M:\Lavori\_Casa_rip_D_Bosco\_PROGETTI e DL\110929_7_Lotto

Firmato digitalmente da
FRANCO MASIERO
CN = MASIERO FRANCO
O = non presente
C = IT
STUDIO MASIERO
SOMMARIO
1) PREMESSA ...................................................................................................................... 3 2) NORME DI RIFERIMENTO E PRESCRIZIONI PARTICOLARI ................................ 4 3) OPERE PRELIMINARI ................................................................................................... 7 4) VANI TECNICI E CAVIDOTTI DISTRIBUZIONE IMPIANTI.................................... 8 5) QUADRI ELETTRICI ...................................................................................................... 9 6) ALIMENTAZIONE DEGLI IMPIANTI DI SICUREZZA ............................................ 10 7) IMPIANTI DI PROTEZIONE ELETTRICA ................................................................. 11 8) IMPIANTI DI ALIMENTAZIONE ELETTRICA ...................................................... 12 9) IMPIANTI DI ILLUMINAZIONE ................................................................................. 13 10) CABLAGGIO STRUTTURATO PER FONIA E DATI IN CATEGORIA 6 FTP ........ 14 11) IMPIANTO DI DIFFUSIONE SONORA PER EVACUAZIONE ................................ 16 12) IMPIANTO DI ALLARME INCENDIO ....................................................................... 17 13) IMPIANTI SPECIALI NUCLEO ALZHEIMER ........................................................... 18 14) ALLEGATI ..................................................................................................................... 19 Committente: Comune di Bolzano
nov. 2012 Relazione specialistica impianti elettrici
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1) PREMESSA
Il presente progetto riguarda gli impianti elettrici relativi alla ristrutturazione della casa di riposo Don Bosco in
via Milano n. 170, a Bolzano, lotto 1: realizzazione uffici, nuovi spogliatoi, autorimessa interrata e del "nucleo
Alzheimer".
a) Impianti previsti - Lotto 1
Gli impianti che saranno realizzati a servizio delle nuove strutture che si andranno a costruire con il primo lotto
sono principalmente i seguenti:
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opere preliminari per consentire il funzionamento della struttura durante l’esecuzione dei lavori di
ristrutturazione (uffici, cappella …);
predisposizione delle condutture per l’eventuale futura realizzazione di una cabina MT/BT utente;
ampliamento alle nuove strutture dell’impianto di terra ed equipotenziale esistente ;
ampliamento alle nuove strutture dell’impianto di parafulmine esistente e protezione dalle
sovratensioni;
distribuzione dell’energia elettrica a servizio delle nuove strutture, quadri elettrici di zona:
– Q04
protezioni linea rete e gruppo elettrogeno ascensore e montalettighe antincendio;
– QIS2
distribuzione impianto di illuminazione di sicurezza;
– QUPS distribuzione impianto di alimentazione utenze privilegiate;
– Q056
autorimessa interrata;
– Q053
sola alimentazione del quadro impianti meccanici al piano interrato;
– Q12
uffici e cappella al piano terra;
– Q18
spogliatoi al piano terra;
– Q150
nucleo Alzheimer nord;
– Q152
nucleo Alzheimer sud;
– Q255
commutazione rete / gruppo elettrogeno ascensore antincendio;
impianto di alimentazione elettrica di tutte le utenze, posti di lavoro, prese di servizio ecc …;
predisposizione per controllo carichi delle utenze elettriche impianti meccanici
alimentazione elettrica da gruppo statico di continuità per utenze privilegiate;
alimentazione elettrica indipendente da rete e gruppo elettrogeno per ascensore antincendio;
nuovi cavidotti verticali ed orizzontali per la distribuzione degli impianti;
impianto di illuminazione di tutti i vani ed areee esterne, relativi alla nuova struttura, completo di corpi
illuminanti;
impianto per la gestione automatica dell’illuminamento nucleo Alzheimer;
illuminazione di sicurezza con nuovo gruppo soccorritore centralizzato e sorveglianza linee;
impianto fonia e dati, rete WiFi per apparecchiature wireless;
ampliamento impianto TV esistente;
impianti di sicurezza:
– rilevazione automatica di incendio;
– diffusione sonora di emergenza per evacuazione;
– adeguamento del sezionamento di emergenza impianti elettrici;
impianti speciali:
– chiamata infermiere, allarme bagni e guida luminosa per operatori nucleo Alzheimer;
– videosorveglianza stanze ospiti e zone comuni nucleo Alzheimer;
– controllo accessi nucleo Alzheimer;
– predisposizioni per controllo varchi per ospiti a rischio fuga nucleo Alzheimer;
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2) NORME DI RIFERIMENTO E PRESCRIZIONI PARTICOLARI
a) Norme di riferimento
L'esecuzione degli impianti relativi al presente progetto dovrà essere eseguita conformemente alle norme del C.E.I.
(COMITATO ELETTROTECNICO ITALIANO), e comunque tutte quelle vigenti al momento dell'esecuzione dei
lavori, Legge n.186 dell'1.3.1968; Decreto n° 37 del 22.01.2008 ed alle presenti prescrizioni di progetto. In
particolare dovrà essere rispettato quanto prescritto dalle seguenti Norme:
CEI 11-1
CEI 11-17
CEI 11-18
CEI 11-20
CEI EN 60909-0 – (CEI11-25)
CEI EN 60865-1 – (CEI11-26)
CEI 11-35
CEI 11-37
CEI 14-8
CEI 17-6
CEI 17-13
CEI 20-21
CEI EN 60332-1-1 – (20-2/1-1)
CEI 20-36
CEI 20- 37/1
CEI 20-38/1
CEI 20-40
CEI 20-45
CEI 31-26
CEI EN 60079-10 – (CEI 31-30)
CEI EN 60079-14 – (CEI 31-33)
CEI EN 60079-17 – (CEI 31-34 )
CEI 31-35
Committente: Comune di Bolzano
Impianti elettrici con tensione superiore a 1 kV in corrente alterna
Impianti di produzione, trasmissione e distribuzione di energia
elettrica - Linee in cavo
Livelli di isolamento; Cap.3 trasformatori di potenza; interblocchi
elettrici – impianti di terra II categoria.
Gruppi di continuità collegati a reti di I e II categoria.
Correnti di cortocircuito nei sistemi trifasi in corrente alternata.
Calcolo delle correnti.
Correnti di cortocircuito - Calcolo degli effetti : Definizioni e metodi
di calcolo.
fascicolo 2906; per l’esecuzione della cabina MT/BT, il coordinamento
delle protezioni di massima corrente selettive con quelle della linea di
alimentazione, gli interblocchi di sicurezza
Guida per l’esecuzione degli impianti di terra di stabilimenti
industriali, per sistemi di I, II e III categoria.
Cabine per impianti di II categoria; interblocchi elettrici art.5.106
Cabine per impianti di I categoria.
Calcolo delle portate dei cavi elettrici
Metodi di prova comuni per cavi in condizioni di incendio - Prova di
non propagazione verticale della fiamma su un singolo conduttore o
cavo isolato.
Prova di resistenza al fuoco dei cavi elettrici
Prove sui gas emessi durante la combustione di cavi elettrici e dei
materiali dei cavi.
Cavi isolati con gomma non propaganti l'incendio e a basso
sviluppo di fumi e gas tossici e corrosivi. Tensione nominale Uo/U
non superiore a 0,6/1 kV.
Guida per l'uso di cavi a bassa tensione
Cavi resistenti al fuoco isolati con mescola elastomerica con
tensione nominale Uo/U non superiore a 0,6/1 kV
Guida per la manutenzione delle costruzioni elettriche utilizzate nei
luoghi con pericolo di esplosione di Classe 1 e 3 (diversi dalle
miniere)
Costruzioni elettriche per atmosfere esplosive per la presenza di
gas. Parte 10: Classificazione dei luoghi pericolosi
Costruzioni elettriche per atmosfere esplosive per la presenza di
gas
Parte 14: Impianti elettrici nei luoghi con pericolo di esplosione per
la presenza di gas (diversi dalle miniere)
Costruzioni elettriche per atmosfere esplosive per la presenza di
gas. Parte 17: Verifica e manutenzione degli impianti elettrici nei
luoghi con pericolo di esplosione per la presenza di gas (diversi
dalle miniere)
Costruzioni elettriche per atmosfere esplosive per la presenza di
gas. Guida all’applicazione della norma CEI EN 60079-10 – (CEI
31-30). Classificazione dei luoghi pericolosi.
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CEI 31-35/A
CEI 64-8/1
CEI 64-8/2
CEI 64-8/3
CEI 64-8/4
CEI 64-8/5
CEI 64-8/6
CEI 64-8/7
CEI 64-8;V1
64-8/7;V2
CEI 64-50
CEI 81-10
CEI EN 50164-1 – (CEI 81-5)
CEI EN 61663-1 – (CEI 81-6)
CEI R0BT-003 – (CEI 306-12)
CEI EN 100/55
UNI 9795
UNI EN 12464-1
UNI EN 1838
Costruzioni elettriche per atmosfere esplosive per la presenza di
gas. Guida all’applicazione della norma CEI EN 60079-10 – (CEI
31-30). Classificazione dei luoghi pericolosi. Esempi di
applicazione.
Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a
1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua.
Parte 1: Oggetto, scopo e principi fondamentali
Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a
1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua.
Parte 2: Definizioni
Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a
1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua.
Parte 3: Caratteristiche generali
Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a
1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua.
Parte 4: Prescrizioni per la sicurezza
Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a
1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua.
Parte 5: Scelta ed installazione dei componenti elettrici
Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a
1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua.
Parte 6: Verifiche
Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a
1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua.
Parte 7: Ambienti ed applicazioni particolari
Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a
1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua.
Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a
1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua
Parte 7: Ambienti e applicazioni particolari.
Sezione 710: Locali ad uso medico
Guida per l'esecuzione nell'edificio degli impianti elettrici utilizzatori
e per la predisposizione per impianti ausiliari, telefonici e di
trasmissione dati
Protezione delle strutture contro i fulmini.
Prescrizioni per i componenti di connessione
Protezione delle strutture contro i fulmini - Linee di
telecomunicazione. Parte 1: Installazioni in fibra ottica
Prescrizioni relative alla resistibilità per le apparecchiature che
hanno un terminale per telecomunicazioni.
Sistemi elettroacustici applicati ai servizi di emergenza
Sistemi fissi automatici di rivelazione, di segnalazione
manuale e di allarme d’incendio
Illuminazione dei Luoghi di Lavoro
Illuminazione di emergenza
DIN VDE 0834
Norma per sistemi di segnalazione in ospedali, case di riposo,
cliniche ed istituzioni analoghe.
DLgs 6 novembre 2007 n° 194
Recepimento direttiva EMC compatibilità elettromagnetica
D.M. 18 settmbre 2002
Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la
progettazione, la costruzione e l'esercizio delle strutture sanitarie
pubbliche e private
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Nella scelta di qualunque materiale ed apparecchiatura elettrica, necessaria alla realizzazione dell'impianto
relativo al presente progetto, si dovrà dare sempre la preferenza a quelli approvati dall'Istituto italiano del
Marchio di Qualità (IMQ).
Gli impianti elettrici verranno realizzati secondo quanto prescritto dalle vigenti normative per i luoghi considerati a
maggior rischio in caso di incendio e quindi per loro tipologia e costruzione non saranno causa probabile di
incendio ed avranno le caratteristiche di non propagazione necessarie e sufficienti.
b) Particolari costruttivi
L’impresa appaltatrice dovrà fornire alla D.L. almeno 30 giorni prima dell’esecuzione dei lavori, o di ogni singola
fase, elaborati grafici, eventuali relazioni di verifica, ecc. relativi ai particolari esecutivi delle opere che si intendono
realizzare. Oltre a quanto potrà richiedere la D.L. prima dell’esecuzione dei lavori, dovranno in ogni caso essere
realizzati:
− Layout fronte quadro di ogni quadro di distribuzione elettrica;
− Layout fronte quadro di ogni armadio rack 19” destinato ad ospitare apparecchiature attive e/o passive
relative gli impianti di trasmissione dati, allarme, diffusione sonora, supervisione integrata videosorveglianza
ecc … ;
− Verifica degli ingombri delle apparecchiature elettriche e schema della loro disposizione nei vani tecnici;
− Verifica dei cavidotti principali e dettaglio esecutivo dei canali nei cavidotti verticali, controsoffitti e
pavimenti tecnici coordinati con tutti gli impianti tecnologici che possano interferire (ventilazione,
riscaldamento ecc.);
− Planimetrie per la verifica dell’installazione ed interferenze di tutti i componenti degli impianti tecnologici
(elettrici e meccanici) a soffitto e/o sospensione, complete di sezioni delle zone più significative;
− Dettaglio di installazione dei corpi illuminanti a soffitto e sospensioni nel cavedio centrale e zona ingresso;
− Schema esecutivo bus EIB riportante tutte le apparecchiature in campo;
− Schema esecutivo cablaggio strutturato per fonia e dati;
− Schema funzionale a blocchi dell’impianto di supervisione integrata con indicazione delle caratteristiche
delle apparecchiature che si intendono installare.
c) Sospensioni apparecchiature installate a soffitto
Tutte le apparecchiature elettriche che saranno installate a soffitto o incassate nei controsoffitti quali, corpi
illuminanti, diffusori acustici, pannelli segnalatori, ecc … dovranno essere fissati, con appositi sistemi di
sospensione e cordino di sicurezza, direttamente alla struttura portante del solaio e non dovranno in alcun modo
gravare sulla struttura del controsoffitto.
d) Dichiarazione di conformità
Alla fine dei lavori verrà rilasciata dall'elettricista appaltatore dell'impianto elettrico, la dichiarazione di conformità
di ogni singolo impianto alla regola dell'arte completa degli allegati obbligatori come prescritto dal Decreto n° 37
del 22.01.2008
L’appaltatore degli impianti elettrici dovrà al termine dei lavori, o se richiesto dalla D.L. anche per singole fasi di
realizzazione, aggiornare a propria cura e spese gli elaborati originali di progetto sulla base di quanto realmente
eseguito. Gli elaborati grafici dovranno essere consegnati stampati su carta, in numero di copie come richiesto dalla
D.L., ed anche su supporto informatico in formato dwg, o dxf.
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e) Protezione della proprietà intellettuale
Le idee originali di progetto, cosí come gli articoli e le prescrizioni tecniche di capitolato e dei materiali, restano di
proprietà esclusiva del progettista e non possono essere divulgate od utilizzate senza la sua preventiva
autorizzazione e salvo il disposto dell'art.4 del regio decreto Legge 08.02.1923, n.422.
3) OPERE PRELIMINARI
Per consentire il funzionamento della struttura anche durante i lavori di ristrutturazione ed ampliamento,
dovranno essere eseguite le seguenti opere.
a) Uffici provvisori
Al 1° piano l’attuale alloggio custode sarà temporaneamente adibito ad uffici per consentire la demolizione della
parte di edificio dove sono situati attualmente. Saranno realizzate 6 postazioni di lavoro ed una postazione per
stampante multifunzione. Attualmente gli impianti sono derivati da un centralino di zona che alimenta i circuiti
prese e luce che saranno mantenuti per le utenze generiche dei locali. La potenza disponibile non risulta essere
sufficiente per l’alimentazione delle e nuove postazioni di lavoro.
Per l’adeguamento dei vani alla nuova funzionalità si rende necessaria l’esecuzione delle seguenti opere:
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realizzazione di un nuovo quadro di distribuzione per le postazioni di lavoro, alimentato dal condotto sbarre
con tensione 3x400V+N esistente nel corridoio dell’edificio;
installazione di canali in PVC per la distribuzione degli impianti;
realizzazione delle postazioni di lavoro in canali attrezzati ad altezza di 70 – 110 cm da pavimento,
con n° 4 prese di alimentazione 2x16A+PE e n° 3 prese dati RJ45 cat.6 FTP ciascuno;
installazione di cassetta di permutazione impianto di fonia e dati con switch a 24 porte;
posa e attestazione dall’attuale centrale telefonica alla cassetta di cavo telefonico a 10;
posa e attestazione dall’attuale armadio dati alla cassetta di n° 4 cavi cat. 6 FTP;
adeguamento dell’impianto di illuminazione con canaline esterne in PVC o all’interno delle nuove
pareti in cartongesso;
fornitura e posa in opera dei corpi illuminanti per le postazioni di lavoro;
fornitura e posa in opera di corpi illuminati di sicurezza con accumulatori autonomi.
b) Cappella e laboratorio provvisori
L’attuale sala polifunzionale sarà utilizzata anche per le funzioni religiose, e vi verrà realizzato un piccolo
laboratorio. Non sono necessarie modifiche significative agli impianti elettrici esistenti se non la verifica ed
eventuale adeguamento dei comandi relativi all’impianto di illuminazione.
c) Impianto di rilevazione incendi esistente
Nelle zone interessate dagli interventi dovranno essere smontate e recuperate, in più fasi a seconda dell’andamento
dei lavori, tutte le apparecchiature relative all’impianto di rilevazione incendio. Dette apparecchiature saranno
consegnate alla Committente e serviranno quali componenti di ricambio per la parte di impianto esistente che sarà
mantenuto in funzione anche dopo l’intervento di ampliamento. A seguito di ciascuna fase di rimozione dei
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componenti, la centrale di allarme esistente dovrà essere riprogrammata in modo da garantire il corretto
funzionamento dell’impianto che rimarrà in servizio.
4) VANI TECNICI E CAVIDOTTI DISTRIBUZIONE IMPIANTI
a) Vani tecnici
I quadri principali di distribuzione e le nuove apparecchiature relative agli impianti elettrici saranno installati in
parte nel vano tecnico esistente al piano terra dell’edificio, ed in parte nel nuovo vano che si andrà a realizzare in
prossimità dell’esistente.
Attualmente nel vano tecnico esistente si trovano:
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Q02
quadro di distribuzione generale dell’edificio;
QIS1
soccorritore e quadro di distribuzione esistente illuminazione di sicurezza;
Centrale telefonica;
Centrale allarme incendio esistente.
Nel vano sarà installato il gruppo di continuità statico per le utenze privilegiate e relativo quadro di distribuzione
QUPS.
Nel nuovo vano tecnico saranno installate le seguenti apparecchiature;
ƒ
ƒ
ƒ
ƒ
nuovo armadio rack impianto fonia e dati;
nuovo gruppo soccorritore illuminazione di sicurezza e relativo quadro di distribuzione QIS2;
centrale impianto diffusione sonora di meregenza per evacuazione edificio;
altre apparecchiature di impianti speciali non facenti parte del presente progetto.
Nel vano tecnico è stato previsto lo spazio per un secondo soccorritore per illuminazione di sicurezza per la futura
sostituzione dell’esistente che al momento rimane in funzione.
Nella zona relativa al nucleo Alzheimer, il locale adibito a presidio medico funge anche da vano tecnico per
l’installazione delle apparecchiature relative agli impianti locali di:
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ƒ
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gestione impianto di illuminazione;
chiamata infermiere;
video sorveglianza;
controllo accessi;
controllo varchi;
L’installazione dei quadri elettrici di zona è stata prevista in locali accessori del nucleo.
b) Cavidotti
La distribuzione degli impianti avverrà principalmente tramite canale metalliche installate all’interno dei
controsoffitti. Nelle zone in cui il controsoffitto previsto non è di tipo ispezionabile, saranno realizzate delle botole
per il futuro accesso ai canali. E’ prevista la realizzazione di nuovi cavidotti verticali per il passaggio degli impianti
tra i piani:
ƒ da piano terra a 1° interrato nella zona spogliatoi;
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dal piano interrato fino alla copertura (2° piano) nella zona uffici / Alzheimer;
dal piano interrato fino alla copertura in prossimità del nuovo montalettighe (2° lotto).
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Negli attraversamenti da un comparto anti incendio e quello adiacente, così come negli attraversamenti
dei solai saranno realizzate, all’interno dei cavidotti, delle barriere REI 120 per evitare la propagazione
degli incendi.
Le linee di circuitazioni riguardanti utenze o servizi diversi avranno cavidotti e conduttori indipendenti e cavidotti
colorati diversamente, come segue:
nero :
verde :
blu
:
azzurro :
bianco :
lilla
:
marrone:
linee di energia elettrica
linee per telecomunicazione
circuiti citofonici e videocitofonici
impianto d’antenna televisiva
circuiti dedicati all’informatica
impianti anti intrusione ed antincendio
linee di circuiti di emergenza e di sicurezza
c) Predisposizione cavidotti per fututa cabina MT/BT utente
Per consentire l’eventuale realizzazione di una cabina MT/BT e non dover scavare nel piazzale dopo il
completamento dei lavori relativi al 1° lotto, saranno posate le tubazioni per il collegamento della futura cabina al
vano tecnico esistente in cui si trova il quadro elettrico principale dell’edificio Q02.
d) Predisposizione controllo carichi elettrici degli impianti meccanici
Per consentire la gestione delle macchine relative agli impianti meccanici tramite l’esistente impianto di controllo
della contemporaneità dei carichi saranno posate, dal quadro generale Q02 alle rispettive utenze, le rispettive linee
ausiliarie di comando. Le macchine da controllare sono principalmente quelle che saranno installate nel nuovo vano
tecnico al piano interrato dell’edificio, e la pompa di calore nel vano tecnico sulla copertura del nuovo nucleo
Alzheimer.
5) QUADRI ELETTRICI
Attualmente l’alimentazione elettrica del fabbricato avviene tramite una consegna in bassa tensione a
3x400V+N dal contatore AER installato al piano terra sul retro dell’edificio.
Tutti i quadri elettrici, di distribuzione e non, dovranno avere lo stesso aspetto estetico, dimensioni di altezza e
profondità, tipo e colore uguale a quella degli altri quadri che gli verranno affiancati anche se forniti da terzi. In
ogni caso prima della loro esecuzione dovrà essere richiesta conferma alla D.L.
a) Quadro generale esistente Q02
Il quadro generale esistente è già stato predisposto, in occasione del suo rifacimento, per l’alimentazione delle nuove
utenze relative ad uffici, spogliatoi, cappella e nucleo Alzheimer. Pertanto l’impresa appaltatrice dovrà solamente
collegare in morsettiera le nuove linne di alimentazione delle rispettive utenze.
Per quanto riguarda gli interventi previsti nel 2° lotto, non sono previstte nuove utenze in partenza dal
quadro Q02.
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b) Nuovi quadri di distribuzione
QIS2 – distribuzione illuminazione di sicurezza
Per l’alimentazione dell’impianto di illuminazione di sicurezza dei nuovi fabbricati è prevista la realizzazione di un
quadro elettrico contenente le apparecchiature di protezione e controllo delle linee che andranno ad alimentare i vari
circuiti di ciascuna zona. La lamiera del quadro è stata dimensionata in modo da consentire la futura installazione
delle apparecchiature necessarie alla realizzazione degli impianti previsti nel il 2° lotto.
