Conversione Elettromeccanica Esercizio 4. A.A. 2002/2003 PARALLELO DI DUE TRASFORMATORI MONOFASE DI DIVERSA POTENZA (dalla prova di recupero dell’a.a. 2001/02) Due trasformatori monofase, funzionanti a 50 Hz, sono collegati in parallelo per alimentare un carico induttivo, con fattore di potenza cosϕcarico = 0,8, da una sorgente a V1n = 3000 V. La tensione sul carico sia pari a VC = 230 V. I dati dei due trasformatori sono riportati nella tabella seguente: DATI Trasformatore A Trasformatore B Tensione primaria nominale V1n = 3000 V V1n = 3000 V Tensione secondaria nominale V2n = 240 V V2n = 240 V Potenza apparente nominale AnA = 30 kVA AnB = 90 kVA Tensione di corto circuito V2ccA = 10,8 V V2ccB = 12 V Potenza attiva assorbita in corto circuito PccA = 750 W PccB = 1350 W Corrente misurata in corto circuito I2nB I2nA Si determinino: a) le correnti nominali primarie e secondarie I1nA, I2nA, I1nB, I2nB; b) le impedenze di corto circuito riferite ai secondari Z2ccA , Z2ccB in modulo e fase; c) l’impedenza equivalente del parallelo dei due trasformatori Zeq in modulo e fase; d) la corrente di carico IC in modulo e fase, fissando la fase della tensione sul carico (VC = 0° e ipotizzando che il valore della fase della tensione secondaria V2n sia molto piccolo; e) la potenza complessiva fornita dai due trasformatori A C ; f) la potenza fornita da ciascuno dei due trasformatori, verificando se in queste condizioni i due trasformatori sono o non sono in sovraccarico. N.B.: Per lo svolgimento dei calcoli, si consideri come riferimento una rete equivalente semplificata riferita ai secondari, come quella illustrata in figura. Esercizio 4 sui trasformatori Pag. 1 di 4 Conversione Elettromeccanica A.A. 2002/2003 Soluzione dell’Esercizio 4 a) I1nA = A nA 30000 = = 10 A V1n 3000 I1nB = A nB 90000 = = 30 A V1n 3000 I 2nA = A nA 30000 = = 125 A V2n 240 I 2nB = A nB 90000 = = 375 A V2n 240 b) Nelle prove di corto circuito sono stati cortocircuitati i terminali del primario e le grandezze misurate si riferiscono al secondario, perciò possiamo calcolare direttamente le impedenze di corto circuito riferite ai secondari Z2ccA e Z2ccB . I moduli delle impedenze di corto circuito riferite ai secondari sono: Z2ccA = V2ccA 10,8 = ≅ 0, 086 Ω I 2nA 125 Z2ccB = V2ccB 12 = ≅ 0, 032 Ω I 2nB 375 Le resistenze di corto circuito riferite ai secondari sono: R 2ccA = PccA I 22nA = 750 125 2 ≅ 0, 048 Ω R 2ccB = PccB I 22nB = 1350 3752 ≅ 0, 010 Ω Le reattanze di corto circuito riferite ai secondari sono: X 2ccA = Z22ccA − R 22ccA = 0, 072 Ω X 2ccB = Z22ccB − R 22ccB = 0, 031Ω Le fasi delle impedenze di corto circuito sono: X ϕccA = arctan 2ccA ≅ 56,3° R 2ccA Esercizio 4 sui trasformatori X ϕccB = arctan 