N° 3 AFTER EIGHT STYLE MAGAZINE FROM IBIZA TO THE ITALIAN COAST THIS SUMMER’S GUEST STAR IS YOU #IMTHEGUESTSTAR COLOPHON Direttore Responsabile Massimo Vaccaro Team Manager Event Specialist Davide Tosi Caporedattore Sergio Brambilla Art Director Antonio Rolli Music/Club Festival/Concerti Aldo Pacciolla - Lorenzo Tiezzi Damir Ivic - Massimo Cominotto Hanno Collaborato Principe Maurice - Francesco Micalusi Maurizio Gabbana Motori Emanuele D’Argenzio Pubblicità tel. 02 49786808 [email protected] Redazione [email protected] Trend Family ROMAGNA: Alessandro Acerbi - Andrea Fox Gianni Bari LAZIO: Angelo Cervo - Maurizio Maradona MARCHE: Andrea Tironi TOSCANA: Niccolò Armaroli - Nico Mammato UMBRIA: Gianluca Calderozzi Vincenzo Viceversa CAMPANIA: Dario Guida EMILIA: Marco Bartolini LOMBARDIA: Andrea Celentano Leonardo Dionigi PUGLIA: Nico P - Salvatore Patisso Trend1989 è registrato presso il tribunale di Milano con il numero 326 del 27/11/2015. Printed in Italy. Tutti i diritti sono riservati. Manoscritti e foto restano di proprietà della Fantasy Communication srl e, anche se non pubblicati, non saranno restituiti. È vietata la riproduzione anche parziale di testi, documenti e foto. Stampa Mediaprint - S.Giovanni Lupatoto (VR). Per ogni tua foto in una serata memorabile Amo la notte perchè non mi dà ragione. Me la toglie. iBlulady - Twitter #trenda8 Se vuoi seguirci o dare il tuo contributo: trend-discotec.com Trend Discotec trenda8 trenda8 EDITORIALI Calore colori sapori Il buon cibo non è così buono in un ambiente freddo, e allo stesso modo un ambiente non è caloroso senza un buon piatto da gustare e, perché no contemplare e condividere. Il nostro desiderio è che il nostro cliente appena entra nel locale si senta immediatamente avvolto dai colori, il sapore, il calore della nostra terra e, soprattutto, del nostro mare. Questa sensazione dev’essere la stessa in ognuno dei nostri cinque ristoranti, ecco perché è giusto parlare di ristorante, e non ristoranti; perché mangiare da Assunta Madre a Roma, Milano, Londra o Barcellona è la stessa esperienza, grazie a una costante che si ritrova in ognuno dei nostri locali: il pescato è sempre lo stesso e ogni giorno è fresco. Impegno e volontà nel voler servire quotidianamente pesce fresco sono la garanzia dell’amore e della cura che abbiamo per i nostri clienti, e verso la cucina. Freschezza e genuinità dei prodotti, queste sono le priorità. Ci sentiamo in dovere di tenere alto lo standard della cucina italiana, in rispetto di una clientela giustamente esigente, esattamente come piace a noi. Eleganza e raffinatezza sono altre due caratteristiche imprescindibili: dalla presentazione dei piatti all’attenta scelta dell’accompagnamento musicale, tutto è pensato per poter rendere la cena una sublime danza per il palato e per l’anima. Così nasce un’esperienza unica. FRANCESCO MICALUSI Figlio di Johnny Micalusi, proprietario della catena di ristoranti Assunta Madre, che così descrive: “Nasce da una passione genuina e calorosa per la dolce vita del bel paese, l’Italia. Terracina, nostra terra di origine, assieme al suo mare, è la prima fonte di ispirazione, e infatti il primo Assunta Madre è nato proprio a un’ora dal nostro paese, nella magnifica ed eterna Roma. Poi abbiamo aperto altri quattro ristoranti: Milano, Londra, Barcellona e Portocervo. Quest’ultima è una recente e importante apertura in gemellaggio con lo storico Billionaire. I due elementi caratterizzanti il nostro ristorante sono l’atmosfera e, sopratutto, il pesce del nostro mare, il Mediterraneo. Il successo di Assunta Madre è dovuto ad un connubio di amore, professionalità ed esperienza”. TéBER La copertina di questo numero, e le foto artisrtiche di queste pagine, sono opera del fotografo venezuelano Téber. Artista sensibile, con un gusto esasperato per i colori pastello e il minimalismo, Téber definisce le sue fotografie come “ritratti minimalisti dell’anima”, opere che ci mostrano la sua visione delle cose attraverso colorate composizioni estetiche, che trasmettono felicità e serenità. Per vedere i ritratti minimalisti di Téber, visita la sua pagina Instagram e il sito minimalteber.com. uomini non manichini Mi piace vedere la città quando dorme, andare a scoprire la sua essenza nella sua imponenza. La città costruita dall’uomo, la cui presenza, anche se assente, è tangibile. Mi piace pensare che la gente possa soffermarsi e vedere realmente che cosa c’è nella propria città. Spesso la persone escono tardi da un locale o uno spettacolo e vanno sempre di corsa; non riusciamo a soffermarci sulle cose che per me, invece, sono importanti. Quello che faccio vedere è realmente ciò che c’è. Esistono mondi effimeri, come quello della moda, che è una bellissima interpretazione della vita. È un mondo da vivere con un po’ di fantasia, una realtà che non è realtà. A Milano è bello vedere le vetrine in via della Spiga o C.so Venezia, apparentemente immobili, ma in realtà rese dinamiche dall’uomo, che in quel momento viene interpretato da un manichino. La presenza del manichino indica l’essere umano, e questo ravviva la città. In quel momento, il manichino interpreta l’uomo. La cosa importante è che l’uomo non sia manichino. Non è solo la moda a vendere un mondo effimero, ci sono anche gli spettacoli, il cinema, il teatro... gli artisti possono raccontarti un mondo che non esiste; basta non farsi coinvolgere e diventare un pezzo di questa fantasia. Noi creiamo la fantasia, possiamo farne parte, ma non dobbiamo diventarne mezzo e schiavi. Noi siamo interpreti della nostra vita, nessuno deve farci diventare dei manichini. MAURIZIO GABBANA La sua passione lo porta alla ricerca con scatti artistici ed alla camera oscura. Oggi, dopo esser stato scoperto dallo storico dell’arte, prof . Rolando Bellini afferma le sue ricerche futuristiche con le “Dynamica Spazio Temporale”, scatti tutti in macchina (digitale), e i suoi scorci soprattutto notturni analogici in una dimensione Metafisica. Il 2015 espone nella sede regionale del Grattacielo Pirelli bi personale “Tutta mia Le Citta’ “. Nello stesso periodo partecipa tra l’altro alla Biennale di Venezia, Padiglione Guatemala, con “Time into the Time: Relive!”. Fino al 9 settembre 2016, è in mostra presso la sede di Azimut (Palazzo Bocconi, C.so Venezia 48, Milano) con “Il Movimento Immobile”. TOM REBL Nato e cresciuto in Germania, Tom Rebl si trasferisce in Inghilterra dove lavora come designer freelance e stylist con nomi del calibro di Vivienne Westwood, Issa e Trendstop. Fortemente legato alla scena londinese, Tom vive a contatto con l’ambiente elettro-underground, lavorando con diverse riviste come styling assistant. Nel 2005 si trasferisce in Italia, consapevole dell’importanza del “Made in Italy”, alla ricerca della miglior qualità dei materiali e lavorando a stretto contatto con artigiani e produttori italiani. Proprio nel 2005, diventa direttore creativo del brand Andrew Mackenzie. Il debutto con la propria label è nel 2008, durante la settimana della moda di Milano, con una collezione che ha sorpreso per il mix di competenze nella costruzione e qualità dei capi, ma soprattutto per una creatività decisamente provocatoria. La sua prima collezione s’ispira a Elsa Schiaparelli, stilista che forse meglio di chiunque altra era riuscita a creare continue contaminazioni tra moda e arte. Per poter spiegare bene cito un importante articolo apparso qualche tempo fa su Vogue: “Il lavoro creativo di Tom si concentra sulle potenzialità della personalità e, come nel Surrealismo, utilizza il subconscio e il mondo dei sogni come fonte di ispirazione”. Sono tutti elementi che rispecchiano la filosofia del marchio. Firma tipica di Tom è il tocco rock, con richiami che pervadono tutti i suoi capi, e, naturalmente, non mancano le labbra, segno surrealista per eccellenza e logo, ormai inconfondibile, del suo brand. Perché un uomo non dovrebbe indossare una gonna? Conosco da tempo questo stilista “egocentrico ed eclettico, visionario e surrealista”, amante del rock (David Bowie tra le sue muse) e dello shock (“Shocking Radiance” è il suo pay off), ma solo di recente abbiamo avuto modo di avvicinarci e per me è stata una scoperta straordinaria. Perché un uomo non dovrebbe indossare una gonna o i tacchi alti o un vestito? È il conformismo della nostra cultura che fa sembrare strano un uomo con i tacchi. La strada da fare sarà ancora molto lunga per arrivare al giorno in cui ognuno si potrà vestire come vuole senza essere giudicato” sostiene Tom Rebl, e voi capite che uno stilista così non può che diventare il mio mito. “È la vita che mi ispira. Anche se può sembrare una risposta un po’ pacchiana, è davvero così. Sono come una grossa spugna che assorbe tutte le informazioni e le sensazioni che mi circondano ogni giorno...” e, aggiungerei io, oltre ad essere assorbite vengono da lui interpretate e realizzate come una vera e propria opera d’arte, uno show da interpretare con convinzione. Tom Rebl porta, con successo ormai da anni, in passerella il “concept” più caro alla mia visione di quotidianità e spettacolo: la libertà di interpretare se stessi senza remore o limiti, se non quelli della qualità e della cura del dettaglio. Se intellettualmente può essere avvicinato al punk per provocazione e “trasgressione” (brutta parola che nessuno di noi vorrebbe più sentire, ma che non è ancora possibile sostituire per rendere l’idea), in realtà il taglio, la lavorazione dei tessuti, la confezione delle sue collezioni si avvicinano di più a un concetto molto attuale di “pret-à-couture”. Le creazioni di Tom non passano mai di moda: diventano must. La sua grande passione per la musica lo porta a frequentare concerti, ma anche a far parte della ClubCulture più interessante, anche questo ci accomuna. Tra i suoi fan e clienti ci sono numerosi personaggi come Green Day, Justin Bieber, Karl Lagerfeld, Piero Pelù, Morgan, Bluvertigo, Sergio Carnevale, Emis Killa, Club Dogo, Stash da The Kolors e Chris Cab tra gli altri... e anche me! Persino questa sua frase mi rispecchia appieno: “Il mio sogno è continuare ad amare ciò che faccio e che il mio lavoro mi renda felice e mi soddisfi fino a che sarò molto vecchio”. Invecchiamo insieme, allora, caro Tom, magari collaborando anche su queste pagine di Trend per dare input e consigli a chi non vede la moda come qualcosa di passivo legato al marketing, ma come vera espressione di personalità. Brave, bionde, alla moda, sempre sorridenti: le Nervo sono la faccia più bella del clubbing EDM. S di Lorenzo Tiezzi e non ci fossero già, e non avessero il successo che meritano, bisognerebbe inventarle. Al 24esimo posto della Top Djs 2015 di Dj Mag UK, le Nervo sono ovviamente le dj girl più votate in questa chart e fanno il giro del mondo da anni facendo scatenare i festival ed i top club del pianeta. Quest’estate suonano niente meno che al centro del mondo, ovvero all’Ushuaia di Ibiza. Quando non prende vita il loro party NERVOnation, spesso dividono il mixer con un certo David Guetta, re dell’EDM contemporanea. Niente succede per caso. “When Love Takes Over”, uno dei maggiori successi di sempre di Guetta, ad esempio, l’hanno scritta loro. E con quel pezzo hanno pure vinto un Grammy Award. Negli ultimi anni le gemelle australiane del clubbing hanno collaborato anche con artisti del calibro di Kylie Minogue, Ke$ha, Cheryl Cole, Rachel Stevens, Sophie Ellis-Bextor, Afrojack e Steve Aoki e nella recente “Let it Go” pure con Nicky Romero. Sono molto amate in Italia, da sempre patria di adozione per molte dj girl: il 25 luglio sono al Praja di Gallipoli, per il Popfest, il 15 agosto invece faranno scatenare il Pineta di Milano Marittima. Come se non bastasse, ogni mese, totalizzano un milione di ascoltatori su Spotify, più o meno tre volte di una super rockstar come Vasco Rossi. La loro playlist NERVOnation, in effetti, è perfetta come riassunto di tutto ciò che fa ballare il mondo in ambito EDM. Quando vanno in console sanno poi prendere per mano il pubblico e farlo saltare come se non ci fosse un domani. Insomma, a differenza di ciò che qualcuno, abbagliato da tanta bellezza e tanta presenza scenica, pensa, il fenomeno Nervo ha solide radici musicali. E ha pure tutte le potenzialità per durare ancora a lungo. AFTER EIGHT WORLD CONSOLE Niko Mammato Inizia la sua carriera da vocalist a soli 16 anni; a 20 anni affronta le sue prime serate da guest. Nel 2003 approda al Sopravento di Porto Cervo, e da quel momento diventa un punto di riferimento della club culture in Costa Smeralda. Ha lavorato