QUPS – distribuzione utenze privilegiate
Nel quadro saranno installate le apparecchiature di protezione relative alle linee di distribuzione per l’alimentazione
delle utenze privilegiate dai vari quadri di zona. Dal quadro partiranno anche le linee per l’limentazione degli
armadi dati e le utenze previste nel novo vano tecnico.
c) Nuovi quadri di zona
Come da elenco di cui sopra, saranno realizzati i quadri di zona per la distribuzione delle linee di alimentazione
delle varie utenze. A seconda delle esigenze impiantistiche i quadri saranno segregati in più sezioni: alimentazione
di rete, alimentazione privilegiata, illuminazione di sicurezza. A tutti i quadri elettrici sarà portata l’alimentazione
ordinaria di rete. Al quadro spogliatoi Q12 sarà portata anche l’illuminazione di sicurezza, mentre, al quadro uffici e
cappella Q12 ed ai quadri relativi al nucleo Alzheimer Q150 e q152 sarà portata sia l’alimentazione per le utenze
privilegiate che quella per l’illuminazione di sicurezza.
d) Sezionamento di emergenza impianti in caso di incendio
Attualmente è previsto un pulsante per il comando di sezionamento in emergenza degli impianti dell’intero
edificio (rete e gruppo elettrogeno), un pulsante per il sezionamento dell’illuminazione di sicurezza
(soccorritore esistente), ed un pulsante per togliere completamente tensione al locale gruppo elettrogeno. Questi
comandi andranno modificati e/o integrati per porre fuori tensione anche le nuove apparecchiature ed impianti
che si andranno ad installare e realizzare:
ƒ
ƒ
ƒ
il comando di sezionamento dell’edificio dovrà porre fuori tensione anche l’alimentazione da UPS
(privilegiata);
il comando di sezionamento dell’illuminazione di sicurezza dovrà porre fuori tensione anche il nuovo
gruppo soccorritore;
dovranno essere realizzati due nuovi comandi di sezionamento per l’ascensore antincendio (1°lotto) ed
il montalettighe antincendio (2° lotto) in quanto le rispettive alimentazioni sono prelevate a monte del
dispositivo si sezionamento in emergenza dell’alimentazione di rete e da gruppo elettrogeno.
Per l’autorimessa sarà realizzato un apposito sezionamento di emergenza per togliere tensione solo agli
impianti elettrici all’interno del rispettivo comparto antincendio.
6) ALIMENTAZIONE DEGLI IMPIANTI DI SICUREZZA
Gli impianti elettrici che, per esigenze di sicurezza, dovranno garantire il loro servizio anche in caso di
incendio, avranno sorgenti indipendenti o preferenziali. I cavi previsti per l’alimentazione ed il comando degli
impianti di sicurezza saranno di tipo flessibile, a norma CEI 20-45 resistente al fuoco CEI 20-36, non propagante l'incendio
CEI 20-22 e la fiamma CEI 20-35, ridottissima emissione di fumi opachi e gas tossici, assenza di gas corrosivi CEI 20-37
Committente: Comune di Bolzano
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CEI 20-38, con anima in corda di rame ricotto stagnato con barriera ignifuga, isolante elastomerico di qualità G10, guaina
termoplastica speciale di qualità M1, isolazione 0.6/1kV. Tipo FG10(0)M1 RF31-22.
Questi cavi verranno utilizzati per tutti quegli impianti per i quali è richiesto il funzionamento anche qualora siano
direttamente interessati dall’incendio quali:
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montanti di alimentazione illuminazione di sicurezza;
alimentazione di sicurezza ascensore antincendio;
alimentazione di sicurezza monta lettighe antincendio;
diffusione sonora di sicurezza;
comandi di sezionamento di emergenza.
a) Illuminazione di sicurezza
L’impianto di illuminazione di sicurezza verrà alimentato da sorgenti di energia indipendenti. E’ prevista
l’installazione un nuovo gruppo soccorritore con uscita a 230Va.c. monofase e trasformatore di isolamento della
potenza rispettivamente di 6 kVA avente autonomia 3 ore. Il soccorritore avrà batterie al piombo ermetiche senza
necessità di manutenzione ed adatte all’installazione in ambienti a ventilazione limitata, e sarà installato nel nuovo
vano tecnico compartimentato REI120.
b) Alimentazione impianti elevatori antincendio.
Per l’alimentazione dell’ascensore anti incendio sono previste due linee indipendenti. Una proveniente dalla
rete ordinaria e derivata a monte del dispositivo di sezionamento generale dell’edificio, ed una da gruppo
elettrogeno prelevata sempre a monte del dispositivo di cui sopra realizzata con cavo resistente al fuoco.
Le linee di alimentazione arriveranno in prossimità del rispettivo quadro di azionamento dove sarà installato un
gruppo di commutazione automatico, dotato di interblocco meccanico e logica per il comando di avviamento
del gruppo elettrogeno.
È prevista la realizzazione di un apposito sistema di sezionamento di emergenza con comando posizionato in
prossimità dei pulsanti di sgancio dell’edificio. In caso di sezionamento di emergenza degli impianti
dell’edificio, gli elevatori resteranno in funzione fino a quando non ne sarà dato appositamente il comando da
parte dei VVF o personale preposto.
7) IMPIANTI DI PROTEZIONE ELETTRICA
Le apparecchiature e l'impianto nel loro complesso saranno protetti contro i contatti diretti conformemente alle
norme CEI relative a ciascun componente. Le apparecchiature e l'impianto nel suo complesso verranno forniti
protetti contro i contatti indiretti in ottemperanza alle norme CEI 64-8 e Guida CEI 11-37 1996-11. Tutte le
parti metalliche accessibili, normalmente non in tensione, ma che per difetto di isolamento o per altre cause,
accidentalmente, potrebbero trovarsi in tensione, devono essere protette contro le tensioni di contatto. "Esecuzione
a norme CEI 64-8;11-1; 81-10. Dovrà essere rispettata la tensione di passo e contatto massima stabilita dalle
norme CEI 64-8.
a) Impianto di terra ed equipotenziale
Il dispersore di terra sarà collegato ai ferri di fondazione delle nuove strutture ed al dispersore esistente in modo da
chiudere l’anello attorno all’edificio in quanto è presente un impianto di protezione contro le scariche atmosferiche,
LPS esterno.
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b) Protezione contro le scariche atmosferiche
Attualmente sull’edificio è installato un impianto di protezione contro le scariche atmosferiche LPS esterno.
Secondo la relazione di calcolo allegata (vedi di seguito) la struttura necessita della protezione con un LPS esterno
do IV livello. L’impianto sarà pertanto esteso anche alle nuove strutture che si andranno a realizzare in occasione
dei lavori del 1° e 2° lotto.
c) Protezione contro le sovratensioni
Come risulta dalla relazione di calcolo, l’edificio richiede un impianto di protezione contro le scariche atmosferiche esterno
(LPS) di IV livello.
Esaminate le condizioni di rischio d’incendio, rende tuttavia necessaria la realizzazione di un impianto di protezione
integrativo costituito principalmente da: collegamenti equipotenziali delle masse estranee; installazione di scaricatori di
sovratensione sulle linee entranti nell’edificio, protezione degli impianti elettrici interni saranno, tramite limitatori /
scaricatori contro le sovratensioni che si potrebbero indurre sia per fulminazione diretta che indiretta.
8) IMPIANTI DI ALIMENTAZIONE ELETTRICA
a) Posti di lavoro
Qualora necessari e richiesti dalla D.L., gli attacchi di alimentazione elettrica e rete dati in prossimità dei posti di
lavoro, dei punti stampa e nelle sale riunione e conferenza saranno dotati ciascuno di n° 4 prese tipo Schuko con
contatto di terra laterale e centrale, e n° 3 prese dati RJ45 cat.6. Verranno eseguiti secondo tre tipologie a seconda
della necessità:
− a parete “PL” sotto traccia di intonaco o in parete attrezzata o in cartongesso, costituito da n° 4 scatole a 4
moduli per il montaggio di apparecchi modulari, complete di prese di alimentazione elettrica, prese dati, telai
placche e copriforo;
− a pavimento con torretta sporgente, modulare e componibile, con n° 3 elementi verticali capaci di ospitare n° 4
moduli di apparecchiature, completa di prese di alimentazione elettrica, prese dati, telai placche e copri foro;
− a pavimento con torretta a scomparsa, predisposta per l’installazione di n° 16 moduli di apparecchiature
elettriche, completa di prese di alimentazione elettrica, prese dati, telai placche, copri foro e rivestimento
superiore come il pavimento circostante.
b) Alimentazione prese
Qualunque presa verrà alimentata direttamente da una morsettiera e mai dai morsetti di collegamento di un'altra
presa, fatta eccezione per quelle installate nella medesima placca o scatola frutto.
c) Prese di servizio
Ove siano previste prese di servizio, per manutenzione e pulizie, di tipo industriale a norme CEI 23-12, le stesse
saranno incassate a filo parete, di tipo interbloccato e singolarmente protette contro i sovraccarichi e corto circuiti.
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9) IMPIANTI DI ILLUMINAZIONE
Saranno realizzati gli impianti di illuminazione, completi di corpi illuminanti, relativi alle nuove strutture che si
andranno a realizzare. Le tipologie dei corpi illuminanti sono state scelte in base alle modalità di installazione
ed alle esigenze specifiche di ciascun ambiente. Per il dimensionamento degli impianti si è fatto riferimento alla
norma UNI EN 12464-1 Illuminazione dei luoghi di lavoro.
a) Illuminazione esterna
Per l’illuminazione dei percorsi esterni al fabbricato saranno installati corpi illuminanti da incasso a parete e
paletti di altezza 80 cm circa dal piano di calpestio. I corpi illuminanti saranno alimentati e comandati dal
quadro generale Q02, che contiene già i dispositivi di comando e protezione, tramite nuove linee elettriche.
b) Illuminazione uffici e cappella.
Per le postazioni di lavoro saranno installati corpi illuminanti da incasso in controsoffitto modulare, aventi
caratteristiche idonee per l’utilizzo di videoterminali. Il comando è di tipo tradizionale suddiviso in due accensioni;
lato finestra e lato interno. I serramenti di ciascun ufficio sono dotati di sistemi oscuranti elettrificati il cui comando
è posizionato in prossimità di quelli di illuminazione.
Per i percorsi si è mantenuta la geometria degli impianti esistenti con faretti fluorescenti tondi ad incasso. Nelle zone
dove può accedere il pubblico il comando dell’impianto è centralizzato e non accessibile, mentre nei restanti
percorsi viene realizzato tramite pulsanti e relè passo passo installati nel quadro di distribuzione.
In sala riunioni i corpi illuminanti sono dello stesso tipo di quelli previsti negli uffici, ma con la possibilità di
regolazione del flusso luminoso (eventuali proiezioni, videoconferrenza ecc…).
Nella cappella è stato previsto un sistema di illuminazione di base tramite faretti fluorescenti tondi ad incasso, e
“spot” con lampada a scarica per accentuare l’illuminazione in situazioni particolari (statue, altare …).
c) Illuminazione nucleo Alzheimer
Nelle zone comuni e nelle stanze degli ospiti, gli impianti di illuminazione sono gestiti da un sistema di
controllo automatico per consentirne la regolazione in funzione dell’apporto di luce naturale esterna, delle
attività che si svolgono nel nucleo e su accadimento eventi rilevati automaticamente.
Particolare importanza ha la regolazione dell’illuminazione delle zone comuni, in modo da indurre l’ospite a
compiere determinati percorsi. In questo senso la programmazione del sistema in funzione delle attività,
piuttosto che orari della giornata, deve essere definita nel dettaglio con l’utenza.
L’illuminazione generale a soffitto delle stanze degli ospiti è realizzata tramite apparecchi a sospensione dotati
di lampade a LED e alimentatori regolabili. Il comando dell’impianto può essere sia centralizzato, da touch
screen installato presso il presidio, che tramite pulsante locale. Il comando locale è prioritario. La stessa logica
vale per i corpi illuminanti installati sopra le testiere dei letti.
In corrispondenza della porta di accesso al servizio igienico della stanza è prevista l’installazione di un corpo
illuminante cilindrico a LED, anch’esso gestito dal sistema di regolazione automatico. Qualora durante la notte
l’ospite dovesse alzarsi dal letto, questa lampada sarà attivata automaticamente, ad una percentuale di flusso
luminoso impostabile, dall’impianto di regolazione. Il sistema di illuminazione dovrà ricevere la segnalazione
dell’evento tramite l’impianto di chiamata infermiere che controlla tramite un sensore la presenza nel letto
dell’ospite. Nei servizi igienici l’impianto di illuminazione viene comandato tramite sensore di presenza e
movimento locale.
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Nei rimanenti ambienti gli impianti di illuminazione sono comandati localmente in modo tradizionale.
d) Illuminazione di sicurezza
L’impianto di illuminazione di sicurezza previsto per le nuove strutture è di tipo centralizzato con soccorritore
a 230Va.c di potenza nominale pari a 6000 VA. Il livello di illuminazione prescritto non deve essere inferiore a
5lux con una autonomia dell’impianto non inferiore a 2 ore.
Nel quadro di distribuzione QIS2 saranno installati gli apparati ti protezione delle linee principali per la
distribuzione degli impianti nell’edificio. Dette linee saranno realizzate con cavo resistente al fuoco e posate in
cavidotti separati da quelli di alimentazione ordinaria.
Nei quadri di zona saranno installate le apparecchiature di protezione e controllo delle linee in campo che
vanno ad alimentare le lampade di sicurezza.
Un dispositivo eseguirà verifiche periodiche per controllare lo stato del soccorritore, delle protezioni linea
principali e di alimentazione delle lampade di sicurezza.
Durante l’esecuzione dei test il soccorritore, tramite apposito contatto, segnalerà lo stato alle centraline DALI
di gestione automatica degli impianti di illuminazione. Dette centraline saranno programmate in modo tale da
comandare durante tutta la durata dei test l’accensione, al 100% del flusso luminoso, delle lampade collegate
all’impianto di sicurezza in modo da poterne verificare il funzionamento.
e) Corpi illuminanti
I corpi illuminanti di sicurezza avranno lampade di tipo fluorescente o a LED, alimentate con reattore elettronico per
garantirne l’accensione in 0.5s come richiesto dalla norma CEI 64-8. Quali corpi illuminanti di sicurezza verranno utilizzati
principalmente lampade inserite nei sistemi di illuminazione ordinaria, ma alimentate da circuito di sicurezza indipendente
che ne consentirà l’accensione sia in condizioni normali, che in emergenza. Ciascun corpo illuminante di sicurezza (
facente parte dell'impianto centralizzato o lampada autonoma) dovrà essere numerato progressivamente con
targhette, eseguite in materiale indelebile, siglate con : IS1, IS2.. ecc … ed installate sulla parete.
f)
Esecuzione e protezione delle linee di alimentazione di sicurezza
Le linee di alimentazione e BUS di controllo principali saranno realizzate in cavo resistente al fuoco tipo FG10(0)M1
RF31-22. Saranno protette nel quadro principale tramite interruttori automatici, la cui corrente nominale dovrà essere
verificata con i costruttivi dell’impianto di illuminazione.
Per l’alimentazione dei corpi illuminanti delle varie zone dell’impianto, dovranno essere realizzate almeno due linee
indipendenti controllate dalla rispettiva protezione. In ogni caso dovrà essere garantita la selettività dell’intervento delle
protezioni elettriche al fine di non mettere fuori servizio l’intero impianto o altre di zone ad esclusione di quella dove si è
verificato il guasto.
10) CABLAGGIO STRUTTURATO PER FONIA E DATI IN CATEGORIA 6 FTP
Sarà realizzato un impianto per la trasmissione di fonia e dati in categoria 6 FTP e il collegamento in fibra
ottica tra il permutatore principale e quello della zona Alzheimer. Prima dell’esecuzione degli armadi dovrà
essere consegnato per approvazione alla D.L. il layout del fronte quadro con evidenziate le apparecchiature
attive e passive, i passaggi dei cavi e gli spazi liberi disponibili.
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a) Opere preliminari
Attualmente l’impianto fa capo ad un permutatore installato all’esterno dell’esistente vano tecnico. Al
permutatore sono collegate le linee in fibra ottica provenienti dal CED principale di “villa Europa” e circa 94
cavi dati provenienti dagli attacchi esistenti della casa di riposo.
Prima della demolizione degli uffici esistenti, per consentire la continuità di servizio, dovranno essere messi in
funzione gli uffici provvisori. Per questo è prevista l’installazione di una cassetta di permutazione locale alla
quale faranno capo:
ƒ
ƒ
ƒ
gli attacchi provenienti dai posti di lavoro provvisori;
i cavi di collegamento dati con l’armadio permutatore esistente;
il cavo multi coppia proveniente dalla centrale telefonica esistente.
Nella cassetta sarà installato uno switch locale per il collegamento dei posti di lavoro alla rete dati della casa di
riposo, che sarà recuperato ed installato nell’armadio permutatore definitivo previsto nel 1° lotto dei lavori.
b) Armadio principale
L’armadio principale sarà installato nel nuovo vano tecnico al piano terra dell’edificio. Al quadro saranno attestate
tutte le linee dell’impianto, e sarà predisposto lo spazio per il futuro rifacimento della rete dati esistente. È prevista
l’attestazione di:
ƒ cavo telefonico 100 coppie dalla centrale esistente;
ƒ circa 160 cavi cat. 6 FTP nuovo impianto 1° lotto;
ƒ predisposizione per circa 50 cavi cat. 6 FTP nuovo impianto 2° lotto;
ƒ predisposizione per circa 100 cavi cat. 6 FTP futuro rifacimento rete esistente;
ƒ fibra ottica per il collegamento con l’armadio zona Alzheimer;
ƒ predisposizione per il futuro collegamento fibra ottica “Villa Europa”.
Nell’armadio saranno installati anche 2 switch a 48 porte e predisposto lo spazio per l’installazione di ulteriori
2 switch ed un eventuale server.
c) Armadio zona Alzheimer
L’armadio sarà installato nel presidio del nucleo Alzheimer al 1° piano dell’edificio. Al quadro saranno attestate le
linee provenienti dall’impianto WiFi, quelle relative alle telecamere dell’impianto di videosorveglianza ed il cavo in
fibra ottica per il collegamento con il permutatore principale. All’interno dell’armadio saranno anche alloggiate le
apparecchiature dell’impianto di videosorveglianza e lo switch per il funzionamento della rete Wifi.
d) Architettura del progetto
Il sistema di cablaggio sarà di tipo integrato fonia, dati, immagini e la distribuzione orizzontale sarà stellare con
concentrazione delle linee utente su permutatore per rame e fibra ottica alloggiati all’interno di un armadio rack
19”. Dovrà essere consentita la riconfigurazione delle prese, sia per quanto riguarda la posizione fisica
dell’utente, sia per eventuali modifiche di utilizzo (da fonia a dati o viceversa) agendo unicamente sulla
configurazione dei cavi di permutazione (patch cords) senza richiedere l’intervento di personale specializzato.
Come minimo, dovranno essere garantite prestazioni in conformità a quanto prescritto per la categoria 6.
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e) Certificazione del cablaggio
In ottemperanza a quanto previsto dalla normativa ISO/IEC 11801, ogni singola tratta sia in cavo in rame che
in fibra ottica, dovrà essere certificata per attestarne la rispondenza alle caratteristiche minime richieste dalla
normativa stessa. Di ogni certificazione dovrà essere rilasciata la stampa originale, prodotta dagli strumenti di
misura utilizzati. La certificazione, cosi come le attestazioni dei cavi in fibra ottica ed in rame, dovranno essere
eseguiti da ditta specializzata con abilitazione di 1° grado.
11) IMPIANTO DI DIFFUSIONE SONORA PER EVACUAZIONE
Sarà realizzato un impianto di diffusione sonora di sicurezza conforme a quanto prescritto dalle norme CEI 100/55
per la diffusione di messaggi alle persone presenti nell’edificio in caso di evacuazione. L’impianto sarà interfacciato
con la centrale di rilevazione incendi in modo da poter diffondere automaticamente messaggi per consentire la
sicura evacuazione dell’edificio, ed avrà propri accumulatori atti a garantire la continuità del servizio anche in
assenza della tensione di rete per il tempo previsto dalla Normativa e dal progetto di prevenzione incendi.
Lo stesso impianto potrà essere utilizzato anche per la diffusione di musica di sottofondo, e/o messaggi. In ogni caso
i messaggi di allarme avranno priorità assoluta rispetto a qualunque trasmissione in corso al verificarsi dell’evento
di pericolo. La centrale di controllo e produzione sarà installata nel vano tecnico al piano terra dell’edificio. La
matrice prevista per la gestione dell’impianto ha tecnologia per consentirne la gestione remota.
L’impianto sarà dotato di un sistema di “auto controllo” che segnalerà, le eventuali anomalie riscontrate sulle linee
di uscita ai diffusori, agli amplificatori finali di potenza, e del sistema in generale.
In luogo da definire sarà installato un microfono, con priorità assoluta su tutte le trasmissioni eventualmente in
corso, per consentire comunicazioni di emergenza da parte delle squadre di soccorso (VVF, protezione civile ecc
…) agli occupanti l’edificio. Detto microfono sarà installato in apposito quadretto provvisto di vetro frangibile ed
indicato chiaramente da apposita targa rossa.
a) Caratteristiche generali
L'impianto, funzionante a 100 V costanti, è considerato di I categoria. Trattandosi di un impianto di sicurezza, i cavi
di collegamento dagli amplificatori ai diffusori acustici saranno di tipo schermato, resistente al fuoco RF 31-22 con
isolazione FG10(O)M1 0,6/1kV a norma CEI 20-13. Sarà fornito completo di ogni componente collegamenti e
conduttori necessari al suo funzionamento secondo le modalità funzionali da verificare con la D.L.
b) Suddivisione in zone.
L’impianto è suddiviso in zone che saranno provviste di proprio regolatore di volume. Le linee relative agli attacchi
dei diffusori termineranno presso la centrale di produzione. Le zone al momento previste sono:
1° lotto:
− Autorimessa e spogliatoi;
− Uffici e cappella;
− Alzheimer zone comuni;
− Alzheimer stanze e locali attività in genere;
Tramite la matrice di controllo dell’impianto potranno essere diffuse trasmissioni diverse per ciascuna zona,
provenienti da sorgenti diverse.
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c) Diffusori acustici
I diffusori acustici avranno caratteristiche diverse a seconda del luogo di installazione. Nell’autorimessa ed
all’esterno è prevista l’installazione di diffusori in esecuzione sporgente, aventi grado di protezione minimo IP44.
Nelle zone comuni, dove è prevista l’installazione di diffusori da incasso. La quantità ed il posizionamento dei
diffusori dovrà essere verificata prima dell’installazione in modo da garantire i livelli sonori come prescritto dalla
Norma CEI 100/55.
