Glossario

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Transfert
Designa nella psicanalisi il processo con cui i desideri inconsci si attualizzano su
determinati oggetti nell’ambito di una determinata relazione stabilita con essi, e
soprattutto nell’ambito della relazione psicanalitica.
Ideale dell’Io
Nella teoria freudiana, istanza della personalità risultante dalla convergenza del
narcisismo (idealizzazione dell’Io) e dell’identificazione con i genitori, coi loro sostituti e
con gli ideali collettivi.
Identificazione
Processo psicologico con cui un soggetto assimila un aspetto, una proprietà, un attributo
di un’altra persona e si trasforma, totalmente o parzialmente, sul modello di quest’ultima
(si veda anche Identificazione primaria e Identificazione proiettiva).
Identificazione primaria
Modo primitivo di costituzione del soggetto sul modello dell’altro (tipicamente la madre),
senza una previa relazione con l’oggetto posto come entità separata (si veda
Separazione/Individuazione).
Identificazione proiettiva
Termine introdotto da Melanie Klein per designare un meccanismo che si traduce in
fantasie in cui il soggetto introduce aspetti della propria personalità, totalmente o
parzialmente, all’interno dell’oggetto per danneggiarlo, possederlo e controllarlo.
Separazione
Termine introdotto da Margaret Mahler per designare il passaggio dalla fase della
simbiosi, a metà del primo anno di vita, quando bambino e madre sono ancora un
tutt’uno, alla autonomia al terzo anno di vita.
Simbiosi
Concetto introdotto da Margaret Mahler (1952) per descrivere la condizione di
indifferenziazione e fusione dell’unità duale madre-bambino, al cui interno si va
gradualmente costituendo la delimitazione tra il Sé e il mondo circostante (processo di
separazione).
Sé
Istanza psichica che attiene alla funzione di una propria identità personale come
differenziata e delimitata dalla realtà esterna. Secondo Winnicott esso emerge
gradualmente nel corso del primo anno di vita da una matrice indifferenziata (simbiotica)
e si evolve nelle innumerevoli interazioni tra madre e bambino.
Scissione
Termine inizialmente usato da Freud per designare la coesistenza in seno all’Io di due
atteggiamenti psichici nei confronti della realtà esterna che si oppone a un’esigenza
pulsionale: l’uno tiene conto della realtà, l’altro la nega e la sostituisce con un prodotto
del desiderio. Questi due atteggiamenti persistono l’uno accanto all’altro senza
influenzarsi reciprocamente.
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Relazione Oggettuale
Il termine si riferisce alle rappresentazioni mentali del sé e dell’altro (l’oggetto) che fanno
parte dell’organizzazione dell’Io e non a un rapporto interpersonale esterno. Nella teoria
psicanalitica l’oggetto si riferisce alla persona, un aspetto di essa o una sua
rappresentazione simbolica, attraverso la quale il soggetto indirizza la propria azione o i
propri desideri, finalizzato ad ottenere una gratificazione istintuale.
Nevrosi
Affezione psicogena in cui i sintomi sono l’espressione simbolica di un conflitto psichico,
che ha le sue radici nella storia infantile del soggetto e costituisce un compromesso fra
desideri inconsci ( pulsioni) e meccanismi di difesa.
Pulsione
Processo dinamico consistente in una spinta (carica energetica) che fa tendere
l’organismo verso una meta. La pulsione genera uno stato di tensione che può risolversi
col raggiungimento della meta verso cui è diretto.
Conflitto psichico
In psicanalisi si parla di conflitto quando nel soggetto si contrappongono esigenze interne
contrastanti. Il conflitto può essere manifesto (tra un desiderio e un’esigenza morale, per
esempio, o tra due sentimenti contraddittori) o latente; quest’ultimo può esprimersi sotto
forma di disordini della condotta o disturbi del carattere.
Complesso di Edipo
Insieme organizzato di desideri amorosi e ostili che il bambino prova nei confronti dei
suoi genitori. Nella forma positiva i desideri amorosi si riversano verso il genitore del
sesso opposto, mentre i desideri ostili sono mirati al genitore dello stesso sesso. Nella
forma negativa esso si presenta capovolto: amore per il genitore dello stesso sesso e odio
geloso per il genitore del sesso opposto. Esso raggiunge il suo apice nell’età tra i 3 e i 5
anni, e il suo declino segna l’entrata nel periodo di latenza. Il riaccendersi delle pulsioni
sessuali in età puberale, porta ad una reviviscenza del Complesso edipico, che viene
superato con un maggiore o minore successo in un tipo particolare di scelta oggettuale (si
veda anche relazione oggettuale).
Latenza (periodo di)
Periodo che va dal declino della sessualità infantile (quinto/sesto anno) fino all’inizio
della pubertà. Esso presenta, una diminuzione delle attività sessuali, la desessualizzazione
delle relazioni oggettuali e dei sentimenti, la comparsa di sentimenti come il pudore e la
ripugnanza e di aspirazioni morali ed estetiche.
Libido
Energia postulata da Freud come substrato delle trasformazioni della pulsione sessuale
riguardo all’oggetto (spostamento degli investimenti), alla meta (sublimazione), alla fonte
dell’eccitamento sessuale (diversità delle zone erogene).
Lutto (lavoro di)
Processo intra-psichico susseguente alla perdita di un oggetto amato, e con cui il soggetto
riesce gradualmente a distaccarsi da quest’ultimo.
Acting out
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Termine psicanalitico per designare azioni impulsive e in rottura con il sistema di
credenze e di motivazione del soggetto che assumono una forma di auto- o eteroaggressività. L’Acting out è segno di un’insorgenza incontrollata del rimosso.
Intellettualizzazione
Meccanismo di difesa con cui il soggetto cerca di dare una formulazione concettuale ai
propri conflitti e alle proprie emozioni in modo da padroneggiarli.
Introiezione
Consiste nel processo che incorpora nel sistema dell’Io la rappresentazione mentale di un
oggetto esterno, per cui il rapporto dell’Io con l’oggetto esterno si trasforma in un
rapporto dell’Io con l’immagine dell’oggetto introiettato.
E’ alla base dei processi di Identificazione; se l’Immagine dell’oggetto introiettato integra
e fortifica l’Io, si parla di Integrazione con assimilazione.
Quando invece l’Immagine dell’oggetto introiettato disturba l’integrità dell’Io, si parla di
Introiezione senza assimilazione.
Investimento
Termine utilizzato in psicanalisi per riferirsi al fatto che una certa energia psichica
aderisca a una rappresentazione o a un gruppo di rappresentazioni, a una parte del corpo,
a un oggetto, ecc. In un’accezione meno tecnica significa il “valore affettivo”.
Proiezione
Nel senso propriamente psicanalitico si riferisce a un’operazione con cui il soggetto
espelle da sé e localizza nell’altro, persona o cosa, delle qualità, dei sentimenti, dei
desideri e perfino degli “oggetti”, che egli non riconosce o rifiuta in sé.
Interiorizzazione
Processo con cui delle relazioni inter-soggettive sono trasformate in relazioni intrasoggettive, per esempio come passaggio fantasmatico di un oggetto “buono” o “cattivo”
all’interno del soggetto (si veda anche Introiezione).
Meccanismi di difesa
Tutte quelle operazioni utilizzate dall’Io per difendersi dall’angoscia che può derivare da
tre diverse fonti: quando una pulsione istintuale dell’Es preme per ottenere una
gratificazione; quando il Super-Io esercita una pressione morale contro un desiderio;
oppure quando esiste un pericolo reale di sofferenza o di danno (angoscia dell’Io).
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