Il nome Basilicata deriva da una parola greca (basilikós), che in epoca medioevale indicava il funzionario imperiale bizantino. Nel corso dei secoli a questo nome si è affiancato quello di Lucania, termine utilizzato dai Romani per indicare la regione, anticamente abitata dal popolo dei Lucani (dal latino lucus, bosco). La regione ha mantenuto questa denominazione dal 1932 al 1947, quando è stato ripristinato il nome Basilicata, con l’approvazione della Costituzione. POSIZIONE BASILICATA E CONFINI La Basilicata è situata nell’area meridionale della Penisola italiana. Confina a nord con Puglia e Campania; ad ovest con la Campania; a sud con la Calabria e, per un breve tratto, con il Mar Tirreno; ad est con il Mar Ionio e la Puglia. LO STEMMA Lo stemma della Basilicata è formato da quattro onde azzurre su campo d’argento. Le onde rappresentano i principali fiumi lucani: l’Agri, il Basento, il Bradano e il Sinni. la BASILICATA % su ITALIA 9 995 3,3% 591 001 1,0% 59 198 Superficie (kmq) Popolazione (ab.) Densità (ab./kmq) Zone altimetriche www.basilicatanet.it storia Nell’VIII sec a.C. la regione venne colonizzata dai Greci, che fondarono importanti città (Metaponto, Siris, Eraclea, Pandosia). Il popolo dei Lucani occupava la zona interna della regione. Dopo le guerre sannitiche e l’alleanza con Annibale contro Roma, i Lucani vennero sconfitti e il territorio fu lasciato in uno stato di abbandono. Per un lungo periodo la regione venne contesa da diversi popoli (Bizantini, Goti, Longobardi e Normanni) attraverso sanguinosi scontri. Successivamente fu dominata da Federico II e poi dagli Angioini. Nel Novecento, il fenomeno del brigantaggio, originato da miseria e povertà, ostacolò lo sviluppo economico e sociale della regione, favorendo l’emigrazione di buona parte della popolazione. © IstItuto ItalIano EdIzIonI atlas Per il patrimonio naturalistico della regione: LA NATURA PROTETTA - Pagg. 46-47 Nel 1990 è stato costituito il Parco Archeologico Storico Naturale delle Chiese Rupestri del Materano, esteso su 66 kmq, che tutela le abitazioni dei Sassi di Matera e le oltre 120 chiese rupestri di origine bizantina. L’Appennino lucano è un territorio molto fragile, soggetto a terremoti e frane. Dalla fine degli anni Ottanta del Novecento, sono stati scoperti consistenti giacimenti di petrolio nella Val d’Agri. Negli anni Sessanta erano stati rinvenuti giacimenti di metano nella valle del Basento. La Piana di Metaponto è stata bonificata: l’area era, un tempo, paludosa e caratterizzata dalla presenza della malaria. Leggere la carta Esteso tra Basilicata e Calabria, il Parco Nazionale del Pollino, il più grande d’Italia, ha una flora ricchissima, con specie rare come il pino loricato e una varietà particolare di peonia. Nel territorio del Parco è presente la minoranza albanese di San Costantino e San Paolo. Ambiente fisico e clima • Quale nome as sume qui l’Appen nino? Qual è il paesag gio dominante? • Dove si estend e l’unica area pianeggiante? • Su quale golfo si affaccia la co sta tirrenica? • Quali fiumi ba gnano la Piana di Metaponto? • Quale minoran za vive nel Massic cio del Pollino? • Dove sono stat i trovati i giacim enti di metano e di petro lio? • Quali sono i Pa rchi Nazionali della regione? Il territorio della regione è prevalentemente montuoso. L’unica area pianeggiante è la Piana di Metaponto, una fascia costiera che si affaccia ad est sul Golfo di Taranto. I principali rilievi (Massiccio del Pollino, 2 248 m) fanno parte dell’Appennino Lucano, che attraversa interamente l’area occidentale della regione. La maggior parte delle montagne sono formate da materiali argillosi e arenari, che favoriscono frane e fenomeni di erosione. I principali fiumi della regione (Bradano, Basento, Agri, Sinni) sfociano nel Mar Ionio. Questi corsi d’acqua sono caratterizzati da alvei molto ampi e presentano piene invernali e magre estive (carattere torrentizio). Il territorio è privo di laghi naturali ed ospita numerosi bacini artificiali (Lago di Serra di Corvo, Lago di San Giuliano, Lago di Senise, Lago del Pertusillo). Il clima è caratterizzato da inverni freddi e piovosi nella parte interna della regione; sulla costa prevalgono, invece, inverni miti ed estati calde e secche. La vegetazione della regione è piuttosto ricca e varia: è costituita da macchia