12) IMPIANTO DI ALLARME INCENDIO
Sarà realizzato un impianto di rilevazione automatica di incendio, con tipologie di rilevatori diverse a seconda
del luogo di installazione. Tutti i rilevatori, così come gli avvisatori manuali di incendio saranno di tipo
indirizzabile e faranno capo ad un’unica centrale. La centrale comanderà i vari dispositivi di segnalazione
(sirene, combinatori telefonici, ecc.) e di sicurezza (magneti di ritenuta porte, evacuatori di fumo), a seconda
dell’elaborazione dei segnali di allarme che le perverranno. Il nuovo impianto sarà realizzato secondo quanto
previsto dalla vigente normativa UNI 9795 e le caratteristiche di ciascun componente saranno conformi a
quanto prescritto dalle norme EN54.
Dovrà essere evidenziata chiaramente la zona di provenienza dell’allarme tramite messaggi univoci e chiari
visualizzati sul display della centrale e dei terminali di controllo remoti che dovranno avere riscontro nelle
planimetrie dell’impianto che saranno esposte in corrispondenza di centrale e terminali.
a) Impianto esistente
Attualmente nella casa di riposo è in funzione un impianto di rilevazione di incendio la cui centrale è installata
nell’esistente vano tecnico al piano terra dell’edificio. Alla centrale sono collegati i loop dei sensori e dei
pulsanti indirizzati, ed i sensori di tipo tradizionale della zona “Cucina”, e comanda le segnalazioni di allarme,
ed il rilascio dei magneti di ritenuta delle porte per la compartimentazione anti incendio.
La centrale è obsoleta e non più affidabile pertanto nell’esecuzione dei lavori del 1° lotto è prevista la sua
sostituzione, ma non il rifacimento dell’impianto di rilevazione relativo alle zone della casa di riposo non
interessate dagli interventi.
b) Centrale di allarme
La nuova centrale dovrà essere compatibile con i componenti dell’impianto esistente ed in grado, tramite
schede di adattamento per i loop esistenti, ingressi e uscite digitali, programmazione e quanto altro necessario,
a ripristinare il funzionamento dell’impianto esistente e garantire il corretto funzionamento di quello nuovo
previsto da progetto. La centrale sarà installata al posto di quella esistente nel vano tecnico al piano terra
dell’edificio, e soddisferà totalmente i requisiti della norma EN 54.
c) Terminali remoti
La segnalazione di allarme dovrà dare chiara indicazione della zona di provenienza tramite terminali remoti di
ripetizione e gestione della centrale. I pannelli saranno installati presso la reception al piano terra ed i presidi medici
di ciascun piano. Il terminale di comando dovrà essere in grado di elaborare e di visualizzare gli eventi sia in
modo autonomo che su richiesta dell'operatore. Il display del terminale di comando dovrà differenziare
chiaramente tra allarmi, guasti, informazioni e condizioni di esclusione, e consentire i comandi di tacitazione e
ripristino.
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d) Rivelatori di fumo
Il rivelatore di fumo dovrà garantire una risposta uniforme a tutti i prodotti di combustione tipici di incendi a
fiamma viva con presenza di fumo e di fuochi covanti. La camera del rivelatore dovrà consentire la rivelazione
di ogni tipo di fumo visibile, fumo scuro incluso. Il rivelatore di fumo dovrà essere conforme alle norme EN
54-7/9 e dovrà essere in grado di rivelare il fuoco campione TF1 (fuoco aperto di legno).
e) Avvisatori manuali di incendio
L'allarme dovrà essere attivato mediante la rottura del vetro senza la necessità di strumenti speciali. La finestra
in vetro dovrà essere progettata in modo tale da evitare di ferire chi procede all'azionamento. Il pulsante
d'allarme dovrà essere in grado d'isolare i cortocircuiti sulla linea di rivelazione per evitare di inficiare il
funzionamento degli altri rivelatori collegati sulla stessa linea di rivelazione
13) IMPIANTI SPECIALI NUCLEO ALZHEIMER
Per la gestione, la sicurezza e la sorveglianza degli ospiti, nella zona destinata ad ospitare il nuovo nucleo
Alzheimer, realizzati i seguenti impianti speciali.
a) Chiamata infermiere
Sarà realizzato un impianto di chiamata, in conformità a quanto prescritto dalla norma DIN/VDE 0834,
completo per la segnalazione in ambiente ospedaliero, RSA, Case di Riposo e Case di Cura. Il sistema sarà in
grado di garantire le funzionalità per la gestione da parte degli operatori preposti di:
ƒ
ƒ
ƒ
ƒ
ƒ
ƒ
chiamata dal posto letto;
allarme bagni stanze ospiti e servizi comuni;
rilevamento della presenza a letto dell’ospite;
riconoscimento e tacitazione locale della chiamata;
guida luminosa per l’indicazione della provenienza della chiamata;
memorizzazione storico eventi.
Le apparecchiature del sistema saranno installate nel quadro Q150 situato nel locale del presidio del nucleo
Alzheimer dove sarà installato anche il pannello di visualizzazione e controllo dell’impianto.
L’impianto sarà interfacciato con la regolazione automatica dell’illuminazione in modo da consentire, nelle
ore notturne, l’accensione della luce di cortesia installata in prossimità della porta di accesso al bagno di
ciascuna stanza, a seguito del comando del rispettivo sensore di presenza a letto dell’ospite.
L’impianto dovrà gestire anche le chiamate di soccorso provenienti dai servizi igienici per disabili che saranno
realizzati al piano terra del nuovo edificio.
Il collegamento delle apparecchiature sarà realizzato attraverso BUS dedicato, con possibilità di ampliamenti /
espansioni successive. Il sistema dovrà essere liberamente programmabile per garantire le funzionalità
richieste e consentire l’interfacciamento a livello software con altri sistemi di supervisione / acquisizione degli
eventi e segnalazione remota.
b) Videosorveglianza
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Sarà realizzato un impianto per la sorveglianza degli ospiti del nucleo Alzheimer nelle singole stanze, zone
comuni e percorsi interni ed esterni. L’impianto è costituito da telecamere collegate ed alimentate da rete
Ethernet, aventi sensibilità per la ripresa a bassi livelli di illuminamento. È prevista l’installazione di diverse
tipologie di telecamere a seconda delle necessità di ripresa:
ƒ
ƒ
ƒ
ƒ
nelle stanze degli ospiti telecamera b/n ad alta sensibilità;
nei percorsi telecamere a colori con ottiche diverse a seconda delle necessità di inquadratura;
nella sale comuni telecamere a colori con angolo di ripresa 360° e ricomposizione elettronica
dell’immagine tramite processore della stessa;
all’esterno telecamere con ottica 90° e grado di protezione IP 65.
Le immagini delle telecamere saranno convogliate tramite uno switch direttamente su NAS o PC/Server senza
la necessità di software di registrazione. Per la visualizzazione delle riprese è prevista l’installazione di un
personal computer con componenti aventi caratteristiche aggiornate allo stato dell’arte al momento della
fornitura completo di sistema operativo software di gestione video e per visualizzazione immagini in sala
controllo completi di licenze , e due monitor LCD 21” a colori con risoluzione 1680 x 1050 pixel.
c) Controllo accessi
Per il controllo degli accessi al nucleo Alzheimer è prevista l’installazione di un impianto per l’apertura tramite
tastiere a codice in ingresso ed in uscita delle porte di accesso all’ascensore anti incendio, accesso alla scala
protetta e quella principale del nucleo. Le porte saranno mantenute chiuse da magneti aventi resistenza pari a
300 kg che saranno sbloccati a tempo tramite le tastiere installate all’esterno ed all’interno dei varchi
controllati. Il controllo sarà gestito dalla centrale dell’impianto di rilevazione incendio che, in caso di allarme,
sbloccherà automaticamente i magneti per consentire l’accesso delle persone alle vie di fuga.
d) Predisposizioni per controllo varchi ed ospiti nucleo Alzheimer
Saranno realizzate tutte le predisposizioni per l’estensione, alla zona destinata ad ospitare il nuovo nucleo
Alzheimer, dell’impianto di controllo dei varchi e degli ospiti a rischio di fuga attualmente in fase di
realizzazione. Le predisposizioni sono costituite principalmente da:
ƒ
ƒ
ƒ
attacchi dati e alimentazione per “access point” rete WiFi;
attacchi per alimentazione apparecchiature WiFi per il controllo dei varchi;
predisposizione per l’interfacciamento del sistema di chiamata infermiere con impianto WiFi.
14) ALLEGATI
ƒ
ƒ
ƒ
R2_A1
R2_A2
R2_A3
Verifica protezione contro i fulmini CEI 81-10;
dimensionamento linee elettriche;
calcoli illuminotecnici.
Committente: Comune di Bolzano
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SOMMARIO
1. CONTENUTO DEL DOCUMENTO
2. NORME TECNICHE DI RIFERIMENTO
3. INDIVIDUAZIONE DELLA STRUTTURA DA PROTEGGERE
4. DATI INIZIALI
4.1 Densità annua di fulmini a terra.
4.2 Dati relativi alla struttura.
4.3 Dati relativi alle linee esterne.
4.4 Definizione e caratteristiche delle zone
5. CALCOLO DELLE AREE DI RACCOLTA DELLA STRUTTURA E DELLE LINEE ELETTRICHE
ESTERNE
6. VALUTAZIONE DEI RISCHI
6.1 Rischio R1 di perdita di vite umane
6.1.1 Calcolo del rischio R1
6.1.2 Analisi del rischio R1
7. SCELTA DELLE MISURE DI PROTEZIONE
8. CONCLUSIONI
9. APPENDICI
10. ALLEGATI
Disegno della struttura
Grafico area di raccolta Ad
Grafico area di raccolta Am
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settembre 2012 - Fulminazione
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1. CONTENUTO DEL DOCUMENTO
Questo documento contiene :
- la relazione sulla valutazione dei rischi dovuti al fulmine ai sensi del DLgs 81/08, art. 29;
- la scelta delle misure di protezione da adottare ove necessarie come richiesto dal DLgs 81/08, art. 84.
2. NORME TECNICHE DI RIFERIMENTO
Questo documento è stato elaborato con riferimento alle seguenti norme CEI:
- CEI 81-10/1 (EN 62305-1): "Protezione contro i fulmini. Parte 1: Principi Generali"
Aprile 2006;
Variante V1 (Settembre 2008);
- CEI 81-10/2 (EN 62305-2): "Protezione contro i fulmini. Parte 2: Valutazione del rischio"
Aprile 2006;
Variante V1 (Settembre 2008);
- CEI 81-10/3 (EN 62305-3): "Protezione contro i fulmini. Parte 3: Danno materiale alle strutture
e pericolo per le persone"
Aprile 2006;
Variante V1 (Settembre 2008);
- CEI 81-10/4 (EN 62305-4): "Protezione contro i fulmini. Parte 4: Impianti elettrici ed elettronici
nelle strutture"
Aprile 2006;
Variante V1 (Settembre 2008);
- CEI 81-3 :
"Valori medi del numero dei fulmini a terra per anno e per chilometro quadrato
dei Comuni d'Italia, in ordine alfabetico."
Maggio 1999.
3. INDIVIDUAZIONE DELLA STRUTTURA DA PROTEGGERE
L 'individuazione della struttura da proteggere è essenziale per definire le dimensioni e le caratteristiche da
utilizzare per la valutazione dell'area di raccolta.
La struttura che si vuole proteggere coincide con un intero edificio a sé stante, fisicamente separato da altre
costruzioni.
Pertanto, ai sensi dell'art. A.2.1.2 della Norma CEI EN 62305-2, le dimensioni e le caratteristiche della struttura da
considerare sono quelle dell'edificio stesso.
4. DATI INIZIALI
4.1 Densità annua di fulmini a terra
Come rilevabile dalla Norma CEI 81-3, la densità annua di fulmini a terra per kilometro quadrato nel comune di
BOLZANO in cui è ubicata la struttura vale :
Nt = 2,5 fulmini/km² anno
4.2 Dati relativi alla struttura
Committente: Comune di Bolzano
settembre 2012 - Fulminazione
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STUDIO MASIERO
La pianta della struttura è riportata nel disegno (Allegato Disegno della struttura).
La destinazione d'uso prevalente della struttura è: alberghiero
In relazione anche alla sua destinazione d’uso, la struttura può essere soggetta a :
- perdita di vite umane
- perdita economica
In accordo con la Norma CEI EN 62305-2 per valutare la necessità della protezione contro il fulmine, deve pertanto
essere calcolato :
- rischio R1;
Le valutazioni di natura economica, volte ad accertare la convenienza dell’adozione delle misure di protezione, non
sono state condotte perché espressamente non richieste dal Committente.
L’edificio ha struttura portante metallica o in cemento armato con ferri d’armatura continui.
4.3 Dati relativi alle linee elettriche esterne
La struttura è servita dalle seguenti linee elettriche:
- Linea di energia: Energia
- Linea di segnale: Telefono
Le caratteristiche delle linee elettriche sono riportate nell'Appendice Caratteristiche delle linee elettriche.
4.4 Definizione e caratteristiche delle zone
Tenuto conto di:
- compartimenti antincendio esistenti e/o che sarebbe opportuno realizzare;
- eventuali locali già protetti (e/o che sarebbe opportuno proteggere specificamente) contro il LEMP (impulso
elettromagnetico);
- i tipi di superficie del suolo all'esterno della struttura, i tipi di pavimentazione interni ad essa e l'eventuale
presenza di persone;
- le altre caratteristiche della struttura e, in particolare il lay-out degli impianti interni e le misure di protezione
esistenti;
sono state definite le seguenti zone:
Z1: Struttura
Le caratteristiche delle zone, i valori medi delle perdite, i tipi di rischio presenti e le relative componenti sono
riportate nell'Appendice Caratteristiche delle Zone.
5. CALCOLO DELLE AREE DI RACCOLTA DELLA STRUTTURA E DELLE LINEE ELETTRICHE
ESTERNE
L'area di raccolta Ad dei fulmini diretti sulla struttura è stata valutata graficamente secondo il metodo indicato nella
Norma CEI EN 62305-2, art.A.2, ed è riportata nel disegno (Allegato Grafico area di raccolta Ad).
L'area di raccolta Am dei fulmini a terra vicino alla struttura, che ne possono danneggiare gli impianti interni per
sovratensioni indotte, è stata valutata graficamente secondo il metodo indicato nella Norma CEI EN 62305-2,
art.A.3, ed è riportata nel disegno (Allegato Grafico area di raccolta Am).
Le aree di raccolta Al e Ai di ciascuna linea elettrica esterna sono state valutate analiticamente come indicato nella
Norma CEI EN 62305-2, art.A.4.
I valori delle aree di raccolta (A) e i relativi numeri di eventi pericolosi all’anno (N) sono riportati nell'Appendice
Aree di raccolta e numero annuo di eventi pericolosi.
Committente: Comune di Bolzano
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STUDIO MASIERO
I valori delle probabilità di danno (P) per il calcolo delle varie componenti di rischio considerate sono riportate
nell'Appendice Valori delle probabilità P per la struttura non protetta.
6. VALUTAZIONE DEI RISCHI
6.1 Rischio R1: perdita di vite umane
6.1.1 Calcolo del rischio R1
I valori delle componenti ed il valore del rischio R1 sono di seguito indicati.
Z1: Struttura
RB: 1,08E-05
RU(elettrico): 1,54E-13
RV(elettrico): 3,84E-10
RU(telefono): 1,71E-12
RV(telefono): 4,26E-09
Totale: 1,08E-05
Valore totale del rischio R1 per la struttura: 1,08E-05
6.1.2 Analisi del rischio R1
Il rischio complessivo R1 = 1,08E-05 è maggiore di quello tollerato RT = 1E-05, occorre adottare idonee misure di
protezione per ridurlo.
La composizione delle componenti che concorrono a formare il rischio R1, espressi in percentuale del valore di R1
per la struttura, è di seguito indicata.
Z1 - Struttura
RD = 99,9569 %
RI = 0,0431 %
Totale = 100 %
RS = 0 %
RF = 100 %
RO = 0 %
Totale = 100 %
dove:
- RD = RA + RB + RC
- RI = RM + RU + RV+ RW + RZ
- RS = RA + RU
- RF = RB + RV
- RO = RM + RC + RW + RZ
essendo:
- RD il rischio dovuto alla fulminazione diretta della struttura
- RI il rischio dovuto alla fulminazione indiretta della struttura
- RS il rischio connesso alla perdita di esseri viventi
- RF il rischio connesso al danno fisico
- RO il rischio connesso all’avaria degli impianti interni.
I dati sopra indicati, evidenziano che il rischio R1 per la struttura si verifica essenzialmente nelle seguenti zone:
Z1 - Struttura (100 %)
- in gran parte per danno fisico
- a causa principalmente della fulminazione diretta della struttura
Committente: Comune di Bolzano
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pag. 5/12
STUDIO MASIERO
- il contributo principale al valore del rischio R1 nella zona è dato dalle seguenti
componenti di rischio:
RB = 99,9569 %
Danno fisico per fulminazione diretta della struttura
7. SCELTA DELLE MISURE DI PROTEZIONE
Per ridurre il rischio R1 a valori non superiori a quello tollerabile RT = 1E-05, è necessario agire sulle seguenti
componenti:
- RB nelle zone:
Z1 - Struttura
adottando una o più delle possibili misure di protezione seguenti:
- per la componente B:
1) LPS
2) Mezzi e impianti di rivelazione e/o estinzione incendio, compartimenti antincendio
Tenuto conto della fattibilità tecnica, in relazione anche ai vincoli da rispettare, per la protezione della struttura in
esame sono state scelte le misure di protezione seguenti:
- dotare l'edificio di un LPS di classe IV (Pb = 0,2)
Non è stata effettuata l'analisi relativa al rischio R4, poiché il committente ha espressamente rinunciato a far
valutare l'opportunità, dal punto di vista economico, di installare misure di protezione finalizzate a ridurre l'entità di
eventuali danni dovuti ai fulmini.
L’adozione di queste misure di protezione modifica i parametri e le componenti di rischio.
I valori dei parametri per la struttura protetta sono di seguito indicati.
Zona Z1: Struttura
Pa = 1,00E+00
Pb = 0,2
Pc (elettrico) = 2,00E-02
Pc (telefono) = 2,00E-02
Pc = 3,96E-02
Pm (elettrico) = 2,00E-02
Pm (telefono) = 2,00E-02
Pm = 3,96E-02
Pu (elettrico) = 1,00E-02
Pv (elettrico) = 1,00E-02
Pw (elettrico) = 2,00E-02
Pz (elettrico) = 2,00E-02
Pu (telefono) = 2,00E-02
Pv (telefono) = 2,00E-02
Pw (telefono) = 2,00E-02
Pz (telefono) = 2,00E-02
ra = 0,00001
rp = 0,5
rf = 0,01
h=5
Rischio R1: perdita di vite umane
Committente: Comune di Bolzano
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pag. 6/12
STUDIO MASIERO
I valori delle componenti di rischio per la struttura protetta sono di seguito indicati.
Z1: Struttura
RB: 2,16E-06
RU(elettrico): 1,54E-13
RV(elettrico): 3,84E-10
RU(telefono): 1,71E-12
RV(telefono): 4,26E-09
Totale: 2,16E-06
Valore totale del rischio R1 per la struttura: 2,16E-06
8. CONCLUSIONI
A seguito dell'adozione delle misure di protezione (che devono essere correttamente dimensionate) vale quanto
segue.
Rischi che non superano il valore tollerabile: R1
SECONDO LA NORMA CEI EN 62305-2 LA STRUTTURA E' PROTETTA CONTRO LE FULMINAZIONI.
In forza della legge 1/3/1968 n.186 che individua nelle Norme CEI la regola dell'arte, si può ritenere assolto ogni
obbligo giuridico, anche specifico, che richieda la protezione contro le scariche atmosferiche.
Data 30/08/2012
Timbro e firma
Committente: Comune di Bolzano
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STUDIO MASIERO
9. APPENDICI
APPENDICE - Caratteristiche della struttura
Dimensioni: vedi disegno
Coefficiente di posizione: in area con oggetti di altezza uguale o inferiore (Cd = 0,5)
Schermo esterno alla struttura: assente
Densità di fulmini a terra (fulmini/km² anno) Nt = 2,5
APPENDICE - Caratteristiche delle linee elettriche
Caratteristiche della linea: Energia
La linea ha caratteristiche uniformi lungo l’intero percorso.
Tipo di linea: energia - interrata
Lunghezza (m) Lc = 50
Resistività (ohm x m) ρ = 500
Coefficiente di posizione (Cd): in area con oggetti di altezza maggiore
Coefficiente ambientale (Ce): urbano (h > 20 m)
SPD ad arrivo linea: livello I (Pspd = 0,01)
Caratteristiche della linea: Telefono
La linea ha caratteristiche uniformi lungo l’intero percorso.
Tipo di linea: segnale - interrata
Lunghezza (m) Lc = 100
Resistività (ohm x m) ρ = 500
Coefficiente di posizione (Cd): in area con oggetti di altezza maggiore
Coefficiente ambientale (Ce): urbano (h > 20 m)
SPD ad arrivo linea: livello II (Pspd = 0,02)
APPENDICE - Caratteristiche delle zone
Caratteristiche della zona: Struttura
Tipo di zona: interna
Tipo di pavimentazione: linoleum (ru = 0,00001)
Rischio di incendio: ordinario (rf = 0,01)
Pericoli particolari: difficoltà di evacuazione (h = 5)
Protezioni antincendio: manuali (rp = 0,5)
Schermatura di zona: assente
Protezioni contro le tensioni di contatto: nessuna
Impianto interno: elettrico
Alimentato dalla linea Energia
Tipo di circuito: Cond. attivi e PE su percorsi diversi (spire fino a 50 m²) (Ks3 = 1)
Tensione di tenuta: 4,0 kV
Sistema di SPD - livello: II (Pspd = 0,02)
Impianto interno: telefono
Alimentato dalla linea Telefono
Tipo di circuito: Cond. attivi e PE su percorsi diversi (spire fino a 50 m²) (Ks3 = 1)
Tensione di tenuta: 2,5 kV
Sistema di SPD - livello: II (Pspd = 0,02)
Valori medi delle perdite per la zona: Struttura
Committente: Comune di Bolzano
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STUDIO MASIERO
Perdita per tensioni di contatto (relativa a R1) Lt = 0,01
Perdita per danno fisico (relativa a R1) Lf = 0,01
Perdita per danno fisico (relativa a R4) Lf = 0,2
Perdita per avaria di impianti interni (relativa a R4) Lo = 0,01
Rischi e componenti di rischio presenti nella zona: Struttura
Rischio 1: Rb Ru Rv
Rischio 4: Rb Rc Rm Rv Rw Rz
APPENDICE - Aree di raccolta e numero annuo di eventi pericolosi.
