Con una marcia in più - 7 dicembre 2016 Sant`Ambrogio

(Allegato 1)
SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN
SERVIZIO CIVILE IN ITALIA
ENTE
1) Ente proponente il progetto:
SANT’AMBROGIO SOCIETA’ COOPERATIVA SOCIALE ONLUS
2) Codice di accreditamento:
3) Albo e classe di iscrizione:
NZ06345
REGIONE LOMBARDIA
4
CARATTERISTICHE PROGETTO
4) Titolo del progetto:
CON UNA MARCIA IN PIU’
5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3):
E 09
6) Descrizione dell’area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza
il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori
misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto:
La cooperativa Sant’Ambrogio opera nel territorio Vigevanese da 18 anni, prevalentemente
in ambito educativo, attraverso la gestione di proprie strutture educative ( nido, scuola
dell’infanzia, scuola primaria e secondaria di primo grado ) e in appalto con alcuni comuni
del territorio limitrofo; pone come fondamento della propria mission “perseguire l’interesse
generale della comunità alla promozione umana e all’integrazione dei cittadini attraverso la
gestione di servizi socio-sanitari, assistenziali ed educativi”.
Le linee ispiratrici della cooperativa:
-il perseguimento di un fine sociale ed economico di un gruppo di persone alla ricerca di
uno sbocco lavorativo confacente alle proprie competenze e aspirazioni professionali,
conciliabile con la propria organizzazione familiare;
-il desiderio di un gruppo di educatori e genitori di condividere un progetto educativo,
sociale e formativo che metta al centro la persona e la famiglia e quindi l’importanza
dell’aspetto educativo e la preponderanza del fattore “umano” rispetto al “capitale”
-la volontà di concretizzare questo impegno in forma cooperativistica e quindi basato sul
valore della condivisione di principi, collaborazione e corresponsabilità nella gestione del
lavoro, nella consapevolezza che ciascuno contribuisce alla vita dell’impresa e attraverso di
essa al bene comune, valorizzando le capacità di ogni persona, bisognosa dell’aiuto di altri
uomini e donne per realizzare qualcosa di importante in campo economico, sociale e
culturale
-la scelta di perseguire l’interesse della collettività e la produzione di beni e servizi comuni
attraverso reti di solidarietà e di sussidiarietà, capaci di attivare autonomamente forze
all’interno della comunità e di integrare risorse pubbliche e private
-la consapevolezza che al centro dell’azione economica c’è un soggetto umano che vive il
lavoro come espressione del proprio desiderio di trasformare la realtà per il bene comune.
Bene si inserisce in questo contesto l’esperienza di servizio civile volontario all’interno
delle due strutture educative individuate come sede del presente progetto, finalizzato a
sperimentare la possibilità appunto di una marcia in più
da una parte per gli utenti beneficiari del progetto (supporto e accompagnamento
nella crescita e nell’apprendimento per alunni in situazione di handicap e di
svantaggio e per classi in cui sono inseriti) delle loro famiglie e della comunità
vigevanese
dall’altra per i giovani volontari di servizio civile che potranno sperimentare
esperienza di volontariato, percorsi di supporto, accompagnamento, lavoro di
gruppo, condivisione, apprendistato, tutoraggio, acquisizione di conoscenze e
competenze che costituiranno per loro un prezioso bagaglio di crescita personale e
professionale da spendere nel loro futuro .
Con il presente progetto si intende infatti porre particolare attenzione alla crescita,
educazione e formazione di bambini e ragazzi iscritti presso la scuola dell’infanzia e la
scuola primaria e secondaria di primo grado paritarie gestite dalla Cooperativa
Sant’Ambrogio, con particolare attenzione a coloro che necessitano di percorsi di sostegno
e personalizzati in quanto portatori di disturbi dello sviluppo o in situazioni di svantaggio.
I disturbi dello sviluppo rappresentano sul piano epidemiologico più del 70% della casistica
di neuropsichiatria infantile e costituiscono un dato allarmante in termini di salute mentale
poiché, se non presi in carico adeguatamente, tendono per 2/3 a trasformarsi in adolescenza
e in età adulta in disturbi psichiatrici.
Il progetto intende farsi carico di tale problematica a scuola nella fascia d’età 3-14 anni
concentrando i propri interventi su alcuni ambiti specifici che riguardano le patologie
neuropsichiatriche dell’autismo, i disturbi del linguaggio e della comunicazione, i disturbi
dell’apprendimento, che sembrano gravare oggi maggiormente su tutte le componenti del
pianeta scuola, alunni, educatori, famiglie.
Risulta infatti importante intervenire in maniera organica e strutturata integrando nella
scuola, principale ambito di crescita e socializzazione dei minori, con progettualità
specifiche, quanto offerto dalla rete dei servizi territoriali, spesso oggetto di
ridimensionamenti dovuti all'
attuale situazione di crisi economica generalizzata, in cui
sempre maggiore valenza assumono gli interventi rivolti all'
integrazione con il welfare
pubblico, nel quale la nostra cooperativa è inserita a pieno titolo.
Anche nel nostro territorio di riferimento ed in particolare nella Provincia di Pavia, si sta
registrando un progressivo aumento sia della percentuale di alunni disabili (2,6% sul totale
della popolazione scolastica nel 2010, ultimo rilevamento disponibile ) sia del numero
dell’utenza della Neuropsichiatria Infantile di Vigevano , che registra l’apertura annuale di
circa 800 nuove cartelle , con una presa in carico di più di 200 nuovi caso all’anno, in
presenza di lunga lista d’attesa, in particolare per i bambini portatori di disturbo del
linguaggio e della comunicazione.
Lo stesso Piano di Zona del nostro Distretto per il triennio 2012-2014 indica la priorità di
“percorsi di inclusione dei minori con disabilità, segnalando come siano in aumento le
richieste di accoglienza, orientamento e accompagnamento nelle scelte che riguardano il
percorso di vita dei minori con disabilità attraverso interventi di orientamento e di presa in
carico in grado di sostenere il processo di integrazione sociale del bambino, sull’asse degli
interventi scuola-famiglia-territorio”.
In questi ultimi anni è cresciuto notevolmente il numero di alunni che presentano difficoltà
di apprendimento e di disabilità anche per la maggior attenzione nel riconoscimento degli
inizi di tale difficoltà.
In questo contesto si inserisce anche la recente attenzione nei confronti degli alunni
portatori di Bisogni Educativi Speciali; vengono così definiti tutti quegli alunni che pur non
presentando un handicap o una diagnosi specifica che porti alla certificazione di disabilità e
alla stesura di una diagnosi funzionale per il buon inserimento scolastico ( con relativa
attribuzione di ore di sostegno o di assistenza alla persona) necessitano ugualmente di
percorsi personalizzati e di supporto.
Lo stesso Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia nel dicembre dello scorso anno
attraverso il documento ”Strumenti di intervento per alunni con bisogni educativi speciali e
organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica” ha richiamato l’attenzione sui
concetti chiave di tale problematica e delineato gli orientamenti operativi per far fronte ai
bisogni di tali alunni.
I processi di cambiamento sociali e culturali della nostra società, uniti alle situazioni
lavorativi e a nuovi stili di vita, determinano spesso sollecitazioni e pressioni sulle famiglie
che frequentemente si trovano in situazioni di instabilità e di fragilità.
In questo contesto appaiono significativi i servizi offerti dalle scuole della nostra
cooperativa, finalizzati alla crescita e al sostegno degli alunni e delle famiglie in difficoltà.
L’approccio culturale che il presente progetto intende assumere diviene, nello specifico
nella scuola, la sfida che ogni persona cresca al meglio delle sue possibilità, con l’obiettivo
della formazione integrale della persona con la consapevolezza che ogni persona ha la sua
“capienza”. Per questo si deve fare di tutto per dosare nella giusta misura ciò che si offre
agli alunni per completare la loro formazione integrale attraverso una programmazione
individualizzata che dia “a ciascuno il suo”. Questo porta a cambiare la natura
dell’osservazione , non più centrata ad analizzare gli aspetti carenziali, quanto piuttosto ad
investigare gli aspetti di potenzialità , oltre che a costruire una vera e propria rete di
relazioni e di professionalità.
Il progetto intende collaborare , oltre che con gli operatori della scuola anche con la
famiglia, che rappresenta il primo e più importante agente educativo, abilitativo e
riabilitativo e offrire spazi e interventi di attenzione e di aiuto, in rete con le varie agenzie.
La scuola paritaria dell’Infanzia Nonno Nando è composta da 3 sezioni per un totale di 82
alunni.
La scuola paritaria Don Comelli di Vigevano è composta da 5 classi per la scuola primaria,
3 per la scuola secondaria per un totale di 150 alunni.
Entrambe rappresentano realtà ormai consolidate nel contesto scolastico territoriale di
Vigevano ( circa 63.000 abitanti), che comprende altri 3 circoli didattici.
L’istituto accoglie un consistente numero di bambini affetti da disabilità, DSA, BES,
disturbi dello sviluppo.
Essi rappresentano il 14% sul totale degli alunni iscritti, superando complessivamente la
media provinciale di disabili e a scuola.
Configurandosi come scuola “piccola” e particolarmente attenta alla dimensione personale
di ogni alunno, essa è spesso “scelta” dalle famiglie che necessitano per i loro figli di
percorsi formativi individualizzati, per la capacità dimostrata in questi anni di offrire a tali
alunni risposte efficaci.
Le nostre scuole, così come molte realtà del territorio , si trovano in una crescente difficoltà
a far fronte adeguatamente ai bisogni di questi alunni da una parte per la progressiva
riduzione della copertura di ore di sostegno per i bambini disabili certificati, dall’altra per la
presenta di alunni disturbi di apprendimento e bisogni educativi speciali che, non essendo
certificati, non possono usufruire di risorse e contributi pubblici, richiedendo alla scuola un
impegno e risorse sempre maggiori difficilmente sostenibili perché con oneri economici
troppo elevati.
Con il presente progetto si intende pertanto implementare la progettazione didattica ed
educativa, il supporto alla crescita e alla formazione degli alunni della scuola dell’infanzia,
primaria e secondaria di primo grado che necessitano di attenzioni e percorsi personalizzati,
sia aumentando il numero delle prese in carico (dagli attuai 10 alunni certificati a 20 alunni
possibili destinatari del progetto), sia ampliando le attività ludiche, didattiche ed educative
finalizzate a favorire gli apprendimenti ,a migliorare la relazione e l’integrazione sociale ad
arricchire la comunicazione , a riconoscere e diversificare interessi e attività, a favorire
l’acquisizione di competenze e di autonomia.