mediterranea sulla fascia costiera, mentre boschi e piante ad alto fusto dominano la zona collinare; nell’ampia zona montuosa si trovano boschi di faggi, pini ed abeti bianchi. Nella pagina a fianco: I Sassi di Matera. La struttura di questi quartieri, completamente scavati nel tufo, è costituita da un intricato avvicendarsi di vicoli e scale, di grotte e piccoli palazzi signorili, di archi e di ballatoi, orti e ampie terrazze da cui affiorano, improvvisi, i caratteristici comignoli o i campanili delle chiese ipogee (sotterranee). © IstItuto ItalIano EdIzIonI atlas Basilicata 93 Popolazione La Basilicata è un territorio scarsamente abitato (591 001 abitanti) e con una densità abitativa molto bassa (59 ab./kmq). Fin dal secolo scorso la regione è stata interessata da grandi flussi migratori, diretti verso le aree più industrializzate del Nord d’Italia e i Paesi stranieri. Oggi la popolazione si è stabilizzata e, in gran parte, vive in piccoli centri isolati su alture montuose e colline. Un’area di attrazione, tuttavia, sta diventando la pianura costiera ionica, per il turismo balneare e culturale. 1 Città Potenza (68 013 ab.), capoluogo regionale, sorge nella Valle del Basento. L’area è sempre stata interessata da gravi fenomeni sismici, ed ha subìto pesanti bombardamenti durante la Seconda Guerra Mondiale. Malgrado ciò, la città conserva monumenti di grande valore artistico (il Duomo, la Chiesa di San Francesco e quella di San Michele). L’economia della città è tradizionalmente basata sull’agricoltura e sul terziario (Pubblica Amministrazione); negli ultimi anni l’attività industriale ha conosciuto un crescente sviluppo, grazie agli incentivi statali. Altro capoluogo di provincia è Matera (60 171 ab.), città moderna che conserva, però, un’affascinante parte antica (denominata i “Sassi”) dichiarata dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità. Economia La Basilicata è la prima regione del Sud d’Italia a uscire da una condizione di economia “ferma” ed è avviata verso una forte prospettiva di sviluppo. 94 Basilicata 3 4 2 La città di Potenza. 1. Teatro “Francesco Stabile” 2. Palazzo Ciccotti 3. Palazzo Comitale o Loffredo 4. Duomo San Gerardo © IstItuto ItalIano EdIzIonI atlas Attività agricole Per quanto riguarda l’agricoltura, si tenta di superare i problemi dell’aridità del terreno e dell’eccessivo frazionamento delle proprietà, attraverso la sperimentazione di nuove tecniche di coltura, che consentono ottime produzioni. Le colture principali sono quelle tradizionali dei cereali (avena e grano duro) e quelle ortofrutticole e vinicole (il vino Aglianico del Vulture). Queste colture si concentrano nelle aree più ricche di acqua: Piana di Metaponto, Valli dell’Ofanto e dell’Agri. L’allevamento dei caprini e degli ovini è praticato nelle aree montane. Attività industriali Lo sfruttamento delle risorse energetiche del sottosuolo, come il metano e il petrolio, costituisce un’attività in crescita nella Val d’Agri. Notevole importanza hanno le aree industriali di Potenza e della Valle del Basento, il modernissimo stabilimento FIAT di Melfi e il settore dei mobili (divani). Importanti sono anche i distretti industriali della corsetteria (Lavello) ed agroalimentare (Vulture). I servizi Il settore terziario si sta avviando verso prospettive importanti con la creazione di nuove facoltà universitarie e di laboratori di ricerca (Laboratorio del CNR a Tito Scalo, il Centro Geodesìa Spaziale e il Parco Scientifico e Tecnologico a Matera). In crescita è anche il turismo, in particolare quello artistico e culturale (Sassi di Matera, Eraclea, Metaponto e tutti i luoghi della Magna Grecia). Deve essere, invece, ulteriormente valorizzato il patrimonio ambientale (Parchi Nazionali del Pollino e della Val d’Agri). © IstItuto ItalIano EdIzIonI atlas Il punto sulle conoscenze • Perché la regione è stata ed è tuttora chiamata anche Lucania? • Su quali mari si affaccia? • Perché i centri abitati sono generalmente arroccati sulle alture? • Dove si estendono le aree più produttive per l’ortofrutticoltura? • Dove sono concentrate le aree industriali in sviluppo? E i distretti industriali? • Dove si sono trovate ingenti risorse energetiche del sottosuolo? • A quale glorioso periodo storico della Basilicata è legato principalmente il turismo archeologico? Basilicata 95