AL VIA A PORDENONE LA 31a EDIZIONE DELLE GIORNATE DEL

LE GIORNATE DEL CINEMA MUTO – 31a EDIZIONE
Teatro Comunale Giusepper Verdi di Pordenone, 6-13 ottobre
AL VIA A PORDENONE LA 31a EDIZIONE DELLE GIORNATE DEL
CINEMA MUTO CON L’ANTEPRIMA MONDIALE DEL RITROVATO
ROBINSON CRUSOE A COLORI DI MÉLIÈS E LA COMICITÀ
IRRESISTIBILE DI MARION DAVIES NEL FILM DI KING VODOR
THE PATSY ACCOMPAGNATO DALL’ORCHESTRA. PARTONO
ANCHE LA RETROSPETTIVA DEDICATA AL BICENTENARIO DI
CHARLES DICKENS E L’OMAGGIO A WILLIAM SELIG, IL PIU’
INNOVATIVO TRA I FONDATORI DELL’INDUSTRIA
CINEMATOGRAFICA AMERICANA
Comunicato stampa
Le Giornate del Cinema Muto inaugurano ufficialmente la 31a edizione sabato 6
ottobre alle ore 20.30, al Teatro Comunale Giuseppe Verdi di Pordenone, con la
proiezione in prima mondiale, in collaborazione con la Cinémathèque française di
Parigi, della copia a colori ritrovata del film di Georges Méliès Les aventures de
Robinson Crusoé. Del film, realizzato da Méliès a Montreuil nel 1902, subito dopo il
celeberrimo Voyage dans la lune, e da lui stesso interpretato, finora si conosceva solo
un breve frammento in bianco e nero e di mediocre qualità. Nel 2011, Olivier AuboinVermorel, collezionista di apparecchi cinematografici del periodo muto, ha depositato
presso la Cinémathèque française la sua raccolta di nitrati costituita da preziosi film
delle origini, fra cui una magnifica copia a colori di questo piccolo capolavoro, un fuoco
d’artificio di fantasia, humour, poesia e colore. Les aventures de Robinson Crusoé non
è una féerie né una serie di quadri fantastici, ma una straordinaria rappresentazione
cinematografica che riproduce molto fedelmente i diversi episodi del romanzo di
Defoe. La copia ritrovata è mancante di alcuni metri ma è interamente e
magnificamente colorata a mano ed è in buone condizioni, tali da permetterci
di apprezzare ex-novo il genio di Méliès in materia di mise en scène, trucchi e
colore. Per una felice coincidenza, il ritrovamento è avvenuto proprio quando Martin
Scorsese, con il suo Hugo Cabret (2011), rendeva nota anche al grande pubblico la
genialità di Méliès, il “mago” degli effetti speciali e il primo vero artista del cinema. Il
film è stato restaurato digitalmente dalla Cinémathèque française e dai laboratori
Éclair, rispettando rigorosamente i colori originali, e poi di nuovo trasferito su pellicola
a 35mm. Come prima vetrina internazionale per questa straordinaria riscoperta la
Cinémathèque ha scelto le Giornate del Cinema Muto, dove il film sarà accompagnato
da una partitura appositamente composta da Maud Nelissen ed eseguita da un
“Quartetto Crusoe” tutto olandese costituitosi per l’occasione e formato, oltre che dalla
stessa Nelissen (piano), da Yamila Bavio (flauti), Daphne Balvers (soprano sax) e
Frido ter Beek (percussioni, effetti). Come altri film di Méliès del periodo, Les
aventures de Robinson Crusoé non ha didascalie. All’epoca veniva commentato in sala
durante la proiezione. Il testo originale di questo commento è sopravvissuto e, per
l’occasione, sarà letto nella traduzione inglese da Paul McGann. E non mancheranno
gli effetti sonori che riproducono spari, tuoni, vento, tempeste, grida di uccelli, pietre
che cadono pietre, esplosioni, fanfare quant’altro.
Seguirà l’altro evento speciale di apertura, The Patsy (Fascino biondo, 1928),
capolavoro comico di King Vidor targato M-G-M e presentato a Pordenone da
Photoplay Productions. Il film, interpretato in maniera sublime da Marion Davies e
Marie Dressler, sarà accompagnato con la partitura di Maud Nelissen eseguita dalla
FVG Mitteleuropa Orchestra diretta dalla stessa Nelissen.
Nonostante il magnate dell’editoria William Randolph Hearst, di cui come noto Marion
Davies era l’amante, non la volesse interprete comica, il tris di King Vidor The Patsy,
Show People e Not So Dumb segna di fatto il punto più alto nella carriera dell’attrice.
Come scrisse Photoplay proprio a proposito di The Patsy “dopo due o tre rulli di
pellicola il regista deve aver gettato via il copione – e forse anche il suo megafono –
affidando il film a Marion Davies. La cosa giusta da fare, perché quando Marion
scatena la sua clownerie il risultato è quel genere di commedia i cui meriti si
traducono in sale stracolme.” Memorabile la sequenza in cui la “monella” Pat-Marion
imita le dive Pola Negri, Mae Murray e Lillian Gish, di cui riesce a catturare alla
perfezione i manierismi. Marie Dressler, nei panni dell’autoritaria e terribile madre, si
dimostra un’eccellente spalla comica, e infatti per la robusta attrice canadese The
Patsy rappresentò un nuovo trampolino di lancio: dopo anni di profonda crisi, si
avvierà verso una trionfale carriera nel cinema sonoro, ormai alle porte. Il film stesso
è un “silent talkie”, con moltissime didascalie, per la gran parte spassose, frutto
dell’ingegno del più stimato autore di didascalie dell’epoca, Ralph Spence.
La serata è realizzato con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Udine e
Pordenone.
Nella giornata di sabato 6 ottobre, le proiezioni al Teatro Comunale Giuseppe Verdi
cominceranno il pomeriggio (ore 14.30) con la prima tranche di titoli della rassegna
“Selig Polyscope – Gli innovatori dimenticati” dedicata a William Nicholas Selig,
uno dei fondatori - e fra i più importanti - dell'industria cinematografica americana.
Dei cinque film in programma, due - The Sergeant e Captain Brand’s Wife - sono
firmati da Francis Boggs, un veterano del teatro che Selig assunse come regista e
sceneggiatore e che diede un notevole contributo al successo delle produzioni Selig
Polyscope.
A seguire, alle 16.15, saranno proiettati i primi titoli della retrospettiva dedicata a
Charles Dickens in occasione del bicentenario della nascita. Si comincia proprio con i
primi esempi di film da soggetti dickensiani, a partire da The Death of Poor Joe di
George Albert Smith, e Mr Pickwick’s Christmas at Wardle’s di Robert Paul, realizzati
nel 1900-1901. Quella pordenonese è la più ampia rassegna mai realizzata di film
muti su soggetti dickensiani. Allo scrittore è dedicata anche la mostra “Charles
Dickens in Italia”, curata da Laura Minici Zotti e realizzata in collaborazione con il
Museo del Precinema di Padova. L’esposizione comprende una ricca serie di vetri da
proiezione per lanterna magica che riproducono vedute delle città visitate da Dickens
nel corso del suo viaggio in Italia, fra il 1844 e il 1845, e descritte nel suo Pictures
from Italy (Impressioni italiane, 1846). A questi si aggiungono altri preziosi vetri
colorati del XIX secolo, di provenienza inglese, che rimandano invece ai personaggi
delle sue storie più famose. Laura Minici Zotti presenterà la mostra al pubblico alle ore
18, al termine delle proiezioni pomeridiane.
Pordenone, 5 ottobre 2012
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