AUDIOMETRIA TONALE LIMINARE

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Esercitazione teorico pratica
AUDIOMETRIA TONALE LIMINARE
E
OTOSCOPIA
Cattedra di Medicina del Lavoro
Università Cattolica del Sacro Cuore
Direttore: Prof. Antonio Bergamaschi
D.ssa G. Somma
RUMORE
Rumore
1. Suono (fenomeno ondulatorio) non desiderato o comunque
fastidioso che incide negativamente sul benessere psicofisico
dell’individuo
2. Da un punto di vista fisico e’ una successione di variazioni
(oscillazioni) di pressione che si propagano in un mezzo elastico (ma
non nel vuoto) e possono essere percepite dall’orecchio umano come
sensazione sonora
Questa successione ciclica e' rappresentata graficamente con un'onda sinusoidale,
intendendosi come onda "una perturbazione che viaggia attraverso un mezzo,
trasportando energia da un luogo ad un altro".
Suono
(perturbazione di carattere oscillatorio che si propaga con
una data frequenza in un mezzo elastico)
• E’ emesso da una sorgente
(corpo in vibrazione)
• Si propaga in un mezzo elastico
(solido, liquido, gassoso)
• E’ percepito da un ricevitore
(orecchio)
Elementi caratterizzanti il suono
„
LUNGHEZZA D'ONDA
(lambda): distanza fra due picchi,
spazio percorso dall'onda in un
periodo.
„
PERIODO (T): intervallo di tempo
che intercorre tra i due istanti in cui
la ampiezza assume il massimo
valore positivo.
„
VELOCITA’: la distanza in metri
coperta in un secondo, espressa in
m/s
„
TIMBRO: E' determinato dalla
forma dell'onda sonora e
costituisce la qualità del suono
„
AMPIEZZA: da una misura
indiretta della "forza" dello stimolo
che e' all'origine della vibrazione,
essendo la quantità di energia
correlata al quadrato dell'ampiezza.
Elementi caratterizzanti il suono
„
FREQUENZA (f) è definita come il numero di volte in cui l'ampiezza
della pressione sonora assume il massimo valore positivo nell'unità di
tempo. A seconda della frequenza si distinguono tonalità gravi (fino a
500Hz), medie (500-2000Hz) e acute (>2000 Hz).
Hertz: numero di cicli (oscillazioni complete) al secondo.
La frequenza di oscillazione determina la sensazione acustica di tonalità
(pitch).
l'ORECCHIO UMANO PERCEPISCE FREQUENZE
COMPRESE FRA 20 E 20000 Hz.
Elementi caratterizzanti il suono
• INTENSITA': quantità di energia vibratoria che si propaga
nell'area circostante la sorgente
Si usa il decibel (dB) quale unità di misura della percezione della
sensazione di intensità acustica “loudness” (L).
L = 20 log P / Po
„
„
„
„
dove,
L = livello di pressione o intensità sonora
P = pressione sonora che si misura
Po = pressione di riferimento (0,0002 dine/cm2, cioè il valore minimo della
variazione di pressione percepibile dall'orecchio umano per un tono puro di 1000
Hz).
Ad una variazione di livello di un decibel corrisponde una variazione di pressione
sonora dell'11%. L'energia sonora raddoppia per ogni aumento di 3 dB.
L’energia sonora associata ai fenomeni che l’orecchio umano può percepire
è compresa in un campo di valori molto ampio.
ANATOMIA DELL’ORECCHIO
Il Sistema Uditivo
Il sistema uditivo dal punto di vista
funzionale può essere suddiviso in 2
apparati:
„
Apparato di Trasmissione
o di localizzazione e trasporto dei
suoni
„
Apparato di Percezione
o neurosensoriale
L'orecchio esterno
L'orecchio esterno raccoglie i
suoni trasportati dall'aria.
Questi vengono trasmessi lungo
il canale uditivo fino a
raggiungere il timpano che
produce una vibrazione le cui
caratteristiche sono legate a
quelle della variazione della
pressione sonora del suono
corrispondente.