La presenza dei volontari e le azioni dei loro interventi avranno ricadute positive su tutta la
classe ed il sistema scuola, in quanto costituiranno per tutti gli utenti una opportunità di
ampliamento dell’offerta formativa della scuola e una implementazione dei processi di
integrazione ed interazione socio-educativa. Il progetto avrà una ricaduta positiva anche
sulle famiglie che potranno usufruire di un miglior servizio in termini qualitativi ( maggiore
attenzione e supporto nelle attività didattiche e formative) e quantitativi ( maggiore attività
di sostegno che garantisce un qualificato programma scolastico).
Destinatari del progetto:
n. 20 alunni della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria
Beneficiari del progetto:
n. 230 alunni e famiglie della scuola dell’infanzia primaria e secondaria
n. 30 soci lavoratori dell’ente coinvolti nel progetto ( insegnanti, educatori, ausiliari,
amministrativi, componenti CDA.
Comunità locale vigevanese
7) Obiettivi del progetto:
Il progetto si pone il raggiungimento dei seguenti obiettivi:
1) Nella scuola primaria e secondaria di primo grado:
implementare e migliorare l’offerta didattica e formativa della scuola
permetter ai bambini con disturbi di apprendimento e di relazione di
usufruire del sostegno necessario alla buone riuscita del proprio percorso
scolastico e formativo
supportare le attività di classe per favorire la socializzazione e l’integrazione
dei bambini con bisogni educativi speciali
favorire un apprendimento attivo in tutte le fasce d’età, il raggiungimento
dell’autonomia e della socializzazione tra compagni
promuovere la relazione tra compagni e la partecipazione alla vita
comunitaria
favorire il lavoro educativo e didattico anche a piccoli gruppi
permettere a tutti gli alunni di vivere favorevolmente i momenti conviviali e
di socializzazione della scuola
garantire agli alunni con difficoltà di apprendimento e di socializzazione un
supporto personalizzato durante le attività di doposcuola
implementare le attività ludiche e ricreative nei periodi di chiusura delle
attività didattiche
garantire un aumentato rapporto educativo educatore/bambino nei momenti
integrativi alle attività didattiche ( pre/post scuola, mensa, intervallo, uscite
didattiche , gite, laboratori, e tutte le attività complementare del normale
anno scolastico)
garantire una maggiore assistenza agli alunni durante il trasporto scolastico
supportare il personale educativo nella predisposizione dei materiale e della
documentazione didattica
2) Nella scuola dell’infanzia:
garantire ai bambini con difficoltà un rapporto personalizzato durante i
momenti di attività , di cura, di riposo, di gioco
implementare la proposta ludico-educativa della scuola
migliorare l’assistenza al gruppo classe nei momenti laboratoriali, di gioco,
di cura, di riposo, durante le gite e le uscite didattiche garantendo un più
elevato rapporto educatore/bambino
favorire l’integrazione tra bambini, la socializzazione tra pari all’interno di
piccoli gruppi attraverso attività ludiche
migliorare i momenti di accoglienza dei genitori all’ingresso e all’uscita e le
comunicazioni scuola famiglia
supportare il personale educativo nella predisposizione dei materiale e della
documentazione didattica
3) Nei confronti dei giovani volontari:
favorire la crescita personale e l’acquisizione di competenze spendibili in un
futuro lavorativo
garantire occasione di apprendimento “facendo”, usufruendo di un ambiente
“protetto” e di tutoraggio di personale specialistico
consentire l’approccio al mondo del lavoro e la conoscenza organizzativa di
un contesto lavorativo
promuovere la capacità di lavorare in team e di assumersi responsabilità
fornire una formazione ed una apprendistato specifico sulle tematiche
educative e di sostegno scolastico
sviluppare capacità progettuale e organizzative
sperimentare forme di cittadinanza attiva,
stimolare la consapevolezza di essere parte di una nazione e di sperimentare
forme concrete di difesa della patria attraverso la promozione dei diritti
umani e dell’attenzione alle persone in situazione di fragilità e di svantaggio
conoscere il mondo del Non profit e del volontariato come esperienza di
crescita personale
promuovere il valore della solidarietà sociale e renderli partecipi di azioni e
servizi finalizzate al bene comune
favorire la comunicazione della propria esperienza di giovane volontario
nelle occasioni di pubblicizzazione e di sensibilizzazione ai temi del servizio
civile organizzati in città.
8) Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca in modo puntuale le
attività previste dal progetto con particolare riferimento a quelle dei volontari in
servizio civile nazionale, nonché le risorse umane dal punto di vista sia qualitativo
che quantitativo:
8.1 Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi
La scansione temporale è organizzata presumendo la coincidenza del periodo di
servizio dei volontari del SCN con il normale svolgimento dell’anno scolastico (1
settembre – 31 agosto). In caso di tempi diversi dell’avvio al servizio le attività
saranno in parte temporalmente ridistribuite a seconda delle necessità organizzative.
1) Analisi e rilevazione del bisogno specifico delle classi e degli alunni con
difficoltà di apprendimento e di relazione; individuazione e coinvolgimento delle
risorse specifiche interne per l’avvio della fase progettuale e realizzativa
2) Stesura del progetto dettagliato sulla base dei dati reperiti, delle valutazioni fatte e
delle conoscenze di base dei volontari; verifica dell’offerta formativa dell’anno
scolastico e individuazione delle proposte didattiche extrascolastiche in cui
coinvolgere i giovani volontari
3) Pubblicazione del bando per i volontari del Servizio Civile, pubblicizzazione del
progetto e ricerca dei volontari (in base alla tempistica dell’UNSC)
4) Raccolta domande aspiranti volontari e verifica dei requisiti
5) Preselezione volontari, valutazione della loro conoscenza del SCN e illustrazione
dei termini del progetto per cui si apprestano a fare domanda attraverso la possibilità
di un tirocinio formativo/informativo di 15 giorni presso l’ente per consentire un
periodo di conoscenza reciproca tra aspiranti volontari ed ente e una scelta
consapevole da parte dei giovani
6) Selezione dei volontari, formazione e pubblicazione della graduatoria secondo i
criteri di riferimento previsti dalla normativa e quelli indicati nel punto 18 del
presente progetto
7) Avvio al servizio dei volontari: incontro con gli OLP e disbrigo delle procedure
8) Accoglienza dei volontari, verifica attitudinale e conseguente affidamento dei
compiti più adeguati alle loro caratteristiche da parte degli OLP, conoscenza dei
volontari, valutazione dei loro interessi, predisposizioni e competenze.
9) Presentazione dettagliata dell’ente e delle attività per la conoscenza dei luoghi di
espletamento del servizio, strutture e personale
10) Formazione generale secondo quanto previsto dal progetto
11) Formazione specifica secondo quanto previsto dal progetto
12) Affiancamento e inserimento del volontario con illustrazione delle modalità di
svolgimento dei compiti assegnati; gli OLP ed il personale educativo illustrano ai
volontari i tempi e le modalità di svolgimento dei compiti assegnati e concordano
l’orario di servizio valido per tutto lo svolgimento del progetto comprese le
modifiche necessarie per attività e periodi che richiedono particolari modalità di
realizzazione. I volontari, affiancati dal personale dipendente iniziano a svolgere le
attività previste.
13) Presenza nelle Scuole dell’Infanzia per garantire ai bambini con difficoltà un
rapporto personalizzato durante i momenti di gioco, cura della persona, riposo; i
volontari, nello svolgimento dei compiti loro assegnati, entrano in rapporto con i
bambini, in particolare quelli con difficoltà, aiutandoli nei momenti di attività ludica
ed educative e nella cura della persona . Le mansioni vengono svolte sempre in
affiancamento e collaborazione con il personale di riferimento per le attività
quotidiane e per quelle specifiche ( uscite didattiche, gite, feste, laboratori, open
day, riunioni , incontri con genitori ecc.)
14) Presenza nelle Scuole interessate per garantire ai bambini con disturbi
dell’apprendimento e difficoltà relazionali e a un lavoro in piccoli gruppi: i volontari
operano nella scuole primarie e secondaria di primo grado a seconda delle loro
attitudini, precedentemente valutate, entrano in rapporto con i bambini, in
particolare quelli con disturbi di apprendimento e/o difficoltà relazionali
comportamentali, collaborando con il personale insegnante alla realizzazione del
lavoro sia in classe che in piccoli gruppi. Le mansioni vengono svolte sempre in
collaborazione con il personale di riferimento che affianca i volontari con
particolare riguardo al periodo iniziale, per le attività quotidiane e per quelle
specifiche ( uscite didattiche, gite, feste, laboratori, open day, riunioni , incontri con
genitori ecc.)
15) Presenza nel Doposcuola e Centro Estivo e/o attività extracurricolari, per
garantire ai bambini con DSA e/o difficoltà relazionali comportamentali una
esperienza positiva nella frequenza delle attività di studio, ricreative e laboratoriali
I volontari operano nel Doposcuola, nel Centro Estivo e in tutte le attività
extracurricolari pomeridiane e/o estive, entrano in rapporto con i bambini, in
particolare quelli con disturbi di apprendimento e/o difficoltà relazionali
comportamentali, aiutandoli nei momenti di attività di studio, ricreative e
laboratoriali e sportive. Grazie ad abilità e capacità specifiche dei volontari, sarà
possibile realizzare attività aggiuntive. Le mansioni vengono svolte sempre in
collaborazione con il personale di riferimento che affianca i volontari.
16) Presenza in mensa e durante il trasporto scolastico, gite , uscite didattiche, per
permettere ai bambini di tutti gli ordini di scuola di vivere una situazione di
benessere durante i momenti conviviali con un rapporto bambini/adulti più
favorevole rispetto ai limiti di legge
17) Sviluppo dei rapporti con le famiglie, i bambini, le figure di riferimento del
progetto e il personale degli enti durante la quotidiana attività e in occasione di
particolari eventi (open day, feste, spettacole ecc.)
18) Collaborazione con la Direzione e la Segreteria per l’organizzazione di eventi
educativo-culturali – promozionali e predisposizione dei documenti e dei materiali
didattici e amministrativi necessari; i volontari in alcuni momenti dell’anno e in
concomitanza con eventi specifici affiancano la direzione e la segreteria delle scuole
per la predisposizione dei materiali necessarie all’attività; durante il mese di agosto
coincidente con il periodo di chiusura delle scuole i volontari affiancheranno il
personale amministrativo per la sistemazione della documentazione scolastica e la
predisposizione dei materiali didattici dell’anno
19) Partecipazione a eventi e incontri di sensibilizzazione e di pubblicizzazione del
servizio civile secondo quanto previsto dal progetto per la sensibilizzazione
20) Monitoraggio del progetto e del suo svolgimento raccogliendo anche le
osservazioni e proposte formulate dai volontari.
21) Valutazione del progetto e restituzione: nella fase finale di attuazione del
progetto, con gli OLP, e il personale coinvolto nel progetto si procede alla verifica
del raggiungimento degli obiettivi e del contributo fornito dai volontari, attraverso
parametri qualitativi e quantitativi.
