Bilancio - Vitrociset

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Bilancio Consolidato e della Relazione sulla Gestione al 31.12.2014
Vitrociset S.p.A.
Sede legale in Roma - Via Tiburtina, 1020
Cap. Soc. Euro 82.000.000,00
Reg. Imprese Roma e Codice fiscale N. 00145180923
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INDICE
INDICE ............................................................................................................................................................................ 2
PROFILO DEL GRUPPO ........................................................................................................................................... 3
SINTESI DEI RISULTATI DEL GRUPPO ................................................................................................................ 7
QUADRO MACROECONOMICO ....................................................................................................................... 8
ACQUISIZIONI COMMERCIALI DEL GRUPPO .......................................................................................................................... 10
BACKLOG ............................................................................................................................................................................................... 16
LE PRINCIPALI SOCIETA’ DEL GRUPPO .......................................................................................................... 17
ANDAMENTO DELLA GESTIONE CONSOLIDATA ................................................................................................................ 22
ATTIVITA’ DI RICERCA & SVILUPPO ED INVESTIMENTI........................................................................... 31
INFORMAZIONI RELATIVE AL PERSONALE DI GRUPPO ....................................................................... 36
ATTIVITÀ INTERNAL AUDITING ........................................................................................................................ 37
PRINCIPALI CATEGORIE DI RISCHI AZIENDALI ........................................................................................... 38
FATTI DI RILIEVO AVVENUTI DOPO LA CHIUSURA DELL’ESERCIZIO ............................................. 39
EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE ......................................................................................... 40
BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2014 ................................................................................................................... 44
NOTA ILLUSTRATIVA AI PROSPETTI CONTABILI CONSOLIDATI......................................................... 53
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RELAZIONE SULLA GESTIONE
PROFILO DEL GRUPPO
Il Gruppo Vitrociset SpA (www.vitrociset.com) è tra i primi gruppi privati italiani ad operare su sistemi critici ad
elevata complessità tecnologica a cui sono richiesti i più alti livelli di affidabilità, disponibilità e sicurezza, quali i
sistemi mission-critical, business-critical o life-critical per la difesa della nazione, per il contrasto alla criminalità ed
al terrorismo, per le applicazioni spaziali, per il trasporto di merci e passeggeri.
Attivo da oltre 40 anni sul mercato nazionale ed internazionale, il Gruppo fornisce, sia per applicazioni civili che
militari, “high quality services and solutions” ad imprese, amministrazioni pubbliche, agenzie governative e
organizzazioni, con l’obiettivo di creare rapporti di lunga durata basati su competenza, qualità, serietà e
professionalità.
Nel corso del 2014 il Gruppo ha varato un nuovo modello organizzativo per allineare la sua capacità
commerciale e operativa ai suoi ambiziosi obiettivi di sviluppo - principalmente in ambito internazionale - e di
crescita di redditività, investendo, nel contempo, nella realizzazione di prodotti innovativi ad elevato valore
aggiunto in settori la cui domanda è in crescita, come, ad esempio, la cybersecurity delle infrastrutture critiche,
il modeling & simulation applicato all’addestramento, la portualità e la logistica delle merci, le smart cities.
La nuova organizzazione è stata disegnata con l’obiettivo di porre i Clienti al centro della strategia aziendale,
focalizzando l’offerta di prodotti e servizi, gli investimenti in innovazione e, più in generale, le azioni competitive
sulle reali esigenze dei mercati nei quali opera. In particolare, per la Capogruppo essa si sviluppa,
principalmente, nell’adozione di un modello basato su 4 Business Units – Defence, Homeland Security, Space &
Transport, Government & Industries - nell’ambito delle quali vengono chiaramente definite le funzioni e
attribuiti gli obiettivi, in termini sia di sviluppo del relativo mercato che di marginalità, e misurate le performance
attraverso un articolato sistema di indicatori (KPIs).
Ogni BU della Capogruppo, oltre a gestire l'intero ciclo di vita delle iniziative di propria competenza - dalla fase
di Business Development, Offerta e Acquisizione fino alla Gestione, Delivery, Commissioning e Service - ha la
responsabilità delle relative iniziative di Ricerca & Sviluppo acquisite dal Corporate R&D Centre del Gruppo, la
struttura internazionale con sede a Roma che opera nell’ambito di programmi finanziati nazionali ed europei.
Ciascuna BU, inoltre, nella sua proiezione internazionale è supportata dalla Direzione Corporate International
Development, che opera in maniera trasversale rispetto all’offerta attraverso una organizzazione geografica.
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Di seguito la rappresentazione dei principali KPIs derivanti dall’adozione dei Principi Contabili Internazionali
associati al modello di business utilizzato dal Gruppo nel 2014:
In continuità con la politica avviata negli anni precedenti, il Gruppo ha ulteriormente qualificato il suo
portafoglio prodotti/servizi che, oltre ad evidenziare le capacità storiche del Gruppo nella ingegneria e nella
integrazione di sistemi e nella erogazione di servizi, presenta un ben definito catalogo prodotti, sviluppato dalla
sintesi tra le esperienze maturate nei progetti e gli investimenti in Ricerca e Sviluppo già avviati fin dal 2012.
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Tale portafoglio d’offerta, innovativo, sia dal punto di vista degli ambiti che delle funzionalità proposte e
competitivo, sia sul fronte dei costi e che del time to market, si basa su un insieme di “cross competencies & key
enabling technologies” che rappresentano il reale differenziale del Gruppo Vitrociset e consentono allo stesso
lo sviluppo di soluzioni distintive rispetto alla concorrenza basate sui più moderni paradigmi tecnologici.
Competenze
“cross”
Shared competences
across Business Units
DEFENSE
HOMELAND
SECURITY
SPACE &
TRANSPORT
GOVERNMENT
& INDUSTRIES
SYSTEM INTEGRATION
COMMAND & CONTROL
DECISION SUPPORT MAKING
MODELLING, SIMULATION & TRAINING
REAL TIME DATA FUSION & BIG DATA ANALYTICS
INTEGRATED PHYSICAL & CYBER SECURITY
TELECOMMUNICATION NETWORKS & INFORMATION TECHNOLOGY
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Per quanto riguarda il processo di internazionalizzazione del Gruppo, avviato negli esercizi precedenti, lo stesso
ha subito nel corso del 2014 un ulteriore sviluppo avente l’obiettivo di diversificare i mercati di sbocco, specie
nell’ambito di una quadro congiunturale instabile di cui si dirà in seguito. La policy del Gruppo alla base del
processo di internazionalizzazione rimane sempre incentrata sulle seguenti condizioni: i) un definito livello di
scala industriale; ii) la disponibilità di prodotti con elevati contenuti qualitativi e iii) la presenza di una struttura
commerciale sufficientemente articolata nei paesi target. Tale processo, per essere efficace, deve essere
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accompagnato dallo sviluppo della gestione finanziaria e dei rischi in modo da consentire al Gruppo di
affrontare i mercati internazionali in presenza di una situazione finanziaria sana e patrimoniale solida.
L’attività del Gruppo è svolta attraverso una presenza sul territorio italiano ed internazionale coordinata
dall’Head Office di Roma. In particolare, in Italia, oltre a Roma, la Società è presente a Cagliari, Napoli e Milano,
mentre in ambito internazionale ha sedi in Belgio, Olanda, Francia, Germania, Turchia, Arabia Saudita, Kenya,
Guyana Francese e Malesia. Da segnalare, in linea con il processo di internazionalizzazione sopra descritto, che
il Gruppo nel corso del 2014 ha aperto un Sales Office in Malesia ed ha trasformato il Sales Office costituito in
Turchia in Branch Office ritenendo la Turchia uno dei paesi “target” nell’ambito della strategia di
internazionalizzazione, grazie anche all’ottimo posizionamento della Capogruppo nel paese a fronte dei
programmi svolti ed in corso di esecuzione.
Nel corso del 2015 sono previste ulteriori iniziative di sviluppo che mirano a rafforzare la presenza del Gruppo
Vitrociset nei paesi di seguito riportati ed in quelli limitrofi ritenuti di interesse tattico-strategico.
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SINTESI DEI RISULTATI DEL GRUPPO
Il grafico seguente e la successiva tabella presentano una comparazione tra il 2013 ed il 2014 dei principali
indicatori economici, patrimoniali e finanziari:
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QUADRO MACROECONOMICO
Prima di presentare i risultati del bilancio 2014 si ritiene opportuno illustrare brevemente il contesto
macroeconomico nell’ambito del quale il Gruppo ha operato caratterizzato da un ciclo internazionale a
“doppia velocità”. Il tasso di crescita delle economie emergenti ha, infatti, evidenziato un indebolimento rispetto
al passato, per contro, la fase recessiva europea si è finalmente arrestata, mostrando alcuni flebili segnali di
ripresa nell’ultimo trimestre del 2014 caratterizzato da una crescita del Pil dell’1,3% rispetto allo 0,7% del
trimestre precedente. Per quanto riguarda l’economia italiana, la contrazione del Prodotto Interno Lordo è
continuata anche nel 2014, segnando una variazione annuale pari a -0,4%, seppur più contenuta rispetto ai
dati precedenti. Tale scenario ha determinato un impatto sul valore assoluto di alcuni principali indicatori, come
evidenziato dalla precedente tabella, a fronte di un mantenimento/miglioramento di certi KPIs percentuali.
Il differenziale nella ripresa dell’Eurozona rispetto a quella delle altre economie caratterizzerà, in base alle
previsioni OCSE, anche il 2015, anno in cui la crescita dovrebbe mantenersi solida negli Stati Uniti, Regno Unito
ed India a fronte di una moderata ripresa in Giappone, nei paesi dell’Eurozona ed in Brasile. Tali prospettive di
crescita potrebbero, tuttavia, essere ridimensionate dai persistenti problemi strutturali di alcune economie
emergenti. In particolare, la Cina potrebbe essere chiamata a gestire: i) il rischio di deterioramento economico
prodotto dal c.d. “hard landing” che potrebbe determinare un'improvvisa ed importante flessione del tasso di
crescita del paese; ii) la lenta trasformazione del modello di sviluppo industriale voluto dalle autorità, volto a
favorire i consumi interni; iii) le potenziali problematiche derivanti dai “non performing loans” che potrebbero
avere significativi impatti sulla crescita del paese. Altri fattori di potenziale ridimensionamento delle stime di
crescita potrebbero essere rappresentati dalla situazione della Grecia, dai conflitti in Ucraina, Libia e Medio
Oriente, dal deterioramento della situazione economica e finanziaria in Russia e dal rischio di default del
Venezuela legato anche ai minori ricavi derivanti dalle esportazioni di petrolio. L’indebolimento del ritmo di
espansione delle economie emergenti ha, tra l’altro, contribuito a determinare la contrazione dei prezzi delle
materie prime avvenuta nel corso del secondo semestre del 2014 e nella prima parte del 2015.
A supporto delle prospettive di crescita, da segnalare la contestuale presenza di diversi fattori “esogeni” in
grado di fornire impulso alla stessa crescita quali: i) la diminuzione delle quotazioni del petrolio che si sono
sostanzialmente dimezzate anche a causa dell’apprezzamento del dollaro e del mancato taglio della
produzione da parte dei paesi Opec, quotazioni destinate a riprendere gradualmente quota in linea con le
prospettive di crescita dell’economia mondiale; ii) il deprezzamento del cambio dell’euro verso il dollaro che
dovrebbe costituire un fattore di rilevante sostegno alle vendite sui mercati esteri; iii) le misure poste in campo
dalla Banca Centrale Europea attraverso il “Quantitative Easing” volte a fornire al sistema la liquidità necessaria
per rilanciare i prestiti e, conseguentemente, gli investimenti. In particolare, le nuove misure di politica
monetaria poste in atto da parte della banca Centrale Europea, hanno di fatto prodotto la fine del periodo di
“Credit Crunch” che aveva determinato effetti distorsivi sugli investimenti, sull’accesso al credito da parte delle
famiglie e delle imprese. Si ritiene, inoltre, che tali misure contribuiranno a mitigare i rischi connessi con un
periodo eccessivamente lungo di bassa inflazione.