nei migliori club nazionali, al fianco di alcuni dei dj più importanti. Walterino Salvatore Patisso Conosciuto per essere il Dj resident di fiducia dei club della famiglia Venerandi (Anima, Vanità, Casa di Caccia), collabora tra l’altro con Ale BigMama al Fellini di Milano, e d’estate la domenica all’aperitivo del Sottomarina Cayo Blanco. Proprietario, con Antonello Cerri, della label Cult Note. Personaggio storico della movida salentina, da una decina d’anni gira l’Italia con dj set che spaziano dalla deep alla tech house. Nel 2015 si fa notare come producer, in particolare con “Between House” su label Jango Music. Dal 1987 lo si ascolta anche nelle radio più importanti del sud Italia. Senza di lui, molto probabilmente, la scena techno non sarebbe quella che conosciamo. Forse non esisterebbe nemmeno. F SVEN VATH di Lorenzo Tiezzi iglio del titolare di una discoteca, Sven Väth fa ballare il mondo dal lontanissimo 1985, quando si faceva chiamare Off e la sua “Electrica Salsa” fu un vero tormentone. Già all’epoca, Sven metteva insieme pop ed elettronica di ricerca. Dopo, invece che le luci dei media, che alla fine accecano, ha scelto l’underground dell’elettronica. È una scena in cui si dura di più, senza troppi patemi e in cui si può pure sorridere tanto. Nato nel 1964, quando non lavora è un papà come tanti altri e sulla sua pagina Facebook spesso pubblica foto in cui gioca col figlio Tiga. I fan della techno, invece, lo chiamano affettuosamente Papa Sven mentre gli altri protagonisti lo venerano come il Re Mida. A 52 anni suonati, non ha nessuna intenzione di smettere a mettere un vinile dietro l’altro. Durante i set, i dischi li sventola pure, perché la techno, quando crea certe atmosfere, scalda parecchio. Cocoon, il suo universo musicale è un grande evento itinerante (Cocoon Worldwide), che l’11 agosto farà scatenare il Cave di Gallipoli per Il Grido Festival. E non solo, Cocoon è una casa discografica, un’agenzia di booking (…). E soprattutto, è un party settimanale all’Amnesia di Ibiza. Chi passa qualche notte sull’Isla Blanca non può non ballarne almeno una qui. Le mode musicali, sull’isola e altrove, cambiano spesso, ma chi raggiunge il livello di Sven Vath poi non scende più. Anzi, il suo ruolo può diventare quello di far conoscere l’elettronica anche a chi crede che sia troppo dura per le sue orecchie. Chi qualche settimana fa si è goduto il suo set dallo Shade di Bergamo sa che, a differenza di troppi colleghi, spesso rallenta. Per creare magia non spinge sempre: tira via il piede dall’acceleratore del groove e cura allo spasimo i visual che accompagnano le sue performance durante i festival. AFTER EIGHT WORLD CONSOLE Andrea Celentano Personaggio conosciuto della mondanità milanese, fotografa e pubblica sui suoi profili Facebook ogni evento della sua vita. Una serata monotona cambia all’improvviso dopo uno dei mille messaggi dalla sua rubrica piena di Vip. Attualmente impegnato nel progetto di sviluppo World Enjoy Agency. Simone Bolognesi Antonio Coppola Da sempre ideatore di eventi di successo. Collabora con i migliori locali Fashion House della Riviera: Villa delle Rose, Villa Papeete e Peter Pan Club. Ha partecipato a diverse trasmissioni: La Vita in Diretta, Pomeriggio 5, Uomini e Donne e il karaoke di Italia1. Con la famiglia, coadiuva la gestione dell’Hotel Derby Exclusive, a Milano Marittima. Se l’Acadie Club di Scalea, per il secondo anno di fila, ha fatto numeri da capogiro, lo si deve ad Antonio Tony Coppola, figlio di Luciano Coppola, che è riuscito a portare questo locale notturno ai fasti di un tempo. Grazie a Gino Liguori e una squadra di esperti, questo ragazzo di soli 23 anni ha ottenuto ottimi risultati nella riviera dei cedri. AVICII INTERVISTA A LA MUSICA vince sul gossip D di Lorenzo Tiezzi a troppo tempo Avicii stava facendo parlare di sé per problemi di salute, eccessi vari e per la cancellazione di show in giro per il mondo, non per la sua grande musica. Per questo il suo ritiro dalle scene, programmato per la fine del 2016 e comunicato con un lungo post sui social, potrebbe essere una scelta meno folle di quel che sembra, visto che parliamo di un artista di soli 26 anni. “Ero nervoso, prima di annunciare il mio addio alle scene (non alla musica, ha specificato che produrrà ancora in studio, ndr). Non volevo sembrare un ingrato”, ha detto a The Hollywood Reporter. “Ma è andata meglio di quel che pensassi. Ho ricevuto così tanti sms da dj e persone del settore e pure la risposta dei fan e della stampa è stata incredibile”. Certo, c’è chi crede che in fondo questa del ritiro sia solo una scelta di marketing e che nell’estate 2017, dopo qualche mese di stop, lo vedremo ancora protagonista. Se così fosse, sarebbe una scelta discutibile, che potrebbe trasformarsi in un boomerang per chi ha segnato la storia della musica da ballo. Dal 2011 al 2014, il suo sound è stato un punto di riferimento assoluto. “Stories”, l’album che ha pubblicato nel 2015, contiene belle canzoni, ma non tutte sono diventate inni come in passato. Sono dettagli, perché chi affolla i suoi show all’Ushuaia di Ibiza, si sente al centro della scena. Il ‘locale’ (chiamarlo così è davvero limitativo) è perfetto, cantare in coro con l’artista svedese “Wake me Up” è senz’altro liberatorio. È un rito di ritmo e melodia che oggi si vive solo con Avicii, almeno nel microcosmo del clubbing. Allargando lo sguardo al pop rock, solo i Coldplay sembrano essere oggi così perfetti per rappresentare tutta quanta la musica che gira intorno. E dire che “Hey Brother”, quando uscì, fu piuttosto criticata. In tanti non capirono la svolta country pop di Avicii, che invece è stato il primo a capire che i top dj possono essere anche o soprattutto star. E invece ha avuto ragione lui, anche a livello musicale. “Levels”, il suo primo successo mondiale, metteva insieme una frase di sintetizzatore perfetta per saltare con la voce blues di Etta James in “Something’s got a Hold on Me”. Il fatto che lo stesso sample vocale fosse stato usato qualche tempo prima da Flo Rida è un altro dettaglio inutile. Avicii sa accontentare anche chi ha voglia di perder tempo con l’ennesimo gossip del giorno, ma il suo mito ha radice solide, tutte musicali. E potrebbe durare a lungo. Se dovessimo lanciare oggi nello spazio interstellare un razzo con dentro un solo brano che rappresenti tutta la storia della dance, non scegliere “Levels” sarebbe criminale. JAY SANTOS è un’estate scatenata per Jay Santos, star internazionale del reggaeton. Dopo il successo mondiale di “Caliente”, arriva un contratto con Sony Music, major internazionale che non ha certo bisogno di presentazioni. È un altro passo importante per la sua carriera. Usciranno quindi a breve su Sony Music “Tu Y Yo”, già presentata in versione acustica al Festiva di Cannes e pure “Baila feat. Fuego”. Dal punto di vista delle performance, Jay Santos è il simbolo delle nuove sonorità Urban (hip hop e reggaeton) pure a Ibiza. Infatti ogni venerdì è protagonista all’immenso Privilege col party Rich Bitch. BENNY BENASSi A 105 INDAKLUBB A ndrea Belli & Max Bondino hanno incontrato Benny Benassi per 105 InDaKlubb, uno dei dj italiani più apprezzati all’estero, grazie anche al brano “Satisfaction” che nel 2002 divenne una hit nel Regno Unito. “Satisfaction inizialmente doveva essere un brano strumentale, tipo ‘Funkatron’ di Robbie Rivera. Ai tempi avevamo la fortuna di lavorare con Larry Pignagnoli, produttore e proprietario della Off Limits, che ci disse che per avere l’appoggio delle radio servivano delle canzoni; così abbiamo cercato di fare una canzone da un disco elettronico per discoteca”, ricorda Benny. Il pezzo fece il gran botto, prima in Francia, e poi in UK e la BBC. “Tutti guardano alla BBC. Durante il midweek di quell’anno eravamo pari in classifica con Beyoncé, e la cosa ci faceva sorridere. Siamo stati pure a Top of the Pops e ho pensato: sia qui, con un pezzo da discoteca, con una cassa distorta e il basso compresso...”, sorride Benny. Di Satisfaction si ricorda non solo la musica, ma anche un video che non passa inosservato: “Feci un primo video a Reggio Emilia, molto concettuale, poi, quando gli inglesi presero il disco mi dissero che al video ci avrebbero pensato loro. A parte l’idea delle ragazze, ho trovato geniale l’idea delle didascalie sui prodotti...”. E parlando di video, anche quello più recente con Chris Brown per il brano “Paradise” è particolare: “Io vengo da una famiglia di ciclisti. A Chris la bici è piaciuta così tanto che alla fine della registrazione si è portato a casa sia la sua che la mia. Lui è un personaggio incredibile, al secondo passaggo in bici eravamo già circondati dai paparazzi, con il suo bodyguard, anche lui sulle due ruote, che cercava di stargli dietro; è stato divertente!”. Chris Brown è solo uno dei grandi artisti che hanno collaborato con Benny Benassi, che nel 2008 ebbe l’onore di aprire il concerto di Madonna a Roma. “In quel tour, Madonna sceglieva un dj per ogni nazione dove si esibiva. Tutto andò bene, e un anno dopo ci fu affidato il remix del brano Celebration.” Così è nata una collaborazione che nel 2012 ha portato Benassi ha lavorare in studio con Madonna, prima a Londra per un paio di giorni e poi a New York per una settimana: “Ricordo che Madonna arrivava intorno a mezzogiorno e stava con noi fino alle 21. Poi, di notte riascoltava tutto e mandava i suoi appunti, in modo che la mattina, quando arrivavamo in studio sapevamo già da cosa iniziare”. E il rapporto con l’Italia? “Qui ho cercato di fare le cose in cui credevo, come il Benassi & Friends. Non è facile portare dj stranieri in Italia, perché siamo un piccolo mercato e non è facile convincerli a scegliere il nostro paese piuttosto che altri luoghi. Per riuscire a farlo abbiamo reinvestito invece di incassare”. Tra i progetti futuri ce n’è uno che farà particolarmente piacere ai fan più attivi sui social: “Partiremo con un podcast mensile. Cercheremo di essere interattivi. Un ospite farà un minimix di 20 minuti e io suonerò musica nuova, anche quello da parte di giovani”. Guarda il video dell’intervista su Youtube e ascolta la sua musica sulla pagina Mixcloud di 105 InDaKlubb. FESTIVAL Musicaeparole, Popfest, Il Grido: clubbing d’eccellenza Dal 2002 l’intrattenimento notturno ed i grandi eventi nella regione Puglia sono sinonimo di Musicaeparole (www.musicaeparole.it), una società che negli ultimi 10 anni ha contribuito in maniera determinante a rendere la Puglia il palcoscenico ideale per i più importanti artisti internazionali di musica elettronica. Musicaeparole si avvale di decine di professionisti e gestisce alcuni dei più importanti club italiani. Tra gli altri, l’ipertecnologico Cromie di Castellaneta (TA), il Praja di Gallipoli (LE), con la sua incessante program- mazione estiva, 7 giorni su 7, e, sempre a Gallipoli, le Cave, un club che anno dopo anno diventa la meta di tanti ragazzi italiani e stranieri che ne apprezzano l’anima underground in una struttura mainstream… A questi tre si sommano poi tanti altri club che usufruiscono delle competenze di Musicaeparole per la gestione dei servizi e la programmazione artistica. Oltre a mille altri eventi, Musicaeparole produce anche due dei festival più importanti in Italia, il Grido e Popfest, eventi che fanno ballare oltre 250.000 persone. Popfest - People on Pleasure porta a Gallipoli i più importanti dj EDM. La formula è perfetta per chi è in vacanza in Salento: tanti party in location diverse ogni notte. Tra gli altri, ci sono il californiano Steve Aoki (3 agosto al Cave), folletto del clubbing mondiale, l’icona EDM Sebastian Ingrosso (ex Swedish House Mafia), il 13 agosto al Praja e non manca neppure Skrillex, il 23 agosto alle Cave. Il Grido Festival invece è un universo musicale tutto elettronico. In 19 eventi propone 50 artisti di fama indiscussa, che marchieranno a fuoco i mesi di luglio e agosto 2016 a Gallipoli. Tra i tanti top dj, spiccano vere icone del genere: Carl Cox e Joseph Capriati (24 luglio), Nicole Moudaber b2b Skin (5 agosto), Paul Kalkbrenner (9 agosto), Sven Vath (10 agosto), Ricardo Villalobos (13 agosto), Loco Dice (14 agosto), Marco Carola (15 agosto) e Nina Kraviz (20 agosto). EXIT festival in salsa balcanica di Damir Ivic Nel corso degli anni Exit ha collezionato una serie di premi e commenti positivi, ed è stato inserito tra i migliori festival musicali del mondo. Un successo che va al di là della musica, e che è dovuto in gran parte alle sue origini “politiche” e all’atmosfera che si respira nella splendida