22) Ridefinizione degli obiettivi per il progetto successivo: saranno valutati i vari
aspetti del progetto da tenere presente per la successiva progettazione.
AZIONI
1) Analisi e
rilevazione bisogni
2) Stesura progetto
dettagliato
3) Pubblicizza zione
bando
4) Raccolta
domande
5) Preselezione
tirocinio volontari
6) Selezione
volontari
7) Avvio al servizio
8) Accoglienza
volontari
9) Presentazione
ente e attività
10) Formazione
generale
11) Formazione
specifica
12) inserimento
volontari con
affiancamento
13) Azioni punto 13
14) Azioni punto 14
15) Azioni punto 15
16) Azioni punto 16
17) Azioni punto 17
18) Azioni punto 18
19)Pubblicizzazione
e promozione SCN
20) Monitoraggio
del progetto
21) Valutazione del
progetto
22) Ridefinizione
obiettivi nuova
progettualità
SCANSIONE MESI
0 1° 2° 3° 4° 5° 6° 7° 8° 9° 10°
11° 12°
8.2 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste,
con la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette
attività
n. 1 Legale rappresentante
n. 1 Responsabile della Direzione della Cooperativa
n. 1 Formatore interno
n. 12 Formatori specifici
n. 2 Operatori locali di progetto
n. 15 Insegnanti della Scuola primaria e secondaria di primo grado
n. 5 insegnanti di sostegno Scuola dell’infanzia, primaria e secondaria
n. 4 insegnanti della Scuola dell’infanzia
n. 2 addetti amministrativi presenti presso le sedi locali di progetto
n. 2 addetti amministrativi della cooperativa
n. 1 responsabile del monitoraggio
Esperti esterni per interventi e testimonianze nella fase di formazione generale
8.3 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto
AZIONI
RUOLO VOLONTARI
1) Analisi e rilevazione
bisogni
2) Stesura progetto dettagliato
Di competenza dell’ente
3) Pubblicizzazione bando
Di competenza dell’ente
Gli aspiranti volontari tramite il sito internet
dell’ente e le forme di pubblicizzazione descritte
al punto18 vengono a conoscenza del progetto
4) Raccolta domande
Gli aspiranti volontari presentano domanda in
base alle procedure previste dal bando
5) Preselezione tirocinio
Gli aspiranti volontari attraverso colloqui
volontari
individuali
vengono
informati
sulle
caratteristiche del progetto e possono
sperimentare direttamente due settimane di
inserimento nell’ente in qualità di soci volontari
6) Selezione volontari
Gli
aspiranti
volontari
presentano
la
documentazione ed effettuano colloqui in base ai
criteri del punto 18 e prendono visione della
graduatoria
7) Avvio al servizio
I volontari selezionati prendono servizio presso
le sedi e incontrano gli OLP e prendono
conoscenza diretta del progetto, delle sedi e del
personale, delle esigenze del servizio.
8) Accoglienza volontari
I volontari selezionati conoscono nel dettaglio le
attività a loro assegnate, in base alle attitudini e
competenze emerse
9) Presentazione ente e attività I volontari prendono conoscenza delle modalità
organizzative dell’ente e della sede di progetto
10) Formazione generale
I volontari acquisiscono i contenuti della
formazione generale e li rielaborano alla luce
della propria esperienza personale
11) Formazione specifica
12) Inserimento volontari
con affiancamento
13 ) Azioni punto 13
14) Azioni punto 14
15) Azioni punto 15
16) Azioni punto 16
17) Azioni punto 17
I volontari acquisiscono i contenuti della
formazione specifica e li rielaborano alla luce
della propria esperienza personale
I
volontari
attraverso
il
rapporto
e
l’affiancamento con gli OLP e le figure di
riferimento iniziano a sperimentarsi nei compiti
loro affidati; è prevista la partecipazione al
collegio docenti e alla riunioni tra il personale
I volontari, in collaborazione ed affiancamento
con il personale della scuola, svolgono i compiti
loro assegnati all’interno delle classi e dei piccoli
gruppi per il supporto alle attività ludiche,
didattiche, di cura, riposo, pranzo a supporto dei
bambini maggiormente in difficoltà, per le
attività quotidiane e per quelle specifiche ( uscite
didattiche, gite, feste, laboratori, open day,
riunioni , incontri con genitori ecc.),
I volontari, in collaborazione e affiancamento al
personale della scuola entrano in rapporto con gli
alunni , in particolare quelli con disturbi di
apprendimento
e/o
difficoltà
relazionali
comportamentali, collaborando alla realizzazione
del lavoro sia in classe che in piccoli gruppi di
supporto e potenziamento degli apprendimenti,
della relazione e dell’autonomia, per le attività
quotidiane e per quelle specifiche (trasporto,
uscite didattiche, gite, feste, laboratori, open day,
riunioni , incontri con genitori ecc.)
I volontari affiancano il personale dell’ente nelle
in attività extracurricolari pomeridiane e/o estive
( in particolare nei mesi di giugno e luglio)
entrano in rapporto con i bambini, in particolare
quelli con disturbi di apprendimento e/o
difficoltà relazionali comportamentali, aiutandoli
nei momenti di attività di studio, ricreative e
laboratoriali e sportive.
I volontari collaborano con il personale
garantendo l’assistenza durante la mensa e
durante il trasporto scolastico, oltre ad
accompagnare e affiancare durante gite , uscite
didattiche, per permettere ai bambini di tutti gli
ordini di scuola di vivere una situazione di
benessere durante i momenti conviviali e meno
strutturati con un rapporto bambini/adulti più
favorevole rispetto ai limiti di legge
I volontari vengono coinvolti anche nei momenti
che vedono la presenza delle famiglie a scuola in
durante particolari eventi (open day, feste,
spettacoli, assemblee ecc.)per i quali saranno
impegnati a creare con discrezione rapporti
anche con le famiglie
18) Azioni punto 18
19) Pubblicizzazione e
promozione SCN
20) Monitoraggio del progetto
21) Valutazione del progetto
22) Ridefinizione obiettivi
nuova progettualità
Ai volontari viene chiesto di collaborare con la
Direzione e la Segreteria per l’organizzazione di
eventi educativo-culturali – promozionali e
predisposizione dei documenti e dei materiali
didattici e amministrativi necessari; i volontari in
alcuni momenti dell’anno e in concomitanza con
eventi specifici affiancano la direzione e la
segreteria delle scuole per la predisposizione dei
materiali necessarie all’attività; durante il mese
di agosto coincidente con il periodo di chiusura
delle scuole i volontari affiancheranno il
personale amministrativo per la sistemazione
della
documentazione
scolastica
e
la
predisposizione dei materiali didattici dell’anno
I volontari affiancano il personale dell’ente nella
fase di promozione e sensibilizzazione sui temi
del SCN, sia attraverso la testimonianza della
propria esperienza personale, sia affiancando le
attività organizzative ed espositive ( stand,
produzione e diffusione brochure, orientamento
ai giovani della città), come previsti dal punto 17
del progetto
I volontari durante le fasi di monitoraggio sono
chiamati a formulare osservazioni e proposte
utili per la gestione del SCN dell’ente
I volontari sono coinvolti nella valutazione del
progetto che si avvia alla conclusione e saranno
chiamati a formulare proposte mirate al
miglioramento
dei
servizi
in
forza
dell’esperienza personale maturata
Di competenza dell’ente
9) Numero dei volontari da impiegare nel progetto:
3
3
10) Numero posti con vitto e alloggio:
0
11) Numero posti senza vitto e alloggio:
3
12) Numero posti con solo vitto:
0
13) Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo:
1440
14) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) :
5
15) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio:
Disponibilità ad effettuare il proprio servizio anche in sedi esterne in
occasioni di gite, uscite didattiche, culturali, attività sportive
extrascolastiche, eventi di varia natura, compresi eventuali giorni festivi.
Flessibilità oraria, nell’arco della giornata, della settimana, dell’anno, in
funzione delle esigenze di servizio;
Vincolo sull’utilizzo di almeno il 70% dei permessi nei periodi di
sospensione delle attività didattiche e di chiusura dell’ente (vacanze durante
l’anno e mese di agosto)
Disponibilità a partecipare alle attività di sensibilizzazione al Servizio Civile
anche al di fuori della sede operativa
Rispetto della normativa in materia di privacy
Disponibilità a partecipare occasionalmente a manifestazioni nei giorni
festivi e/o ad incontri e riunioni serali
Disponibilità a orari di servizio che prevedano rientri pomeridiani
Disponibilità alla guida di automezzi dell’ente o messi a disposizione
dall’ente
Obbligo firma del foglio presenze
Obbligo di una presenza responsabile e puntuale
Obbligo di indossare un cartellino di riconoscimento
Rispetto degli orari concordati
Disponibilità a operare con gli utenti ed in team
16) Sede/i di attuazione del progetto, Operatori Locali di Progetto e Responsabili Locali di Ente Accreditato:
N.
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
Sede di
attuazione del
progetto
Comune
Scuola
dell’infanzia
Vigevano
“Nonno
Nando
Scuola
primaria e
secondaria di
Vigevano
primo grado
“Don T.
Comelli”
Indirizzo
Cod.
N. vol. per
ident. sede
sede
Nominativi degli Operatori Locali di
Progetto
Cognome e
nome
Via
Buccella,49/20
118144
1
Ferrari
Ginevra
Enrico
Via Bretti, 13
116395
2
Padovese
Emanuela
Data di
nascita
C.F.
15/08/ FRRNCM70
1970 M15L872D
PDVMNL67
H50A010D
Nominativi dei Responsabili Locali di Ente
Accreditato
Cognome e Data di
nome
nascita
C.F.
17) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale:
• Utilizzo del sito Web dell’ente per la pubblicizzazione di tutte le iniziative di
promozione del SCN in programma
• Articoli e comunicati stampa a giornali settimanali e quotidiani del territorio
di presentazione del SCN e del progetto specifico dell’ente
• Coinvolgimento delle scuole 5 superiori cittadine attraverso un incontro con
gli studenti delle classi 5 per presentazione Servizio Civile e nello specifico
le opportunità di esperienza presso il proprio ente, con possibilità di visita
all’ente; l’obiettivo è quello di agevolare la circolazione di notizie e la
diffusione di materiale informativo intorno al SCN per incentivare la
partecipazione degli studenti che abbiano raggiunto la maggiore età come
una possibile scelta che i ragazzi possono effettuare alla fine delle scuole
superiori, come esperienza altamente formativa e professionalizzante
nell’ambito della cultura, dell’assistenza e della salvaguardia ambientale.