27 Padiglione Auricolare
28 Meato Uditivo Esterno (canale uditivo
esterno)
31 Membrana Timpanica
L'orecchio medio
La principale funzione dell'orecchio medio è
la trasmissione delle vibrazioni dal
timpano all'orecchio interno.
Gli ossicini costituiscono un sistema di
leve che adattano l'impedenza tra i suoni
aerei provenienti dall'esterno attraverso il
canale uditivo e i suoni trasportati dai fluidi
dentro l'orecchio interno.
I muscoli attorno agli ossicini si
irrigidiscono in modo da proteggere
l'orecchio interno da rumori molto forti.
Questa reazione è chiamata riflesso
stapediale. Quando si verificano bruschi
cambiamenti nei livelli sonori, questa
protezione è sfortunatamente piuttosto
inefficace. Non è infatti un riflesso
istantaneo.
17 Martello
19 Incudine
21 Tuba di Eustachio
23 Tensore del Timpano
25 Staffa
31 Membrana Timpanica
(parte dell'orecchio esterno)
ORECCHIO INTERNO
„
LABIRINTO OSSEO
„
LABIRINTO MEMBRANOSO
„
CHIOCCIOLA
„
CANALI SEMICIRCOLARI
tre piani perpendicolari tra di
loro, con un’ inclinazione di
circa 30° rispetto al piano
orizzontale
L’ORECCHIO INTERNO
L'orecchio interno è un sistema idrodinamico complesso.
I movimenti trasmessi dalla membrana timpanica alla
catena ossiculare, provocano movimenti analoghi sulla
finestra ovale dietro la quale si trovano i liquidi labirintici
della Coclea, inserita nella parte più solida del cranio (osso
mastoideo), tramite la quale avvengono 2 processi:
– trasmissione del suono
trasferimento dell’energia acustica dalla finestra ovale alle
cellule ciliate
– trasduzione del suono
il processo tramite il quale l’energia sonora viene convertita
in impulsi elettrici nel nervo acustico, per poi passare ai
centri uditivi superiori del cervello, per la fase di
- trasformazione ed interpretazione.
Anatomicamente consiste in una cavità ossea riempita di un
liquido, e’ anche detta dotto cocleare, diviso diametralmente
e per quasi tutta la sua lunghezza dalla membrana basilare.
1 Canale Semicircolare
La coclea è sormontata dai tre canali semicircolari (visibili
nella figura sopra), che sono importanti per il senso
dell'equilibrio ma che non svolgono alcun ruolo per la
funzione uditiva
3 Nervo Facciale
9 Nervo Vestibolare
5 Ganglio Genicolato
11 Meato Uditivo Interno
7 Nervo Facciale
13 Chiocciola
7 Tratto Vestibolare del Nervo 13 Organo del Corti
Cocleare
15 Osso Temporale
51 Finestra rotonda
9 Ganglio Vestibolare
Il movimento dei liquidi crea la
formazione di un’onda che si propaga
alla membrana basilare sulla quale si
trovano i recettori sensoriali chiamati
cellule ciliate che trasformano
l’energia meccanica con cui si è
propagato fino a loro il suono, in
energia elettrica.
Le cellule ciliate, per la loro
peculiarità, sono i primi veri
analizzatori e codificatori dell’energia
sonora, per cui la loro lesione provoca
non solo una perdita uditiva, ma
anche un deficit di analisi acustica e
quindi un deficit discriminativo
(neurosensoriale).
La membrana basilare
La sezione longitudinale semplificata, della coclea
srotolata rende chiaramente visibile la membrana
basilare. Questa membrana consente al nostro
orecchio di discriminare le varie frequenze.
Quando si ascolta un tono puro, la membrana
basilare produce una vibrazione trasversale la cui
ampiezza varia lungo la lunghezza della membrana e
raggiunge il suo massimo in un punto particolare che
dipende dalla frequenza.
frequenza Esiste quindi un legame tra
la frequenza e la posizione del massimo
dell'ampiezza della vibrazione. In ogni caso ciò non
spiega completamente perché il nostro orecchio è così
selettivo in frequenza.