fortezza di Petrovaradin. FESTIVAL Estate: tempo di Festival o Club? Festival o club? Sembra il dilemma amletico in versione nightlife... ci pare che solo dalla fusione dei due concetti si possa trarre il “prodotto perfetto” per un divertimento completo. Il Principe Maurice ha creato un nuovo format che unisce i due concept e li valorizza ed esalta in un solo colpo. Così, in occasione della festa più importante della città più suggestiva del mondo, la sua Venezia con la celebre ricorrenza del “Redentore” (sabato 16 luglio 2016) ha messo in piedi, in collaborazione con la società di Marketing e Produzione, la SFC Company di Francesco Fascetti, il Venice House Festival (www.venicehousefestival.com) per convogliare la grande quantità di giovani che, dopo gli straordinari fuochi d’artificio, avessero voglia di tirare l’alba. Gli ingredienti ci sono tutti: console house supertop con dj star internazionale David Morales, nazionale Massimino Lippoli e veneta Diego Broggio; location all’aperto prestigiosa ed inusuale (top secret al momento), animazione degna di uno show di Las Vegas. La cosa interessante è che tutto sarà il palcoscenico per talenti emergenti della zona. Il messaggio è anche questo: diamo spazio ai giovani perché solo così non perderemo freschezza nei tanti bellissimi locali estivi e anche nelle molte a volte troppo esclusive console dei Festival Techno o House che siano. L e cose nei Balcani, si sa, sono sempre complicate. Anche quando sono bellissime. Anche quando sono edificanti e hanno un lieto fine. Non è un caso che un regista come Emir Kusturica e dei film come “Underground” o “Gatto nero, gatto bianco” arrivino da lì: è tutto sempre contorto, pieno di colpi di scena, di situazioni surreali, di emozioni spigolose ma intense. Non bisogna scomodare i grandi fatti – anche drammatici – della storia con la “s” maiuscola, questo principio può essere valido anche per una faccenda in fondo banale e “normale” come un festival musicale rock e dance. Oddio: Exit Festival non è proprio un festival come gli altri. È, più precisamente, una delle assolute eccellenze europee nel campo. Già nel 2006 il Guardian – non proprio un giornaletto qualunque – lo proclamava “Il miglior festival musicale del mondo”, cinque anni più tardi era la CNN ad includerlo fra i nove festival musicali più eccitanti del globo; e potremmo menzionare i vari altri award e nomination che il festival serbo ha spazzolato nel corso degli anni. Insomma, qua si parla di un’eccellenza assoluta. Un’eccellenza nata però in modo, appunto, molto contorto e balcanico. La primissima edizione di Exit, infatti, si svolse più come maratona di concerti in riva al Danubio, nella città di Novi Sad, maratona che doveva (s)finire nel momento in cui Slobodan Milošević rassegnava le dimissioni. Non le ha rassegnate, le dimissioni, ci ha pensato un surreale putsch per le strade di Belgrado qualche settimana più tardi (e poi dopo il Tribunale dell’Aja) a liquidare definitivamente questo ambiguo e pessimo uomo politico, ma intanto il seme del festival era stato gettato. Exit, sì: sottinteso, “se ne vada Milošević, che la Serbia esca da questo buio nuovo Medioevo in cui lui l’ha fatta precipitare”. Questa l’origine, molto bella, del nome. Molto “politica”. Non è passata inosservata, questa origine “politica”: è stato a lungo il segreto per cui molti artisti accettavano di suonare lì ad un cachet più basso rispetto a quello chiesto abitualmente. Exit era sinonimo di pluralismo, apertura, convivenza fra nazionalità diverse, e sappiamo tutti quanto queste attitudini fossero vitali in una zona geografica ancora intossicata da anni e anni di demagogia e nazionalismo spinto. Era anche la “faccia pulita” della Serbia: quella ospitale, quella che si apriva all’Europa Occidentale, quella che era piena di ricchezza culturale e dove i ragazzi – grazie ad internet, che da quelle parti è diventato popolare prima che altrove, di sicuro prima che in Italia – erano assolutamente preparatissimi nel sincronizzarsi coi gusti musicali più aggiornati e più ricercati, così come con quelli più pop, senza snobismi o steccati di sorta. I numeri sono stati subito dalla parte degli organizzatori: 150.000 presenza alla seconda edizione, addirittura 250.000 alla terza. Il tutto spalmato su una durata di una decina di giorni (troppi, come vedremo a breve) e spostatisi dalle rive basse del Danubio alle pareti scoscese – dall’altra parte del fiume – della cittadella fortificata di Petrovaradin, un posto assolutamente magico. Il punto è che un festival così lungo diventava difficile da DOMENICA 03 LUGLIO PRAJA LUNEDÌ 25 LUGLIO PRAJA GIOVEDÌ 11 AGOSTO PRAJA GIOVEDÌ 07 LUGLIO PRAJA GIOVEDÌ 28 LUGLIO PRAJA VENERDÌ 12 AGOSTO CAVE gestire economicamente, in più ci si metteva anche un po’ di inevitabile naïveté da parte degli organizzatori storici, che si sono visti “esplodere” in mano un evento dalle dimensioni enormi: iniziavano ad affiorare i primi debiti o comunque conteggi non chiari, e questa diventava un’arma di ricatto da parte della classe politica serba che se era vero che dopo Milošević non era più una banda di psicopatici cinici e disgustosi, non per questo era diventata d’incanto un’accolita di disinteressati, onesti benefattori: l’idea era quella di “controllare” il festival prendendone la leadership, il grimaldello escogitato fu quello di accusare parte degli organizzatori di malversazioni fiscali (delle accuse un filo contorte, in cui risultava che ad esempio il general manager del festival Bojan Bošković avesse tipo trafugato dei soldi a se stesso...). Qualche giorno di carcere Bošković se l’è passato, ma le proteste dei suoi colleghi e in generale di tutta l’opinione pubblica un minimo sveglia sono state così forti che tutte le imputazioni sono cadute in un nulla di fatto. E il festival è andato avanti. È andato avanti e, tanto per evitare ulteriori rischi, ha iniziato fortemente ad internazionalizzarsi, cercando prima di tutto una sponda nell’Inghilterra. Arrivano così non solo artisti inglesi ma anche uffici stampa per l’Europa britannici; DOMENICA 10 LUGLIO PRAJA GIOVEDÌ 14 LUGLIO PRAJA DOMENICA 31 LUGLIO PRAJA MERCOLEDÌ 03 AGOSTO CAVE SABATO 13 AGOSTO PRAJA GIOVEDÌ 18 AGOSTO PRAJA DOMENICA 17 LUGLIO PRAJA GIOVEDÌ 21 LUGLIO PRAJA GIOVEDÌ 04 AGOSTO PRAJA DOMENICA 07 AGOSTO PRAJA LUNEDÌ 15 AGOSTO PARCO GONDAR DOMENICA 14 AGOSTO PRAJA DOMENICA 21 AGOSTO PRAJA arrivano le prime residency ufficiali (quella di BBC 1 nel 2005, con Gilles Peterson, Annie Mac, Annie Nightingale); arrivano line up sempre più poderose, con live che entrano direttamente nella storia – come ad esempio la prima esibizione lì degli Underworld, qualcosa di cui ancora si parla. Del resto già entro il 2006 l’elenco degli headliner era piuttosto massiccio: citandone solo alcuni, Massive Attack, Iggy & The Stooges, Cypress Hill, Garbage, Morrisey, Franz Ferdinand, The White Stripes... Insomma: il gioco si era fatto serio. E il festival si era stabilizzato sui quattro giorni di durata, con un’affluenza complessiva tra le 150.000 e le 200.000 persone. Come è ancora oggi. Numeri che in Italia, tolti gli exploit con di mezzo Vasco e Ligabue, ci sogniamo. E la Serbia ha un ottavo degli abitanti dell’Italia, oltre ad una storia e ad un’economia nell’ultimo ventennio molto più agitata e problematica, ed è un eufemismo. Ma cosa rende Exit così speciale? La location, prima di tutto. La fortezza di Petrovaradin è qualcosa di incredibile: perché due lati su quattro danno a picco sul Danubio, regalando panorami di una bellezza maestosa sulla città di Novi Sad (molto graziosa) e su tutta la pianura pannonica; perché è appunto una vera e propria cittadella fortificata, col risultato che ancora adesso per andare da un palco all’altro si passa per fossati, tunnel nelle mura, ponti levatoi, garitte di vedetta su panorami mozzafiato; perché tutto questo occupa una superficie impressionante, basti tenere conto che mediamente ad ogni edizione del festival lì si mettono su tra i venti e i trenta palchi diversi e l’affluenza in una singola sera può arrivare a toccare le 50.000 presenze. Non è solo il numero di presenze, comunque: è la qualità. Gente che arriva da tutti i Balcani. I meglio Balcani, attenzione: quelli aperti, curiosi, tolleranti, pluralisti, vivacissimi intellettualmente, ma che comunque non hanno fatto in tempo (o non hanno avuto voglia) ad assumere i vezzi dell’hipsterismo all’occidentale. Poi stranieri, molti. A partire ovviamente dagli inglesi (che rappresentano sempre una quota attorno al 20/25% dei biglietti venduti, di sicuro la birra a meno di due euro a bottiglia è per loro un richiamo commovente). Il tutto concorre a creare un entusiasmo vero, sincero, per nulla “posato”, che sa farsi ribollente quando a notte inoltrata ci si tuffa in diecimila in quel catino infuocato che è la Dance Arena, un gigantesco fossato ai piedi di uno dei lati della fortezza, che va avanti ben oltre le prime luci dell’alba. In tutto questo la musica finisce in secondo piano? Anche sì. Quest’anno, ad esempio, la line up non è granché, rispetto ad altri festival di pari dimensione europei. Però anche in anni con headliner non del tutto convincenti (nel 2016 Prodigy, David Guetta, George Clinton, Bastil le: s’è visto di meglio, ad Exit, credeteci) c’è sempre la possibilità di esplorare i vari palchi secondari, scoprendo un sacco di band dell’Est Europa assolutamente fenomenali o personaggi che, da soli, meriterebbero un libro – vedi il leggendario montenegrino Rambo Amadeus, una specie di incrocio tra Frank Zappa, Enzo Jannacci e Frankie Hi Nrg in salsa balcanica. DOMENICA 24 LUGLIO PRAJA LUNEDÌ 08 AGOSTO PRAJA MERCOLEDÌ 17 AGOSTO CAVE GIOVEDÌ 25 AGOSTO PRAJA www.musicaeparole.it - Infoline Praja +39 348 62 97 999 Infoline Cave +39 338 38 19 525 AFTER EIGHT WORLD SOUNDTRACK Francesco Sarzi È uno dei vocalist più apprezzati di tutto il circuito fashion. Con grinta e disinvoltura ha animato le notti di alcune tra le più importanti discoteche nazionali e internazionali. Il suo segreto sta nella sua versatilità: elegante quando si tratta di club esclusivi, coinvolgente nelle situazioni più commerciali. Gianluca Argante Noto anche per il brano “Loving You” feat Neja, che nel 2009 gli è valsa l’undicesima posizione nella prestigiosa chart UK, negli ultimi anni ha suonato con molti artisti internazionali, esibendosi tra l’altro al Buddha Lounge di Stoccarda, il Supperclub di Hollywood, e l’Illuzion in Thailandia. La colonna sonora della tua giornata Trend ti consiglia 3 album, perfetti per 3 momenti della tua giornata. di Aldo Pacciolla Ore 8: Ore 16: Ore 24: The Rideouts Heart and Soul Red Hot Chili Peppers The Getaway Electroadda Electroadda Disco sveglia. Terza uscita dei Rideouts, gruppo rock triestino fondato dal suo leader, cantante e chitarrista, Max Scherbi a cavallo tra Trieste e Liverpool (città dove si trasferisce nel 2000). Se da un lato è difficile non respirare ossigeno a stelle e strisce (nella dura e sensuale “Who I Am”, ma soprattutto in ballads vintage come “I’m So Sorry”, “Put The Blame On Me” e la conclusiva “Don’t Cry”), dall’altro Heart and Soul presenta evidenti tracce di un pop rock britannico (“Not Enough”, “Plastic Soul” e “I’ll Be free”) che funge da collante a questa realtà musicale irrimediabilmente apprezzata anche all’estero (in particolare nel caro United Kingdom) dove sia NME che Richard Oliff della BBC (presentatore, scrittore, giornalista, produttore che ha lavorato con personaggi del calibro di Ringo Starr e Paul McCartney) li hanno ritenuti meritevoli di menzione. Riffs dal sapore crunchy che sembrano uscire direttamente da uno dei primi Bassman di casa Fender, un groove tendenzialmente british con hammond blueseggianti che amalgamano e insaporiscono il tutto, si intrecciano a ritmiche granitiche e coinvolgenti e ad una sperimentazione mai fine a se stessa. Da sottolineare inoltre l’efficace connubio tra le due voci, quella di Scherbi e quella di Michela Grilli. Heart and Soul è un lavoro vibrante, fresco e fruibile, dall’indubbio spessore internazionale grazie anche alla sapiente mano del pluripremiato Blake La Grange (Kanye West, P.O.D., Chicago, Cheap Trick, Ted Nugent), il cui mastering ha dato un tocco di classe che alza ulteriormente il livello di un disco fatto da musicisti navigati e competenti. I Rideouts sono la risposta chiara ad un mondo distorto e privo di significati, sono una voce libera e vibrante che da oltre 10 anni “tells of a heart and a soul ... their, ours!”