Definizione delle motivazioni che richiedono l’attuazione del progetto
(contesto e target) Informare …la gente …sui…problemi dalla .droga.
per…i…giovani…e…come…si…trovino…in.
difficoltà…ad…affrontarla………… …………………….. …………….. ……………
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Ottavio e Federico
Definizione chiara e coerente degli obiettivi generali del progetto (
identificano il “risultato” che si vuole raggiungere con l’intervento, la ricerca
che si sta progettando)…descrizione…delle…droghe…piu…frequenti. e
…i…loro…effetti……………………………………………………
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IL MONDO DELLA
Fasi / Procedura del progetto. Individuazione del tema. Definizione dei
DROGA
nostri obiettivi. Elaborazione del materiale specifico. Progettazione
della veste editoriale. Metodologia ( tempi, contenuti/argomenti,
obiettivo specifico, metodi strumenti, risorse strutturali) Tempi: la durata
del secondo modulo professionalizzante del corso di apprendistato.
Contenuti/argomenti:Droghe…in. generale. ……
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Durata e termine : febbraio/marzo 2010
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Elementi del Project Work
Oggi giorno uno dei problemi principali per un giovane è la droga.
Le motivazioni cui il progetto è chiamato a rispondere.
E’ un problema che ci circonda quotidianamente e i giovani sono le vittime
principali, soprattutto nei paesi più poveri. Per la droga non ci sono differenze
di età o distinzioni razziali.
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In Italia un giovane mediamente comincia a drogarsi all’età minima di 14 anni,
iniziando principalmente con le sigarette e passando successivamente agli
spinelli. I più fortunati si fermano li, mentre gli altri proseguono il cammino in
un mondo molto vasto: LSD, PASTIGLIE, COCAINA, EROINA, MDMA,
KETAMINA, FUNGHETTI ALLUCINOGENI, SPEED, CAPSULE, MICROPUNTE e chi
più ne ha più ne metta…
Molte di queste droghe sono facilmente reperibili nelle varie discoteche dove
un giovane può farne acquisto con pochi euro. Coloro che lavorano se la
possono permettere con lo stipendio, ma altri si devono aggiustare a modo
loro, ossia rubando ai genitori o nei peggiori dei casi finendo in giri di spacci.
Molti di loro credono che la legge non li punisca affidandosi al famoso detto
“uso personale” che oggi giorno è il minimo della quantità che si può
possedere
L’obiettivo generale che concretizza l’idea e la soddisfa.
E’ il nostro lavoro descrittivo progettato in forma di opuscolo.
Argomento.
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Definizione dell’argomento del progetto.
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Motivazioni. Ragioni del progetto.
Il motivo che ci ha guidati in questo lavoro è stato ………….
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Il Progetto
Il Lavoro
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Le droghe si dividono in tre tipi di categorie: allucinogene, pesanti e leggere:
-droghe allucinogene: lsd, mdma, pastiglie, cartoni e funghetti. Queste droghe
vengono chiamate allucinogene perché distorgono la realtà dalla finzione
creando una forte dipendenza e visioni immaginarie. Possono essere assunte
mischiate con acqua o alcool. La maggior parte del materiale viene venduto e
importato da Amsterdam.
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Una sola pasticca di ecstasy è sufficiente a provocare gli stessi effetti
dell'Alzheimer, danneggiando in particolare la capacità di
apprendimento e la memoria.
La ricerca è italiana ed è stata condotta nei laboratori dell'Istituto
Neurologico Mediterraneo Neuromed di Pozzilli, Isernia, coordinata
dalla dottoressa Carla Busceti.
-droghe leggere: hascish, marijuana, olio da fumo. Vengono chiamate droghe
leggere perché solo un prolungato uso possono creare dipendenza. Per fare
uso di questi tipi di droga ci sono molti modi: bonghe, cilum, spinelli, Boston e
attrezzature varie… Questo materiale viene trovata con facilità in paesi come
Sudafrica e Sudamerica dove intere famiglie lavorano in veri e propri campi di
agricoltura.
Lo studio, durato due anni, partiva da studi clinici che mettevano in
evidenza deficit cognitivi in soggetti che facevano uso di ecstasy,
una delle droghe più usate dai giovani in discoteca.
Sono poi state somministrate ad alcuni topi dosi di MDMA
paragonabili a quelle che hanno effetto sul cervello umano: 120 mg,
pari ad una pasticca. Le alterazioni riscontrate nel cervello dei topi
dopo l'assunzione sarebbero sovrapponibili a quelle provocate dalle
varie forme di demenza.
L'ecstasy, derivato chimico della metanfetamina, modifica le
proteine che fanno parte dello scheletro delle cellule dell'ippocampo,
l'area del cervello dedicata al controllo della memoria.
L'alterazione di queste proteine provoca “grovigli” intracellulari simili
a quelli presenti nel cervello di persone affette da Alzheimer.
E basta una sola pasticca per provocare questi effetti. “In questo
caso, però – spiega la dottoressa Busceti – le alterazioni sono
transitorie e reversibili. Lo stesso accade dopo sei giorni di
somministrazione. Il problema è capire fino a quando questi effetti
restano reversibili”.
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L'inizio del buio
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A questo punto il consumatore di cocaina non può più fare a
meno di usare questa droga. Sarà pronto a sacrificare la sua
integrità, i legami con le persone che lo circondano e ogni sua
.
risorsa finanziaria.