Sul fronte dell’economia mondiale, il trend di consolidamento della ripresa – come sopra indicato – si prevede
possa essere trainato dalla ripresa negli Stati Uniti basata sull’aumento dei consumi e degli investimenti sia da
parte dei privati che delle aziende, Per quanto riguarda l’India, il paese ha avviato un processo di riforme
strutturali a sostegno degli investimenti, beneficiando di un minor onere legato all’approvvigionamento dei
prodotti energetici. Il Giappone sta beneficiando della favorevole dinamica dei prodotti petroliferi ed ha avviato
riforme tali da incentivare la crescita degli investimenti. Il trend di tali nazioni si prevede possa contribuire a
mitigare i problemi strutturali sopra evidenziati legati alle dinamiche di alcuni paesi emergenti.
Su fronte Europeo, le prospettive per il 2015 risultano favorevoli in base al combinato effetto dei fattori esogeni
sopra descritti, associato alle riforme strutturali che i paesi dell’Eurozona effettueranno nel corso dell’anno. In
particolare, tra i paesi “trainanti” oltre alla Germania, la cui crescita è prevista ad un tasso inferiore rispetto al
passato, ed alla Francia, da segnalare il miglioramento del rating della Polonia (Standard & Poor's ha
recentemente alzato l’outlook sul rating assegnato al paese a “positivo” confermando le valutazioni di lungo e
breve termine in considerazione dell’attesa crescita dei livelli di reddito nel paese). Per la Polonia, peraltro, è
previsto per il 2015 un incremento del budget destinato al settore della Difesa.
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Per quanto riguarda l’Italia, il 2014 in base ai dati pubblicati dall’Istat, si è chiuso con un prodotto interno lordo
pari a -0,4% che ha evidenziato una minore contrazione rispetto al dato 2013. Il Pil per il 2015 si prevede possa
attestarsi a +0,7%, dato che conferma la previsione di chiusura della fase recessiva che ha caratterizzato gli
esercizi precedenti, crescita influenzata, alla stessa stregua del quadro riferito all’Eurozona, dall’evoluzione
positiva della componente internazionale, dal deprezzamento dell’euro e dalla ripresa della domanda interna
sostenuta dalla riduzione dei prezzi dei prodotti petroliferi e dal miglioramento delle condizioni di accesso al
credito. La presenta di tali elementi consentirà di rinsaldare la fiducia delle famiglie e delle imprese, volano
necessario per la crescita della spesa e degli investimenti. Per quanto riguarda il mercato del lavoro, il tasso di
disoccupazione ha raggiunto nel corso del 2014 il livello del 12,7%, livello che si ritiene possa essere destinato a
ridursi nel 2015 al 12%. per quanto sopra detto.
In chiusura di queste considerazioni risulta imprescindibile - per poter entrare in una fase di ripresa sostenibile che nel corso del 2015 siano ulteriormente consolidate le misure a sostegno della crescita. Quanto sopra si
potrà realizzare attraverso la realizzazione di ulteriori riforme strutturali che consentano un recupero di
competitività, attraverso il mantenimento/miglioramento delle condizioni di accesso al credito grazie alla
politica monetaria della Banca Centrale Europea ed, in definitiva, attraverso la ripresa degli investimenti pubblici,
anche a fronte del congelamento previsto nel DEF 2015 del Fiscal Compact, ovvero dello slittamento del
pareggio di bilancio al 2017 e l’indicazione di un obiettivo per il deficit intorno al 3% per il 2015. Tali misure si
tradurranno di fatto in una politica di bilancio meno restrittiva a sostegno della crescita, realizzabile anche
attraverso un maggiore ricorso ai fondi strutturali messi a disposizione dall’Unione Europea.
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ACQUISIZIONI COMMERCIALI DEL GRUPPO
L’esercizio 2014 si è chiuso registrando un livello di acquisizioni pari ad Euro 201,6 milioni circa. Per quanto
riguarda la Capogruppo, la stessa ha registrato un miglioramento del livello degli ordini rispetto al dato
consuntivato nel corso del 2013, con particolare riferimento alle BU Defence. Sul fronte delle società estere la
Vitrociset Belgium ha contribuito ad un incremento del valore complessivo delle acquisizioni confluite nella
tabella sottostante nell’area Space & Transport. Di seguito la ripartizione delle acquisizioni per singola area:
Per quanto riguarda la consistente riduzione registrata nell’area Homeland Security rispetto al livello delle
acquisizioni 2013, occorre precisare che il valore delle acquisizioni del precedente esercizio conteneva il
contratto sottoscritto dalla Capogruppo con la Guardia di Finanza a completamento del ciclo di
ricontrattualizzazioni pattuite nell’ambito dell’accordo transattivo del 2010 riguardante la vicenda EDA. Il dato
pro-forma riferito al 2013, riclassificato al fine di consentire il corretto raffronto con il livello delle acquisizioni del
2014, porterebbe ad un risultato del comparto produttivo opposto, ovvero ad una crescita del livello di
acquisizioni rispetto a quelle “normalizzate” riferite all’esercizio 2013, pari in valore assoluto ad Euro 33 milioni
circa corrispondenti in termini percentuali ad un incremento del 21%.
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PRINCIPALI COMMESSE ACQUISITE DALLA CAPOGRUPPO
MINISTERO DELLA DIFESA (NAMSA)
Servizi di supporto tecnico e logistico per il Poligono Interforze di Salto di Quirra
Contratto avente per oggetto i servizi di supporto Tecnico e Logistico presso il Poligono Militare Interforze di
Salto di Quirra (PISQ) per l’anno 2015. Le attività principali consistono nella manutenzione di Hardware e
Software, attività di supporto operativo, ingegneristico, tecnico e logistico.
ESERCITO ITALIANO
Sistema Integrato per l'Addestramento Terrestre (SIAT)
Il contratto riguarda le attività aggiuntive richieste dalla Direzione Armamenti Terrestri, nell’ambito del
contratto acquisito in esercizi precedenti, relative alla realizzazione dei centri di addestramento basati sulla
simulazione per l'Esercito Italiano. In particolare, il contratto include lo sviluppo, nell’ambito del programma
SIAT, di nuove capacità volte ad adeguare l’addestramento del personale militare in ambiente “Live” e
“Constructive”, integrando e completando quanto già avviato attraverso il contratto inziale sottoscritto nel
corso del 2010.
LOCKHEED MARTIN
JSF F-35 RFCT Adapter set (LRIP 7)
Il contratto aggiudicato alla Vitrociset nell’ambito del Programma Internazionale F-35 Joint Strike Fighter (JSF)
riguardante la produzione del Radio Frequency Cable Tester (RFCT). Il sistema RFCT, progettato e realizzato
interamente dalla Vitrociset, consiste in un equipaggiamento portatile di altissima valenza tecnologica, utile per
effettuare test nell’ambito del ground support anche in condizioni ambientali estreme.
AERONAUTICA MILITARE ITALIANA (NETMA – NATO)
Estensione servizi per l’automazione dei processi tecnico-logistici dell’AM
Il contratto, assegnato da NETMA, riguarda le attività ed i servizi relativi alla gestione del sistema IT e di help
desk, oltre alla manutenzione correttiva ed evolutiva del software applicativo, alla manutenzione delle
postazioni di lavoro e delle reti LAN ed alla gestione dei magazzini automatizzati realizzati nell'ambito del
programma. Sono previsti, inoltre, servizi di trasporto materiali intra ed inter base e servizi di consulenza per gli
utenti del sistema.
MINISTERO DELLA DIFESA
Servizi di supporto tecnico sistemistico C4 Difesa
Contratto avente per oggetto i servizi di supporto Tecnico Sistemistico di governo della infrastruttura integrata
della Difesa in supporto del Comando C4 Difesa, l’organo preposto alle attività gestionali volte a garantire
l’efficienza delle funzioni di Comando, Controllo, Telecomunicazioni ed Informatica nell’ambito dell’Area
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Tecnico Operativa interforze, Tecnico Amministrativa centrale della Difesa e della Magistratura Militare.
L’appalto, per questa prima trance, consta anche della manutenzione hardware dei sistemi della Difesa e della
fornitura di servizi di alto livello professionale per lo sviluppo di nuovi progetti.
SITA per il Ministero dell’Interno
BSC Italy – Business Continuity IT Infrastructure Maintenance
Il progetto BCS “Border Control System Italia”, ha lo scopo di fornire informazioni relative a tutti i dati dei
passeggeri che devono raggiungere l'Italia, a partire dal momento del loro check-in, nonché di verificare tali
dati attraverso il sistema informativo delle Forze di Polizia; Nell’ambito del sistema BCS, Vitrociset ha sviluppato
il sistema CATM (Civil Air Traffic Monitoring) che fornisce un sistema di “frontiera virtuale” dello spazio aereo
italiano.
GUARDIA DI FINANZA
Fibra ottica Fase 3 fondi Frontex
Il contratto prevede la realizzazione di collegamenti in fibra ottica, l’installazione e l’attivazione di apparati dati
su 32 comandi di frontiera della GdF.
CENTRE NATIONAL D’ETUDES SPATIAL
CPI 2015
Il contratto riguarda l’assistenza tecnico-operativa dei sistemi di Localizzazione (Radar di Tracking),
Meteorologia e Telecomandi, operativi presso il Centro Spaziale Guyanese, a supporto dei lanci Ariane 5,
VEGA e Soyouz. In tale contratto, VITROCISET agisce in qualità di Prime Contractor, capofila di
un’organizzazione industriale definita in sede contrattuale, comprendente Società Italiane (Telespazio) e
Internazionali (GTD Spagna e ROVSING Norvegia
EUROPEAN SPACE AGENCY
Rinnovo Estec Frame 2015
Il contratto di supporto ingegneristico ai vari direttorati dell’ESA gestito dal centro ESTEC di Noordwijk è giunto
al terzo rinnovo. Il volume di attività svolte da VITROCISET Belgium e dai suoi sottocontraenti (TERMA, SAS,
WYLE) in questi anni è cresciuto costantemente. Il contratto giungerà a termine a fine 2016, ed è prevista una
gara per il rinnovo nell’arco dello stesso 2016. La fornitura riguarda soprattutto attività per i direttorati TEC
(Technical Directorate), SCI (Science), HSF (Human Space Flight), EOP (Earth Observation Programme) e sono
erogate principalmente nei centri di ESTEC (NL), EAC (DE) e ESOC (DE).
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ENAV
CCN WP6 2014
Il programma è articolato in Work Package (WP), Il WP1 riguarda la progettazione, realizzazione, installazione
ed avviamento operativo del prodotto ATM di nuova generazione. Nell’ambito del WP2 sono previste le
necessarie attività di adeguamento che deriveranno dalla contemporanea realizzazione del programma
SESAR (nuove funzionalità e future “Implementing Rules”), nonché da tutte le altre eventuali esigenze
operative di ENAV che si concretizzeranno nel corso della vigenza contrattuale.
OTE - Grecia
Sistemi di comunicazione radio-costiera
Il contratto riguarda l’ammodernamento delle infrastrutture della rete “Olympia Radio”, rete di trasmissione
radio in media e alta frequenza per l’ausilio alla navigazione marittima in Grecia. Il contratto è emesso dalla
Società OTE (Hellenic Telecommunications Organization) ed ha una durata di due anni (2015-2016). Le
attività consistono nella progettazione, realizzazione e fornitura di nuovi apparati, installazione e
commissioning dei sistemi di rice-trasmissione e del centro di monitoraggio e controllo, inclusi relativi servizi di
gestione e training.