. Se per il disco del risveglio e quello (come leggerete sotto) dalle atmosfere notturne, abbiamo voluto lanciarci in produzioni nostrane più di nicchia, ma che valgono la pena essere scoperte, per il disco pomeridiano ci buttiamo su un grande classico. La sicurezza. Una sicurezza perché da Califonication in poi, Frusciante o non Frusciante, la strada della band californiana accarezza ormai circa sempre le stesse curve. Superati i 50, la band ha trovato la sua formula definitiva. Una chimica che sostanzialmente smussa e rivisita gli eccessi sonori della loro carriera in una forma che potremmo definire più “riflessiva”. La ritmica di molti pezzi rimane legata al funk, ma senza quella follia che contraddistingueva i primi album, le melodie dei pezzi meno tirati ricordano di volta in volta i brani più soft della loro produzione. Nulla di nuovo? No, nulla di nuovo, ma il disco è bello e dà sicurezza, perché dentro si trova proprio quello che ci si aspettava. La produzione di Danger Mouse è la chiave per leggere l’album più, concedeteci il termine, morbido della carriera dei Peppers. Morbido nel senso di caldo, avvolgente, a tratti addirittura malinconico. La title track fa già capire che aria tira con il suo incedere si pulsante, ma con una melodia che ricorda alcuni pezzi new wave degli ’80. In “Sick love” compare un pianoforte, suonato da Elton John, scelta che rende alla perfezione l’dea del produttore Danger Mouse di una rivoluzione gentile del sound della band, fatta di piccoli ma importanti dettagli. Non mancano gli episodi più tirati, su tutti segnaliamo “Detroit” con un riffone alla Led Zeppelin incastonato nella canonica ed inconfondibile sezione ritmica alla red hot. Per i nostalgici del funk più puro, non solo “peppersiano” ma anche del compianto Prince, segnaliamo la vibrante “Go robot”. In una notte insonne mi ritrovo ad ascoltare l’EP di debutto di due giovani ragazzi della Monza-Brianza, mentre ammiro la volta celeste catturato dalla vastità dell’universo. Mi chiedo se mai siamo soli in tanta magnificenza e in un attimo comprendo che gli alieni non sono soltanto lassù, ma ce li siamo portati a casa. Il loro nome corrisponde a Carlo Frigerio e Leonardo Ronchi alias gli Electroadda. Un esordio composto da 5 inediti electro rock (in grado di regalare anche momenti rhythm and blues, british rock e synthpop) molto dinamici e variegati. Sonorità eteree e melodie da mental trip profondo, energiche ma al contempo molto leggere, con un dosaggio perfettamente equilibrato di elettronica e strumenti in cui, ad entusiasmanti soli rock di chitarra, si alternano pad ed effetti che creano un’atmosfera sognante e a tratti psichedelica. Un sound solido, arricchito dall’uso dei synth spesso sapientemente impiegati per dare un impatto timbrico pieno e potente. “Electroadda” è un viaggio lisergico e introspettivo attraverso il quale poterci confrontare con le innumerevoli variabili dell’animo umano. All’ascolto di brani come il primo singolo “A Better Life” che sprizza positività e armonia da ogni arpeggio e riff, “Rabbits’ Hill” dagli echi di radioheadiana memoria nel periodo “Amnesiac”, “Tired Intro” che poggia su di un tappeto allucinogeno di suoni calmi e pacifici sul quale si stagliano progressioni psycho-ambient oppure la conclusiva “Tired” ed il suo canto di sfogo in stile classic rock che si evolve via via all’intensificarsi dell’accompagnamento, vi accorgerete di come sia facile passare da un viaggio in solitaria sulla Route 66 ad un ballo gioioso e frenetico sospinti da un’indescrivibile energia positiva. È meraviglioso scoprire di non essere soli in questo universo. Nico P Il suo nome è legato soprattutto ai club più importanti di Puglia, in particolare del Salento, che negli ultimi 10 anni è diventata la sua seconda casa: Praja, Cave, Bahia del Sol, solo per citarne alcuni. Ha presentato alcuni dei dj più grandi del mondo e gli aftershow dei concerti di artisti come Articolo 31 e Cesare Cremonini. NON È QUESTIONE DI CULO Ufficio Stampa Booking Management www.blobagency.com [email protected] +39 339 6038451 Alla corte di Queen Bey Il 18 luglio a Milano si esibirà, nell’unica data italiana, Beyoncé. L’occasione di vedere dal vivo un’icona vivente della musica e cultura a stelle e strisce. R di Sergio Brambilla icordo che qualche anno fa - mi pare nel 2004 - Beyoncé fu protagonista di una copertina di Trend. Vestita da gladiatrice, faceva bella mostra di sé insieme a Pink e Britney Spears, protagoniste di uno spot per la Pepsi. A più di 10 anni di distanza, nessuno può negare che la ragazza di strada ne ha fatta davvero tanta, divenendo una superstar e punto di riferimento non solo nel mondo della musica. Definire Beyoncé solo una pop star, infatti, sarebbe riduttivo nei confronti dell’ex Destiny Child, che artisticamente è passata dai paragoni con Britney Spears a quelli con delle leggende come Miles Davis e Fela Kuti... Non per niente il suo visual album Lemonade ha venduto quasi due milioni di copie, ed è stato definito da buona parte della critica l’album dell’anno. Ma la regina Beyoncé, il suo titolo lo deve soprattutto al suo impegno politico e sociale, all’essere diventata un’icona della cultura contemporanea americana. Le sue canzoni ora parlano di violenza, abbandono e perdono, e i riferimenti politici, in particolare alla brutalità della polizia contro gli afroamericani sono espliciti. Beyoncé ora piace a tutti, perché dice quel che pensa, e in quel che pensa molti (soprattutto le donne afroamericane) si ritrovano alla perfezione. Beyoncé ora è in una posizione da dove si può permettere di provocare, anche durante l’evento sportivo/televisivo dell’anno negli Stati Uniti, il “santo” Super Bowl, durante il quale la cantante si è esibita protagonista di una coreografia in perfetto stile Pantere Nere. Da vera regina fa e dice quel che vuole... e noi, che già l’apprezzavamo quando era una gladiatrice, non possiamo che ribadire il nostro rispetto per un’artista così completa. ELEGANZA NATURALE NaTURaL ELeGaNCe WWW.SCORTESE.IT www.cortesesoftdrink.it made in italy Bar Italia Pisarei e Fa... blues piazza del comune, Sabaudia (LT) tel. 0773/511422 via Cittadella 2/B, Piacenza tel. 334/8453334 PANINI GOURMET BY CHEF MICHELE RINALDI Bar 18 corso Europa 18, Milano tel. 02/76021785 White piazzale Lido 20, Terracina (LT) tel. 393/4300347 Il marchio di senapi Maille con lo chef stellato Michele Rinaldi ha realizzato delle ricette di panini gourmet che non si trovano in tutti i locali, ma solo in quelli selezionati perché offrono un servizio di qualità. Ecco dove poter assaggiare un panino stellato. Daje via Danzetta, Perugia tel. 075/8674275 Caffè Dogali Kale Cora Strada Comunale S. Foca, Melendugno (LE) tel. 335/8176092 Reale piazza Stazione 50, Firenze tel. 055/2645114 viale Malta 5, Firenze tel. 055/679556 Bar Magenta via Giosue Carducci 13, Milano tel. 028053808 La Puccia Paccia lg. Porta San Nicola, Ugento (LE) tel. 349/5448482 Sessantotto via di Montesacro 4, Roma tel. 349/1859904 Kusi Coco Loco via Flaminia 491b, Roma tel. 06/36308304 Drinkete&Sdranghete Caffè Donnini piazza della Repubblica 15, Firenze tel. 055/213694 Già sai / Già sai 2 Lungomare 860, Latina tel. 0773/404078 Ristorante Semiserio Copacabana Bar Cifra Pica Pica via Dei Mocenigo, 21, Lecce tel. 0832 199 0266 Cantine sociali piazza Giulio Rodinò 28, Napoli tel. 335/8395352 Strada Lungomare 68, Latina tel. 348/7552920 piazza del Mercato 2, Latina tel. 0773/697036 via Neghelli 7, Latina tel. 349/6378290 via Provinciale 215, Caponago (MB) tel. 0295745481 Località Rena, Vodka Arzachena (SS) tel. 0789/1680028 The Mediterranean way Sopravento Golfo Pero, Arzachena (SS) tel. 0789/94717 Ibiza, l’isola che crea dipendenza Abbiamo chiesto a chi vive o lavora sull’isla blanca da anni, di raccontarci la PROPRIA ibiza. anche se negli ultimi anni ci sono stati tanti cambiamenti, tutti concordano nel ritenere che questa splendida isola sia ancora uno dei luoghi più magici del mediterraneo. IBIZA Franco Moiraghi dal Sa trinxa Ibiza è cambiata, come tutto il resto del mondo english version ON www.trend-discotec.com L’Ibiza che non c’è più La prima volta che sono venuto a Ibiza è stato nel 1986; in quel periodo suonavo a Riccione, insieme al compianto Massimo Riva. In quel periodo, Claudio Cecchetto organizzava insieme alla Going la One Night Ibiza: si partiva da Linate, si passava tutta la notte a Ibiza e poi, la mattina intorno alle 10, si ritornava a Milano. Io ci andai con il mio amico Dj Alberto Travella, e appena scesi dall’aereo vidi che c’era qualcosa di magico in questo luogo. Quella notte siamo stati al Pacha, all’Amnesia, al Ku (ora Privilege), che ospitava un concerto dei Sigue Sigue Sputnik... tutti i locali erano all’aperto e senza buttafuori, perché tutto era music peace and love. Ricordo che lo Space non aveva ancora aperto, c’era l’after Glory’s, che continuava fino a mezzogiorno. Tornato in Italia, ho sentito il bisogno di tornare a Ibiza, dove ho suonato per il Pacha nel 1988 e 1989, e all’Amnesia dal 1991 al 1993. Quando Martin Ferrer ha comprato l’Amnesia ho lasciato Riccione e mi sono trasferito sull’isla. A quel tempo c’erano due resident per locale, e poche ospitate. Ricordo di aver suonato con Adamski, e che Sven Vath veniva a ballare all’Amnesia in compagnia di Nina Hagen, quando era ancora solo un produttore; e poi Boy George che ballava al centro della pista. Quella Ibiza era un luogo che ti accettava per quello che eri e non per quello che avevi. Ho suonato praticamente in tutti i locali di Ibiza: Pacha, Amnesia, Space... Ora suono al Sa Trinxa, la spiaggia numero uno, dove già suonavo nel 1990, e che è rimasta con l’anima di allora. Ogni domenica, vendo 50 dischi al giorno, suono dalle 14 alle 21. È il posto più undergroud. Suono anche da Cipriani, all’Hotel Pacha, al Km5, ella festa Elements. Suono dalle tre alle quattro volte la settimana; a 55 anni mi sento molto felice. Ibiza da ricordare Ibiza è cambiata molto, così come altri luoghi nel mondo: Miami, Riccione, solo per citarne un paio. Guardiamo ad esempio lo Space: quando aveva aperto, aveva una sala interna e fuori il dj che suonava accanto al bar, ora ha quattro/cinque sale interne. Tutto è un po’ più commerciale: a Bossa un tempo c’era solo lo Space con l’afterhour, si iniziava alle 8 del mattino; poi hanno tolto i permessi e anche lo Space ha iniziato ad aprire di notte. L’atmosfera di allora è difficile da trovare, anche a livello musicale: allora si ascoltava la prima techno, la prima trans, il meglio della house music. Ora tutto è marketing. Una volta in 10 ore suonavano 2 o 3 Dj, ora sono in 5 o 6; in un’ora non puoi dare tutto te stesso, servono almeno due ore per capire un dj come suona. Allora c’erano i vinili, io mi facevo spedire i dischi dall’Italia e dall’Inghilterra, oggi con la tecnologia sono tutti dj. Una volta c’erano pochi party sull’isola, ma quelli giusti; ora ce ne sono tantissimi. In una sera vengono organizzati 3.000 party. Tutti vengono a Ibiza, già a inizio giugno l’isola era pienissima. Ci si accontenta... Ci sono ragazzi che vengono a Ibiza e visitano solo Playa Bossa, e poi dicono “Ibiza è piccolina”, perché pensano che ci sia solo quello. Sull’isola c’è il castello, il porto vecchio e tanti altri luoghi che meritano di essere visitati. Molti giovani vanno solo ai party e non vivono l’isola di giorno. C’è tutta la parte nord: Benirras, Cala Tarida, Cala Llonga... serve un po’ di educazione per questi giovani. Oggi sentono suonare un dj e sono già soddisfatti, io ai miei tempi non mi accontentavo. baby Marcelo Ibiza e il mio space come un’insalata russa shop at oxs.it #oxslife Diversa dagli altri Per me l’isola rimane un posto molto speciale e magico, abbastanza differente da altri posti nel mondo, probabilmente per la sua storia. Per me Ibiza è come l’insalata russa, dove tutto è un po’ mischiato, anche ingredienti che si pensa non siano adatti, alla fine però il gusto è buono. Ibiza è un mix di modi di vedere diversi, con gente che arriva da tutto il mondo; ospita culture diverse e strati sociali di livello differente. Non solo di notte Ibiza è il posto top per quanto riguarda la musica, ma non si vive solo di notte. Una persona potrebbe arrivare sull’isola e no visitare nessuno dei locali notturni. Si pensa all’isola quasi sempre come a un luogo di discoteche e divertimento; in realtà, è un posto speciale e molto bello a livello naturalsitco, architettura, storia. È un posto completo, potrebbe essere considerata come una Las Vegas, ma con molto di più. A livello