• Presenza di alcuni operatori della cooperativa con uno stand dedicato alla
proposta del servizio civile dell’ente e del suo significato generale, durante
la manifestazione con le scuole superiori cittadine durante la “Giornata dell’
“orientamento” che si tiene annualmente presso il Castello di Vigevano,
rivolta agli studenti delle scuole vigevanesi
• Presenza di alcuni operatori della cooperativa e dei giovani volontari con
uno stand dedicato alla proposta del servizio civile dell’ente e del suo
significato generale, durante la “Giornata del volontariato ”che si tiene
annualmente presso la Piazza Ducale di Vigevano.
• Collaborazione con il locale “Coordinamento del Volontariato” per
diffusione di materiale promozionale destinato ai volontari delle varie
associazioni locali
• Collaborazione con le Parrocchie del territorio attraverso l’organizzazione di
incontri con i giovani dell’oratorio
• Inserimento del tema servizio civile all’interno del programma scolastico di
“storia ed educazione alla cittadinanza “ della propria scuola secondaria
paritaria di primo grado per le classi III
• Presentazione del progetto di SCN dell’ente alle famiglie e ai ragazzi
partecipanti agli open day delle strutture educative della cooperativa
coinvolte nel progetto
• Articoli periodici sui settimanali e quotidiani cittadini e del territorio della
Lomellina per sensibilizzare la cittadinanza ai temi del SCN;
pubblicizzazione attraverso due radio locali
• Stampa e diffusione materiale pubblicitario, locandine e brochure illustrative
del SCN, realizzate attraverso una grafica ed un linguaggio particolarmente
vicino al mondo giovanile, da diffondere , soprattutto durante il periodo di
apertura del bando rivolto agli aspiranti volontari, nel locali pubblici della
città e dei paesi limitrofi.
Per la realizzazione delle suddette attività si prevede un minimo di 30 ore.
18) Criteri e modalità di selezione dei volontari:
La fase di selezione prevede la costituzione dell’equipe di selezione di cui fanno
parte il formatore accreditato , l’esperto di monitoraggio, gli OLP , un membro
della direzione della cooperativa.
I giovani saranno convocati per colloqui di selezione, svolti da una commissione
interna all’ente, rifacendosi ai requisiti di cui alla determinazione del Direttore
Generale UNSC dell’11 giugno 2009, n.173.
1) Valutazione curriculare
In particolare verrà valutato il curriculum attribuendo punteggi sia ai titoli di
studio e formativi (sino ad un massimo di 16 punti), sia alle precedenti
esperienze lavorative e\o di volontariato (sino ad un massimo di 24 punti);
punteggio massimo attribuibile è 40 punti.
Strumento: scala per la valutazione curriculare a sua volta ripartita in 2 sottoscale relative ai titoli di studio e alle esperienze pregresse lavorative e/o di
volontariato.
Scala A: Titolo di studio e formativi - massimo 16 punti
Si valuta solo il titolo più elevato.
Laurea specialistica attinente il progetto o vecchio ordinamento: 8
punti
Laurea specialistica NON attinente il progetto o vecchio
ordinamento: 7 punti
Laurea triennale attinente il progetto: 6 punti
Laurea triennale NON attinente il progetto o vecchio ordinamento: 5
punti
Diploma Scuola Media Superiore attinente il progetto: 4 punti
Diploma Scuola Media Superiore NON attinente il progetto: 3 punti
Frequenza Scuola Media Superiore (0,5 ogni anno): 2 punti
Diploma Scuola Media Inferiore: 1 punto
Altri titoli formativi
Titolo post laurea e corso di formazione attinente il settore
d’intervento del progetto: 1 punto per ogni titolo sino ad una
massimo di 4 punti
Titolo post laurea e\o corsi di formazione professionale NON
attinente il settore d’intervento: 0,5 punti per ogni titolo sino ad una
massimo di 4 punti
Scala B: Pregressa esperienza lavorativa e\o di volontariato - massimo 24
punti:
Pregressa esperienza lavorativa e/o di volontariato presso l’ente: periodo
massimo valutabile 16 mesi - 1 punto per ogni mese o frazione superiore a
15 gg – massimo 16 punti
Pregressa esperienza lavorativa e/o di volontariato nello stesso o analogo
settore: periodo massimo valutabile 16 mesi - 0,5 punti per ogni mese o
frazione superiore a 15 gg – massimo 8 punti
2) Valutazione dei candidati mediante colloquio
Ad ogni voce verrà attribuito un punteggio da 0 a 5; il punteggio massimo
attribuibile è 60 punti.
Durante il colloquio saranno scandagliate le conoscenze su:
Il Servizio Civile Nazionale: le conoscenze pregresse
Il progetto dell’ente: conoscenze pregresse
Il contesto/settore/area d’intervento del progetto
Significatività dell’esperienza lavorativa e\o di volontariato
Disponibilità al servizio
Capacità di relazione;
Capacità di ascolto
Attitudine a lavorare in gruppo
Attitudini creative e artistiche
Predisposizione al lavoro con minori
Interesse lavorativo in ambito educativo o scolastico anche dopo il
servizio di volontariato
Disponibilità ad effettuare momenti di formazione extra formazione
obbligatoria unitamente al personale dell’ente
19) Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione
dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):
NO
20) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dell’andamento delle attività del
progetto:
Il sistema di monitoraggio è uno strumento valido per controllare il livello di
soddisfazione di tutte le componenti coinvolte durante il periodo di servizio civile e
di tenere sotto controllo le attività previste dal progetto, garantendone l’efficacia e
l’efficienza, e controllando le eventuali situazioni di criticità che possono emergere
e che devono essere affrontate e superate per la buona riuscita dell’esperienza.
L’attività di monitoraggio si struttura da subito, con incontri settimanali tra i
volontari e gli Operatori locali di progetto e con incontri mensili tra gli Operatori
locali di progetto e tutte le figure interne coinvolte nel lavoro con i volontari.
A tale scopo l’equipe interna dell’ente, costituita dal formatore accreditato, dagli
OLP, dall’esperto di monitoraggio e dal responsabile della direzione della
cooperativa, elabora un percorso specifico che verrà sottoposto ai vari attori del
progetto e coordinato dall’ esperto del monitoraggio.
1) Monitoraggio degli aspetti di gestione, organizzazione e dell’andamento
complessivo del progetto;
L’attività di monitoraggio proposta consente di rilevare aspetti connessi allo
svolgimento del progetto, indagando alcuni aspetti gestionali e progettuali:
Rilevazione delle attività svolte
Giudizio sull’orario di servizio
Giudizio riguardo l’attività di formazione erogata dall’ente
Giudizio riguardo le riunioni con gli OLP
Valutazione del raggiungimento degli obiettivi progettuali.
Motivazioni eventuali ritardi/ mancato raggiungimento degli
Risultati quantitativi raggiunti
Elaborati/documenti didattici realizzati dall’attività dei volontari
Criticità di gestione/organizzazione
2) Monitoraggio degli aspetti relazionali e motivazionali;
si intende rilevare gli aspetti di soddisfazione, di relazione e l’impatto che il
servizio civile sta avendo sul singolo protagonista del progetto.
A tal proposito, il monitoraggio si sofferma ad analizzare i seguenti aspetti
personali, relazionali e professionali:
Verifica del livello di motivazione
Analisi aspettative
Verifica del livello soddisfazione
Percezione di utilità personale, sensazione di essere ben impiegato e valorizzato
dall’ente e contribuire alla costruzione di un “bene comune”
Percezione di crescita professionale e personale
Stato dei rapporti con referenti, colleghi, volontari/e, utenti
Criticità e difficoltà rilevate
Incidenza che il servizio civile ha rispetto alle proprie attività personali
3) Monitoraggio finale dell’andamento complessivo del progetto.
Durante l’ultimo mese di servizio civile l’esperto del monitoraggio predispone
delle occasioni di monitoraggio finale coinvolgendo i diversi attori del progetto: i
volontari, gli Operatori Locali di progetto e il personale interno.
Con ciascuno dei soggetti coinvolti si procederà ad una riflessione complessiva
attraverso la quale identificare le criticità e positività del progetto, il
raggiungimento degli obiettivi prefissati e il rispetto di quanto indicato nel
progetto
Gli strumenti del monitoraggio:
Colloqui settimanali individuali con i volontari
Incontri di gruppo mensili con volontari, esperto del monitoraggio ed equipe
interna ( olp, formatori, responsabile della direzione della cooperativa)
Griglia di rilevazione quantitativa e qualitativa delle attività svolte
Griglia di rilevazione dei minori presi in carico
Questionari di soddisfazione
Questionari di autovalutazione
Report trimestrale sull’andamento delle attività
Relazione scritta conclusiva che identifichi criticità e positività del progetto
ed elenchi le acquisizioni individuali da parte dei volontari
Report finale sulle attività realizzate e sul raggiungimento degli obiettivi del
progetto
21) Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento (eventuale
indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):
NO
22) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti
dalla legge 6 marzo 2001, n. 64:
nessuno
23) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla realizzazione del
progetto:
Spese per la realizzazione delle attività di sensibilizzazione e
promozione del SCN
€
Spese per accompagnamento durante le uscite didattiche
Materiali di consumo e didattici a disposizione dei volontari
Eventuali spese per formazione extra obbligatoria volontari
TOTALE
€ 400
€ 200
€ 100
€ 1.000
300
24) Eventuali reti a sostegno del progetto (copromotori e/o partners):
nessuno
25) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto:
Per la realizzazione delle attività previste dal progetto si prevedono le seguenti
risorse:
n. 2 postazione aule complete di PC, stampante, fotocopiatrice, collegamento
internet, telefono, fax
n. 1 biblioteca scolastica
n. 1 lavagna multimediale
n. 1 video proiettore e impianto stereo
n. 1 pulmino Ford Transit adibito a trasporto alunni e accompagnamenti vari
materiale di cancelleria vario
n. 3 aule laboratorio dotate di materiale didattico vario ( penne, fogli di carta,
materiale vario per attività artistiche, colori, cartoncini, carte di varie consistenze per
ricreative e manipolative)
n. 2 aule di sostegno dotate di materiale didattico specifico per disturbi
apprendimento e dislessia ( software didattici specialistici , manuali per lo studio
facilitato, schede, materiali compensativi, mappe concettuali, cartelloni, kit per
applicazione metodo Feuerstein)
materiale ludico (giochi, giocattoli, materiale di recupero, attrezzature, arredi,
giochi per esterno )
attrezzature sportive ( palloni, canestri, attrezzi ginnici)
n. 1 palestra attrezzata
n. 1 salone per le attività motorie presso la scuola dell’infanzia
n. 2 spazi esterni per il gioco
n. 2 sala mensa
n. 12 aule per attività didattica e ludica
CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI
26) Eventuali crediti formativi riconosciuti:
Nessuno
27) Eventuali tirocini riconosciuti :
Nessuno
28) Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l’espletamento del
certificabili e validi ai fini del curriculum vitae:
servizio,
1) Competenze professionali
La Cooperativa Sant’Ambrogio, tramite i propri Istituti Scolastici, la scuola Primaria
e Secondaria di primo grado e la Scuola dell’Infanzia , rilascerà apposito certificato
di servizio ai volontari certificante le attività svolte e le competenze acquisite nel
progetto di servizio civile volontario.