AUTORITÀ PORTUALE GIOIA TAURO
Piattaforma integrata di servizi a valore aggiunto per gli utenti e gli operatori del Porto
Il progetto si inserisce nell’ambito di una serie di importanti iniziative di rilancio del Porto di Gioia Tauro, uno
dei più importanti porti di transhipment del mediterraneo, e prevede la progettazione, la realizzazione e la
successiva gestione, di una piattaforma integrata di servizi, nota come Port Community System, mirata ad
offrire agli utenti ed agli operatori dei Porti di Gioia Tauro, di Corigliano e di Crotone, una vasta gamma di
servizi ad alto valore aggiunto
TERNA SpA
Fornitura in opera di Local Managing Systems/Physical Security per la centralizzazione degli
apparati di campo costituenti i sistemi di antintrusione e videosorveglianza
Il progetto si sviluppa nell’ambito della sicurezza fisica e prevede la realizzazione di una innovativa piattaforma
locale di gestione e controllo degli apparati di sicurezza fisica (videosorveglianza, antintrusione, controllo
accessi, antincendio, …) presenti presso le stazioni di energia di Terna sparse per il territorio nazionale al fine di
concentrarne la gestione e gli allarmi presso il Security Operating Centre di Terna SpA riportando il tutto in
una unica consolle operatore.
BANCA D’ITALIA
Evoluzione di Servizi Applicativi Generalizzati (ESAG) per lo scambio di flussi informativi
Obiettivo del progetto è la realizzazione di una piattaforma aperta, scalabile e sicura capace di fornire, in
modo generalizzato, un insieme di servizi di trasformazione, memorizzazione, monitoraggio, instradamento di
flussi/tabulati tra le applicazioni di Banca e controparti interne o esterne (es la banca Centrale Europea). In
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particolare, la piattaforma andrà a sostituire le due applicazioni sviluppate su mainframe ZOS “gestione dei
flussi di dati e dei supporti magnetici” e “gestione dei tabulati”.
AGENZIA DELLE DOGANE E DEI MONOPOLI
Integrazione dei sistemi infrastrutturali di security dell’area ampia di Gioia Tauro con i sistemi
di analisi di rischio doganali nell’ambito del progetto Sportello Unico Doganale
Il progetto prevede la realizzazione di un sistema di sicurezza evoluto per l’Area Ampia di Gioia Tauro
attraverso il quale gli operatori potranno analizzare eventi e correlare segnali provenienti dai diversi sistemi
installati, analizzare i profili di minaccia e individuare i pattern ricorrenti e significativi, mettere in relazione i dati
raccolti con quelli di analisi del rischio doganali, nonché con i “segnali deboli” provenienti dal mondo esterno,
con particolare riguardo all’attività di analisi comunemente denominata “OSINT.
AZIENDA SANITARIA LOCALE TARANTO
Fornitura di sistemi e servizi in Convenzione Consip per la centrale telefonica, la rete dati e la
copertura WiFi della ASL
La ASL di Taranto è una delle più grandi e importanti Aziende Sanitarie della Puglia. Consta di circa 20 sedi tra
primarie (dove sono presenti ambulatori ed ospedali, oltre che uffici amministrativi) e secondarie. Vitrociset ha
fornito sistemi telefonici VoIP di ultima generazione e i relativi adeguamenti della rete dati e della connettività
WiFi necessari per il corretto funzionamento degli stessi e per lo sviluppo di iniziative di sanità digitale (come la
prescrizione a bordo letto)
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PRINCIPALI COMMESSE ACQUISITE DA VITROCISET BELGIUM
TELESPAZIO SpA
PATP - CSG - TELESPAZIO (IC2)
Il contratto riguarda la realizzazione delle infrastrutture di networking per il Segmento di Terra e relativi servizi,
training e strumenti ILS & OPS nell’ambito del Programma Cosmo SkyMed di Seconda Generazione (CSG). Il
Cliente finale responsabile dell’attuazione del Programma è l’Agenzia Spaziale Italiana, mentre la Committente
diretta è TELESPAZIO, per cui VITROCISET opera in regime di subappalto. La durata del contratto si estende fino
a giugno 2018.
SPACEOPAL
CCN WP6 2014
Le attività svolte con SPACEOPAL nell’ambito del WP6 (Galileo Operations) delle attività di supporto per
Galileo riguardano principalmente la gestione dei siti remoti di Galileo, e il supporto Logistico per le attività di
manutenzione preventiva e correttiva di questi stessi siti fino a giugno 2018.
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BACKLOG
Si riporta di seguito in forma tabellare ed in forma grafica l’andamento del Backlog basato sul raffronto tra
l’esercizio 2014 ed il precedente:
I suddetti dati mostrano una consistenza finale del portafoglio lavori superiore a quanto riscontrato
nell’esercizio 2013; tale fenomeno risulta essenzialmente riconducibile ad un incremento del livello delle
acquisizioni riscontrato sia nella Capogruppo (ad eccezione dell’area Homeland Security) che, per la parte
restante, in Vitrociset Belgium.
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LE PRINCIPALI SOCIETA’ DEL GRUPPO
Il Gruppo Vitrociset è composto da società che operano sinergicamente ed in maniera complementare per
garantire soluzioni di successo e alta competitività nei settori di riferimento. In particolare:
Vitrociset SpA (Capogruppo)
La società opera in ambito civile e militare nei confronti delle imprese, amministrazioni pubbliche, agenzie
governative e organizzazioni internazionali con l’obiettivo di crescere sui mercati internazionali e rafforzare il
posizionamento nel mercato nazionale, fornendo soluzioni e servizi competitivi e duali, sintesi delle capacità di
gestione dei sistemi mission-critical, di capacità di integrazione di sistemi complessi e di sviluppo di prodotti
innovativi.
Di seguito la sintesi pro-forma IAS dei risultati economici di periodo:
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Vitrociset Belgium S.p.r.l.
La società opera nel settore dello Spazio e delle attività d’ingegneria vantando oltre 30 anni di collaborazione
continuative con le Agenzie Spaziali e gli Operatori satellitari. In base a quanto indicato in altre sezioni del
presente documento, a partire dal 2014 ed in base a quanto previsto nel piano triennale, la società è destinata
ad assumere sempre più un ruolo di “mini hub” replicando il più possibile l’offerta della Capogruppo nei
mercati presidiati dalla stessa.
La società gestisce i contratti a partire dalla fase di progettazione, realizzando e gestendo sistemi e servizi
attraverso soluzioni caratterizzate da elevati standard qualitativi, operando anche attraverso le stabili
organizzazioni localizzate in Germania ed Olanda e fornendo supporto locale all’European Space Agency e ad
altre organizzazioni.
Di seguito la sintesi pro-forma IAS dei risultati economici di periodo:
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Vitrociset France S.a.r.l.
La società svolge attività tecnico-ingegneristiche nell'ambito della Base di Lancio del Centro Spaziale e del
Progetto di Sviluppo Tecnologico della Guyana Francese.
Di seguito la sintesi pro-forma IAS dei risultati economici di periodo:
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Salaria Real Estate S.r.l.
La società è stata costituite nel 2007 con l'obiettivo principale di gestire, manutenere e valorizzare il patrimonio
immobiliare proprio e di terzi.
Di seguito la sintesi pro-forma IAS dei risultati economici di periodo:
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Tiburtina Real Estate S.r.l.
Anche questa società è stata costituite nel 2007 con l'obiettivo principale di gestire, manutenere e valorizzare il
patrimonio immobiliare proprio e di terzi.
Di seguito la sintesi pro-forma IAS dei risultati economici di periodo:
Completano il quadro del Gruppo, Vitrociset KSA (non consolidata in considerazione della irrilevante
significatività nel perimetro dello stesso consolidamento), oltre alle Stabili Organizzazioni e agli Uffici
Commerciali in Malesia, Francia e Belgio.
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ANDAMENTO DELLA GESTIONE CONSOLIDATA
L’esercizio 2014 ha segnato un ulteriore profondo cambiamento della Capogruppo che ha investito risorse
nello studio del nuovo modello organizzativo varato nel mese di marzo 2014, modello volto ad incrementare le
capacità delle aree di mercato aziendali di progettare e realizzare soluzioni “tailor-made” per i clienti, attraverso
lo sviluppo di prodotti specifici e di processi di innovazione idonei a soddisfare le necessità degli stessi clienti. La
Capogruppo, inoltre, ha avviato un processo di mappatura dell’efficienza/efficacia delle attività svolte
ricorrendo a consulenti esterni selezionati tra i “Top Players” di mercato nei rispettivi settori di specializzazione,
processo avente l’obiettivo di migliorare l’efficacia e l’efficienza aziendale con ulteriore crescita delle marginalità
delle commesse acquisite sul mercato domestico ed internazionale.
Il bilancio al 31 dicembre 2014 del Gruppo che sottoponiamo al Vostro esame ed alla Vostra approvazione
presenta un utile d’esercizio pari ad euro 2.434.136.
Di seguito si riporta l’andamento delle principali poste di bilancio:
Dati in migliaia di Euro
Il valore della produzione, determinato in base ai Principi Contabili Internazionali, presenta diminuzione rispetto
al 2013 pari ad euro 23 milioni circa, corrispondenti ad una variazione percentuale del 11%. Tale variazione
risulta riconducibile ad una diminuzione dei ricavi da vendite e prestazioni e ad una diminuzione dell’incidenza
degli altri ricavi operativi rispetto al dato del 2013 riscontrate nei dati di consuntivo della Capogruppo. In
particolare, per quanto riguarda i ricavi da vendite e prestazioni riferiti alla Capogruppo, la variazione si riferisce
prevalentemente alle aree Defence ed Homeland Security e risulta attribuibile la prima ad un rallentamento
della lavorabilità di alcune commesse di backlog, la seconda ad un livello di acquisizioni significativamente
ridotto nel 2014 con conseguente riduzione della lavorabilità correlata alle nuove acquisizioni. A tale riguardo
occorre precisare che l’esercizio 2014 è stato caratterizzato per l’area Homeland Security dal nuovo
stanziamento dei fondi 2014-2020 relativi ai seguenti comparti: i) Asylum Migration Fund (AMF); ii) Internal
Security Fund (ISF) e; iii) Agenzie (come Europol e Frontex). L’importo complessivamente stanziato a livello
europeo è pari a circa Euro 11 miliardi. In aggiunta a tale stanziamento, occorre considerare anche quanto
stanziato per lo stesso periodo 2014-2020, a livello Italiano attraverso fondi PON/POR direttamente afferenti il
comparto Homeland Security (PON Legalità), o comunque destinati a tematiche afferenti Homeland Security e
stimato pari a circa Euro 4,4 miliardi sulla base dell’ Accordo di Partenariato presentato nell’ambito del
22
Regolamento UE N.1303/2013 dal Governo italiano. Le relative Autorità di Gestione ritengono che l’utilizzo dei
suddetti fondi sia per la componente internazionale che per quella italiana, possa avvenire a partire dal
secondo semestre del 2015.
Per quanto riguarda la voce “Altri ricavi operativi”, la stessa come detto presenta una riduzione rispetto al 2013
determinata prevalentemente da un minor rilascio di fondi stanziati in esercizi precedenti.
Il grafico seguente riporta il trend dell’EBIT nel corso del biennio 2013 – 2014
Dati in migliaia di Euro
A fronte della diminuzione del valore della produzione evidenziata nel precedente grafico, riconducibile ai
fenomeni sopra descritti, si registra un miglioramento dell’EBIT del Gruppo sia in termini assoluti che percentuali
rispetto all’esercizio 2013. In particolare, l’incremento, pari a circa l’11%, risulta prevalentemente riconducibile
ad una ulteriore ottimizzazione delle politiche di procurement del Gruppo, ad un miglioramento della
marginalità a vita intera delle commesse grazie anche all’introduzione di nuovi tools gestionali in grado di
assicurare un miglior monitoraggio dell’avanzamento delle commesse, nonché alla diversa classificazione di
alcune poste di bilancio in base all’adozione dei principi contabili internazionali.
