Università degli Studi di Siena LE PARI OPPORTUNITÀ NELL'ANNO EUROPEO DELLA LOTTA ALLA POVERTÀ E ALL'ESCLUSIONE SOCIALE Dott.ssa Monica Bianchi Psicologa Specialista in Criminologia clinica I COMPORTAMENTI NEGATIVI SUL LAVORO E IL MOBBING 2-3 Dicembre 2010 CONSEGUENZE DEL MOBBING Sulla persona - patologie organiche - patologie psichiatriche Sulla famiglia e contesto sociale - conflitti familiari - isolamento sociale Sull’azienda, Impresa, ufficio - aumento infortuni - aumento assenze per malattia - errori umani nello svolgimento del lavoro Sulla collettività - aggravio costi sanitari - costi previdenziali - comportamenti devianti 1 ATTORI DEL MOBBING 1- Il mobber: frequentemente la personalità del mobber è relativa ad un disturbo di personalità, più spesso di tipo istrionico/ narcisista, o paranoide; alle volte con struttura nevrotica tendente all’aggressività, manipolazione, grandiosità. Possibili profili del mobber: opportunista, autoritario, perverso, invidioso, leccapiedi, carrierista, megalomane, casuale. La continuità dell’azione vessatoria manifesta l’evidente intenzione di nuocere da parte del mobber e quindi l’aspetto della intenzionalità viene ritenuto uno degli elementi caratterizzante il mobbing 2- Il mobbizzato: Vittima delle persecuzioni e molestie da parte del mobber o da più persone. Viene umiliato, offeso, ridicolizzato; il suo lavoro viene deprezzato, svuotato di contenuti (sindrome della scrivania vuota), criticato, ostacolato e anche sabotato. Questo processo è percepito come DISCRIMINAZIONE e ha conseguenze sul benessere psico-fisico e sulla vita sociale. * Cause di emarginazione − diversità dell’individuo (p.es. Disabili) − divergenze di vedute rispetto alla posizione prioritaria della maggioranza − creatività dell'individuo- stereotipi (es. appartenenza ad un gruppo sociale) * Azioni contro la persona − maggiore attenzione al “deviante” per convincerlo ad adeguarsi (altrimenti ostracismo) − riorganizzazione aziendale (personale in esubero c.d. “superflui”) Possibili caratteristiche del mobbizzato: motivazione, dedizione, scrupolosità, rigidità, sensibilità ai riconoscimenti e alle critiche, ingenuità. 3- Il co-mobber: Istiga e/o sostiene il mobber. In taluni casi è il vero mobber. Presenta: - legame emozionale con il mobber - imitazione dei suoi atteggiamenti e da spalla) comportamenti nei confronti della vittima (fa - persona succube: talora ha subito comportamenti vessatori da parte del mobber e successivamente si è identificato con il suo oppressore * Mandante e Mandatario Il mandante pianifica le strategie mobbizzanti eseguite dal mandatario. Sono figure tipiche del BOSSING e del MOBBING COLLETTIVO. I MOBBER possono coincidere con i vertici dell'organizzazione e possono designare un subordinato per attuare le vessazioni. Il mobbizzato si sente così senza via di uscita. 4- Lo spettatore passivo: la opposizione ad un’azione violenta da parte di persone che 2 vi assistono è inversamente proporzionale al loro numero: − 1: si sente responsabile − 2: spostamento di responsabilità − n: diffusione della responsabilità = deresponsabilizzazione (Caso Kitty Genovese) CONSEGUENZE DELLA VIOLENZA PSICOLOGICA SUL MOBBIZZATO * salute * autostima * famiglia,relazioni * denaro * lavoro, professionalita' Un meccanismo complesso multifattoriale in cui agiscono caratteristiche del soggetto e della situazione vissuta La gravità della situazione può essere espressa come funzione di: * INTENSITA' DELLO STRESS-TEMPO ESPOSIZIONE * TRATTI DELLA PERSONALITA' QUANDO IL LAVORO FA AMMALARE SINDROME GENERALE DI ADATTAMENTO Risposta fisiologica allo stress * REAZIONE DI ALLARME (Fase acuta) Attivazione del sistema di vigilanza e di risposte autonomiche associate a tensione nervosa * FASE DI RESISTENZA (Fase adattativa) Mobilizzazione delle risorse