culturale, infatti, ospita realtà come quella hippy, che ancora sopravvive; lo si vede ad esempio durante la festa a Benirras, quando la gente si riunisce per il tramonto sulla Costa del Sol, si ascoltano piccoli tamburi che creano una magia particolare. Come è cambiata Ibiza Io vengo a Ibiza dal 1994 e l’ho vista cambiare, così come tutto il resto del mondo. Ora la tendneza è quella del lusso, è diventata molto cara, si costruiscono hotel a 5 stelle anche in zone dove non si sarebbe mai pensato. C’è il tentativo di far arrivare sull’isola un turismo di persone ricche. La speranza è che le diverse situazioni presenti a Ibiza continuino a convivere; dovesse diventare un luogo solo per ricchi, Ibiza divenerebbe noiosa. Diciamo che la gente con i soldi è arrivata sull’isola perché attratta da quel misto di culture differenti, dalla convivenza tra situazioni diverse, in un periodo in cui la tendenza è di ghettizzarsi e non andare oltre il proprio orticello. Per me, questa è la forza dell’isola. Ibiza, da export a import della musica Ora a Ibiza suonano tutti i top dj del mondo. Questa cosa va bene, ma il loro spettacolo e la loro musica è la stessa che si può ascoltare durane un’altra loro esibizione in un altro luogo. Una volta era Ibiza a esportare la propria musica nel resto del mondo. Il problema è che sono rimaste poche delle realtà di una volta, come La Troya e Flower Power, ma sulle ceneri di quelle morte non sono nate nuove realtà. Oggi la gente viene per vedere il Dj famoso e si perde il senso della festa. Il ritorno de La Troya Dall’anno scorso sono tornato a essere La Troya, dopo cinque/sei anni di assenza, allo Space. Sono molto contento, perché è come essere tornati a casa. Sono tornato alle mie origini, e sono molto contento. La Troya rappresenta quel fritto misto che è l’isola, è una festa con pubblico gay, ma friendly; è la festa dell’isola, dove tutte le culture e orientamenti sessuali possono convivere senza alcun problema, senza che ci sia la ghettizzazione con frasi del tipo “locale per...”. È una festa di libertà e un po’ trasgressiva, dove ognuno si esprime come può. Per me, La Troya rappresenta al meglio una certa anima di Ibiza; è una delle feste più antiche che ancora resiste. Questo è l’ultimo anno dello Space, dopo 27 anni di attività. Per questo motivo tutto quello che faccio lì quest’anno è un evento. Lo Space rappresenta l’isola che conosco. Probabilmente continuerà da un’altra parte, perché Space è uno dei brand più forti al mondo e sembra strano che tutto finisca così. Anche noi, come La Troya, continueremo, ma la location è ancora top secret. EVERYDAYLIFE Barcelona english version ON www.trend-discotec.com Matteo Bonsanto Ibiza, l’isola del benessere IBIZA L’isola ti rigenera Ibiza è un’isola magica, dove la gente sorride e dove si percepisce una grande energia, è l’isola del Sole. È un’isola che raccoglie gente proveniente da tutto il mondo, che viene a Ibiza non solo per le feste, le discoteche e il divertimento. L’isola ti rigenera. Quando si mette piede sull’isola, è come se si venisse proiettati su un altro pianeta; lì vedi cose che in altre parti del mondo non vedrai mai. Ci sono varie situazioni di musica, moda, cibo... l’isola negli ultimi anni è diventata stra ricca. Sta diventando l’isola del benessere, con tante spa e luoghi per fare le terme, mangiar esano e farsi massaggiare. Prima l’isola era troppo popolare, da 4 anni a questa parte si è cercato di “ripulire”, e sono arrivati i Cipriani, i Just Cavalli, che prima non c’erano. Tutti i club sono cambiati Tutti i club sono cambiati, o stanno cambiando. Il Pacha ha preso il Lio (prima era il Divino), situato a soli 400 m dal club, l’ha ristrutturato ed ora è un locale bellissimo, sulle rocce che danno sul mare, con un’atmosfera molto fashion e una presenza femminile alla sera che raggiunge l’80% dei presenti. Lo stesso Pacha si è ristrutturato. Dello Space, si dice che il prossimo anno chiuderà e che l’Ushuaia farà un ponte illuminato che collegherà i due locali; non sappiamo come si chiamerà il locale al posto dello Space. D’altronde, l’Ushuaia può far suonare dalle 12 alle 24, per cui gli serviva un luogo dove i clienti potessero suonare dopo la mezzanotte. L’Ushuaia al momento è il top, ma stanno aprendo altri club. Penso ad esempio all’Heart, che all’apertura ha avuto Sven Vath. All’interno ospita tutte pareti illuminate con grandi schermi. Sulle colonne proiettano immagini diverse ma sempre molto strane. Anche il Privilege è cambiato, ma rimane un punto di domanda, perché al suo interno si organizzano feste di altri, che non sempre hanno portato grande affluenza di pubblico. Non solo discoteche Altri luoghi da visitare a Ibiza sono senza dubbio le spiagge: penso al Coco Beach, e al Sa Trinxa, che Moriaghi ha trasformato da chiringuito a luogo strapieno di gente. Poi ci sono i bar, tra i quali spicca il Pirata, al porto. Titolare è Gualtiero, persona squisita, che tutti vanno a salutare prima dlel’inizio della serata. Chupito dopo chupito si è pronti a suonare. Ibiza On Tv Frequento Ibiza dai tempi di Radio Deejay, quando con Cecchetto si andava sull’isola negli anni Ottanta. Ricordo che un giorno – dopo aver prodotto tra gli altri i dischi d Sabrina Salerno, Sandy Marton, e il primo album di Lorenzo – capii che la discografia non mi dava più nulla. Così, nel 2000 cercai una soluzione su internet e iniziai a occuparmi di radio sul web, facendo un po’ di esperienza. L’idea della TV mi venne nel 2006, quando domandai se esistesse la tv di Ibiza, e la gente del luogo mi rispose che qualche truppa televisiva c’era, che si fermavano una settima e poi se ne andavano. Erano quei servizi che descrivevano il lato cattivo di Ibiza. Così ho deciso di creare IbizaOnTv, che è cresciuta di anno in anno, raggiungendo i 6 milioni di utenze provenienti da tutto il mondo. L’idea è stata quella di intervistare i dj top a livello mondiale. Il format è rimasto quello, perché i dati confermano che il pubblico vuole sentire e guardare i dj star. Per questo IbizaOnTV funziona. In futuro, l’anno prossimo, l’obiettivo è di avere una mia radio FM sul posto, fare interviste radiofonicamente e riprendere live in streaming. L’altro obiettivo è riuscire ad avere una televisione sul digitale, che si chiamerà Ibiza TV. Energia alternativa Per me l’isola è speciale, a partire dal punto di vista naturalistico: forse non tutti sanno che tra le spiagge più belle del mondo ce ne sono un paio di Ibiza. Ma ciò che rende l’isola un posto unico è lo spirito che la anima, quel modo di vivere un po’ frikkettone che in un certo modo ti fa sentire libero. C’è una disinvoltura negli atteggiamenti, che probabilmente deriva dalla storia dell’isola: luogo frequentato da pirati, divenuto poi luogo dove Franco deportava i gay, e dove anche le streghe erano state portate in passato. Si è formata un’energia alternativa, che poi è il quid che la rende così speciale. Per quanto mi riguarda, io vivo sia la parte più legata alla natura, le spiagge e il mare, che la night life. Come è cambiata l’isola Sono 20 anni che vengo a Ibiza, e l’isola è cambiata. Non voglio dare un giudizio nostalgico, per alcuni era più bella prima, quando era più selvaggia. È vero che negli ultimi 10 anni l’isola è divenuta più pop commerciale. Ci sono molte attività pensate per i super ricchi, una volta era più spartana. In passato era diventata fin troppo underground; quando gli after erano all’apice del loro successo, sicuramente era divertente, si poteva ballare 24 ore su 24, ma poi trovavi gente in giro e sulla spiaggia in uno stato pessimo. Adesso, secondo me, l’isola è abbastanza equilibrata, nel senso che puoi fare mare serenamente senza incontrare gente mezza morta. È divenuta più di lusso, esclusiva per certi aspetti, ma non è necessario fare una vita costosa per divertirsi a Ibiza, ci sono una serie di alternative che ti danno la possibilità di divertirti anche con tasche normali. Il compromesso, secondo me è la soluzione migliore. Il Blue Marlin di Ibiza Lavoro al Blue Marlin da 9 anni. È un luogo molto bello, in una posizione fantastica, una caletta tra le più belle baie del sud di Ibiza. Il locale nasce dall’idea di fare un beach club dove prendere il Sole, mangiare, ascoltare della musica di qualità, con un dj che inizia a suonare dalle 14. Poi ci sono le serate con ospiti (venerdì, sabato e domenica), che iniziano verso le 20 e continuano fino a mezzanotte. C’è anche un clubettino interno, per ballare dopo le 24. Al Blue Marlin si vive la magia di poter ballare sotto le stelle, godendo di un’altissima qualità sonora, sia in termini di impianto che di selezione, con dj preparati e generi musicali che vanno dalla house alla deep. È un luogo eccezionale, che da un paio d’anni vince il premio come miglior beach club del mondo. Tommy Vee LA MIA ESTATE IBIZENCA AL beach club Blue Marlin Ushuaia Ibiza Beach Hotel More than a club Come ottenere l’eccellenza Quali sono i fattori che determinano il successo di un club? La musica che viene suonata? L’atmosfera che si respira? Il design e l’architettura della struttura che ospita il club? Da qualunque punto di vista lo si guardi, Ushuaia è l’emblema del top club, inserito da tutti gli esperti di settore nelle classifiche delle migliori discoteche del mondo, e spesso come la migliore in assoluto. Non potrebbe essere altrimenti, per un club che ospita feste con i dj più famosi del mondo, camere con design all’avanguardia, servizio impeccabile, ristorazione d’eccellenza. La realizzazione di un sogno Sorto a Playa Den Bossa nel 2011, risultato della trasformazione di un hotel di lusso in disco, è la realizzazione del sogno del suo fondatore e direttore artistico Yann Pissenem, che prima di sbarcare sull’isla pensava che Ibiza fosse un grande party all’aria aperta, con persone che ballano sotto il sole, la luna e le stelle circondate da una grande atmosfera e grande musica. Quando arrivò sull’isola e vide di persona che la realtà era fatta di club con ambienti fumosi e scuri, con la musica sparata a tutto volume e un pubblico fatto solo di giovanissimi, e orari che andavano dalle 2 alle 7 del mattino, ebbe la geniale idea di concepire qualcosa di diverso: un concept che fosse adatto sia per i giovani che per un pubblico adulto. Così è nato l’Ushuaia, luogo perfetto per godersi lo spirito dell’isola durante il giorno con amici e famiglia e, allo stesso tempo, godersi la gioia dei party del tardo pomeriggio e della sera. Con la scelta dell’orario, dalle 5 del pomeriggio a mezzanotte, è riuscito a catturare un ampio mix di pubblico, trasportato dalla miglior musica elettronica a livello mondiale, con i giovani a ballare sul dance floor e il pubblico più adulto in spazi più confortevoli, delle aree VIP pensate ad hoc. Estate 2016 Tra gli artisti che si esibiranno questa estate all’Ushuaia, segnaliamo Martin Garrix, David Guetta, Axwell e Ingrosso, Steve Aoki, Armin Van Buuren, Kygo, Avicii, Solomun, Nervo, Robin Schulz. IBIZA Come nessun’altra al mondo Effettivamente l’isola è cambiata, ma è tutto il mondo ad essere cambiato. Malgrado ciò, l’isola continua a conservare una magia speciale che crea dipendenza e che non si incontra in nessun’altra parte del mondo. Flower Power è cambiato Quest’anno Flower Power presenta uno spettacolo completamente rinnovato. Mantenendo l’essenza della festa, creata da Dj Piti nel 1980, aggiungiamo una nuova sala, Superfly, più centrata sulla musica anni ‘70, mentre nella Main Room suona il meglio degli anni ‘60. È importante che la festa mostri ogni anno un aspetto rinnovato, senza perdere la propria identità. Flower Power è una festa intergenerazionale e internazionale. Gente di età diversa, dai giovani affezionati alla psicodelia e al rock agli autentici hippy, che vissero la rivoluzione cultrale degli anni ‘60. Un evento a Ibiza che non sia Flower Power? DC10, che ha una forte connessione con l’Italia, è un’icona delle festa di Ibiza. Così come l’Amnesia, il club dove creammo la nostra festa “Made in Italy” e con il quale abbiamo una relazione molto speciale. english version ON www.trend-discotec.com Rossano Lucidi e Alessandro Gaeta FLOWER POWER Al PACHA Lorenzo Gianeri aka Lollino è nato e cresciuto a Torino. Influenzato dal sound elettronico degli anni ‘90, inizia da molto giovane a mettere dischi. The Plug, Krakatoa, Pop Killer e Doctor Sax sono i party che lo fanno affermare all’interno della scena cittadina fino a diventarne uno degli esponenti principali. Nel 2007 diventa il Dj resident del team Movement. Ha