Per di più la cocaina è abbinata ad alcool da un gran numero di
I
consumatori che tentano, bevendo, di alleviare i disagi mentali
che arrivano insieme al "down" (fine dell'effetto).
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La cocaina è una sostanza psicoattiva derivata dalla pianta
-droghe pesanti: cocaina, eroina, ketamina. Pure queste provocano una forte
dipendenza ma maggiormente delle altre. Difatti vengono chiamate pesanti
perché per mal taglio o uso eccessivo possono provocare la morte. Per fare
uso di queste droghe basta inalarle, fumarle o ancor peggio iniettandosele.
Queste droghe vengono prodotte e trasportate illegalmente da paesi asiatici e
Sudamerica, dove vengono estratte da piante naturali di papavero e
eritrossilacee e lavorate nelle raffinerie.
della coca. La pianta della coca cresce in prevalenza in Sud
America. A seguito di un procedimento di raffinazione le foglie
della coca arrivano ad assumere la tipica forma in polvere
bianca. I modi di assunzione con i quali questa polvere viene
usata sono per inalazione, iniettata per via endovenosa o
fumata. In ogni caso gli effetti della cocaina sono sempre
simili. La cocaina è una sostanza stimolante. In questi anni si è
diffusa rapidamente in tutta Europa e i prezzi sono
letteralmente crollati. Probabilmente una delle cause di questo
fenomeno è dovuto al fatto che la cocaina dà la sensazione di
poter sostenere sforzi e ritmi intensi. In una società dove la
routine lavorativa si fa sempre più stressante la cocaina
diventa una sostanza "comoda" per il consumatore che vede in
essa una "soluzione" ai suoi problemi.
Per triste ironia i "vantaggi" derivanti dalle prime assunzioni
diventano una trappola insidiosa dal quale è difficilissimo
liberarsi. L'illusione iniziale che la cocaina dia uno slancio fisico
e mentale e la capacità di affrontare ritmi e sforzi intensi si
trasforma ben presto in una dipendenza cronica che agisce in
maniera decisiva soprattutto a livello psicologico.
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Sono le forme in cui la Cannabis sativa (nelle varietà ricche di delta-9tetraidrocannabinolo, cioè il THC, il principio attivo) o la Cannabis indica
(sempre ricca di THC) vengono usate come
"droga". La marijuana è costituita da foglie e fiori essiccati e triturati.
L'hashish si prepara dalle infiorescenze della pianta femmina, le parti
più ricche di principi attivi. I derivati della Cannabis sono usati da
tempo immemorabile e le sue proprietà sono citate in testi cinesi e
indiani che risalgono al III millennio a.C. Fino a qualche decennio fa,
l'estratto fluido di C. indica era utilizzato in medicina come sedativo e
analgesico.
Effetti.
Accetto la classificazione botanica di R. E. Schultes che distingue due
specie: la C. sativa (alta fino a oltre 5 m, lussureggiante, robusta, con
rami e foglie piuttosto spaziati, foglie piuttosto lunghe, leggere e sottili)
e la C. indica (alta fino a 150 cm, di forma regolarmente conica, con
rami molto corti e fitti, e con foglie piuttosto larghe e tozze). Secondo
Schultes, esiste poi una specie selvatica (C. ruderalis), molto più piccola
ed esile. A basse dosi, i derivati della Cannabis hanno effetti sedativi,
rilassanti e euforizzanti: si ha voglia di ridere, e spesso viene anche
stimolato l'appetito. Ad alte dosi si possono manifestare forti alterazioni
sensoriali e percettive, per cui gli effetti possono essere avvicinati a
quelli delle sostanze "allucinogene". Particolarmente marcate con le alte
dosi sono le distorsioni spazio-temporali, e caratteristico è l'andamento
"a ondate" dell'effetto. La Cannabis (principalmente, ma forse non solo,
grazie al THC) ha interessanti proprietà farmacologiche che dovrebbero
esser meglio sfruttate in medicina: abbassa la pressione intraoculare,
combatte la nausea e il vomito indotti da certi farmaci (es. i
chemioterapici antitumorali), riduce la spasticità dei muscoli, ha una
certa azione.
analgesica, stimola l'appetito, e in generale migliora l'umore e genera
una sensazione di maggior benessere. La rivalutazione medica della
Cannabis è in corso da anni fra mille difficoltà dovute al suo status di
droga illegale, attualmente esclusa da tutte le farmacopee ufficiali.
Recentemente, negli Stati Uniti, la coltivazione e l'uso per scopi
medici della Cannabis - in deroga alle draconiane leggi "anti-droga" è stato approvato in diversi stati con referendum popolare.
In Italia per una quantità minima si rischia solo una causa amministrativa,
invece oltrepassato l’uso personale si può finire anche in carcere. Invece in
altri paesi sono molto meno tolleranti, al contrario però Amsterdam è una città
che gira intorno a questo business.
Come paese è famoso per avere i coffee shop, comuni bar dove è possibile
acquistare e farne uso di quasi tutti i tipi di droga però solo dentro i negozi.
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Sono dette anche comunemente droghe legali alcool e sigarette sponsorizzate dallo
Stato.
Nonostante siano legali e si trovino quasi dappertutto a lungo andare possono
danneggiare cervello e fegato.
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Autori della ricerca:Ottavio e
Federico….
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