Struttura
Area di raccolta per fulminazione diretta della struttura Ad = 3,45E-02 km²
Area di raccolta per fulminazione indiretta della struttura Am = 2,73E-01 km²
Numero di eventi pericolosi per fulminazione diretta della struttura Nd = 4,31E-02
Numero di eventi pericolosi per fulminazione indiretta della struttura Nm = 6,39E-01
Linee elettriche
Area di raccolta per fulminazione diretta (Al) e indiretta (Ai) delle linee:
Energia
Al = 0,000246 km²
Ai = 0,027951 km²
Telefono
Al = 0,001364 km²
Ai = 0,055902 km²
Numero di eventi pericolosi per fulminazione diretta (Nl) e indiretta (Ni) delle linee:
Energia
Nl = 0,000154
Ni = 0,000000
Telefono
Nl = 0,000853
Ni = 0,000000
APPENDICE - Valori delle probabilità P per la struttura non protetta
Zona Z1: Struttura
Pa = 1,00E+00
Pb = 1,0
Pc (elettrico) = 2,00E-02
Pc (telefono) = 2,00E-02
Pc = 3,96E-02
Pm (elettrico) = 2,00E-02
Pm (telefono) = 2,00E-02
Pm = 3,96E-02
Pu (elettrico) = 1,00E-02
Pv (elettrico) = 1,00E-02
Committente: Comune di Bolzano
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STUDIO MASIERO
Pw (elettrico) = 2,00E-02
Pz (elettrico) = 2,00E-02
Pu (telefono) = 2,00E-02
Pv (telefono) = 2,00E-02
Pw (telefono) = 2,00E-02
Pz (telefono) = 2,00E-02
Committente: Comune di Bolzano
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STUDIO MASIERO
Allegato - Area di raccolta per fulminazione diretta Ad
Area di raccolta Ad (km²) = 3,45E-02
Committente: Comune di Bolzano
Descrizione struttura: Casa di riposo Don Bosco
Indirizzo: Via Milano, 170
Comune: BOLZANO
Provincia: BZ
Committente: Comune di Bolzano
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STUDIO MASIERO
Allegato - Area di raccolta per fulminazione indiretta Am
Area di raccolta Am (km²) = 2,73E-01
Committente: Comune di Bolzano
Descrizione struttura: Casa di riposo Don Bosco
Indirizzo: Via Milano, 170
Comune: BOLZANO
Provincia: BZ
Committente: Comune di Bolzano
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CASA DI RIPOSO DON BOSCO
Q12 Uffici-Cappella RETE
Posti di lavoro
Punti stampa/macchine
Prese di servizio
Illuminazione
Scalda acqua
n°
27
2
34
1
2
PWR
[kW]
0,80
0,50
0,50
6,05
1,20
Totali
PWR tot.
[kW]
21,60
1,00
17,00
6,05
2,40
k
48,05
Ib
In
Q max. [kVA]
P max [kW]
0,60
0,50
0,30
1,00
0,50
PWR
[kW]
12,96
0,50
5,10
6,05
1,20
0,54
25,81
77,15
80,00
55,36
49,82
Q12 Uffici-Cappella UPS
n°
27
Posti di lavoro
Totali
Ib
In
Q max. [kVA]
P max [kW]
Committente: Comune di Bolzano
STUDIO MASIERO
TABELLA DELLE POTENZE
PWR
[kW]
0,40
PWR tot.
[kW]
10,80
10,80
17,34
32,00
22,14
19,93
11/2012
Cosfi
0,85
0,85
0,85
0,90
0,95
Q
[kVA]
15,25
0,59
6,00
6,72
1,26
0,87
29,82
41,44
k
0,60
PWR
[kW]
6,48
0,60
6,48
10,40
43,10
Cosfi
0,85
Q
[kVA]
7,62
0,85
7,62
11,02
pag. 1/4
CASA DI RIPOSO DON BOSCO
Q18 Spogliatoi RETE
n°
15
6
1
-
Prese di servizio
Asciugacapalli
Illuminazione
Scalda acqua
Totali
Ib
In
Q max. [kVA]
P max [kW]
Committente: Comune di Bolzano
STUDIO MASIERO
TABELLA DELLE POTENZE
PWR
[kW]
0,50
0,60
2,08
1,20
PWR tot.
[kW]
7,50
3,60
2,08
13,18
21,16
40,00
27,68
24,91
11/2012
k
0,30
0,30
1,00
0,50
PWR
[kW]
2,25
1,08
2,08
-
0,41
5,41
8,68
Cosfi
0,85
0,85
0,90
0,95
Q
[kVA]
2,65
1,27
2,31
-
0,87
6,23
9,00
pag. 2/4
CASA DI RIPOSO DON BOSCO
Q150 Gruppo Alzheimer Ovest
RETE
n°
Posti di lavoro
13
Stanze
9
Cucina
1
Prese di servizio
135
Illuminazione
1
Scalda acqua
Alzheimer Garten
1
PWR
[kW]
0,80
2,00
3,00
0,50
10,10
1,20
Totali
PWR tot.
[kW]
10,40
18,00
3,00
67,50
10,10
-
k
0,60
0,60
0,50
0,20
1,00
0,50
109,00
Ib
In
Q max. [kVA]
P max [kW]
0,39
175,02
80,00
55,36
49,82
Q152 Gruppo Alzheimer Sud
RETE
n°
10
1
40
1
1
Posti di lavoro
Stanze
Cucina
Prese di servizio
Illuminazione
Scalda acqua
Alzheimer Garten
PWR
[kW]
0,80
2,00
3,00
0,50
1,49
1,20
Totali
PWR tot.
[kW]
8,00
3,00
20,00
1,49
-
k
0,60
0,60
0,50
0,20
1,00
0,50
0,36
52,16
80,00
55,36
49,82
Q150 Gruppo Alzheimer Ovest
UPS
n°
Posti di lavoro
13
PWR
[kW]
0,40
Totali
PWR tot.
[kW]
5,20
k
n°
10
Totali
Ib
In
Q max. [kVA]
P max [kW]
Committente: Comune di Bolzano
PWR
[kW]
0,40
PWR tot.
[kW]
4,00
4,00
6,42
80,00
55,36
49,82
11/2012
PWR
[kW]
4,80
1,50
4,00
1,49
11,79
0,60
PWR
[kW]
3,12
0,60
3,12
8,35
32,00
22,14
19,93
Q152 Gruppo Alzheimer Sud
UPS
42,14
Cosfi
0,85
0,85
0,85
0,85
0,90
0,95
0,90
Q
[kVA]
7,34
12,71
1,76
15,88
11,22
-
0,86
48,92
70,69
Cosfi
0,85
0,85
0,85
0,85
0,90
0,95
0,90
Q
[kVA]
5,65
1,76
4,71
1,65
-
0,86
13,77
18,93
5,20
Ib
In
Q max. [kVA]
P max [kW]
PWR
[kW]
6,24
10,80
1,50
13,50
10,10
-
67,67
32,49
Ib
In
Q max. [kVA]
P max [kW]
Posti di lavoro
STUDIO MASIERO
TABELLA DELLE POTENZE
19,90
Cosfi
0,85
Q
[kVA]
3,67
0,85
3,67
5,01
k
0,60
PWR
[kW]
2,40
0,60
2,40
3,85
5,30
Cosfi
0,85
Q
[kVA]
2,82
0,85
2,82
4,08
pag. 3/4
CASA DI RIPOSO DON BOSCO
Q056 Autorimessa RETE
n°
5
1
1
Prese di servizio
Portone autorimessa
Illuminazione
Totali
Ib
In
Q max. [kVA]
P max [kW]
Committente: Comune di Bolzano
STUDIO MASIERO
TABELLA DELLE POTENZE
PWR
[kW]
0,50
0,70
7,00
PWR tot.
[kW]
2,50
0,70
7,00
10,20
16,38
50,00
34,60
31,14
11/2012
k
0,30
0,70
1,00
PWR
[kW]
0,75
0,49
7,00
0,81
8,24
13,23
Cosfi
0,85
0,85
0,90
Q
[kVA]
0,88
0,58
7,78
0,89
9,24
13,35
pag. 4/4
LINEE
Utenza
Siglatura
Ph/N/PE
Derivazione
P [kW]
Cos ϕ
Tensione
[V]
Ib
[A]
Quadro: [Q0] Quadro Generale
Elevatori antincendio
Q03.00
3F+N+PE
22
0,90
400
35,3
Ascensore antincendio
Q04.3
3F+N+PE
6
0,90
400
9,6
Spogliatoi provvisori
Q02/2.
3F+N+PE
20
0,90
400
32,1
Condiz. ala sud P.T.+1°P.
Q02/2.35
3F+N+PE
25
0,75
400
48,1
Q152 – 1°P Alzheimer Sud
Q02/2.124
3F+N+PE
20
0,90
400
32,1
Q150 – 1°P Alzheimer Ovest
Q02/2.126
3F+N+PE
20
0,90
400
32,1
UPS
Q02/3.57
3F+N+PE
20
0,90
400
32,1
Q12 – Uffici+Cappella
Q02/3.59
3F+N+PE
26
0,90
400
41,7
Pompa di calore Alzheimer+P.T.
Q02/3.104
3F+N+PE
10
0,90
400
16
Q18 - Spogliatoi
Q02/3.106
3F+N+PE
10
0,90
400
16
Q058 - Autorimessa
Q02/4.60
F+N+PE
3
0,90
230
14,5
Q12 - Uffici+Cappella UPS
QUPS.1
3F+N+PE
10,8
0,90
400
17,3
Q150 – 1°P Alzheimer Ovest UPS
QUPS.5
3F+N+PE
5,2
0,90
400
8,3
Q152 – 1°P Alzheimer Sud UPS
QUPS.6
3F+N+PE
4
0,90
400
6,4
Q12 - Uffici+Cappella IS
QIS2.5
F+N+PE
0,5
0,90
230
2,6
Q12 - Uffici+Cappella IS
QIS2.6
F+N+PE
0,3
0,90
230
1,5
Q150 – 1°P Alzheimer Ovest IS
QIS2.7
F+N+PE
0,5
0,90
230
2,4
Q150 – 1°P Alzheimer Ovest IS
QIS2.8
F+N+PE
0,2
0,90
230
1
Q152 – 1°P Alzheimer Sud IS
QIS2.9
F+N+PE
0,5
0,90
230
2,5
Q152 – 1°P Alzheimer Sud IS
QIS2.10
F+N+PE
0,1
0,90
230
0,5
1 / 11
CALCOLI E VERIFICHE
QUADRO:
[Q03] QUADRO COMMUTAZIONE
LINEA:
ALIMENTAZIONE Q04 ELEVATORI ANTINCENDIO
CARATTERISTICHE GENERALI DELLA LINEA
P [kW]
Ib [A]/Inm [A]
IR [A]
IS [A]
IT [A]
cos ϕ b
Kutilizzo
22
35,29
35,29
35,29
35,29
0,90
1,00
η
Kcontemp.
CAVO
Siglatura
Derivazione
tipo
cond.
Lungh.
[m]
Posa
64-8
Temp.
[°C]
L0.1.1
3F+N+PE
multi
10
12
30
Sezione Conduttori [mm2]
fase
neutro
PE
Designazione /
Conduttore
Rcavo
[mΩ]
Xcavo
[mΩ]
Rtot
[mΩ]
Xtot
[mΩ]
ΔVcavo
[%]
ΔVtot
[%]
ΔVmax prog
[%]
1x 25
FTG10OM1/Cu
7,2
0,813
14,4919
13,3882
0,13
0,15
2,0
1x 25
1x 16
n°
supp.
Resistività
[°K m/W]
Ib [A]
Iz [A]
Icc max inizio linea [kA]
Icc max Fine linea [kA]
35,3
89,3
15,89
11,71
Prof. di
Posa [m]
ravv.
dist.
altri
circuiti
K
sicur.
-
ravv.
3
1,0
Iccmin fine
linea
[kA]
Icc Terra [kA]
6,11
QUADRO:
[Q04] QUADRO ELEVATORI ANTINCENDIO
LINEA:
ASCENSORE ANTINCENDIO
5,28
CARATTERISTICHE GENERALI DELLA LINEA
P [kW]
Ib [A]/Inm [A]
IR [A]
IS [A]
IT [A]
cos ϕ b
Kutilizzo
6
9,63
9,63
9,63
9,63
0,90
1,00
η
Kcontemp.
CAVO
Siglatura
Derivazione
tipo
cond.
Lungh.
[m]
Posa
64-8
Temp.
[°C]
L0.1.2
3F+N+PE
multi
120
03A
30
Sezione Conduttori [mm2]
fase
neutro
PE
Designazione /
Conduttore
Rcavo
[mΩ]
Xcavo
[mΩ]
Rtot
[mΩ]
Xtot
[mΩ]
ΔVcavo
[%]
ΔVtot
[%]
ΔVmax prog
[%]
1x 10
FTG10OM1/Cu
216,0
10,332
223,2919
22,9072
1,04
1,06
2,0
1x 10
1x 10
n°
supp.
Resistività
[°K m/W]
Ib [A]
Iz [A]
Icc max inizio linea [kA]
Icc max Fine linea [kA]
9,6
39
15,89
1,03
Prof. di
Posa [m]
ravv.
dist.
altri
circuiti
K
sicur.
-
ravv.
3
1,0
Iccmin fine
linea
0,33
[kA]
Icc Terra [kA]
0,33
2 / 11
QUADRO:
[Q02] QUADRO PRINCIPALE
LINEA:
SPOGLIATOI PROVVISORI
CARATTERISTICHE GENERALI DELLA LINEA
P [kW]
Ib [A]/Inm [A]
IR [A]
IS [A]
IT [A]
cos ϕ b
Kutilizzo
20
32,08
32,08
32,08
32,08
0,90
1,00
η
Kcontemp.
CAVO
Siglatura
Derivazione
tipo
cond.
Lungh.
[m]
Posa
64-8
Temp.
[°C]
L0.1.3
3F+N+PE
multi
120
31
30
Designazione /
Conduttore
Rcavo
[mΩ]
Xcavo
[mΩ]
Rtot
[mΩ]
Xtot
[mΩ]
ΔVcavo
[%]
ΔVtot
[%]
ΔVmax prog
[%]
FG7OM1/Cu
86,4
9,756
93,6919
22,3312
1,42
1,44
2,0
Sezione Conduttori [mm2]
fase
neutro
PE
1x 25
1x 25
1x 16
n°
supp.
Resistività
[°K m/W]
Ib [A]
Iz [A]
Icc max inizio linea [kA]
Icc max Fine linea [kA]
32,1
68,3
15,89
2,4
QUADRO:
[Q02] QUADRO PRINCIPALE
LINEA:
CONDIZ. ALA SUD P.T.+1°P.
Prof. di
Posa [m]
ravv.
dist.
altri
circuiti
K
sicur.
-
ravv.
3
1,0
Iccmin fine
linea
[kA]
Icc Terra [kA]
0,8
0,63
CARATTERISTICHE GENERALI DELLA LINEA
P [kW]
Ib [A]/Inm [A]
IR [A]
IS [A]
IT [A]
cos ϕ b
Kutilizzo
25
48,11
48,11
48,11
48,11
0,75
1,00
η
Kcontemp.
CAVO
Siglatura
Derivazione
tipo
cond.
Lungh.
[m]
Posa
64-8
Temp.
[°C]
L0.1.4
3F+N+PE
multi
75
21
30
Designazione /
Conduttore
Rcavo
[mΩ]
Xcavo
[mΩ]
Rtot
[mΩ]
Xtot
[mΩ]
ΔVcavo
[%]
ΔVtot
[%]
ΔVmax prog
[%]
FG7OR/Cu
38,5714
5,8725
45,8633
18,4477
0,85
0,87
2,0
Sezione Conduttori [mm2]
fase
neutro
PE
1x 35
1x 35
1x 16
n°
supp.
Resistività
[°K m/W]
Ib [A]
Iz [A]
Icc max inizio linea [kA]
Icc max Fine linea [kA]
48,1
83,2
15,89
4,67
Prof. di
Posa [m]
ravv.
dist.
altri
circuiti
K
sicur.
-
ravv.
3
1,0
Iccmin fine
linea
1,69
[kA]
Icc Terra [kA]
1,11
3 / 11
QUADRO:
[Q02] QUADRO PRINCIPALE
LINEA:
Q152 – 1°P ALZHEIMER SUD
CARATTERISTICHE GENERALI DELLA LINEA
P [kW]
Ib [A]/Inm [A]
IR [A]
IS [A]
IT [A]
cos ϕ b
Kutilizzo
20
32,08
32,08
32,08
32,08
0,90
1,00
η
Kcontemp.
CAVO
Siglatura
Derivazione
tipo
cond.
Lungh.
[m]
Posa
64-8
Temp.
[°C]
L0.1.6
3F+N+PE
multi
60
21
30
Designazione /
Conduttore
Rcavo
[mΩ]
Xcavo
[mΩ]
Rtot
[mΩ]
Xtot
[mΩ]
ΔVcavo
[%]
ΔVtot
[%]
ΔVmax prog
[%]
FG7OR/Cu
67,5
4,902
74,7919
17,4772
1,1
1,12
2,0
Sezione Conduttori [mm2]
fase
neutro
PE
1x 16
1x 16
1x 16
n°
supp.
Resistività
[°K m/W]
Ib [A]
Iz [A]
Icc max inizio linea [kA]
Icc max Fine linea [kA]
32,1
52
15,89
3,01
QUADRO:
[Q02] QUADRO PRINCIPALE
LINEA:
Q150 – 1°P ALZHEIMER OVEST
Prof. di
Posa [m]
ravv.
dist.
altri
circuiti
K
sicur.
-
ravv.
3
1,0
Iccmin fine
linea
[kA]
Icc Terra [kA]
1,02
1,02
CARATTERISTICHE GENERALI DELLA LINEA
P [kW]
Ib [A]/Inm [A]
IR [A]
IS [A]
IT [A]
cos ϕ b
Kutilizzo
20
32,08
32,08
32,08
32,08
0,90
1,00
η
Kcontemp.
CAVO
Siglatura
Derivazione
tipo
cond.
Lungh.
[m]
Posa
64-8
Temp.
[°C]
L0.1.5
3F+N+PE
multi
55
21
30
Designazione /
Conduttore
Rcavo
[mΩ]
Xcavo
[mΩ]
Rtot
[mΩ]
Xtot
[mΩ]
ΔVcavo
[%]
ΔVtot
[%]
ΔVmax prog
[%]
FG7OR/Cu
61,875
4,4935
69,1669
17,0687
1,01
1,03
2,0
Sezione Conduttori [mm2]
fase
neutro
PE
1x 16
1x 16
1x 16
n°
supp.
Resistività
[°K m/W]
Ib [A]
Iz [A]
Icc max inizio linea [kA]
Icc max Fine linea [kA]
32,1
52
15,89
3,24
Prof. di
Posa [m]
ravv.
dist.
altri
circuiti
K
sicur.
-
ravv.
3
1,0
Iccmin fine
linea
1,1
[kA]
Icc Terra [kA]
1,1
4 / 11
QUADRO:
[Q02] QUADRO PRINCIPALE
LINEA:
UPS
CARATTERISTICHE GENERALI DELLA LINEA
P [kW]
Ib [A]/Inm [A]
IR [A]
IS [A]
IT [A]
cos ϕ b
Kutilizzo
20
32,08
32,08
32,08
32,08
0,90
1,00
η
Kcontemp.
CAVO
Siglatura
Derivazione
tipo
cond.
Lungh.
[m]
Posa
64-8
Temp.
[°C]
L0.1.7
3F+N+PE
multi
30
12
30
Designazione /
Conduttore
Rcavo
[mΩ]
Xcavo
[mΩ]
Rtot
[mΩ]
Xtot
[mΩ]
ΔVcavo
[%]
ΔVtot
[%]
ΔVmax prog
[%]
FG7OR/Cu
54,0
2,583
61,2919
15,1582
0,87
0,89
2,0
Sezione Conduttori [mm2]
fase
neutro
PE
1x 10
1x 10
1x 10
n°
supp.
Resistività
[°K m/W]
Ib [A]
Iz [A]
Icc max inizio linea [kA]
Icc max Fine linea [kA]
32,1
53,3
15,89
3,66
QUADRO:
[Q02] QUADRO PRINCIPALE
LINEA:
Q12 – UFFICI+CAPPELLA
Prof. di
Posa [m]
ravv.
dist.
altri
circuiti
K
sicur.
-
ravv.
3
1,0
Iccmin fine
linea
[kA]
Icc Terra [kA]
1,26
1,26
CARATTERISTICHE GENERALI DELLA LINEA
P [kW]
Ib [A]/Inm [A]
IR [A]
IS [A]
IT [A]
cos ϕ b
Kutilizzo
26
41,7
41,7
41,7
41,7
0,90
1,00
η
Kcontemp.
CAVO
Siglatura
Derivazione
tipo
cond.
Lungh.
[m]
Posa
64-8
Temp.
[°C]
n°
supp.
L0.1.8
3F+N+PE
multi
40
13
30
1
Designazione /
Conduttore
Rcavo
[mΩ]
Xcavo
[mΩ]
Rtot
[mΩ]
Xtot
[mΩ]
ΔVcavo
[%]
ΔVtot
[%]
ΔVmax prog
[%]
FG7OR/Cu
28,8
3,252
36,0919
15,8272
0,62
0,64
2,0
Sezione Conduttori [mm2]
fase
neutro
PE
1x 25
1x 16
1x 16
Resistività
[°K m/W]
Ib [A]
Iz [A]
Icc max inizio linea [kA]
Icc max Fine linea [kA]
41,7
97,8
15,89
5,86
Prof. di
Posa [m]
ravv.
dist.
altri
circuiti
K
sicur.
-
ravv.
3
1,0
Iccmin fine
linea
1,77
[kA]
Icc Terra [kA]
1,77
5 / 11
QUADRO:
[Q02] QUADRO PRINCIPALE
LINEA:
POMPA DI CALORE ALZHEIMER+P.T.
CARATTERISTICHE GENERALI DELLA LINEA
P [kW]
Ib [A]/Inm [A]
IR [A]
IS [A]
IT [A]
cos ϕ b
Kutilizzo
10
16,04
16,04
16,04
16,04
0,90
1,00
η
Kcontemp.
CAVO
Siglatura
Derivazione
tipo
cond.
Lungh.
[m]
Posa
64-8
Temp.
[°C]
L0.1.9
3F+N+PE
multi
70
21
30
Designazione /
Conduttore
Rcavo
[mΩ]
Xcavo
[mΩ]
Rtot
[mΩ]
Xtot
[mΩ]
ΔVcavo
[%]
ΔVtot
[%]
ΔVmax prog
[%]
FG7OM1/Cu
210,0
6,685
217,2919
19,2602
1,67
1,69
2,0
Sezione Conduttori [mm2]
fase
neutro
PE
1x
6
1x
6
1x
6
n°
supp.
