Pietro Mascagni - “Zanetto” e “Cavalleria Rusticana”

A cura di Elio MARITANO
PIETRO MASCAGNI
(07/12/1863-02/08/1945)
Nasce a Livorno il 7 Dicembre 1863.
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Finiti gli studi di bel canto e fortepiano nel 1876, decide di dedicarsi
completamente allo studio della musica seguendo gli insegnamenti di Alfredo
Solferini, fondatore dell’istituto musicale livornese.
Le sue prime composizioni furono di musica sacra e sinfonica nel 1880, due
anni dopo partì per Milano dove , superato l’esame di ammissione, entrò al
conservatorio. In quegli anni iniziò a frequentare gli artisti ed ebbe modo di
conoscere Puccini e Ponchielli.
Il rapporto con l’ambiente del conservatorio si fece subito difficile, specie con il
direttore e, in seguito ad un diverbio con lo stesso, abbandonò gli studi. Fuggì
in meridione per esercitarsi come direttore di banda (sua passione) e iniziò a
dirigere anche orchestre del teatro d’operetta.
A Luglio del 1888 si iscrive al concorso indetto da Sonzogno per giovani
compositori
per un opera inedita di un solo atto, Mascagni con l’aiuto di due librettisti,
Guido Menasci e Giovanni Targioni-Tazzetti ( amico fraterno e livornese come
lui) mette in musica un lavoro di Verga ”Cavalleria Rusticana”. L’anno dopo il
lavoro viene proclamato vincitore e messo in scena il 17 maggio 1890 al teatro
Costanzi di Roma con il grande successo che l’accompagna ancora oggi.
“Cavalleria” è stata la prima opera portata a termine, in precedenza Mascagni
aveva iniziato il “Guglielmo Ratcliff” tratto dalla tragedia di Heine, questo
lavoro lo impegnò moltissimo e venne portato a termine cinque anni dopo il
successo di “Cavalleria”. Mascagni era molto impegnato con il ”Ratcliff” che
amava molto, al punto che lui stesso scrisse a proposito di “ Cavalleria”:
Composi l’opera in poco tempo, ma finita che l’ebbi fui preso da un attimo di
perplessità , avevo dato una occhiata allo spartito del mio “Ratcliff” e
“Cavalleria” mi fece un altro effetto. Chiusi lo spartito in un cassetto e non volli
più spedirlo,fu mia moglie che di soppiatto lo prese e lo mandò al concorso.”
In seguito compose ancora molti lavori:” Zanetto”-“Le Maschere”-“Jsabeau”“Amica”-“Lodoletta”-“Iris”-“L’amico Fritz”- “Parisina” quest’ultima, in
collaborazione con Gabriele D’Annunzio, fu una scommessa ardua e aleatoria.
L’idea di D’Annunzio era quella di fare una triologia titolata “I Malatestiani”che
prevedeva :”Francesca da Rimini”- “Parisina”-“Sigismondo Malatesta”,
Mascagni interpellato da Sonzogno,consigliò ed ottenne di dedicarsi solo alla
seconda.
D’Annunzio( che non aveva molta stima nel maestro al punto da definirlo un
”capobanda”) pensava di fare dell’opera un “Tristan” italiano. Il lavoro fu
portato a termine, non senza difficoltà visti i caratteri dei due autori, nel
Dicembre del 1912. Andò in scena l’anno dopo per cadere presto nell’oblio, gli
unici lavori di Mascagni oltre a “Cavalleria”, degni di nota rimangono “Iris” e
“L’amico Fritz”.
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Girò il mondo come direttore d’orchestra dal 1899 al 1903, su invito di Malher
diresse a Vienna la “Messa da Requiem” di Verdi alla commemorazione del
grande compositore parmense, ed eseguì alla Scala per la prima volta in Italia
la sinfonia “Patetica” di Chaikovskji.
Ricevette dal governo italiano nel 1927 la delega per rappresentare il paese
alle celebrazioni del centenario della morte di Beethoven, venne inserito con
Marconi, Pirandello, Fermi e D’Annunzio nell’elenco degli accademici italiani e
nel 1944 terminò la sua carriera.
Morì all’hotel Plaza di Roma il 2 Agosto 1945 ed è oggi sepolto al cimitero della
Misericordia di Livorno.
Fonti Guida al teatro dell’opera- enciclopedia Rizzoli Ricordi,-Wikipedia.
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