Firmato digitalmente da FRANCO MASIERO CN = MASIERO FRANCO O = non presente C = IT STUDIO MASIERO SOMMARIO 1) PREMESSA ...................................................................................................................... 3 2) NORME DI RIFERIMENTO E PRESCRIZIONI PARTICOLARI ................................ 4 3) OPERE PRELIMINARI ................................................................................................... 7 4) VANI TECNICI E CAVIDOTTI DISTRIBUZIONE IMPIANTI.................................... 8 5) QUADRI ELETTRICI ...................................................................................................... 9 6) ALIMENTAZIONE DEGLI IMPIANTI DI SICUREZZA ............................................ 10 7) IMPIANTI DI PROTEZIONE ELETTRICA ................................................................. 11 8) IMPIANTI DI ALIMENTAZIONE ELETTRICA ...................................................... 12 9) IMPIANTI DI ILLUMINAZIONE ................................................................................. 13 10) CABLAGGIO STRUTTURATO PER FONIA E DATI IN CATEGORIA 6 FTP ........ 14 11) IMPIANTO DI DIFFUSIONE SONORA PER EVACUAZIONE ................................ 16 12) IMPIANTO DI ALLARME INCENDIO ....................................................................... 17 13) IMPIANTI SPECIALI NUCLEO ALZHEIMER ........................................................... 18 14) ALLEGATI ..................................................................................................................... 19 Committente: Comune di Bolzano nov. 2012 Relazione specialistica impianti elettrici pag. 2/19 STUDIO MASIERO 1) PREMESSA Il presente progetto riguarda gli impianti elettrici relativi alla ristrutturazione della casa di riposo Don Bosco in via Milano n. 170, a Bolzano, lotto 1: realizzazione uffici, nuovi spogliatoi, autorimessa interrata e del "nucleo Alzheimer". a) Impianti previsti - Lotto 1 Gli impianti che saranno realizzati a servizio delle nuove strutture che si andranno a costruire con il primo lotto sono principalmente i seguenti: opere preliminari per consentire il funzionamento della struttura durante l’esecuzione dei lavori di ristrutturazione (uffici, cappella …); predisposizione delle condutture per l’eventuale futura realizzazione di una cabina MT/BT utente; ampliamento alle nuove strutture dell’impianto di terra ed equipotenziale esistente ; ampliamento alle nuove strutture dell’impianto di parafulmine esistente e protezione dalle sovratensioni; distribuzione dell’energia elettrica a servizio delle nuove strutture, quadri elettrici di zona: – Q04 protezioni linea rete e gruppo elettrogeno ascensore e montalettighe antincendio; – QIS2 distribuzione impianto di illuminazione di sicurezza; – QUPS distribuzione impianto di alimentazione utenze privilegiate; – Q056 autorimessa interrata; – Q053 sola alimentazione del quadro impianti meccanici al piano interrato; – Q12 uffici e cappella al piano terra; – Q18 spogliatoi al piano terra; – Q150 nucleo Alzheimer nord; – Q152 nucleo Alzheimer sud; – Q255 commutazione rete / gruppo elettrogeno ascensore antincendio; impianto di alimentazione elettrica di tutte le utenze, posti di lavoro, prese di servizio ecc …; predisposizione per controllo carichi delle utenze elettriche impianti meccanici alimentazione elettrica da gruppo statico di continuità per utenze privilegiate; alimentazione elettrica indipendente da rete e gruppo elettrogeno per ascensore antincendio; nuovi cavidotti verticali ed orizzontali per la distribuzione degli impianti; impianto di illuminazione di tutti i vani ed areee esterne, relativi alla nuova struttura, completo di corpi illuminanti; impianto per la gestione automatica dell’illuminamento nucleo Alzheimer; illuminazione di sicurezza con nuovo gruppo soccorritore centralizzato e sorveglianza linee; impianto fonia e dati, rete WiFi per apparecchiature wireless; ampliamento impianto TV esistente; impianti di sicurezza: – rilevazione automatica di incendio; – diffusione sonora di emergenza per evacuazione; – adeguamento del sezionamento di emergenza impianti elettrici; impianti speciali: – chiamata infermiere, allarme bagni e guida luminosa per operatori nucleo Alzheimer; – videosorveglianza stanze ospiti e zone comuni nucleo Alzheimer; – controllo accessi nucleo Alzheimer; – predisposizioni per controllo varchi per ospiti a rischio fuga nucleo Alzheimer; Committente: Comune di Bolzano nov. 2012 Relazione specialistica impianti elettrici pag. 3/19 STUDIO MASIERO 2) NORME DI RIFERIMENTO E PRESCRIZIONI PARTICOLARI a) Norme di riferimento L'esecuzione degli impianti relativi al presente progetto dovrà essere eseguita conformemente alle norme del C.E.I. (COMITATO ELETTROTECNICO ITALIANO), e comunque tutte quelle vigenti al momento dell'esecuzione dei lavori, Legge n.186 dell'1.3.1968; Decreto n° 37 del 22.01.2008 ed alle presenti prescrizioni di progetto. In particolare dovrà essere rispettato quanto prescritto dalle seguenti Norme: CEI 11-1 CEI 11-17 CEI 11-18 CEI 11-20 CEI EN 60909-0 – (CEI11-25) CEI EN 60865-1 – (CEI11-26) CEI 11-35 CEI 11-37 CEI 14-8 CEI 17-6 CEI 17-13 CEI 20-21 CEI EN 60332-1-1 – (20-2/1-1) CEI 20-36 CEI 20- 37/1 CEI 20-38/1 CEI 20-40 CEI 20-45 CEI 31-26 CEI EN 60079-10 – (CEI 31-30) CEI EN 60079-14 – (CEI 31-33) CEI EN 60079-17 – (CEI 31-34 ) CEI 31-35 Committente: Comune di Bolzano Impianti elettrici con tensione superiore a 1 kV in corrente alterna Impianti di produzione, trasmissione e distribuzione di energia elettrica - Linee in cavo Livelli di isolamento; Cap.3 trasformatori di potenza; interblocchi elettrici – impianti di terra II categoria. Gruppi di continuità collegati a reti di I e II categoria. Correnti di cortocircuito nei sistemi trifasi in corrente alternata. Calcolo delle correnti. Correnti di cortocircuito - Calcolo degli effetti : Definizioni e metodi di calcolo. fascicolo 2906; per l’esecuzione della cabina MT/BT, il coordinamento delle protezioni di massima corrente selettive con quelle della linea di alimentazione, gli interblocchi di sicurezza Guida per l’esecuzione degli impianti di terra di stabilimenti industriali, per sistemi di I, II e III categoria. Cabine per impianti di II categoria; interblocchi elettrici art.5.106 Cabine per impianti di I categoria. Calcolo delle portate dei cavi elettrici Metodi di prova comuni per cavi in condizioni di incendio - Prova di non propagazione verticale della fiamma su un singolo conduttore o cavo isolato. Prova di resistenza al fuoco dei cavi elettrici Prove sui gas emessi durante la combustione di cavi elettrici e dei materiali dei cavi. Cavi isolati con gomma non propaganti l'incendio e a basso sviluppo di fumi e gas tossici e corrosivi. Tensione nominale Uo/U non superiore a 0,6/1 kV. Guida per l'uso di cavi a bassa tensione Cavi resistenti al fuoco isolati con mescola elastomerica con tensione nominale Uo/U non superiore a 0,6/1 kV Guida per la manutenzione delle costruzioni elettriche utilizzate nei luoghi con pericolo di esplosione di Classe 1 e 3 (diversi dalle miniere) Costruzioni elettriche per atmosfere esplosive per la presenza di gas. Parte 10: Classificazione dei luoghi pericolosi Costruzioni elettriche per atmosfere esplosive per la presenza di gas Parte 14: Impianti elettrici nei luoghi con pericolo di esplosione per la presenza di gas (diversi dalle miniere) Costruzioni elettriche per atmosfere esplosive per la presenza di gas. Parte 17: Verifica e manutenzione degli impianti elettrici nei luoghi con pericolo di esplosione per la presenza di gas (diversi dalle miniere) Costruzioni elettriche per atmosfere esplosive per la presenza di gas. Guida all’applicazione della norma CEI EN 60079-10 – (CEI 31-30). Classificazione dei luoghi pericolosi. nov. 2012 Relazione specialistica impianti elettrici pag. 4/19 STUDIO MASIERO CEI 31-35/A CEI 64-8/1 CEI 64-8/2 CEI 64-8/3 CEI 64-8/4 CEI 64-8/5 CEI 64-8/6 CEI 64-8/7 CEI 64-8;V1 64-8/7;V2 CEI 64-50 CEI 81-10 CEI EN 50164-1 – (CEI 81-5) CEI EN 61663-1 – (CEI 81-6) CEI R0BT-003 – (CEI 306-12) CEI EN 100/55 UNI 9795 UNI EN 12464-1 UNI EN 1838 Costruzioni elettriche per atmosfere esplosive per la presenza di gas. Guida all’applicazione della norma CEI EN 60079-10 – (CEI 31-30). Classificazione dei luoghi pericolosi. Esempi di applicazione. Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua. Parte 1: Oggetto, scopo e principi fondamentali Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua. Parte 2: Definizioni Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua. Parte 3: Caratteristiche generali Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua. Parte 4: Prescrizioni per la sicurezza Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua. Parte 5: Scelta ed installazione dei componenti elettrici Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua. Parte 6: Verifiche Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua. Parte 7: Ambienti ed applicazioni particolari Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua. Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua Parte 7: Ambienti e applicazioni particolari. Sezione 710: Locali ad uso medico Guida per l'esecuzione nell'edificio degli impianti elettrici utilizzatori e per la predisposizione per impianti ausiliari, telefonici e di trasmissione dati Protezione delle strutture contro i fulmini. Prescrizioni per i componenti di connessione Protezione delle strutture contro i fulmini - Linee di telecomunicazione. Parte 1: Installazioni in fibra ottica Prescrizioni relative alla resistibilità per le apparecchiature che hanno un terminale per telecomunicazioni. Sistemi elettroacustici applicati ai servizi di emergenza Sistemi fissi automatici di rivelazione, di segnalazione manuale e di allarme d’incendio Illuminazione dei Luoghi di Lavoro Illuminazione di emergenza DIN VDE 0834 Norma per sistemi di segnalazione in ospedali, case di riposo, cliniche ed istituzioni analoghe. DLgs 6 novembre 2007 n° 194 Recepimento direttiva EMC compatibilità elettromagnetica D.M. 18 settmbre 2002 Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, la costruzione e l'esercizio delle strutture sanitarie pubbliche e private Committente: Comune di Bolzano nov. 2012 Relazione specialistica impianti elettrici pag. 5/19 STUDIO MASIERO Nella scelta di qualunque materiale ed apparecchiatura elettrica, necessaria alla realizzazione dell'impianto relativo al presente progetto, si dovrà dare sempre la preferenza a quelli approvati dall'Istituto italiano del Marchio di Qualità (IMQ). Gli impianti elettrici verranno realizzati secondo quanto prescritto dalle vigenti normative per i luoghi considerati a maggior rischio in caso di incendio e quindi per loro tipologia e costruzione non saranno causa probabile di incendio ed avranno le caratteristiche di non propagazione necessarie e sufficienti. b) Particolari costruttivi L’impresa appaltatrice dovrà fornire alla D.L. almeno 30 giorni prima dell’esecuzione dei lavori, o di ogni singola fase, elaborati grafici, eventuali relazioni di verifica, ecc. relativi ai particolari esecutivi delle opere che si intendono realizzare. Oltre a quanto potrà richiedere la D.L. prima dell’esecuzione dei lavori, dovranno in ogni caso essere realizzati: − Layout fronte quadro di ogni quadro di distribuzione elettrica; − Layout fronte quadro di ogni armadio rack 19” destinato ad ospitare apparecchiature attive e/o passive relative gli impianti di trasmissione dati, allarme, diffusione sonora, supervisione integrata videosorveglianza ecc … ; − Verifica degli ingombri delle apparecchiature elettriche e schema della loro disposizione nei vani tecnici; − Verifica dei cavidotti principali e dettaglio esecutivo dei canali nei cavidotti verticali, controsoffitti e pavimenti tecnici coordinati con tutti gli impianti tecnologici che possano interferire (ventilazione, riscaldamento ecc.); − Planimetrie per la verifica dell’installazione ed interferenze di tutti i componenti degli impianti tecnologici (elettrici e meccanici) a soffitto e/o sospensione, complete di sezioni delle zone più significative; − Dettaglio di installazione dei corpi illuminanti a soffitto e sospensioni nel cavedio centrale e zona ingresso; − Schema esecutivo bus EIB riportante tutte le apparecchiature in campo; − Schema esecutivo cablaggio strutturato per fonia e dati; − Schema funzionale a blocchi dell’impianto di supervisione integrata con indicazione delle caratteristiche delle apparecchiature che si intendono installare. c) Sospensioni apparecchiature installate a soffitto Tutte le apparecchiature elettriche che saranno installate a soffitto o incassate nei controsoffitti quali, corpi illuminanti, diffusori acustici, pannelli segnalatori, ecc … dovranno essere fissati, con appositi sistemi di sospensione e cordino di sicurezza, direttamente alla struttura portante del solaio e non dovranno in alcun modo gravare sulla struttura del controsoffitto. d) Dichiarazione di conformità Alla fine dei lavori verrà rilasciata dall'elettricista appaltatore dell'impianto elettrico, la dichiarazione di conformità di ogni singolo impianto alla regola dell'arte completa degli allegati obbligatori come prescritto dal Decreto n° 37 del 22.01.2008 L’appaltatore degli impianti elettrici dovrà al termine dei lavori, o se richiesto dalla D.L. anche per singole fasi di realizzazione, aggiornare a propria cura e spese gli elaborati originali di progetto sulla base di quanto realmente eseguito. Gli elaborati grafici dovranno essere consegnati stampati su carta, in numero di copie come richiesto dalla D.L., ed anche su supporto informatico in formato dwg, o dxf. Committente: Comune di Bolzano nov. 2012 Relazione specialistica impianti elettrici pag. 6/19 STUDIO MASIERO e) Protezione della proprietà intellettuale Le idee originali di progetto, cosí come gli articoli e le prescrizioni tecniche di capitolato e dei materiali, restano di proprietà esclusiva del progettista e non possono essere divulgate od utilizzate senza la sua preventiva autorizzazione e salvo il disposto dell'art.4 del regio decreto Legge 08.02.1923, n.422. 3) OPERE PRELIMINARI Per consentire il funzionamento della struttura anche durante i lavori di ristrutturazione ed ampliamento, dovranno essere eseguite le seguenti opere. a) Uffici provvisori Al 1° piano l’attuale alloggio custode sarà temporaneamente adibito ad uffici per consentire la demolizione della parte di edificio dove sono situati attualmente. Saranno realizzate 6 postazioni di lavoro ed una postazione per stampante multifunzione. Attualmente gli impianti sono derivati da un centralino di zona che alimenta i circuiti prese e luce che saranno mantenuti per le utenze generiche dei locali. La potenza disponibile non risulta essere sufficiente per l’alimentazione delle e nuove postazioni di lavoro. Per l’adeguamento dei vani alla nuova funzionalità si rende necessaria l’esecuzione delle seguenti opere: realizzazione di un nuovo quadro di distribuzione per le postazioni di lavoro, alimentato dal condotto sbarre con tensione 3x400V+N esistente nel corridoio dell’edificio; installazione di canali in PVC per la distribuzione degli impianti; realizzazione delle postazioni di lavoro in canali attrezzati ad altezza di 70 – 110 cm da pavimento, con n° 4 prese di alimentazione 2x16A+PE e n° 3 prese dati RJ45 cat.6 FTP ciascuno; installazione di cassetta di permutazione impianto di fonia e dati con switch a 24 porte; posa e attestazione dall’attuale centrale telefonica alla cassetta di cavo telefonico a 10; posa e attestazione dall’attuale armadio dati alla cassetta di n° 4 cavi cat. 6 FTP; adeguamento dell’impianto di illuminazione con canaline esterne in PVC o all’interno delle nuove pareti in cartongesso; fornitura e posa in opera dei corpi illuminanti per le postazioni di lavoro; fornitura e posa in opera di corpi illuminati di sicurezza con accumulatori autonomi. b) Cappella e laboratorio provvisori L’attuale sala polifunzionale sarà utilizzata anche per le funzioni religiose, e vi verrà realizzato un piccolo laboratorio. Non sono necessarie modifiche significative agli impianti elettrici esistenti se non la verifica ed eventuale adeguamento dei comandi relativi all’impianto di illuminazione. c) Impianto di rilevazione incendi esistente Nelle zone interessate dagli interventi dovranno essere smontate e recuperate, in più fasi a seconda dell’andamento dei lavori, tutte le apparecchiature relative all’impianto di rilevazione incendio. Dette apparecchiature saranno consegnate alla Committente e serviranno quali componenti di ricambio per la parte di impianto esistente che sarà mantenuto in funzione anche dopo l’intervento di ampliamento. A seguito di ciascuna fase di rimozione dei Committente: Comune di Bolzano nov. 2012 Relazione specialistica impianti elettrici pag. 7/19 STUDIO MASIERO componenti, la centrale di allarme esistente dovrà essere riprogrammata in modo da garantire il corretto funzionamento dell’impianto che rimarrà in servizio. 4) VANI TECNICI E CAVIDOTTI DISTRIBUZIONE IMPIANTI a) Vani tecnici I quadri principali di distribuzione e le nuove apparecchiature relative agli impianti elettrici saranno installati in parte nel vano tecnico esistente al piano terra dell’edificio, ed in parte nel nuovo vano che si andrà a realizzare in prossimità dell’esistente. Attualmente nel vano tecnico esistente si trovano: Q02 quadro di distribuzione generale dell’edificio; QIS1 soccorritore e quadro di distribuzione esistente illuminazione di sicurezza; Centrale telefonica; Centrale allarme incendio esistente. Nel vano sarà installato il gruppo di continuità statico per le utenze privilegiate e relativo quadro di distribuzione QUPS. Nel nuovo vano tecnico saranno installate le seguenti apparecchiature; nuovo armadio rack impianto fonia e dati; nuovo gruppo soccorritore illuminazione di sicurezza e relativo quadro di distribuzione QIS2; centrale impianto diffusione sonora di meregenza per evacuazione edificio; altre apparecchiature di impianti speciali non facenti parte del presente progetto. Nel vano tecnico è stato previsto lo spazio per un secondo soccorritore per illuminazione di sicurezza per la futura sostituzione dell’esistente che al momento rimane in funzione. Nella zona relativa al nucleo Alzheimer, il locale adibito a presidio medico funge anche da vano tecnico per l’installazione delle apparecchiature relative agli impianti locali di: gestione impianto di illuminazione; chiamata infermiere; video sorveglianza; controllo accessi; controllo varchi; L’installazione dei quadri elettrici di zona è stata prevista in locali accessori del nucleo. b) Cavidotti La distribuzione degli impianti avverrà principalmente tramite canale metalliche installate all’interno dei controsoffitti. Nelle zone in cui il controsoffitto previsto non è di tipo ispezionabile, saranno realizzate delle botole per il futuro accesso ai canali. E’ prevista la realizzazione di nuovi cavidotti verticali per il passaggio degli impianti tra i piani: da piano terra a 1° interrato nella zona spogliatoi; Committente: Comune di Bolzano nov. 2012 Relazione specialistica impianti elettrici pag. 8/19 STUDIO MASIERO dal piano interrato fino alla copertura (2° piano) nella zona uffici / Alzheimer; dal piano interrato fino alla copertura in prossimità del nuovo montalettighe (2° lotto). Negli attraversamenti da un comparto anti incendio e quello adiacente, così come negli attraversamenti dei solai saranno realizzate, all’interno dei cavidotti, delle barriere REI 120 per evitare la propagazione degli incendi. Le linee di circuitazioni riguardanti utenze o servizi diversi avranno cavidotti e conduttori indipendenti e cavidotti colorati diversamente, come segue: nero : verde : blu : azzurro : bianco : lilla : marrone: linee di energia elettrica linee per telecomunicazione circuiti citofonici e videocitofonici impianto d’antenna televisiva circuiti dedicati all’informatica impianti anti intrusione ed antincendio linee di circuiti di emergenza e di sicurezza c) Predisposizione cavidotti per fututa cabina MT/BT utente Per consentire l’eventuale realizzazione di una cabina MT/BT e non dover scavare nel piazzale dopo il completamento dei lavori relativi al 1° lotto, saranno posate le tubazioni per il collegamento della futura cabina al vano tecnico esistente in cui si trova il quadro elettrico principale dell’edificio Q02. d) Predisposizione controllo carichi elettrici degli impianti meccanici Per consentire la gestione delle macchine relative agli impianti meccanici tramite l’esistente impianto di controllo della contemporaneità dei carichi saranno posate, dal quadro generale Q02 alle rispettive utenze, le rispettive linee ausiliarie di comando. Le macchine da controllare sono principalmente quelle che saranno installate nel nuovo vano tecnico al piano interrato dell’edificio, e la pompa di calore nel vano tecnico sulla copertura del nuovo nucleo Alzheimer. 