Resistività
[°K m/W]
Ib [A]
Iz [A]
Icc max inizio linea [kA]
Icc max Fine linea [kA]
16
28,6
15,89
1,06
QUADRO:
[Q02] QUADRO PRINCIPALE
LINEA:
Q18 - SPOGLIATOI
Prof. di
Posa [m]
ravv.
dist.
altri
circuiti
K
sicur.
-
ravv.
3
1,0
Iccmin fine
linea
[kA]
Icc Terra [kA]
0,34
0,34
CARATTERISTICHE GENERALI DELLA LINEA
P [kW]
Ib [A]/Inm [A]
IR [A]
IS [A]
IT [A]
cos ϕ b
Kutilizzo
10
16,04
16,04
16,04
16,04
0,90
1,00
η
Kcontemp.
CAVO
Siglatura
Derivazione
tipo
cond.
Lungh.
[m]
Posa
64-8
Temp.
[°C]
L0.1.10
3F+N+PE
multi
70
12
30
Designazione /
Conduttore
Rcavo
[mΩ]
Xcavo
[mΩ]
Rtot
[mΩ]
Xtot
[mΩ]
ΔVcavo
[%]
ΔVtot
[%]
ΔVmax prog
[%]
FG7OR/Cu
126,0
6,027
133,2919
18,6022
1,01
1,03
2,0
Sezione Conduttori [mm2]
fase
neutro
PE
1x 10
1x 10
1x 10
n°
supp.
Resistività
[°K m/W]
Ib [A]
Iz [A]
Icc max inizio linea [kA]
Icc max Fine linea [kA]
16
53,3
15,89
1,72
Prof. di
Posa [m]
ravv.
dist.
altri
circuiti
K
sicur.
-
ravv.
3
1,0
Iccmin fine
linea
0,56
[kA]
Icc Terra [kA]
0,56
6 / 11
QUADRO:
[Q02] QUADRO PRINCIPALE
LINEA:
Q058 - AUTORIMESSA
CARATTERISTICHE GENERALI DELLA LINEA
P [kW]
Ib [A]/Inm [A]
IR [A]
IS [A]
IT [A]
cos ϕ b
Kutilizzo
3
14,49
14,49
0
0
0,90
1,00
η
Kcontemp.
CAVO
Siglatura
Derivazione
tipo
cond.
Lungh.
[m]
Posa
64-8
Temp.
[°C]
n°
supp.
L0.1.11
F+N+PE
multi
90
13
30
1
Designazione /
Conduttore
Rcavo
[mΩ]
Xcavo
[mΩ]
Rtot
[mΩ]
Xtot
[mΩ]
ΔVcavo
[%]
ΔVtot
[%]
ΔVmax prog
[%]
FG7OR/Cu
101,25
7,353
108,5419
19,9282
1,5
1,52
2,0
Sezione Conduttori [mm2]
fase
neutro
PE
1x 16
1x 16
1x 16
Resistività
[°K m/W]
Ib [A]
Iz [A]
Icc max inizio linea [kA]
Icc max Fine linea [kA]
14,5
88,6
15,89
2,09
QUADRO:
[QUPS] QUADRO UPS
LINEA:
Q12 - UFFICI+CAPPELLA UPS
Prof. di
Posa [m]
ravv.
dist.
altri
circuiti
K
sicur.
-
ravv.
3
1,0
Iccmin fine
linea
[kA]
Icc Terra [kA]
0,69
0,69
CARATTERISTICHE GENERALI DELLA LINEA
P [kW]
Ib [A]/Inm [A]
IR [A]
IS [A]
IT [A]
cos ϕ b
Kutilizzo
10,8
17,32
17,32
17,32
17,32
0,90
1,00
η
Kcontemp.
CAVO
Siglatura
Derivazione
tipo
cond.
Lungh.
[m]
Posa
64-8
Temp.
[°C]
n°
supp.
L0.1.12
3F+N+PE
multi
40
13
30
1
Designazione /
Conduttore
Rcavo
[mΩ]
Xcavo
[mΩ]
Rtot
[mΩ]
Xtot
[mΩ]
ΔVcavo
[%]
ΔVtot
[%]
ΔVmax prog
[%]
FG7OR/Cu
120,0
3,82
127,2919
16,3952
1,03
1,05
2,0
Sezione Conduttori [mm2]
fase
neutro
PE
1x
6
1x
6
1x
6
Resistività
[°K m/W]
Ib [A]
Iz [A]
Icc max inizio linea [kA]
Icc max Fine linea [kA]
17,3
41,6
15,89
1,8
Prof. di
Posa [m]
ravv.
dist.
altri
circuiti
K
sicur.
-
ravv.
3
1,0
Iccmin fine
linea
0,59
[kA]
Icc Terra [kA]
0,59
7 / 11
QUADRO:
[QUPS] QUADRO UPS
LINEA:
Q150 – 1°P ALZHEIMER OVEST UPS
CARATTERISTICHE GENERALI DELLA LINEA
P [kW]
Ib [A]/Inm [A]
IR [A]
IS [A]
IT [A]
cos ϕ b
Kutilizzo
5,2
8,34
8,34
8,34
8,34
0,90
1,00
η
Kcontemp.
CAVO
Siglatura
Derivazione
tipo
cond.
Lungh.
[m]
Posa
64-8
Temp.
[°C]
L0.1.13
3F+N+PE
multi
55
21
30
Designazione /
Conduttore
Rcavo
[mΩ]
Xcavo
[mΩ]
Rtot
[mΩ]
Xtot
[mΩ]
ΔVcavo
[%]
ΔVtot
[%]
ΔVmax prog
[%]
FG7OR/Cu
99,0
4,7355
106,2919
17,3107
0,41
0,43
2,0
Sezione Conduttori [mm2]
fase
neutro
PE
1x 10
1x 10
1x 10
n°
supp.
Resistività
[°K m/W]
Ib [A]
Iz [A]
Icc max inizio linea [kA]
Icc max Fine linea [kA]
8,3
39
15,89
2,14
QUADRO:
[QUPS] QUADRO UPS
LINEA:
Q152 – 1°P ALZHEIMER SUD UPS
Prof. di
Posa [m]
ravv.
dist.
altri
circuiti
K
sicur.
-
ravv.
3
1,0
Iccmin fine
linea
[kA]
Icc Terra [kA]
0,71
0,71
CARATTERISTICHE GENERALI DELLA LINEA
P [kW]
Ib [A]/Inm [A]
IR [A]
IS [A]
IT [A]
cos ϕ b
Kutilizzo
4
6,42
6,42
6,42
6,42
0,90
1,00
η
Kcontemp.
CAVO
Siglatura
Derivazione
tipo
cond.
Lungh.
[m]
Posa
64-8
Temp.
[°C]
L0.1.14
3F+N+PE
multi
60
21
30
Designazione /
Conduttore
Rcavo
[mΩ]
Xcavo
[mΩ]
Rtot
[mΩ]
Xtot
[mΩ]
ΔVcavo
[%]
ΔVtot
[%]
ΔVmax prog
[%]
FG7OR/Cu
108,0
5,166
115,2919
17,7412
0,35
0,37
2,0
Sezione Conduttori [mm2]
fase
neutro
PE
1x 10
1x 10
1x 10
n°
supp.
Resistività
[°K m/W]
Ib [A]
Iz [A]
Icc max inizio linea [kA]
Icc max Fine linea [kA]
6,4
39
15,89
1,98
Prof. di
Posa [m]
ravv.
dist.
altri
circuiti
K
sicur.
-
ravv.
3
1,0
Iccmin fine
linea
0,65
[kA]
Icc Terra [kA]
0,65
8 / 11
QUADRO:
[QIS2] QUADRO ILLUMINAZIONE DI SICUREZZA
LINEA:
Q12 - UFFICI+CAPPELLA IS
CARATTERISTICHE GENERALI DELLA LINEA
P [kW]
Ib [A]/Inm [A]
IR [A]
IS [A]
IT [A]
cos ϕ b
Kutilizzo
0,53
2,57
2,57
0
0
0,90
1,00
η
Kcontemp.
CAVO
Siglatura
Derivazione
tipo
cond.
Lungh.
[m]
Posa
64-8
Temp.
[°C]
n°
supp.
L0.1.15
F+N+PE
multi
50
13
30
1
Designazione /
Conduttore
Rcavo
[mΩ]
Xcavo
[mΩ]
Rtot
[mΩ]
Xtot
[mΩ]
ΔVcavo
[%]
ΔVtot
[%]
ΔVmax prog
[%]
FG7OR/Cu
225,0
5,05
232,2919
17,6252
0,58
0,6
2,0
Sezione Conduttori [mm2]
fase
neutro
PE
1x
4
1x
4
1x
4
Resistività
[°K m/W]
Ib [A]
Iz [A]
Icc max inizio linea [kA]
Icc max Fine linea [kA]
2,6
37,7
15,89
0,99
Prof. di
Posa [m]
ravv.
dist.
altri
circuiti
K
sicur.
-
ravv.
3
1,0
Iccmin fine
linea
[kA]
Icc Terra [kA]
0,32
QUADRO:
[QIS2] QUADRO ILLUMINAZIONE DI SICUREZZA
LINEA:
Q12 - UFFICI+CAPPELLA IS
0,32
CARATTERISTICHE GENERALI DELLA LINEA
P [kW]
Ib [A]/Inm [A]
IR [A]
IS [A]
IT [A]
cos ϕ b
Kutilizzo
0,31
1,5
1,5
0
0
0,90
1,00
η
Kcontemp.
CAVO
Siglatura
Derivazione
tipo
cond.
Lungh.
[m]
Posa
64-8
Temp.
[°C]
n°
supp.
L0.1.16
F+N+PE
multi
50
13
30
1
Designazione /
Conduttore
Rcavo
[mΩ]
Xcavo
[mΩ]
Rtot
[mΩ]
Xtot
[mΩ]
ΔVcavo
[%]
ΔVtot
[%]
ΔVmax prog
[%]
FG7OR/Cu
225,0
5,05
232,2919
17,6252
0,34
0,36
2,0
Sezione Conduttori [mm2]
fase
neutro
PE
1x
4
1x
4
1x
4
Resistività
[°K m/W]
Ib [A]
Iz [A]
Icc max inizio linea [kA]
Icc max Fine linea [kA]
1,5
37,7
15,89
0,99
Prof. di
Posa [m]
ravv.
dist.
altri
circuiti
K
sicur.
-
ravv.
3
1,0
Iccmin fine
linea
0,32
[kA]
Icc Terra [kA]
0,32
9 / 11
QUADRO:
[QIS2] QUADRO ILLUMINAZIONE DI SICUREZZA
LINEA:
Q150 – 1°P ALZHEIMER OVEST IS
CARATTERISTICHE GENERALI DELLA LINEA
P [kW]
Ib [A]/Inm [A]
IR [A]
IS [A]
IT [A]
cos ϕ b
Kutilizzo
0,49
2,37
2,37
0
0
0,90
1,00
η
Kcontemp.
CAVO
Siglatura
Derivazione
tipo
cond.
Lungh.
[m]
Posa
64-8
Temp.
[°C]
L0.1.17
F+N+PE
multi
65
21
30
Designazione /
Conduttore
Rcavo
[mΩ]
Xcavo
[mΩ]
Rtot
[mΩ]
Xtot
[mΩ]
ΔVcavo
[%]
ΔVtot
[%]
ΔVmax prog
[%]
FG7OR/Cu
292,5
6,565
299,7919
19,1402
0,69
0,71
2,0
Sezione Conduttori [mm2]
fase
neutro
PE
1x
4
1x
4
1x
4
n°
supp.
Resistività
[°K m/W]
Ib [A]
Iz [A]
Icc max inizio linea [kA]
Icc max Fine linea [kA]
2,4
26
15,89
0,77
Prof. di
Posa [m]
ravv.
dist.
altri
circuiti
K
sicur.
-
ravv.
3
1,0
Iccmin fine
linea
[kA]
Icc Terra [kA]
0,25
QUADRO:
[QIS2] QUADRO ILLUMINAZIONE DI SICUREZZA
LINEA:
Q150 – 1°P ALZHEIMER OVEST IS
0,25
CARATTERISTICHE GENERALI DELLA LINEA
P [kW]
Ib [A]/Inm [A]
IR [A]
IS [A]
IT [A]
cos ϕ b
Kutilizzo
0,2
0,97
0,97
0
0
0,90
1,00
η
Kcontemp.
CAVO
Siglatura
Derivazione
tipo
cond.
Lungh.
[m]
Posa
64-8
Temp.
[°C]
L0.1.18
F+N+PE
multi
65
21
30
Designazione /
Conduttore
Rcavo
[mΩ]
Xcavo
[mΩ]
Rtot
[mΩ]
Xtot
[mΩ]
ΔVcavo
[%]
ΔVtot
[%]
ΔVmax prog
[%]
FG7OR/Cu
292,5
6,565
299,7919
19,1402
0,28
0,3
2,0
Sezione Conduttori [mm2]
fase
neutro
PE
1x
4
1x
4
1x
4
n°
supp.
Resistività
[°K m/W]
Ib [A]
Iz [A]
Icc max inizio linea [kA]
Icc max Fine linea [kA]
1
26
15,89
0,77
Prof. di
Posa [m]
ravv.
dist.
altri
circuiti
K
sicur.
-
ravv.
3
1,0
Iccmin fine
linea
0,25
[kA]
Icc Terra [kA]
0,25
10 / 11
QUADRO:
[QIS2] QUADRO ILLUMINAZIONE DI SICUREZZA
LINEA:
Q152 – 1°P ALZHEIMER SUD IS
CARATTERISTICHE GENERALI DELLA LINEA
P [kW]
Ib [A]/Inm [A]
IR [A]
IS [A]
IT [A]
cos ϕ b
Kutilizzo
0,51
2,47
2,47
0
0
0,90
1,00
η
Kcontemp.
CAVO
Siglatura
Derivazione
tipo
cond.
Lungh.
[m]
Posa
64-8
Temp.
[°C]
L0.1.19
F+N+PE
multi
65
21
30
Designazione /
Conduttore
Rcavo
[mΩ]
Xcavo
[mΩ]
Rtot
[mΩ]
Xtot
[mΩ]
ΔVcavo
[%]
ΔVtot
[%]
ΔVmax prog
[%]
FG7OR/Cu
292,5
6,565
299,7919
19,1402
0,72
0,74
2,0
Sezione Conduttori [mm2]
fase
neutro
PE
1x
4
1x
4
1x
4
n°
supp.
Resistività
[°K m/W]
Ib [A]
Iz [A]
Icc max inizio linea [kA]
Icc max Fine linea [kA]
2,5
26
15,89
0,77
Prof. di
Posa [m]
ravv.
dist.
altri
circuiti
K
sicur.
-
ravv.
3
1,0
Iccmin fine
linea
[kA]
Icc Terra [kA]
0,25
QUADRO:
[QIS2] QUADRO ILLUMINAZIONE DI SICUREZZA
LINEA:
Q152 – 1°P ALZHEIMER SUD IS
0,25
CARATTERISTICHE GENERALI DELLA LINEA
P [kW]
Ib [A]/Inm [A]
IR [A]
IS [A]
IT [A]
cos ϕ b
Kutilizzo
0,1
0,49
0,49
0
0
0,90
1,00
η
Kcontemp.
CAVO
Siglatura
Derivazione
tipo
cond.
Lungh.
[m]
Posa
64-8
Temp.
[°C]
L0.1.20
F+N+PE
multi
65
21
30
Designazione /
Conduttore
Rcavo
[mΩ]
Xcavo
[mΩ]
Rtot
[mΩ]
Xtot
[mΩ]
ΔVcavo
[%]
ΔVtot
[%]
ΔVmax prog
[%]
FG7OR/Cu
292,5
6,565
299,7919
19,1402
0,14
0,16
2,0
Sezione Conduttori [mm2]
fase
neutro
PE
1x
4
1x
4
1x
4
n°
supp.
Resistività
[°K m/W]
Ib [A]
Iz [A]
Icc max inizio linea [kA]
Icc max Fine linea [kA]
0,5
26
15,89
0,77
Prof. di
Posa [m]
ravv.
dist.
altri
circuiti
K
sicur.
-
ravv.