suonato in alcuni dei più importanti club europei, dal Moog di Barcellona, al Club de Visionaere di Berlino, passando dal DC10 e il BoraBora di Ibiza fino ad arrivare a suonare nella capitale americana della techno, Detroit. Questa esperienza nei club gli ha permesso di trovare spazio sui palchi dei maggiori festival come Kappa FuturFestival, Movement Torino,e Plastikman Tour 2007, dove ha suonato davanti a più di 20mila persone. Attualmente è il dj resident della serata Shout del Loud Club di Torino. Descrivici la tua musica Non penso di saper definire la mia musica con un solo genere o una parola, è molto influenzata dal mio stato d’animo del momento e dal luogo in cui mi trovo a suonarla. Prediligo comunque un suono allegro che trasmetta vibrazioni positive, ma sono sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo. Nei miei set mi piace molto spaziare dalla house alla techno cercando ogni volta di suonare qualche disco nuovo, qualcuno più “ricercato” mischiandoli a pezzi storici e immortali. Qual è uno o più dj a cui ti ispiri? I due artisti a cui mi ispiro maggiormente sono Ricardo Villalobos, per il suo modo imprevedibile ed eclettico di suonare e scegliere i dischi, con stile ma pur sempre con groove, e Mathew Johnson per quanto riguarda la parte live, un mondo che ho scoperto da qualche anno e a cui mi sono appassionato molto. Insieme al mio socio Stefano Genta ho appunto iniziato un nuovo progetto parallelo “dal vivo”, chiamato Soundside, fatto di drum machine, sintetizzatori e nottate insonni in studio a fare le prove. Cosa rappresenta Ibiza per te? Dopo Torino, il luogo dove ho coltivato la mia passione è stata proprio Ibiza; da piccolo lavoravo tantissimo per potermi permettere anche solo una settimana su questa magica isola, dove potevo ascoltare i miei dj preferiti e ballare in questi locali incredibili. Ho sognato per anni di poter mettere i miei dischi su quest’isola e ora non mi sembra ancora vero di poterlo fare sul serio! Mi ricordo che il secondo anno che sono stato a Ibiza suonavo e organizzavo una festa con un mio amico in un piccolo chiringuito sulla spiaggia, avevamo finito tutti i soldi per farci promozione, quindi abbiamo chiesto al proprietario del “locale” di tenerci tutti i nostri bagagli in un magazzino; siamo rimasti un mese a dormire in spiaggia o dove capitava, facendoci la doccia in mare o nei bagni del club per poterci permettere di continuare a suonare e rimanere li per tutta l’estate. DJ LOLLINO Vincitore Italiano del Burn RESIDENCY IBIZA è dove ho coltivato la mia passione CLUBBING CLUBBING AMBIENT CLUBBING DISCO & SHOW don’t mind me saying www.qiclubbing.com CLUBBING RESTAURANT Oltre 15 anni di successi, arredi, cura nei dettagli Gli show sono speciali musical all’interno di una Una cucina certamente con una marcia in più. e nei particolari, show & guest internazionali, serata disco, un intrattenimento di carattere, una Grande equilibrio, capacità di innovare piatti il Qi Clubbing ama essere unico. vision superiore alle altre serate comuni. dalla tradizione Italiana a prelibatezze di sapori La struttura è innovativa e sempre elegante. Costumisti, coreografi, scenografi, dj, cantanti, internazionali grazie ad un approccio critico, Ospiti da tutta Italia, e dall’Europa, per ammirare modelle, ballerini ed artisti del light design raffinato e non nostalgico. le performance del Qi Show dove bellezza, lavorano per la preparazione degli show, curando Molta attenzione alla leggerezza. professionalità e suoni creano l’atmosfera ogni dettaglio, realizzando costumi a tema con Particolare selezione nella cantina dove vengono coreografie e scenografie. perfetta del clubbing. ospitati sapori e profumi dell’eccellenza dei vini. Questo è l’intrinseca filosofia del brand, uno stile, Il Qi clubbing è l’unico club in Italia dove è Il Restaurant Qi clubbing si conferma nella un modo di interpretare e di vivere la moda, tutto possibile assistere ad uno spettacolo di questa meritata ristorazione del Bel Paese. grandezza e stile. questo è creare moda. IL CLUBBING PIÙ BELLO D’ITALIA INTERVISTA GINO LIGUORI Oltre 15 anni di successi, arredi, cura nei dettagli e nei particolari, show & guest internazionali, il Qi Clubbing ama essere unico. La struttura è innovativa e sempre elegante. Ospiti da tutta Italia, e dall’Europa, per ammirare le performance del Qi Show dove bellezza, professionalità e suoni creano l’atmosfera perfetta del clubbing. Questo è l’intrinseca filosofia del brand, uno stile, un modo di interpretare e di vivere la moda, tutto questo è creare moda. FORMENTERA FEDERICO Pigna Formentera e il pineta con Eleganza e divertimento Radice italiana Mentre Ibiza è una realtà molto più internazionale, Formentera ha una forte radice italiana, di conseguenza le tendenze sono molto simili alle nostre, ma con un accurato lavoro si possono far assimilare anche alla nostra clientela quelle che sono non più mode, ma vere e proprie realtà “internazionali”. Si potrebbe migliorare Formentera, negli ultimi anni è cresciuta molto nella ristorazione e nell’intrattenimento notturno, a mio parere manca un servizio di qualità sulle spiagge anche se penso andrebbe fatto solo in determinati punti per non snaturare troppo Il carattere naturale dell isola. Carattere “isolano” Il nostro club offre al cliente organizzazione, professionalità, divertimento e una programmazione musicale molto varia che rompe schemi monotoni e garantisce la possibilità di accontentare tutta la nostra vasta clientela, ragazzi che hanno dai 25 anni fino ai quarantenni, che pretendono un certa qualità di servizio e programmazione, accompagnandoli dall’aperitivo, attraverso la cena fino alle prime luci del mattino. Il Pineta è un bel locale, ben organizzato, ben frequentato, con un ottimo servizio, ma soprattutto si fonde bene con la qualità e il carattere “isolano” senza snaturarlo. Un locale elegante e divertente. L’isola è cambiata La clientela di Formentera oggi è più internazionale e il panorama musicale si è evoluto di conseguenza. Oggi le serate di punta sono Mamacita, con il suo hip hop e reggaeton, e Glitter con house e glamour. In alternativa si possono fare quattro salti all’italiana al The Beach. Ballare in riva al mare Al Rigatoni anche quest’anno dovete aspettarvi tanto tanto divertimento. La nostra formula è quella di sempre: puro divertimento! Da noi ci sono clienti dai 6 ai 66 anni, che ballano e cantano insieme, in riva al mare. È un’emozione unica. Da noi musica dal vivo e cena spettacolo. Davidone Formentera, sempre più internazionale come IL RIGATONI MIKONOS Avete mai preso in considerazione una sana alternativa dall’Isola più celebrata del mediterraneo (Ibiza)? Oggi ve ne voglio prospettare una: Mykonos. I divertimenti sono di qualità e - per la maggior parte - gratis. La disco più famosa è il Cavo Paradiso, costruita nella roccia la discoteca si affaccia sulla spiaggia Paradise, ad occhio e croce oltre 3000 mq su cui ballare con un ottimo impianto. Dj ormai “commerciali” di sapore mondiale. Il pubblico è quello chiassoso di ragazzini, ma in una variabile più chic rispetto a Ibiza, anche se dipende dal periodo. Il “grosso” del divertimento è concentrato nel paese che, per chi lo conosce, è un dedalo di viuzze strette che si confondono tra negozi, boutique, ristoranti bar, quasi un immenso centro commerciale a cielo aperto. Il Caffè di Pierro è un disco bar sopra il primo bar Pierro’s (locale storico di drag queen). la musica è techno e molti sono i giovani che affollano il locale. Si riempie tardi, ma dopo l’una di notte l’atmosfera è divertente, grazie anche alla veranda. Il Jakie’O è un locale gay oriented ma li nessuno si fa problemi, anche gli etero sono benvenuti. La musica è terribile, un misto di hit e altre cose strane da classifica ma se volete divertirvi da sobri va bene, lo spettacolo è assicurato e le ragazze bellissime. L’Icaros che trovate sopra il bar Manto è molto gettonato, rinnovato da poco e apparentemente tranquillo. Da tenere d’occhio nei party notturni che vengono promozionati quasi in segreto. Clientela giovane, internazionale, prevalentemente etero. Per le “rockstar” amanti di pearcing e tatuaggi il Ramrod è un piccolo disco bar situato nella affollata piazza dei taxi, musica rock e sguardi da star. Curioso il piccolo bar Diva, riservato alle lesbiche. Si trova vicino alla Piccola Venezia. Ci sono finito per caso, se avete velleità di conquiste e siete uomini mollate il colpo. Alternativo l’aperitivo all’Elysium Hotel, albergo gay friendly dove ogni sera dalle 20 nel patio vanno in scena musica e spettacoli colorati e divertenti. Per le spiagge non c’è che l’imbarazzo della scelta. Cercate Paradise Beach e nella baia successiva Super Paradise accessibile da una ripida discesa. Fornita di disco bar con piscina e tanta musica hit radio, il ristorante è da urlo, si mangia da Dio ma occhio al conto, questo vale per tutte le spiagge e ristoranti “di grido”. Psarou ad esempio piccola spiaggia di sabbia bianchissima con tanto di servizio hostess che vi accompagnano al lettino e pronte a scattare ad ogni minimo cenno di bisogno è particolarmente frequentata da supervip, il ristorante è fantastico, si mangia benissimo ed è immerso in un giardino mediterraneo da far mancare il fiato. Da evitare se non volete investire meno di 200 euro per un giorno di spiaggia, e particolare rilevante, è l’unica dove il parcheggio dei motorini è a pagamento. Decisamente più alla portata Elia, si raggiunge da Ano Mera e si presenta come una lunga distesa di sabbia che contrasta con il mare cristallino, anche qui è possibile pranzare con i meravigliosi piatti offerti dalla cucina tradizionale greca in un comodo, accogliente ristorante. La mia preferita rimane Skorpios, ottimo ristorante, servizio superbo, party interessanti in una cornice da sogno, servizio spiaggia superlativo. Pubblico molto interessante, adulto, modaiolo, ricco ma non cafone. In conclusione lascerei Ibiza ai ragazzini ed amanti degli anni ’90 inteso a chi non ha mai vissuto atmosfere di eccessi che la mia generazione ha ampiamente abusato e ora, con la maturità trova tremendamente noiose. In alternativa godersele in periodi dell’anno dove la calca non sia insostenibile e la maleducazione non rovini i momenti piacevoli, sempre più rari, da dedicare alla ricarica delle batterie. Ciao e buone vacanze, anche se scegliete di passarle all’Idroscalo. MASSIMO COMINOTTO MIKONOS è L’ANTI IBIZA AFTER EIGHT style GUIDE Luoghi e tendenze dell’estate italiana Quali tendenze della moda osserveremo quest’estate? “Seguo molto la moda, ma non sono molto brava nel mettere in atto ciò che vedo alle sfilate e ciò che leggo sulle riviste. Mi definisco una “forever black”: vesto di nero anche in pieno agosto e pochissime volte indosso un paio di tacchi. Sono pigra e preferisco la comodità. La mia tendenza per l’estate in fatto di moda sono un paio di jeans strappati, Converse borchiate e canotta... tendenza da “anime rock” come me” Yaya (Dj) Perché un locale è di tendenza? Perché si sceglie quel locale piuttosto che un altro? Lo abbiamo chiesto ai proprietari di alcuni dei club estivi più prestigiosi in Italia e, soprattutto, a chi quei locali li frequenta. PHI BEACH PERCHé vENGONO “Si arriva al Phi Beach per la prima volta condotti da un richiamo molto glamour e da un istinto di curiosità verso un luogo che attrae con la stessa forza magnetica persone di diversa estrazione sociale, nazionalità, interessi, occupazioni ed esigenze. Poi, si finisce per restarne inesorabilmente rapiti per il suo fascino armonioso e la commistione tra natura e spettacolo. Il Phi Beach è sì un luogo di rara bellezza, per la sua posizione geografica unica che gode di un tramonto impareggiabile, ma è soprattutto un teatro di incontri all’insegna del divertimento, dell’ottima cucina, della musica più cool, degli effetti speciali più ricercati e delle emozioni che non si dimenticano. La gente sceglie il Phi Beach perché ritrova nella formula del locale la dimensione vacanziera ideale; quella che consente di passare un pomeriggio di sole al mare, spostarsi per godere di un meraviglioso aperitivo al calar del sole, assaporare una cucina probabilmente senza rivali in tutta l’isola e ballare sotto le stelle riuscendo a rincasare ad un orario che permette di riposare e sfruttare appieno la giornata successiva fin dal mattino. La verità è che si sceglie di venire al Phi Beach solo per la prima volta, dopo aver scoperto questo posto incantevole non si può più fare a meno di tornarci” Luciano, proprietario