Dave Cross band L’Aquila 18 febbraio 2008 – ore 21,30 Cinema Massimo – biglietto € 15,00 Info: www.suonoimmagine.it Tra musica rock e violino c'è sempre stato un legame particolare. Forse perché la storia racconta che in fondo i due universi sono sempre stati irrimediabilmente attratti l'uno dall'altro: la musica rock ha cercato più volte un connubio con il violino, quasi volesse provare ad acquisire, per suo tramite, una sorta di legittimazione dei suoi istinti più scapigliati; il violino, dal canto suo, si è lasciato coinvolgere spesso e volentieri nelle composizioni selvagge della musica rock, ben felice di mettere alla prova le sue calde sonorità. Un rapporto suggellato, già a partire dalla fine degli anni sessanta, da nomi come quello di Simon House, violinista psichedelico con High Tide, Hawkind e David Bowie, dal magico Jean-Luc Ponty e Jerry Goodman (Mahavishnu Orchestra), Eddie Jobson (Roxy Music, Zappa, UK, Jethro Tull), Graham Smith (String Driven Thing, Van Der Graaf), David Ragsdale (Kansas), per non dimenticare il nostro Mauro Pagani della PFM. David Cross è un nome che gli amanti del rock progressivo certamente ricordano per il suo contributo nei King Crimson di Robert Fripp. Tra il 1972 e il 1974, infatti, Cross contribuisce insieme al batterista Bill Bruford, al bassista e cantante John Wetton e allo stesso Fripp a dare vita a una delle performance più apprezzate e temerarie del progressive. Impegnato spesso anche al mellotron, oltre che al violino e alla viola, Cross rappresenta il grande elemento innovatore all'interno di una formazione capace di produrre un sound magico, irreale e allo stesso tempo aspro e tagliente, fornendo ai futuri violinisti una valida esperienza e punto di riferimento nell’ambito del rock. Le sue composizioni, oggi più lineari e metal rispetto a precedenti lavori, riducono l'impatto progressive presentando arrangiamenti orientati verso un rock di elevata fattura. Dopo l'esperienza con i King Crimson, il violinista inglese ha fatto temporaneamente perdere le sue tracce, per poi riemergere solo alla fine degli anni ottanta, con una sua casa discografica e un nuovo progetto musicale che sembra riprendere il discorso esattamente da dove era stato interrotto nel 1974. Se "Memos from purgatory" esce nel 1989 semplicemente a nome David Cross, già il successivo "The big picture" (1992) esce David Cross Band, marchio rimasto tale fino ai giorni nostri. Pur impegnato in una serie di interessanti collaborazioni, spesso a cavallo tra ambient music e colonne sonore, è proprio nell'ambito di gruppo che Cross riesce a produrre i suoi output più interessanti: trovato un mirabile equilibrio nell'ottimo "Testing to destruction" (1994), l'ex King Crimson può togliersi la soddisfazione di riunire i vecchi compagni Fripp e Wetton in "Exiles" (1998), album a cui partecipa alla voce anche un dirompente Peter Hammill. Il recente "Closer than skin" (2005) testimonia la maturità di un artista che, affinata ulteriormente la sua tecnica violinistica, offre dal vivo una performance davvero coinvolgente. Line up: David Cross: violins - Paul Clark: guitar - Arch Stanton: vocals - Mick Paul: bass - Alex Hall: keyboards - Craig Blundell : drums