3
1,0
Iccmin fine
linea
0,25
[kA]
Icc Terra [kA]
0,25
11 / 11
VERIFICHE ILLUMINOTECNICHE
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Studio tecnico associato Masiero Franco e Marco
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39100 Bolzano
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STUDIO MASIERO
0471 280404
0471 280405
[email protected]
Indice
VERIFICHE ILLUMINOTECNICHE
Copertina progetto
Indice
i/14-Autorimessa
Superfici locale
Superficie utile
Isolinee (E)
i/14-Autorimessa IS
Superfici locale
Superficie utile
Isolinee (E)
i/08-Spogliatoio uomini
Superfici locale
Superficie utile
Isolinee (E)
i/08-Spogliatoio uomini IS
Superfici locale
Superficie utile
Isolinee (E)
0/07-Ufficio tipo
Superfici locale
Superficie utile
Isolinee (E)
0/12-Ufficio tipo grande
Superfici locale
Superficie utile
Isolinee (E)
0/15-Corridoio tip
Superfici locale
Superficie utile
Isolinee (E)
0/15-Corridoio tipo IS
Superfici locale
Superficie utile
Isolinee (E)
0/34-Cappella
Superfici locale
Superficie utile
Isolinee (E)
0/34-Cappella IS
Superfici locale
Superficie utile
Isolinee (E)
0/42-Spogliatoio donne
Superfici locale
Superficie utile
Isolinee (E)
0/42-Spogliatoio donne IS
Superfici locale
Superficie utile
Isolinee (E)
1/21-1/22-1/23-Zona comune 1P
Superfici locale
Superficie utile
1
2
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
Pagina 2
VERIFICHE ILLUMINOTECNICHE
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Indice
Isolinee (E)
1/21-1/22-1/23-Zona comune 1P IS
Superfici locale
Superficie utile
Isolinee (E)
1/24-Wintergarten 1P
Superfici locale
Superficie utile
Isolinee (E)
1/24-Wintergarten 1P IS
Superfici locale
Superficie utile
Isolinee (E)
1/34-Camera Alzheimer tipo
Superfici locale
Superficie utile
Isolinee (E)
1/34-Camera Alzheimer tipo IS
Superfici locale
Superficie utile
Isolinee (E)
16
17
18
19
20
21
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i/14-Autorimessa / Superficie utile / Isolinee (E)
25.25 m
60
60
85
85
60 85
60
85
35 85
60
85
60
60
160 60
60
35
85
60
85 85 160
60
85
60
135
60
85
60
85
85
60
60
110 60
60
60
160 60
60
85
60
60
85
85
60
85
60
85 85
21.50
20.27
19.25
60
60
60
160
60
16.45
60
60
60
35
85
35
85
60 35
60 85
35
60
85 85
60
60 60
85
60
35
60 85
85
60
85
135 60 35 85
85
60
85
60
60
60
85 85
85
60
60 60
60
60
135
110
110
60 85
85
35
60
85
60
60
60
60
85
85
85
85
85
60
85
35
85
60
135
60
60
60
85
60
85
60
85
85
60
60
35
35
10.62
5.05
0.00
0.00
5.10
12.15
18.45
22.35
27.50
33.00
36.52 m
Valori in Lux, Scala 1 : 262
Posizione della superficie nel locale:
Punto contrassegnato:
(2.398 m, 160.340 m, 0.850 m)
Reticolo: 128 x 128 Punti
Em [lx]
71
Emin [lx]
7.72
Emax [lx]
233
Emin / Em
0.108
Emin / Emax
0.033
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i/14-Autorimessa IS / Superficie utile / Isolinee (E)
25.25 m
4
8
6 8
6
10
6
6
4
12
12
4 8
10
6
6
6
8
12
6
6
6
6
6 4
8
4
6
8
10
6
10 10
6
10
8
6
6 8
6
4
84 2
6
6 2
2
8
8
6
4
2
10
12
6
6
4
12 6
8
6 4 6
6 4
12
6
2 48
6
4
6 8 10 6
12 8 6
8
2
6
6 6
4
4
10 6
4
4
2
6
8
6
2
2
6
2
4 10
6
8
6 4
4
4
8 6
4
2
12 6
4
4
2
6
2 4 10
2
4
4
4 10
8 4
2 46
12 4 2
2
2
12
4
4
4 4
4
6 6
4 8
4
12
4
10
2
4 2
12
12 4
4
4
4
4 6 8
6 6
4
21.50
20.27
19.25
16.45
10.62
5.05
0.00
0.00
5.10
12.15
18.45
22.35
27.50
33.00
36.52 m
Valori in Lux, Scala 1 : 262
Posizione della superficie nel locale:
Punto contrassegnato:
(2.398 m, 160.340 m, 1.000 m)
Reticolo: 128 x 128 Punti
Em [lx]
6.12
Emin [lx]
0.29
Emax [lx]
35
Emin / Em
0.047
Emin / Emax
0.008
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i/08-Spogliatoio uomini / Superficie utile / Isolinee (E)
6.80 m
325
325
475
400
325
400
400
400
400
475
475
400
400
475
475
475
325
400
250
475
475
475
400
325
400
400
400
400
475
475
475
475
400
475
475
400
475
325
475
400
3.20
400
400
400
400
400
400
325
1.47
325
325
400
325
325
325 325
0.00
0.00
1.91
6.23
9.26 m
Valori in Lux, Scala 1 : 67
Posizione della superficie nel locale:
Punto contrassegnato:
(38.968 m, 166.265 m, 0.850 m)
Reticolo: 64 x 64 Punti
Em [lx]
369
Emin [lx]
142
Emax [lx]
516
Emin / Em
0.384
Emin / Emax
0.275
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i/08-Spogliatoio uomini IS / Superficie utile / Isolinee (E)
6.80 m
105
85
65 45
105
25
85
105
85
65
3.20
1.47
0.00
0.00
1.91
6.23
9.26 m
Valori in Lux, Scala 1 : 67
Posizione della superficie nel locale:
Punto contrassegnato:
(38.968 m, 166.265 m, 1.000 m)
Reticolo: 128 x 128 Punti
Em [lx]
143
Emin [lx]
12
Emax [lx]
421
Emin / Em
0.082
Emin / Emax
0.028
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0/07-Ufficio tipo / Superficie utile / Isolinee (E)
3.45 m
400
480
480
480
400
560
560
480
560
480
560
560
640
640
560
640
480
560
640
480
560
560
560
480
560
480
480
480
320
0.00
0.00
4.90 m
Valori in Lux, Scala 1 : 36
Posizione della superficie nel locale:
Punto contrassegnato:
(2.473 m, 81.553 m, 0.850 m)
Reticolo: 32 x 32 Punti
Em [lx]
508
Emin [lx]
291
Emax [lx]
645
Emin / Em
0.574
Emin / Emax
0.452
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0/12-Ufficio tipo grande / Superficie utile / Isolinee (E)
540
540
540
450
630
630
720
540
450
630
630
720
630
720
720
720
720
720
720
720
720
720
720
720
720
720
540
630
720
630
720
720
630
630
3.35 m
540
630
630
540
540
540
540
540
450
0.00
0.00
6.65 m
Valori in Lux, Scala 1 : 48
Posizione della superficie nel locale:
Punto contrassegnato:
(2.473 m, 98.278 m, 0.850 m)
Reticolo: 64 x 32 Punti
Em [lx]
585
Emin [lx]
326
Emax [lx]
746
Emin / Em
0.558
Emin / Emax
0.438
Pagina 9
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[email protected]
0/15-Corridoio tip / Superficie utile / Isolinee (E)
180
16.23 m
240
240
270
270
240
270
270
240
270
270
240
270
270
240
240
0.00
0.00
1.60 m
Valori in Lux, Scala 1 : 127
Posizione della superficie nel locale:
Punto contrassegnato:
(7.523 m, 79.603 m, 0.850 m)
Reticolo: 32 x 128 Punti
Em [lx]
249
Emin [lx]
156
Emax [lx]
290
Emin / Em
0.626
Emin / Emax
0.538
Pagina 10
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0/15-Corridoio tipo IS / Superficie utile / Isolinee (E)
16.23 m
68
28 28
8
8
8
28 28
68
68
68
28 28
0.00
0.00
1.60 m
Valori in Lux, Scala 1 : 127
Posizione della superficie nel locale:
Punto contrassegnato:
(7.523 m, 79.603 m, 1.000 m)
Reticolo: 32 x 128 Punti
Em [lx]
86
Emin [lx]
7.78
Emax [lx]
266
Emin / Em
0.090
Emin / Emax
0.029
Pagina 11
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0/34-Cappella / Superficie utile / Isolinee (E)
250
8.87 m
250
300
250
300
350
300
300
350
300
300
300
350
350
350
350
350
350
350
350 350
350
350
350
350
350
350
350
350 350
350
250
350
350
3.82
300
300
250
350
350
350
250
300
300
250
250
250
0.00
0.00
13.29 m
Valori in Lux, Scala 1 : 96
Posizione della superficie nel locale:
Punto contrassegnato:
(14.757 m, 89.009 m, 0.850 m)
Reticolo: 128 x 128 Punti
Em [lx]
300
Emin [lx]
87
Emax [lx]
366
Emin / Em
0.291
Emin / Emax
0.238
Pagina 12
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0/34-Cappella IS / Superficie utile / Isolinee (E)
8.87 m
45
25
55
45
35
55
55
35
65
45
55
55
55
55
55
45
45 65
65
35
55
45
35
55
45
55
65
55
55
25
3.82
55
55
25
15
55
35
45
55
45
45
55 45
55 65
65 45
55
25
55
55
25
35
45
55
0.00
0.00
13.29 m
Valori in Lux, Scala 1 : 96
Posizione della superficie nel locale:
Punto contrassegnato:
(14.757 m, 89.009 m, 1.000 m)
Reticolo: 128 x 128 Punti
Em [lx]
67
Emin [lx]
12
Emax [lx]
240
Emin / Em
0.178
Emin / Emax
0.050
Pagina 13
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0/42-Spogliatoio donne / Superficie utile / Isolinee (E)
12.58 m
350
350
350
350
350
350
350
350
350
250
350
250
1.25
150
0.00
0.00
2.40 3.25
9.75 m
Valori in Lux, Scala 1 : 99
Posizione della superficie nel locale:
Punto contrassegnato:
(38.468 m, 89.053 m, 0.850 m)
Reticolo: 64 x 64 Punti
Em [lx]
366
Emin [lx]
19
Emax [lx]
442
Emin / Em
0.052
Emin / Emax
0.043
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0/42-Spogliatoio donne IS / Superficie utile / Isolinee (E)
12.58 m
25
45
15
55
25
15
25
55
5
45
55
45
55
15
25
45
55
35
35 45
55
55
15
25
25
55
15
55
35
25
35
55
55
15
55
5
1.25
0.00
0.00
2.40 3.25
9.75 m
Valori in Lux, Scala 1 : 99
Posizione della superficie nel locale:
Punto contrassegnato:
(38.468 m, 89.053 m, 1.000 m)
Reticolo: 128 x 128 Punti
Em [lx]
74
Emin [lx]
1.77
Emax [lx]
373
Emin / Em
0.024
Emin / Emax
0.005
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1/21-1/22-1/23-Zona comune 1P / Superficie utile / Isolinee (E)
18.57 m
240
240
360
360
360 300 360
300
300
360
300
360 360
300
360
300
360
360
360
300
300
300
360
360
360 360
300
360
360
300 360
360 360
360
360
360
300
360
360
300
360
360
300 360 300
360
360
360
360
300
360
360
300
360
360
300
360
300
240
360
360
360
360 300
300 360
300
360
360
240
360
300
0.00
0.00
7.07 m
Valori in Lux, Scala 1 : 146
Posizione della superficie nel locale:
Punto contrassegnato:
(7.548 m, -0.651 m, 0.850 m)
Reticolo: 128 x 32 Punti
Em [lx]
321
Emin [lx]
149
Emax [lx]
418
Emin / Em
0.465
Emin / Emax
0.357
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[email protected]
1/21-1/22-1/23-Zona comune 1P IS / Superficie utile / Isolinee (E)
80
10
18.57 m
220 150
290 220
80
220
80 80
80 80
80
220
220
220
80
10
80
80
80 80
80
80
220
220
80
220
80
80
80
220
290
220 80
220
80
0.00
0.00
7.07 m
Valori in Lux, Scala 1 : 146
Posizione della superficie nel locale:
Punto contrassegnato:
(7.548 m, -0.651 m, 1.000 m)
Reticolo: 128 x 32 Punti
Em [lx]
59
Emin [lx]
5.90
Emax [lx]
317
Emin / Em
0.100
Emin / Emax
0.019
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1/24-Wintergarten 1P / Superficie utile / Isolinee (E)
60
60
120
120
120
240
240
120
240
240 300
240
3.20 m
120
300
240
0.00
0.00
20.00 m
Valori in Lux, Scala 1 : 143
Posizione della superficie nel
locale:
Punto contrassegnato:
(15.348 m, 20.724 m, 0.850 m)
Reticolo: 128 x 32 Punti
Em [lx]
170
Emin [lx]
42
Emax [lx]
330
Emin / Em
0.247
Emin / Emax
0.128
Pagina 18
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1/24-Wintergarten 1P IS / Superficie utile / Isolinee (E)
15
25
15
25
25
55 55
25 55
25
55 25
15
35
3.20 m
25
25 45
25 45
25
25
45 25
15
55 25
25
25
55 55
25 45
25
25
25
45
15
0.00
0.00
20.00 m
Valori in Lux, Scala 1 : 143
Posizione della superficie nel
locale:
Punto contrassegnato:
(15.348 m, 20.724 m, 1.000 m)
Reticolo: 128 x 32 Punti
Em [lx]
41
Emin [lx]
5.28
Emax [lx]
211
Emin / Em
0.129
Emin / Emax
0.025
Pagina 19
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1/34-Camera Alzheimer tipo / Superficie utile / Isolinee (E)
6.39 m
200
200
150
250 250
250
250
300
200
250
300
250
300
300
250
200
300
250
300
250
200
250
250 250
200
250 250
250
200
250
300
200
250
250
250
300
300
300
300
250
300
250
250 250
250
200
150
200
200
0.00
0.00
3.95 m
Valori in Lux, Scala 1 : 50
Posizione della superficie nel locale:
Punto contrassegnato:
(23.216 m, -7.941 m, 0.850 m)
Reticolo: 32 x 32 Punti
Em [lx]
210
Emin [lx]
110
Emax [lx]
324
Emin / Em
0.523
Emin / Emax
0.339
Pagina 20
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39100 Bolzano
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0471 280404
0471 280405
[email protected]
1/34-Camera Alzheimer tipo IS / Superficie utile / Isolinee (E)
6.39 m
4
4
4
4
4
6
6
6
8
8
8
10
8
6
12
10
12
10
14
14
14
10
14
8
10 12
14
8
6
10
14
0.00
0.00
3.95 m
Valori in Lux, Scala 1 : 50
Posizione della superficie nel locale:
Punto contrassegnato:
(23.216 m, -7.941 m, 1.000 m)
Reticolo: 128 x 128 Punti
Em [lx]
12
Emin [lx]
3.34
Emax [lx]
57
Emin / Em
0.279
Emin / Emax
0.058
Pagina 21
CURVE FOTOMETRICHE CORPI ILLUMINANTI
L01 - Incasso a parete esterno 18W
L02 - plafoniera stagna 35W
L03 - plafoniera stagna 2x 28W
L04 - plafoniera stagna 2x 35W
L05 - incasso 60x60 dark 3x 13W
L06 - incasso 60x60 dark 3x 13W DALI
L10 - plafoniera 60x60 dark 3x13W
L07 - incasso 60x60 AL satinato 3x 14W
L08 - incasso 60x60 AL satinato 4x 14W
L09 - sospensione 60x60 LED DALI
L11 - plafoniera tonda 18W
L12 - plafoniera tonda 2x18W
L13 - sopraspecchio 28W
L14 - sopraspecchio 21W
L15 - incasso tondo 2x26W
L16 - incasso tondo 2x26W DALI
L17 - faretto sporg. Tondo 19W LED DALI
L18 - incasso tondo 35W HIT
L19 - lampada testaletto 80W DALI
L20 - plafoniera AL satinato 2x28W
L21 - lampada quadrata esterno 2x26W
L22 - proiettore per esterno 70W HIT
L23 - incasso a pavimento 1W LED
L24 - reglette da esterno 58W
L25 - paletto da esterno 11W
L26 - fila continua incasso 35W
L27 - fila continua incasso 35W DALI
STUDIO MASIERO
INHALTSVERZEICHNIS
1) PRÄMISSE ....................................................................................................................... 3 2) BESTIMMUNGEN UND BESONDERE VORGABEN ................................................. 4 3) VORARBEITEN .............................................................................................................. 7 4) TECHNIKRÄUME UND VERTEILUNGSSCHÄCHTE ................................................ 8 5) SCHALTSCHRÄNKE...................................................................................................... 9 6) VERSORGUNG DER SICHERHEITSANLAGEN ....................................................... 10 7) ELEKTRISCHE SCHUTZANLAGEN .......................................................................... 11 8) STROMVERSORGUNGSANLAGEN .......................................................................... 12 9) BELEUCHTUNGSANLAGEN ...................................................................................... 13 10) NETZWERK FÜR TELEFON UND DATEN, IN KATEGORIE 6 FTP ...................... 14 11) BESCHALLUNGSANLAGE FÜR SICHERHEITSDURCHSAGEN .......................... 16 12) BRANDMELDEANLAGE............................................................................................. 17 13) SONDERANLAGEN ALZHEIMER-EINHEIT ............................................................ 18 14) ANLAGEN ..................................................................................................................... 19 Auftraggeber: Gemeinde di Bozen
Nov. 2012 Elektroanlagen Fachbericht
Seite 2/19
STUDIO MASIERO
1) PRÄMISSE
Das vorliegende Projekt betrifft die Elektroanlagen im Rahmen der Renovierung des Seniorenheimes „Don
Bosco“ in Bozen, Mailandstraße 170, Baulos 1: Realisierung von Büros, neuen Umkleidekabinen,
unterirdischen Autostellplätzen und der „Alzheimer-Einheit“.
a) Vorgesehene Anlagen – Baulos 1
Folgende Anlagen werden zur Unterstützung für die neu zu realisierenden Strukturen des ersten Bauloses
gebaut:
ƒ Vorarbeiten, welche die Funktionalität der Struktur während der Renovierungsarbeiten garantieren (Büros,
Kapelle);
ƒ Verlegung der Leitungen für eine eventuell in Zukunft zu realisierende Mittel/Nieder-Umspannkabine;
ƒ Anpassung der bestehenden Erdungs- und Potentialausgleichsanlage;
ƒ Anpassung der bestehenden Blitzschutzanlage und des Überspannungsschutzes;
ƒ Stromversorgung der neuen Strukturen, Zonenschalttafeln:
- Q04 Sicherung
Netzleitung
und
Stromaggregat
für
Sicherheitsaufzug
und
Sicherheitslastenaufzug;
- QIS2 Verteilung Sicherheitsbeleuchtungsanlage;
- QUPS Verteilung Elektroanlage für privilegierte Stromversorgungsanschlüsse;
- Q056 unterirdische Parkgarage;
- Q053 ausschließlich Versorgung der Tafel mechanische Anlagen im Tiefparterre;
- Q12 Büros und Kapelle im Erdgeschoß;
- Q18 Umkleidekabinen im Erdgeschoß;
- Q150 Alzheimer-Einheit Nord;
- Q152 Alzheimer-Einheit Süd;
- Q255 Umschaltung Netz / Stromaggregat für Sicherheitsaufzug;
ƒ Stromanlage für alle Anschlüsse, Arbeitsplätze, Steckdosen usw.;
ƒ Vorbereitung für Lastenkontrollen der Elektroanschlüsse für mechanische Anlagen;
ƒ unterbrechungsfreie Stromversorgung für privilegierte Stromanschlüsse;
ƒ Unabhängige Stromversorgung vom Netz und vom Notstromaggregat für den Sicherheitsaufzug;
ƒ Neue Steigschächte und horizontale Kabelschächte für die Verteilung der Anlagen;
ƒ Beleuchtungsanlage für alle Räume und Außenbereiche der neuen Struktur, komplett mit
Beleuchtungskörpern;
ƒ Anlage für die automatische Beleuchtungssteuerung der Alzheimer-Einheit;
ƒ Sicherheitsbeleuchtung mit neuer Notstromeinheit und Überwachung der Leitungen;
ƒ Telefon- und Datenübertragungsanlage, WiFi-Netz für Wirelessgeräte;
ƒ Erweiterung bestehende TV-Anlage;
ƒ Sicherheitsanlagen:
- automatische Brandmeldeanlage;
- akustischer Alarm für die Evakuierung
- Anpassung der selektiven Sicherung der Elektroanlagen;
ƒ Sonderanlagen:
- Pflegerruf, Badnotruf sowie Leitbeleuchtung für Mitarbeiter der Alzheimer-Einheit;
- Videoüberwachung Klientenzimmer und Gemeinschaftsräume der Alzheimer-Einheit;
- Zugangskontrolle zur Alzheimer-Einheit;
- Vorbereitung für die Überwachung Durchgänge für fluchtgefährdete Gäste der Alzheimer-Einheit.
Auftraggeber: Gemeinde di Bozen
Nov. 2012 Elektroanlagen Fachbericht
Seite 3/19
STUDIO MASIERO
2) BESTIMMUNGEN UND BESONDERE VORGABEN
a) Bezugsnormen
Die Ausführung der Anlagen muss den Normen des C.E.I. (COMITATO ELETTROTECNICO ITALIANO)
entsprechen, und jedenfalls alle zum Zeitpunkt der Ausführung bestehenden Normen, das Ges. Nr. 186 vom
1.3.1968; das Dekret Nr. 37 vom 22.01.2008 sowie den Vorgaben des Projektes berücksichtigen. Insbesondere
müssen folgende Normen eingehalten werden:
CEI 11-1
CEI 11-17
CEI 11-18
CEI 11-20
CEI EN 60909-0 – (CEI11-25)
CEI EN 60865-1 – (CEI11-26)
CEI 11-35
CEI 11-37
CEI 14-8
CEI 17-6
CEI 17-13
CEI 20-21
CEI EN 60332-1-1 – (20-2/1-1)
CEI 20-36
CEI 20- 37/1
CEI 20-38/1
CEI 20-40
CEI 20-45
CEI 31-26
CEI EN 60079-10 – (CEI 31-30)
CEI EN 60079-14 – (CEI 31-33)
CEI EN 60079-17 – (CEI 31-34 )
CEI 31-35
Auftraggeber: Gemeinde di Bozen
Impianti elettrici con tensione superiore a 1 kV in corrente alterna
Impianti di produzione, trasmissione e distribuzione di energia
elettrica - Linee in cavo
Livelli di isolamento; Cap.3 trasformatori di potenza; interblocchi
elettrici – impianti di terra II categoria.
Gruppi di continuità collegati a reti di I e II categoria.
Correnti di cortocircuito nei sistemi trifasi in corrente alternata.
Calcolo delle correnti.
Correnti di cortocircuito - Calcolo degli effetti : Definizioni e metodi
di calcolo.
fascicolo 2906; per l’esecuzione della cabina MT/BT, il coordinamento
delle protezioni di massima corrente selettive con quelle della linea di
alimentazione, gli interblocchi di sicurezza
Guida per l’esecuzione degli impianti di terra di stabilimenti
industriali, per sistemi di I, II e III categoria.
Cabine per impianti di II categoria; interblocchi elettrici art.5.106
Cabine per impianti di I categoria.
Calcolo delle portate dei cavi elettrici
Metodi di prova comuni per cavi in condizioni di incendio - Prova di
non propagazione verticale della fiamma su un singolo conduttore o
cavo isolato.
Prova di resistenza al fuoco dei cavi elettrici
Prove sui gas emessi durante la combustione di cavi elettrici e dei
materiali dei cavi.
Cavi isolati con gomma non propaganti l'incendio e a basso
sviluppo di fumi e gas tossici e corrosivi. Tensione nominale Uo/U
non superiore a 0,6/1 kV.
Guida per l'uso di cavi a bassa tensione
Cavi resistenti al fuoco isolati con mescola elastomerica con
tensione nominale Uo/U non superiore a 0,6/1 kV
Guida per la manutenzione delle costruzioni elettriche utilizzate nei
luoghi con pericolo di esplosione di Classe 1 e 3 (diversi dalle
miniere)
Costruzioni elettriche per atmosfere esplosive per la presenza di
gas. Parte 10: Classificazione dei luoghi pericolosi
Costruzioni elettriche per atmosfere esplosive per la presenza di
gas
Parte 14: Impianti elettrici nei luoghi con pericolo di esplosione per
la presenza di gas (diversi dalle miniere)
Costruzioni elettriche per atmosfere esplosive per la presenza di
gas. Parte 17: Verifica e manutenzione degli impianti elettrici nei
luoghi con pericolo di esplosione per la presenza di gas (diversi
dalle miniere)
Costruzioni elettriche per atmosfere esplosive per la presenza di
gas. Guida all’applicazione della norma CEI EN 60079-10 – (CEI
31-30). Classificazione dei luoghi pericolosi.
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CEI 31-35/A
CEI 64-8/1
CEI 64-8/2
CEI 64-8/3
CEI 64-8/4
CEI 64-8/5
CEI 64-8/6
CEI 64-8/7
CEI 64-8;V1
64-8/7;V2
CEI 64-50
CEI 81-10
CEI EN 50164-1 – (CEI 81-5)
CEI EN 61663-1 – (CEI 81-6)
CEI R0BT-003 – (CEI 306-12)
CEI EN 100/55
UNI 9795
UNI EN 12464-1
UNI EN 1838
Costruzioni elettriche per atmosfere esplosive per la presenza di
gas. Guida all’applicazione della norma CEI EN 60079-10 – (CEI
31-30). Classificazione dei luoghi pericolosi. Esempi di
applicazione.
Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a
1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua.
Parte 1: Oggetto, scopo e principi fondamentali
Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a
1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua.
Parte 2: Definizioni
Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a
1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua.
Parte 3: Caratteristiche generali
Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a
1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua.
Parte 4: Prescrizioni per la sicurezza
Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a
1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua.
Parte 5: Scelta ed installazione dei componenti elettrici
Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a
1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua.
Parte 6: Verifiche
Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a
1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua.
Parte 7: Ambienti ed applicazioni particolari
Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a
1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua.
Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a
1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua
Parte 7: Ambienti e applicazioni particolari.
Sezione 710: Locali ad uso medico
Guida per l'esecuzione nell'edificio degli impianti elettrici utilizzatori
e per la predisposizione per impianti ausiliari, telefonici e di
trasmissione dati
Protezione delle strutture contro i fulmini.
Prescrizioni per i componenti di connessione
Protezione delle strutture contro i fulmini - Linee di
telecomunicazione. Parte 1: Installazioni in fibra ottica
Prescrizioni relative alla resistibilità per le apparecchiature che
hanno un terminale per telecomunicazioni.
Sistemi elettroacustici applicati ai servizi di emergenza
Sistemi fissi automatici di rivelazione, di segnalazione
manuale e di allarme d’incendio
Illuminazione dei Luoghi di Lavoro
Illuminazione di emergenza
DIN VDE 0834
Norma per sistemi di segnalazione in ospedali, case di riposo,
cliniche ed istituzioni analoghe.
DLgs 6 novembre 2007 n° 194
Recepimento direttiva EMC compatibilità elettromagnetica
D.M. 18 settmbre 2002
Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la
progettazione, la costruzione e l'esercizio delle strutture sanitarie
pubbliche e private
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Bei der Auswahl des Elektromaterials und der Elektrogeräte muss immer den Materialien / Geräten mit dem
Gütesiegel des „Istituto italiano del Marchio di Qualità (IMQ)“ der Vorzug gegeben werden.
Die Elektroanlagen werden gemäß den geltenden Normen bezüglich besonders gefährdeter Orte bei
Brandfällen ausgeführt, und sind somit aufgrund ihrer Typologie und Bauweise nicht selbst mögliche
Brandverursacher und weisen die notwendigen und ausreichenden Eigenschaften für die Brandhemmung auf.
b) Baudetails
Der Auftraggeber muss der Bauleitung mindestens 30 Tage vor Ausführung der Arbeiten bzw. vor jeder
Bauphase, grafische Pläne, eventuelle Überprüfungsberichte usw. mit den Ausführungsdetails der zu
realisierenden Arbeiten überlassen. Außer den von der Bauleitung vor Beginn der Arbeiten verlangten
Unterlagen müssen jedenfalls folgende vorbereitet werden:
-
-
-
Layout der Vorderansicht für jede Schalttafel;
Layout der Vorderansicht für jeden Rack 19“ für aktive und/oder passive Geräte für Datenübertragung,
Alarm, Beschallung, Überwachung mit Videoüberwachung usw.;
Überprüfung der Abmessungen der Elektrogeräte sowie Plan der Verteilung der Elektrogeräte in den
technischen Räumen;
Überprüfung der Hauptkabelschächte und Ausführungsdetail der Kanäle in den Steigschächten,
Zwischendecken und technischen Böden, abgestimmt mit allen technischen Anlagen, die interferieren
könnten (Lüftung, Heizung usw.);
Übersichtspläne zur Überprüfung der Installation und Interferenz aller Komponenten der technischen
Anlagen (elektrisch und mechanisch) an der Decke und/oder in Schwebe, komplett mit den Schnitten
der wichtigsten Zonen;
Installationsdetails der Decken- und Hängeleuchten im Hauptschacht und Eingangsbereich;
Ausführungsschema EIB-Bus mit allen Gerätschaften;
Ausführungsschema der Verkabelung für Telefon- und Datennetzwerk;
Funktionsschema in Blockübersicht der Überwachungsanlage mit Angabe der Eigenschaften der zu
installierenden Apparaturen.
c) Aufhängung der Geräte an den Decken
Alle elektrischen Geräte, welche an der Decke befestigt oder in den Zwischenhängedecken eingebaut werden,
(Beleuchtungskörper, Beschallungskörper, Anzeigetafeln usw.) müssen mit eigener Aufhängung und
Sicherheitsschnur direkt an den tragenden Strukturen der Decke befestigt werden und dürfen keinesfalls die
tragende Struktur der Zwischendecken belasten.
d) Konformitätsbescheinigung
Nach Abschluss der Arbeiten wird vom beauftragten Elektriker für jede Anlage die
Konformitätsbescheinigung, einschließlich der obligatorischen Anhänge, laut Dekret Nr. 37 vom 22.01.2008
ausgestellt.