Dati in migliaia di Euro
23
Per quanto riguarda i risultati netti conseguiti dal Gruppo nel corso del biennio in esame, il trend mostra un
miglioramento pari a circa il 21%.
L’ultimo grafico inserito in questa sezione traccia l’andamento della struttura finanziaria del Gruppo nel biennio
2013-2014
Dati in migliaia di Euro
Il grafico conferma l’elevato livello di patrimonializzazione del Gruppo. L’andamento della posizione finanziaria
netta mostra un miglioramento rispetto al dato del 2013 pari ad Euro 6,7 milioni circa determinato
sostanzialmente dall’effetto combinato del rimborso da parte della Capogruppo del debito residuo pari ad Euro
20 milioni circa (al netto di una tranche pari a circa 3 milioni di euro rimborsati nel mese di gennaio 2015)
verso i Factors, rimborso previsto nell’ambito dell’accordo transattivo del 2010 riguardante la vicenda EDA, più
che compensato dai crediti finanziari vantanti dalle società di Real Estate nei confronti della Ciset . Si veda in
proposito anche quanto indicato nella sezione dedicata al commento delle poste economiche, patrimoniali e
finanziarie.
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ANDAMENTO
ECONOMICO,
FINANZIARIO DEL GRUPPO
PATRIMONIALE
E
Per quanto riguarda la situazione economica, il bilancio mette in evidenza la seguente situazione gestionale
opportunamente riclassificata e raffrontata con quella dell’esercizio precedente:
25
Principali voci del conto economico gestionale:
Ricavi – Euro 172,5 milioni: di seguito si riporta il grafico contenente la ripartizione dei ricavi per singola
Società del Gruppo:
Dati in migliaia di Euro
Il ricavi di gruppo sono ovviamente generati per la parte preponderante dalla società Capogruppo
nell’ambito della quale le aree trainanti sono, in linea con gli anni precedenti, quella della Defence, seguita
dall’Homeland Security e dall’area Space & Transport. Nell’ambito del Gruppo, la seconda società in
termini di volumi e contributo ai risultati è Vitrociset Belgium, seguita da Salaria Real Estate che, tuttavia,
opera prevalentemente attraverso attività infra-gruppo.
Altri ricavi operativi – Euro 6,9 milioni: si riferiscono quasi esclusivamente alla Capogruppo e, per la
maggior parte, al rilascio di fondi stanziati in esercizi precedenti ed a proventi straordinari contabilizzati nel
corso dell’esercizio.
Costi per Acquisti e Personale – Euro 151,8 milioni: il dato evidenzia una riduzione rispetto al valore 2013
pari a circa 19 milioni di euro, prevalentemente riconducibile alla diminuzione dei ricavi da vendite e
prestazioni riscontrata nella società Capogruppo, oltre che all’ottimizzazione delle politiche di procurement
del Gruppo. Per quanto riguarda la dinamica del costo del Personale, lo stesso risulta in diminuzione per 0,8
milioni di euro.
Ammortamenti e altre Svalutazioni – Euro 7,9 milioni:
o
o
o
la componente riferita alle immobilizzazioni immateriali pesa per circa Euro 1,6 milioni
prevalentemente rappresentati dall’ammortamento dei costi di ricerca e sviluppo delle società del
Gruppo;
la componente riferita alle immobilizzazioni materiali pesa per circa Euro 2,2 milioni corrispondenti
agli ammortamenti sugli asset immobiliari detenuti dalle Società di Real Estate del Gruppo;
la componente riferita alle svalutazioni pesa per circa 3,9 milioni e si riferisce prevalentemente alla
svalutazione delle capitalizzazioni contabilizzate dalla Capogruppo negli esercizi precedenti sulla
commessa d’investimento “Carts” in considerazione della dubbia recuperabilità futura
dell’investimento effettuato.
Altri costi operativi – Euro 5,9 milioni: risultano in diminuzione rispetto al dato del 2013 e sono
prevalentemente costituiti: i) dagli accantonamenti a fronte di rischi connessi alla gestione delle commesse e
26
dei contenzioni di natura tributaria, fiscale e del lavoro complessivamente pari per il Gruppo a circa 2,1
milioni di euro, di cui riferiti alla Capogruppo per circa Euro 1,7 milioni; ii) dagli oneri diversi di gestione
riconducibili alla Capogruppo per l’importo di 1,1 milioni di euro circa e per circa 0,6 milioni di euro alle altre
società del Gruppo; iii) dagli oneri straordinari complessivamente pari per il Gruppo a circa 2,1 milioni di
euro, di cui 0,9 milioni riferiti alla Capogruppo e 0,9 milioni relativi alla Vitrociset France e riferiti ad una
perdita legata ad una commessa completata nel 2014 dalla stessa.
EBIT (Risultato Operativo) – Euro 13,6 milioni: per effetto dell’andamento delle poste sopra descritte, il
Risultato Operativo del Gruppo registra un miglioramento rispetto al valore registrato a fine 2013. La
crescita del risultato in termini assoluti è pari a circa 1,3 milioni di euro, corrispondenti ad una crescita in
termini percentuali pari a circa l’11%.
Oneri Finanziari – Euro 6,3 milioni: la Posizione Finanziaria del Gruppo ha risentito di un rallentamento degli
incassi della Capogruppo correlati agli anticipi sui progetti di Ricerca e Sviluppo rispetto a quanto previsto
nel budget finanziario della stessa Capogruppo. Tale fenomeno è stato determinato dallo slittamento
dell’inizio delle attività relative agli stessi progetti ed ha determinato un incremento dell’indebitamento a
breve termine rispetto alle previsioni iniziali. Tale variazione non ha, tuttavia, determinato un incremento
della componente interessi passivi rispetto al dato consuntivato nel 2013 in conseguenza del miglioramento
dei tassi applicati dal sistema bancario sugli affidamenti utilizzati dalla Capogruppo. La voce risulta
sostanzialmente alimentata dalla Capogruppo sia in termini di oneri legati ad interessi e commissioni
bancarie per un importo di circa 3,2 milioni di euro, che in termini di rettifiche al valore della partecipazione
detenuta dalla Capogruppo in Alitalia- Compagnia Aerea Italiana.
Risultato ante imposte – risultato positivo pari ad Euro 7,4 milioni: il valore ante imposte risulta superiore
rispetto al dato del 2013 sia in termini assoluti per circa 0,8 milioni di euro, che in termini percentuali
registrando un incremento pari a circa il 13%.
Imposte sul Reddito – pari ad Euro 4,9 milioni: tale importo è attribuibile prevalentemente alla
contabilizzazione di imposte anticipate (per circa 2,0 milioni di euro), oltre alle componenti derivanti dal
calcolo delle imposte correnti complessivamente pari a circa 2,9 milioni.
In base a quanto sopra esposto il Risultato Netto dell’esercizio 2014 risulta pari a circa 2,4 milioni di euro.
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Situazione patrimoniale e finanziaria consolidata
Si riportano di seguito maggiori informazioni rispetto alla tabella inserita nelle prime pagine della relazione
contenente i principali dati patrimoniali e finanziari consolidati:
Capitale Circolante Netto – Euro 43,5 milioni: il capitale circolante netto a fine esercizio rimane
sostanzialmente invariato rispetto al dato del 2013.
Immobilizzazioni – Euro 111,7 milioni: la variazione in aumento della voce risulta prevalentemente
attribuibile ai progetti di Ricerca & Sviluppo ed Investimento che il Gruppo ha in corso.
Fondi/Passività non correnti – Euro 18,2 milioni: la variazione in diminuzione rispetto al dato del 2013 è
prevalentemente attribuibile alla diminuzione della consistenza complessiva dei Fondi Rischi ed Oneri.
Capitale Investito Netto – Euro 136,9 milioni: presenta una variazione in aumento rispetto al corrispondente
dato riferito al 2013 per complessivi 5,7 milioni di euro circa a seguito delle variazioni sopra descritte.
Indebitamento (Disponibilità) Finanziario Netto – Euro 30,1 milioni: la situazione finanziaria netta denota
una riduzione dell’indebitamento pari a circa 6,7 milioni di Euro riconducibile all’effetto combinato
derivante dal: i) rimborso effettuato dalla Capogruppo del debito residuo pari ad Euro 20 milioni circa (al
netto di una tranche pari a circa 3 milioni di euro rimborsati nel mese di gennaio 2015) della Capogruppo
verso i Factors previsto nell’ambito dell’accordo transattivo del 2010 riguardante la vicenda EDA. Tale
accordo prevedeva, infatti, indipendentemente dai pagamenti ricevuti dall’azienda a fronte delle
commesse ricontrattualizzate di cui una quota parte incassata per conto dei factors, una interruzione di tale
meccanismo a dicembre del 2014 attraverso il pagamento del debito residuo indipendentemente dagli
incassi percepiti dalla Capogruppo. L’esercizio 2015, pertanto, produrrà incassi sulle commesse oggetto di
ricontrattualizzazione che saranno ad intero beneficio della Capogruppo; ii) dalla contabilizzazione nel
corso dell’esercizio di crediti finanziari vantanti dalle società di Real Estate nei confronti della Ciset.
28
Si riporta di seguito una tabella contenente le voci che hanno contribuito alla formazione dell’indebitamento
netto:
Patrimonio Netto – Euro 106,8 milioni: si evidenzia un significativo aumento della consistenza del
Patrimonio Netto determinato, oltre che dall’andamento della gestione, dall’introduzione dei Principi
Contabili Internazionali. Il Gruppo conferma l’ottimo livello di patrimonializzazione; oltre il 78% del capitale
investito è, infatti, coperto dal Patrimonio Netto. L’indice di struttura (Patrimonio Netto/Immobilizzazioni) è
pari ad oltre il 96% denotando un’ampia capacità del Gruppo di autofinanziare le Immobilizzazioni materiali,
immateriali e finanziarie.
Si allega, inoltre, la situazione patrimoniale opportunamente riclassificata in base al criterio della liquidità
decrescente e raffrontata con quella dell’esercizio precedente:
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30
ATTIVITA’ DI RICERCA & SVILUPPO ED INVESTIMENTI
Inquadramento strategico
La politica e le strategie di riposizionamento competitivo sul mercato che il Gruppo Vitrociset ha avviato nel
2009 con l’acquisizione della Enterprise Digital Architects e, successivamente, tracciato con le linee di indirizzo e
di azione contenute nel Piano Strategico Triennale 2012-2015, hanno trovato la loro attuazione nel 2014, anno
caratterizzato da una profonda revisione del modello di business e, di conseguenza, della struttura
organizzativa. In particolare, per quanto riguarda la Capogruppo, la stessa è passata da un’impostazione
“matriciale” (caratteristica delle aziende che operano a commessa) ad una a “Business Unit” (caratteristica, per
contro, di aziende fortemente focalizzate sulle esigenze e caratteristiche dei mercati in cui operano e su cui
propongono soluzioni e prodotti specifici).
Tale trasformazione ha reso ancora più evidente la necessità di sviluppare nuove capacità (framework, prodotti,
servizi) - intese come risultato della combinazione tra competenze di dominio (normative, standard e processi) e
tecnologie abilitanti (KET – Key Enabling Technologies) - in quanto principale driver di sviluppo della
competitività del Gruppo, delle singole società e delle Business Unit.
La necessità di allineare le attività e i risultati dei progetti di Ricerca & Sviluppo con la vision, con gli obiettivi e
con i conseguenti investimenti strategici delle società del Gruppo e delle Business Units previsti dalla
Capogruppo nel nuovo Piano Triennale 2015 - 2017, ha condotto al conferimento, nel 2014, della gestione
operativa di tali progetti dal Corporate R&D Centre alle BU e, quindi, alla Direzione Generale della
Capogruppo.