5) QUADRI ELETTRICI Attualmente l’alimentazione elettrica del fabbricato avviene tramite una consegna in bassa tensione a 3x400V+N dal contatore AER installato al piano terra sul retro dell’edificio. Tutti i quadri elettrici, di distribuzione e non, dovranno avere lo stesso aspetto estetico, dimensioni di altezza e profondità, tipo e colore uguale a quella degli altri quadri che gli verranno affiancati anche se forniti da terzi. In ogni caso prima della loro esecuzione dovrà essere richiesta conferma alla D.L. a) Quadro generale esistente Q02 Il quadro generale esistente è già stato predisposto, in occasione del suo rifacimento, per l’alimentazione delle nuove utenze relative ad uffici, spogliatoi, cappella e nucleo Alzheimer. Pertanto l’impresa appaltatrice dovrà solamente collegare in morsettiera le nuove linne di alimentazione delle rispettive utenze. Per quanto riguarda gli interventi previsti nel 2° lotto, non sono previstte nuove utenze in partenza dal quadro Q02. Committente: Comune di Bolzano nov. 2012 Relazione specialistica impianti elettrici pag. 9/19 STUDIO MASIERO b) Nuovi quadri di distribuzione QIS2 – distribuzione illuminazione di sicurezza Per l’alimentazione dell’impianto di illuminazione di sicurezza dei nuovi fabbricati è prevista la realizzazione di un quadro elettrico contenente le apparecchiature di protezione e controllo delle linee che andranno ad alimentare i vari circuiti di ciascuna zona. La lamiera del quadro è stata dimensionata in modo da consentire la futura installazione delle apparecchiature necessarie alla realizzazione degli impianti previsti nel il 2° lotto. QUPS – distribuzione utenze privilegiate Nel quadro saranno installate le apparecchiature di protezione relative alle linee di distribuzione per l’alimentazione delle utenze privilegiate dai vari quadri di zona. Dal quadro partiranno anche le linee per l’limentazione degli armadi dati e le utenze previste nel novo vano tecnico. c) Nuovi quadri di zona Come da elenco di cui sopra, saranno realizzati i quadri di zona per la distribuzione delle linee di alimentazione delle varie utenze. A seconda delle esigenze impiantistiche i quadri saranno segregati in più sezioni: alimentazione di rete, alimentazione privilegiata, illuminazione di sicurezza. A tutti i quadri elettrici sarà portata l’alimentazione ordinaria di rete. Al quadro spogliatoi Q12 sarà portata anche l’illuminazione di sicurezza, mentre, al quadro uffici e cappella Q12 ed ai quadri relativi al nucleo Alzheimer Q150 e q152 sarà portata sia l’alimentazione per le utenze privilegiate che quella per l’illuminazione di sicurezza. d) Sezionamento di emergenza impianti in caso di incendio Attualmente è previsto un pulsante per il comando di sezionamento in emergenza degli impianti dell’intero edificio (rete e gruppo elettrogeno), un pulsante per il sezionamento dell’illuminazione di sicurezza (soccorritore esistente), ed un pulsante per togliere completamente tensione al locale gruppo elettrogeno. Questi comandi andranno modificati e/o integrati per porre fuori tensione anche le nuove apparecchiature ed impianti che si andranno ad installare e realizzare: il comando di sezionamento dell’edificio dovrà porre fuori tensione anche l’alimentazione da UPS (privilegiata); il comando di sezionamento dell’illuminazione di sicurezza dovrà porre fuori tensione anche il nuovo gruppo soccorritore; dovranno essere realizzati due nuovi comandi di sezionamento per l’ascensore antincendio (1°lotto) ed il montalettighe antincendio (2° lotto) in quanto le rispettive alimentazioni sono prelevate a monte del dispositivo si sezionamento in emergenza dell’alimentazione di rete e da gruppo elettrogeno. Per l’autorimessa sarà realizzato un apposito sezionamento di emergenza per togliere tensione solo agli impianti elettrici all’interno del rispettivo comparto antincendio. 6) ALIMENTAZIONE DEGLI IMPIANTI DI SICUREZZA Gli impianti elettrici che, per esigenze di sicurezza, dovranno garantire il loro servizio anche in caso di incendio, avranno sorgenti indipendenti o preferenziali. I cavi previsti per l’alimentazione ed il comando degli impianti di sicurezza saranno di tipo flessibile, a norma CEI 20-45 resistente al fuoco CEI 20-36, non propagante l'incendio CEI 20-22 e la fiamma CEI 20-35, ridottissima emissione di fumi opachi e gas tossici, assenza di gas corrosivi CEI 20-37 Committente: Comune di Bolzano nov. 2012 Relazione specialistica impianti elettrici pag. 10/19 STUDIO MASIERO CEI 20-38, con anima in corda di rame ricotto stagnato con barriera ignifuga, isolante elastomerico di qualità G10, guaina termoplastica speciale di qualità M1, isolazione 0.6/1kV. Tipo FG10(0)M1 RF31-22. Questi cavi verranno utilizzati per tutti quegli impianti per i quali è richiesto il funzionamento anche qualora siano direttamente interessati dall’incendio quali: − − − − − montanti di alimentazione illuminazione di sicurezza; alimentazione di sicurezza ascensore antincendio; alimentazione di sicurezza monta lettighe antincendio; diffusione sonora di sicurezza; comandi di sezionamento di emergenza. a) Illuminazione di sicurezza L’impianto di illuminazione di sicurezza verrà alimentato da sorgenti di energia indipendenti. E’ prevista l’installazione un nuovo gruppo soccorritore con uscita a 230Va.c. monofase e trasformatore di isolamento della potenza rispettivamente di 6 kVA avente autonomia 3 ore. Il soccorritore avrà batterie al piombo ermetiche senza necessità di manutenzione ed adatte all’installazione in ambienti a ventilazione limitata, e sarà installato nel nuovo vano tecnico compartimentato REI120. b) Alimentazione impianti elevatori antincendio. Per l’alimentazione dell’ascensore anti incendio sono previste due linee indipendenti. Una proveniente dalla rete ordinaria e derivata a monte del dispositivo di sezionamento generale dell’edificio, ed una da gruppo elettrogeno prelevata sempre a monte del dispositivo di cui sopra realizzata con cavo resistente al fuoco. Le linee di alimentazione arriveranno in prossimità del rispettivo quadro di azionamento dove sarà installato un gruppo di commutazione automatico, dotato di interblocco meccanico e logica per il comando di avviamento del gruppo elettrogeno. È prevista la realizzazione di un apposito sistema di sezionamento di emergenza con comando posizionato in prossimità dei pulsanti di sgancio dell’edificio. In caso di sezionamento di emergenza degli impianti dell’edificio, gli elevatori resteranno in funzione fino a quando non ne sarà dato appositamente il comando da parte dei VVF o personale preposto. 7) IMPIANTI DI PROTEZIONE ELETTRICA Le apparecchiature e l'impianto nel loro complesso saranno protetti contro i contatti diretti conformemente alle norme CEI relative a ciascun componente. Le apparecchiature e l'impianto nel suo complesso verranno forniti protetti contro i contatti indiretti in ottemperanza alle norme CEI 64-8 e Guida CEI 11-37 1996-11. Tutte le parti metalliche accessibili, normalmente non in tensione, ma che per difetto di isolamento o per altre cause, accidentalmente, potrebbero trovarsi in tensione, devono essere protette contro le tensioni di contatto. "Esecuzione a norme CEI 64-8;11-1; 81-10. Dovrà essere rispettata la tensione di passo e contatto massima stabilita dalle norme CEI 64-8. a) Impianto di terra ed equipotenziale Il dispersore di terra sarà collegato ai ferri di fondazione delle nuove strutture ed al dispersore esistente in modo da chiudere l’anello attorno all’edificio in quanto è presente un impianto di protezione contro le scariche atmosferiche, LPS esterno. Committente: Comune di Bolzano nov. 2012 Relazione specialistica impianti elettrici pag. 11/19 STUDIO MASIERO b) Protezione contro le scariche atmosferiche Attualmente sull’edificio è installato un impianto di protezione contro le scariche atmosferiche LPS esterno. Secondo la relazione di calcolo allegata (vedi di seguito) la struttura necessita della protezione con un LPS esterno do IV livello. L’impianto sarà pertanto esteso anche alle nuove strutture che si andranno a realizzare in occasione dei lavori del 1° e 2° lotto. c) Protezione contro le sovratensioni Come risulta dalla relazione di calcolo, l’edificio richiede un impianto di protezione contro le scariche atmosferiche esterno (LPS) di IV livello. Esaminate le condizioni di rischio d’incendio, rende tuttavia necessaria la realizzazione di un impianto di protezione integrativo costituito principalmente da: collegamenti equipotenziali delle masse estranee; installazione di scaricatori di sovratensione sulle linee entranti nell’edificio, protezione degli impianti elettrici interni saranno, tramite limitatori / scaricatori contro le sovratensioni che si potrebbero indurre sia per fulminazione diretta che indiretta. 8) IMPIANTI DI ALIMENTAZIONE ELETTRICA a) Posti di lavoro Qualora necessari e richiesti dalla D.L., gli attacchi di alimentazione elettrica e rete dati in prossimità dei posti di lavoro, dei punti stampa e nelle sale riunione e conferenza saranno dotati ciascuno di n° 4 prese tipo Schuko con contatto di terra laterale e centrale, e n° 3 prese dati RJ45 cat.6. Verranno eseguiti secondo tre tipologie a seconda della necessità: − a parete “PL” sotto traccia di intonaco o in parete attrezzata o in cartongesso, costituito da n° 4 scatole a 4 moduli per il montaggio di apparecchi modulari, complete di prese di alimentazione elettrica, prese dati, telai placche e copriforo; − a pavimento con torretta sporgente, modulare e componibile, con n° 3 elementi verticali capaci di ospitare n° 4 moduli di apparecchiature, completa di prese di alimentazione elettrica, prese dati, telai placche e copri foro; − a pavimento con torretta a scomparsa, predisposta per l’installazione di n° 16 moduli di apparecchiature elettriche, completa di prese di alimentazione elettrica, prese dati, telai placche, copri foro e rivestimento superiore come il pavimento circostante. b) Alimentazione prese Qualunque presa verrà alimentata direttamente da una morsettiera e mai dai morsetti di collegamento di un'altra presa, fatta eccezione per quelle installate nella medesima placca o scatola frutto. c) Prese di servizio Ove siano previste prese di servizio, per manutenzione e pulizie, di tipo industriale a norme CEI 23-12, le stesse saranno incassate a filo parete, di tipo interbloccato e singolarmente protette contro i sovraccarichi e corto circuiti. Committente: Comune di Bolzano nov. 2012 Relazione specialistica impianti elettrici pag. 12/19 STUDIO MASIERO 9) IMPIANTI DI ILLUMINAZIONE Saranno realizzati gli impianti di illuminazione, completi di corpi illuminanti, relativi alle nuove strutture che si andranno a realizzare. Le tipologie dei corpi illuminanti sono state scelte in base alle modalità di installazione ed alle esigenze specifiche di ciascun ambiente. Per il dimensionamento degli impianti si è fatto riferimento alla norma UNI EN 12464-1 Illuminazione dei luoghi di lavoro. a) Illuminazione esterna Per l’illuminazione dei percorsi esterni al fabbricato saranno installati corpi illuminanti da incasso a parete e paletti di altezza 80 cm circa dal piano di calpestio. I corpi illuminanti saranno alimentati e comandati dal quadro generale Q02, che contiene già i dispositivi di comando e protezione, tramite nuove linee elettriche. b) Illuminazione uffici e cappella. Per le postazioni di lavoro saranno installati corpi illuminanti da incasso in controsoffitto modulare, aventi caratteristiche idonee per l’utilizzo di videoterminali. Il comando è di tipo tradizionale suddiviso in due accensioni; lato finestra e lato interno. I serramenti di ciascun ufficio sono dotati di sistemi oscuranti elettrificati il cui comando è posizionato in prossimità di quelli di illuminazione. Per i percorsi si è mantenuta la geometria degli impianti esistenti con faretti fluorescenti tondi ad incasso. Nelle zone dove può accedere il pubblico il comando dell’impianto è centralizzato e non accessibile, mentre nei restanti percorsi viene realizzato tramite pulsanti e relè passo passo installati nel quadro di distribuzione. In sala riunioni i corpi illuminanti sono dello stesso tipo di quelli previsti negli uffici, ma con la possibilità di regolazione del flusso luminoso (eventuali proiezioni, videoconferrenza ecc…). Nella cappella è stato previsto un sistema di illuminazione di base tramite faretti fluorescenti tondi ad incasso, e “spot” con lampada a scarica per accentuare l’illuminazione in situazioni particolari (statue, altare …). c) Illuminazione nucleo Alzheimer Nelle zone comuni e nelle stanze degli ospiti, gli impianti di illuminazione sono gestiti da un sistema di controllo automatico per consentirne la regolazione in funzione dell’apporto di luce naturale esterna, delle attività che si svolgono nel nucleo e su accadimento eventi rilevati automaticamente. Particolare importanza ha la regolazione dell’illuminazione delle zone comuni, in modo da indurre l’ospite a compiere determinati percorsi. In questo senso la programmazione del sistema in funzione delle attività, piuttosto che orari della giornata, deve essere definita nel dettaglio con l’utenza. L’illuminazione generale a soffitto delle stanze degli ospiti è realizzata tramite apparecchi a sospensione dotati di lampade a LED e alimentatori regolabili. Il comando dell’impianto può essere sia centralizzato, da touch screen installato presso il presidio, che tramite pulsante locale. Il comando locale è prioritario. La stessa logica vale per i corpi illuminanti installati sopra le testiere dei letti. In corrispondenza della porta di accesso al servizio igienico della stanza è prevista l’installazione di un corpo illuminante cilindrico a LED, anch’esso gestito dal sistema di regolazione automatico. Qualora durante la notte l’ospite dovesse alzarsi dal letto, questa lampada sarà attivata automaticamente, ad una percentuale di flusso luminoso impostabile, dall’impianto di regolazione. Il sistema di illuminazione dovrà ricevere la segnalazione dell’evento tramite l’impianto di chiamata infermiere che controlla tramite un sensore la presenza nel letto dell’ospite. Nei servizi igienici l’impianto di illuminazione viene comandato tramite sensore di presenza e movimento locale. Committente: Comune di Bolzano nov. 2012 Relazione specialistica impianti elettrici pag. 13/19 STUDIO MASIERO Nei rimanenti ambienti gli impianti di illuminazione sono comandati localmente in modo tradizionale. d) Illuminazione di sicurezza L’impianto di illuminazione di sicurezza previsto per le nuove strutture è di tipo centralizzato con soccorritore a 230Va.c di potenza nominale pari a 6000 VA. Il livello di illuminazione prescritto non deve essere inferiore a 5lux con una autonomia dell’impianto non inferiore a 2 ore. Nel quadro di distribuzione QIS2 saranno installati gli apparati ti protezione delle linee principali per la distribuzione degli impianti nell’edificio. Dette linee saranno realizzate con cavo resistente al fuoco e posate in cavidotti separati da quelli di alimentazione ordinaria. Nei quadri di zona saranno installate le apparecchiature di protezione e controllo delle linee in campo che vanno ad alimentare le lampade di sicurezza. Un dispositivo eseguirà verifiche periodiche per controllare lo stato del soccorritore, delle protezioni linea principali e di alimentazione delle lampade di sicurezza. Durante l’esecuzione dei test il soccorritore, tramite apposito contatto, segnalerà lo stato alle centraline DALI di gestione automatica degli impianti di illuminazione. Dette centraline saranno programmate in modo tale da comandare durante tutta la durata dei test l’accensione, al 100% del flusso luminoso, delle lampade collegate all’impianto di sicurezza in modo da poterne verificare il funzionamento. e) Corpi illuminanti I corpi illuminanti di sicurezza avranno lampade di tipo fluorescente o a LED, alimentate con reattore elettronico per garantirne l’accensione in 0.5s come richiesto dalla norma CEI 64-8. Quali corpi illuminanti di sicurezza verranno utilizzati principalmente lampade inserite nei sistemi di illuminazione ordinaria, ma alimentate da circuito di sicurezza indipendente che ne consentirà l’accensione sia in condizioni normali, che in emergenza. Ciascun corpo illuminante di sicurezza ( facente parte dell'impianto centralizzato o lampada autonoma) dovrà essere numerato progressivamente con targhette, eseguite in materiale indelebile, siglate con : IS1, IS2.. ecc … ed installate sulla parete. f) Esecuzione e protezione delle linee di alimentazione di sicurezza Le linee di alimentazione e BUS di controllo principali saranno realizzate in cavo resistente al fuoco tipo FG10(0)M1 RF31-22. Saranno protette nel quadro principale tramite interruttori automatici, la cui corrente nominale dovrà essere verificata con i costruttivi dell’impianto di illuminazione. Per l’alimentazione dei corpi illuminanti delle varie zone dell’impianto, dovranno essere realizzate almeno due linee indipendenti controllate dalla rispettiva protezione. In ogni caso dovrà essere garantita la selettività dell’intervento delle protezioni elettriche al fine di non mettere fuori servizio l’intero impianto o altre di zone ad esclusione di quella dove si è verificato il guasto. 