I RESISTORI
I resistori sono Componenti Elettronici che presentano due terminali chiamati
Reofori.
I resistori, inseriti in un circuito elettrico, hanno il compito di limitare o di imporre
una corrente, di convertire una corrente in una tensione, ecc..
Definizioni:
Potenza Nominale dissipabile: è la massima potenza che un resistore può
dissipare senza che si manifestino alterazioni permanenti nella sua struttura,
alla temperatura di 25°C.
Massima Tensione di Lavoro: è la massima tensione a cui il componente
può essere sottoposto. Essa si ricava dalla formula della Potenza P = U * I =
=U2 / R
Da cui si ottiene:
Umax = P * R
Tolleranza: è la deviazione massima del valore della resistenza dal valore
nominale Rn e viene espressa in percentuale:
T = (ΔR / Rn) * 100
ΔR = variazione della resistenza, cioè la differenza tra il valore nominale Rn
ed il valore misurato Rmis del resistore
Coefficiente di Temperatura:
è quel coefficiente che tiene conto della
variazione della resistenza con il variare della temperatura. Esso viene
solitamente indicato con il simbolo α .
I Resistori vengono classificati in:
 Resistori Fissi
 Resistori Variabili Meccanicamente
 Resistori Variabili al variare dei Parametri Esterni
RESISTORI FISSI
Resistori a Valore Costante
Resistori Integrati
Resistori Custom
Resistori Miniaturizzati
Sono resistori a due terminali con un corpo di forma
cilindrica o parallelepipeda
Sono resistori il cui corpo contiene più resistori ed un
numero di coppie di terminali (chiamati pin). Il numero
di coppie di pin è uguale al numero dei resistori.
Sono resistori il cui corpo contiene più resistori ed un
numero di coppie di terminali (chiamati pin). Il numero
di coppie di pin è uguale al numero dei resistori. I
Custom vengono prodotti ad hoc su richiesta del
cliente.
Sono resistori miniaturizzati per montaggi
SMD
(Dispositivi di Montaggio in Superficie).
Essi sono privi di pin e vengono saldati, con adatto
collante ad elevata conducibilità elettrica, direttamente
sul lato rame del circuito stampato. Sono utilizzati in
tutte quelle apparecchiature di ridotte dimensioni quali
telecamere, videoregistratori, ecc..
Prof. Nuccio Salvatore – Mascellino L.
Pagina 1
06/03/2009
RESISTORI VARIABILI MECCANICAMENTE
Trimmer
Potenziometri
Reostati
Sono resistori a tre terminali, di cui due fissi ed uno variabile. I
trimmer vengono regolati “una tantum” nel momento della taratura
della apparecchiatura in cui sono inseriti e servono per compensare
le differenze esistenti tra il comportamento teorico previsto in sede
di progetto dell’apparecchiatura ed il funzionamento reale.
Sono resistori a tre terminali utilizzati per variare alcune grandezze
durante il normale uso dell’apparecchiatura. Essi sono usati negli
alimentatori per variare la tensione continua d’uscita, nelle radio
per variare il tono e il volume, ecc..
Sono resistori a tre terminali in grado di sopportare correnti di
intensità molto elevata. Sono, ad esempio utilizzati all’avviamento
di motori elettrici.
RESISTORI VARIABILI AL VARIARE DEI PARAMETRI ESTERNI
Termistori (NTC) e (PTC)
Varistori (VDR)
Fotoresistori
Estensimetri
I Termistori sono resistori in cui la resistenza dipende in
modo sensibile dalla temperatura. Si hanno due tipi di
termistori:
i Termistori NTC (a coefficiente di
temperatura negativo) in cui la resitenza diminuisce
all’aumentare della temperatura e i Termistori PTC ( a
coefficiente di temperatura positivo) in cui la resistenza
aumenta all’aumentare della temperatura.
Tutti gli altri tipi menzionati sono resistori dipendenti
dalla tensione, dalla luce, dal campo magnetico, dalla
pressione.
Il valore di una resistenza può essere indicato in due modi:
 con stampigliatura sul contenitore
 utilizzando un codice a colori
Il primo modo viene usato per i resistori di Potenza e di Precisione.
Sono definiti Resistori di Potenza quei resistori destinati a sopportare elevati valori
di corrente e di tensione.
In essi viene anche indicato il massimo valore di Potenza Ammissibile.
Il valore della loro resistenza risulta indicato con cifre e lettere quali R, K, M.