Der beauftragte Elektriker muss nach Abschluss der Arbeiten, oder auf Anfrage der Bauleitung auch für
einzelne Bauphasen, die originalen Baupläne mit den Details der effektiv durchgeführten Arbeiten, auf eigene
Kosten aktualisieren.
Die grafischen Pläne müssen auf Papier in von der Bauleitung festgelegter Anzahl und digital im Format dwg
oder dxf geliefert werden.
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e) Schutz intellektueller Leistungen
Die originalen Projektideen sowie die Texte und technischen Vorgaben des Leistungskatalogs und der
Materialien bleiben ausschließliches Eigentum des Projektanten und dürfen nicht ohne sein Einverständnis und
unter Einhaltung der Bestimmungen laut Ges. Nr. 422 Art. 4 vom 08.02.1923 veröffentlicht oder verwendet
werden.
3) VORARBEITEN
Um die Funktionalität der Struktur auch während der Sanierungs- und Erweiterungsarbeiten zu ermöglichen,
werden folgende Arbeiten durchgeführt:
a) Provisorische Büros
Die Büros werden einstweilig in der Hausmeisterwohnung im 1. Stock eingerichtet, um den Abbruch des
Gebäudeteiles zu ermöglichen, in dem sie derzeit untergebracht sind. Es werden 6 Arbeitsplätze und ein
Standort für einen Multifunktionsdrucker realisiert. Gegenwärtig werden die Anlagen von einer Zonentafel
versorgt, die derzeitigen Anschlüsse für Strom und Licht werden für allgemeine Zwecke beibehalten. Die
verfügbare Leistung ist aber für die neuen Arbeitsplätze nicht ausreichend, deshalb ist die Ausführung der
folgenden Arbeiten notwendig:
ƒ
ƒ
ƒ
ƒ
ƒ
ƒ
ƒ
ƒ
ƒ
Ausführung einer neuen Verteilertafel für die Arbeitsplätze, versorgt vom bestehenden
Stromschienenschacht 3x400V+N im Gang des Gebäudes;
Einbau von PVC-Kabeführungen für die Verteilung der Anlagen;
Realisierung der Arbeitsplätze in Kabelkanälen, Bodenhöhe 70 110 cm, ausgestattet mit 4 Steckdosen
2x16A+PE und 3 Datenanschlüssen RJ45 Kat.6 FTP;
Installation eines Verteilerkastens für Telefon und Daten mit einem Switch mit 24 Anschlüssen;
Verlegung und Anschluss zwischen der bestehende Telefonzentrale und den Verteiler eines 10paarigen Telefonkabels;
Verlegung und Anschluss vom bestehenden Datenschrank zum Kasten von 4 Kabeln Kat. 6 FTP;
Anpassung der Beleuchtungsanlage mit Aufputzkabelführungen aus PVC oder mit UnterputzKabelrohren, die in den neuen Gipskartonwänden verlaufen;
Lieferung und Montage der Beleuchtungskörper für die Arbeitsplätze;
Lieferung und Montage der Sicherheitsbeleuchtung mit autonomen Akkus.
b) Provisorische Kapelle und Arbeitsraum
Im bestehenden Multifunktionsraum, in dem auch die Messfeiern stattfinden werden, wird ein kleiner
Arbeitsraum eingerichtet. Es sind keine bedeutenden Maßnahmen an den bestehenden Elektroanlagen
notwendig, bis auf die Überprüfung und eventuelle Anpassung der Lichtschalter.
c) Bestehende Brandmeldeanlage
In den von den Maßnahmen betroffenen Bereichen müssen nach und nach, je nach Fortschritt der Arbeiten, alle
Geräte der Brandmeldeanlage abmontiert und sichergestellt werden. Diese werden dem Auftraggeber
übergeben und dienen als Ersatzteile für die bestehende Brandmeldeanlage, die auch nach Abschluss der
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Erweiterungsarbeiten beibehalten wird. Nach jeder Abmontage muss die bestehende Brandmeldezentrale neu
programmiert werden, um den regulären Betrieb der restlichen Anlage zu gewährleisten.
4) TECHNIKRÄUME UND VERTEILUNGSSCHÄCHTE
a) Technikräume
Die Hauptschalttafeln und die neuen Geräte für die elektrischen Anlagen werden zum Teil im bereits
bestehenden Technikraum im Erdgeschoß installiert und zum Teil im neu zu errichtenden Technikraum, der
angrenzend gebaut wird.
Aktuell befinden sich im bestehenden Technikraum:
ƒ
ƒ
ƒ
ƒ
Q02
Hauptverteilerkasten des Gebäudes;
QIS1
Notstromeinheit und Verteilerkasten für bestehende Sicherheitsbeleuchtung;
Telefonzentrale;
Bestehende Brandmeldezentrale.
Im Raum wird das unterbrechungsfreie Stromversorgungssystem für die privilegierten Stromanschlüsse samt
dazugehörigem Verteilerkasten QUPS installiert.
Im neuen Technikraum werden folgende Geräte installiert:
ƒ
ƒ
ƒ
ƒ
neuer Geräteschrank für das Telefon- und Datennetzwerk;
neue Notstromeinheit für die Sicherheitsbeleuchtung und dazugehöriger Verteilerkasten QIS2;
Zentrale für die Beschallungsanlage für die Gebäudeevakuierung;
andere Geräte für Sonderanlagen, die nicht Bestandteil des vorliegenden Projektes sind.
Im Technikraum ist Platz für eine zweite Notstromeinheit für die Sicherheitsbeleuchtung vorgesehen, um
zukünftig die Bestehende zu ersetzen, die derzeit in Betrieb bleibt.
Im Bereich der Alzheimer-Einheit dient der medizinische Stützpunkt auch als Technikraum für die Installation
der Geräte für folgende Anlagen:
ƒ
ƒ
ƒ
ƒ
ƒ
Beleuchtungsanlagensteuerung
Pflegerruf
Videoüberwachung
Zugangskontrolle
Durchgangskontrolle
Die Installation der Zonentafeln ist in Zusatzräumen des Bereichs vorgesehen.
b) Kabelschächte
Die Verteilung der Anlagen erfolgt vorrangig mittels in den Zwischendecken verlegten Metallkanäle. In den
Bereichen wo die Zwischendecken nicht inspizierbar sind, werden Luken für den Zugang zu den Kanälen
realisiert. Es ist die Realisierung von neuen Steigleitungen zwischen den Stockwerken vorgesehen:
ƒ Vom Erdgeschoß zum Tiefparterre im Bereich Umkleidekabinen;
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ƒ Vom Tiefparterre zur Abdeckung (2. Stock) im Bereich Büros / Alzheimer-Einheit;
ƒ Vom Tiefparterre zur Abdeckung in der Nähe des neuen Lastenaufzuges (2. Baulos).
In den Übergängen von einem Brandschutzabschnitt zum nächsten sowie bei den Durchführungen der Decken
werden in den Kabelkanälen REI 120-Abschottungen realisiert, um die Ausbreitung von Bränden zu
verhindern.
Die Leitungen für unterschiedliche Anschlüsse oder Dienste werden jeweils unabhängige Kabelrohre und
Kabel sowie unterschiedlich gefärbte Kabelrohre haben:
schwarz:
grün:
blau:
azur:
weiß:
lila:
braun:
Stromleitungen
Telefonleitungen
Gegensprechanlagen und Videogegensprechanlagen
Fernsehanlagen
Informatik
Einbruch- und Brandschutz
Notruf und Sicherheit
c) Verlegung von Kabelschächten für eine zu zukünftig auszuführende Umspannkabine Mittel/Niederspannung
Damit nach Abschluss der Bauarbeiten eventuell eine Trafostation MT/BT errichtet werden kann, ohne im Hof
erneut Grabungsarbeiten durchführen zu müssen, werden die Verbindungsrohre von der zukünftigen Kabine
zum bestehenden Technikraum verlegt, in dem sich der Hauptschaltkasten Q02 des Gebäudes befindet.
d) Vorbereitung elektrische Lastkontrolle der mechanischen Anlagen
Für die Steuerung der Geräte der mechanischen Anlagen durch die bestehende Kontrolleinheit zur
Lastverteilung werden vom Hauptschaltschrank Q02 zu den einzelnen Abnehmern die jeweiligen
Hilfsleitungen verlegt. Die zu überwachenden Maschinen sind vorrangig jene, welche im neuen Technikraum
im Tiefparterre eingebaut werden, sowie die Wärmepumpe im Technikraum auf der Abdeckung der neuen
Alzheimer-Einheit.
5) SCHALTSCHRÄNKE
Derzeit wird das Gebäude mittels einer Niederspannung von 3x400V+N vom Zähler AEC im Erdgeschoß auf
der Gebäuderückseite versorgt.
Alle nebeneinander aufgestellten Schalttafeln müssen in Aussehen, Größe und Tiefe, Typ und Farbe
übereinstimmen, auch wenn diese von Dritten geliefert werden. In jedem Fall muss vor ihrer Ausführung die
Genehmigung durch die Bauleitung erfolgen.
a) Bestehender Hauptschaltschrank Q02
Der bestehende Hauptschaltschrank wurde im Rahmen seiner Erneuerung bereits für die Versorgung der neuen
Anschlüsse in den Büros, den Umkleidekabinen, der Kapelle und der Alzheimer-Einheit vorbereitet. Der
Auftragnehmer muss deshalb nur die neuen Leitungen der jeweiligen Abnehmer an die Klemmleiste
anschließen.
Im 2. Baulos sind keine neuen Anschlüsse an Schrank Q02 vorgesehen.
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b) Neue Verteilerschränke
QIS2 – Verteiler Sicherheitsbeleuchtung
Für die Versorgung der Sicherheitsbeleuchtungsanlage in den neuen Räumlichkeiten ist die Ausführung eines
Verteilerschrankes vorgesehen, der die Schutz- und Überwachungsvorrichtungen der neuen Leitungen der
jeweiligen Bereiche enthält. Das Blechgehäuse des Schrankes wurde derart ausgelegt, dass die zukünftigen
Gerätschaften Platz finden, die im 2. Baulos vorgehen sind.
QUPS – Verteilung privilegierte Stromversorgung
In den Schrank werden die Schutzvorrichtungen für die Verteilungsleitungen der privilegierten Stromversorgungen
für die Abnehmer der jeweiligen Zonentafeln eingebaut. Vom Schrank gehen auch die Versorgungsleitungen für
den Netzwerkschrank und die geplanten Abnehmer des neuen Technikraumes.
c) Neue Zonentafeln
Laut Liste (s.oben) werden die Zonenverteilertafeln für die Versorgung der verschiedenen Anschlüsse
realisiert. Je nach Anforderung werden die Tafeln in mehrere Sektoren unterteilt: Netzversorgung, privilegierte
Stromversorgung, Sicherheitsbeleuchtung. Alle Verteilertafeln werden mit der normalen Netzspannung
versorgt. Zur Verteilertafel Umkleideräume Q12 gelangt auch die Sicherheitsbeleuchtung, zu den Schalttafeln
Büros und Kapelle Q12 und Alzheimer-Einheit Q150 und q152 gelangen sowohl die privilegierte
Stromversorgung, als auch die Versorgung für die Sicherheitsbeleuchtung.
d) Notabschaltung im Brandfall
Derzeit sind jeweils ein Schalter für die Notabschaltung für das gesamte Gebäude (Netz und Stromaggregat),
ein Schalter für die Notabschaltung der Sicherheitsbeleuchtung (bestehende Notversorgung) und ein Schalter
für die komplette Abschaltung des Stromaggregatsraumes vorgesehen. Diese Schalter werden angepasst
und/oder ergänzt, um auch die Geräte und Anlagen abzuschalten, welche neu installiert und ausgeführt werden:
ƒ
ƒ
ƒ
Der Notschalter für das gesamte Gebäude muss auch die UPS-Versorgung (privilegierte Versorgung)
unterbrechen;
Der Notschalter für die Sicherheitsbeleuchtung muss auch die Versorgung der neuen Notversorgung
unterbrechen;
Es müssen zwei neue Notschalter für den Sicherheitsaufzug (1. Baulos) und den
Sicherheitslastenaufzug (2. Baulos) realisiert werden, da deren Versorgung vor den Notschaltern für
Netz/Notstromaggregat abgezweigt wird.
Für die Parkgarage wird eine eigene Notabschaltung realisiert, welche nur die Anlagen innerhalb des
betroffenen Brandsektors abschaltet.
6) VERSORGUNG DER SICHERHEITSANLAGEN
Die Anlagen, die aus Sicherheitsgründen auch im Brandfall funktionieren müssen, werden an unabhängige
bzw. privilegierte Stromquellen angeschlossen. Die Kabel für die Versorgung und Steuerung der
Sicherheitsanlagen müssen flexibel, gemäß Norm CEI 20-45, feuerfest nach Norm CEI 20-36, brandhemmend
nach Norm CEI 20-22 und flammwidrig nach Norm CEI 20-35 sein, wenig Rauch und Giftgase freisetzen,
keine ätzenden Gase freisetzen nach CEI 20-37 CEI 20-38, aus verzinnter Kupferschnur mit
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Brandschutzummantelung sein, Elastomer-Isolierung mit Qualität G10 besitzen, spezial-thermoplastische
Ummantelung mit Qualität M1, Isolierung 0.6/1kV aufweisen. Typ FG10(0)M1 RF31-22.
Diese Kabel werden für alle Anlagen verwendet, die im Falle eines Brandes auch dann funktionieren müssen,
wenn sie direkt davon betroffen sind:
-
Steigleitungen für Sicherheitsbeleuchtung;
Sicherheitsversorgung für Sicherheitsaufzug;
Sicherheitsversorgung für Sicherheitslastenaufzug;
Sicherheits-Beschallungsanlage;
Schalter für die Notabschaltung.
a) Sicherheitsbeleuchtung
Die Anlage für die Sicherheitsbeleuchtung wird von unabhängigen Stromquellen versorgt. Vorgesehen ist die
Installation einer neuen Notstromeinheit zu 230Va.c. einphasig mit Trenntransformator und einer Leistung von
6 kVA, mit einer Betriebsautonomie von 3 Stunden. Die Notstromeinheit besitzt wartungsfreie Bleibatterien,
welche für die Installation in Räumen mit geringer Belüftung geeignet sind und wird im neuen Technikraum
eingebaut, der REI120 brandgeschützt ist.
b) Versorgung Sicherheitsaufzüge
Für die Versorgung des Sicherheitsaufzuges sind zwei unabhängige Leitungen vorgesehen. Eine vom
Hauptnetz und eine zweite vom Stromaggregat. Beide Leitungen sind vor dem Notabschalter für das gesamte
Gebäude abgezweigt und aus feuerfesten Kabeln ausgeführt.
Die Versorgungskabel kommen zur jeweiligen Schalttafel, wo eine automatische Umschalteinheit mit
mechanischer Verriegelung und Steuerlogik für den Start des Notstromaggregates eingebaut wird.
Vorgesehen ist die Ausführung einer eigenen Notabschaltung, deren Betätigung neben den Notabschaltern für
das Gebäude angebracht wird. Bei Notabschaltung für das Gebäude bleiben die Aufzüge in Betrieb, bis sie
nicht eigens von den Einsatzkräften oder dem zuständigen Personal abgeschaltet werden.
7) ELEKTRISCHE SCHUTZANLAGEN
Die Gerätschaften und die Anlage im gesamten werden gegen den direkten Kontakt gemäß den jeweiligen CEIVorschriften für die jeweiligen Komponenten geschützt. Der Schutz gegen indirekten Kontakt der
Gerätschaften und der Anlage im gesamten erfolgt gemäß der Normen CEI 64-8 e Anleitung CEI 11-37 199611. Alle erreichbaren metallischen Bauteile, die normalerweise spannungslos sind, aber auf Grund eines
Isolationsdefektes oder aus irgendwelchem Grund unter Spannung geraten könnten, müssen gegen
Berührungsspannung geschützt werden. Ausführung gemäß Normen CEI 64-8; 11-1; 81-10. Die Höchstwerte
für Schritt- und Berührungsspannung müssen gemäß Norm CEI 64-8 eingehalten werden.
a) Erdungs- und Potentialausgleichsanlage
Der Erdungsableiter wird mit den Fundamenteisen der neuen Strukturen und dem bestehenden Erdungsableiter
verbunden, um den Erdungsring um das Gebäude zu schließen, da eine äußere Blitzschutzanlage (LPS-Lightning
Protection System) vorhanden ist.
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b) Blitzschutzanlage
Das Gebäude ist mit einer äußeren Blitzschutzanlage (LPS) ausgestattet.
Laut beigefügten Berechnungen (siehe im folgenden Kapitel) benötigt das Gebäude einen äußeren Blitzschutz Stufe
IV. Die Anlage wird auch auf die neuen Strukturen ausgeweitet, die im 1. und 2. Baulos ausgeführt werden.
c) Überspannungsschutz
Wie aus den Berechnungen ersichtlich benötigt das Gebäude einen äußeren Blitzschutz (LPS) mit Stufe IV.
Aus Gründen der Brandgefahr ist allerdings eine zusätzlicher Schutzanlage nötig, bestehend hauptsächlich aus:
Potentialsausgleichverbindungen der externen metallischen Elemente; Überspannungsableiter für die Leitungen, die von
außen ins Gebäude führen. Der Schutz der internen Leitungen gegen durch direkten oder indirekten Blitzeinschlag
induzierte Spannungen erfolgt durch Begrenzer/Ableiter.
8) STROMVERSORGUNGSANLAGEN
a) Arbeitsplätze
Sofern notwendig oder von der Bauleitung verlangt werden die Strom/Datenanschlüsse bei den Arbeits- und
Druckerplätzen, sowie in den Sitzungs- und Konferenzräumen, mit 4-fachen Schukosteckdosen mit seitlichem und
mittlerem Erdungsanschluss, sowie 3 Datenanschlüsse RJ45 Kat. 6 ausgestattet. Die Ausführung kann je nach
Notwendigkeit drei verschiedene Typologien aufweisen:
− Wand-Ausführung, unter Putz oder in Gipskartonwand, bestehend aus 4 Dosen zu je 4 Modulen für die
Aufnahme von Modulgeräten, komplett mit Strom- und Datensteckdosen, Abdeckung mit Abdeckeinsätzen;
− Boden-Ausführung mit hervorstehender Säule, modular und erweiterbar, mir 3 vertikalen Elementen für je 4
Gerätemodulen, komplett mit Strom- und Datensteckdosen, Abdeckung mit Abdeckeinsätzen;
− Boden-Ausführung mit versenkbarer Säule, vorbereitet für den Einbau von 16 Gerätemodulen, komplett mit
Strom- und Datensteckdosen, Abdeckung mit Abdeckeinsätzen und obere Abdeckung entsprechend dem
jeweiligen Boden.
b) Versorgung der Steckdosen
Jede Steckdose wird direkt von einer Klemmleiste versorgt und nie von den Anschlüssen einer anderen Steckdose,
ausgenommen der Steckdosen in der gleichen Moduldose.
c) Zusatzsteckdosen
Zusätzliche Steckdosen für Instandhaltung, Reinigungsarbeiten und Industriesteckdosen gemäß CEI 23-12 werden
bündig in die Wand eingebaut, weisen eine Verriegelung auf und sind einzeln gegen Überlast und Kurzschluss
gesichert.
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9) BELEUCHTUNGSANLAGEN
In den neuen, auszuführenden Strukturen werden die Beleuchtungsanlagen, komplett mit Beleuchtungskörpern,
ausgeführt. Die Typologien der Beleuchtungskörper wurden auf Grund der Einbauart und der Notwendigkeiten
der jeweiligen Räume ausgewählt. Die Dimensionierung der Anlagen ist entsprechend den Normen UNI EN
12464-1 bezüglich der Beleuchtung für Arbeitsplätze erfolgt.
a) Außenbeleuchtung
Für die Beleuchtung der äußeren Bereiche werden Wand-Einbauleuchten sowie Säulen mit ca. 80 cm Höhe
verwendet. Die Beleuchtungskörper werden durch neue Leitungen vom Hauptschaltschrank Q02 gespeist und
gesteuert, der bereits die Steuer- und Schutzvorrichtungen enthält.
b) Beleuchtung Büros und Kappelle
In den Büros werden Einbauleuchten verwendet, die in die modulare Zwischendecke eingebaut werden und für
Bildschirmarbeit geeignet sind. Die Steuerung erfolgt konventionell und ist in zwei Bereiche aufgeteilt; Fensterseite
und Innenbereich. Die Fenster der Büros verfügen über elektrisch angetriebene Abdunkelungsvorrichtungen, deren
Steuerung neben den Lichtschaltern angebracht ist.
Die Kabelführung folgt den bestehenden Anlagen, verwendet werden runde Einbau-Leuchtstoffstrahler. In den
Bereichen, in denen Publikum anwesend ist, erfolgt die Steuerung zentral und ist nicht vor Ort zugänglich, in den
übrigen Bereichen finden Druckknöpfe und Schrittrelais Anwendung, welche im Verteilerschrank untergebracht
werden.
In den Sitzungssälen werden dieselben Beleuchtungskörper wie in den Büros verwendet, allerdings sind sie hier
dimmbar (für eventuelle Projektionen, Videokonferenzen, usw.)
In der Kapelle ist ein Grundbeleuchtungssystem mit runden Einbau-Leuchstoffstrahlern vorgesehen, zusätzlich
werden “Spot” mit Entladungslampen eingesetzt, um besondere Lichtakzente zu setzen (Statue, Altar, usw.).
c) Beleuchtung Alzheimer-Einheit
In den Gemeinschaftsbereichen und Klientenzimmern werden die Beleuchtungsanlagen durch ein
automatisches Steuerungssystem je nach Tageshelligkeit, ausgeführter Tätigkeiten, oder automatisch
festgestellter Ereignisse angepasst.
