Prevenire lo scompenso e le sue recidive
Sessione II - Prevenzione, Terapia e
Riabilitazione dello Scompenso Cardiaco
Importanza della
Riabilitazione
Cardiologica
Prevenire lo scompenso e le sue recidive
Intervento completo e strutturato;
si occupa della complessa interazione di fattori medici,
psicologici e comportamentali che coinvolgono i pazienti
con SC cronico ed il personale sanitario
Obbiettivi

Promuovere e preservare la stabilità clinica

Miglioramento dei sintomi e della qualità di vita

Prevenzione della progressione di malattia

Risparmio sui crescenti costi di gestione
Eur J Cardiovasc Prev Rehabil. 2005
1a componente: valutazione clinica e stratificazione del rischio
2a componente: identificazione e gestione della malattie associate
3a componente: approccio farmacologico
4a componente: approccio non farmacologico
5A componente: esercizio fisico
6a componente: supporto psicologico
1a componente:
valutazione clinica
e stratificazione del rischio
Prevenire lo scompenso e le sue recidive
Valutazione iniziale
1. Identificazione dei pazienti
2. Identificazione alterazioni strutturali e funzionali
3. Definizione eziologica
a. Anamnesi ed esame fisico
b. Esami di laboratorio
c. Valuta la possibilità di malattia coronarica
d. Valuta la possibilità di malattia miocardica
valuatazione successiva
1. valutazione della capacità funzionale
2. valutazione della volemia
3. valutazione dei parametri di laboratorio
4. Giudizio prognostico
Profili dinamici
Aspetti
anatomici
parametri
fisiologici
Giudizio clinico
in riabilitazione cardiaca
RVEF < 35 %
RVEF ≥ 35 %
p
La capacita’ funzionale è correlata
con la funzione ventricolare destra
Di Salvo TG et al.: J Am Coll Cardiol 1995; 25: 1143-1153
Prevenire lo scompenso e le sue recidive
Valutazione Capacità Funzionale
Prevenire lo scompenso e le sue recidive
Valutazione di
 dispnea da sforzo
 pazienti con malattia cardiaca
 pazienti con malattia polmonare
 disabilità
 fitness
 efficacia terapeutica
 indicazione e modalità nella prescrizione dell’ esercizio
 risposta al training
 selezione dei pazienti per trapianto cardiaco
2a componente:
Identificazione e gestione
di problemi associati
Prevenire lo scompenso e le sue recidive
Disturbi del sonno
Prevenire lo scompenso e le sue recidive
1.
Kaplan Index
2.
Individual Disease Severity
3.
Charlson Index
4.
Geriatric Index of Comorbidity
5.
Incalzi index
6.
Cumulative Illness Rating Scale (CIRS)
7.
Basic Activity Daily Leaving (BADL)
8.
Instrumental Activity Daily Leaving (IADL)
9.
Barthel Index
10.
FIM
11.
Mini Mental State Examination (MMSE)
12.
Beck Depression Inventory
Comorbidity
Disability
Care needs
Comorbidity
Disability
3a componente:
Approccio farmacologico
Prevenire lo scompenso e le sue recidive
 Non compliance verso terapia medica: 20% al 58%
 Non compliance verso farmaci e dieta: è la principale causa di
ospedalizzazioni non necessarie
 Il counseling educazionale (modifica dello stile di vita) è
essenziali per ottenere una gestione ottimale dello SC e
migliorare la prognosi
4a componente:
Approccio non-farmacologico
Prevenire lo scompenso e le sue recidive
1. Spiegare le ragioni dei disturbi
2. Le cause (o le probabile cause) di scompenso cardiaco
3. I sintomi attesi e quelli indicativi di peggioramento
4. Cosa fare se i sintomi peggiorano
5. Auto-monitoraggio con controllo quotidiano del peso
6. Spiegare il piano di trattamento e cura
7. Il ruolo della famiglia e dell’ ADI nella strategia di trattamento
8. Chiarire le responsibilità del paziente e dei familiari
9. Astensione dal fumo
Prevenire lo scompenso e le sue recidive
Raccomandazioni dietetiche
Restrizione di sale
Evitare eccessivo introito di liquidi