10) CABLAGGIO STRUTTURATO PER FONIA E DATI IN CATEGORIA 6 FTP Sarà realizzato un impianto per la trasmissione di fonia e dati in categoria 6 FTP e il collegamento in fibra ottica tra il permutatore principale e quello della zona Alzheimer. Prima dell’esecuzione degli armadi dovrà essere consegnato per approvazione alla D.L. il layout del fronte quadro con evidenziate le apparecchiature attive e passive, i passaggi dei cavi e gli spazi liberi disponibili. Committente: Comune di Bolzano nov. 2012 Relazione specialistica impianti elettrici pag. 14/19 STUDIO MASIERO a) Opere preliminari Attualmente l’impianto fa capo ad un permutatore installato all’esterno dell’esistente vano tecnico. Al permutatore sono collegate le linee in fibra ottica provenienti dal CED principale di “villa Europa” e circa 94 cavi dati provenienti dagli attacchi esistenti della casa di riposo. Prima della demolizione degli uffici esistenti, per consentire la continuità di servizio, dovranno essere messi in funzione gli uffici provvisori. Per questo è prevista l’installazione di una cassetta di permutazione locale alla quale faranno capo: gli attacchi provenienti dai posti di lavoro provvisori; i cavi di collegamento dati con l’armadio permutatore esistente; il cavo multi coppia proveniente dalla centrale telefonica esistente. Nella cassetta sarà installato uno switch locale per il collegamento dei posti di lavoro alla rete dati della casa di riposo, che sarà recuperato ed installato nell’armadio permutatore definitivo previsto nel 1° lotto dei lavori. b) Armadio principale L’armadio principale sarà installato nel nuovo vano tecnico al piano terra dell’edificio. Al quadro saranno attestate tutte le linee dell’impianto, e sarà predisposto lo spazio per il futuro rifacimento della rete dati esistente. È prevista l’attestazione di: cavo telefonico 100 coppie dalla centrale esistente; circa 160 cavi cat. 6 FTP nuovo impianto 1° lotto; predisposizione per circa 50 cavi cat. 6 FTP nuovo impianto 2° lotto; predisposizione per circa 100 cavi cat. 6 FTP futuro rifacimento rete esistente; fibra ottica per il collegamento con l’armadio zona Alzheimer; predisposizione per il futuro collegamento fibra ottica “Villa Europa”. Nell’armadio saranno installati anche 2 switch a 48 porte e predisposto lo spazio per l’installazione di ulteriori 2 switch ed un eventuale server. c) Armadio zona Alzheimer L’armadio sarà installato nel presidio del nucleo Alzheimer al 1° piano dell’edificio. Al quadro saranno attestate le linee provenienti dall’impianto WiFi, quelle relative alle telecamere dell’impianto di videosorveglianza ed il cavo in fibra ottica per il collegamento con il permutatore principale. All’interno dell’armadio saranno anche alloggiate le apparecchiature dell’impianto di videosorveglianza e lo switch per il funzionamento della rete Wifi. d) Architettura del progetto Il sistema di cablaggio sarà di tipo integrato fonia, dati, immagini e la distribuzione orizzontale sarà stellare con concentrazione delle linee utente su permutatore per rame e fibra ottica alloggiati all’interno di un armadio rack 19”. Dovrà essere consentita la riconfigurazione delle prese, sia per quanto riguarda la posizione fisica dell’utente, sia per eventuali modifiche di utilizzo (da fonia a dati o viceversa) agendo unicamente sulla configurazione dei cavi di permutazione (patch cords) senza richiedere l’intervento di personale specializzato. Come minimo, dovranno essere garantite prestazioni in conformità a quanto prescritto per la categoria 6. Committente: Comune di Bolzano nov. 2012 Relazione specialistica impianti elettrici pag. 15/19 STUDIO MASIERO e) Certificazione del cablaggio In ottemperanza a quanto previsto dalla normativa ISO/IEC 11801, ogni singola tratta sia in cavo in rame che in fibra ottica, dovrà essere certificata per attestarne la rispondenza alle caratteristiche minime richieste dalla normativa stessa. Di ogni certificazione dovrà essere rilasciata la stampa originale, prodotta dagli strumenti di misura utilizzati. La certificazione, cosi come le attestazioni dei cavi in fibra ottica ed in rame, dovranno essere eseguiti da ditta specializzata con abilitazione di 1° grado. 11) IMPIANTO DI DIFFUSIONE SONORA PER EVACUAZIONE Sarà realizzato un impianto di diffusione sonora di sicurezza conforme a quanto prescritto dalle norme CEI 100/55 per la diffusione di messaggi alle persone presenti nell’edificio in caso di evacuazione. L’impianto sarà interfacciato con la centrale di rilevazione incendi in modo da poter diffondere automaticamente messaggi per consentire la sicura evacuazione dell’edificio, ed avrà propri accumulatori atti a garantire la continuità del servizio anche in assenza della tensione di rete per il tempo previsto dalla Normativa e dal progetto di prevenzione incendi. Lo stesso impianto potrà essere utilizzato anche per la diffusione di musica di sottofondo, e/o messaggi. In ogni caso i messaggi di allarme avranno priorità assoluta rispetto a qualunque trasmissione in corso al verificarsi dell’evento di pericolo. La centrale di controllo e produzione sarà installata nel vano tecnico al piano terra dell’edificio. La matrice prevista per la gestione dell’impianto ha tecnologia per consentirne la gestione remota. L’impianto sarà dotato di un sistema di “auto controllo” che segnalerà, le eventuali anomalie riscontrate sulle linee di uscita ai diffusori, agli amplificatori finali di potenza, e del sistema in generale. In luogo da definire sarà installato un microfono, con priorità assoluta su tutte le trasmissioni eventualmente in corso, per consentire comunicazioni di emergenza da parte delle squadre di soccorso (VVF, protezione civile ecc …) agli occupanti l’edificio. Detto microfono sarà installato in apposito quadretto provvisto di vetro frangibile ed indicato chiaramente da apposita targa rossa. a) Caratteristiche generali L'impianto, funzionante a 100 V costanti, è considerato di I categoria. Trattandosi di un impianto di sicurezza, i cavi di collegamento dagli amplificatori ai diffusori acustici saranno di tipo schermato, resistente al fuoco RF 31-22 con isolazione FG10(O)M1 0,6/1kV a norma CEI 20-13. Sarà fornito completo di ogni componente collegamenti e conduttori necessari al suo funzionamento secondo le modalità funzionali da verificare con la D.L. b) Suddivisione in zone. L’impianto è suddiviso in zone che saranno provviste di proprio regolatore di volume. Le linee relative agli attacchi dei diffusori termineranno presso la centrale di produzione. Le zone al momento previste sono: 1° lotto: − Autorimessa e spogliatoi; − Uffici e cappella; − Alzheimer zone comuni; − Alzheimer stanze e locali attività in genere; Tramite la matrice di controllo dell’impianto potranno essere diffuse trasmissioni diverse per ciascuna zona, provenienti da sorgenti diverse. Committente: Comune di Bolzano nov. 2012 Relazione specialistica impianti elettrici pag. 16/19 STUDIO MASIERO c) Diffusori acustici I diffusori acustici avranno caratteristiche diverse a seconda del luogo di installazione. Nell’autorimessa ed all’esterno è prevista l’installazione di diffusori in esecuzione sporgente, aventi grado di protezione minimo IP44. Nelle zone comuni, dove è prevista l’installazione di diffusori da incasso. La quantità ed il posizionamento dei diffusori dovrà essere verificata prima dell’installazione in modo da garantire i livelli sonori come prescritto dalla Norma CEI 100/55. 12) IMPIANTO DI ALLARME INCENDIO Sarà realizzato un impianto di rilevazione automatica di incendio, con tipologie di rilevatori diverse a seconda del luogo di installazione. Tutti i rilevatori, così come gli avvisatori manuali di incendio saranno di tipo indirizzabile e faranno capo ad un’unica centrale. La centrale comanderà i vari dispositivi di segnalazione (sirene, combinatori telefonici, ecc.) e di sicurezza (magneti di ritenuta porte, evacuatori di fumo), a seconda dell’elaborazione dei segnali di allarme che le perverranno. Il nuovo impianto sarà realizzato secondo quanto previsto dalla vigente normativa UNI 9795 e le caratteristiche di ciascun componente saranno conformi a quanto prescritto dalle norme EN54. Dovrà essere evidenziata chiaramente la zona di provenienza dell’allarme tramite messaggi univoci e chiari visualizzati sul display della centrale e dei terminali di controllo remoti che dovranno avere riscontro nelle planimetrie dell’impianto che saranno esposte in corrispondenza di centrale e terminali. a) Impianto esistente Attualmente nella casa di riposo è in funzione un impianto di rilevazione di incendio la cui centrale è installata nell’esistente vano tecnico al piano terra dell’edificio. Alla centrale sono collegati i loop dei sensori e dei pulsanti indirizzati, ed i sensori di tipo tradizionale della zona “Cucina”, e comanda le segnalazioni di allarme, ed il rilascio dei magneti di ritenuta delle porte per la compartimentazione anti incendio. La centrale è obsoleta e non più affidabile pertanto nell’esecuzione dei lavori del 1° lotto è prevista la sua sostituzione, ma non il rifacimento dell’impianto di rilevazione relativo alle zone della casa di riposo non interessate dagli interventi. b) Centrale di allarme La nuova centrale dovrà essere compatibile con i componenti dell’impianto esistente ed in grado, tramite schede di adattamento per i loop esistenti, ingressi e uscite digitali, programmazione e quanto altro necessario, a ripristinare il funzionamento dell’impianto esistente e garantire il corretto funzionamento di quello nuovo previsto da progetto. La centrale sarà installata al posto di quella esistente nel vano tecnico al piano terra dell’edificio, e soddisferà totalmente i requisiti della norma EN 54. c) Terminali remoti La segnalazione di allarme dovrà dare chiara indicazione della zona di provenienza tramite terminali remoti di ripetizione e gestione della centrale. I pannelli saranno installati presso la reception al piano terra ed i presidi medici di ciascun piano. Il terminale di comando dovrà essere in grado di elaborare e di visualizzare gli eventi sia in modo autonomo che su richiesta dell'operatore. Il display del terminale di comando dovrà differenziare chiaramente tra allarmi, guasti, informazioni e condizioni di esclusione, e consentire i comandi di tacitazione e ripristino. Committente: Comune di Bolzano nov. 2012 Relazione specialistica impianti elettrici pag. 17/19 STUDIO MASIERO d) Rivelatori di fumo Il rivelatore di fumo dovrà garantire una risposta uniforme a tutti i prodotti di combustione tipici di incendi a fiamma viva con presenza di fumo e di fuochi covanti. La camera del rivelatore dovrà consentire la rivelazione di ogni tipo di fumo visibile, fumo scuro incluso. Il rivelatore di fumo dovrà essere conforme alle norme EN 54-7/9 e dovrà essere in grado di rivelare il fuoco campione TF1 (fuoco aperto di legno). e) Avvisatori manuali di incendio L'allarme dovrà essere attivato mediante la rottura del vetro senza la necessità di strumenti speciali. La finestra in vetro dovrà essere progettata in modo tale da evitare di ferire chi procede all'azionamento. Il pulsante d'allarme dovrà essere in grado d'isolare i cortocircuiti sulla linea di rivelazione per evitare di inficiare il funzionamento degli altri rivelatori collegati sulla stessa linea di rivelazione 13) IMPIANTI SPECIALI NUCLEO ALZHEIMER Per la gestione, la sicurezza e la sorveglianza degli ospiti, nella zona destinata ad ospitare il nuovo nucleo Alzheimer, realizzati i seguenti impianti speciali. a) Chiamata infermiere Sarà realizzato un impianto di chiamata, in conformità a quanto prescritto dalla norma DIN/VDE 0834, completo per la segnalazione in ambiente ospedaliero, RSA, Case di Riposo e Case di Cura. Il sistema sarà in grado di garantire le funzionalità per la gestione da parte degli operatori preposti di: chiamata dal posto letto; allarme bagni stanze ospiti e servizi comuni; rilevamento della presenza a letto dell’ospite; riconoscimento e tacitazione locale della chiamata; guida luminosa per l’indicazione della provenienza della chiamata; memorizzazione storico eventi. Le apparecchiature del sistema saranno installate nel quadro Q150 situato nel locale del presidio del nucleo Alzheimer dove sarà installato anche il pannello di visualizzazione e controllo dell’impianto. L’impianto sarà interfacciato con la regolazione automatica dell’illuminazione in modo da consentire, nelle ore notturne, l’accensione della luce di cortesia installata in prossimità della porta di accesso al bagno di ciascuna stanza, a seguito del comando del rispettivo sensore di presenza a letto dell’ospite. L’impianto dovrà gestire anche le chiamate di soccorso provenienti dai servizi igienici per disabili che saranno realizzati al piano terra del nuovo edificio. Il collegamento delle apparecchiature sarà realizzato attraverso BUS dedicato, con possibilità di ampliamenti / espansioni successive. Il sistema dovrà essere liberamente programmabile per garantire le funzionalità richieste e consentire l’interfacciamento a livello software con altri sistemi di supervisione / acquisizione degli eventi e segnalazione remota. b) Videosorveglianza Committente: Comune di Bolzano nov. 2012 Relazione specialistica impianti elettrici pag. 18/19 STUDIO MASIERO Sarà realizzato un impianto per la sorveglianza degli ospiti del nucleo Alzheimer nelle singole stanze, zone comuni e percorsi interni ed esterni. L’impianto è costituito da telecamere collegate ed alimentate da rete Ethernet, aventi sensibilità per la ripresa a bassi livelli di illuminamento. È prevista l’installazione di diverse tipologie di telecamere a seconda delle necessità di ripresa: nelle stanze degli ospiti telecamera b/n ad alta sensibilità; nei percorsi telecamere a colori con ottiche diverse a seconda delle necessità di inquadratura; nella sale comuni telecamere a colori con angolo di ripresa 360° e ricomposizione elettronica dell’immagine tramite processore della stessa; all’esterno telecamere con ottica 90° e grado di protezione IP 65. Le immagini delle telecamere saranno convogliate tramite uno switch direttamente su NAS o PC/Server senza la necessità di software di registrazione. Per la visualizzazione delle riprese è prevista l’installazione di un personal computer con componenti aventi caratteristiche aggiornate allo stato dell’arte al momento della fornitura completo di sistema operativo software di gestione video e per visualizzazione immagini in sala controllo completi di licenze , e due monitor LCD 21” a colori con risoluzione 1680 x 1050 pixel. c) Controllo accessi Per il controllo degli accessi al nucleo Alzheimer è prevista l’installazione di un impianto per l’apertura tramite tastiere a codice in ingresso ed in uscita delle porte di accesso all’ascensore anti incendio, accesso alla scala protetta e quella principale del nucleo. Le porte saranno mantenute chiuse da magneti aventi resistenza pari a 300 kg che saranno sbloccati a tempo tramite le tastiere installate all’esterno ed all’interno dei varchi controllati. Il controllo sarà gestito dalla centrale dell’impianto di rilevazione incendio che, in caso di allarme, sbloccherà automaticamente i magneti per consentire l’accesso delle persone alle vie di fuga. d) Predisposizioni per controllo varchi ed ospiti nucleo Alzheimer Saranno realizzate tutte le predisposizioni per l’estensione, alla zona destinata ad ospitare il nuovo nucleo Alzheimer, dell’impianto di controllo dei varchi e degli ospiti a rischio di fuga attualmente in fase di realizzazione. Le predisposizioni sono costituite principalmente da: attacchi dati e alimentazione per “access point” rete WiFi; attacchi per alimentazione apparecchiature WiFi per il controllo dei varchi; predisposizione per l’interfacciamento del sistema di chiamata infermiere con impianto WiFi. 14) ALLEGATI R2_A1 R2_A2 R2_A3 Verifica protezione contro i fulmini CEI 81-10; dimensionamento linee elettriche; calcoli illuminotecnici. Committente: Comune di Bolzano nov. 2012 Relazione specialistica impianti elettrici pag. 19/19 STUDIO MASIERO SOMMARIO 1. CONTENUTO DEL DOCUMENTO 2. NORME TECNICHE DI RIFERIMENTO 3. INDIVIDUAZIONE DELLA STRUTTURA DA PROTEGGERE 4. DATI INIZIALI 4.1 Densità annua di fulmini a terra. 4.2 Dati relativi alla struttura. 4.3 Dati relativi alle linee esterne. 4.4 Definizione e caratteristiche delle zone 5. CALCOLO DELLE AREE DI RACCOLTA DELLA STRUTTURA E DELLE LINEE ELETTRICHE ESTERNE 6. VALUTAZIONE DEI RISCHI 6.1 Rischio R1 di perdita di vite umane 6.1.1 Calcolo del rischio R1 6.1.2 Analisi del rischio R1 7. SCELTA DELLE MISURE DI PROTEZIONE 8. CONCLUSIONI 9. APPENDICI 10. ALLEGATI Disegno della struttura Grafico area di raccolta Ad Grafico area di raccolta Am Committente: Comune di Bolzano settembre 2012 - Fulminazione pag. 2/12 STUDIO MASIERO 1. CONTENUTO DEL DOCUMENTO Questo documento contiene : - la relazione sulla valutazione dei rischi dovuti al fulmine ai sensi del DLgs 81/08, art. 29; - la scelta delle misure di protezione da adottare ove necessarie come richiesto dal DLgs 81/08, art. 84. 2. NORME TECNICHE DI RIFERIMENTO Questo documento è stato elaborato con riferimento alle seguenti norme CEI: - CEI 81-10/1 (EN 62305-1): "Protezione contro i fulmini. Parte 1: Principi Generali" Aprile 2006; Variante V1 (Settembre 2008); - CEI 81-10/2 (EN 62305-2): "Protezione contro i fulmini. Parte 2: Valutazione del rischio" Aprile 2006; Variante V1 (Settembre 2008); - CEI 81-10/3 (EN 62305-3): "Protezione contro i fulmini. Parte 3: Danno materiale alle strutture e pericolo per le persone" Aprile 2006; Variante V1 (Settembre 2008); - CEI 81-10/4 (EN 62305-4): "Protezione contro i fulmini. Parte 4: Impianti elettrici ed elettronici nelle strutture" Aprile 2006; Variante V1 (Settembre 2008); - CEI 81-3 : "Valori medi del numero dei fulmini a terra per anno e per chilometro quadrato dei Comuni d'Italia, in ordine alfabetico." Maggio 1999. 3. INDIVIDUAZIONE DELLA STRUTTURA DA PROTEGGERE L 'individuazione della struttura da proteggere è essenziale per definire le dimensioni e le caratteristiche da utilizzare per la valutazione dell'area di raccolta. La struttura che si vuole proteggere coincide con un intero edificio a sé stante, fisicamente separato da altre costruzioni. Pertanto, ai sensi dell'art. A.2.1.2 della Norma CEI EN 62305-2, le dimensioni e le caratteristiche della struttura da considerare sono quelle dell'edificio stesso. 4. DATI INIZIALI 4.1 Densità annua di fulmini a terra Come rilevabile dalla Norma CEI 81-3, la densità annua di fulmini a terra per kilometro quadrato nel comune di BOLZANO in cui è ubicata la struttura vale : Nt = 2,5 fulmini/km² anno 4.2 Dati relativi alla struttura Committente: Comune di Bolzano settembre 2012 - Fulminazione pag. 3/12 STUDIO MASIERO La pianta della struttura è riportata nel disegno (Allegato Disegno della struttura). La destinazione d'uso prevalente della struttura è: alberghiero In relazione anche alla sua destinazione d’uso, la struttura può essere soggetta a : - perdita di vite umane - perdita economica In accordo con la Norma CEI EN 62305-2 per valutare la necessità della protezione contro il fulmine, deve pertanto essere calcolato : - rischio R1; Le valutazioni di natura economica, volte ad accertare la convenienza dell’adozione delle misure di protezione, non sono state condotte perché espressamente non richieste dal Committente. L’edificio ha struttura portante metallica o in cemento armato con ferri d’armatura continui. 