Phi Beach FORTE CAPPELLINI, Baja Sardinia (OT) phibeach.com Il Phi Beach sorge sulla strada per Baja Sardinia, protetto da maestose rocce modellate da mare e vento. Location di rara bellezza, è un Open Air Club situato a ridosso della fortezza militare napoleonica Forte Cappellini. Dalla sua posizione, ogni giorno, si gode l’emozione di uno dei tramonti più belli del mondo. Sole, mare, musica e divertimento anche di sera. Per quanto riguarda il mondo moda, credo che quest’anno andranno molto le sneakers e le catene, si sono viste in molte passerelle ultimamente e credo che il giubbotto in pelle da bikers non mancherà sicuramente. Le persone e i luoghi per essere di tendenza, a loro modo, devono avere determinate caratteristiche. Se parliamo di persone, la forte personalità e la capacità di rendere unica ogni cosa proposta non devono mancare; se parliamo di località turistiche, l’unicità e la semplicità nel rendere indimenticabile il soggiorno e le attività proposte al cliente sono imprescindibili. Per entrambi, più si è in possesso di una caratteristica forte, più si è di tendenza. Un luogo da visitare sicuramente d’estate in Italia resta Gallipoli, anche se Forte dei Marmi e la riviera adriatica sono sempre sul podio. Gianmarco Valenza (Fashion Influencer) PERCHé vado “Vado al Phi Beach perché è un posto unico al mondo, incantevole e suggestivo, dove tutto diventa magia. La musica è in linea con la location e il suo famosissimo e magico tramonto. Il servizio è ottimo, come ottima la cucina, dove puoi mangiare e osservare il fantastico panorama contornato dal famosissimo Forte Cappellini. La gente che lo frequenta è di altissimo livello, e mi piace molto anche il modo composto della gente nel divertirsi. Insomma, un posto che prima o poi devi frequentare nella tua vita” Margie, cliente Phi Beach (Photo: Mario Gramegna - Styling: Valeria Martinelli) AFTER EIGHT style GUIDE MAMA’S CLUB PERCHé vENGONO “I nostri clienti scelgono il Mama’s per l’innovazione che riusciamo a garantire di anno in anno. Motivo del successo, oltre alla stupenda località in cui si trova il club, è sicuramente l’efficienza dei servizi offerti, rinomati nel comprensorio per eleganza e professionalità. Grazie alla qualità delle serate proposte, in tre anni di attività, il Mama’s continua ad attirare un’ampia clientela, che ha portato a sviluppare più serate con vari generi musicali, per soddisfare i gusti di tutti. Con l’aiuto del nostro direttore artistico Andrea T Mendoza, ci impegniamo al fine di rendere ancora più piacevole, divertente e alternativa la presenza nel nostro club. Siamo riusciti a creare il nostro spazio nella movida notturna e tutti i nostri clienti sanno che non li deluderemo nel loro divertimento” Mara Ventrice, proprietaria Mama’s Club via Covello, Scalea (CS) www.acadieclub.com Struttura dal fascino incomparabile e dalle magiche atmosfere, da oltre 25 anni è protagonista delle notti e del divertimento estivo della Calabria e di tutto il sud Italia. Le cupole arabeggianti dell’Acadie Club rievocano stile e fantasie orientali; il club domina dall’alto della petrosa di Scalea, a strapiombo sul mare. Quest’anno, dopo un restyling e in sinergia con Qi Clubbing, si fonde in un’unica struttura con l’obiettivo di diventare il punto di riferimento del meridione. Lungomare Europa, Soverato (CZ) FB: mamasclubsoverato Il Mama’s club, gestito da Mara Ventrice, con la direzione artistica di Andrea T Mendoza, durante luglio e agosto è frequentato anche da molte persone provenienti da tutta Italia. La programmazione, attenta in ogni dettaglio, regala un sogno diverso ogni sera. Le zone privé rialzate fronte pista sono dotate di sedute e divani da dove si può vedere tutto il litorale. Lo staff, accogliente e attento al servizio nei minimi dettagli, fa di questo locale un punto di incontro esclusivo e molto frequentato. “Sicuramente il grande ritorno della House Music, della deep house e della disco pop dance (quindi più melodia oltre che ritmica), e senza ombra di dubbio le serate Hip Hop/R’nB e reggaeton” Gaty (vocalist) PERCHé vado “Il Mama’s? Beh, che dire... per me non è un locale ma uno stile di vita. Mi trovo lì ogni sabato notte, ma non c’è mai la stessa serata, sembra d essere sempre in un locale diverso: varietà musicale, servizio eccellente... adoro quel posto!” Piero Tino, cliente del Mama’s Club ACADIE CLUB PERCHé vENGONO “La gente sceglie Acadie perché si è ricreata quell’energia che tanti anni fa distingueva il club dagli altri; siamo riusciti a ridare enfasi e magia a un posto che merita veramente, un luogo dove poter passare notti e serate indimenticabili. La gente ha capito e ha scelto noi per passare la propria estate in compagnia di bella gente e bella musica, ed esprimere il proprio modo di vivere la notte. Abbiamo mirato a un servizio impeccabile e preciso. Lo staff è carico e compatto e questa formula il nostro cliente la percepisce e non ci abbandona” Alda Liguori, proprietaria Acadie Quale genere musicale andrà per la maggiore quest’estate? “Le produzioni discografiche continuano a sfornare hit reggaeton-latino posizionandosi in vetta alle chart di tutto il mondo. Molte organizzazioni, tipo Senorita, hanno strutturato delle one night itineranti, con dei veri tour, proponendo specificatamente questo genere con un successo inaspettato. Nel panorama clubbing secondo me, per quest’estate, ci sarà un’ulteriore contaminazione un po’ funky house” Andrea T Mendoza (Dj) “Secondo me il nuovo genere, molto amato dalle donne, che sta già prendendo piede soprattutto all’estero, è il tropical house. Anche se la vera musica disco rimane la tech house. Attualmente la tendenza che soppianta tutto è l’hip-pop. Ormai le donne senza il twerk non mettono neanche piede in discoteca, preferiscono lasciare il loro chappet sulla sabbia a meno che non ci sia un regton o un pezzo hippop che sta suonando” Miss Morena (vocalist e cantante) AFTER EIGHT style GUIDE ZEN PRAjA BEACH CLUB Lungo Mare Lido San Giovanni, Gallipoli (LE) FB: prajadiscogallipoli Un locale in continua evoluzione, location storica della litoranea gallipolina, sempre attenta alle novità, ma in grado di mantenere uno stile e una classe inconfondibile. Posizionato a ridosso delle spiagge, il Praja è il risultato dell’innovazione incastonata nella natura più selvaggia. Arredi e strutture esaltano la location; salotti privé con pelle color bianco si accostano a strutture in acciaio nella dance zone. Punto di riferimento per serate suggestive, con selezione musicale ricca e variegata. PERCHé vENGONO “Al Praja la musica è eccellente. Il club, oltre a party d’ogni tipo, grazie a festival come PopFest ed Il Grido, ospita la musica di top dj come Sebastian Ingrosso, Nervo, Bob Sinclar, Kenny Dope, Ellen Allien. Ma la forza del locale non è solo la musica: il servizio è all’altezza degli standard dei migliori club internazionali. Il nostro personale è preparato alla grande affluenza che qui, per fortuna, è costante. Vivere un dj set di una star qui non è come farlo in una location qualsiasi: i servizi sono al top ed il personale è sempre preparato a rispondere alle esigenze di ogni singolo ospite” Francesco Susca, proprietario Praja PERCHé vado www.lidozen.it Zen Beach è un meraviglioso stabilimento balneare della costa ionica del Salento, un mondo a parte nel panorama costiero della zona. Spiaggia attrezzata, lettini, ombrelloni, vasche idromassaggio, solarium, finger food d’eccellenza, raffinati cocktail: da Lido Zen l’eleganza e la classe si animano sia di giorno che di notte. La terrazza/privée Grey Goose sul mare per assaggiare le specialità finger food del sushi bar. Raffinati arredi per farvi sentire i signori della spiaggia. Un mare cristallino da assaporare con gli occhi e con le orecchie. Lido Zen dal primo pomeriggio fino al tramonto si anima con i migliori dj set dell’estate, per ballare al ritmo della selezione musicale più cool della stagione estiva per poi trasferirsi al Neesh il nuovo club disco la novità della costa ionica dove venire a ballare fino a tarda notte con i migliori djs set la gente più bella e la migliore animazione. “Il Praja di Gallipoli mi piace molto, è una delle discoteche che frequento più spesso. È un ambiente sano, in cui si può ascoltare la musica suonata da grandi artisti in pace in compagnia degli amici. Anche la location ha il suo fascino, nel senso che è a due passi dalla spiaggia, e nei vari spazi del club si può vivere la serata in modo diverso, ognuno seguendo i propri gusti musicali. Se hai voglia di ballare, il dancefloor è perfetto; se vuoi solo chiacchierare, un angolo tranquillo lo trovi sempre”, Fabiola Spaziani, cliente Praja MAESTRALE PERCHé vENGONO Baia Verde, Gallipoli (LE) “Pur essendo i titolari del Maestrale, abbiamo deciso di comportarci sempre da ‘clienti’, abbiamo cercato di offrire ai visitatori tutto ciò che noi stessi avremmo voluto trovare: cordialità, prodotti di ottima qualità, musica variegata, professionalità. Il Maestrale per noi è una prova che dura ogni giorno, non ci siamo mai fermati nella ricerca delle novità ma, soprattutto, della crescita dal punto di vista professionale. Ogni cliente è un motivo in più per migliorarci, il dialogo con loro, la nostra presenza in ogni momento ci consente di capire in che modo fare al meglio il nostro lavoro. Credo sia questo il motivo per cui la gente sceglie di passare i propri momenti di relax insieme a noi, può sentirsi importante ma allo stesso tempo utile e forse anche un po’ parte di questo splendido viaggio che si chiama Maestrale” Emanuele Moscara e Gabriele Sticchi, proprietari Maestrale Molo S.S. Martiri, Otranto (LE) FB: MaestraleOtranto Ad Otranto il Maestrale è il locale di cui si sente parlare di più; nel pieno centro della splendida località marina, è un posto suggestivo e unico dove atmosfere sonore ricercate e il profumo del mare si fondono perfettamente. Aperto da colazione fino a notte fonda, rappresenta una delle poche realtà multi-concept del Salento. Imperdibile l’ora del tramonto. Fiaccole, candele e antichi gozzi dei pescatori locali fanno da cornice ai dj set nazionali e internazionali che accompagnano i clienti dalla sera fino a tarda notte. Non perdete la ricca e pregiata selezione non solo di vini e bollicine ma anche di gin, vodka, tequila e whisky. PERCHé vado “L’aria che si respira al Maestrale di Otranto sa di sorrisi, buon gusto e professionalità. Ogni momento della giornata è quello giusto; ad accoglierci troviamo sempre i titolari che ci consigliano un buon drink e tutto lo staff sa essere presente e attento. I ragazzi che gestiscono il Maestrale sanno trovare sempre il tempo di dedicarsi a noi nonostante ci sia tanta gente e questo ci fa apprezzare ancora di più questo posto, in cui ci sentiamo sempre come fossimo a casa. L’orario dell’aperitivo è un momento magico, ottima musica, un assaggio di prodotti tipici pugliesi e drink di datata che ci fa rilassare e divertire. Al Maestrale ci si affeziona come fosse un buon amico” Simone Rizzo, cliente Maestrale PERCHé vENGONO Entrando allo Zen ti sembra di veder fermarsi il tempo, tutto dà una sensazione di relax e di benessere, dalla musica lounge che stuzzica i sensi alla meravigliosa terrazza con i divanetti al piano superiore, alla splendida zona relax con vasca idromassaggio. Apprezzata dai clienti è anche la cucina a base di piatti di mare, tra ricchi antipasti, carpacci, gustosi primi piatti come, ad esempio, i cavatelli in bianco allo scoglio ed ancora ottimi secondi di pesce come il filetto di spigola d’orata ed i gamberoni sgusciati con insalata. Tutta un’altra storia la sera dove coinvolgiamo il cliente con eventi d’intrattenimento musicale con dj set e live music in collaborazione con Neesh uno dei club più glamour della costa ionica. Manolo Zambrini, gestore e organizzatore Zen Beach AFTER EIGHT style GUIDE PAPEETE PERCHé vENGONO “Dirti che è una grande famiglia, dirti che è casa mia, dirti che è il mio riferimento professionale è probabilmente scontato e magari riduttivo. Per molti è un luogo per far festa ogni week-end, aspettando con trepidazione il momento dell’happy hour; per alcuni è un luogo per staccare la spina alcune ore dallo stress quotidiano della vita; per altri è un luogo commerciale dove passi solo per vedere cosa succede. Altri dicono ‘mi ci hanno portata, non sono mai stata qui, ma ne ho sentito parlare’, e ancora ‘venivo da giovane adesso me la godo con la famiglia’. Dopo 16 anni, io e la mia famiglia abbiamo ancora stimoli di rinnovare, proporre