Al termine del SCN i volontari avranno la possibilità richiedere:
il rilascio del certificato di servizio a cura dell’ente , che specifica le azioni
svolte durante l’anno di servizio civile, gli ambito dell’intervento, le
competenze acquisite
la certificazione delle competenze a cura di ente esterno , con cui la
cooperativa ha sottoscritto una scrittura privata di accordo, sulla base delle
conoscenze e abilità previste dal Quadro Regionale degli Standard
Professionali Regione Lombardia, afferenti all’Area Servizi di Educazione e
formazione qui elencate in dettaglio:
COMPETENZE
Effettuare la progettazione di attività di animazione ricreativa e educativa
Realizzare interventi di animazione e gioco
Effettuare attività di affiancamento corsisti durante il percorso formativo
CONOSCENZE
Elementi di pedagogia
Elementi di psicologia
Elementi di informatica
Giochi e giocattoli
Metodi dell’intervento socio-educativo
Metodologie didattiche
Tecniche di animazione
Metodi e didattiche delle attività motorie
Tecniche del teatro educativo e sociale
ABILITA’
Applicare tecniche di analisi dei bisogni dell'
utenza
Applicare tecniche di progettazione educativa
Applicare metodi di presa in carico della relazione educativa
Applicare tecniche di comunicazione interpersonale
Applicare tecniche di animazione in ambito socio-educativo
Applicare tecniche di animazione teatrale
Applicare tecniche di gestione delle dinamiche di gruppo
Applicare tecniche di gioco
Applicare tecniche di manipolazione
Utilizzare applicazioni didattiche informatiche e audiovisive
Utilizzare software didattici
Utilizzare strumentazione a supporto dell’attività d’ufficio
fotocopiatrice)
Utilizzare software posta elettronica (Outlook o analoghi).
(fax,
L’ente ha stipulato con ELFOL ente di formazione con sede a Vigevano, in Corso
Milano, 4 , un apposito accordo per la certificazione e il riconoscimento delle
capacità acquisite dai volontari durante l’esperienza del servizio civile nazionale.
2) Competenze per la crescita civica del giovane volontario
Il certificato di servizio rilasciato dall’ente che, oltre a ente accreditato per il SCN è
anche Istituto scolastico parificato, comprenderà anche alcune aree che afferiscono
alla crescita civica del giovane volontario c, intesa come persona in formazione.
Esse valorizzeranno nello specifico:
- Capacità decisionali: riconoscimento della “decisione” del giovane di impegnarsi
in questo progetto per un periodo di 12 mesi scelta progettuale perché il giovane
sceglie un progetto specifico in base alle proprie attitudine e aspirazioni tra altri
- Crescita valoriale: è un’esperienza di cittadinanza attiva, di promozione e
riscoperta del senso e del valore della vita comunitaria;
- Competenze relazionali: è un’esperienza di appartenenza ad un gruppo, in quanto
entrano in un’unità operativa complessa; è un’occasione di conoscenza in cui i
giovani hanno l’occasione di conoscere persone, ambienti,
strutture, di interfacciarsi con altri giovani;
- Crescita culturale: come occasione di crescita personale e di arricchimento
culturale che stimola i giovani alla consapevolezza del valore del bene comune
3) Al termine della formazione specifica verrà rilasciato dal docente incaricato del
modulo dedicato alla formazione sul primo soccorso attestato di Addetto al primo
soccorso, valido ai fini nell’inserimento nel curriculum vitae personale dei volontari.
Formazione generale dei volontari
29) Sede di realizzazione:
La formazione generale verrà erogata per tutti i volontari presso le aule della Scuola
primaria e secondaria di primo grado “Don Tarcisio Comelli” in Via Bretti, 13 –
27029 Vigevano, che è anche una delle sedi operative del progetto.
30) Modalità di attuazione:
La formazione generale rivolta ai giovani volontari ha come obiettivo quello di
esplicitare il senso del SCN, la normativa in vigore, mettendo in relazione le attività
previste dal progetto alle tematiche indicate dalla legge 64/2001 ed in particolare:
• sviluppare la cultura del SCN attualizzandone i concetti attraverso la possibilità di
esperienza personale all’interno di uno specifico ente
• fornire ai giovani strumenti per vivere correttamente la propria esperienza di SCN,
inteso come modalità di difesa della patria che si concretizza attraverso la
costruzione di azioni di solidarietà sociale, costruzione del bene comune,
promozione dei diritti umani, della pace, tutela delle persone fragili e del territorio.
• condividere il percorso nazionale dei giovani in servizio civile sentendosi parte di
un più grande progetto che coinvolge altri giovani
• promuovere i valori e i diritti universali dell’uomo
• aiutare i giovani a maturare una maggiore consapevolezza di sè all’interno di una
comunità/territorio
• favorire la crescita umana, culturale, sociale e professionale del giovane in quanto
persona in formazione.
La prima fase della formazione prevede la costituzione dell’equipe che si occuperà
dell’erogazione e della stesura nel dettaglio dell’agenda formativa per ogni modulo
e giornata di formazione tenendo conto del raggiungimento dei obiettivi e dei
contenuti previste dal DPCM 160 del 19/07/3013
L’equipe per la predisposizione dell’agenda formativa della formazione generale, la
predisposizione dei materiali didattici , la valutazione del raggiungimento degli
obiettivi e il gradimento dei volontari vede coinvolti:
1 formatore interno accreditato
2 operatori locali di progetto
1 rappresentante della direzione della cooperativa ( con funzioni di tutor
d’aula)
1 responsabile del monitoraggio
esperti esterni e testimoni privilegiati a cui affidare la presentazione di alcuni
moduli e temi della formazione.
Il formatore generale accreditato è il formatore prevalente, coordina le attività di
formazione generale e gli aspetti organizzativi del gruppo, presenta gli esperti,
introducendo l’argomento e collegando i diversi moduli nelle giornate, osserva le
dinamiche relazionali interne al gruppo e descrive l’andamento del corso tramite
appositi strumenti di rilevazione, materiale informativo, bibliografie di riferimento,
slides e dispense
Gli esperti esterni e i testimoni privilegiati sono persone che hanno avuto
esperienze in iniziative e/o progetti sulla difesa civile non armata e non violenta,
sull’obiezione di coscienza, sul servizio civile, sulla protezione civile, ecc. o su
argomenti presenti nei moduli. La testimonianza dal vivo è un modo per facilitare,
nei ragazzi, la comprensione che i valori sono di fatto “vivibili” concretamente e
non sempre restano una mera “dichiarazione d’intenti”; rafforzando il messaggio
che il servizio specifico svolto dai ragazzo è, di fatto, già una modalità molto
concreta di trasmettere valori “alti”.
Il tutor è presente in aula per seguire il percorso formativo, collabora con il
formatore per lo svolgimento di alcune attività previste dai moduli, è responsabile
del registro presenze e del materiale didattico, è un punto di riferimento per i
volontari rispetto ad eventuali difficoltà e/o richieste, distribuisce e raccoglie i
questionari di valutazione. competenti sul tema indicato.
L’esperto di monitoraggio contribuisce alla definizione degli obiettivi specifici di
crescita dei volontari attraverso incontri incontro con i volontari, l’accoglienza e
avvio percorsi di formazione, la rilevazione delle motivazioni e aspettative del
volontario (focus group e/o colloquio individuale, questionario iniziale formazione
generale congiunta), la valutazione sulla formazione specifica e sulle competenze
acquisite (colloqui individuali e di gruppo).
Gli Olp partecipano al percorso di formazione coordinando i contenuti della
formazione generale con quelli della formazione specifica, con l’obiettivo di dare
senso agli teorici attraverso le competenze acquisite nella formazione specifica e la
pratica del servizio dei giovani.
I giovani verranno chiamati a partecipare attivamente alla discussione
dell’argomento attraverso tecniche di action learning, esercitazioni di gruppo,
simulazioni, analisi di caso, discussioni plenarie.
31) Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento ed eventuale indicazione
dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio:
NO
32) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:
La formazione si concentrerà inizialmente su tecniche di animazione per favorire la
costruzione del gruppo, così che possa diventare primo strumento di apprendimento
e confronto. Si indagheranno le motivazioni e i valori di ognuno dei volontari, in
modo che sia possibile capire cosa significhi essere “giovani in servizio civile”.
La formazione verrà realizzata utilizzando lezioni frontali per 50% delle ore e
tecniche di apprendimento non formali per il restante 50%.
Ogni modulo formativo utilizzerà entrambe le modalità di formazione: interventi del
formatore interno e di esperti e testimoni esterni + esercitazioni e dinamiche non
formali; ogni azione formativa viene erogata partendo dalle conoscenze pregresse
dei volontari, ponendo l’aula in situazione e alternando momenti e tecniche diverse:
1. lezione frontale;
2. filmati, slides;
3. testimonianze;
4. laboratori creativi;
5. esercitazioni ed i lavori di gruppo;
6. simulazioni
7. brainstorming
8. costruzione di cartelloni e materiali di gruppo.
Il formatore potrà essere affiancato da operatori esperti nei diversi settori specifici.
Il personale potrà essere interno all’Ente o esterno: nel secondo caso si tratterà di
persone attive sul territorio nell’ambito del volontariato e della Protezione Civile.
La formazione generale verrà suddivisa in 9 moduli; i prevede di erogare 34 ore
entro i primi 60 giorni (80%) e 8 ore entro il 270° giorno (20%).
Quest’ultima parte di 8 ore, costituente il 20% delle ore di formazione generale
verrà organizzata in modo tale da consentire al formatore di ritornare su alcuni
argomenti e moduli al fine di favorire da parte dei volontari la rielaborazione del
contenuto degli stessi in funzione delle esperienze che stanno vivendo nel corso
dell’anno di servizio civile.
In particolare tale ripresa riguarderà soprattutto per il modulo n. 2 “Il dovere di
difesa della Patria difesa, civile non armata e nonviolenta” e il modulo n. 4 “La
solidarietà e le forme di cittadinanza attiva” in quanto i concetti e le informazioni
enucleate durante le precedenti lezioni risultano più comprensibili, concreti e
attuabili confrontandosi con l’esperienza che stanno vivendo, stimolando la
partecipazione attiva dei volontari con modalità non formali.
I moduli di formazione generale verranno intervallati con la formazione specifica al
fine di aumentare nel volontario la consapevolezza, anche attraverso l’integrazione
con attività più specifiche e peculiari di ogni servizio, del significato e del valore del
servizio civile. I moduli di formazione generale più lunghi verranno erogati
operativamente in forma di sotto-moduli più brevi.