4.3 Dati relativi alle linee elettriche esterne La struttura è servita dalle seguenti linee elettriche: - Linea di energia: Energia - Linea di segnale: Telefono Le caratteristiche delle linee elettriche sono riportate nell'Appendice Caratteristiche delle linee elettriche. 4.4 Definizione e caratteristiche delle zone Tenuto conto di: - compartimenti antincendio esistenti e/o che sarebbe opportuno realizzare; - eventuali locali già protetti (e/o che sarebbe opportuno proteggere specificamente) contro il LEMP (impulso elettromagnetico); - i tipi di superficie del suolo all'esterno della struttura, i tipi di pavimentazione interni ad essa e l'eventuale presenza di persone; - le altre caratteristiche della struttura e, in particolare il lay-out degli impianti interni e le misure di protezione esistenti; sono state definite le seguenti zone: Z1: Struttura Le caratteristiche delle zone, i valori medi delle perdite, i tipi di rischio presenti e le relative componenti sono riportate nell'Appendice Caratteristiche delle Zone. 5. CALCOLO DELLE AREE DI RACCOLTA DELLA STRUTTURA E DELLE LINEE ELETTRICHE ESTERNE L'area di raccolta Ad dei fulmini diretti sulla struttura è stata valutata graficamente secondo il metodo indicato nella Norma CEI EN 62305-2, art.A.2, ed è riportata nel disegno (Allegato Grafico area di raccolta Ad). L'area di raccolta Am dei fulmini a terra vicino alla struttura, che ne possono danneggiare gli impianti interni per sovratensioni indotte, è stata valutata graficamente secondo il metodo indicato nella Norma CEI EN 62305-2, art.A.3, ed è riportata nel disegno (Allegato Grafico area di raccolta Am). Le aree di raccolta Al e Ai di ciascuna linea elettrica esterna sono state valutate analiticamente come indicato nella Norma CEI EN 62305-2, art.A.4. I valori delle aree di raccolta (A) e i relativi numeri di eventi pericolosi all’anno (N) sono riportati nell'Appendice Aree di raccolta e numero annuo di eventi pericolosi. Committente: Comune di Bolzano settembre 2012 - Fulminazione pag. 4/12 STUDIO MASIERO I valori delle probabilità di danno (P) per il calcolo delle varie componenti di rischio considerate sono riportate nell'Appendice Valori delle probabilità P per la struttura non protetta. 6. VALUTAZIONE DEI RISCHI 6.1 Rischio R1: perdita di vite umane 6.1.1 Calcolo del rischio R1 I valori delle componenti ed il valore del rischio R1 sono di seguito indicati. Z1: Struttura RB: 1,08E-05 RU(elettrico): 1,54E-13 RV(elettrico): 3,84E-10 RU(telefono): 1,71E-12 RV(telefono): 4,26E-09 Totale: 1,08E-05 Valore totale del rischio R1 per la struttura: 1,08E-05 6.1.2 Analisi del rischio R1 Il rischio complessivo R1 = 1,08E-05 è maggiore di quello tollerato RT = 1E-05, occorre adottare idonee misure di protezione per ridurlo. La composizione delle componenti che concorrono a formare il rischio R1, espressi in percentuale del valore di R1 per la struttura, è di seguito indicata. Z1 - Struttura RD = 99,9569 % RI = 0,0431 % Totale = 100 % RS = 0 % RF = 100 % RO = 0 % Totale = 100 % dove: - RD = RA + RB + RC - RI = RM + RU + RV+ RW + RZ - RS = RA + RU - RF = RB + RV - RO = RM + RC + RW + RZ essendo: - RD il rischio dovuto alla fulminazione diretta della struttura - RI il rischio dovuto alla fulminazione indiretta della struttura - RS il rischio connesso alla perdita di esseri viventi - RF il rischio connesso al danno fisico - RO il rischio connesso all’avaria degli impianti interni. I dati sopra indicati, evidenziano che il rischio R1 per la struttura si verifica essenzialmente nelle seguenti zone: Z1 - Struttura (100 %) - in gran parte per danno fisico - a causa principalmente della fulminazione diretta della struttura Committente: Comune di Bolzano settembre 2012 - Fulminazione pag. 5/12 STUDIO MASIERO - il contributo principale al valore del rischio R1 nella zona è dato dalle seguenti componenti di rischio: RB = 99,9569 % Danno fisico per fulminazione diretta della struttura 7. SCELTA DELLE MISURE DI PROTEZIONE Per ridurre il rischio R1 a valori non superiori a quello tollerabile RT = 1E-05, è necessario agire sulle seguenti componenti: - RB nelle zone: Z1 - Struttura adottando una o più delle possibili misure di protezione seguenti: - per la componente B: 1) LPS 2) Mezzi e impianti di rivelazione e/o estinzione incendio, compartimenti antincendio Tenuto conto della fattibilità tecnica, in relazione anche ai vincoli da rispettare, per la protezione della struttura in esame sono state scelte le misure di protezione seguenti: - dotare l'edificio di un LPS di classe IV (Pb = 0,2) Non è stata effettuata l'analisi relativa al rischio R4, poiché il committente ha espressamente rinunciato a far valutare l'opportunità, dal punto di vista economico, di installare misure di protezione finalizzate a ridurre l'entità di eventuali danni dovuti ai fulmini. L’adozione di queste misure di protezione modifica i parametri e le componenti di rischio. I valori dei parametri per la struttura protetta sono di seguito indicati. Zona Z1: Struttura Pa = 1,00E+00 Pb = 0,2 Pc (elettrico) = 2,00E-02 Pc (telefono) = 2,00E-02 Pc = 3,96E-02 Pm (elettrico) = 2,00E-02 Pm (telefono) = 2,00E-02 Pm = 3,96E-02 Pu (elettrico) = 1,00E-02 Pv (elettrico) = 1,00E-02 Pw (elettrico) = 2,00E-02 Pz (elettrico) = 2,00E-02 Pu (telefono) = 2,00E-02 Pv (telefono) = 2,00E-02 Pw (telefono) = 2,00E-02 Pz (telefono) = 2,00E-02 ra = 0,00001 rp = 0,5 rf = 0,01 h=5 Rischio R1: perdita di vite umane Committente: Comune di Bolzano settembre 2012 - Fulminazione pag. 6/12 STUDIO MASIERO I valori delle componenti di rischio per la struttura protetta sono di seguito indicati. Z1: Struttura RB: 2,16E-06 RU(elettrico): 1,54E-13 RV(elettrico): 3,84E-10 RU(telefono): 1,71E-12 RV(telefono): 4,26E-09 Totale: 2,16E-06 Valore totale del rischio R1 per la struttura: 2,16E-06 8. CONCLUSIONI A seguito dell'adozione delle misure di protezione (che devono essere correttamente dimensionate) vale quanto segue. Rischi che non superano il valore tollerabile: R1 SECONDO LA NORMA CEI EN 62305-2 LA STRUTTURA E' PROTETTA CONTRO LE FULMINAZIONI. In forza della legge 1/3/1968 n.186 che individua nelle Norme CEI la regola dell'arte, si può ritenere assolto ogni obbligo giuridico, anche specifico, che richieda la protezione contro le scariche atmosferiche. Data 30/08/2012 Timbro e firma Committente: Comune di Bolzano settembre 2012 - Fulminazione pag. 7/12 STUDIO MASIERO 9. APPENDICI APPENDICE - Caratteristiche della struttura Dimensioni: vedi disegno Coefficiente di posizione: in area con oggetti di altezza uguale o inferiore (Cd = 0,5) Schermo esterno alla struttura: assente Densità di fulmini a terra (fulmini/km² anno) Nt = 2,5 APPENDICE - Caratteristiche delle linee elettriche Caratteristiche della linea: Energia La linea ha caratteristiche uniformi lungo l’intero percorso. Tipo di linea: energia - interrata Lunghezza (m) Lc = 50 Resistività (ohm x m) ρ = 500 Coefficiente di posizione (Cd): in area con oggetti di altezza maggiore Coefficiente ambientale (Ce): urbano (h > 20 m) SPD ad arrivo linea: livello I (Pspd = 0,01) Caratteristiche della linea: Telefono La linea ha caratteristiche uniformi lungo l’intero percorso. Tipo di linea: segnale - interrata Lunghezza (m) Lc = 100 Resistività (ohm x m) ρ = 500 Coefficiente di posizione (Cd): in area con oggetti di altezza maggiore Coefficiente ambientale (Ce): urbano (h > 20 m) SPD ad arrivo linea: livello II (Pspd = 0,02) APPENDICE - Caratteristiche delle zone Caratteristiche della zona: Struttura Tipo di zona: interna Tipo di pavimentazione: linoleum (ru = 0,00001) Rischio di incendio: ordinario (rf = 0,01) Pericoli particolari: difficoltà di evacuazione (h = 5) Protezioni antincendio: manuali (rp = 0,5) Schermatura di zona: assente Protezioni contro le tensioni di contatto: nessuna Impianto interno: elettrico Alimentato dalla linea Energia Tipo di circuito: Cond. attivi e PE su percorsi diversi (spire fino a 50 m²) (Ks3 = 1) Tensione di tenuta: 4,0 kV Sistema di SPD - livello: II (Pspd = 0,02) Impianto interno: telefono Alimentato dalla linea Telefono Tipo di circuito: Cond. attivi e PE su percorsi diversi (spire fino a 50 m²) (Ks3 = 1) Tensione di tenuta: 2,5 kV Sistema di SPD - livello: II (Pspd = 0,02) Valori medi delle perdite per la zona: Struttura Committente: Comune di Bolzano settembre 2012 - Fulminazione pag. 8/12 STUDIO MASIERO Perdita per tensioni di contatto (relativa a R1) Lt = 0,01 Perdita per danno fisico (relativa a R1) Lf = 0,01 Perdita per danno fisico (relativa a R4) Lf = 0,2 Perdita per avaria di impianti interni (relativa a R4) Lo = 0,01 Rischi e componenti di rischio presenti nella zona: Struttura Rischio 1: Rb Ru Rv Rischio 4: Rb Rc Rm Rv Rw Rz APPENDICE - Aree di raccolta e numero annuo di eventi pericolosi. Struttura Area di raccolta per fulminazione diretta della struttura Ad = 3,45E-02 km² Area di raccolta per fulminazione indiretta della struttura Am = 2,73E-01 km² Numero di eventi pericolosi per fulminazione diretta della struttura Nd = 4,31E-02 Numero di eventi pericolosi per fulminazione indiretta della struttura Nm = 6,39E-01 Linee elettriche Area di raccolta per fulminazione diretta (Al) e indiretta (Ai) delle linee: Energia Al = 0,000246 km² Ai = 0,027951 km² Telefono Al = 0,001364 km² Ai = 0,055902 km² Numero di eventi pericolosi per fulminazione diretta (Nl) e indiretta (Ni) delle linee: Energia Nl = 0,000154 Ni = 0,000000 Telefono Nl = 0,000853 Ni = 0,000000 APPENDICE - Valori delle probabilità P per la struttura non protetta Zona Z1: Struttura Pa = 1,00E+00 Pb = 1,0 Pc (elettrico) = 2,00E-02 Pc (telefono) = 2,00E-02 Pc = 3,96E-02 Pm (elettrico) = 2,00E-02 Pm (telefono) = 2,00E-02 Pm = 3,96E-02 Pu (elettrico) = 1,00E-02 Pv (elettrico) = 1,00E-02 Committente: Comune di Bolzano settembre 2012 - Fulminazione pag. 9/12 STUDIO MASIERO Pw (elettrico) = 2,00E-02 Pz (elettrico) = 2,00E-02 Pu (telefono) = 2,00E-02 Pv (telefono) = 2,00E-02 Pw (telefono) = 2,00E-02 Pz (telefono) = 2,00E-02 Committente: Comune di Bolzano settembre 2012 - Fulminazione pag. 10/12 STUDIO MASIERO Allegato - Area di raccolta per fulminazione diretta Ad Area di raccolta Ad (km²) = 3,45E-02 Committente: Comune di Bolzano Descrizione struttura: Casa di riposo Don Bosco Indirizzo: Via Milano, 170 Comune: BOLZANO Provincia: BZ Committente: Comune di Bolzano settembre 2012 - Fulminazione pag. 11/12 STUDIO MASIERO Allegato - Area di raccolta per fulminazione indiretta Am Area di raccolta Am (km²) = 2,73E-01 Committente: Comune di Bolzano Descrizione struttura: Casa di riposo Don Bosco Indirizzo: Via Milano, 170 Comune: BOLZANO Provincia: BZ Committente: Comune di Bolzano settembre 2012 - Fulminazione pag. 12/12 CASA DI RIPOSO DON BOSCO Q12 Uffici-Cappella RETE Posti di lavoro Punti stampa/macchine Prese di servizio Illuminazione Scalda acqua n° 27 2 34 1 2 PWR [kW] 0,80 0,50 0,50 6,05 1,20 Totali PWR tot. [kW] 21,60 1,00 17,00 6,05 2,40 k 48,05 Ib In Q max. [kVA] P max [kW] 0,60 0,50 0,30 1,00 0,50 PWR [kW] 12,96 0,50 5,10 6,05 1,20 0,54 25,81 77,15 80,00 55,36 49,82 Q12 Uffici-Cappella UPS n° 27 Posti di lavoro Totali Ib In Q max. [kVA] P max [kW] Committente: Comune di Bolzano STUDIO MASIERO TABELLA DELLE POTENZE PWR [kW] 0,40 PWR tot. [kW] 10,80 10,80 17,34 32,00 22,14 19,93 11/2012 Cosfi 0,85 0,85 0,85 0,90 0,95 Q [kVA] 15,25 0,59 6,00 6,72 1,26 0,87 29,82 41,44 k 0,60 PWR [kW] 6,48 0,60 6,48 10,40 43,10 Cosfi 0,85 Q [kVA] 7,62 0,85 7,62 11,02 pag. 1/4 CASA DI RIPOSO DON BOSCO Q18 Spogliatoi RETE n° 15 6 1 - Prese di servizio Asciugacapalli Illuminazione Scalda acqua Totali Ib In Q max. [kVA] P max [kW] Committente: Comune di Bolzano STUDIO MASIERO TABELLA DELLE POTENZE PWR [kW] 0,50 0,60 2,08 1,20 PWR tot. [kW] 7,50 3,60 2,08 13,18 21,16 40,00 27,68 24,91 11/2012 k 0,30 0,30 1,00 0,50 PWR [kW] 2,25 1,08 2,08 - 0,41 5,41 8,68 Cosfi 0,85 0,85 0,90 0,95 Q [kVA] 2,65 1,27 2,31 - 0,87 6,23 9,00 pag. 2/4 CASA DI RIPOSO DON BOSCO Q150 Gruppo Alzheimer Ovest RETE n° Posti di lavoro 13 Stanze 9 Cucina 1 Prese di servizio 135 Illuminazione 1 Scalda acqua Alzheimer Garten 1 PWR [kW] 0,80 2,00 3,00 0,50 10,10 1,20 Totali PWR tot. [kW] 10,40 18,00 3,00 67,50 10,10 - k 0,60 0,60 0,50 0,20 1,00 0,50 109,00 Ib In Q max. [kVA] P max [kW] 0,39 175,02 80,00 55,36 49,82 Q152 Gruppo Alzheimer Sud RETE n° 10 1 40 1 1 Posti di lavoro Stanze Cucina Prese di servizio Illuminazione Scalda acqua Alzheimer Garten PWR [kW] 0,80 2,00 3,00 0,50 1,49 1,20 Totali PWR tot. [kW] 8,00 3,00 20,00 1,49 - k 0,60 0,60 0,50 0,20 1,00 0,50 0,36 52,16 80,00 55,36 49,82 Q150 Gruppo Alzheimer Ovest UPS n° Posti di lavoro 13 PWR [kW] 0,40 Totali PWR tot. [kW] 5,20 k n° 10 Totali Ib In Q max. [kVA] P max [kW] Committente: Comune di Bolzano PWR [kW] 0,40 PWR tot. [kW] 4,00 4,00 6,42 80,00 55,36 49,82 11/2012 PWR [kW] 4,80 1,50 4,00 1,49 11,79 0,60 PWR [kW] 3,12 0,60 3,12 8,35 32,00 22,14 19,93 Q152 Gruppo Alzheimer Sud UPS 42,14 Cosfi 0,85 0,85 0,85 0,85 0,90 0,95 0,90 Q [kVA] 7,34 12,71 1,76 15,88 11,22 - 0,86 48,92 70,69 Cosfi 0,85 0,85 0,85 0,85 0,90 0,95 0,90 Q [kVA] 5,65 1,76 4,71 1,65 - 0,86 13,77 18,93 5,20 Ib In Q max. [kVA] P max [kW] PWR [kW] 6,24 10,80 1,50 13,50 10,10 - 67,67 32,49 Ib In Q max. [kVA] P max [kW] Posti di lavoro STUDIO MASIERO TABELLA DELLE POTENZE 19,90 Cosfi 0,85 Q [kVA] 3,67 0,85 3,67 5,01 k 0,60 PWR [kW] 2,40 0,60 2,40 3,85 5,30 Cosfi 0,85 Q [kVA] 2,82 0,85 2,82 4,08 pag. 3/4 CASA DI RIPOSO DON BOSCO Q056 Autorimessa RETE n° 5 1 1 Prese di servizio Portone autorimessa Illuminazione Totali Ib In Q max. [kVA] P max [kW] Committente: Comune di Bolzano STUDIO MASIERO TABELLA DELLE POTENZE PWR [kW] 0,50 0,70 7,00 PWR tot. [kW] 2,50 0,70 7,00 10,20 16,38 50,00 34,60 31,14 11/2012 k 0,30 0,70 1,00 PWR [kW] 0,75 0,49 7,00 0,81 8,24 13,23 Cosfi 0,85 0,85 0,90 Q [kVA] 0,88 0,58 7,78 0,89 9,24 13,35 pag. 4/4 LINEE Utenza Siglatura Ph/N/PE Derivazione P [kW] Cos ϕ Tensione [V] Ib [A] Quadro: [Q0] Quadro Generale Elevatori antincendio Q03.00 3F+N+PE 22 0,90 400 35,3 Ascensore antincendio Q04.3 3F+N+PE 6 0,90 400 9,6 Spogliatoi provvisori Q02/2. 3F+N+PE 20 0,90 400 32,1 Condiz. ala sud P.T.+1°P. Q02/2.35 3F+N+PE 25 0,75 400 48,1 Q152 – 1°P Alzheimer Sud Q02/2.124 3F+N+PE 20 0,90 400 32,1 Q150 – 1°P Alzheimer Ovest Q02/2.126 3F+N+PE 20 0,90 400 32,1 UPS Q02/3.57 3F+N+PE 20 0,90 400 32,1 Q12 – Uffici+Cappella Q02/3.59 3F+N+PE 26 0,90 400 41,7 Pompa di calore Alzheimer+P.T. Q02/3.104 3F+N+PE 10 0,90 400 16 Q18 - Spogliatoi Q02/3.106 3F+N+PE 10 0,90 400 16 Q058 - Autorimessa Q02/4.60 F+N+PE 3 0,90 230 14,5 Q12 - Uffici+Cappella UPS QUPS.1 3F+N+PE 10,8 0,90 400 17,3 Q150 – 1°P Alzheimer Ovest UPS QUPS.5 3F+N+PE 5,2 0,90 400 8,3 Q152 – 1°P Alzheimer Sud UPS QUPS.6 3F+N+PE 4 0,90 400 6,4 Q12 - Uffici+Cappella IS QIS2.5 F+N+PE 0,5 0,90 230 2,6 Q12 - Uffici+Cappella IS QIS2.6 F+N+PE 0,3 0,90 230 1,5 Q150 – 1°P Alzheimer Ovest IS QIS2.7 F+N+PE 0,5 0,90 230 2,4 Q150 – 1°P Alzheimer Ovest IS QIS2.8 F+N+PE 0,2 0,90 230 1 Q152 – 1°P Alzheimer Sud IS QIS2.9 F+N+PE 0,5 0,90 230 2,5 Q152 – 1°P Alzheimer Sud IS QIS2.10 F+N+PE 0,1 0,90 230 0,5 1 / 11 CALCOLI E VERIFICHE QUADRO: [Q03] QUADRO COMMUTAZIONE LINEA: ALIMENTAZIONE Q04 ELEVATORI ANTINCENDIO CARATTERISTICHE GENERALI DELLA LINEA P [kW] Ib [A]/Inm [A] IR [A] IS [A] IT [A] cos ϕ b Kutilizzo 22 35,29 35,29 35,29 35,29 0,90 1,00 η Kcontemp. CAVO Siglatura Derivazione tipo cond. Lungh. [m] Posa 64-8 Temp. [°C] L0.1.1 3F+N+PE multi 10 12 30 Sezione Conduttori [mm2] fase neutro PE Designazione / Conduttore Rcavo [mΩ] Xcavo [mΩ] Rtot [mΩ] Xtot [mΩ] ΔVcavo [%] ΔVtot [%] ΔVmax prog [%] 1x 25 FTG10OM1/Cu 7,2 0,813 14,4919 13,3882 0,13 0,15 2,0 1x 25 1x 16 n° supp. Resistività [°K m/W] Ib [A] Iz [A] Icc max inizio linea [kA] Icc max Fine linea [kA] 35,3 89,3 15,89 11,71 Prof. di Posa [m] ravv. dist. altri circuiti K sicur. - ravv. 3 1,0 Iccmin fine linea [kA] Icc Terra [kA] 6,11 QUADRO: [Q04] QUADRO ELEVATORI ANTINCENDIO LINEA: ASCENSORE ANTINCENDIO 5,28 CARATTERISTICHE GENERALI DELLA LINEA P [kW] Ib [A]/Inm [A] IR [A] IS [A] IT [A] cos ϕ b Kutilizzo 6 9,63 9,63 9,63 9,63 0,90 1,00 η Kcontemp. CAVO Siglatura Derivazione tipo cond. Lungh. [m] Posa 64-8 Temp. [°C] L0.1.2 3F+N+PE multi 120 03A 30 Sezione Conduttori [mm2] fase neutro PE Designazione / Conduttore Rcavo [mΩ] Xcavo [mΩ] Rtot [mΩ] Xtot [mΩ] ΔVcavo [%] ΔVtot [%] ΔVmax prog [%] 1x 10 FTG10OM1/Cu 216,0 10,332 223,2919 22,9072 1,04 1,06 2,0 1x 10 1x 10 n° supp. Resistività [°K m/W] Ib [A] Iz [A] Icc max inizio linea [kA] Icc max Fine linea [kA] 9,6 39 15,89 1,03 Prof. di Posa [m] ravv. dist. altri circuiti K sicur. - ravv. 3 1,0 Iccmin fine linea 0,33 [kA] Icc Terra [kA] 0,33 2 / 11 QUADRO: [Q02] QUADRO PRINCIPALE LINEA: SPOGLIATOI PROVVISORI CARATTERISTICHE GENERALI DELLA LINEA P [kW] Ib [A]/Inm [A] IR [A] IS [A] IT [A] cos ϕ b Kutilizzo 20 32,08 32,08 32,08 32,08 0,90 1,00 η Kcontemp. CAVO Siglatura Derivazione tipo cond. Lungh. [m] Posa 64-8 Temp. [°C] L0.1.3 3F+N+PE multi 120 31 30 Designazione / Conduttore Rcavo [mΩ] Xcavo [mΩ] Rtot [mΩ] Xtot [mΩ] ΔVcavo [%] ΔVtot [%] ΔVmax prog [%] FG7OM1/Cu 86,4 9,756 93,6919 22,3312 1,42 1,44 2,0 Sezione Conduttori [mm2] fase neutro PE 1x 25 1x 25 1x 16 n° supp. Resistività [°K m/W] Ib [A] Iz [A] Icc max inizio linea [kA] Icc max Fine linea [kA] 32,1 68,3 15,89 2,4 QUADRO: [Q02] QUADRO PRINCIPALE LINEA: CONDIZ. ALA SUD P.T.