Restrizione idrica (se necessario)
Restrizione/astinenza dall’ alcool
Raccomandazioni per l’ attività
Attività ricreazionale, tempo libero, lavoro
Esercizio
Difficoltà sessuali e come affrontarle
5a componente:
Esercizio fisico
Prevenire lo scompenso e le sue recidive
Adattamenti cardiovascolari
all’ esercizio
– Adattamenti cardiovascolari
– Adattamenti respiratori
– Adattamenti muscolari
Prevenire lo scompenso e le sue recidive
Prevenire lo scompenso e le sue recidive
Quando la Riabilitazione?
Paziente “stabile”, non durante la fase acuta dello scompenso:
Frequenza respiratoria < 30/min
Frequenza cardiaca < 110/min
Prevenire lo scompenso e le sue recidive
Programma allenante
Variabili:
- frequenza delle sessioni
- intensità dell’attività fisica
- durata della singola sessione e del programma
IL PROGRAMMA RIABILITATIVO
Prevenire lo scompenso e le sue recidive
Il training di resistenza
(endurance)
E’ la forma di esercizio che consente il massimo
incremento della capacità aerobica
Sono preferite le attività svolte :
- al cicloergometro
- al tappeto scorrevole
- passeggiare
Attività queste che possono essere eseguite a intensità e
dispendio energetico costante.
Prevenire lo scompenso e le sue recidive
• Aerobiosi, sotto la soglia anaerobica e la comparsa dei sintomi
• riserva di FC: 55-80 % della FC max (T.E., CPET)
• esercizi dinamici: di intensità nota ( calistenici, treadmill, cyclette)
e di singole masse muscolari
• sessioni di 20-30 minuti (interval training) 3-5 volte la settimana
• supervisione del training: monitoraggio ECG, PA, clinico
• recente proposta di interval training, alternante esercizi a
moderata ed alta intensità (Wisloff, Circulation 2007), con
vantaggi in termini di reverse remodeling ed aumento pVO2.
Prevenire lo scompenso e le sue recidive
Il programma riabilitativo
Riscaldamento
• Attività lenta
• Carico da 0 W fino al carico di allenamento
• 3-5 min
Allenamento
• Attività intensa
• Carico variabile, crescente, determinato dalla
FC allenante
• 15 min
Recupero
• Attività lenta
• Carico decrescente fino a 0 W
• 5 min
Prevenire lo scompenso e le sue recidive
•
in maniera corretta
•
nella giusta quantità
•
all’intensità ottimale (stabilita e verificata attraverso test di
valutazione funzionale)
Conclusioni
• Nello SC stabile, un training fisico moderato a lungo termine non ha effetti
sfavorevoli sui volumi e la funzione VS; al contrario, attenua il remodeling.
Inoltre il training fisico
è sicuro ed efficace nel migliorare la capacità
funzionale e la qualità di vita. Si ritorna al concetto di “valutazione dinamica”
nel tempo del paziente con successivi adattamenti del programma allenante,
ma anche della terapia farmacologica
Circulation. 2003; 108: 554-559
0
Change in risk (%)
-5
-10
-15
-11 %
-(p = .03
-15 %
-(p = .03
-20
All-cause death
or hospitalization
CV death
or HF hospitalization
6a componente:
Supporto psicologico
...i disturbi psicosociali, inclusi la depressione, l’ ansietà, e
l’isolamento sociale, sono frequenti e
correlati alla
mortalità nei pazienti con SC.
...migliorare la depressione, l’ansia, il supporto sociale
può ridurre la progressione e la mortalità dello SC.
Am Heart J 2006;152:940
ASSESS
ADVISE
RECOMMEND REASSURE
ENCOURAGE EDUCATE PROGRAMME SETTINGS
EXPECTED OUTCOMES
ESC GL E.H.J. 2010 ; 31 : 1967-76
U. Corrà, P. Giannuzzi, S. Adamopoulos, et al. on behalf of the WG on Cardiac Rehabilitation and
Eur J Cardiovasc Prev Rehabil. 2005 Aug
Exercise Physiology of the ESC
In una malattia cronica e progressiva come lo SC
devono essere integrate e coordinate strategie
multidisciplinari, in una modalità gestionale flessibile,
tipica dei programmi di riabilitazione cardiologica