33) Contenuti della formazione:
I contenuti della formazione generale si atterranno alle Linee guida per la
formazione generale dei giovani in servizio civile nazionale (D.P.C.M. 160 del 19
luglio 2013), che attribuiscono un ruolo strategico alla formazione.
Attraverso il percorso di formazione generale il volontario dovrà consolidare la
propria identità sociale maturando la consapevolezza di partecipare, attraverso il
proprio servizio, agli obiettivi che animano la legge sul servizio civile Occorrerà far
maturare nei giovani la consapevolezza che attraverso il loro servizio contribuiscono
alla difesa della patria.
Nello specifico, attraverso il confronto con le motivazioni, le aspettative ed i valori
che hanno ispirato la scelta di partecipare al progetto, si costruirà il senso del
servizio civile nello spirito della legge.
Gli elementi emersi nel gruppo verranno elaborati attraverso la testimonianza di ex
volontari.
La conoscenza dei diritti e doveri del volontario e degli aspetti organizzativi e
operativi forniranno un’utile “cassetta degli attrezzi” per permettere al volontario di
muoversi operativamente nel rispetto delle norme e dello spirito del servizio.
Uno dei fili conduttori della formazione partirà dalla conoscenza della Carta
Costituzionale per introdurre il concetto di patria e di difesa della stessa, che si
concretizza anche attraverso la prestazione di attività di impegno sociale non
armato.
Si parlerà pertanto di difesa civile prendendo le mosse dalla storia dell’obiezione di
coscienza, si recupererà quindi l’eredità trasmessa dagli obiettori di coscienza anche
attraverso l’analisi dell’evoluzione della legislazione che ha portato alla costituzione
del Servizio Civile Nazionale.
Si aiuterà il volontario a riflettere sul termine “Patria” inteso come patrimonio
storico, artistico e culturale che in quanto tale va difeso.
Attraverso esempi concreti sarà possibile individuare con i volontari come le
istituzioni e l’Ente presso il quale prestano servizio adempie alla difesa della patria e
come loro, con il proprio operato difendono il principio di solidarietà e di
uguaglianza dettato dalla nostra costituzione.
Il passaggio al concetto di cittadinanza attiva evidenzierà ancor meglio il senso del
progetto di servizio come diritto-dovere di appartenere ad una collettività e di
attivarsi per diffondere la partecipazione democratica di tutti i cittadini.
Si approfondirà pertanto la conoscenza del territorio e delle possibilità di partecipare
alla vita collettiva nell’ottica della diffusione di uno spirito di solidarietà ed
inclusione sociale.
Il percorso formativo prevede che i moduli sotto riportati siano collegati
concettualmente tra di loro, al fine di costruire nel volontario la consapevolezza di
tutti gli aspetti del senso del servizio civile.
Il contenuto dettagliato di ciascun modulo viene riportato qui di seguito.
Generalmente ogni lezione sarà suddivisa in una prima parte, erogata nelle forme
della lezione frontale, e una seconda in cui saranno utilizzate dinamiche non formali.
Modulo 1: (6 ore) L’identità del gruppo in formazione
Attraverso tecniche formative interattive, si lavorerà alla definizione di un’identità
di gruppo dei volontari in servizio civile. Durante questo modulo, i volontari
esprimeranno le loro idee sul servizio civile, aspettative, motivazioni, obiettivi
individuali. Il formatore li aiuterà a costruire la consapevolezza dei valori e
dell’identità del servizio civile così come viene inteso dallo Stato, cioè forma di
difesa della Patria senza armi e non violenta. Il modulo verrà arricchito dall’incontro
con ex volontari che porteranno una testimonianza della propria esperienza. Oltre a
un momento di lezione frontale, il modulo sarà realizzato anche grazie a dinamiche
interattive lavori di gruppo e giochi di ruolo.
Risorse utilizzate: formatore accreditato Quattrini Daniela, ex volontari
Modulo 2: (6 ore) Il dovere di difesa della Patria. La difesa civile non armata e
non violenta.
A partire dalla Costituzione Italiana, si approfondirà il concetto di “difesa della
Patria”, soffermandosi, in particolare, sulla sua attualizzazione, anche alla luce della
recente normativa e della giurisprudenza costituzionale. L’obiettivo di questo
modulo, infatti, è di costruire con i volontari il concetto di difesa della Patria proprio
a partire dalla carta Costituzionale, in base alla normativa italiana ed europea. Si
sottolineerà l’accezione di Patria intesa come patrimonio storico, artistico e
culturale.(2.1)
Dopo un primo momento di lezione frontale, il concetto di difesa non violenta verrà
attualizzato attraverso esercitazioni pratiche, role play e discussioni di gruppo sulla
gestione del conflitto. Si elaborerà, infatti, l’importanza di strategie cooperative non
armate e non violente nella sua risoluzione anche attraverso cenni storici di difesa
popolare non violenta. (2.2)
Si presenteranno, inoltre, le forme di realizzazione della difesa alternativa sul piano
istituzionale, di movimento e della società civile; a livello internazionale si
approfondiranno le tematiche relative alla gestione non violenta dei conflitti, alla
prevenzione della guerra, agli interventi di promozione della pace e dei diritti umani
e alle operazioni di polizia internazionale, così come emerge dalla Costituzione
Italiana, dalla carta Europea e dalla normativa internazionale. (2.3)
Risorse utilizzate: formatore accreditato Quattrini Daniela
Modulo 3: (4 ore) Dall’Obiezione di Coscienza al Servizio Civile Nazionale:
evoluzione storica, affinità e differenze tra le due realtà.
Questo modulo sarà strettamente collegato al precedente, in quanto l’obiettivo sarà
far conoscere ai volontari i passi storici e giuridici che hanno portato alla legge
64/01.
Verrà illustrata l’eredità proveniente dagli obiettori di coscienza e gli elementi di
discontinuità tra la legge 64/01 e la legge 230/98. La lezione frontale, arricchita dal
ricorso alla testimonianza di ex obiettori di coscienza e di filmati storici, sarà seguita
da un laboratorio creativo.
Risorse utilizzate: formatore accreditato Quattrini Daniela , ex- obiettori e exvolontari
Modulo 4: (6 ore) La solidarietà e le forme di cittadinanza attiva: il Servizio
Civile Nazionale, l’associazionismo e volontariato.
In questo modulo si partirà dal principio costituzionale di solidarietà sociale,
illustrando ai volontari la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, la Carta
costituzionale e l’insieme dei principi, dei valori, delle regole e dei diritti e doveri in
essa contenuti che costituiscono la base della civile convivenza, affinché i giovani
volontari sia adeguatamente formati al tema della cittadinanza attiva e possano
maturare la consapevolezza personale di come diventare cittadini attivi. Verrà
analizzata la funzione ed il ruolo degli organi costituzionali, i loro rapporti, dando
particolare risalto all’organizzazione delle Camere e all’iter di formazione delle
leggi. (4.1)
Di conseguenza, saranno trattati diversi temi legati alla convivenza civile e alla
socialità, quali la partecipazione alle formazioni sociali del volontariato, della
cooperazione sociale, della promozione sociale, l’obiezione di coscienza, il servizio
civile nazionale, l’impegno politico e sociale, la democrazia partecipata, le azioni
nonviolente, l’educazione alla pace, la partecipazione democratica alle elezioni e ai
referendum, i bilanci partecipati. Mostrando questi esempi concreti di cooperazione
il formatore inviterà i ragazzi a proporre ed elaborare, anche tramite le metodologie
non formali e la logica progettuale, un percorso di azione. Non solo: attraverso
lavori di gruppo, visione di filmati, testimonianze e discussioni si evidenzierà
l’importanza della solidarietà sociale dovuta dalle Istituzioni Pubbliche (Stato,
Regioni, Province, Comuni) fino ad arrivare alla solidarietà sociale derivata dalle
esperienze di volontariato del terzo settore nell’ambito del welfare. Tutto questo
dovrà mostrare ai volontari l’impegno e l’importanza della loro esperienza
all’interno del Servizio Civile Nazionale, non solo come valido momento formativo
per la propria crescita, ma anche come opera di servizio verso la comunità. Per
meglio affermare l’importanza di questo aspetto ci si avvarrà della testimonianza di
associazioni e cittadini operanti nell’area del volontariato. Durante questo modulo,
inoltre, verranno trattate le affinità e le differenze tra le figure del volontario di
Servizio Civile e dell’associazionismo e del volontariato. (4.2)
Ai volontari, come una delle forme di partecipazione e di cittadinanza attiva da loro
praticabili, sarà presentata la possibilità pratica di partecipare e di candidarsi alle
Elezioni per i Rappresentanti regionali e nazionali dei volontari in SCN.
Risorse utilizzate: formatore accreditato Quattrini Daniela , testimonianze di
membri della comunità vigevanese che si mettono a disposizione del mondo del
volontariato. (4.3)
Modulo 5 (4 ore): La Protezione Civile
L’obiettivo del modulo è valorizzare e potenziare le conoscenze sulla protezione
civile come sistema di protezione e di difesa della patria: del territorio,
dell’ambiente, della popolazione. Durante questa lezione, pertanto, si
evidenzieranno le problematiche legate alla prevenzione dei rischi e agli interventi
di soccorso. Si farà quindi ricorso alla presenza in aula di un esponente della
protezione civile che ha preso parte ad azioni di soccorso in situazioni di calamità
naturali e/o di rischio per delineare il ruolo della stessa. I volontari, attraverso lavori
di gruppo, ipotizzeranno strategie di intervento che verranno confrontate con la
realtà della protezione civile in situazioni di emergenza.
Risorse utilizzate: formatore accreditato Quattrini Daniela , volontari di Protezione
Civile.
Modulo 6: (6 ore) La normativa vigente e la Carta di impegno etico. Diritti e
doveri del volontario di Servizio Civile.
Attraverso questo modulo i volontari riceveranno tutte le informazioni relative agli
aspetti normativi, operativi e organizzativi che regolano il sistema del servizio
civile, gli enti che se ne occupano ed i livelli organizzativi affinché siano
consapevoli del contesto in cui sono inseriti. Conosceranno i diritti e i doveri, il
ruolo e la funzione del volontario, le figure che operano all’interno del progetto di
cui fanno parte. (6.1)
Verrà loro illustrata la Carta Etica e si delineerà il ruolo dell’ente nel progetto di
servizio civile illustrando ai volontari il “Prontuario concernente la disciplina dei
rapporti tra enti e volontari del servizio civile nazionale”. Poiché il modulo vuole
avere un taglio pratico, i volontari sperimenteranno le prassi burocratiche attraverso
alcune esercitazioni. (6.2)
Risorse utilizzate: formatore accreditato Quattrini Daniela, il responsabile della
direzione dell’Ente Cervio Lucia
Modulo 7: ( 2 ore) Presentazione dell’Ente.