Di conseguenza, al Corporate R&D Center, funzione in staff al Presidente della Capogruppo unitamente alla
Pianificazione Strategica, è assegnata la responsabilità di definire, in coordinamento con l’Alta Direzione, le
Business Unit e il Technology & Quality Engineering, l’Agenda Strategica di Ricerca (che riporta, rispetto alle
priorità individuate, i programmi di ricerca nazionali ed internazionali a cui partecipare per sostenere gli
investimenti in innovazione indirizzati dalla Capogruppo), nonché delle attività di direzione e cooperazione
scientifica (cooperazione nazionale ed internazionale, coordinamento e valutazione finale della ricerca, IPR
management) e di Grant Management (verifica ed esecuzione dei Grant Agreement inclusa la
rendicontazione verso gli organismi finanziatori).
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La figura seguente mostra le relazioni funzionali nell’ambito della Capogruppo tra il Corporate R&D e le altre
due strutture – BUs e Technology & Quality Engineering - maggiormente coinvolte nel ciclo operativo del
R&D.
Uno dei principali obiettivi del nuovo modello di go-to-market e di business del Gruppo Vitrociset e, quindi,
della nuova organizzazione, è la focalizzazione di ciascuna società e di ogni Business Unit su un definito
portafoglio di offerta di soluzioni, prodotti e servizi, pensato specificatamente per competere nel mercato di
riferimento.
Di conseguenza, i Progetti R&D sono inseriti all’interno delle società e, per quanto riguarda la Capogruppo,
nella BU in riferimento alla linea (o alle linee) di offerta a cui contribuiscono con le capacità (e, più nello
specifico, con i particolare prodotti) che con essi vengono sviluppate.
Oltre a ciò, per sviluppare costantemente la competitività del portafoglio prodotti del Gruppo Vitrociset, il Piano
Triennale 2015 – 2017 identifica, per ciascuna Società/BU, un definito insieme di target strategici la cui
implementazione richiede, in alcuni casi, l’attuazione di una iniziativa strategica finalizzata allo sviluppo,
all’evoluzione o al sostentamento di un prodotto/soluzione che può essere in parte o complessivamente
sostenuto da uno o più progetti R&D.
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Iniziative di R&D acquisite nel 2014
La successiva tabella riassume, le principali iniziative di R&D acquisite nel 2014 dalla Capogruppo.
33
Di seguito, infine, una breve descrizione di ciascuna iniziativa.
COMMISSIONE EUROPEA – 7° PROGRAMMA QUADRO
SUPER - Social sensors for secUrity assessments and Proactive EmeRgencies management
Il progetto SUPER ha per obiettivo lo sviluppo di un sistema che utilizza le informazioni scambiate sui social
media (facebook, twitter, etc) al fine di supportare le istituzioni durante emergenze / incidenti e problemi di
sicurezza del territorio, fornendo un sistema di situation awareness and decision making a favore degli enti di
protezione civile, VV.F. e forze di sicurezza.
COMMISSIONE EUROPEA – 7° PROGRAMMA QUADRO
SCOUT- multitech SeCurity system for intercOnnected space control groUnd staTions
Il progetto SCOUT ha come obiettivo lo sviluppo di un sistema per proteggere contro attacchi cibernetici le
stazioni terrestri adibite al controllo di missioni spaziali ed in grado di fornire la possibilità di una riconfigurazione
intelligente della rete (in cui la stazione è inserita) nel caso in cui venga riscontrata la failure di uno o più nodi.
MIUR – CLUSTER TECNOLOGICI NAZIONALI
ITS 2020
Il progetto consiste nello sviluppo di sistemi ICT a supporto dei processi logistici e di trasporto, suddivisi in due
macro-aree: processi all’interno dei singoli nodi logistici (ad esempio i porti o gli interporti) e processi
nell’ambito del trasporto con servizi “door-to-door”. Lo scopo finale è migliorare l’efficienza e l’efficacia
dell’intero processo logistico, con una particolare attenzione al trasporto intermodale delle merci e agli aspetti
di sostenibilità ambientale.
MIUR – SMART CITIES & COMMUNITIES NAZIONALI
Cagliari Port 2020
CagliariPort2020 affronta in modo organico sia
portuale, sia quelle relative ai flussi in entrata ed
offrendo una soluzione integrata di tipo Port
focalizzazione sul traffico croceristico (Home Port).
connotazione di Home Port.
le tematiche relative alla movimentazione interna all'area
uscita di passeggeri e merci attraverso i gateway cittadini,
Community System e Single Window, con particolare
La sperimentazione è sul Porto di Cagliari, che ha una forte
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MIUR – SMART CITIES & COMMUNITIES NAZIONALI
ASMARA - Applicazioni pilota post Direttiva 2010/65 in realtà portuali italiane della Suite MIELE a supporto delle
Authority per ottimizzazione della inteRoperabilità nell’intermodalitA’ dei flussi città-porto
Partendo dalla direttiva comunitaria 2010/65/UE per la realizzazione della Maritime Single Windows,
l’elemento caratterizzante di ASMARA, è la ricerca e realizzazione di un sistema prototipale (pilota) di un Logistic
Decision Making capace di supportare a vari livelli sia le decisioni in tempo reale che di pianificazione a medio
termine (scheduler) relative alla gestione del flusso delle merci tra i diversi nodi logistici (porto, interporto,
retroporto, aeroporto, etc.).
COMMISSIONE EUROPEA – 7° PROGRAMMA QUADRO
PREEMPTIVE - PREventivEMethodology and Tools to protect utilitIEs
Scopo del progetto PREEMPTIVE è trovare una soluzione innovativa per proteggere sistemi hardware e
software, quali DCS, SCADA, PLC, e sistemi di rilevazione, monitoraggio e diagnostica usati dalle reti delle
compagnie di utilities, contro gli attacchi su di essi. Esso ha lo scopo di implementare strumenti di decisione
secondo un approccio bidimensionale che tiene in considerazione, da un lato l’analisi dei comportamenti
anomali dei processi industriali (dominio fisico), dall’altro le anomalie di comunicazione e software (dominio
cyber).
Rapporti con Imprese Controllate, Collegate, Controllanti e Consociate
I rapporti della Capogruppo con le Società direttamente o indirettamente controllanti, collegate o partecipate
riguardano la reciproca fornitura di beni, servizi o finanziamenti ed avvengono a condizioni di mercato.
Per maggiori informazioni su tali rapporti si rinvia alla note al bilancio consolidato.
Attività Non correnti
Crediti
Locus traxx
Attività correnti
Commerciali
Passività correnti
Altre
Ricavi
Costi per acquisti e
personale
Commerciali
835.720
-
-
-
-
-
Ciset srl
-
620.820
13.936.666
-
-
-
Consorzio Metec
-
140.476
-
-
-
-
Consorzio S3 log
-
7.127.188
-
298.970
5.112.870
298.970
Consorzio I4SB
-
346.899
-
18.891
59.096
4.141
Consorzio Marte
-
3.464
-
2.839
-
-
Vitrociset Ksa
-
-
-
49.959
-
-
835.720
8.238.847
13.936.666
370.659
5.171.966
303.111
TOTALE
La voce Altre attività correnti verso Ciset S.r.l. pari ad euro 13.936.666 include euro 10.501.132 di crediti
finanziari.
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INFORMAZIONI RELATIVE AL PERSONALE DI GRUPPO
L’organico del Gruppo Vitrociset S.p.A., alla fine dell’anno 2014, conta 1.003 dipendenti che, al netto del
personale operante rispettivamente presso la Stabile Organizzazione del Kenya sita in Malindi e della Stabile
Organizzazione della Turchia sita ad Ankara, si attesta a 805 risorse.
In particolare l’organico di fine 2014 risulta così costituito:
Vitrociset SpA:
661 risorse;
Vitrociset S.O. Kenya:
188 risorse assunte a tempo determinato ed ubicate presso la Stabile
Organizzazione della società in Kenya a fronte del contratto acquisito da ASI nel 2011 e relativo ai servizi di
supporto tecnico-logistico del centro spaziale Luigi Broglio di Malindi;
Vitrociset S.O. Turchia:
10 risorse assunte a tempo determinato ed ubicate presso la Stabile
Organizzazione della società in Turchia a fronte del contratto acquisito da Selex E.S. nel 2014 e relativo ai
servizi di manutenzione degli aeroporti turchi.;
Vitrociset Belgium:
85 risorse;
Vitrociset France:
38 risorse;
Salaria Real Estate:
10 risorse;
Tiburtina Real Estate:
11 risorse.
La principale tipologia contrattuale utilizzata è il contratto a tempo indeterminato.
Le risorse in ingresso passano, abitualmente, per periodi formativi attraverso stage aziendali, contratti di
apprendistato o a tempo determinato, prodromici alle assunzioni a tempo indeterminato.
In aggiunta al processo di valutazione delle performance sui risultati raggiunti da ciascun dipendente, il
Gruppo ha definito nel 2014 un sistema professionale ed ha avviato per tutto il personale delle aree tecniche la
valutazione delle competenze e delle conoscenze di ciascuno al fine di disporre in modo organizzato una
mappatura complessiva dell’azienda.
Sotto il profilo delle relazioni industriali e sindacali, in data 30 settembre 2014, la Capogruppo ha comunicato
alle OOSS l’intenzione di non prorogare e di dare disdetta con valenza dal 31 dicembre 2014 degli accordi
integrativi aziendali di secondo livello in essere. In data 22 dicembre 2014 l’Azienda, nelle more della
negoziazione con le OO.SS, ha comunicato parziale proroga fino al 31 marzo 2015 di alcuni istituti ed abolito
la ripartizione in 14 mensilità della retribuzione annua lorda.
Il 30 giugno 2014 la Capogruppo ha concluso la procedura di licenziamento collettivo per riduzione di
personale avviata il 17 ottobre 2013 nei confronti dei complessivi 40 lavoratori ritenuti strutturalmente
eccedenti rispetto alle esigenze aziendali nelle sedi di Roma, Napoli, Capo San Lorenzo (CA) e Rimini. Il criterio
di scelta adottato è quello della non opposizione alla collocazione in mobilità stessa da parte del lavoratore,
compatibilmente alle esigenze tecniche organizzative e produttive aziendali.
Azioni Proprie
Le Società del Gruppo non possiedono azioni proprie o quote di Società controllanti né ne ha acquistate e
alienate nel corso dell’esercizio.
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ATTIVITÀ INTERNAL AUDITING
Le società del Gruppo seguono, per quanto applicabili, le prescrizioni del modello di organizzazione e gestione
adottato dalla Capogruppo al fine di assicurare maggiori condizioni di correttezza e di trasparenza nella
conduzione degli affari e delle attività aziendali. Tale modello è stato realizzato seguendo le prescrizioni del
Decreto Legislativo 8 giugno 2001 n. 231 e s.m.i. ed in base alle Linee Guida emanate da Confindustria.
Le Società del Gruppo seguono, inoltre, le prescrizioni contenute nel Codice Etico della Capogruppo nella
convinzione che l’adozione di tale Codice possa costituire un valido strumento di sensibilizzazione nei confronti
di tutti i dipendenti delle Società e di tutti gli altri soggetti che intrattengono rapporti con le stesse (Clienti,
Fornitori, Partners, Collaboratori a diverso titolo) affinché tutti questi soggetti seguano, nell’espletamento delle
proprie attività, comportamenti corretti e lineari, tali da prevenire il rischio di commissione dei reati contemplati
nel suddetto Decreto.
Misure di sicurezza in materia di Privacy
Il Principio del rispetto per l’individuo ha condotto alla massima considerazione per la “privacy” e la dignità di
ogni singolo collaboratore. Il Gruppo, infatti, raccoglie e tratta i dati personali, sensibili e non, dei propri
dipendenti e delle persone fisiche e/o giuridiche con le quali intrattiene relazioni o rapporti. Tale trattamento,
ove previsto, viene effettuato con il consenso degli interessati ed avviene con le modalità ed i limiti previsti dalle
leggi applicabili.