e dare ospitalità a tutta l’Italia” Marco Soldini, proprietario Papeete Beach Terza Traversa 281, Milano Marittima (RA) www.papeetebeach.com Aperto tutti i giorni, con servizio spiaggia e ristorazione, aperitivo musicale dal lunedì alla domenica, beach party tutti i sabato e domenica. Il cliente ha a disposizione diversi privé sulla spiaggia, tutti riparati da un grande ombrellone di paglia, con posizione strategica vicina alla console, per godersi l’aperitivo. PERCHé vENGONO “Abbiamo reso il nostro ristorante un ambiente accogliente ed elegante, dove gli ospiti sono i veri protagonisti e sono partecipi della nostra grande passione per la buona cucina, fatta di materie prime di altissima qualità, e per il buon vino. Il ristorante vive diversi momenti: la cucina è affiancata dai liveshow, e a seguire da dj-set sempre diversi; inoltre la terrazza e il lounge bar offrono la possibilità di trascorrere serate piacevoli e divertenti in una location dove l’oro ti avvolge e ti regala emozioni uniche. E per i più nottambuli, abbiamo pensato anche alla colazione da gustare dopo la serata passata in discoteca. Per voi, in esclusiva, anticipiamo che ci sarà, a breve, una sorpresa: il Pepitino. Affacciato su viale Romagna, con il suo arredamento easy, vi accompagnerà per tutta l’estate offrendovi ricchi aperitivi e cene informali. Al Pepita siamo tutti protagonisti” Ettore Cabrini, Edoardo Cabrini, Martina Cabrini, proprietari Pepita “Sicuramente la tendenza oggi la detta chi si impegna a non seguire i canoni standard, chi con la propria creatività riesce a regalare un sorriso al pubblico, e a emozionare le persone che sono stufe della solita solfa” Gianmaria Unione (creatore Targamy) “La caratteristica che rende una persona o un luogo di tendenza, a mio avviso, è il saper mantenere l’originalità, quando non si cambia per colpa del turismo e si continua a seguire le proprie tradizioni” Pilatino (imprenditore) PERCHé vado “Il Papeete è un vero e proprio centro del divertimento; si può prendere il sole, fare un aperitivo o ballare tutta la notte. È un club sempre ben frequentato da bella gente e soprattuto da belle ragazze... il che non guasta. A Milano Marittima un posto come il Papeete non esiste, non ha eguali” Nicola Farinelli, cliente Papeete Beach Viale Romagna 68, Milano Marittima (RA) PEPITA Che cosa rende un luogo o una persona di tendenza? pepitarestaurant.com Il Pepita offre una cucina di qualità, dove lo chef diventa un ‘sarto del gusto’ e crea, piatto dopo piatto, un menù à la carte ricco di specialità mediterranee e ricette figlie della tradizione italiana. In una location esclusiva e totalmente rinnovata, nel centro di Milano Marittima, è possibile gustare ottimo cibo, facendosi coinvolgere dalla musica dal vivo in un’atmosfera accogliente. La cura dei dettagli e la professionalità dello staff rende il Pepita Restaurant un luogo versatile. PERCHé vado “Da anni ormai attendevamo un cambiamento, qualcosa di nuovo e ricercato dove poter trascorrere serate piacevoli all’interno di una location esclusiva. Ciò che colpisce, entrando nel locale sono l’eleganza ma, allo stesso tempo, la semplicità di un luogo in cui nulla è lasciato al caso. È bello pensare di poter trascorrere la sera- ta in un ristorante raffinato ed accogliente; l’ambiente è allegro, il menù ricco di piatti interessanti dove la qualità è posta in primissimo piano. La carta dei vini può sorprendere anche il cliente più esigente e tutto questo è accompagnato dalla musica live dei vari artisti che ogni settimana si alternano. La bellezza di questo posto passa dall’arredamento, dalla terrazza con la splendida piscina e dalla gente che lo frequenta. Quando la cena finisce e il ristorante si trasforma in locale più movimentato, dove si possono trascorre momenti divertenti e rilassanti in buona compagnia” Matteo Tedoldi, cliente Pepita “Avete mai notato, passeggiando per le città, come a pochi metri di distanza ci sia un locale strapieno di persone e accanto uno quasi vuoto? Ecco, questa per me è la ‘tendenza’, che altro non è che la definizione di ‘tendo ad andare’. Certo la novità, la ricerca del particolare e la qualità dei contenuti sono tutti elementi fondamentali, ma ovvi, per il raggiungimento del successo e quindi per fare tendenza... Ciò che appare e cioè l’elaborato finale è sempre e solo l’espressione di un qualcosa in più che ci appartiene. Non penso peraltro che siano la stravaganza o l’eccletticità le caratteristiche che possano fare di un soggetto un luogo o una persona di tendenza, ritengo invece che sia solo la genialità a spingere l’uomo a realizzare qualcosa di ‘unico’, trendy per l’appunto” Francesca Bucci (Comunicazione e Marketing) “Secondo me ciò che rende un posto ‘di tendenza’ sono le sue peculiarità, cioè le caratteristiche che lo rendono diverso. La stessa cosa vale per le persone; siamo in un ambiente che tende a omologare più che a differenziare. Tra le mode, i ritocchi estetici, la palestra e il vestiario ormai si vedono uomini e donne in giro somigliarsi come gocce d’acqua; quando un difetto, se portato con la giusta personalità, può rendere la persona molto più interessante” Hilary Voice (vocalist) DANCE ON AIR danceworld L’UNIVERSO DANCE DI RADIO 105 è anche su 105.net Miami Summer Sensation! L’estate a Miami parte con il botto: il 4 luglio la Magic City celebra il giorno dell’Indipendenza americana con feste e pool party in ogni angolo della città per tutta la notte, fino agli spettacolari fuochi d’artificio sulla spiaggia. Le terrazze dei grattacieli di Downtown, tra cui il Club 50 sulla cima del Viceroy Hotel, oppure l’Area 31 sul roof dell’Epic Hotel, organizzano happening super esclusivi, ma c’è anche chi preferisce prendere parte al party organizzato a bordo dello yacht Lady Wyndridge, che festeggia l’Independence Day al largo. Nel corso del mese di luglio saliranno in consolle nei diversi locali di Miami nomi da brivido della scena dance: da Thomas Gold ad Arty, da Roman Flugel e Green Velvet, da Skrillex a Galantis fino a … Justin Bieber! Questo e molto altro, il venerdì e il sabato dalle 21.00 alle 23.00 su Radio 105. I beat più ballati di luglio Dancefloor Hits Il venerdì e il sabato sera Radio 105 è 105 Club Nation, un viaggio musicale mozzafiato nel cuore dell’universo della musica elettronica. Al timone dello studio volante di Radio 105 c’è Fabiola, che ogni settimana esplora luci e ombre delle scene electro, techno, minimal e drum’n’bass. I protagonisti delle console planetarie, i musicisti, i produttori, le label, le collaborazioni, ma anche le hit di oggi, i capolavori di ieri e le ultime uscite firmate dai top-dj e dai newcomer italiani e internazionali. E poi tante anticipazioni, interviste esclusive, informazioni preziose, curiosità, gli update delle serate più importanti, i Festival, i dj set e i live set…e tanti pass per le one night da non perdere. 105 Club Nation è in onda il venerdì e il sabato dalle 23.00 alle 24.00 su Radio 105. •Drake - One Dance •Desiigner - Panda •J Balvin - Bobo •Joey Montana ft Akon - Picky •Max Brigante ft Didy - Rumba 105 Mamacita è in onda su Radio 105 il sabato e la domenica dalle 20.00 alle 21.00. Dua Lipa •Axwell ^ ingrosso Thinking about you janieck - feel the love (sam feldt extended) •Antonio Giacca Down like the river •Malachi feat. beth aggett just let it be •Dua lipa - hotter than hell (jack wins remix) •Illyus & barrientos strings •Kc lights temptation •Alex newell, jess glynne & dj cassidy - kill the lights •CLD together •Jason plug You are exceptional 105 In Da Klubb è in onda su Radio 105 il sabato e la domenica dalle 00.00 alle 4.00. Drake 1993 Uno dei programmi più amati di Rete 105 nel 1993 è senza dubbio Night Express. Un articolo su Trend di aprile di quell’anno spiega il motivo del successo: “... l’idea vincente, quella di portare in studio i musicisti e le rockstar più amate dai ragazzi, per una entusiasmante parentesi live”. Gli ascoltatori ne apprezzano la spontaneità e si divertono a immaginare la situazione calda Quattro ore non stop scandite dai beat e dai set dei top dj italiani e internazionali selezionati da Andrea Belli, “head of music” e dj resident di questo dance-show on-air su 105 da ben 12 anni! 105 INDAKLUBB è la notte dance firmata Radio 105! dello studio. Merito dei due “intrattenitori” di Rete 105: Angelo De Robertis e Paolo Cavallone. Oltre alla radio, Night Express conquistò anche il mondo delle discoteche. Questo il commento alla serata al Roncaccio di Bizzarrone (CO), con Paolo Cavallone: “... l’atmosfera ricordava, maggiorata, una situazione quasi da megaconcerto”. Visita www.trend-discotec.com e leggi tutto l’articolo. “Escape” nasce da una delle collaborazioni più importanti dell’estate 2016: Andrea Belli, Rudeejay e Mastro J. Andrea Belli è il DJ, produttore e anchorman di 105 InDaKlubb; Rudeejay è uno dei produttori più amati della scena italiana, è celebre per i suoi mash-up e bootleg. Insieme a Mastro J e Lili firmano “Escape”, un groove trascinante, un beat accattivante, un hook vocale perfetto per far infuocare i dancefloor questa estate. Su label Ego Music. NEW ENTRY Night Express 105 STORY Questi i 5 top brani più ballati di maggio: 10 Hit per infiammare il dancefloor • Deadmau5 - Snowcode • Michael Mayer - Kolsch - Dogma 1 • Kraak & Smaak - Toxic Love Affair (feat. Ivar & Sanguita) • Kidnap Kid feat. Leo Stannard - Moments • Tissu - Ground Loop • Jamie Jones feat. Hero Twins Land Of The Giants • Crookers - 05 A Place In My Heart • Claude VonStroke The rain break • Several Definitions & La Meduza Feed us • Blake Baxter - Our Luv Thomas Gold Mamacita Radio Show, la serata che fa impazzire migliaia di ragazzi è diventata un programma radiofonico, perché dai club italiani e internazionali a Radio 105 il passo è breve se il party è firmato Max Brigante e team Mamacita! Una line up d’eccezione composta da Max Brigante, Andrea Pellizzari, Roc Stars e Latin Lovers è protagonista della colonna sonora dell’esplosivo random-party con i beat più ballati dai vip e dal grande popolo urban, un melting pot irresistibile di hiphop, r&b, reggaeton e moombahton. Mixati originali ed esclusivi, remix e special guest che anche questa estate sbarcano, insieme a Max Brigante, a Formentera: tutti i mercoledì di luglio e agosto appuntamento al Pineta Club per ballare al ritmo di Mamacita e ad agosto, in diretta dallo studio di Radio 105 al centro della movida, Max presenta La Isla 105. Essential Tunes Summer 2016 TREND CAR Maserati Quattroporte S Q4 quando il fascino ha quattro porte Con la nuova Quattroporte continua con successo la tradizione delle berline sportive italiane. B di Emanuele D’Argenzio ella, affascinante e dallo spirito italico, questa è la Maserati Quattroporte, che grazie al nuovo restyling aggiorna la sua linea divenendo al contempo più aggressiva e sontuosa. Quintessenza delle berline sportive italiane, è destinata a continuare nel solco di una tradizione di successi. Con la nuova calandra che al centro riporta il Tridente e le nuove fiancate con minigonne in nero opaco la resistenza all’aria scende del 10%, a vantaggio di velocità, consumi ed insonorizzazione dell’abitacolo. Gli interni sono da vera ammiraglia: sui sedili troneggia la pelle firmata di Ermenegildo Zegna, sul cruscotto e sulle portiere la radica di legno è intarsiata con cura maniacale e si contrappone con eleganza al nuovo sistema multimediale con schermo touch da ben 8,4 pollici. Anche la meccanica è un trionfo di emozioni: due i 6 cilindri, benzina e diesel, con potenze tra 250 e 410 CV e la possibilità di abbinare la trazione integrale. Per i più esigenti c’è poi il 3.8 litri V8 da 530 CV, sviluppato da Ferrari. Ed infine due allestimenti specifici: Granlusso per il massimo comfort, Gransport per sentire tutta la potenza attraversare il proprio corpo. SCHEDA TECNICA Cilindrata cm3: 2979 Potenza max kW (CV)/giri: 302 (410)/5500 Coppia max Nm/giri: 550/2500 Emissione di CO2 grammi/km: 226 Trazione: Integrale Velocità massima (km/h): 286 Accelerazione 0-100 km/h (s): 4,9 Consumo medio (km/l): 9,7 Lunghezza/larghezza/altezza (cm): 526/195/148 Passo (cm): 317 Peso in ordine di marcia (kg): 1995 Prezzo: da 99.867 a 161.585 euro enjoy all you are Luminosity The luminosity of the precious gems in this collection is like a message a woman sends about her own personality and nature. Franco thinks every woman has a natural inner light that shines in her life every day. For commercial information contact us at : phone +39 0444.328927 email address [email protected]