Eine besondere Wichtigkeit besitzt die Steuerung der Gemeinschaftsbereiche, durch welche die Klienten
angeregt werden bestimmte Wege zu gehen. In diesem Sinne muss die Programmierung des Systems eher in
Funktion der ausgeführten Tätigkeiten und weniger nach Uhrzeiten erfolgen und zusammen mit der
Dienstleitung im Detail festgelegt werden.
Die allgemeine Deckenbeleuchtung der Klientenzimmer erfolgt mit aufgehängten Geräten mit Leuchtdioden
und regelbaren Netzgeräten. Die Steuerung der Anlage kann zentral, durch “touch screen” in der Direktion oder
lokal mit Druckknopf erfolgen. Die Steuerung vor Ort hat dabei Priorität. Die selbe Logik gilt auch für die
Beleuchtungskörper, die oberhalb der Kopfteile der Betten eingebaut sind.
Im Bereich der Toilettentür im Zimmer ist der Einbau eines zylinderförmigen Beleuchtungskörpers mit LED
vorgesehen, der von der automatischen Steuerung gesteuert wird. Sollte der Gast in der Nacht das Bett
verlassen, schaltet sich diese Lampe automatisch ein, wobei die Helligkeit durch die Regelungsanlage
eingestellt werden kann. Das Beleuchtungssystem erhält die Ereignis-Mitteilung von der Pfleger-Rufanlage, die
mittels Sensoren feststellt, ob der Gast im Bett verweilt. In den Toiletten wird die Beleuchtungsanlage durch
Anwesenheit- und Bewegungsmelder gesteuert.
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In den restlichen Räumen werden die Beleuchtungsanlagen traditionell vor Ort gesteuert.
d) Sicherheitsbeleuchtung
Die Anlage für die Sicherheitsbeleuchtung der neuen Strukturen weist eine Zentraleinheit auf und verfügt über
eine 230V Notstromeinheit mit einer Nennleistung von 6000 VA. Die vorgeschriebene Beleuchtungsstärke darf
nicht weniger als 5 Lux betragen, die Betriebsautonomie muss für mindestens 2 Stunden gewährleistet sein.
Im Verteilerschrank QIS2 werden die Schutzvorrichtungen der Hauptverteilungsleitungen des Gebäudes
eingebaut. Diese Verteilungsleitungen bestehen aus feuerfesten Leitungen, die in eigenen Leitungsschächten,
getrennt von den restlichen Leitungen, verlegt werden.
In den Zonenschränken werden die Schutz- und Steuervorrichtungen der Versorgungsleitungen zu den
Sicherheitsbeleuchtungskörpern eingebaut.
Eine eigene Kontrolleinheit überprüft in regelmäßigen Abständen den Zustand der Notversorgung, der
Schutzvorrichtungen der Hauptleitungen und die Sicherheitsbeleuchtungskörper.
Während der Durchführung der Tests meldet die Notstromeinheit über einen eigenen Schaltkontakt den
Testzustand an die DALI-Steuereinheiten für die automatische Steuerung der Beleuchtungsanlagen. Diese
Steuereinheiten werden derart programmiert, dass sie während der gesamten Dauer des Tests die Lampen,
welche an der Sicherheitsbeleuchtungsanlage angeschlossen sind, auf 100% Leistung schalten, damit deren
Funktionstüchtigkeit überprüft werden kann.
e) Beleuchtungskörper
Die Sicherheitsbeleuchtungskörper sind mit Leuchtstofflampen oder LED ausgerüstet und besitzen ein elektronisches
Vorschaltgerät, um eine Einschaltzeit von 0,5 Sek. zu garantieren, wie sie laut Norm CEI 64-8 vorgeschrieben ist. Als
Sicherheitsbeleuchtungskörper werden meist Lampen verwendet, die in dem regulären Beleuchtungssystem eingebunden
sind, aber vom unabhängigen Sicherheits-Stromkreis gespeist werden und zusätzlich zum Notbetrieb auch im regulären
Betrieb eingesetzt werden können. Jeder Sicherheitsbeleuchtungskörper (autonome Lampe oder Teil des Zentralsystems)
muss mittels Nummernschild fortlaufend nummeriert werden. Die Schilder müssen unauslöschlich sein, auf die Wand
montiert werden und die Bezeichnung: IS1, IS2,…, usw. aufweisen.
f)
Ausführung und Sicherung der Sicherheitsversorgungsleitungen
Die Hauptversorgungsleitungen und die BUS-Hauptsteuerleitungen werden aus feuerfesten Kabeln vom Typ FG(0)M1
RF31-22 ausgeführt. Sie werden im Hauptschaltschrank durch automatische Schalter abgesichert, deren Nennstrom auf
Grund der Ausführungspläne der Beleuchtungsanlage festgelegt wird.
Für die Speisung der Beleuchtungskörper in den verschiedenen Breichen der Anlage müssen mindestens 2 unabhängige
Leitungen verwendet werden, die einzeln abgesichert sind. Auf jeden Fall muss die Selektivität der Schutzvorrichtungen
gewährleistet sein, um zu verhindern, dass die gesamte Anlage, oder Teile, die von der Störung nicht betroffen sind, außer
Betrieb gesetzt werden.
10) NETZWERK FÜR TELEFON UND DATEN, IN KATEGORIE 6 FTP
Ausgeführt wird ein Netzwerk für Telefon und Daten, in Kategorie 6 FTP, sowie eine Glasfaserverbindung
zwischen dem Hauptverteiler und dem Verteiler in der Alzheimer-Einheit. Vor der Ausführung der Schränke
muss der Bauleitung das Layout der Schrankfront zur Genehmigung vorgelegt werden, in dem die aktiven und
passiven Geräte, die Kabeldurchführungen und die freien verfügbaren Bereiche hervorgehoben sind.
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a) Vorbereitungen
Gegenwärtig konzentriert sich die Anlage auf einen Verteiler, der sich außerhalb des bestehenden
Technikraumes befindet. An den Verteiler sind die Glasfaserkabel aus dem Hauptrechenzentrum der „Villa
Europa“, sowie ca. 94 Netzkabel von den Netzwerkanschlüssen des Seniorenheimes angeschlossen.
Vor dem Abbruch der bestehenden Büros müssen die provisorischen Büros in Betrieb gesetzt werden, damit
der Dienst ohne Unterbrechungen fortgeführt werden kann. Dafür ist der Einbau einer lokalen Verteiltafel
vorgesehen, an der
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die Leitungen der provisorischen Arbeitsplätze,
die Daten-Verbindungskabel mit dem bestehenden Verteilerschrank
und der Mehrpolkabel aus der bestehenden Telefonzentrale
angeschlossen werden.
In der Tafel wird ein switch eingebaut, um die Arbeitsplätze an das Netzwerk des Seniorenheimes
anzuschließen. Dieser switch wird später wiederverwendet und in den endgültigen Verteilerschrank eingebaut,
der im 1. Baulos vorgesehen ist.
b) Hauptschrank
Der Hauptschrank wird im neuen Technikraum im Erdgeschoß des Gebäudes eingebaut. An den Verteiler werden
alle Leitungen angeschlossen und es ist der Platz für die zukünftige Erneuerung des bestehenden Datennetzwerkes
vorgesehen. Vorgesehen ist der Anschluss von:
ƒ 100-paariger Telefonkabel aus der bestehenden Telefonzentrale;
ƒ ca. 160 Kabel Kat. 6 FTP, neue Anlage, 1. Baulos;
ƒ Vorbereitung für ca. 50 Kabel Kat. 6 FTP, neue Anlage, 2. Baulos;
ƒ Vorbereitung für ca. 100 Kabel Kat. 6 FTP, zukünftige Erneuerung des bestehenden Netzwerkes;
ƒ Glasfaserkabel für die Verbindung mit dem Schrank im Alzheimer-Bereich;
ƒ Vorbereitung für die zukünftige Glasfaser-Verbindung “Villa Europa”.
In dem Schrank werden ebenfalls 2 switch mit 48 Anschlüssen eingebaut und der Platz für weitere 2 switch und
einen eventuellen Server vorgesehen.
c) Schrank Alzheimer-Bereich
Der Schrank wird in der Direktion der Alzheimer-Einheit im 1. Stock des Gebäudes eingebaut. An den Verteiler
werden die Leitungen aus der WiFi-Anlage, der Kameras der Videoüberwachungsanlage und die Glasfaserleitung
für die Verbindung mit dem Hauptverteiler angeschlossen. Im Schrank werden auch die Geräte für die
Videoüberwachung und der switch für das WiFi-Netz untergebracht.
d) Netzarchitektur
Die Netzkabel ermöglichen die Übertragung von Telefon, Daten und Bildern, die Netz-Typologie ist
sternförmig, der Sternmittelpunkt ist der Verteiler für Kupfer- und Glasfaserleitungen, der in einem 19“
Schrank untergebracht ist. Es muss möglich sein, sowohl bei Umzug des Abnehmers, als auch bei Änderung
des Einsatzzweckes der Leitung (von Telefon zu Daten oder umgekehrt) die Anschlüsse umzustellen, indem
ausschließlich Verbindungskabel (patch cords) umgesteckt werden, ohne dass spezialisierte Fachkräfte
hinzugezogen werden müssen. Die Eigenschaften des Netzwerkes müssen mindestens den vorgeschriebenen
Parametern der Kategorie 6 entsprechen.
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e) Zertifizierung des Netzwerkes
Wie in der Norm ISO/IEC 11801 vorgeschrieben muss jede Leitung, sowohl Kupfer, als auch Glasfaser, auf
die Einhaltung der vorgesehenen Eigenschaften, laut Norm, zertifiziert werden. Für jede Zertifizierung muss
der originale Ausdruck vorgelegt werden, der von den Messgeräten erzeugt wird. Die Zertifizierung, wie auch
der Anschluss der Leitungen, sowohl Glasfaser, als Kupfer, muss von einer spezialisierten Firma ausgeführt
werden, die eine Zulassung 1. Grades besitzt.
11) BESCHALLUNGSANLAGE FÜR SICHERHEITSDURCHSAGEN
Ausgeführt wird eine Beschallungsanlage für Sicherheitsdurchsagen, gemäß Norm CEI 100/55, für die Durchsagen
an die anwesenden Personen im Falle einer Evakuierung. Die Anlage wird mit der Brandmeldeanlage verbunden,
damit im Falle eines Brandes automatisch Aufforderungen für die sichere Evakuierungen des Gebäudes
durchgegeben werden und besitzt eigene Akkumulatoren, die den Betrieb bei Netzausfall für die von den
gesetzlichen Bestimmungen und dem Brandschutzprojekt vorgesehene Zeit garantieren.
Die Beschallungsanlage kann auch für die Hintergrundbeschallung mit Musik und/oder Durchsagen verwendet
werden. Auf alle Fälle haben bei Eintreten einer Gefahrensituation die Sicherheitsdurchsagen höchste Priorität
gegenüber jegliche andere gerade durchgegebenen Inhalte. Die Kontroll- und Steuereinheit wird im Technikraum,
im Erdgeschoß des Gebäudes eingebaut. Die Schaltmatrix für die Verwaltung der Anlage ist ausgestattet für eine
eventuelle Fernbedienung.
Die Anlage verfügt über eine Selbstüberwachungsfunktion, die eventuell vorkommende Fehlfunktionen auf den
Ausgangsleitungen zu den Beschallungskörpern, der Endverstärker und des Systems im Allgemeinen anzeigt.
An einer festzulegenden Stelle wird ein Mikrofon angebracht, das absolute Priorität gegenüber jegliche andere
gerade durchgegebenen Inhalte besitzt. damit die Einsatzkräfte (VVF, Zivilschutz, usw.) die Möglichkeit haben
Durchsagen zu tätigen. Das besagte Mikrofon wird in eine eigene Tafel mit Bruchglas eingebaut und gut sichtbar
durch eine geeignete rote Kenntafel gekennzeichnet.
a) Allgemeine Eigenschaften
Die Anlage entspricht der Kategorie I, die Betriebsspannung beträgt konstante 100 V. Da es sich um eine
Sicherheitsanlage handelt sind die Kabel zwischen Verstärker und Schallkörper abgeschirmt und feuerfest RF 3122, mit Isolierung FG10(O)M1 0,6/1kV, gemäß Norm CEI 20-13. Die Lieferung erfolgt komplett mit allen
notwendigen Bauteilen, Verbindungen und Kabeln, um den gewünschten Betrieb, in Absprache mit der
Bauleitung, zu ermöglichen.
b) Aufteilung in Zonen
Die Anlage ist in Zonen aufgeteilt, die eine eigene Lautstärkeregelung besitzen. Die Leitungen der Anschlüsse der
Beschallungskörper enden an der Steuereinheit. Folgende Zonen sind momentan vorgesehen:
1. Baulos:
− Garage und Umkleideräume;
− Büros und Kapelle;
− Alzheimer: Gemeinschaftsbereiche;
− Alzheimer: Zimmer und Räume allgemein.
Durch die Kontrollmatrix der Anlage können verschiedene Sendungen aus verschiedenen Quellen in die jeweiligen
Zonen geschalten werden.
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c) Beschallungskörper
Die Beschallungskörper besitzen ja nach Einbauort verschiedene Eigenschaften. In der Garage und im
Außenbereich sind hervorstehenden Schallkörpern vorgesehen, mit einer Schutzart von mindestens IP 44. In den
Gemeinschaftsräumen sind Einbauschallkörper vorgesehen. Die Menge und die Verteilung der Schallkörper
müssen vor dem Einbau überprüft werden, um die Schallpegel gemäß Norm CEI 100/55 zu gewährleisten.
12) BRANDMELDEANLAGE
Ausgeführt wird eine automatische Brandmeldeanlage mit verschiedenen Meldertypen, je nach Einsatzort.
Alle Sensoren, so wie auch die manuellen Druckknöpfe, sind einzeln adressierbar und werden an eine einzige
Zentraleinheit angeschlossen. Die Zentraleinheit steuert die verschiedenen Signalisierungseinheiten (Sirene,
Telefonwähler, usw.), sowie die Aktuatoren (Türhaltemagnete, Rauchabzüge) entsprechend der eingehenden
Alarmmeldungen. Die neue Anlage entspricht den Vorschriften der Norm UNI 9795, die einzelnen
Komponenten genügen den Vorgaben der Normen EN54.
Der Bereich, in dem Alarm ausgelöst wurde, muss auf dem Display der Zentrale, sowie auf den Zweigstellen
mit klaren und unverwechselbaren Mitteilungen angezeigt werden. Die Mitteilungen müssen den Angaben
entsprechen, wie sie in den Übersichtsplänen angegeben sind, die im Bereich der Zentrale und der
Zweigstellen angebracht sind.
a) Bestehende Anlage
Gegenwärtig besitzt das Seniorenheim eine Brandmeldeanlage, dessen Zentrale im bestehenden Technikraum,
im Erdgeschoss des Gebäudes eingebaut ist. An die Zentrale sind die Schleifen der adressierbaren Sensoren
und Meldeknöpfe, sowie die traditionellen Sensoren im Bereich der Küche angeschlossen, sie steuert die
Alarmgebung und die Türhaltemagnete der Brandschutzbereiche.
Die Zentrale ist veraltet und nicht mehr betriebssicher, deshalb ist im 1. Baulos deren Austausch vorgesehen.
Ausgeschlossen bleibt vorerst die Erneuerung der Brandmeldeanlage im Bereich des Seniorenheimes, der von
den Bauarbeiten nicht betroffen ist.
b) Alarmzentrale
Die neue Alarmzentrale muss mit den Komponenten der bestehenden Anlage kompatibel sein und durch
geeignete Erweiterungsvorrichtungen für die bestehenden Meldeschleifen, digitale Ein- und Ausgänge,
Programmierung usw. die Funktion der alten Anlage übernehmen und die ordnungsgemäße Funktion der
neuen Anlage, gemäß Projekt gewährleisten. Die neue Zentrale wird an Stelle der bestehenden Zentrale im
Technikraum, im Erdgeschoss des Gebäudes, eingebaut und erfüllt alle Vorgaben der Norm EN 54.
c) Zweigstellen
Die Alarm-Anzeige muss den Herkunftsbereich des Alarms übersichtlich mittels der Zweigstellen anzeigen. Die
Paneele werden an der Empfangstheke im Erdgeschoß und an den medizinischen Stützpunkten jedes Stockwerkes
angebracht. Die Steuereinheit muss die Meldungen sowohl autonom, als auch auf Abfrage des Bediensteten
abarbeiten und anzeigen. Das Display des Steuergerätes muss eine klare Unterscheidung zwischen Alarm,
Fehlermeldung, Information und „außer Dienst“ ermöglichen, sowie die Steuerbefehle für Stummschaltung und
Rücksetzen unterstützen.
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d) Rauchmelder
Der Rauchmelder muss eine gleichförmige Reaktion auf alle typischen Rauchgase aufweisen, wie sie bei
einem offenen Brand mit Rauchgasentwicklung und Schwelbrände entstehen. Die Melderkammer muss alle
sichtbaren Räuche, dunkler Rauch eingeschlossen, feststellen. Der Rauchmelder muss den Normen EN 54-7/9
entsprechen und den Testrauch TF1 (offenes Holzfeuer) feststellen können.
e) Manuelle Alarmauslösung
Für die Alarmauslösung muss das Bruchglas ohne Hilfe von Sonderwerkzeug bersten können. Das
Bruchfenster muss derart ausgelegt sein, dass derjenige, der den Alarm auslöst, nicht verletzt wird. Der
Druckknopf muss in der Lage sein die Kurzschlüsse auf der Melderleitung zu unterbrechen, damit die
Funktion der anderen Druckknöpfe auf derselben Leitung nicht beeinträchtigt wird.
13) SONDERANLAGEN ALZHEIMER-EINHEIT
Für die Verwaltung, Sicherheit und Überwachung der Klienten werden im Bereich, in dem die neue
Alzheimer-Einheit untergebracht wird, folgende Sonderanlagen ausgeführt:
a) Pflegerrufanlage
Ausgeführt wird eine Rufanlage gemäß Norm DIN/VDE 0834, für Spitäler, Seniorenheime und Pflegeheime.
Das System ermöglicht dem Dienstpersonal folgenden Funktionen:
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Rufsignal vom Klientenbett;
Alarmauslösung in den Bädern der Zimmer und der Gemeinschaftstoiletten;
Erfassung ob sich der Gast im Bett befindet;
Ruferkennung und Stummschaltung vor Ort;
Leuchtanzeige für die Rufquellenbestimmung;
Ereignisspeicher.
Die Gerätschaften des Systems werden im Schaltschrank Q15 eingebaut, der sich in der Direktion der
Alzheimer-Einheit befindet, wo auch die Anzeige- und Steuertafel der Anlage eingebaut wird.
Die Anlage wird mit der automatischen Beleuchtungsanlage verbunden, damit in den Nachtstunden das
Nachtlicht in der Nähe der Toilettentür der jeweiligen Zimmer eingeschaltet wird, sobald der Sensor feststellt,
dass der Klient das Bett verlässt.
Die Anlage muss auch die Notrufe aus den Behindertentoiletten entgegennehmen, die im Erdgeschoß des
neuen Gebäudes errichtet werden.
Die Verbindung der Gerätschaften erfolgt über einen dedizierten, erweiterbaren BUS. Das System muss frei
programmierbar sein, um die benötigten Funktionen bereitzustellen und den softwaremäßigen
Zusammenschluss mit anderen Überwachungssystemen und Fernanzeigen zu ermöglichen.
b) Videoüberwachung
Ausgeführt wird eine Anlage für die Überwachung der Klienten der Alzheimer-Einheit in den einzelnen
Zimmern, Gemeinschaftsräumen, sowie Innen- und Außenpassagen. Die Anlage besteht aus
Überwachungskameras, die über das Ethernet-Netzwerk verbunden und gespeist werden und eine hohe
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Empfindlichkeit aufweisen, um auch bei geringer Helligkeit Bilder liefern zu können. Je nach
Aufnahmebedingung ist der Einbau verschiedener Kameratypen vorgesehen:
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In den Klientenzimmern werden hochempfindliche S/W-Kameras verwendet;
In den Durchgängen werden Farbkameras mit verschiedenen Optiken, je nach Bildausschnitt,
eingesetzt;
In den Gemeinschaftsräumen kommen Farbkameras mit 360° Aufnahmewinkel und eingebautem
Bildprozessor zum Einsatz;
Im Außenbereich erden Kameras mit 90°-Weitwinkeloptik und Schutzart IP 65 verwendet.
Die Bilder der Kameras gelangen über einen switch direkt zum NAS oder PC/Server, ohne dass eine
Aufnahmesoftware benötigt wird. Für das Abspielen der Aufnahmen ist im Kontrollraum der Einbau eines
PCs mit aktueller Hardware vorgesehen, komplett mit Betriebssystem und Videoverwaltungs- und
Anzeigesoftware, komplett mit den Lizenzen, sowie 2 LCD-Farbmonitore zu 21“ mit einer Auflösung von
1680 x 1050 Punkten.
c) Zugangskontrolle
Für die Zugangskontrolle zur Alzheimer-Einheit ist eine Anlage vorgesehen, die über eine Zahlentastatur und
Zahlenkombination den Zugang zum Sicherheitsaufzug, zur gesicherten Stiege und zur Haupttreppe der Einheit
ermöglicht. Die Türen werden durch Magnete geschlossen gehalten, die eine Haltekraft von 300 kg besitzen
und durch die Tastaturen, die innerhalb und außerhalb der jeweiligen Türen angebracht sind, geöffnet werden
können. Die Überwachung erfolgt durch die Brandmeldeanlage, die im Notfall automatisch die Türen
entriegelt, um den anwesenden Personen die Flucht nach Außen zu ermöglichen.
d) Vorbereitung für die Durchgangskontrolle und die Klienten der Alzheimer-Einheit
Ausgeführt werden alle Vorbereitungen für die Erweiterung der Durchgangskontrolle und Überwachung der
fluchtgefährdeten Klienten im Bereich der neuen Alzheimer-Einheit, die gegenwärtig realisiert wird. Die
Vorbereitungen bestehen hauptsächlich aus:
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Daten- und Versorgungsanschlüsse der Zugangsknoten (access point) des WiFi-Netzes;
Versorgungsanschlüsse der WiFi-Gerätschaften für die Durchgangskontrolle;
Vorbereitung für die Verbindung des Pfleger-Rufsystems mit der WiFi-Anlage.
14) ANLAGEN
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R2_A1 Überprüfung des Blitzschutzes gemäß CEI 81-10;
R2_A2 Dimensionierung der Stromleitungen;
R2_A3 Beleuchtungstechnische Berechnungen.
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