e delle strategie per far fronte alla situazione e ripristinare l’equilibrio omeostatico * FASE DI ESAURIMENTO Declino delle capacità reattive con possibile sviluppo di stati morbosi dovuto al perdurare dello stressors Le reazioni emozionali,fisiologiche e comportamentali hanno carattere transitorio ma.... L'intensità e durata delle stimolazioni stressogene possono portare allo strutturarsi di sindromi quali ad esempio le fobie, le ossessioni, i disturbi di panico, le ipertensioni, le cardiopatie 3 DAL PUNTO DI VISTA CLINICO IL MOBBIZZATO PRESENTA: Disturbi affettivi * La dimensione affettiva si altera,il tono dell’umore diviene sempre più depresso, si osservano reazioni di rabbia, ansia, ossessività ideativa. * Problemi ad affrontare il quotidiano. * Dopo una reattività iniziale il soggetto la sostituisce con anestesia reattiva, aggressività non agita, talvolta autodiretta Disturbi psicosomatici * Cefalea * Ipertensione * Impotenza psicogena * Disturbi alimentari * Attacchi di panico * Nausea * Vomito * Ulcera * Gastrite L’evento traumatico viene rivissuto persistentemente in uno o più dei seguenti modi: * Ricordi spiacevoli, ricorrenti ed intrusivi * Sogni spiacevoli e ricorrenti * Agire o sentire come l’evento si ripetesse * Disagio intenso all’esposizione a fattori che assomigliano a qualche aspetto dell’evento traumatico Disturbi relazionali * Chiusura nelle relazioni interpersonali * Perdita di interessi * Perdita di progettualità CONSEGUENZE FAMILIARI * Lamentele per salute * Spese sanitarie * Disinteresse per i legami familiari 4 * Disimpegno dalle responsabilità familiari * Peggioramento delle prestazioni scolastiche dei figli * Attacchi di ira, violenza, litigi * Problemi coniugali (fino al divorzio) CONSEGUENZE SOCIALI * Evitamento degli incontri sociali * Disimpegno sociale * Attacchi di ira, violenza, litigi * Perdita di rapporti di amicizia * Incapacità a fare progetti * Difficoltà a qualificarsi per altri lavori *Perdita di guadagno CONSEGUENZE LAVORATIVE * Bassa produttivita' * Scarsa motivazione * Danni all'immagine * Perdita di capacita' * Perdita di credo professionale * Regressione professionale CONSEGUENZE PER L'AZIENDA E PER LA SOCIETA' - Effetti negativi per l'azienda (riduzione produttività, danni di immagine, spese legali per contenzioso giuridico,...) - Effetti negativi per la società (costi assicurativi, indennizzo,...) CONSEGUENZE A LIVELLO ORGANIZZATIVO La conseguenza principale provocata dal mobbing è un sensibile calo della produttività * Calo del rendimento della vittima fino 80% * Assenza per malattia della vittima * Costi per sostituzione della vittima 5 * Vittima stipendiata ma demansionata o non utilizzata * Tempo di lavoro del mobber per mobbizzare * Diminuzione qualità del lavoro * Diminuzione quantità del lavoro svolto * Effetti sul clima aziendale generale, anche i soggetti non coinvolti direttamente possono avvertire disagio e malessere; * Demotivazione; * Turnover; * Assenteismo; * Infortuni sul luogo di lavoro. LE MALATTIE PSICO-SOCIALI PERTANTO * DANNEGGIANO IL LAVORATORE * DANNEGGIANO LA FAMIGLIA * DANNEGGIANO L'AZIENDA * DANNEGGIANO LO STATO .....e poiché riducono la capacità di elaborazione mentale, inducono a errori umani quali: - A LIVELLO DI INTENZIONE: A causa di stanchezza non viene eseguita una procedura - A LIVELLO DI CONTROLLO: Si avrà deficit di memoria nella sequenza delle operazioni da fare - PER IMPROPRIETA' ESECUTIVE: Mancanza di coordinamento nella priorità tra le azioni PENSIAMO.... Un lavoratore depresso a seguito di mobbing potrebbe essere: * Il pilota del nostro aereo * Il manovratore di scambi del nostro treno * L'autista dell'autobus scolastico dei nostri figli * L'operatore sanitario a cui affidiamo la vita LE PERSONE POSSONO FARE GRANDI COSE QUANDO: - Sono trattate come