2ccB ≅ 72,5° R 2ccB Pag. 2 di 4 Conversione Elettromeccanica A.A. 2002/2003 Quindi, le impedenze di corto circuito riferite ai secondari espresse in modulo e fase sono: Z2ccA = 0, 086∠56,3°Ω Z2ccB = 0, 032∠72,5°Ω c) L’impedenza equivalente del parallelo dei due trasformatori Zeq è data da: Zeq = Z2ccA ⋅ Z2ccB ( ( Z2ccA ⋅ Z2ccB ) Z2ccA ⋅ Z2ccB 0, 003∠128,8° 0, 003∠128,8° = ≅ ≅ Z2ccA +Z2ccB ( R 2ccA +R 2ccB ) + j ( X 2ccA +X 2ccB ) 0,058 + j0,102 0,117∠60, 6° ⇒ Zeq ≅ 0, 024∠68, 2° Ω ⇒ Zeq ≅ 0, 009 + j0, 022 Ω d) Per calcolare la corrente di carico IC , facciamo riferimento al seguente circuito equivalente: In questo circuito equivalente ogni grandezza è vettoriale e perciò rappresentata tramite un modulo e una fase. Di queste grandezze conosciamo: • V2n in modulo: V2n = 240 V ; • Zeq in modulo e fase: Zeq = 0, 024∠68, 2° Ω ; • la fase tra IC e VC : sappiamo infatti che il carico è induttivo con cosϕcarico = 0,8 , quindi ϕcarico ≅ −36,9° , che rappresenta la fase di IC , una volta fissata (VC = 0° ; • VC in modulo e fase: VC = 230∠0° V . Rimangono quindi due incognite: il modulo di IC e la fase di V2n , che chiamiamo ϕ . Possiamo scrivere l’equazione alla maglia del circuito equivalente: V2n − Zeq IC = VC ⇒ 240∠ϕ − 0, 024 ⋅ IC∠ ( 68, 2° − 36,9° ) = 230∠0° ⇒ 240∠ϕ − 0, 024 ⋅ IC∠31,3° = 230∠0° Questa è un’equazione vettoriale che può essere scomposta in due equazioni scalari e pertanto essere risolta nelle due incognite ϕ e IC : 240 cos ϕ − 0, 024 ⋅ IC cos 31,3° = 230 240sin ϕ − 0, 024 ⋅ IC sin 31,3° = 0 Esercizio 4 sui trasformatori Pag. 3 di 4 Conversione Elettromeccanica A.A. 2002/2003 Ipotizzando che ϕ sia molto piccolo: ⇒ cos ϕ ≅ 1 sin ϕ ≅ ϕ 240 − 0, 024 ⋅ IC cos 31,3° = 230 ⇒ 240ϕ − 0, 024 ⋅ IC sin 31,3° = 0 Dalla prima equazione ricaviamo IC : ⇒ IC = 240 − 230 ≅ 497 A 0, 024 ⋅ cos 31,3° Dalla seconda equazione ricaviamo ϕ : ⇒ ϕ= 0, 024 ⋅ 497 ⋅ sin 31,3° ≅ 1,5° 240 ⇒ l’ipotesi di ϕ molto piccolo è verificata. e) La potenza complessiva fornita dai due trasformatori A C è data da: A C = IC ⋅ VC = 497 ⋅ 230 ≅ 114343VA ≅ 114 kVA f) Per calcolare la potenza fornita da ciascuno dei due trasformatori, calcoliamo prima la corrente fornita da ciascuno dei due trasformatori: I2A = I2B = Zeq ⋅ IC Z2ccA Zeq ⋅ IC Z2ccB = 0, 024 ⋅ 497∠ ( 68, 2° − 36,9° ) ≅ 135∠ − 25° A 0, 086∠56,3° = 0, 024 ⋅ 497∠ ( 68, 2° − 36,9° ) ≅ 366∠ − 41,3° A 0, 032∠72,5° La potenza fornita da ciascuno dei due trasformatori è data da: A A = VC ⋅ I 2A = 230 ⋅135 ≅ 31 kVA A B = VC ⋅ I 2B = 230 ⋅ 366 ≅ 84 kVA Il grado di carico di ciascuno dei due trasformatori è: αA = I 2A 135 = ≅ 108% I 2An 125 αB = I 2B 366 = ≅ 98% I 2Bn 375 Esercizio 4 sui trasformatori ⇒ il trasformatore A è sovraccaricato Pag. 4 di 4