dove ci collochiamo e come ci muoviamo

F. FLORA – PORDENONE
ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO
PER I SERVIZI COMMERCIALI - TURISTICI - SOCIALI
“F.Flora”- Pordenone
a.s. 1999-2000
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA (P.O.F.)
Premessa
Dove ci collochiamo e come ci muoviamo
In un momento d’intenso mutamento sociale e culturale le sfide della globalizzazione, dell’interculturalità,
dell’informazione possono allargare orizzonti e prospettive, ma anche minacciare individualità, culture,
relazioni interpersonali. Il rapido sviluppo tecnologico ed economico rischia di creare nuove agenzie di
potere, destinando ad una piccola minoranza l’accesso alle leve dell’informazione e dei destini dell’umanità.
In questo contesto la scuola si trova a ripensare obiettivi, metodologie, programmi. Non meno che in altre
epoche è sollecitata a contribuire alla realizzazione di una autentica democrazia, in cui sia possibile
l’appropriazione di strumenti necessari per vivere il cambiamento come protagonisti, membri di una società
solidale e multiculturale e non come individui in balia degli eventi.
Esercita tale compito se rende possibile:
- l’educazione all’esercizio consapevole dei doveri e dei diritti sociali;
- l’abitudine al confronto costante con la diversità ed alla collaborazione;
- la promozione di un atteggiamento creativo, capace di gestire e produrre cambiamento;
- l’acquisizione di strumenti culturali e tecnologici in grado di fornire elementi di comprensione della
realtà;
- la consapevolezza della necessità di essere in continuo stato di apprendimento;
- la flessibilità ad accogliere innovazioni e cambiamenti integrandoli con il patrimonio culturale della
tradizione.
Flessibilità, apertura, modernità, rendono necessari alcuni punti di riferimento:
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imparare a conoscere coniugando una conoscenza generale sufficientemente ampia, con un lavoro in
profondità su alcune aree disciplinari;
imparare a fare, acquisendo, oltre alle abilità professionali, la competenza di affrontare situazioni
diverse e di lavorare in gruppo;
imparare a vivere insieme sviluppando la comprensione, il rispetto reciproco, la capacità do gestire i
conflitti, l’interdipendenza;
imparare ad essere sviluppando il potenziale di tutta la persona: memoria, ragionamento, senso estetico,
spiritualità, capacità fisiche e abilità di comunicazione.
In tale processo educativo è fondamentale il ruolo degli insegnanti; la loro presenza va sollecitata, oltre che
nelle scuole, nelle molteplici opportunità di apprendimento che la società educante offre, nella vita
economica, sociale e culturale, accanto alla famiglia.
A tale scopo si impone il riconoscimento della loro autorevolezza e della loro condizione socio-economica;
si auspicano possibilità di aggiornamento e ricerca anche attraverso forme di “congedo per studio”
sistematicamente programmate, specie in regime di organico funzionale.
Infine non si può non accennare alle nuove tecnologie dell’informatica e della comunicazione che si
rivelano un prezioso sussidio all’attività didattica, ma anche una rivoluzione profonda dell’apprendimento
da richiedere un approccio critico e consapevole. Anch’esse vanno integrate con le forme convenzionali
quali la scrittura e il parlato nell’ottica della formazione di un sapere armonico fondato su salde basi
culturali, capace di esprimersi con modalità comunicative diverse nelle molteplici situazioni.
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