squilibrio tra quest’ultima e Sema 3A sia legato all’artrite reumatoide),che compete con l’omologa proteina per le GTP-asi che inducono una polimerizzazione locale dell’actina,che a propria volta, agendo sui microtubuli nella zona perinucleare, sposta il centrosoma. I microtubuli si localizzano con l’estremità più verso la protusione e attivano Rac1,promuovendo,con un feedback positivo,l’ulteriore polimerizzazione dell’actina. L’espressione di NP1/Plex A1 è inibita da INF-γ o da alcune lipoproteine solubili secrete dalla cellula ad acta.La chinasi citosolica,LIM,viene attivata dalla chinasi Rho fosforilando la treonina 508. Questa a sua volta fosforila la cofilina consentendo a Sema 3A,in questo caso,di promuovere la depolimerizzazione dell’actina. É stato dimostrato in vitro che inibendo LIM viene persa l’attività depolimerizzatrice di Sema 3A(osservata sulla retrazione di lamellopodi e filopodi).NP-1 è anche un recettore per il VEGF,giocando,così,un ruolo chiave nell’angiogenesi embrionale e nella sopravvivenza delle cellule tumorali. Sema 3A e VEGF competono per lo stesso sito su NP-1 ma mentre la prima inibisce la motilità delle cellule vascolari,il secondo la promuove. Il medesimo complesso,a basse concentrazioni di collagene e trombina,inibisce l’aggregazione piastrinica. Le piastrine esprimono sulla propria superficie anche Sema 4D,la plexina B1 e CD72. Il dominio extracellulare di Sema 4D viene liberato durante la formazione di un trombo,per mezzo di MMP specifiche e l’evento sembra accelerare il contatto cellula cellula. In topi che difettano di questa semaforina viene ridotta l’aggregazione piastinica. Le immuno-semaforine,come viene definita la sottoclasse di molecole i cui effetti influenzano la proliferazione,il differenziamento e l’attività dei linfociti T e B,sono Sema 4D,4A e Sema 7A. Sema 4D/CD100 è una proteina transmembrana di 150 kDa ed è anche espressa su natural killer,monociti e neutrofili.Il proprio dominio citoplasmatico porta un sito per la fosforilazione della tirosina e siti multipli per la fosforilazione della serina;inoltre può venire solubilizzata per mezzo di MMP(solo a seguito di dimerizzazionee come dimostrato in vitro su linfociti T).Essa è coinvolta nello sviluppo dei linfociti B,della loro aggregazione e ne prolungano la sopravvivenza in vitro, mediante l’associazione con la chinasi CD42.Invece,associata con CD45,una proteina di superficie tirosina-fosfatasi(PTP), costituisce un complesso la cui attività aumenta considerevolmente dopo l’attivazione dei linfociti T.Infine,Sema 7A su i linfociti T activated interagisce con le integrine α1β1 regolandone l’attivazione al sito di infiammazione a seguito del richiamo dei macrofagi. CONCLUSIONI:La ricerca sulle semaforine consente di fornire nuovi orizzonti terapeutici su molteplici fronti e di conoscere meglio i meccanismi di differenziamento e chemotassi cellulare. REFERENCES:Biologia molecolare della cellulaAlberts,Johnson,Lewis,Raff-quarta edizione da Zanochelli(pag.1043-1319);Expression and funcion of semaphorin and its receptor in human macrofagesL.B.Ivashkiv;immagini-www.jci.org .