Se R precede le cifre vale “0”., se è tra le cifre vale una virgola, se è dopo
le cifre indica che il valore è espresso in ohm.
Se invece di R troviamo K, valgono considerazioni analoghe al caso
precedente, ma bisogna moltiplicare il risultato ottenuto per 103.
Se invece di R troviamo M, valgono considerazioni analoghe al primo
caso, ma bisogna moltiplicare il risultato ottenuto per 10 6.
Esempi:
R51 = 0,51 Ω
5R1= 5,1 Ω
51R = 51 Ω
K26 = 0,26*103 Ω
2K6 = 2,6*103 Ω
26K = 26*103 Ω
M34 = 0,34*106 Ω
3M4 = 3,4*106 Ω
34M = 34*106 Ω
Prof. Nuccio Salvatore – Mascellino L.
Pagina 2
06/03/2009
Sono definiti Resistori di Precisione quei resistori che presentano Tolleranze
dell’ordine dello 0,1% , 0,25% , 0,5% , 1%.
Il secondo modo per indicare il valore di una resistenza viene utilizzato per i
cosiddetti Resistori Commerciali.
Il Codice a Colori consiste in una serie di fasce (o bande) colorate (4 , 5 , 6 a
seconda del resistore) disegnate sul corpo del componente.
Il codice a colori consente di determinare il valore nominale della resistenza, la
tolleranza ed eventualmente, se presente, il coefficiente di temperatura.
Il valore della resistenza è determinato utilizzando la seguente tabella nella
quale vengono riportati i colori e le posizioni delle singole bande:
Colori
Nero
Marrone
Rosso
Arancione
Giallo
Verde
Azzurro
Violetto
Grigio
Bianco
Oro
Argento
1°
--1
2
3
4
5
6
7
8
9
2°
0
1
2
3
4
5
6
7
8
9
3°
0
1
2
3
4
5
6
7
8
9
4°
100
101
102
103
104
105
106
107
108
10-1
10-2
5°
1%
2%
6°
200*10-6
100*10-6
50*10-6
15*10-6
25*10-6
10*10-6
5*10-6
1*10-6
5%
10%
Nella lettura del codice a colori occorre disporre il resistore in modo che le
3 o 4 bande più vicine fra loro siano poste alla sinistra.
Per quanto riguarda la tipologia dei resistori, si distinguono:
 resistori a composizione (o ad impasto) a base di carbone e
resine sintetiche (non adatte per applicazioni di precisione).
Sono i resistori più comuni e possono dissipare una potenza
da 0,25 watt a 0,5 watt a 1 watt. Con tolleranze del 5% e
del 10%.
 A strato o film sottile (adatte per applicazioni di precisione)
 A strato a film spesso (adatte per applicazioni di precisione)
 A filo (adatte per applicazioni di precisione)
Prof. Nuccio Salvatore – Mascellino L.
Pagina 3
06/03/2009
CALCOLO DELLA TOLLERANZA PERCENTUALE
La Tolleranza è la deviazione massima del valore della resistenza dal
valore nominale Rn e viene espressa in percentuale.
Ad esempio, se un resistore ha un valore di Resistenza Nominale R n = 1.000
Ω e la sua Tolleranza è del 10%, significa che il suo valore reale potrà essere
compreso tra 900 Ω e 1.100 Ω.
Il concetto di Tolleranza è la conseguenza della poca precisione dei resistori
fabbricati in serie.
Indichiamo:
 Rn = resistenza nominale del resistore (valore fornito dal costruttore
del resistore)
 Rmis = valore della resistenza del resistore, misurata con uno strumento
di misura
 ΔR
= variazione della resistenza, cioè la differenza tra il valore
nominale Rn ed il valore misurato Rmis del resistore
 T% = tolleranza percentuale
La resistenza misurata risulta:
Rmis = Rn ± T% * Rn = Rn ± ΔR
dove
ΔR = T% * Rn
Da questa si ricava
e quindi
T% = ΔR / Rn
ed ancora
T/100 = ΔR / Rn
T = (ΔR / Rn) * 100
Esempio
Determinare la tolleranza percentuale di un resistore del quale conosciamo:
Rn = 10.000 Ω
ed Rmis = 9.960 Ω
Quindi
ΔR = Rn - Rmis = 10.000 - 9.960 = 40 Ω
La Tolleranza percentuale risulta
T = (ΔR / Rn) * 100 = (40 / 10.000) * 100 = 4/10 = 0,4 %
Prof. Nuccio Salvatore – Mascellino L.
Pagina 4
06/03/2009