Sicurezza, Infortuni, Certificazioni e Ambiente
Il Gruppo garantisce la tutela, la salute e sicurezza sui luoghi di lavoro per il proprio personale e per terzi,
impegnandosi al rispetto della normativa vigente sulla salute e sicurezza sul lavoro e a promuovere la sicurezza
di tutti i luoghi che costituiscono l’ambiente di lavoro stesso, anche al di là degli obblighi espressi dalla
normativa applicabile.
Sistemi di gestione qualità
Nel 2014, in linea con i precedenti esercizi, sono state effettuate attività di pianificazione, controllo, monitoring e
miglioramento continuo del SGQ per il mantenimento delle certificazioni in essere.
Sistemi di gestione per la sicurezza delle informazioni
Dal 2009 è stato instaurato un sistema di gestione delle informazioni conforme alla ISO 27001:2005
(certificazione IMQ) predisponendo apposite politiche aziendali, manuale, procedure report e facility.
Sistemi di gestione ambientale
Il Gruppo nello svolgimento delle attività considera gli impatti ambientali derivanti dai propri processi ed
individua le eventuali azioni atte a contenere/limitare tali impatti nel rispetto delle normative vigenti,
Adesione consolidato fiscale triennio 2013 - 2015
Nel 2014 la Capogruppo, relativamente alle società di diritto italiano, ha aderito al consolidato fiscale di gruppo.
Tale adesione di durata triennale a valere dall’esercizio 2013, consente al gruppo di determinare un unico
imponibile fiscale quale sommatoria degli imponibili fiscali delle singole Società aderenti e consente, nei casi in
cui siano presenti perdite fiscali, di poterle compensare all’interno del gruppo con utili fiscali imponibili di altre
Società.
Strumenti finanziari
La Capogruppo adotta strumenti finanziari aventi come finalità la copertura di rischi attinenti a debiti o crediti in
valuta diversa dall’Euro.
37
PRINCIPALI CATEGORIE DI RISCHI AZIENDALI
Si riporta di seguito una breve elencazione dei rischi a cui si ritiene il Gruppo possa essere esposta, delineando
le misure adottate dallo stesso al fine di mitigare gli eventuali impatti derivanti dal manifestarsi di tali rischi sulla
situazione patrimoniale e finanziaria ed economica della Società.
Rischio Nazioni
La natura della clientela del Gruppo è, prevalentemente, pubblica (i principali clienti sono, infatti, governi
nazionali, istituzioni pubbliche ed organizzazioni intergovernative). Il rischio di potenziali riduzioni nei budget di
spesa della clientela del Gruppo dovrebbe essere mitigato dalla ripresa economica, per quanto modesta,
prevista nel 2015 sia per le economie dell’Eurozona che in ambito internazionale (si veda in proposito la
sezione iniziale del presente documento dedicata al commento del quadro macroeconomico). Tali rischi sono
presidiati dalle Società del Gruppo attraverso l’adozione di una sempre più marcata politica di
internazionalizzazione delle attività verso paesi caratterizzati da un rischio socio-politico contenuto tale da
compensare i potenziali rallentamenti negli investimenti di alcune economie.
Rischio di Tasso d’ Interesse
La Gruppo gestisce tale rischio attraverso un opportuno bilanciamento tra l’esposizione a tasso fisso e quella a
tasso variabile con l’obiettivo di mitigare gli effetti economici derivanti dalla potenziale volatilità dei tassi
d’interesse. In considerazione dell’attuale livello dei tassi d’interesse e delle politiche varate dalla banca Centrale
Europea, la Gruppo ritiene limitato il rischio di un eventuale significativo rialzo dei tassi, pur monitorando senza
soluzione di continuità l’andamento dei mercati finanziari al fine di porre in essere, se del caso, le opportune
azioni di copertura.
Rischio di Cambio
Il Gruppo non presenta una significativa esposizione a rischi attinenti a debiti o crediti in valuta diversa dall’Euro
dal momento che la maggioranza dei contratti è conclusa in Euro; nei limitati casi in cui si dovesse manifestare
un’esposizione al rischio di cambio, la Gruppo pone in essere operazioni di copertura a termine del rischio di
cambio.
Rischio di Credito
Il rischio credito rappresenta l’esposizione delle Società del Gruppo a potenziali perdite derivanti dal mancato
adempimento delle obbligazioni assunte dalle controparti. Il Gruppo non è particolarmente esposto al rischio di
credito sia in considerazione della qualità della clientela - prevalentemente costituita come detto da governi
nazionali, istituzioni pubbliche ed organizzazioni intergovernative – che per l’assenza di significative
concentrazioni di rischio di credito. In particolare, per quanto riguarda il settore della Pubblica Amministrazione,
si rileva generalmente un fenomeno di mancato rispetto delle tempistiche di pagamento previste nei contratti
che, tuttavia, non presenta alcuna ripercussione nel livello di esigibilità dei crediti delle Società del Gruppo.
Rischio di Liquidità
Il rischio liquidità rappresenta il rischio che le risorse finanziarie disponibili non siano sufficienti al Gruppo per far
fronte alle obbligazioni finanziarie nei termini e scadenze prestabiliti.
Il presidio di tale rischio è effettuato dalle Società del Gruppo sia attraverso un’attenta gestione delle risorse
finanziarie disponibili che attraverso la verifica continua dell’andamento della posizione finanziaria al fine di
scongiurare il pericolo di potenziali crisi di liquidità. Il Gruppo dispone di adeguate risorse finanziarie e dialoga
in maniera continuativa con controparti bancarie di primario standing al fine di mantenere un livello di linee di
credito sufficiente ad accompagnare il Gruppo nel percorso di sviluppo previsto per i prossimi anni.
38
Rischi Operativi
Il Gruppo è soggetto ai cosiddetti rischi operativi, ovvero alla possibilità di subire perdite economiche derivanti
da eventi esogeni; tale tipologia di rischio è infatti intrinsecamente connessa all’attività svolta dall’organizzazione
nel suo complesso che impegna risorse umane, processi, sistemi, beni materiali ed immateriali. La responsabilità
di individuare, misurare, controllare i rischi operativi è attribuita al Management, mentre la gestione ed il
controllo di primo livello sono assegnate alle funzioni operative.
FATTI DI RILIEVO
DELL’ESERCIZIO
AVVENUTI
DOPO
LA
CHIUSURA
GENNAIO
Grazie agli ottimi risultati ottenuti con il progetto relativo alla sicurezza controllo accessi (veicoli e mezzi) per
l’EXPO 2015, nel corso del mese la Capogruppo è risultata aggiudicataria della gara relativa alla gestione degli
accrediti per l’EXPO per l’intera durata della manifestazione. La commessa è stata aggiudicata alla Vitrociset
partner di un RTI con altre due società di settore operanti nella gestione di grandi eventi. Tale aggiudicazione
apre la possibilità per Vitrociset di capitalizzare questa esperienza per futuri grandi eventi che presenteranno
requisiti in tema di security e di accreditamento (Olimpiadi, manifestazioni, etc.)
FEBBRAIO
Nel mese di febbraio le società di diritto italiano del gruppo (Vitrociset, Salaria Real Estate e Tiburtina Real Estate)
hanno deliberato di non rinnovare per l’esercizio 2015 l’adesione al regime IVA di Gruppo. In conseguenza di
ciò, ogni azienda provvederà ad effettuare la propria liquidazione IVA senza trasferire le risultanze di tale
determinazione alla controllante CISET.
MARZO
In data 4 marzo 2015, il RTI composto da HP ES (mandataria – quota 60%), FAI Service (mandante – quota
30%) e dalla Capogruppo VITROCISET (mandante – quota 10%) è stato nominato Promotore dalla UIRNet
S.p.A. nell’ambito della procedura per la selezione, ex articolo 278 del d.p.r. 5 ottobre2010 n. 207, del soggetto
per l’affidamento in finanza di progetto di un contratto di concessione, della durata di venti anni, per
l’estensione e la gestione della Piattaforma Logistica Nazionale (PLN).
Obiettivo della procedura era l’acquisizione di proposte concernenti l’affidamento in Concessione delle
predette attività e, conseguentemente, l’individuazione di un Promotore dell’iniziativa, ovvero un soggetto che
fosse tenuto a sviluppare una propria proposizione mediante la predisposizione di un Progetto che, in
conformità a quanto previsto dal Disciplinare di gara, preveda tra l’altro una proposta di Convenzione ed un
opportuno Piano Economico Finanziario comprensivo di determinati investimenti.
Successivamente si procederà, ai fini della scelta del Gestore della PLN, all’indizione di una gara informale, ai
sensi dell'articolo 30, comma 3, del D.Lgs. 12 aprile 2006, n. 163, alla quale saranno invitati unicamente il
Promotore e i soggetti ammessi alla suddetta procedura, ponendo a base di gara la proposta presentata dallo
stesso Promotore così come sviluppata con il Progetto.
In data 16 marzo 2015 il CdA della Capogruppo ha approvato il piano triennale 2015-2017 contenente le linee
guida alla base della crescita prevista della Società nel triennio, oltre che la rappresentazione in termini
economici, patrimoniali e finanziari derivanti dalla suddetta crescita. Si veda in proposito per ulteriori
informazioni la successiva sezione dedicata all’evoluzione prevedibile della gestione.
APRILE
In data 27 aprile 2015 è stato siglato dalla Capogruppo l’accordo integrativo aziendale di secondo livello
triennale che regolamenta tutti i principali istituti legati alla gestione dei lavoratori. L’accordo, oltre ad aver
39
ratificato l’abolizione della suddivisione in 14 mensilità della retribuzione annua lorda riportandola al CCNL, ha
ridefinito alcuni istituti di carattere economico fissi legati ad esigenze del passato ed ha definito un premio di
risultato per il triennio 2015-2017.
EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE
Le importanti trasformazioni che hanno caratterizzato la vision, la governance, l’organizzazione e l’offerta del
Gruppo nell’esercizio 2014 rappresentano il sostanziale completamento di un percorso di riposizionamento
iniziato dal management circa tre anni fa e finalizzato a rafforzare ulteriormente il posizionamento strategico e
la forza competitiva del Gruppo nei mercati di riferimento in un orizzonte di breve/medio periodo ed in
coerenza con gli indirizzi strategici e gli obiettivi contenuti nel Piano Industriale 2015 – 2017 approvato dal CdA
della Capogruppo a marzo 2015.
Il Gruppo nel 2015, concentrerà i suoi sforzi per:
intensificare le azioni di sviluppo del mercato internazionale facendo leva sull’attuale presenza geografica e
su un ben definito set di soluzioni opportunamente selezionate dal suo catalogo d’offerta. In particolare, i
paesi “primari” su cui sarà focalizzata l’azione commerciale del Gruppo saranno i seguenti: Turchia, Polonia,
Benelux, Malesia /Indonesia.
incrementare la focalizzazione sulle innovazioni e sul miglioramento del mix di offerta indirizzando lo
sviluppo di nuovi prodotti sulle reali esigenze del mercato, partendo dal portafoglio prodotti/servizi
ulteriormente razionalizzato rispetto a quanto fatto negli esercizi precedenti:
40
potenziare l’integrazione tra le società del Gruppo diversificando, in particolare, le attività della controllata
Vitrociset Belgium verso nuovi mercati oltre quello storico dello Spazio;
ottimizzare la supply chain identificando un ben determinato set di fornitori di riferimento con i quali
instaurare rapporti di partnership duraturi e di reciproca soddisfazione;
proseguire, con rinnovata determinazione ed in accordo con le Organizzazioni Sindacali, nell’accelerazione
delle azioni di efficienza strutturale, agendo, in particolare, su Indirect Costs, Commercial Costs, G&A e sullo
sviluppo del personale.