La discriminazione della frequenza del
suono avviene a livello dell’organo del Corti
grazie ad una localizzazione tonotopica dei
recettori (frequenze alte in prossimità
della staffa, frequenze basse in prossimità
dell’elicotrema)
•
• L’intensità del suono si discrimina sulla
base del numero di impulsi che raggiunge la
corteccia
Patologie Miste
Patologie
Sensoriali
Patologie
trasmissive
Patologie
Neurogene
SEMEIOTICA AUDIOLOGICA
„
„
Anamnesi
Esame obiettivo ORL:
• Faringoscopia
• Rinoscopia
• Laringoscopia
• OTOSCOPIA:
CLASSICA
„ OTOSCOPIO ELETTRICO
„ OTOMICROSCOPIA
„ ENDOSCOPIA
„
IMMAGINE OTOSCOPICA
DI UNA MEMBRANA TIMPANICA
MEMBRANA TIMPANICA
Antero-sup.
Antero-inf.
Postero-sup.
Postero-inf.
OTITE MEDIA ACUTA
ORECCHIO MEDIO
TIMPANOSCLEROSI
„
AUDIOMETRIA TONALE LIMINARE
(mediante la determinazione della soglia di toni puri presentati a diverse
frequenze per via aerea e ossea)
„
AUDIOMETRIA TONALE SOPRALIMINARE
(Serie di test di audiometria tonale convenzionale che vengono eseguiti
con stimolazioni acustiche di intensità superiore alla soglia)
AUDIOMETRIA TONALE LIMINARE
„
Determinare il minimo livello di intensità SONORA percepito dal
paziente attraverso l’invio di uno stimolo uditivo
STIMOLO
via aerea
via ossea
TECNICA
AUDIOMETRO
Rilevamento soglia
• Via aerea
• Via ossea
AUDIOGRAMMA TONALE
O
X
>
<
VIA AEREA DESTRA
VIA AEREA SINISTRA
VIA OSSEA DESTRA
VIA OSSEA SINISTRA
Rilevazione della soglia per via aerea/ossea
„
Ricerca soglia partendo dall’orecchio migliore
„
Viene presentato un tono ad impulsi di 1000 Hz a 40-50 dB sopra la
soglia presunta per 1-3 sec
„
Dal tono sopraliminare si scende a scatti di 10 dB
„
Raggiunto il livello di intensità non percepito si aumenta a scatti di 5
dB fino ad ottenere risposta
„
Soglia uditiva: minimo livello di intensità acustica al quale il pz
risponde almeno due volte dopo una presentazione di quattro stimoli
„
Evitare di inviare i segnali a cadenza regolare
MASCHERAMENTO
„
„
Uno stimolo acustico inviato ad un orecchio (per via aerea od
ossea) può stimolare anche i recettori uditivi della coclea
controlaterale
ATTENUAZIONE INTERAURALE
(riduzione della sensazione acustica che giunge all’orecchio
controlaterale - 40 dB per via aerea)
„
Per VIA AEREA o per VIA OSSEA
Il mascheramento viene inviato all’orecchio migliore per impedirne la
possibilità di percezione transcranica
Mascheramento
Grafico clinico
IPOACUSIE TRASMISSIVE
IPOACUSIA MISTA
IPOACUSIE NEUROSENSORIALI
IPOACUSIE NEUROSENSORIALI
Manifestazioni cliniche del danno da rumore
Deficit percettivo, iniziale e
prevalente a 4000 Hz
Bilaterale e simmetrico
Irreversibile
Recruitment
Distorsione della sensazione di intensità sonora
(che non aumenta proporzionalmente al livello
acustico dello stimolo).
RECRUITMENT
„
Distorsione della sensazione uditiva in rapporto all’ intensità,
presente in soggetti affetti da ipoacusia di tipo cocleare
SOFFERENZA DEI RECETTORI COCLEARI
„
TEST DIRETTI
• TEST DI FOWLER
„
TEST INDIRETTI
• TEST DI LUSCHER
• S.I.S.I TEST
• SOGLIA DEL FASTIDIO
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