+1°P. Prof. di Posa [m] ravv. dist. altri circuiti K sicur. - ravv. 3 1,0 Iccmin fine linea [kA] Icc Terra [kA] 0,8 0,63 CARATTERISTICHE GENERALI DELLA LINEA P [kW] Ib [A]/Inm [A] IR [A] IS [A] IT [A] cos ϕ b Kutilizzo 25 48,11 48,11 48,11 48,11 0,75 1,00 η Kcontemp. CAVO Siglatura Derivazione tipo cond. Lungh. [m] Posa 64-8 Temp. [°C] L0.1.4 3F+N+PE multi 75 21 30 Designazione / Conduttore Rcavo [mΩ] Xcavo [mΩ] Rtot [mΩ] Xtot [mΩ] ΔVcavo [%] ΔVtot [%] ΔVmax prog [%] FG7OR/Cu 38,5714 5,8725 45,8633 18,4477 0,85 0,87 2,0 Sezione Conduttori [mm2] fase neutro PE 1x 35 1x 35 1x 16 n° supp. Resistività [°K m/W] Ib [A] Iz [A] Icc max inizio linea [kA] Icc max Fine linea [kA] 48,1 83,2 15,89 4,67 Prof. di Posa [m] ravv. dist. altri circuiti K sicur. - ravv. 3 1,0 Iccmin fine linea 1,69 [kA] Icc Terra [kA] 1,11 3 / 11 QUADRO: [Q02] QUADRO PRINCIPALE LINEA: Q152 – 1°P ALZHEIMER SUD CARATTERISTICHE GENERALI DELLA LINEA P [kW] Ib [A]/Inm [A] IR [A] IS [A] IT [A] cos ϕ b Kutilizzo 20 32,08 32,08 32,08 32,08 0,90 1,00 η Kcontemp. CAVO Siglatura Derivazione tipo cond. Lungh. [m] Posa 64-8 Temp. [°C] L0.1.6 3F+N+PE multi 60 21 30 Designazione / Conduttore Rcavo [mΩ] Xcavo [mΩ] Rtot [mΩ] Xtot [mΩ] ΔVcavo [%] ΔVtot [%] ΔVmax prog [%] FG7OR/Cu 67,5 4,902 74,7919 17,4772 1,1 1,12 2,0 Sezione Conduttori [mm2] fase neutro PE 1x 16 1x 16 1x 16 n° supp. Resistività [°K m/W] Ib [A] Iz [A] Icc max inizio linea [kA] Icc max Fine linea [kA] 32,1 52 15,89 3,01 QUADRO: [Q02] QUADRO PRINCIPALE LINEA: Q150 – 1°P ALZHEIMER OVEST Prof. di Posa [m] ravv. dist. altri circuiti K sicur. - ravv. 3 1,0 Iccmin fine linea [kA] Icc Terra [kA] 1,02 1,02 CARATTERISTICHE GENERALI DELLA LINEA P [kW] Ib [A]/Inm [A] IR [A] IS [A] IT [A] cos ϕ b Kutilizzo 20 32,08 32,08 32,08 32,08 0,90 1,00 η Kcontemp. CAVO Siglatura Derivazione tipo cond. Lungh. [m] Posa 64-8 Temp. [°C] L0.1.5 3F+N+PE multi 55 21 30 Designazione / Conduttore Rcavo [mΩ] Xcavo [mΩ] Rtot [mΩ] Xtot [mΩ] ΔVcavo [%] ΔVtot [%] ΔVmax prog [%] FG7OR/Cu 61,875 4,4935 69,1669 17,0687 1,01 1,03 2,0 Sezione Conduttori [mm2] fase neutro PE 1x 16 1x 16 1x 16 n° supp. Resistività [°K m/W] Ib [A] Iz [A] Icc max inizio linea [kA] Icc max Fine linea [kA] 32,1 52 15,89 3,24 Prof. di Posa [m] ravv. dist. altri circuiti K sicur. - ravv. 3 1,0 Iccmin fine linea 1,1 [kA] Icc Terra [kA] 1,1 4 / 11 QUADRO: [Q02] QUADRO PRINCIPALE LINEA: UPS CARATTERISTICHE GENERALI DELLA LINEA P [kW] Ib [A]/Inm [A] IR [A] IS [A] IT [A] cos ϕ b Kutilizzo 20 32,08 32,08 32,08 32,08 0,90 1,00 η Kcontemp. CAVO Siglatura Derivazione tipo cond. Lungh. [m] Posa 64-8 Temp. [°C] L0.1.7 3F+N+PE multi 30 12 30 Designazione / Conduttore Rcavo [mΩ] Xcavo [mΩ] Rtot [mΩ] Xtot [mΩ] ΔVcavo [%] ΔVtot [%] ΔVmax prog [%] FG7OR/Cu 54,0 2,583 61,2919 15,1582 0,87 0,89 2,0 Sezione Conduttori [mm2] fase neutro PE 1x 10 1x 10 1x 10 n° supp. Resistività [°K m/W] Ib [A] Iz [A] Icc max inizio linea [kA] Icc max Fine linea [kA] 32,1 53,3 15,89 3,66 QUADRO: [Q02] QUADRO PRINCIPALE LINEA: Q12 – UFFICI+CAPPELLA Prof. di Posa [m] ravv. dist. altri circuiti K sicur. - ravv. 3 1,0 Iccmin fine linea [kA] Icc Terra [kA] 1,26 1,26 CARATTERISTICHE GENERALI DELLA LINEA P [kW] Ib [A]/Inm [A] IR [A] IS [A] IT [A] cos ϕ b Kutilizzo 26 41,7 41,7 41,7 41,7 0,90 1,00 η Kcontemp. CAVO Siglatura Derivazione tipo cond. Lungh. [m] Posa 64-8 Temp. [°C] n° supp. L0.1.8 3F+N+PE multi 40 13 30 1 Designazione / Conduttore Rcavo [mΩ] Xcavo [mΩ] Rtot [mΩ] Xtot [mΩ] ΔVcavo [%] ΔVtot [%] ΔVmax prog [%] FG7OR/Cu 28,8 3,252 36,0919 15,8272 0,62 0,64 2,0 Sezione Conduttori [mm2] fase neutro PE 1x 25 1x 16 1x 16 Resistività [°K m/W] Ib [A] Iz [A] Icc max inizio linea [kA] Icc max Fine linea [kA] 41,7 97,8 15,89 5,86 Prof. di Posa [m] ravv. dist. altri circuiti K sicur. - ravv. 3 1,0 Iccmin fine linea 1,77 [kA] Icc Terra [kA] 1,77 5 / 11 QUADRO: [Q02] QUADRO PRINCIPALE LINEA: POMPA DI CALORE ALZHEIMER+P.T. CARATTERISTICHE GENERALI DELLA LINEA P [kW] Ib [A]/Inm [A] IR [A] IS [A] IT [A] cos ϕ b Kutilizzo 10 16,04 16,04 16,04 16,04 0,90 1,00 η Kcontemp. CAVO Siglatura Derivazione tipo cond. Lungh. [m] Posa 64-8 Temp. [°C] L0.1.9 3F+N+PE multi 70 21 30 Designazione / Conduttore Rcavo [mΩ] Xcavo [mΩ] Rtot [mΩ] Xtot [mΩ] ΔVcavo [%] ΔVtot [%] ΔVmax prog [%] FG7OM1/Cu 210,0 6,685 217,2919 19,2602 1,67 1,69 2,0 Sezione Conduttori [mm2] fase neutro PE 1x 6 1x 6 1x 6 n° supp. Resistività [°K m/W] Ib [A] Iz [A] Icc max inizio linea [kA] Icc max Fine linea [kA] 16 28,6 15,89 1,06 QUADRO: [Q02] QUADRO PRINCIPALE LINEA: Q18 - SPOGLIATOI Prof. di Posa [m] ravv. dist. altri circuiti K sicur. - ravv. 3 1,0 Iccmin fine linea [kA] Icc Terra [kA] 0,34 0,34 CARATTERISTICHE GENERALI DELLA LINEA P [kW] Ib [A]/Inm [A] IR [A] IS [A] IT [A] cos ϕ b Kutilizzo 10 16,04 16,04 16,04 16,04 0,90 1,00 η Kcontemp. CAVO Siglatura Derivazione tipo cond. Lungh. [m] Posa 64-8 Temp. [°C] L0.1.10 3F+N+PE multi 70 12 30 Designazione / Conduttore Rcavo [mΩ] Xcavo [mΩ] Rtot [mΩ] Xtot [mΩ] ΔVcavo [%] ΔVtot [%] ΔVmax prog [%] FG7OR/Cu 126,0 6,027 133,2919 18,6022 1,01 1,03 2,0 Sezione Conduttori [mm2] fase neutro PE 1x 10 1x 10 1x 10 n° supp. Resistività [°K m/W] Ib [A] Iz [A] Icc max inizio linea [kA] Icc max Fine linea [kA] 16 53,3 15,89 1,72 Prof. di Posa [m] ravv. dist. altri circuiti K sicur. - ravv. 3 1,0 Iccmin fine linea 0,56 [kA] Icc Terra [kA] 0,56 6 / 11 QUADRO: [Q02] QUADRO PRINCIPALE LINEA: Q058 - AUTORIMESSA CARATTERISTICHE GENERALI DELLA LINEA P [kW] Ib [A]/Inm [A] IR [A] IS [A] IT [A] cos ϕ b Kutilizzo 3 14,49 14,49 0 0 0,90 1,00 η Kcontemp. CAVO Siglatura Derivazione tipo cond. Lungh. [m] Posa 64-8 Temp. [°C] n° supp. L0.1.11 F+N+PE multi 90 13 30 1 Designazione / Conduttore Rcavo [mΩ] Xcavo [mΩ] Rtot [mΩ] Xtot [mΩ] ΔVcavo [%] ΔVtot [%] ΔVmax prog [%] FG7OR/Cu 101,25 7,353 108,5419 19,9282 1,5 1,52 2,0 Sezione Conduttori [mm2] fase neutro PE 1x 16 1x 16 1x 16 Resistività [°K m/W] Ib [A] Iz [A] Icc max inizio linea [kA] Icc max Fine linea [kA] 14,5 88,6 15,89 2,09 QUADRO: [QUPS] QUADRO UPS LINEA: Q12 - UFFICI+CAPPELLA UPS Prof. di Posa [m] ravv. dist. altri circuiti K sicur. - ravv. 3 1,0 Iccmin fine linea [kA] Icc Terra [kA] 0,69 0,69 CARATTERISTICHE GENERALI DELLA LINEA P [kW] Ib [A]/Inm [A] IR [A] IS [A] IT [A] cos ϕ b Kutilizzo 10,8 17,32 17,32 17,32 17,32 0,90 1,00 η Kcontemp. CAVO Siglatura Derivazione tipo cond. Lungh. [m] Posa 64-8 Temp. [°C] n° supp. L0.1.12 3F+N+PE multi 40 13 30 1 Designazione / Conduttore Rcavo [mΩ] Xcavo [mΩ] Rtot [mΩ] Xtot [mΩ] ΔVcavo [%] ΔVtot [%] ΔVmax prog [%] FG7OR/Cu 120,0 3,82 127,2919 16,3952 1,03 1,05 2,0 Sezione Conduttori [mm2] fase neutro PE 1x 6 1x 6 1x 6 Resistività [°K m/W] Ib [A] Iz [A] Icc max inizio linea [kA] Icc max Fine linea [kA] 17,3 41,6 15,89 1,8 Prof. di Posa [m] ravv. dist. altri circuiti K sicur. - ravv. 3 1,0 Iccmin fine linea 0,59 [kA] Icc Terra [kA] 0,59 7 / 11 QUADRO: [QUPS] QUADRO UPS LINEA: Q150 – 1°P ALZHEIMER OVEST UPS CARATTERISTICHE GENERALI DELLA LINEA P [kW] Ib [A]/Inm [A] IR [A] IS [A] IT [A] cos ϕ b Kutilizzo 5,2 8,34 8,34 8,34 8,34 0,90 1,00 η Kcontemp. CAVO Siglatura Derivazione tipo cond. Lungh. [m] Posa 64-8 Temp. [°C] L0.1.13 3F+N+PE multi 55 21 30 Designazione / Conduttore Rcavo [mΩ] Xcavo [mΩ] Rtot [mΩ] Xtot [mΩ] ΔVcavo [%] ΔVtot [%] ΔVmax prog [%] FG7OR/Cu 99,0 4,7355 106,2919 17,3107 0,41 0,43 2,0 Sezione Conduttori [mm2] fase neutro PE 1x 10 1x 10 1x 10 n° supp. Resistività [°K m/W] Ib [A] Iz [A] Icc max inizio linea [kA] Icc max Fine linea [kA] 8,3 39 15,89 2,14 QUADRO: [QUPS] QUADRO UPS LINEA: Q152 – 1°P ALZHEIMER SUD UPS Prof. di Posa [m] ravv. dist. altri circuiti K sicur. - ravv. 3 1,0 Iccmin fine linea [kA] Icc Terra [kA] 0,71 0,71 CARATTERISTICHE GENERALI DELLA LINEA P [kW] Ib [A]/Inm [A] IR [A] IS [A] IT [A] cos ϕ b Kutilizzo 4 6,42 6,42 6,42 6,42 0,90 1,00 η Kcontemp. CAVO Siglatura Derivazione tipo cond. Lungh. [m] Posa 64-8 Temp. [°C] L0.1.14 3F+N+PE multi 60 21 30 Designazione / Conduttore Rcavo [mΩ] Xcavo [mΩ] Rtot [mΩ] Xtot [mΩ] ΔVcavo [%] ΔVtot [%] ΔVmax prog [%] FG7OR/Cu 108,0 5,166 115,2919 17,7412 0,35 0,37 2,0 Sezione Conduttori [mm2] fase neutro PE 1x 10 1x 10 1x 10 n° supp. Resistività [°K m/W] Ib [A] Iz [A] Icc max inizio linea [kA] Icc max Fine linea [kA] 6,4 39 15,89 1,98 Prof. di Posa [m] ravv. dist. altri circuiti K sicur. - ravv. 3 1,0 Iccmin fine linea 0,65 [kA] Icc Terra [kA] 0,65 8 / 11 QUADRO: [QIS2] QUADRO ILLUMINAZIONE DI SICUREZZA LINEA: Q12 - UFFICI+CAPPELLA IS CARATTERISTICHE GENERALI DELLA LINEA P [kW] Ib [A]/Inm [A] IR [A] IS [A] IT [A] cos ϕ b Kutilizzo 0,53 2,57 2,57 0 0 0,90 1,00 η Kcontemp. CAVO Siglatura Derivazione tipo cond. Lungh. [m] Posa 64-8 Temp. [°C] n° supp. L0.1.15 F+N+PE multi 50 13 30 1 Designazione / Conduttore Rcavo [mΩ] Xcavo [mΩ] Rtot [mΩ] Xtot [mΩ] ΔVcavo [%] ΔVtot [%] ΔVmax prog [%] FG7OR/Cu 225,0 5,05 232,2919 17,6252 0,58 0,6 2,0 Sezione Conduttori [mm2] fase neutro PE 1x 4 1x 4 1x 4 Resistività [°K m/W] Ib [A] Iz [A] Icc max inizio linea [kA] Icc max Fine linea [kA] 2,6 37,7 15,89 0,99 Prof. di Posa [m] ravv. dist. altri circuiti K sicur. - ravv. 3 1,0 Iccmin fine linea [kA] Icc Terra [kA] 0,32 QUADRO: [QIS2] QUADRO ILLUMINAZIONE DI SICUREZZA LINEA: Q12 - UFFICI+CAPPELLA IS 0,32 CARATTERISTICHE GENERALI DELLA LINEA P [kW] Ib [A]/Inm [A] IR [A] IS [A] IT [A] cos ϕ b Kutilizzo 0,31 1,5 1,5 0 0 0,90 1,00 η Kcontemp. CAVO Siglatura Derivazione tipo cond. Lungh. [m] Posa 64-8 Temp. [°C] n° supp. L0.1.16 F+N+PE multi 50 13 30 1 Designazione / Conduttore Rcavo [mΩ] Xcavo [mΩ] Rtot [mΩ] Xtot [mΩ] ΔVcavo [%] ΔVtot [%] ΔVmax prog [%] FG7OR/Cu 225,0 5,05 232,2919 17,6252 0,34 0,36 2,0 Sezione Conduttori [mm2] fase neutro PE 1x 4 1x 4 1x 4 Resistività [°K m/W] Ib [A] Iz [A] Icc max inizio linea [kA] Icc max Fine linea [kA] 1,5 37,7 15,89 0,99 Prof. di Posa [m] ravv. dist. altri circuiti K sicur. - ravv. 3 1,0 Iccmin fine linea 0,32 [kA] Icc Terra [kA] 0,32 9 / 11 QUADRO: [QIS2] QUADRO ILLUMINAZIONE DI SICUREZZA LINEA: Q150 – 1°P ALZHEIMER OVEST IS CARATTERISTICHE GENERALI DELLA LINEA P [kW] Ib [A]/Inm [A] IR [A] IS [A] IT [A] cos ϕ b Kutilizzo 0,49 2,37 2,37 0 0 0,90 1,00 η Kcontemp. CAVO Siglatura Derivazione tipo cond. Lungh. [m] Posa 64-8 Temp. [°C] L0.1.17 F+N+PE multi 65 21 30 Designazione / Conduttore Rcavo [mΩ] Xcavo [mΩ] Rtot [mΩ] Xtot [mΩ] ΔVcavo [%] ΔVtot [%] ΔVmax prog [%] FG7OR/Cu 292,5 6,565 299,7919 19,1402 0,69 0,71 2,0 Sezione Conduttori [mm2] fase neutro PE 1x 4 1x 4 1x 4 n° supp. Resistività [°K m/W] Ib [A] Iz [A] Icc max inizio linea [kA] Icc max Fine linea [kA] 2,4 26 15,89 0,77 Prof. di Posa [m] ravv. dist. altri circuiti K sicur. - ravv. 3 1,0 Iccmin fine linea [kA] Icc Terra [kA] 0,25 QUADRO: [QIS2] QUADRO ILLUMINAZIONE DI SICUREZZA LINEA: Q150 – 1°P ALZHEIMER OVEST IS 0,25 CARATTERISTICHE GENERALI DELLA LINEA P [kW] Ib [A]/Inm [A] IR [A] IS [A] IT [A] cos ϕ b Kutilizzo 0,2 0,97 0,97 0 0 0,90 1,00 η Kcontemp. CAVO Siglatura Derivazione tipo cond. Lungh. [m] Posa 64-8 Temp. [°C] L0.1.18 F+N+PE multi 65 21 30 Designazione / Conduttore Rcavo [mΩ] Xcavo [mΩ] Rtot [mΩ] Xtot [mΩ] ΔVcavo [%] ΔVtot [%] ΔVmax prog [%] FG7OR/Cu 292,5 6,565 299,7919 19,1402 0,28 0,3 2,0 Sezione Conduttori [mm2] fase neutro PE 1x 4 1x 4 1x 4 n° supp. Resistività [°K m/W] Ib [A] Iz [A] Icc max inizio linea [kA] Icc max Fine linea [kA] 1 26 15,89 0,77 Prof. di Posa [m] ravv. dist. altri circuiti K sicur. - ravv. 3 1,0 Iccmin fine linea 0,25 [kA] Icc Terra [kA] 0,25 10 / 11 QUADRO: [QIS2] QUADRO ILLUMINAZIONE DI SICUREZZA LINEA: Q152 – 1°P ALZHEIMER SUD IS CARATTERISTICHE GENERALI DELLA LINEA P [kW] Ib [A]/Inm [A] IR [A] IS [A] IT [A] cos ϕ b Kutilizzo 0,51 2,47 2,47 0 0 0,90 1,00 η Kcontemp. CAVO Siglatura Derivazione tipo cond. Lungh. [m] Posa 64-8 Temp. [°C] L0.1.19 F+N+PE multi 65 21 30 Designazione / Conduttore Rcavo [mΩ] Xcavo [mΩ] Rtot [mΩ] Xtot [mΩ] ΔVcavo [%] ΔVtot [%] ΔVmax prog [%] FG7OR/Cu 292,5 6,565 299,7919 19,1402 0,72 0,74 2,0 Sezione Conduttori [mm2] fase neutro PE 1x 4 1x 4 1x 4 n° supp. Resistività [°K m/W] Ib [A] Iz [A] Icc max inizio linea [kA] Icc max Fine linea [kA] 2,5 26 15,89 0,77 Prof. di Posa [m] ravv. dist. altri circuiti K sicur. - ravv. 3 1,0 Iccmin fine linea [kA] Icc Terra [kA] 0,25 QUADRO: [QIS2] QUADRO ILLUMINAZIONE DI SICUREZZA LINEA: Q152 – 1°P ALZHEIMER SUD IS 0,25 CARATTERISTICHE GENERALI DELLA LINEA P [kW] Ib [A]/Inm [A] IR [A] IS [A] IT [A] cos ϕ b Kutilizzo 0,1 0,49 0,49 0 0 0,90 1,00 η Kcontemp. CAVO Siglatura Derivazione tipo cond. Lungh. [m] Posa 64-8 Temp. [°C] L0.1.20 F+N+PE multi 65 21 30 Designazione / Conduttore Rcavo [mΩ] Xcavo [mΩ] Rtot [mΩ] Xtot [mΩ] ΔVcavo [%] ΔVtot [%] ΔVmax prog [%] FG7OR/Cu 292,5 6,565 299,7919 19,1402 0,14 0,16 2,0 Sezione Conduttori [mm2] fase neutro PE 1x 4 1x 4 1x 4 n° supp. Resistività [°K m/W] Ib [A] Iz [A] Icc max inizio linea [kA] Icc max Fine linea [kA] 0,5 26 15,89 0,77 Prof. di Posa [m] ravv. dist. altri circuiti K sicur. - ravv. 3 1,0 Iccmin fine linea 0,25 [kA] Icc Terra [kA] 0,25 11 / 11 VERIFICHE ILLUMINOTECNICHE 30.11.2012 Studio tecnico associato Masiero Franco e Marco Via Napoli 12 39100 Bolzano Redattore Telefono Fax e-Mail STUDIO MASIERO 0471 280404 0471 280405 [email protected] Indice VERIFICHE ILLUMINOTECNICHE Copertina progetto Indice i/14-Autorimessa Superfici locale Superficie utile Isolinee (E) i/14-Autorimessa IS Superfici locale Superficie utile Isolinee (E) i/08-Spogliatoio uomini Superfici locale Superficie utile Isolinee (E) i/08-Spogliatoio uomini IS Superfici locale Superficie utile Isolinee (E) 0/07-Ufficio tipo Superfici locale Superficie utile Isolinee (E) 0/12-Ufficio tipo grande Superfici locale Superficie utile Isolinee (E) 0/15-Corridoio tip Superfici locale Superficie utile Isolinee (E) 0/15-Corridoio tipo IS Superfici locale Superficie utile Isolinee (E) 0/34-Cappella Superfici locale Superficie utile Isolinee (E) 0/34-Cappella IS Superfici locale Superficie utile Isolinee (E) 0/42-Spogliatoio donne Superfici locale Superficie utile Isolinee (E) 0/42-Spogliatoio donne IS Superfici locale Superficie utile Isolinee (E) 1/21-1/22-1/23-Zona comune 1P Superfici locale Superficie utile 1 2 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 Pagina 2 VERIFICHE ILLUMINOTECNICHE 30.11.2012 Studio tecnico associato Masiero Franco e Marco Via Napoli 12 39100 Bolzano Redattore Telefono Fax e-Mail STUDIO MASIERO 0471 280404 0471 280405 [email protected] Indice Isolinee (E) 1/21-1/22-1/23-Zona comune 1P IS Superfici locale Superficie utile Isolinee (E) 1/24-Wintergarten 1P Superfici locale Superficie utile Isolinee (E) 1/24-Wintergarten 1P IS Superfici locale Superficie utile Isolinee (E) 1/34-Camera Alzheimer tipo Superfici locale Superficie utile Isolinee (E) 1/34-Camera Alzheimer tipo IS Superfici locale Superficie utile Isolinee (E) 16 17 18 19 20 21 Pagina 3 VERIFICHE ILLUMINOTECNICHE 30.11.2012 Studio tecnico associato Masiero Franco e Marco Redattore Telefono Fax e-Mail Via Napoli 12 39100 Bolzano STUDIO MASIERO 0471 280404 0471 280405 [email protected] i/14-Autorimessa / Superficie utile / Isolinee (E) 25.25 m 60 60 85 85 60 85 60 85 35 85 60 85 60 60 160 60 60 35 85 60 85 85 160 60 85 60 135 60 85 60 85 85 60 60 110 60 60 60 160 60 60 85 60 60 85 85 60 85 60 85 85 21.50 20.27 19.25 60 60 60 160 60 16.45 60 60 60 35 85 35 85 60 35 60 85 35 60 85 85 60 60 60 85 60 35 60 85 85 60 85 135 60 35 85 85 60 85 60 60 60 85 85 85 60 60 60 60 60 135 110 110 60 85 85 35 60 85 60 60 60 60 85 85 85 85 85 60 85 35 85 60 135 60 60 60 85 60 85 60 85 85 60 60 35 35 10.62 5.05 0.00 0.00 5.10 12.15 18.45 22.35 27.50 33.00 36.52 m Valori in Lux, Scala 1 : 262 Posizione della superficie nel locale: Punto contrassegnato: (2.398 m, 160.340 m, 0.850 m) Reticolo: 128 x 128 Punti Em [lx] 71 Emin [lx] 7.72 Emax [lx] 233 Emin / Em 0.108 Emin / Emax 0.033 Pagina 4 VERIFICHE ILLUMINOTECNICHE 30.11.2012 Studio tecnico associato Masiero Franco e Marco Redattore Telefono Fax e-Mail Via Napoli 12 39100 Bolzano STUDIO MASIERO 0471 280404 0471 280405 [email protected] i/14-Autorimessa IS / Superficie utile / Isolinee (E) 25.25 m 4 8 6 8 6 10 6 6 4 12 12 4 8 10 6 6 6 8 12 6 6 6 6 6 4 8 4 6 8 10 6 10 10 6 10 8 6 6 8 6 4 84 2 6 6 2 2 8 8 6 4 2 10 12 6 6 4 12 6 8 6 4 6 6 4 12 6 2 48 6 4 6 8 10 6 12 8 6 8 2 6 6 6 4 4 10 6 4 4 2 6 8 6 2 2 6 2 4 10 6 8 6 4 4 4 8 6 4 2 12 6 4 4 2 6 2 4 10 2 4 4 4 10 8 4 2 46 12 4 2 2 2 12 4 4 4 4 4 6 6 4 8 4 12 4 10 2 4 2 12 12 4 4 4 4 4 6 8 6 6 4 21.50 20.27 19.25 16.45 10.62 5.05 0.00 0.00 5.10 12.15 18.45 22.35 27.50 33.00 36.52 m Valori in Lux, Scala 1 : 262 Posizione della superficie nel locale: Punto contrassegnato: (2.398 m, 160.340 m, 1.000 m) Reticolo: 128 x 128 Punti Em [lx] 6.12 Emin [lx] 0.29 Emax [lx] 35 Emin / Em 0.047 Emin / Emax 0.008 Pagina 5 VERIFICHE ILLUMINOTECNICHE 30.11.2012 Studio tecnico associato Masiero Franco e Marco Redattore Telefono Fax e-Mail Via Napoli 12 39100 Bolzano STUDIO MASIERO 0471 280404 0471 280405 [email protected] i/08-Spogliatoio uomini / Superficie utile / Isolinee (E) 6.80 m 325 325 475 400 325 400 400 400 400 475 475 400 400 475 475 475 325 400 250 475 475 475 400 325 400 400 400 400 475 475 475 475 400 475 475 400 475 325 475 400 3.20 400 400 400 400 400 400 325 1.47 325 325 400 325 325 325 325 0.00 0.00 1.91 6.23 9.26 m Valori in Lux, Scala 1 : 67 Posizione della superficie nel locale: Punto contrassegnato: (38.968 m, 166.265 m, 0.850 m) Reticolo: 64 x 64 Punti Em [lx] 369 Emin [lx] 142 Emax [lx] 516 Emin / Em 0.384 Emin / Emax 0.275 Pagina 6 VERIFICHE ILLUMINOTECNICHE 30.11.2012 Studio tecnico associato Masiero Franco e Marco Redattore Telefono Fax e-Mail Via Napoli 12 39100 Bolzano STUDIO MASIERO 0471 280404 0471 280405 [email protected] i/08-Spogliatoio uomini IS / Superficie utile / Isolinee (E) 6.80 m 105 85 65 45 105 25 85 105 85 65 3.20 1.47 0.00 0.00 1.91 6.23 9.26 m Valori in Lux, Scala 1 : 67 Posizione della superficie nel locale: Punto contrassegnato: (38.968 m, 166.265 m, 1.000 m) Reticolo: 128 x 128 Punti Em [lx] 143 Emin [lx] 12 Emax [lx] 421 Emin / Em 0.082 Emin / Emax 0.028 Pagina 7 VERIFICHE ILLUMINOTECNICHE 30.11.2012 Studio tecnico associato Masiero Franco e Marco Redattore Telefono Fax e-Mail Via Napoli 12 39100 Bolzano STUDIO MASIERO 0471 280404 0471 280405 [email protected] 0/07-Ufficio tipo / Superficie utile / Isolinee (E) 3.45 m 400 480 480 480 400 560 560 480 560 480 560 560 640 640 560 640 480 560 640 480 560 560 560 480 560 480 480 480 320 0.00 0.00 4.90 m Valori in Lux, Scala 1 : 36 Posizione della superficie nel locale: Punto contrassegnato: (2.473 m, 81.553 m, 0.850 m) Reticolo: 32 x 32 Punti Em [lx] 508 Emin [lx] 291 Emax [lx] 645 Emin / Em 0.574 Emin / Emax 0.452 Pagina 8 VERIFICHE ILLUMINOTECNICHE 30.11.2012 Studio tecnico associato Masiero Franco e Marco Redattore Telefono Fax e-Mail Via Napoli 12 39100 Bolzano STUDIO MASIERO 0471 280404 0471 280405 [email protected] 0/12-Ufficio tipo grande / Superficie utile / Isolinee (E) 540 540 540 450 630 630 720 540 450 630 630 720 630 720 720 720 720 720 720 720 720 720 720 720 720 720 540 630 720 630 720 720 630 630 3.35 m 540 630 630 540 540 540 540 540 450 0.00 0.00 6.65 m Valori in Lux, Scala 1 : 48 Posizione della superficie nel locale: Punto contrassegnato: (2.473 m, 98.278 m, 0.850 m) Reticolo: 64 x 32 Punti Em [lx] 585 Emin [lx] 326 Emax [lx] 746 Emin / Em 0.558 Emin / Emax 0.438 Pagina 9 VERIFICHE ILLUMINOTECNICHE 30.11.2012 Studio tecnico associato Masiero Franco e Marco Via Napoli 12 39100 Bolzano Redattore Telefono Fax e-Mail STUDIO MASIERO 0471 280404 0471 280405 [email protected] 0/15-Corridoio tip / Superficie utile / Isolinee (E) 180 16.23 m 240 240 270 270 240 270 270 240 270 270 240 270 270 240 240 0.00 0.00 1.60 m Valori in Lux, Scala 1 : 127 Posizione della superficie nel locale: Punto contrassegnato: (7.523 m, 79.603 m, 0.850 m) Reticolo: 32 x 128 Punti Em [lx] 249 Emin [lx] 156 Emax [lx] 290 Emin / Em 0.626 Emin / Emax 0.538 Pagina 10 VERIFICHE ILLUMINOTECNICHE 30.11.2012 Studio tecnico associato Masiero Franco e Marco Via Napoli 12 39100 Bolzano Redattore Telefono Fax e-Mail STUDIO MASIERO 0471 280404 0471 280405 [email protected] 0/15-Corridoio tipo IS / Superficie utile / Isolinee (E) 16.23 m 68 28 28 8 8 8 28 28 68 68 68 28 28 0.00 0.00 1.60 m Valori in Lux, Scala 1 : 127 Posizione della superficie nel locale: Punto contrassegnato: (7.523 m, 79.603 m, 1.000 m) Reticolo: 32 x 128 Punti Em [lx] 86 Emin [lx] 7.78 Emax [lx] 266 Emin / Em 0.090 Emin / Emax 0.029 Pagina 11 VERIFICHE ILLUMINOTECNICHE 30.11.2012 Studio tecnico associato Masiero Franco e Marco Redattore Telefono Fax e-Mail Via Napoli 12 39100 Bolzano STUDIO MASIERO 0471 