Il 2015 si prevede possa essere caratterizzato da una crescita delle società del Gruppo in settori ben determinati
ed identificati coniugando l’attrattività del mercato con la competitività della propria offerta. Si riportano di
seguito, per grandi linee, i principali ambiti di sviluppo di per ogni area di attività delle società del Gruppo:
Defence
Gli ambiti in cui la Defence sarà impegnata nei prossimi anni sono sostanzialmente i seguenti:
maggior accesso del Gruppo a fondi NATO che si prevede possano essere maggiormente fruibili anche
grazie all’apertura di un ufficio commerciale a Bruxelles da parte della controllata Vitrociset Belgium;
ulteriore rafforzamento della presenza della Capogruppo in Turchia attraverso la stabile organizzazione
costituita nel corso del 2014 ed opportune attività di cross selling di prodotti della Difesa correlati al settore
del test range in cui la Capogruppo vanta una consolidata esperienza pluriennale in ambito domestico ed
internazionale;
lo sviluppo di nuove opportunità derivati dall’introduzione del caccia Lockheed Martin F-35 Lightning II nei
sistemi di difesa nazionali;
41
il consolidamento e la diversificazione dell’attuale posizionamento in ambito sistemi informativi logistici
attraverso il re-engineering, sia architetturale che funzionale, delle attuali piattaforme;
l’implementazione di nuove capacità di formazione ed addestramento delle forze armate e di test di sistemi
d’arma attraverso l’integrazione dei più moderni paradigmi del modeling & simulation.
Homeland Security
La ripresa del business della Capogruppo nell’area Homeland Security è in gran parte connessa alla
disponibilità di nuovi fondi per la sicurezza nazionale e per la protezione delle frontiere (cfr Andamento della
Gestione). Le principali aree di sviluppo riguardano:
la gestione evolutiva della Rete Nazionale Interpolizie, principalmente con l’introduzione di nuovi servizi a
valore aggiunto e di nuove modalità di comunicazione sicure a larga banda;
lo sviluppo di strumenti innovativi di intelligence basati su tecniche di Big Data Analysis;
la partecipazione a programmi comunitari per il controllo e la prevenzione dell’immigrazione clandestina
dal nord Africa;
la creazione di una capacità di Cybersecurity specializzata, in particolare, sulla protezione delle infrastrutture
critiche.
Space & Transport
Relativamente allo Spazio, l’evoluzione prevedibile del business sarà legata a due importanti iniziative:
la realizzazione del nuovo lanciatore ARIANE 6, al quale il Gruppo Vitrociset potrà contribuire
significativamente proponendo le capacità maturate nella realizzazione del lanciatore VEGA;
lo sviluppo del GNSS GALILEO, specificatamente nella parte relativa al segmento di terra ed al segmento
logistico e nella realizzazione di servizi a valore aggiunto.
Relativamente ai trasporti, le principali iniziative riguardano:
gli sviluppi del programma 4Flight per ENAV;
l’ampliamento delle attività correlate all’ATM nell’Europa Continentale e nel Far East;
le opportunità nel settore degli Intelligent Transport System che potranno derivare dagli investimenti
effettuati dalla Società in progetti di R&D aventi ambiti correlati, ovvero dalle attività svolte dalla Capogruppo
nell’ambito della Piattaforma Logistica Nazionale di UIRNET.
Government & Industries
Infine, nell’area Government & Industries il Gruppo ed, in particolare, la Capogruppo focalizzerà la sua crescita
investendo sulle seguenti iniziative:
l’Agenda Digitale Italiana, con particolare enfasi agli aspetti relativi agli Open Data/Big Data e alla Sanità
Digitale;
le opportunità che deriveranno dall’imminente pubblicazione del nuovo Piano Strategico Nazionale della
Portualità e della Logistica, facendo leva sia sulle iniziative di Ricerca & Sviluppo in corso sia sulla commessa
recentemente acquisita con l’Autorità Portuale di Gioia Tauro;
i PON Metropolitani e le iniziative sulle Smart Cities, con particolare enfasi alle dimensioni Smart Mobility e
Smart Security e capitalizzando sia le iniziative di R&D sia la piattaforma realizzata nell’ambito del progetto
Formia Smart City;
le nuove esigenze nel campo dell’automazione di processo e della sicurezza che derivano dalla
applicazione di tecnologie come l’IoT – Internet of Things, la Big Data Analytics, il Cloud e, più in generale,
dalla diffusione dei cosiddetti Cyber Physical Systems nell’industria.
In base a quanto sopra, è possibile concludere che le attese per il 2015 per il Gruppo Vitrociset sono positive,
nonostante il contesto macroeconomico all’interno del quale il Gruppo è chiamato ad operare che risulta
ancora caratterizzato da pesanti incertezze sui tempi necessari per consolidare i primi segni di ripresa come
indicato nella parte inziale del presente documento.
42
Signori Azionisti,
Il bilancio che viene sottoposto alla Vostra approvazione è vero e reale ed è stato sottoposto a revisione dalla
Società Reconta Ernst & Young S.p.A. di Roma incaricata di svolgere il controllo contabile.
L’utile d’esercizio che emerge dal bilancio consolidato ammonta ad Euro 2.434.136.
IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
Il Presidente
Roma, 28 maggio 2015
43
BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2014
SCHEMI CONTABILI
44
Situazione Finanziaria – Patrimoniale Consolidata
SITUAZIONE FINANZIARIA-PATRIMONIALE CONSOLIDATA
di cui verso parti
correlate
31.12.2013
di cui verso parti
correlate
Note
31.12.2014
31.12.2012
Attività immateriali
1
36.718.091
30.501.453
25.486.460
Attività materiali
2
40.770.125
40.498.014
41.138.905
Investimenti Immobiliari
3
20.350.730
21.164.770
21.978.810
Investimenti In Partecipazioni
4
4.173.805
7.030.129
10.012.235
Crediti
5
1.037.626
182.151
177.006
18
8.642.290
10.275.531
13.080.637
111.692.667
109.652.048
111.874.053
di cui verso parti
correlate
Attività
Attività non correnti
Attività per Imposte anticipate
835.720
Altre attività non correnti
Totale attività non correnti
Attività correnti
Rimanenze
6
7.209.021
7.631.731
7.336.382
Lavori in corso su ordinazione
7
66.447.184
59.423.595
61.637.110
Crediti commerciali
8
94.037.062
9
891.933
8.238.847
122.830.281
6.206.853
113.689.849
4.193.144
Attività finanziarie valutate al fair value
Crediti tributari
1.428.850
1.354.907
Imposte anticipate
45
SITUAZIONE FINANZIARIA-PATRIMONIALE CONSOLIDATA
Note
31.12.2014
di cui verso parti
correlate
31.12.2013
10
10.502.165
10.501.132
1.033
Altre attività correnti
11
11.929.271
3.435.534
12.796.630
Disponibilità e mezzi equivalenti
12
16.464.921
6.547.645
6.835.559
Totale attività correnti
207.481.557
210.659.765
199.481.120
Totale attività
319.174.224
320.311.813
311.355.173
Crediti finanziari
di cui verso parti
correlate
31.12.2012
di cui verso parti
correlate
1.033
Derivati
1.981.269
8.626.280
2.602.143
Patrimonio netto e passività
Patrimonio netto
Capitale sociale
13
82.000.000
71.281.000
71.281.000
Altre riserve
13
24.854.874
23.215.975
20.841.336
Patrimonio netto di Gruppo
attribuibile ai soci della controllante
13
106.854.874
94.496.975
92.122.336
13
106.854.874
94.496.975
92.122.336
Debiti Finanziari
14
28.561.726
16.164.279
17.661.102
Benefici ai dipendenti
16
10.753.399
11.060.498
11.878.550
17 bis
1.744.616
5.424.802
Patrimonio netto di terzi
Totale patrimonio netto
Passività non correnti
Fondi per rischi e oneri
46
SITUAZIONE FINANZIARIA-PATRIMONIALE CONSOLIDATA
Note
31.12.2014
di cui verso parti
correlate
31.12.2013
di cui verso parti
correlate
31.12.2012
di cui verso parti
correlate
Passività per imposte differite
14.517.663
Altre passività non correnti
41.059.741
32.649.579
44.057.315
7
8.377.851
9.150.488
12.300.800
Debiti commerciali
17
87.231.050
Debiti finanziari
14
29.219.942
27.184.827
22.588.734
Debiti Tributari
15
7.703.358
10.560.688
8.753.468
17 bis
3.834.241
3.047.919
12.770.573
18
5.741.178
5.750.295
6.232.400
29.151.989
48.933.981
29.289.303
Totale passività correnti
171.259.609
193.165.259
175.175.522
Totale patrimonio netto e passività
319.174.224
320.311.813
311.355.173
Totale passività non correnti
Passività correnti
Acconti da committenti
Fondi per rischi e oneri
Passività per imposte differite
Altre passività correnti
19
370.659
88.537.061
350.665
83.240.244
304.149
47
Conto Economico Consolidato
NOTE
31-dic-14
di cui verso parti correlate
31-dic-13
di cui verso parti correlate
Ricavi
20
172.484.572
5.171.966
192.773.847
6.627.317
Altri Ricavi Operativi
21
6.850.600
Costi per Acquisti e per il Personale
22
(151.817.224)
Ammortamenti e Svalutazioni
23
(7.976.984)
(4.503.040)
Altri Costi Operativi
(5.889.584)
(14.699.484)
EBIT
13.651.380
12.337.126
Conto Economico Consolidato
9.557.559
(303.111)
(170.791.756)
Proventi finanziari
24
31.713
25.948
Oneri finanziari
24
(6.324.784)
(5.833.002)
Effetto della valutazione delle partecipazioni
con il metodo del patrimonio netto
-
-
Utile (Perdita) prima delle imposte
e degli effetti delle discontinued operations
7.358.309
6.530.072
(4.924.173)
(4.511.340)
Imposte sul reddito
25
Utile (Perdita) connesso a discontinued operations
-
Utile (Perdita) delle attività in funzionamento
2.434.136
2.018.732
Utile (Perdita) attribuibile al Gruppo
2.434.136
2.018.732
Utile (Perdita) attribuibile ai Terzi
(291.642)
-
48
Conto Economico Complessivo
Note
Utile/(perdita) del periodo
2014
2013
2.434.136
2.018.732
(1.173.000)
515.000
Altre componenti dell’utile complessivo:
Componenti che non saranno in seguito
riclassificate nell’utile (perdita) di
esercizio:
- valutazione piani a benefíci definiti
- rivalutazione
-
- differenze cambio
-effetto fiscale
Componenti che saranno o potrebbero
essere in seguito riclassificate nell’utile
(perdita) di esercizio:
337.701
(141.625)
(835.299)
373.375
-
-
-variazioni cash flow hedge:
variazione generata nel periodo
trasferimento nell’utile (perdita)
dell’esercizio
differenza cambio
differenze di traduzione:
variazione generata nel periodo
trasferimento nell’utile (perdita)
dell’esercizio
-effetto fiscale
Totale altre componenti di conto
economico complessivo, al netto degli
effetti fiscali
Utile (Perdita) complessivo
(835.299)
373.375
1.598.837
2.392.107
Utile (Perdita) attribuibile al Gruppo
1.598.837
2.392.107
Utile (Perdita) attribuibile ai Terzi
49
Prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto consolidato
Capitale sociale
Riserva
legale
Riserva da
consolidamento
Riserva da
sovrapprezzo azioni
Altre riserve
82.000.000
2.810.247
2.861.445
15.094
429.256
(10.719.000)
-
-
-
9.059.473
01/01/2013 restated
71.281.000
2.810.247
2.861.445
15.094
429.256
9.059.473
1° gennaio 2013
71.281.000
2.810.247
2.861.445
15.094
429.256
9.059.473
31 dicembre 2012
Adozione principi contabili IFRS
Componenti del conto economico
complessivo d'esercizio
Utili e perdite da stime attuariali, al netto
dell'effetto fiscale
Altre componenti del conto economico
complessivo
Utile dell'esercizio
-
-
Destinazione utile
-
-
261.545
Altre
riserve e
Utili Portati
a nuovo
-
-
Patrimonio
netto di Gruppo
Interes
