PER MANTITEO, 4-6 Lisia, 4-6 [4] Mio padre prima della sconfitta nell’Ellesponto ci aveva mandato ad abitare presso Satiro, quello nel Ponto e noi non eravamo in patria né quando furono abbattute le mura né quando venne cambiata la costituzione dello Stato, ma rientrammo cinque giorni prima che quelli di File scendessero verso il Pireo. [5] Perciò né era verosimile che noi, arrivati (in Atene) in una tale circostanza, avessimo voglia di immischiarci in rischi di altre persone, né risulta che quelli avessero questa preoccupazione (cioè) di far partecipi del governo anche quelli che erano stati assenti, e quelli che (non) avevano da rimproverarsi nulla, ma, al contrario, accusavano di atimia, anche quelli che li avevano aiutati ad abbattere il regime democratico. [6] D’altra parte poi, è un’ingenuità voler scoprire dal registro dei cavalieri quelli che hanno prestato servizio in cavalleria; in tale (registro) infatti non sono elencati molti di coloro che ammettevano di aver prestato servizio in cavalleria, ma sono registrati alcuni di coloro che non erano in patria. Del resto la prova più importante è questa: quando infatti voi rientraste (in Atene), ordinaste che i Filarchi rendessero pubblici quelli che avevano militato in cavalleria per poter esigere il rimborso delle spese di equipaggiamento da questi stessi.