280404 0471 280405 [email protected] 0/34-Cappella / Superficie utile / Isolinee (E) 250 8.87 m 250 300 250 300 350 300 300 350 300 300 300 350 350 350 350 350 350 350 350 350 350 350 350 350 350 350 350 350 350 350 250 350 350 3.82 300 300 250 350 350 350 250 300 300 250 250 250 0.00 0.00 13.29 m Valori in Lux, Scala 1 : 96 Posizione della superficie nel locale: Punto contrassegnato: (14.757 m, 89.009 m, 0.850 m) Reticolo: 128 x 128 Punti Em [lx] 300 Emin [lx] 87 Emax [lx] 366 Emin / Em 0.291 Emin / Emax 0.238 Pagina 12 VERIFICHE ILLUMINOTECNICHE 30.11.2012 Studio tecnico associato Masiero Franco e Marco Redattore Telefono Fax e-Mail Via Napoli 12 39100 Bolzano STUDIO MASIERO 0471 280404 0471 280405 [email protected] 0/34-Cappella IS / Superficie utile / Isolinee (E) 8.87 m 45 25 55 45 35 55 55 35 65 45 55 55 55 55 55 45 45 65 65 35 55 45 35 55 45 55 65 55 55 25 3.82 55 55 25 15 55 35 45 55 45 45 55 45 55 65 65 45 55 25 55 55 25 35 45 55 0.00 0.00 13.29 m Valori in Lux, Scala 1 : 96 Posizione della superficie nel locale: Punto contrassegnato: (14.757 m, 89.009 m, 1.000 m) Reticolo: 128 x 128 Punti Em [lx] 67 Emin [lx] 12 Emax [lx] 240 Emin / Em 0.178 Emin / Emax 0.050 Pagina 13 VERIFICHE ILLUMINOTECNICHE 30.11.2012 Studio tecnico associato Masiero Franco e Marco Redattore Telefono Fax e-Mail Via Napoli 12 39100 Bolzano STUDIO MASIERO 0471 280404 0471 280405 [email protected] 0/42-Spogliatoio donne / Superficie utile / Isolinee (E) 12.58 m 350 350 350 350 350 350 350 350 350 250 350 250 1.25 150 0.00 0.00 2.40 3.25 9.75 m Valori in Lux, Scala 1 : 99 Posizione della superficie nel locale: Punto contrassegnato: (38.468 m, 89.053 m, 0.850 m) Reticolo: 64 x 64 Punti Em [lx] 366 Emin [lx] 19 Emax [lx] 442 Emin / Em 0.052 Emin / Emax 0.043 Pagina 14 VERIFICHE ILLUMINOTECNICHE 30.11.2012 Studio tecnico associato Masiero Franco e Marco Redattore Telefono Fax e-Mail Via Napoli 12 39100 Bolzano STUDIO MASIERO 0471 280404 0471 280405 [email protected] 0/42-Spogliatoio donne IS / Superficie utile / Isolinee (E) 12.58 m 25 45 15 55 25 15 25 55 5 45 55 45 55 15 25 45 55 35 35 45 55 55 15 25 25 55 15 55 35 25 35 55 55 15 55 5 1.25 0.00 0.00 2.40 3.25 9.75 m Valori in Lux, Scala 1 : 99 Posizione della superficie nel locale: Punto contrassegnato: (38.468 m, 89.053 m, 1.000 m) Reticolo: 128 x 128 Punti Em [lx] 74 Emin [lx] 1.77 Emax [lx] 373 Emin / Em 0.024 Emin / Emax 0.005 Pagina 15 VERIFICHE ILLUMINOTECNICHE 30.11.2012 Studio tecnico associato Masiero Franco e Marco Via Napoli 12 39100 Bolzano Redattore Telefono Fax e-Mail STUDIO MASIERO 0471 280404 0471 280405 [email protected] 1/21-1/22-1/23-Zona comune 1P / Superficie utile / Isolinee (E) 18.57 m 240 240 360 360 360 300 360 300 300 360 300 360 360 300 360 300 360 360 360 300 300 300 360 360 360 360 300 360 360 300 360 360 360 360 360 360 300 360 360 300 360 360 300 360 300 360 360 360 360 300 360 360 300 360 360 300 360 300 240 360 360 360 360 300 300 360 300 360 360 240 360 300 0.00 0.00 7.07 m Valori in Lux, Scala 1 : 146 Posizione della superficie nel locale: Punto contrassegnato: (7.548 m, -0.651 m, 0.850 m) Reticolo: 128 x 32 Punti Em [lx] 321 Emin [lx] 149 Emax [lx] 418 Emin / Em 0.465 Emin / Emax 0.357 Pagina 16 VERIFICHE ILLUMINOTECNICHE 30.11.2012 Studio tecnico associato Masiero Franco e Marco Via Napoli 12 39100 Bolzano Redattore Telefono Fax e-Mail STUDIO MASIERO 0471 280404 0471 280405 [email protected] 1/21-1/22-1/23-Zona comune 1P IS / Superficie utile / Isolinee (E) 80 10 18.57 m 220 150 290 220 80 220 80 80 80 80 80 220 220 220 80 10 80 80 80 80 80 80 220 220 80 220 80 80 80 220 290 220 80 220 80 0.00 0.00 7.07 m Valori in Lux, Scala 1 : 146 Posizione della superficie nel locale: Punto contrassegnato: (7.548 m, -0.651 m, 1.000 m) Reticolo: 128 x 32 Punti Em [lx] 59 Emin [lx] 5.90 Emax [lx] 317 Emin / Em 0.100 Emin / Emax 0.019 Pagina 17 VERIFICHE ILLUMINOTECNICHE 30.11.2012 Studio tecnico associato Masiero Franco e Marco Redattore Telefono Fax e-Mail Via Napoli 12 39100 Bolzano STUDIO MASIERO 0471 280404 0471 280405 [email protected] 1/24-Wintergarten 1P / Superficie utile / Isolinee (E) 60 60 120 120 120 240 240 120 240 240 300 240 3.20 m 120 300 240 0.00 0.00 20.00 m Valori in Lux, Scala 1 : 143 Posizione della superficie nel locale: Punto contrassegnato: (15.348 m, 20.724 m, 0.850 m) Reticolo: 128 x 32 Punti Em [lx] 170 Emin [lx] 42 Emax [lx] 330 Emin / Em 0.247 Emin / Emax 0.128 Pagina 18 VERIFICHE ILLUMINOTECNICHE 30.11.2012 Studio tecnico associato Masiero Franco e Marco Redattore Telefono Fax e-Mail Via Napoli 12 39100 Bolzano STUDIO MASIERO 0471 280404 0471 280405 [email protected] 1/24-Wintergarten 1P IS / Superficie utile / Isolinee (E) 15 25 15 25 25 55 55 25 55 25 55 25 15 35 3.20 m 25 25 45 25 45 25 25 45 25 15 55 25 25 25 55 55 25 45 25 25 25 45 15 0.00 0.00 20.00 m Valori in Lux, Scala 1 : 143 Posizione della superficie nel locale: Punto contrassegnato: (15.348 m, 20.724 m, 1.000 m) Reticolo: 128 x 32 Punti Em [lx] 41 Emin [lx] 5.28 Emax [lx] 211 Emin / Em 0.129 Emin / Emax 0.025 Pagina 19 VERIFICHE ILLUMINOTECNICHE 30.11.2012 Studio tecnico associato Masiero Franco e Marco Redattore Telefono Fax e-Mail Via Napoli 12 39100 Bolzano STUDIO MASIERO 0471 280404 0471 280405 [email protected] 1/34-Camera Alzheimer tipo / Superficie utile / Isolinee (E) 6.39 m 200 200 150 250 250 250 250 300 200 250 300 250 300 300 250 200 300 250 300 250 200 250 250 250 200 250 250 250 200 250 300 200 250 250 250 300 300 300 300 250 300 250 250 250 250 200 150 200 200 0.00 0.00 3.95 m Valori in Lux, Scala 1 : 50 Posizione della superficie nel locale: Punto contrassegnato: (23.216 m, -7.941 m, 0.850 m) Reticolo: 32 x 32 Punti Em [lx] 210 Emin [lx] 110 Emax [lx] 324 Emin / Em 0.523 Emin / Emax 0.339 Pagina 20 VERIFICHE ILLUMINOTECNICHE 30.11.2012 Studio tecnico associato Masiero Franco e Marco Redattore Telefono Fax e-Mail Via Napoli 12 39100 Bolzano STUDIO MASIERO 0471 280404 0471 280405 [email protected] 1/34-Camera Alzheimer tipo IS / Superficie utile / Isolinee (E) 6.39 m 4 4 4 4 4 6 6 6 8 8 8 10 8 6 12 10 12 10 14 14 14 10 14 8 10 12 14 8 6 10 14 0.00 0.00 3.95 m Valori in Lux, Scala 1 : 50 Posizione della superficie nel locale: Punto contrassegnato: (23.216 m, -7.941 m, 1.000 m) Reticolo: 128 x 128 Punti Em [lx] 12 Emin [lx] 3.34 Emax [lx] 57 Emin / Em 0.279 Emin / Emax 0.058 Pagina 21 CURVE FOTOMETRICHE CORPI ILLUMINANTI L01 - Incasso a parete esterno 18W L02 - plafoniera stagna 35W L03 - plafoniera stagna 2x 28W L04 - plafoniera stagna 2x 35W L05 - incasso 60x60 dark 3x 13W L06 - incasso 60x60 dark 3x 13W DALI L10 - plafoniera 60x60 dark 3x13W L07 - incasso 60x60 AL satinato 3x 14W L08 - incasso 60x60 AL satinato 4x 14W L09 - sospensione 60x60 LED DALI L11 - plafoniera tonda 18W L12 - plafoniera tonda 2x18W L13 - sopraspecchio 28W L14 - sopraspecchio 21W L15 - incasso tondo 2x26W L16 - incasso tondo 2x26W DALI L17 - faretto sporg. Tondo 19W LED DALI L18 - incasso tondo 35W HIT L19 - lampada testaletto 80W DALI L20 - plafoniera AL satinato 2x28W L21 - lampada quadrata esterno 2x26W L22 - proiettore per esterno 70W HIT L23 - incasso a pavimento 1W LED L24 - reglette da esterno 58W L25 - paletto da esterno 11W L26 - fila continua incasso 35W L27 - fila continua incasso 35W DALI STUDIO MASIERO INHALTSVERZEICHNIS 1) PRÄMISSE ....................................................................................................................... 3 2) BESTIMMUNGEN UND BESONDERE VORGABEN ................................................. 4 3) VORARBEITEN .............................................................................................................. 7 4) TECHNIKRÄUME UND VERTEILUNGSSCHÄCHTE ................................................ 8 5) SCHALTSCHRÄNKE...................................................................................................... 9 6) VERSORGUNG DER SICHERHEITSANLAGEN ....................................................... 10 7) ELEKTRISCHE SCHUTZANLAGEN .......................................................................... 11 8) STROMVERSORGUNGSANLAGEN .......................................................................... 12 9) BELEUCHTUNGSANLAGEN ...................................................................................... 13 10) NETZWERK FÜR TELEFON UND DATEN, IN KATEGORIE 6 FTP ...................... 14 11) BESCHALLUNGSANLAGE FÜR SICHERHEITSDURCHSAGEN .......................... 16 12) BRANDMELDEANLAGE............................................................................................. 17 13) SONDERANLAGEN ALZHEIMER-EINHEIT ............................................................ 18 14) ANLAGEN ..................................................................................................................... 19 Auftraggeber: Gemeinde di Bozen Nov. 2012 Elektroanlagen Fachbericht Seite 2/19 STUDIO MASIERO 1) PRÄMISSE Das vorliegende Projekt betrifft die Elektroanlagen im Rahmen der Renovierung des Seniorenheimes „Don Bosco“ in Bozen, Mailandstraße 170, Baulos 1: Realisierung von Büros, neuen Umkleidekabinen, unterirdischen Autostellplätzen und der „Alzheimer-Einheit“. a) Vorgesehene Anlagen – Baulos 1 Folgende Anlagen werden zur Unterstützung für die neu zu realisierenden Strukturen des ersten Bauloses gebaut: Vorarbeiten, welche die Funktionalität der Struktur während der Renovierungsarbeiten garantieren (Büros, Kapelle); Verlegung der Leitungen für eine eventuell in Zukunft zu realisierende Mittel/Nieder-Umspannkabine; Anpassung der bestehenden Erdungs- und Potentialausgleichsanlage; Anpassung der bestehenden Blitzschutzanlage und des Überspannungsschutzes; Stromversorgung der neuen Strukturen, Zonenschalttafeln: - Q04 Sicherung Netzleitung und Stromaggregat für Sicherheitsaufzug und Sicherheitslastenaufzug; - QIS2 Verteilung Sicherheitsbeleuchtungsanlage; - QUPS Verteilung Elektroanlage für privilegierte Stromversorgungsanschlüsse; - Q056 unterirdische Parkgarage; - Q053 ausschließlich Versorgung der Tafel mechanische Anlagen im Tiefparterre; - Q12 Büros und Kapelle im Erdgeschoß; - Q18 Umkleidekabinen im Erdgeschoß; - Q150 Alzheimer-Einheit Nord; - Q152 Alzheimer-Einheit Süd; - Q255 Umschaltung Netz / Stromaggregat für Sicherheitsaufzug; Stromanlage für alle Anschlüsse, Arbeitsplätze, Steckdosen usw.; Vorbereitung für Lastenkontrollen der Elektroanschlüsse für mechanische Anlagen; unterbrechungsfreie Stromversorgung für privilegierte Stromanschlüsse; Unabhängige Stromversorgung vom Netz und vom Notstromaggregat für den Sicherheitsaufzug; Neue Steigschächte und horizontale Kabelschächte für die Verteilung der Anlagen; Beleuchtungsanlage für alle Räume und Außenbereiche der neuen Struktur, komplett mit Beleuchtungskörpern; Anlage für die automatische Beleuchtungssteuerung der Alzheimer-Einheit; Sicherheitsbeleuchtung mit neuer Notstromeinheit und Überwachung der Leitungen; Telefon- und Datenübertragungsanlage, WiFi-Netz für Wirelessgeräte; Erweiterung bestehende TV-Anlage; Sicherheitsanlagen: - automatische Brandmeldeanlage; - akustischer Alarm für die Evakuierung - Anpassung der selektiven Sicherung der Elektroanlagen; Sonderanlagen: - Pflegerruf, Badnotruf sowie Leitbeleuchtung für Mitarbeiter der Alzheimer-Einheit; - Videoüberwachung Klientenzimmer und Gemeinschaftsräume der Alzheimer-Einheit; - Zugangskontrolle zur Alzheimer-Einheit; - Vorbereitung für die Überwachung Durchgänge für fluchtgefährdete Gäste der Alzheimer-Einheit. Auftraggeber: Gemeinde di Bozen Nov. 2012 Elektroanlagen Fachbericht Seite 3/19 STUDIO MASIERO 2) BESTIMMUNGEN UND BESONDERE VORGABEN a) Bezugsnormen Die Ausführung der Anlagen muss den Normen des C.E.I. (COMITATO ELETTROTECNICO ITALIANO) entsprechen, und jedenfalls alle zum Zeitpunkt der Ausführung bestehenden Normen, das Ges. Nr. 186 vom 1.3.1968; das Dekret Nr. 37 vom 22.01.2008 sowie den Vorgaben des Projektes berücksichtigen. Insbesondere müssen folgende Normen eingehalten werden: CEI 11-1 CEI 11-17 CEI 11-18 CEI 11-20 CEI EN 60909-0 – (CEI11-25) CEI EN 60865-1 – (CEI11-26) CEI 11-35 CEI 11-37 CEI 14-8 CEI 17-6 CEI 17-13 CEI 20-21 CEI EN 60332-1-1 – (20-2/1-1) CEI 20-36 CEI 20- 37/1 CEI 20-38/1 CEI 20-40 CEI 20-45 CEI 31-26 CEI EN 60079-10 – (CEI 31-30) CEI EN 60079-14 – (CEI 31-33) CEI EN 60079-17 – (CEI 31-34 ) CEI 31-35 Auftraggeber: Gemeinde di Bozen Impianti elettrici con tensione superiore a 1 kV in corrente alterna Impianti di produzione, trasmissione e distribuzione di energia elettrica - Linee in cavo Livelli di isolamento; Cap.3 trasformatori di potenza; interblocchi elettrici – impianti di terra II categoria. Gruppi di continuità collegati a reti di I e II categoria. Correnti di cortocircuito nei sistemi trifasi in corrente alternata. Calcolo delle correnti. Correnti di cortocircuito - Calcolo degli effetti : Definizioni e metodi di calcolo. fascicolo 2906; per l’esecuzione della cabina MT/BT, il coordinamento delle protezioni di massima corrente selettive con quelle della linea di alimentazione, gli interblocchi di sicurezza Guida per l’esecuzione degli impianti di terra di stabilimenti industriali, per sistemi di I, II e III categoria. Cabine per impianti di II categoria; interblocchi elettrici art.5.106 Cabine per impianti di I categoria. Calcolo delle portate dei cavi elettrici Metodi di prova comuni per cavi in condizioni di incendio - Prova di non propagazione verticale della fiamma su un singolo conduttore o cavo isolato. Prova di resistenza al fuoco dei cavi elettrici Prove sui gas emessi durante la combustione di cavi elettrici e dei materiali dei cavi. Cavi isolati con gomma non propaganti l'incendio e a basso sviluppo di fumi e gas tossici e corrosivi. Tensione nominale Uo/U non superiore a 0,6/1 kV. Guida per l'uso di cavi a bassa tensione Cavi resistenti al fuoco isolati con mescola elastomerica con tensione nominale Uo/U non superiore a 0,6/1 kV Guida per la manutenzione delle costruzioni elettriche utilizzate nei luoghi con pericolo di esplosione di Classe 1 e 3 (diversi dalle miniere) Costruzioni elettriche per atmosfere esplosive per la presenza di gas. Parte 10: Classificazione dei luoghi pericolosi Costruzioni elettriche per atmosfere esplosive per la presenza di gas Parte 14: Impianti elettrici nei luoghi con pericolo di esplosione per la presenza di gas (diversi dalle miniere) Costruzioni elettriche per atmosfere esplosive per la presenza di gas. Parte 17: Verifica e manutenzione degli impianti elettrici nei luoghi con pericolo di esplosione per la presenza di gas (diversi dalle miniere) Costruzioni elettriche per atmosfere esplosive per la presenza di gas. Guida all’applicazione della norma CEI EN 60079-10 – (CEI 31-30). Classificazione dei luoghi pericolosi. Nov. 2012 Elektroanlagen Fachbericht Seite 4/19 STUDIO MASIERO CEI 31-35/A CEI 64-8/1 CEI 64-8/2 CEI 64-8/3 CEI 64-8/4 CEI 64-8/5 CEI 64-8/6 CEI 64-8/7 CEI 64-8;V1 64-8/7;V2 CEI 64-50 CEI 81-10 CEI EN 50164-1 – (CEI 81-5) CEI EN 61663-1 – (CEI 81-6) CEI R0BT-003 – (CEI 306-12) CEI EN 100/55 UNI 9795 UNI EN 12464-1 UNI EN 1838 Costruzioni elettriche per atmosfere esplosive per la presenza di gas. Guida all’applicazione della norma CEI EN 60079-10 – (CEI 31-30). Classificazione dei luoghi pericolosi. Esempi di applicazione. Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua. Parte 1: Oggetto, scopo e principi fondamentali Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua. Parte 2: Definizioni Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua. Parte 3: Caratteristiche generali Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua. Parte 4: Prescrizioni per la sicurezza Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua. Parte 5: Scelta ed installazione dei componenti elettrici Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua. Parte 6: Verifiche Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua. Parte 7: Ambienti ed applicazioni particolari Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua. Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua Parte 7: Ambienti e applicazioni particolari. Sezione 710: Locali ad uso medico Guida per l'esecuzione nell'edificio degli impianti elettrici utilizzatori e per la predisposizione per impianti ausiliari, telefonici e di trasmissione dati Protezione delle strutture contro i fulmini. Prescrizioni per i componenti di connessione Protezione delle strutture contro i fulmini - Linee di telecomunicazione. Parte 1: Installazioni in fibra ottica Prescrizioni relative alla resistibilità per le apparecchiature che hanno un terminale per telecomunicazioni. Sistemi elettroacustici applicati ai servizi di emergenza Sistemi fissi automatici di rivelazione, di segnalazione manuale e di allarme d’incendio Illuminazione dei Luoghi di Lavoro Illuminazione di emergenza DIN VDE 0834 Norma per sistemi di segnalazione in ospedali, case di riposo, cliniche ed istituzioni analoghe. DLgs 6 novembre 2007 n° 194 Recepimento direttiva EMC compatibilità elettromagnetica D.M. 18 settmbre 2002 Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, la costruzione e l'esercizio delle strutture sanitarie pubbliche e private Auftraggeber: Gemeinde di Bozen Nov. 2012 Elektroanlagen Fachbericht Seite 5/19 STUDIO MASIERO Bei der Auswahl des Elektromaterials und der Elektrogeräte muss immer den Materialien / Geräten mit dem Gütesiegel des „Istituto italiano del Marchio di Qualità (IMQ)“ der Vorzug gegeben werden. Die Elektroanlagen werden gemäß den geltenden Normen bezüglich besonders gefährdeter Orte bei Brandfällen ausgeführt, und sind somit aufgrund ihrer Typologie und Bauweise nicht selbst mögliche Brandverursacher und weisen die notwendigen und ausreichenden Eigenschaften für die Brandhemmung auf. b) Baudetails Der Auftraggeber muss der Bauleitung mindestens 30 Tage vor Ausführung der Arbeiten bzw. vor jeder Bauphase, grafische Pläne, eventuelle Überprüfungsberichte usw. mit den Ausführungsdetails der zu realisierenden Arbeiten überlassen. Außer den von der Bauleitung vor Beginn der Arbeiten verlangten Unterlagen müssen jedenfalls folgende vorbereitet werden: - - - Layout der Vorderansicht für jede Schalttafel; Layout der Vorderansicht für jeden Rack 19“ für aktive und/oder passive Geräte für Datenübertragung, Alarm, Beschallung, Überwachung mit Videoüberwachung usw.; Überprüfung der Abmessungen der Elektrogeräte sowie Plan der Verteilung der Elektrogeräte in den technischen Räumen; Überprüfung der Hauptkabelschächte und Ausführungsdetail der Kanäle in den Steigschächten, Zwischendecken und technischen Böden, abgestimmt mit allen technischen Anlagen, die interferieren könnten (Lüftung, Heizung usw.); Übersichtspläne zur Überprüfung der Installation und Interferenz aller Komponenten der technischen Anlagen (elektrisch und mechanisch) an der Decke und/oder in Schwebe, komplett mit den Schnitten der wichtigsten Zonen; Installationsdetails der Decken- und Hängeleuchten im Hauptschacht und Eingangsbereich; Ausführungsschema EIB-Bus mit allen Gerätschaften; Ausführungsschema der Verkabelung für Telefon- und Datennetzwerk; Funktionsschema in Blockübersicht der Überwachungsanlage mit Angabe der Eigenschaften der zu installierenden Apparaturen. c) Aufhängung der Geräte an den Decken Alle elektrischen Geräte, welche an der Decke befestigt oder in den Zwischenhängedecken eingebaut werden, (Beleuchtungskörper, Beschallungskörper, Anzeigetafeln usw.) müssen mit eigener Aufhängung und Sicherheitsschnur direkt an den tragenden Strukturen der Decke befestigt werden und dürfen keinesfalls die tragende Struktur der Zwischendecken belasten. d) Konformitätsbescheinigung Nach Abschluss der Arbeiten wird vom beauftragten Elektriker für jede Anlage die Konformitätsbescheinigung, einschließlich der obligatorischen Anhänge, laut Dekret Nr. 37 vom 22.01.2008 ausgestellt. Der beauftragte Elektriker muss nach Abschluss der Arbeiten, oder auf Anfrage der Bauleitung auch für einzelne Bauphasen, die originalen Baupläne mit den Details der effektiv durchgeführten Arbeiten, auf eigene Kosten aktualisieren. Die grafischen Pläne müssen auf Papier in von der Bauleitung festgelegter Anzahl und digital im Format dwg oder dxf geliefert werden. Auftraggeber: Gemeinde di Bozen Nov. 2012 Elektroanlagen Fachbericht Seite 6/19 STUDIO MASIERO e) Schutz intellektueller Leistungen Die originalen Projektideen sowie die Texte und technischen Vorgaben des Leistungskatalogs und der Materialien bleiben ausschließliches Eigentum des Projektanten und dürfen nicht ohne sein Einverständnis und unter Einhaltung der Bestimmungen laut Ges. Nr. 422 Art. 4 vom 08.02.1923 veröffentlicht oder verwendet werden. 