Il modulo ha l’obiettivo di favorire nel volontario la conoscenza del contesto: la
storia, le caratteristiche e le modalità organizzative e operative dell’Ente in cui
presterà un anno di servizio civile. La formazione del volontario si arricchirà
attraverso la conoscenza del progetto che sta iniziando con cui l’Ente esplica la
difesa della patria, intesa come difesa dei valori costituzionali e del patrimonio
storico artistico.
Risorse utilizzate: formatore accreditato Quattrini Daniela, soci lavoratori dell’Ente,
testimonianza del legale rappresentante dell’Ente
Modulo 8: (4 ore) Il lavoro per progetti.
Questo modulo ha la finalità di far sperimentare al volontario l’importanza del
lavoro per progetti. Grazie a un laboratorio pratico il volontario sperimenterà
l’importanza delle diverse fasi della costruzione di un progetto: definizione degli
obiettivi, strumenti, risorse, tempi e verifica dei risultati. Si lavorerà inoltre sul
“progetto di sé” partendo da un’autovalutazione delle proprie competenze tecniche e
sociali. Questo lavoro di auto-posizionamento verrà ripreso durante il servizio per
effettuare il bilancio delle competenze acquisite.
Risorse utilizzate: formatore accreditato Quattrini Daniela , n. 2 Operatore Locale
di Progetto dell’Ente Padovese Emanuela e Ferrari Ginevra Enrico.
Modulo 9: (4 ore) Comunicazione interpersonale e gestione dei conflitti
Partendo dall'
ingresso del volontario nell'
organizzazione ci si soffermerà sulla
comunicazione quale elemento essenziale dell'
esperienza quotidiana, sia nei rapporti
fra singoli individui, sia a livello di gruppi.
L'
analisi della comunicazione all'
interno di un gruppo, quale è quello in cui è
inserito il volontario, condurrà ad un esame delle dinamiche che ogni nuovo
inserimento sviluppa in un gruppo di lavoro. (9.1)
Si ragionerà sul gruppo come possibile causa di conflitti, riconoscendo il momento
iniziale del sorgere di questi ultimi (capacità di lettura della situazione), l'
interazione
con gli altri soggetti (funzionale/disfunzionale), la loro risoluzione in modo
costruttivo (alleanza/mediazione/ consulenza). (9.2)
Risorse utilizzate: formatore accreditato Quattrini Daniela , n. 2 Operatore Locale
di Progetto dell’Ente Padovese Emanuela e Ferrari Ginevra Enrico.
34) Durata:
42 ore
Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari
35) Sede di realizzazione:
La formazione specifica verrà realizzata in parte presso il locali della Scuola
primaria e secondaria di primo grado “Don Tarcisio Comelli” Via Bretti, 13 – 27029
Vigevano, che è anche una delle sedi operative del progetto e in parte presso l’altra
sede locale di progetto presso la scuola dell’infanzia Nonno Nando in Via
Buccella,49/20 – 27029 Vigevano
36) Modalità di attuazione:
La formazione specifica verrà erogata in conformità al dal DPCM 160 del
19/07/3013 internamente, utilizzando le aule, le strutture e le apparecchiature
dell’Ente congiuntamente a quella generale.
La formazione specifica ha l’obiettivo di fornire al volontario le conoscenze e le
competenze teorico pratiche necessarie a svolgere in maniera positiva ed efficace le
attività previste dal progetto e di permettere un adeguato percorso di crescita
personale attraverso le azioni intraprese durante l’anno di servizio civile.
La prima fase della formazione prevede la costituzione dell’equipe che si occuperà
dell’erogazione e della stesura nel dettaglio dell’agenda formativa per ogni modulo e
giornata di formazione.
L’equipe per la predisposizione dell’agenda formativa della formazione specifica, la
predisposizione dei materiali didattici , la valutazione del raggiungimento degli
obiettivi e il gradimento dei volontari vede coinvolti:
1 formatore interno accreditato
2 operatori locali di progetto
1 rappresentante della direzione della cooperativa
1 responsabile del monitoraggio
La formazione relativa alle caratteristiche specifiche dell’ente e dell’ambito di
intervento del progetto e le norme di sicurezza (L.81/08) verranno effettuate con
lezioni frontali da svolgersi entro il primo mese di servizio.
Le conoscenze relative alle specifiche attività rivolte all’utenza saranno acquisite in
itinere attraverso lezioni ad hoc gestite dai formatori sulle tematiche riguardanti le
caratteristiche cognitive, affettive e relazionali dei minori e le metodologie di
intervento in situazioni di difficoltà. Una parte delle tematiche affrontate, ed in
particolare gli argomenti più specialistici, verranno ripresi e trattati entro il 180
giorno dall’avvio del progetto in modo da poter approfondire e chiarire aspetti
teorici e pratici dell’esperienza dei giovani volontari , dopo essersi confrontati con il
servizio pratico relativo all’utenza e le attività previste dal progetto.
Si prevede pertanto l’erogazione della formazione specifica:
entro 60 giorni dall’avvio del progetto per il 70% delle ore
entro 180 giorni dall’avvio del progetto per il 30% delle ore.
37) Nominativo/i e dati anagrafici del/i formatore/i:
1) Padovese Emanuela, nata ad Abbiategrasso (MI) il 10/06/1967
2) Obertelli Maria, nata a Bettola (PC) il 17/12/1948,
3) Bertolotti Laura, nata a Milano il 19/08/1964
4) Ferrari Ginevra Enrico nato a Vigevano (PV) il 15/08/1970
5) Cervio Lucia, nata Vigevano (PV) il 14/12/1958
6) Mercorillo Chiara nata a Vigevano (PV) il 29/12/1981
7) Cimbali Alessandra nata a Pavia (PV) il 29/05/1979
8) Morone Isabella nata a Vigevano (PV) 1l 20/04/1958
9) Merenda Simona nata a Vigevano (PV) il 18/06/1980
10) Quattrini Daniela nata a Vigevano (PV) il 11/12/1985
11) Ottonelli Maria Rosa, nata ad Acquiterme (AL) il 10/04/1954
12) Negrello Fabio, nato a Vigevano (PV) il 20/05/1981
38) Competenze specifiche del/i formatore/i:
1) Padovese Emanuela
In possesso di diploma magistrale, dirigente scolastico scuola primaria Don T.
Comelli; in qualità di dirigente scolastico possiede competenze tecniche sulla
didattica della scuola primaria ( contenuti e metodi di insegnamento e
dell’educazione ) capacità relazionali e comunicative, capacità di gestione del lavoro
d’equipe e relative al servizio, competenze sull’organizzazione e mission dell’ente.
2) Obertelli Maria
In possesso di laurea in lettere, dirigente scolastico della scuola primaria Don T.
Comelli; in qualità di dirigente scolastico possiede possiede competenze tecniche
sulla didattica della scuola secondaria di primo grado ( contenuti e metodi di
insegnamento e dell’educazione ) capacità relazionali e comunicative, capacità di
gestione del lavoro d’equipe e relative al servizio, competenze sull’organizzazione e
mission dell’ente.
3) Bertolotti Laura
In possesso di laurea magistrale in pedagogia, responsabile della formazione
pedagogica dei servizi della cooperativa e supervisore di tutto il personale educativo
dell’ente, possiede competenze teoriche e tecniche sulla formazione ed educazione
0-18 anni, sulla didattica della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e
secondaria di primo grado ( contenuti e metodi di insegnamento e dell’educazione )
capacità relazionali e comunicative, capacità di gestione del lavoro d’equipe e
relative al servizio, competenze sull’organizzazione e mission dell’ente, gestione
della qualità e valutazione dei processi.
4) Ferrari Ginevra Enrico
In possesso di laurea in filosofia, responsabile amministrativo dell’ente,
coordinatore della scuola dell’infanzia Nonno Nando, responsabile della qualità:
possiede competenze tecniche sulla didattica della scuola dell’infanzia ( contenuti e
metodi di insegnamento e dell’educazione ) capacità relazionali e comunicative,
capacità di gestione del lavoro d’equipe e relative al servizio, competenze
sull’organizzazione e mission dell’ente, competenze in materia di sicurezza,
gestione della qualità e valutazione dei processi.
5) Cervio Lucia
In possesso di diploma di assistente sociale, responsabile della direzione e del
personale dell’ente, responsabile del settore nidi e della progettazione dell’ente;
possiede competenze tecniche sulla metodologia del servizio sociale e della gestione
delle organizzazioni Non profit, capacità relazionali e comunicative, capacità di
gestione del lavoro d’equipe e relative al servizio, competenze sull’organizzazione e
mission dell’ente, competenze in materia di gestione della qualità e valutazione dei
processi.
6) Mercorillo Chiara
In possesso di laurea in scienze motorie, insegnante di educazione motoria presso la
scuola primaria Don T. Comelli e la scuola dell’infanzia Nonno Nando possiede
competenze tecniche sulla didattica della scuola dell’infanzia e primaria ( contenuti
e metodi di insegnamento e dell’educazione ) capacità relazionali e comunicative,
capacità di gestione del lavoro d’equipe e relative al servizio, competenze
sull’organizzazione e mission dell’ente, capacità tecniche di animazione di attività
ludiche, ricreative e sportive.
7) Cimbali Alessandra
In possesso di diploma magistrale insegnante presso la scuola primaria Don T.
Comelli possiede competenze tecniche sulla didattica della scuola primaria (
contenuti e metodi di insegnamento e dell’educazione ) capacità relazionali e
comunicative, capacità di gestione del lavoro d’equipe e relative al servizio
8) Morone Isabella
In possesso di laurea in scienze biologiche, insegnante di sostegno presso la scuola
secondaria di primo grado Don T. Comelli, possiede competenze tecniche sulla
didattica della scuola secondaria di primo grado ( contenuti e metodi di
insegnamento e dell’educazione, metodologie specifiche per alunni affetti da
Dislessia e Discalculia, e BES ) capacità relazionali e comunicative, capacità di
gestione del lavoro d’equipe e relative al servizio, competenze sull’organizzazione e
mission dell’ente.
9) Merenda Simona
In possesso di laurea in scienze dell’educazione, insegnante di sostegno presso la
scuola primaria Don T. Comelli possiede competenze tecniche sulla didattica della
scuola primaria ( contenuti e metodi di insegnamento e dell’educazione e delle
metodologie del sostegno scolastico ) capacità relazionali e comunicative, capacità
di gestione del lavoro d’equipe e relative al servizio.