esseri umani intelligenti 6 - Non sono mai in una posizione che leda la loro dignità - Vengono trattate con rispetto - Vengono informate, formate, e possono condividere le decisioni sugli obbiettivi aziendali COSA FARE: PREVENIRE E CONTRASTARE IL MOBBING INTERVENTO PSICOLOGICO SUL MOBBING * Prevenzione (codici condotta, comitati ) * Diagnosi precoce * Gruppi di auto-aiuto * Presenza sul territorio di sportelli anti-mobbing * Creazione di intervento di counseling all’interno dei luoghi di lavoro * Formazione del personale * Sensibilizzazione verso il problema del mobbing * Sostegno sindacale e legale all’interno dei luoghi di lavoro *Miglioramento del clima lavorativo e della qualita’ della vita all’interno delle strutture di lavoro * Terapia di sostegno per affrontare eventi mobbizzanti * Psicoterapia nei casi piu’ severi POSSIBILI SOLUZIONI PER L'INDIVIDUO * Importante è riconoscersi come vittima di mobbing (rivolgersi ad esperti per un valido aiuto) * Prepararsi al conflitto (tecniche di autodifesa verbale) * Procurarsi sostegno e consiglio (colleghi, sindacato, comitati) * Documentarsi sul fenomeno e le cause del mobbing * Rafforzare se stessi (terapie, gruppi di sostegno) * Sviluppare strategie di risposta * Tenere un dossier di documentazione personale * Documentare le conseguenze sullo stato di salute 7 * Cercare alleati Ruolo dell'esperto di mobbing * ASSISTENZA (psicologica, legale, medica, medico-legale, psichiatrica, sostegno morale) * RICERCA (statistiche, sondaggi, elaborazione di nuovi parametri) * FORMAZIONE (personale, aziendale, per professionisti e operatori del sociale, informazione e divulgazione) La gestione dei casi * MEDIAZIONE (trovare una soluzione che pemetta a tutti di stare nel gruppo di lavoro, per favorire la gestione positiva delle relazioni) * COUNSELING (supporto per aiutare le vittime a aiutare se stesse con l'attivazione delle risorse personali: empowerment. Es: terapia narrativa) * RIABILITAZIONE (per reintegrare la vittima se decide di rimanere nell'organizzazione, questo processo deve coinvolgere anche altri lavoratori) E SE IL MALATO FOSSE L'ORGANIZZAZIONE? Se si vogliono identificare i fattori di rischio per una idonea prevenzione del mobbing, bisogna considerare (e individuare) gli elementi organizzativi che giocano un ruolo prioritario nel creare le condizioni che lo favoriscono Costrittività organizzative * marginalizzazione attivita' * svuotamento mansioni * mancata assegnazione compiti (inattività forzata) * mancata assegnazione strumenti * ripetuti trasferimenti ingiustificati * prolungata attribuzione compiti dequalificanti rispetto al profilo professionale posseduto * prolungata attribuzione compiti esorbitanti o eccessivi (anche in condizioni handicap) * impedimento accesso notizie * inadeguatezza strutturale e sistematica delle informazioni * esclusione reiterata da formazione e aggiornamento professionale * esercizio esasperato e eccessivo di forme di controllo 8 RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI - ASS. LOMBARDIA GIORNALISTI: “Stop mobbing”, Milano 2008 - BOUVARD P., HEUZE' J.: “Colleghi insopportabili” RU, 2008 - CAIOZZO P. , VACCANI. : “Le cause organizzative del Mobbing. Se il malato fosse l'organizzazione?”, Franco Angeli 2010 - CECCHINI F. - INAS-CISL: “Mobbing- la tutela e la prevenzione”, giornate di studio, Roma 2007 - EGE H.: “Mobbing conoscerlo per vincerlo” Franco Angeli, 2002 - EGE H.: “Il mobbing in Italia. Introduzione al mobbing culturale” Pitagora Ed. Bologna, 1997 - EGE H.: “Oltre il mobbing”. Franco Angeli, 2005 - GIORGI G., MAJER V.: “Mobbing: virus organizzativo”, Giunti O.S., 2009 - MONACO E.: “Patologie da mobbing. Medicina del Lavoro e Centri mobbing”, Comitato Paritetico Mobbing La Sapenza Roma, 2007 - RANIERI D. “Il lavoro molesto”,Ediesse 2004 9