3) VORARBEITEN Um die Funktionalität der Struktur auch während der Sanierungs- und Erweiterungsarbeiten zu ermöglichen, werden folgende Arbeiten durchgeführt: a) Provisorische Büros Die Büros werden einstweilig in der Hausmeisterwohnung im 1. Stock eingerichtet, um den Abbruch des Gebäudeteiles zu ermöglichen, in dem sie derzeit untergebracht sind. Es werden 6 Arbeitsplätze und ein Standort für einen Multifunktionsdrucker realisiert. Gegenwärtig werden die Anlagen von einer Zonentafel versorgt, die derzeitigen Anschlüsse für Strom und Licht werden für allgemeine Zwecke beibehalten. Die verfügbare Leistung ist aber für die neuen Arbeitsplätze nicht ausreichend, deshalb ist die Ausführung der folgenden Arbeiten notwendig: Ausführung einer neuen Verteilertafel für die Arbeitsplätze, versorgt vom bestehenden Stromschienenschacht 3x400V+N im Gang des Gebäudes; Einbau von PVC-Kabeführungen für die Verteilung der Anlagen; Realisierung der Arbeitsplätze in Kabelkanälen, Bodenhöhe 70 110 cm, ausgestattet mit 4 Steckdosen 2x16A+PE und 3 Datenanschlüssen RJ45 Kat.6 FTP; Installation eines Verteilerkastens für Telefon und Daten mit einem Switch mit 24 Anschlüssen; Verlegung und Anschluss zwischen der bestehende Telefonzentrale und den Verteiler eines 10paarigen Telefonkabels; Verlegung und Anschluss vom bestehenden Datenschrank zum Kasten von 4 Kabeln Kat. 6 FTP; Anpassung der Beleuchtungsanlage mit Aufputzkabelführungen aus PVC oder mit UnterputzKabelrohren, die in den neuen Gipskartonwänden verlaufen; Lieferung und Montage der Beleuchtungskörper für die Arbeitsplätze; Lieferung und Montage der Sicherheitsbeleuchtung mit autonomen Akkus. b) Provisorische Kapelle und Arbeitsraum Im bestehenden Multifunktionsraum, in dem auch die Messfeiern stattfinden werden, wird ein kleiner Arbeitsraum eingerichtet. Es sind keine bedeutenden Maßnahmen an den bestehenden Elektroanlagen notwendig, bis auf die Überprüfung und eventuelle Anpassung der Lichtschalter. c) Bestehende Brandmeldeanlage In den von den Maßnahmen betroffenen Bereichen müssen nach und nach, je nach Fortschritt der Arbeiten, alle Geräte der Brandmeldeanlage abmontiert und sichergestellt werden. Diese werden dem Auftraggeber übergeben und dienen als Ersatzteile für die bestehende Brandmeldeanlage, die auch nach Abschluss der Auftraggeber: Gemeinde di Bozen Nov. 2012 Elektroanlagen Fachbericht Seite 7/19 STUDIO MASIERO Erweiterungsarbeiten beibehalten wird. Nach jeder Abmontage muss die bestehende Brandmeldezentrale neu programmiert werden, um den regulären Betrieb der restlichen Anlage zu gewährleisten. 4) TECHNIKRÄUME UND VERTEILUNGSSCHÄCHTE a) Technikräume Die Hauptschalttafeln und die neuen Geräte für die elektrischen Anlagen werden zum Teil im bereits bestehenden Technikraum im Erdgeschoß installiert und zum Teil im neu zu errichtenden Technikraum, der angrenzend gebaut wird. Aktuell befinden sich im bestehenden Technikraum: Q02 Hauptverteilerkasten des Gebäudes; QIS1 Notstromeinheit und Verteilerkasten für bestehende Sicherheitsbeleuchtung; Telefonzentrale; Bestehende Brandmeldezentrale. Im Raum wird das unterbrechungsfreie Stromversorgungssystem für die privilegierten Stromanschlüsse samt dazugehörigem Verteilerkasten QUPS installiert. Im neuen Technikraum werden folgende Geräte installiert: neuer Geräteschrank für das Telefon- und Datennetzwerk; neue Notstromeinheit für die Sicherheitsbeleuchtung und dazugehöriger Verteilerkasten QIS2; Zentrale für die Beschallungsanlage für die Gebäudeevakuierung; andere Geräte für Sonderanlagen, die nicht Bestandteil des vorliegenden Projektes sind. Im Technikraum ist Platz für eine zweite Notstromeinheit für die Sicherheitsbeleuchtung vorgesehen, um zukünftig die Bestehende zu ersetzen, die derzeit in Betrieb bleibt. Im Bereich der Alzheimer-Einheit dient der medizinische Stützpunkt auch als Technikraum für die Installation der Geräte für folgende Anlagen: Beleuchtungsanlagensteuerung Pflegerruf Videoüberwachung Zugangskontrolle Durchgangskontrolle Die Installation der Zonentafeln ist in Zusatzräumen des Bereichs vorgesehen. b) Kabelschächte Die Verteilung der Anlagen erfolgt vorrangig mittels in den Zwischendecken verlegten Metallkanäle. In den Bereichen wo die Zwischendecken nicht inspizierbar sind, werden Luken für den Zugang zu den Kanälen realisiert. Es ist die Realisierung von neuen Steigleitungen zwischen den Stockwerken vorgesehen: Vom Erdgeschoß zum Tiefparterre im Bereich Umkleidekabinen; Auftraggeber: Gemeinde di Bozen Nov. 2012 Elektroanlagen Fachbericht Seite 8/19 STUDIO MASIERO Vom Tiefparterre zur Abdeckung (2. Stock) im Bereich Büros / Alzheimer-Einheit; Vom Tiefparterre zur Abdeckung in der Nähe des neuen Lastenaufzuges (2. Baulos). In den Übergängen von einem Brandschutzabschnitt zum nächsten sowie bei den Durchführungen der Decken werden in den Kabelkanälen REI 120-Abschottungen realisiert, um die Ausbreitung von Bränden zu verhindern. Die Leitungen für unterschiedliche Anschlüsse oder Dienste werden jeweils unabhängige Kabelrohre und Kabel sowie unterschiedlich gefärbte Kabelrohre haben: schwarz: grün: blau: azur: weiß: lila: braun: Stromleitungen Telefonleitungen Gegensprechanlagen und Videogegensprechanlagen Fernsehanlagen Informatik Einbruch- und Brandschutz Notruf und Sicherheit c) Verlegung von Kabelschächten für eine zu zukünftig auszuführende Umspannkabine Mittel/Niederspannung Damit nach Abschluss der Bauarbeiten eventuell eine Trafostation MT/BT errichtet werden kann, ohne im Hof erneut Grabungsarbeiten durchführen zu müssen, werden die Verbindungsrohre von der zukünftigen Kabine zum bestehenden Technikraum verlegt, in dem sich der Hauptschaltkasten Q02 des Gebäudes befindet. d) Vorbereitung elektrische Lastkontrolle der mechanischen Anlagen Für die Steuerung der Geräte der mechanischen Anlagen durch die bestehende Kontrolleinheit zur Lastverteilung werden vom Hauptschaltschrank Q02 zu den einzelnen Abnehmern die jeweiligen Hilfsleitungen verlegt. Die zu überwachenden Maschinen sind vorrangig jene, welche im neuen Technikraum im Tiefparterre eingebaut werden, sowie die Wärmepumpe im Technikraum auf der Abdeckung der neuen Alzheimer-Einheit. 5) SCHALTSCHRÄNKE Derzeit wird das Gebäude mittels einer Niederspannung von 3x400V+N vom Zähler AEC im Erdgeschoß auf der Gebäuderückseite versorgt. Alle nebeneinander aufgestellten Schalttafeln müssen in Aussehen, Größe und Tiefe, Typ und Farbe übereinstimmen, auch wenn diese von Dritten geliefert werden. In jedem Fall muss vor ihrer Ausführung die Genehmigung durch die Bauleitung erfolgen. a) Bestehender Hauptschaltschrank Q02 Der bestehende Hauptschaltschrank wurde im Rahmen seiner Erneuerung bereits für die Versorgung der neuen Anschlüsse in den Büros, den Umkleidekabinen, der Kapelle und der Alzheimer-Einheit vorbereitet. Der Auftragnehmer muss deshalb nur die neuen Leitungen der jeweiligen Abnehmer an die Klemmleiste anschließen. Im 2. Baulos sind keine neuen Anschlüsse an Schrank Q02 vorgesehen. Auftraggeber: Gemeinde di Bozen Nov. 2012 Elektroanlagen Fachbericht Seite 9/19 STUDIO MASIERO b) Neue Verteilerschränke QIS2 – Verteiler Sicherheitsbeleuchtung Für die Versorgung der Sicherheitsbeleuchtungsanlage in den neuen Räumlichkeiten ist die Ausführung eines Verteilerschrankes vorgesehen, der die Schutz- und Überwachungsvorrichtungen der neuen Leitungen der jeweiligen Bereiche enthält. Das Blechgehäuse des Schrankes wurde derart ausgelegt, dass die zukünftigen Gerätschaften Platz finden, die im 2. Baulos vorgehen sind. QUPS – Verteilung privilegierte Stromversorgung In den Schrank werden die Schutzvorrichtungen für die Verteilungsleitungen der privilegierten Stromversorgungen für die Abnehmer der jeweiligen Zonentafeln eingebaut. Vom Schrank gehen auch die Versorgungsleitungen für den Netzwerkschrank und die geplanten Abnehmer des neuen Technikraumes. c) Neue Zonentafeln Laut Liste (s.oben) werden die Zonenverteilertafeln für die Versorgung der verschiedenen Anschlüsse realisiert. Je nach Anforderung werden die Tafeln in mehrere Sektoren unterteilt: Netzversorgung, privilegierte Stromversorgung, Sicherheitsbeleuchtung. Alle Verteilertafeln werden mit der normalen Netzspannung versorgt. Zur Verteilertafel Umkleideräume Q12 gelangt auch die Sicherheitsbeleuchtung, zu den Schalttafeln Büros und Kapelle Q12 und Alzheimer-Einheit Q150 und q152 gelangen sowohl die privilegierte Stromversorgung, als auch die Versorgung für die Sicherheitsbeleuchtung. d) Notabschaltung im Brandfall Derzeit sind jeweils ein Schalter für die Notabschaltung für das gesamte Gebäude (Netz und Stromaggregat), ein Schalter für die Notabschaltung der Sicherheitsbeleuchtung (bestehende Notversorgung) und ein Schalter für die komplette Abschaltung des Stromaggregatsraumes vorgesehen. Diese Schalter werden angepasst und/oder ergänzt, um auch die Geräte und Anlagen abzuschalten, welche neu installiert und ausgeführt werden: Der Notschalter für das gesamte Gebäude muss auch die UPS-Versorgung (privilegierte Versorgung) unterbrechen; Der Notschalter für die Sicherheitsbeleuchtung muss auch die Versorgung der neuen Notversorgung unterbrechen; Es müssen zwei neue Notschalter für den Sicherheitsaufzug (1. Baulos) und den Sicherheitslastenaufzug (2. Baulos) realisiert werden, da deren Versorgung vor den Notschaltern für Netz/Notstromaggregat abgezweigt wird. Für die Parkgarage wird eine eigene Notabschaltung realisiert, welche nur die Anlagen innerhalb des betroffenen Brandsektors abschaltet. 6) VERSORGUNG DER SICHERHEITSANLAGEN Die Anlagen, die aus Sicherheitsgründen auch im Brandfall funktionieren müssen, werden an unabhängige bzw. privilegierte Stromquellen angeschlossen. Die Kabel für die Versorgung und Steuerung der Sicherheitsanlagen müssen flexibel, gemäß Norm CEI 20-45, feuerfest nach Norm CEI 20-36, brandhemmend nach Norm CEI 20-22 und flammwidrig nach Norm CEI 20-35 sein, wenig Rauch und Giftgase freisetzen, keine ätzenden Gase freisetzen nach CEI 20-37 CEI 20-38, aus verzinnter Kupferschnur mit Auftraggeber: Gemeinde di Bozen Nov. 2012 Elektroanlagen Fachbericht Seite 10/19 STUDIO MASIERO Brandschutzummantelung sein, Elastomer-Isolierung mit Qualität G10 besitzen, spezial-thermoplastische Ummantelung mit Qualität M1, Isolierung 0.6/1kV aufweisen. Typ FG10(0)M1 RF31-22. Diese Kabel werden für alle Anlagen verwendet, die im Falle eines Brandes auch dann funktionieren müssen, wenn sie direkt davon betroffen sind: - Steigleitungen für Sicherheitsbeleuchtung; Sicherheitsversorgung für Sicherheitsaufzug; Sicherheitsversorgung für Sicherheitslastenaufzug; Sicherheits-Beschallungsanlage; Schalter für die Notabschaltung. a) Sicherheitsbeleuchtung Die Anlage für die Sicherheitsbeleuchtung wird von unabhängigen Stromquellen versorgt. Vorgesehen ist die Installation einer neuen Notstromeinheit zu 230Va.c. einphasig mit Trenntransformator und einer Leistung von 6 kVA, mit einer Betriebsautonomie von 3 Stunden. Die Notstromeinheit besitzt wartungsfreie Bleibatterien, welche für die Installation in Räumen mit geringer Belüftung geeignet sind und wird im neuen Technikraum eingebaut, der REI120 brandgeschützt ist. b) Versorgung Sicherheitsaufzüge Für die Versorgung des Sicherheitsaufzuges sind zwei unabhängige Leitungen vorgesehen. Eine vom Hauptnetz und eine zweite vom Stromaggregat. Beide Leitungen sind vor dem Notabschalter für das gesamte Gebäude abgezweigt und aus feuerfesten Kabeln ausgeführt. Die Versorgungskabel kommen zur jeweiligen Schalttafel, wo eine automatische Umschalteinheit mit mechanischer Verriegelung und Steuerlogik für den Start des Notstromaggregates eingebaut wird. Vorgesehen ist die Ausführung einer eigenen Notabschaltung, deren Betätigung neben den Notabschaltern für das Gebäude angebracht wird. Bei Notabschaltung für das Gebäude bleiben die Aufzüge in Betrieb, bis sie nicht eigens von den Einsatzkräften oder dem zuständigen Personal abgeschaltet werden. 7) ELEKTRISCHE SCHUTZANLAGEN Die Gerätschaften und die Anlage im gesamten werden gegen den direkten Kontakt gemäß den jeweiligen CEIVorschriften für die jeweiligen Komponenten geschützt. Der Schutz gegen indirekten Kontakt der Gerätschaften und der Anlage im gesamten erfolgt gemäß der Normen CEI 64-8 e Anleitung CEI 11-37 199611. Alle erreichbaren metallischen Bauteile, die normalerweise spannungslos sind, aber auf Grund eines Isolationsdefektes oder aus irgendwelchem Grund unter Spannung geraten könnten, müssen gegen Berührungsspannung geschützt werden. Ausführung gemäß Normen CEI 64-8; 11-1; 81-10. Die Höchstwerte für Schritt- und Berührungsspannung müssen gemäß Norm CEI 64-8 eingehalten werden. a) Erdungs- und Potentialausgleichsanlage Der Erdungsableiter wird mit den Fundamenteisen der neuen Strukturen und dem bestehenden Erdungsableiter verbunden, um den Erdungsring um das Gebäude zu schließen, da eine äußere Blitzschutzanlage (LPS-Lightning Protection System) vorhanden ist. Auftraggeber: Gemeinde di Bozen Nov. 2012 Elektroanlagen Fachbericht Seite 11/19 STUDIO MASIERO b) Blitzschutzanlage Das Gebäude ist mit einer äußeren Blitzschutzanlage (LPS) ausgestattet. Laut beigefügten Berechnungen (siehe im folgenden Kapitel) benötigt das Gebäude einen äußeren Blitzschutz Stufe IV. Die Anlage wird auch auf die neuen Strukturen ausgeweitet, die im 1. und 2. Baulos ausgeführt werden. c) Überspannungsschutz Wie aus den Berechnungen ersichtlich benötigt das Gebäude einen äußeren Blitzschutz (LPS) mit Stufe IV. Aus Gründen der Brandgefahr ist allerdings eine zusätzlicher Schutzanlage nötig, bestehend hauptsächlich aus: Potentialsausgleichverbindungen der externen metallischen Elemente; Überspannungsableiter für die Leitungen, die von außen ins Gebäude führen. Der Schutz der internen Leitungen gegen durch direkten oder indirekten Blitzeinschlag induzierte Spannungen erfolgt durch Begrenzer/Ableiter. 8) STROMVERSORGUNGSANLAGEN a) Arbeitsplätze Sofern notwendig oder von der Bauleitung verlangt werden die Strom/Datenanschlüsse bei den Arbeits- und Druckerplätzen, sowie in den Sitzungs- und Konferenzräumen, mit 4-fachen Schukosteckdosen mit seitlichem und mittlerem Erdungsanschluss, sowie 3 Datenanschlüsse RJ45 Kat. 6 ausgestattet. Die Ausführung kann je nach Notwendigkeit drei verschiedene Typologien aufweisen: − Wand-Ausführung, unter Putz oder in Gipskartonwand, bestehend aus 4 Dosen zu je 4 Modulen für die Aufnahme von Modulgeräten, komplett mit Strom- und Datensteckdosen, Abdeckung mit Abdeckeinsätzen; − Boden-Ausführung mit hervorstehender Säule, modular und erweiterbar, mir 3 vertikalen Elementen für je 4 Gerätemodulen, komplett mit Strom- und Datensteckdosen, Abdeckung mit Abdeckeinsätzen; − Boden-Ausführung mit versenkbarer Säule, vorbereitet für den Einbau von 16 Gerätemodulen, komplett mit Strom- und Datensteckdosen, Abdeckung mit Abdeckeinsätzen und obere Abdeckung entsprechend dem jeweiligen Boden. b) Versorgung der Steckdosen Jede Steckdose wird direkt von einer Klemmleiste versorgt und nie von den Anschlüssen einer anderen Steckdose, ausgenommen der Steckdosen in der gleichen Moduldose. c) Zusatzsteckdosen Zusätzliche Steckdosen für Instandhaltung, Reinigungsarbeiten und Industriesteckdosen gemäß CEI 23-12 werden bündig in die Wand eingebaut, weisen eine Verriegelung auf und sind einzeln gegen Überlast und Kurzschluss gesichert. Auftraggeber: Gemeinde di Bozen Nov. 2012 Elektroanlagen Fachbericht Seite 12/19 STUDIO MASIERO 9) BELEUCHTUNGSANLAGEN In den neuen, auszuführenden Strukturen werden die Beleuchtungsanlagen, komplett mit Beleuchtungskörpern, ausgeführt. Die Typologien der Beleuchtungskörper wurden auf Grund der Einbauart und der Notwendigkeiten der jeweiligen Räume ausgewählt. Die Dimensionierung der Anlagen ist entsprechend den Normen UNI EN 12464-1 bezüglich der Beleuchtung für Arbeitsplätze erfolgt. a) Außenbeleuchtung Für die Beleuchtung der äußeren Bereiche werden Wand-Einbauleuchten sowie Säulen mit ca. 80 cm Höhe verwendet. Die Beleuchtungskörper werden durch neue Leitungen vom Hauptschaltschrank Q02 gespeist und gesteuert, der bereits die Steuer- und Schutzvorrichtungen enthält. b) Beleuchtung Büros und Kappelle In den Büros werden Einbauleuchten verwendet, die in die modulare Zwischendecke eingebaut werden und für Bildschirmarbeit geeignet sind. Die Steuerung erfolgt konventionell und ist in zwei Bereiche aufgeteilt; Fensterseite und Innenbereich. Die Fenster der Büros verfügen über elektrisch angetriebene Abdunkelungsvorrichtungen, deren Steuerung neben den Lichtschaltern angebracht ist. Die Kabelführung folgt den bestehenden Anlagen, verwendet werden runde Einbau-Leuchtstoffstrahler. In den Bereichen, in denen Publikum anwesend ist, erfolgt die Steuerung zentral und ist nicht vor Ort zugänglich, in den übrigen Bereichen finden Druckknöpfe und Schrittrelais Anwendung, welche im Verteilerschrank untergebracht werden. In den Sitzungssälen werden dieselben Beleuchtungskörper wie in den Büros verwendet, allerdings sind sie hier dimmbar (für eventuelle Projektionen, Videokonferenzen, usw.) In der Kapelle ist ein Grundbeleuchtungssystem mit runden Einbau-Leuchstoffstrahlern vorgesehen, zusätzlich werden “Spot” mit Entladungslampen eingesetzt, um besondere Lichtakzente zu setzen (Statue, Altar, usw.). c) Beleuchtung Alzheimer-Einheit In den Gemeinschaftsbereichen und Klientenzimmern werden die Beleuchtungsanlagen durch ein automatisches Steuerungssystem je nach Tageshelligkeit, ausgeführter Tätigkeiten, oder automatisch festgestellter Ereignisse angepasst. Eine besondere Wichtigkeit besitzt die Steuerung der Gemeinschaftsbereiche, durch welche die Klienten angeregt werden bestimmte Wege zu gehen. In diesem