10) Quattrini Daniela
In possesso di laurea in lettere, formatore accreditato di Servizio Civile, insegnante
presso la scuola secondaria di primo grado Don Comelli possiede competenze
generali e formative sul Servizio Civile Nazionale, competenze tecniche sulla
didattica della scuola secondaria di primo grado ( contenuti e metodi di
insegnamento e dell’educazione ) capacità relazionali e comunicative, capacità di
gestione del lavoro d’equipe e relative al servizio, competenze sull’organizzazione e
mission dell’ente.
11) Ottonelli Maria Rosa
In possesso di diploma di abilitazione all’insegnamento nelle scuole di grado
preparatorio, educatrice della scuola dell’infanzia Nonno Nando possiede
competenze tecniche sulla didattica della scuola dell’infanzia ( contenuti e metodi di
insegnamento e dell’educazione ) capacità relazionali e comunicative, capacità di
gestione del lavoro d’equipe e relative al servizio, competenze sull’organizzazione e
mission dell’ente.
12) Negrello Fabio
In possesso di attestato di Operatore tecnico del Soccorso 118 della Regione
Lombardia, in qualità di istruttore e soccorritore esecutore presso “Cassolo
Soccorso” possiede competenze sulle tecniche di primo soccorso, capacità
relazionali e comunicative, capacità di gestione del lavoro d’equipe e relative al
servizio
39) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:
Per conseguire gli obiettivi formativi verranno privilegiate le metodologie didattiche
attive che favoriscano la partecipazione dei giovani, basate sul presupposto che
l'
apprendimento effettivo sia soprattutto apprendimento dall'
esperienza.
Le metodologie utilizzate saranno:
Lezione frontale, finalizzata alla trasmissione diretta delle informazione di
base
Lezione partecipata che consente di trasmettere elementi conoscitivi e di
omogeneizzare le disparità di conoscenze teoriche rendendo protagonisti i
giovani che potranno interagire con il formatore in base alle conoscenze già
in loro possesso
Il lavoro di gruppo che consente ai giovani una prima sperimentazione del
lavoro in autonomia su aspetti che prevedono la partecipazione attiva dei
partecipanti, permette lo scambio delle reciproche conoscenze ed esperienze,
fa crescere l’autostima e la consapevolezza delle proprie capacità, stimola e
crea lo “spirito di gruppo”
Learning by doing, cioè “imparare facendo”, “imparare attraverso il fare”, la
migliore strategia per imparare, ove l’imparare non sia solo il memorizzare,
ma anche e soprattutto il “comprendere”. Comprendere e memorizzare
attraverso il fare, attraverso l’operare, attraverso le azioni, possibilità di
proporre una prima opportunità “lavorativa” contestualmente all’
accompagnamento formativo secondo una circolarità tra azione e retroazione, fase produttiva e fase formativa, apprendimento pratico e
apprendimento teorico. In tal modo l’attività diventa riscontro effettivo della
formazione e la formazione riscontro dell’ azione, lungo un processo che non
considera separati i due momenti.
Alle lezioni frontali verrà dedicato il 30% delle ore di formazione specifica
Alle attività di training on the job verrà dedicato il 70% delle ore di formazione
specifica.
40) Contenuti della formazione:
Modulo n. 1
La sicurezza nell’ambiente di lavoro: presentazione della Legge 81/2008
l’organigramma aziendale per la sicurezza , il medico competente e la sorveglianza
sanitaria, che cos’è il DVR.
Durata: 4 ore
Formatore: Ferrari Ginevra Enrico
Modulo n. 2
La privacy: presentazione della legge 196/2003dati comuni e dati sensibili, il codice
in materia di protezione dei dati personali, informazioni e formazione per gli
incaricati al trattamento dei dati.
Il Sistema di Qualità dell’ente ISO 9001:2008; presentazione del manuale, delle
procedure e della modulistica.
Durata 4 ore
Formatore: Ferrari Ginevra Enrico
Modulo n. 3
Il primo soccorso: elementi di primo soccorso, esercitazioni verifica degli
apprendimenti e rilascio del relativo attestato.
Durata: 12 ore.
Formatore: Negrello Fabio, Formatore esterno, accreditato per la formazione atta al
rilascio di attestato di “Addetto di Primo Soccorso”
Modulo n.4
Il mondo della Scuola nella fascia 3- 14 anni : cenni sullo sviluppo del bambino e
del ragazzo, il progetto educativo , l’organizzazione della scuola, il rapporto con gli
alunni, il metodo educativo, la presentazione dei POF.
Durata: 20 ore.
Formatori: Maria Obertelli , Emanuela Padovese, Ferrari Ginevra Enrico
Modulo n. 5
I disturbi specifici dell’Apprendimento.
Durata 5 ore.
Formatrici: Isabella Morone e Cimbali Alessandra
Modulo n.6
La Dislessia: metodi didattici, mappe concettuali e strumenti compensativi
Durata 6 ore:
Formatrici: Isabella Morone Cimbali Alessandra
Modulo n. 7
Il metodo Feuerstein applicato nel mondo della scuola.
Durata: 4 ore.
Formatrice: Alessandra Cimbali
Modulo n. 8
Gli alunni con Bisogni Educatici Speciali: strumenti di intervento e organizzazione
territoriale per l’inclusione scolastica; la rilevazione dei bisogni, la progettazione
educativa e didattica, la stesura del Pai e del Pei
Durata 5 ore
Formatrice: Morone Isabella
Modulo n. 9
La rete territoriale dei servizi sociali ed educativi; le risorse per le famiglie.
I minori in situazione di fragilità e le famiglie multiproblematiche, modalità di
intervento
Durata 4 ore
Formatrice: Cervio Lucia
Modulo n. 10
L’importanza del lavoro d’equipe nella Scuola.
Durata: 4 ore.
Formatori: Quattrini Daniela, Simona Merenda, Ottonelli Maria Rosa
Modulo n. 11
Tecniche di animazione ludico ricreative:
Durata 4 ore
Formatori: Mercorillo Chiara, Ottonelli Maria Rosa
41) Durata:
ORE 72
Altri elementi della formazione
42) Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica) predisposto:
MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DELLA FORMAZIONE GENERALE
Il monitoraggio del percorso di formazione generale dei volontari di servizio civile
intende essere strumento per valutare la qualità e l’efficacia del progetto formativo,
al fine di evidenziarne gli elementi di criticità e i punti di forza., secondo le seguenti
modalità:
1) Il lavoro del tutor d’aula, presente durante tutti i moduli di formazione generale
avrà per il monitoraggio tre obiettivi principali:
l’osservazione delle dinamiche relazionali e il clima d’aula all’interno del
gruppo classe, attraverso l’utilizzo di schede di osservazione appositamente
concepite
curare il processo di valutazione, attraverso la predisposizione, distribuzione,
spiegazione, raccolta di questionari. I questionari predisposti indagheranno
aspetti di contenuto, metodologia, della docenza, giudizio complessivo del
corso e soprattutto suggerimenti da parte dei frequentanti.
redazione di un report finale, volto in particolare ad evidenziare le criticità e
le positività emerse dal lavoro, nonché delle proposte di possibili
miglioramenti.
2) Incontro di valutazione in itinere dell’equipe interna all’ente che si occupa del
servizio sociale ( formatore accreditato, esperto del monitoraggio, olp, responsabile
della direzione della cooperativa e tutor d’aula) dei volontari, momento di confronto
che avverrà circa alla metà del percorso di formazione generale.
3) Incontro con i giovani volontari al termine del percorso di formazione generale
sulla valutazione dell’esperienza di Servizio Civile, durante il quale si cercherà di
analizzare, oltre al percorso di formazione generale, anche il rapporto con l’ente e le
prime attività svolte ecc.
4) L’equipe che si occupa del servizio civile all’interno dell’ente ( formatore
accreditato, esperto di monitoraggio, olp, responsabile della direzione della
cooperativa e tutor d’aula) raccoglierà e organizzerà tutto il materiale prodotto per
discuterlo all’interno del gruppo di lavoro sulla formazione.
Questo momento di confronto finale produrrà un rapporto conclusivo sulla
valutazione della formazione generale, che servirà come base di partenza per
migliorare i successivi corsi di formazione generale.
5) In occasione della prima giornata di corso sarà inoltre somministrato ai
partecipanti un questionario di ingresso, per raccogliere le aspettative inerenti al
progetto formativo.
6) Al termine di ogni giornata formativa è previsto un momento di valutazione
giornaliera, che tiene conto degli aspetti di contenuto, di metodologia, nonché
relativi alla docenza dei moduli formativi svolti.
7) Al termine del corso, sarà somministrato un questionario finale sul gradimento
complessivo del percorso formativo: contenuti, docenza, clima d’aula, aspetti
organizzativi, immagine e giudizio complessivo del corso, suggerimenti.
Il responsabile della distribuzione e raccolta delle schede di monitoraggio sarà il
tutor di aula, figura individuata per ogni corso di formazione generale attivato,
mentre l’elaborazione dei dati verrà dal gruppo di lavoro interno con l’obiettivo di
apportare eventuali modifiche e miglioramenti per l’anno successivo.
MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DELLA FORMAZIONE SPECIFICA
Il monitoraggio della formazione specifica è effettuato dell’equipe che si occupa
all’interno dell’ente del progetto di servizio civile, costituita da formatore
accreditato, l’esperto del monitoraggio, olp, responsabile della direzione della
cooperativa e tutor d’aula e sarà organizzata utilizzando:
1) questionario di verifica delle conoscenze acquisite, scheda di gradimento delle
lezioni frontali entro i primi due mesi di servizio; il volontario avrà modo di
verificare la validità del metodo adottato, la percezione della sua efficacia e gli
eventuali bisogni formativi non soddisfatti.
2) colloqui trimestrali dei volontari con l’equipe di formazione specifica per
verificare le conoscenze acquisite e le competenze sviluppate, questionario finale di
valutazione complessiva; dopo aver raccolto tutti i dati sopra riportati, l’equipe
valuterà quanto rilevato e utilizzerà quanto percepito dai volontari per una migliore
e più attenta progettazione degli interventi
3) reports, finalizzato alla valutazione delle conoscenze e competenze acquisite.
Il percorso di crescita personale dei volontari verrà valutato tenendo conto degli
indicatori relativi al raggiungimento degli obiettivi di progetto e con colloqui
trimestrali svolti dall’equipe interna.
Sarà somministrata ad ogni volontario inoltre una scheda di Autovalutazione delle
competenze sia in ingresso che al termine del servizio:
• autovalutazione delle competenze in ingresso:
che cosa so fare,
che cosa mi viene chiesto di fare
che cosa penso di poter apprendere
• autovalutazione delle competenze in uscita
che cosa ho appreso
come posso spendere le competenze acquisite.
L’ente garantisce ai giovani volontari la possibilità di certificazione delle
competenze acquisite durante l’anno di servizio civile, attraverso accordo con ente
esterno.
Data 30 luglio 2014
Il Responsabile legale dell’ente
f.to
Zanetti Marco