Sinne muss die Programmierung des Systems eher in Funktion der ausgeführten Tätigkeiten und weniger nach Uhrzeiten erfolgen und zusammen mit der Dienstleitung im Detail festgelegt werden. Die allgemeine Deckenbeleuchtung der Klientenzimmer erfolgt mit aufgehängten Geräten mit Leuchtdioden und regelbaren Netzgeräten. Die Steuerung der Anlage kann zentral, durch “touch screen” in der Direktion oder lokal mit Druckknopf erfolgen. Die Steuerung vor Ort hat dabei Priorität. Die selbe Logik gilt auch für die Beleuchtungskörper, die oberhalb der Kopfteile der Betten eingebaut sind. Im Bereich der Toilettentür im Zimmer ist der Einbau eines zylinderförmigen Beleuchtungskörpers mit LED vorgesehen, der von der automatischen Steuerung gesteuert wird. Sollte der Gast in der Nacht das Bett verlassen, schaltet sich diese Lampe automatisch ein, wobei die Helligkeit durch die Regelungsanlage eingestellt werden kann. Das Beleuchtungssystem erhält die Ereignis-Mitteilung von der Pfleger-Rufanlage, die mittels Sensoren feststellt, ob der Gast im Bett verweilt. In den Toiletten wird die Beleuchtungsanlage durch Anwesenheit- und Bewegungsmelder gesteuert. Auftraggeber: Gemeinde di Bozen Nov. 2012 Elektroanlagen Fachbericht Seite 13/19 STUDIO MASIERO In den restlichen Räumen werden die Beleuchtungsanlagen traditionell vor Ort gesteuert. d) Sicherheitsbeleuchtung Die Anlage für die Sicherheitsbeleuchtung der neuen Strukturen weist eine Zentraleinheit auf und verfügt über eine 230V Notstromeinheit mit einer Nennleistung von 6000 VA. Die vorgeschriebene Beleuchtungsstärke darf nicht weniger als 5 Lux betragen, die Betriebsautonomie muss für mindestens 2 Stunden gewährleistet sein. Im Verteilerschrank QIS2 werden die Schutzvorrichtungen der Hauptverteilungsleitungen des Gebäudes eingebaut. Diese Verteilungsleitungen bestehen aus feuerfesten Leitungen, die in eigenen Leitungsschächten, getrennt von den restlichen Leitungen, verlegt werden. In den Zonenschränken werden die Schutz- und Steuervorrichtungen der Versorgungsleitungen zu den Sicherheitsbeleuchtungskörpern eingebaut. Eine eigene Kontrolleinheit überprüft in regelmäßigen Abständen den Zustand der Notversorgung, der Schutzvorrichtungen der Hauptleitungen und die Sicherheitsbeleuchtungskörper. Während der Durchführung der Tests meldet die Notstromeinheit über einen eigenen Schaltkontakt den Testzustand an die DALI-Steuereinheiten für die automatische Steuerung der Beleuchtungsanlagen. Diese Steuereinheiten werden derart programmiert, dass sie während der gesamten Dauer des Tests die Lampen, welche an der Sicherheitsbeleuchtungsanlage angeschlossen sind, auf 100% Leistung schalten, damit deren Funktionstüchtigkeit überprüft werden kann. e) Beleuchtungskörper Die Sicherheitsbeleuchtungskörper sind mit Leuchtstofflampen oder LED ausgerüstet und besitzen ein elektronisches Vorschaltgerät, um eine Einschaltzeit von 0,5 Sek. zu garantieren, wie sie laut Norm CEI 64-8 vorgeschrieben ist. Als Sicherheitsbeleuchtungskörper werden meist Lampen verwendet, die in dem regulären Beleuchtungssystem eingebunden sind, aber vom unabhängigen Sicherheits-Stromkreis gespeist werden und zusätzlich zum Notbetrieb auch im regulären Betrieb eingesetzt werden können. Jeder Sicherheitsbeleuchtungskörper (autonome Lampe oder Teil des Zentralsystems) muss mittels Nummernschild fortlaufend nummeriert werden. Die Schilder müssen unauslöschlich sein, auf die Wand montiert werden und die Bezeichnung: IS1, IS2,…, usw. aufweisen. f) Ausführung und Sicherung der Sicherheitsversorgungsleitungen Die Hauptversorgungsleitungen und die BUS-Hauptsteuerleitungen werden aus feuerfesten Kabeln vom Typ FG(0)M1 RF31-22 ausgeführt. Sie werden im Hauptschaltschrank durch automatische Schalter abgesichert, deren Nennstrom auf Grund der Ausführungspläne der Beleuchtungsanlage festgelegt wird. Für die Speisung der Beleuchtungskörper in den verschiedenen Breichen der Anlage müssen mindestens 2 unabhängige Leitungen verwendet werden, die einzeln abgesichert sind. Auf jeden Fall muss die Selektivität der Schutzvorrichtungen gewährleistet sein, um zu verhindern, dass die gesamte Anlage, oder Teile, die von der Störung nicht betroffen sind, außer Betrieb gesetzt werden. 10) NETZWERK FÜR TELEFON UND DATEN, IN KATEGORIE 6 FTP Ausgeführt wird ein Netzwerk für Telefon und Daten, in Kategorie 6 FTP, sowie eine Glasfaserverbindung zwischen dem Hauptverteiler und dem Verteiler in der Alzheimer-Einheit. Vor der Ausführung der Schränke muss der Bauleitung das Layout der Schrankfront zur Genehmigung vorgelegt werden, in dem die aktiven und passiven Geräte, die Kabeldurchführungen und die freien verfügbaren Bereiche hervorgehoben sind. Auftraggeber: Gemeinde di Bozen Nov. 2012 Elektroanlagen Fachbericht Seite 14/19 STUDIO MASIERO a) Vorbereitungen Gegenwärtig konzentriert sich die Anlage auf einen Verteiler, der sich außerhalb des bestehenden Technikraumes befindet. An den Verteiler sind die Glasfaserkabel aus dem Hauptrechenzentrum der „Villa Europa“, sowie ca. 94 Netzkabel von den Netzwerkanschlüssen des Seniorenheimes angeschlossen. Vor dem Abbruch der bestehenden Büros müssen die provisorischen Büros in Betrieb gesetzt werden, damit der Dienst ohne Unterbrechungen fortgeführt werden kann. Dafür ist der Einbau einer lokalen Verteiltafel vorgesehen, an der die Leitungen der provisorischen Arbeitsplätze, die Daten-Verbindungskabel mit dem bestehenden Verteilerschrank und der Mehrpolkabel aus der bestehenden Telefonzentrale angeschlossen werden. In der Tafel wird ein switch eingebaut, um die Arbeitsplätze an das Netzwerk des Seniorenheimes anzuschließen. Dieser switch wird später wiederverwendet und in den endgültigen Verteilerschrank eingebaut, der im 1. Baulos vorgesehen ist. b) Hauptschrank Der Hauptschrank wird im neuen Technikraum im Erdgeschoß des Gebäudes eingebaut. An den Verteiler werden alle Leitungen angeschlossen und es ist der Platz für die zukünftige Erneuerung des bestehenden Datennetzwerkes vorgesehen. Vorgesehen ist der Anschluss von: 100-paariger Telefonkabel aus der bestehenden Telefonzentrale; ca. 160 Kabel Kat. 6 FTP, neue Anlage, 1. Baulos; Vorbereitung für ca. 50 Kabel Kat. 6 FTP, neue Anlage, 2. Baulos; Vorbereitung für ca. 100 Kabel Kat. 6 FTP, zukünftige Erneuerung des bestehenden Netzwerkes; Glasfaserkabel für die Verbindung mit dem Schrank im Alzheimer-Bereich; Vorbereitung für die zukünftige Glasfaser-Verbindung “Villa Europa”. In dem Schrank werden ebenfalls 2 switch mit 48 Anschlüssen eingebaut und der Platz für weitere 2 switch und einen eventuellen Server vorgesehen. c) Schrank Alzheimer-Bereich Der Schrank wird in der Direktion der Alzheimer-Einheit im 1. Stock des Gebäudes eingebaut. An den Verteiler werden die Leitungen aus der WiFi-Anlage, der Kameras der Videoüberwachungsanlage und die Glasfaserleitung für die Verbindung mit dem Hauptverteiler angeschlossen. Im Schrank werden auch die Geräte für die Videoüberwachung und der switch für das WiFi-Netz untergebracht. d) Netzarchitektur Die Netzkabel ermöglichen die Übertragung von Telefon, Daten und Bildern, die Netz-Typologie ist sternförmig, der Sternmittelpunkt ist der Verteiler für Kupfer- und Glasfaserleitungen, der in einem 19“ Schrank untergebracht ist. Es muss möglich sein, sowohl bei Umzug des Abnehmers, als auch bei Änderung des Einsatzzweckes der Leitung (von Telefon zu Daten oder umgekehrt) die Anschlüsse umzustellen, indem ausschließlich Verbindungskabel (patch cords) umgesteckt werden, ohne dass spezialisierte Fachkräfte hinzugezogen werden müssen. Die Eigenschaften des Netzwerkes müssen mindestens den vorgeschriebenen Parametern der Kategorie 6 entsprechen. Auftraggeber: Gemeinde di Bozen Nov. 2012 Elektroanlagen Fachbericht Seite 15/19 STUDIO MASIERO e) Zertifizierung des Netzwerkes Wie in der Norm ISO/IEC 11801 vorgeschrieben muss jede Leitung, sowohl Kupfer, als auch Glasfaser, auf die Einhaltung der vorgesehenen Eigenschaften, laut Norm, zertifiziert werden. Für jede Zertifizierung muss der originale Ausdruck vorgelegt werden, der von den Messgeräten erzeugt wird. Die Zertifizierung, wie auch der Anschluss der Leitungen, sowohl Glasfaser, als Kupfer, muss von einer spezialisierten Firma ausgeführt werden, die eine Zulassung 1. Grades besitzt. 11) BESCHALLUNGSANLAGE FÜR SICHERHEITSDURCHSAGEN Ausgeführt wird eine Beschallungsanlage für Sicherheitsdurchsagen, gemäß Norm CEI 100/55, für die Durchsagen an die anwesenden Personen im Falle einer Evakuierung. Die Anlage wird mit der Brandmeldeanlage verbunden, damit im Falle eines Brandes automatisch Aufforderungen für die sichere Evakuierungen des Gebäudes durchgegeben werden und besitzt eigene Akkumulatoren, die den Betrieb bei Netzausfall für die von den gesetzlichen Bestimmungen und dem Brandschutzprojekt vorgesehene Zeit garantieren. Die Beschallungsanlage kann auch für die Hintergrundbeschallung mit Musik und/oder Durchsagen verwendet werden. Auf alle Fälle haben bei Eintreten einer Gefahrensituation die Sicherheitsdurchsagen höchste Priorität gegenüber jegliche andere gerade durchgegebenen Inhalte. Die Kontroll- und Steuereinheit wird im Technikraum, im Erdgeschoß des Gebäudes eingebaut. Die Schaltmatrix für die Verwaltung der Anlage ist ausgestattet für eine eventuelle Fernbedienung. Die Anlage verfügt über eine Selbstüberwachungsfunktion, die eventuell vorkommende Fehlfunktionen auf den Ausgangsleitungen zu den Beschallungskörpern, der Endverstärker und des Systems im Allgemeinen anzeigt. An einer festzulegenden Stelle wird ein Mikrofon angebracht, das absolute Priorität gegenüber jegliche andere gerade durchgegebenen Inhalte besitzt. damit die Einsatzkräfte (VVF, Zivilschutz, usw.) die Möglichkeit haben Durchsagen zu tätigen. Das besagte Mikrofon wird in eine eigene Tafel mit Bruchglas eingebaut und gut sichtbar durch eine geeignete rote Kenntafel gekennzeichnet. a) Allgemeine Eigenschaften Die Anlage entspricht der Kategorie I, die Betriebsspannung beträgt konstante 100 V. Da es sich um eine Sicherheitsanlage handelt sind die Kabel zwischen Verstärker und Schallkörper abgeschirmt und feuerfest RF 3122, mit Isolierung FG10(O)M1 0,6/1kV, gemäß Norm CEI 20-13. Die Lieferung erfolgt komplett mit allen notwendigen Bauteilen, Verbindungen und Kabeln, um den gewünschten Betrieb, in Absprache mit der Bauleitung, zu ermöglichen. b) Aufteilung in Zonen Die Anlage ist in Zonen aufgeteilt, die eine eigene Lautstärkeregelung besitzen. Die Leitungen der Anschlüsse der Beschallungskörper enden an der Steuereinheit. Folgende Zonen sind momentan vorgesehen: 1. Baulos: − Garage und Umkleideräume; − Büros und Kapelle; − Alzheimer: Gemeinschaftsbereiche; − Alzheimer: Zimmer und Räume allgemein. Durch die Kontrollmatrix der Anlage können verschiedene Sendungen aus verschiedenen Quellen in die jeweiligen Zonen geschalten werden. Auftraggeber: Gemeinde di Bozen Nov. 2012 Elektroanlagen Fachbericht Seite 16/19 STUDIO MASIERO c) Beschallungskörper Die Beschallungskörper besitzen ja nach Einbauort verschiedene Eigenschaften. In der Garage und im Außenbereich sind hervorstehenden Schallkörpern vorgesehen, mit einer Schutzart von mindestens IP 44. In den Gemeinschaftsräumen sind Einbauschallkörper vorgesehen. Die Menge und die Verteilung der Schallkörper müssen vor dem Einbau überprüft werden, um die Schallpegel gemäß Norm CEI 100/55 zu gewährleisten. 12) BRANDMELDEANLAGE Ausgeführt wird eine automatische Brandmeldeanlage mit verschiedenen Meldertypen, je nach Einsatzort. Alle Sensoren, so wie auch die manuellen Druckknöpfe, sind einzeln adressierbar und werden an eine einzige Zentraleinheit angeschlossen. Die Zentraleinheit steuert die verschiedenen Signalisierungseinheiten (Sirene, Telefonwähler, usw.), sowie die Aktuatoren (Türhaltemagnete, Rauchabzüge) entsprechend der eingehenden Alarmmeldungen. Die neue Anlage entspricht den Vorschriften der Norm UNI 9795, die einzelnen Komponenten genügen den Vorgaben der Normen EN54. Der Bereich, in dem Alarm ausgelöst wurde, muss auf dem Display der Zentrale, sowie auf den Zweigstellen mit klaren und unverwechselbaren Mitteilungen angezeigt werden. Die Mitteilungen müssen den Angaben entsprechen, wie sie in den Übersichtsplänen angegeben sind, die im Bereich der Zentrale und der Zweigstellen angebracht sind. a) Bestehende Anlage Gegenwärtig besitzt das Seniorenheim eine Brandmeldeanlage, dessen Zentrale im bestehenden Technikraum, im Erdgeschoss des Gebäudes eingebaut ist. An die Zentrale sind die Schleifen der adressierbaren Sensoren und Meldeknöpfe, sowie die traditionellen Sensoren im Bereich der Küche angeschlossen, sie steuert die Alarmgebung und die Türhaltemagnete der Brandschutzbereiche. Die Zentrale ist veraltet und nicht mehr betriebssicher, deshalb ist im 1. Baulos deren Austausch vorgesehen. Ausgeschlossen bleibt vorerst die Erneuerung der Brandmeldeanlage im Bereich des Seniorenheimes, der von den Bauarbeiten nicht betroffen ist. b) Alarmzentrale Die neue Alarmzentrale muss mit den Komponenten der bestehenden Anlage kompatibel sein und durch geeignete Erweiterungsvorrichtungen für die bestehenden Meldeschleifen, digitale Ein- und Ausgänge, Programmierung usw. die Funktion der alten Anlage übernehmen und die ordnungsgemäße Funktion der neuen Anlage, gemäß Projekt gewährleisten. Die neue Zentrale wird an Stelle der bestehenden Zentrale im Technikraum, im Erdgeschoss des Gebäudes, eingebaut und erfüllt alle Vorgaben der Norm EN 54. c) Zweigstellen Die Alarm-Anzeige muss den Herkunftsbereich des Alarms übersichtlich mittels der Zweigstellen anzeigen. Die Paneele werden an der Empfangstheke im Erdgeschoß und an den medizinischen Stützpunkten jedes Stockwerkes angebracht. Die Steuereinheit muss die Meldungen sowohl autonom, als auch auf Abfrage des Bediensteten abarbeiten und anzeigen. Das Display des Steuergerätes muss eine klare Unterscheidung zwischen Alarm, Fehlermeldung, Information und „außer Dienst“ ermöglichen, sowie die Steuerbefehle für Stummschaltung und Rücksetzen unterstützen. Auftraggeber: Gemeinde di Bozen Nov. 2012 Elektroanlagen Fachbericht Seite 17/19 STUDIO MASIERO d) Rauchmelder Der Rauchmelder muss eine gleichförmige Reaktion auf alle typischen Rauchgase aufweisen, wie sie bei einem offenen Brand mit Rauchgasentwicklung und Schwelbrände entstehen. Die Melderkammer muss alle sichtbaren Räuche, dunkler Rauch eingeschlossen, feststellen. Der Rauchmelder muss den Normen EN 54-7/9 entsprechen und den Testrauch TF1 (offenes Holzfeuer) feststellen können. e) Manuelle Alarmauslösung Für die Alarmauslösung muss das Bruchglas ohne Hilfe von Sonderwerkzeug bersten können. Das Bruchfenster muss derart ausgelegt sein, dass derjenige, der den Alarm auslöst, nicht verletzt wird. Der Druckknopf muss in der Lage sein die Kurzschlüsse auf der Melderleitung zu unterbrechen, damit die Funktion der anderen Druckknöpfe auf derselben Leitung nicht beeinträchtigt wird. 13) SONDERANLAGEN ALZHEIMER-EINHEIT Für die Verwaltung, Sicherheit und Überwachung der Klienten werden im Bereich, in dem die neue Alzheimer-Einheit untergebracht wird, folgende Sonderanlagen ausgeführt: a) Pflegerrufanlage Ausgeführt wird eine Rufanlage gemäß Norm DIN/VDE 0834, für Spitäler, Seniorenheime und Pflegeheime. Das System ermöglicht dem Dienstpersonal folgenden Funktionen: Rufsignal vom Klientenbett; Alarmauslösung in den Bädern der Zimmer und der Gemeinschaftstoiletten; Erfassung ob sich der Gast im Bett befindet; Ruferkennung und Stummschaltung vor Ort; Leuchtanzeige für die Rufquellenbestimmung; Ereignisspeicher. Die Gerätschaften des Systems werden im Schaltschrank Q15 eingebaut, der sich in der Direktion der Alzheimer-Einheit befindet, wo auch die Anzeige- und Steuertafel der Anlage eingebaut wird. Die Anlage wird mit der automatischen Beleuchtungsanlage verbunden, damit in den Nachtstunden das Nachtlicht in der Nähe der Toilettentür der jeweiligen Zimmer eingeschaltet wird, sobald der Sensor feststellt, dass der Klient das Bett verlässt. Die Anlage muss auch die Notrufe aus den Behindertentoiletten entgegennehmen, die im Erdgeschoß des neuen Gebäudes errichtet werden. Die Verbindung der Gerätschaften erfolgt über einen dedizierten, erweiterbaren BUS. Das System muss frei programmierbar sein, um die benötigten Funktionen bereitzustellen und den softwaremäßigen Zusammenschluss mit anderen Überwachungssystemen und Fernanzeigen zu ermöglichen. b) Videoüberwachung Ausgeführt wird eine Anlage für die Überwachung der Klienten der Alzheimer-Einheit in den einzelnen Zimmern, Gemeinschaftsräumen, sowie Innen- und Außenpassagen. Die Anlage besteht aus Überwachungskameras, die über das Ethernet-Netzwerk verbunden und gespeist werden und eine hohe Auftraggeber: Gemeinde di Bozen Nov. 2012 Elektroanlagen Fachbericht Seite 18/19 STUDIO MASIERO Empfindlichkeit aufweisen, um auch bei geringer Helligkeit Bilder liefern zu können. Je nach Aufnahmebedingung ist der Einbau verschiedener Kameratypen vorgesehen: In den Klientenzimmern werden hochempfindliche S/W-Kameras verwendet; In den Durchgängen werden Farbkameras mit verschiedenen Optiken, je nach Bildausschnitt, eingesetzt; In den Gemeinschaftsräumen kommen Farbkameras mit 360° Aufnahmewinkel und eingebautem Bildprozessor zum Einsatz; Im Außenbereich erden Kameras mit 90°-Weitwinkeloptik und Schutzart IP 65 verwendet. Die Bilder der Kameras gelangen über einen switch direkt zum NAS oder PC/Server, ohne dass eine Aufnahmesoftware benötigt wird. Für das Abspielen der Aufnahmen ist im Kontrollraum der Einbau eines PCs mit aktueller Hardware vorgesehen, komplett mit Betriebssystem und Videoverwaltungs- und Anzeigesoftware, komplett mit den Lizenzen, sowie 2 LCD-Farbmonitore zu 21“ mit einer Auflösung von 1680 x 1050 Punkten. c) Zugangskontrolle Für die Zugangskontrolle zur Alzheimer-Einheit ist eine Anlage vorgesehen, die über eine Zahlentastatur und Zahlenkombination den Zugang zum Sicherheitsaufzug, zur gesicherten Stiege und zur Haupttreppe der Einheit ermöglicht. Die Türen werden durch Magnete geschlossen gehalten, die eine Haltekraft von 300 kg besitzen und durch die Tastaturen, die innerhalb und außerhalb der jeweiligen Türen angebracht sind, geöffnet werden können. Die Überwachung erfolgt durch die Brandmeldeanlage, die im Notfall automatisch die Türen entriegelt, um den anwesenden Personen die Flucht nach Außen zu ermöglichen. d) Vorbereitung für die Durchgangskontrolle und die Klienten der Alzheimer-Einheit Ausgeführt werden alle Vorbereitungen für die Erweiterung der Durchgangskontrolle und Überwachung der fluchtgefährdeten Klienten im Bereich der neuen Alzheimer-Einheit, die gegenwärtig realisiert wird. Die Vorbereitungen bestehen hauptsächlich aus: Daten- und Versorgungsanschlüsse der Zugangsknoten (access point) des WiFi-Netzes; Versorgungsanschlüsse der WiFi-Gerätschaften für die Durchgangskontrolle; Vorbereitung für die Verbindung des Pfleger-Rufsystems mit der WiFi-Anlage. 14) ANLAGEN R2_A1 Überprüfung des Blitzschutzes gemäß CEI 81-10; R2_A2 Dimensionierung der Stromleitungen; R2_A3 Beleuchtungstechnische Berechnungen. Auftraggeber: Gemeinde di Bozen Nov. 2012 Elektroanlagen Fachbericht Seite 19/19