si di
terzi
Totale patrimonio
netto
5.665.821
93.781.863
-
93.781.863
(1.659.527)
-
(1.659.527)
5.665.821
92.122.336
-
92.122.336
5.665.821
92.122.336
-
92.122.336
373.376
-
373.376
-
-
-
2.018.732
-
2.018.732
-
-
2.018.732
5.265.005
(5.665.821)
(17.469)
71.281.000
3.071.792
2.861.445
15.094
551.058
(17.469)
9.059.473
5.638.381
Utile dell'esercizio
Componenti del conto economico
complessivo d'esercizio
Utili e perdite da stime attuariali, al netto
dell'effetto fiscale
Altre componenti del conto economico
complessivo
Utili (Perdite)
dell'esercizio
373.376
139.271
Altre variazione
31 dicembre 2013
Riserva FTA
2.018.732
94.496.975
2.434.136
2.434.136
-
-
Destinazione utile
-
-
-
-
152.982
Altre variazioni
10.719.000
31 dicembre 2014
82.000.000
(835.298)
1.865.750
(2.018.732)
40.061
3.224.774
2.861.445
15.094
591.119
(17.469)
-
2.434.136
-
-
-
-
-
-
(835.298)
-
(835.298)
-
-
-
10.759.061
9.059.473
6.668.833
2.434.136
94.496.975
106.854.874
10.759.061
-
106.854.874
50
Rendiconto Finanziario
Migliaia di Euro
ANNO 2014
ANNO 2013
2.434
2.019
-
-
Ammortamenti immob. Materiali
2.234
1.988
Ammortamenti immob. Immateriali
1.614
1.100
Rivalutazione(svalutazione) immobilizzazioni
3.999
1.114
Rivalutazione(svalutazione) partecipazioni
3.010
3.010
Imposte anticipate/differite
2.040
1.997
Accantonamenti al fondo TFR
2.476
2.578
17.807
13.806
Variazione Rimanenze
(6.601)
1.918
Variazione Crediti
42.022
(10.203)
Variazione Debiti
(27.195)
20.936
2.843
(7.081)
11.069
5.570
(2.783)
(3.397)
(415)
326
Variazione Altre attività e passività a medio lungo termine
(3.680)
(9.092)
C) Totale altre variazioni
(6.878)
(12.163)
CASH FLOW OPERATIVO A + B + C
21.997
7.213
(1.692)
(533)
(11.830)
(7.230)
Gestione reddituale
Utile( perdita) di esercizio
Utile( perdita) di esercizio di terzi
Rettifiche non monetarie
A) Flussi di cassa prodotti dalla gestione reddituale
Variazione del capitale circolante operativo
Variazione Altre attività e passività
B) Totale variazione del capitale circolante operativo
Variazioni che non hanno determinato movimenti di capitale circolante
netto
Variazioni fondo TFR
Variazione imposte anticipate/differite
D) Attività di investimento
Acquisti immobilizzazioni materiali
Acquisti immobilizzazioni immateriali
51
ANNO 2014
ANNO 2013
(1.010)
(33)
(14.531)
(7.796)
7.466
(583)
13.021
(425)
(11.343)
(991)
-
-
9.924
356
Liquidità generata/assorbita dalle attività di investimento
11.602
(1.060)
NET CASH FLOW ( A+B+C+D+E)
19.068
(1.643)
DISPONIBILITA' FINANZIARIE A BREVE INIZIO ESERCIZIO
(20.637)
(18.994)
DISPONIBILITA' FINANZIARIE A BREVE FINE ESERCIZIO
(1.569)
(20.637)
Variazioni partecipazioni
Liquidità generata/assorbita dalle attività di investimento
FREE CASH FLOW ( A+B+C+D)
E) Attività di finanziamento
Variazione debiti bancari
Altri debiti/crediti finanziari
Dividendi distribuiti
Variazione di Patrimonio Netto e aumento di capitale sociale
52
NOTA
ILLUSTRATIVA
CONSOLIDATI
AI
PROSPETTI
CONTABILI
Premessa:
Il bilancio è costituito dai prospetti contabili consolidati (conto economico, conto economico complessivo,
situazione patrimoniale-finanziaria, prospetto delle variazioni del patrimonio netto e rendiconto finanziario) e
dalle presenti note illustrative, applicando quanto previsto dallo IAS 1 “presentazione del bilancio”. La situazione
patrimoniale-finanziaria è presentata in base allo schema che prevede la distinzione delle attività e delle
passività in correnti e non correnti, mentre nel prospetto di conto economico i costi sono classificati in base alla
natura degli stessi. Il rendiconto finanziario è stato redatto applicando il metodo indiretto. L’applicazione degli
IFRS è stata effettuata coerentemente con le indicazioni fornite nel “Framework for the Preparation and
Presentation of Financial Statements” e non si sono verificate criticità che abbiano richiesto il ricorso a deroghe
ai sensi dello IAS 1. Tutti i valori sono espressi in euro, salvo quando diversamente indicato. L’euro rappresenta
la valuta funzionale della Capogruppo e delle controllate e quella di presentazione del bilancio.
FORMA E CONTENUTO DEL BILANCIO CONSOLIDATO
Il Bilancio consolidato al 31 dicembre 2014 è stato predisposto ai sensi dell’art. 2 del D. Lgs. n. 38/2005, in
conformità agli International Financial Reporting Standards (IFRS) emanati dall’International Accounting
Standards Board ed omologati dalla Commissione Europea, in vigore alla data di bilancio, che comprendono le
interpretazioni emesse dall’International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC), nonché i
precedenti International Accounting Standards (IAS) e le interpretazioni dello Standard Interpretations
Committee (SIC) ancora in vigore alla stessa data. Per semplicità, l’insieme di tutti i principi e delle interpretazioni
sopra elencati sono di seguito definiti come gli “IFRS”.
Precedentemente il Gruppo predisponeva il proprio Bilancio consolidato secondo i principi contabili italiani; nel
contesto della strategia di internazionalizzazione del gruppo secondo quanto acconsentito dal D.Lgs. 38/2005,
ha scelto di redigere il bilancio consolidato in conformità agli IFRS. Il presente Bilancio consolidato al 31
dicembre 2014 è il primo bilancio che il Gruppo predispone secondo gli IFRS. Rispetto agli effetti della
transizione si rimanda a quanto riportato nella Nota 26.
Ciascuna voce dei prospetti contabili consolidati è posta a raffronto con il corrispondente valore del
precedente esercizio.
PERIMETRO E PRINCIPI DI CONSOLIDAMENTO
Il bilancio consolidato comprende il bilancio di Vitrociset S.p.A. e delle seguenti società controllate direttamente
e indirettamente: Salaria Real Estate S.r.l., Tiburtina Real Estate S.r.l., Vitrociset France S.a.r.l. e Vitrociset Belgium
S.p.r.l.
Ai fini del consolidamento sono state utilizzate le situazioni contabili delle società controllate, predisposte dagli
amministratori rettificate in base ai principi IFRS adottati dalla Capogruppo.
I principali criteri di consolidamento adottati sono di seguito esposti:
Il valore delle partecipazioni consolidate è stato eliminato contro il relativo patrimonio netto o capitale
sociale alla data di acquisizione o di costituzione, a fronte dell’assunzione delle attività e passività delle
imprese controllate, secondo il metodo del consolidamento integrale.
La differenza tra il costo d’acquisizione e il Patrimonio netto contabile della controllata alla data di acquisto è
imputata, ove possibile, agli elementi dell’attivo e del passivo della controllata stessa.
Sono state eliminate le partite di debito e credito e i costi ed i ricavi di ammontare significativo,
originatisi da operazioni intercorse tra imprese consolidate.
La conversione dello Stato Patrimoniale dei bilanci in valuta diversa dall’Euro, è stata effettuata
applicando i cambi di fine esercizio. Per la conversione delle poste di Conto Economico vengono
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invece utilizzati i cambi medi dell’anno. Le differenze cambio che si originano dalla conversione dei
bilanci vengono imputate alle altre componenti del conto economico complessivo quali utili o perdite
rilevate a riserva da conversione.
le rettifiche di consolidamento tengono conto, quando applicabile, del loro effetto fiscale
differito;
PRINCIPI CONTABILI APPLICATI
Nel seguito sono descritti i principi contabili ed i criteri di valutazione più rilevanti applicati nella redazione del
Bilancio consolidato al 31 dicembre 2014.
Utilizzo di Stime contabili
Come previsto dagli IFRS, la redazione del bilancio richiede l’elaborazione di stime, che si riflettono nella
determinazione dei valori contabili delle attività e delle passività, nonché delle informazioni fornite nelle note
illustrative, anche con riferimento alle attività e passività potenziali in essere alla chiusura dell’esercizio. Tali stime
sono utilizzate, in particolare, per la determinazione degli ammortamenti, dei test di impairment delle attività
(compresa la valutazione dei crediti), dei benefici per i dipendenti, dei fair value delle attività finanziarie, delle
imposte correnti, anticipate e differite, delle rimanenze di lavori in corso su ordinazione.
Tutte le stime sono basate sulle più recenti informazioni di cui la Direzione aziendale dispone al momento della
redazione del bilancio, non intaccandone, pertanto l’attendibilità. I risultati effettivi che si rileveranno potrebbero
però differire da tali stime; pertanto queste ultime sono riviste ed aggiornate periodicamente, e gli effetti
derivanti da ogni loro variazione sono immediatamente riflessi nel bilancio.
Attività materiali
Le attività materiali sono iscritte al costo storico, comprensivo degli eventuali oneri accessori di diretta
imputazione.
Il costo delle attività materiali, la cui utilizzazione è limitata nel tempo, è sistematicamente ammortizzato in ogni
esercizio a quote costanti in relazione alla stimata vita economico-tecnica. Qualora parti significative di tali
attività materiali abbiano differenti vite utili, tali componenti sono contabilizzate separatamente. Gli
ammortamenti vengono rilevati a partire dal momento in cui l’immobilizzazione è disponibile per l’uso, oppure
è potenzialmente in grado di fornire i benefici economici ad essa associati. Le aliquote di ammortamento annue
utilizzate sono le seguenti:
Impianti e macchinari: dal 7% al 25%;
Attrezzature: dal 10% al 25%;
Altri beni: dal 10% al 25%.
Terreni e Fabbricati al 3%
In presenza di indicatori specifici circa il rischio di mancato recupero del valore di carico delle attività materiali,
queste sono sottoposte ad una verifica per rilevarne eventuali perdite di valore (“impairment test”), così come
descritto nello specifico paragrafo.
Le attività materiali non sono più esposte in bilancio a seguito della loro cessione o quando non sussistano
benefici economici futuri attesi dall'uso; l'eventuale utile o perdita che ne deriva (calcolato come differenza tra il
valore di cessione, al netto dei costi di vendita, e il valore di carico) è rilevato a conto economico nell’esercizio di
alienazione.
Eventuali costi di manutenzione ordinaria sono addebitati al conto economico.
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Immobili, impianti e macchinari - Beni in locazione finanziaria e
operativa
I contratti di locazione finanziaria, che sostanzialmente trasferiscono al Gruppo tutti i rischi ed i benefici derivanti
dalla proprietà del bene locato, sono iscritti tra gli immobili, impianti e macchinari dalla data di inizio del leasing
al fair value del bene locato o, se minore, al valore attuale dei canoni di leasing. Nel passivo viene iscritto un
debito di pari importo, che viene progressivamente ridotto in base al piano di rimborso delle quote di capitale
incluse nei canoni contrattualmente previsti. I canoni di leasing sono ripartiti tra quota capitale e quota interessi,
in modo da ottenere l’applicazione di un tasso di interesse costante sul saldo residuo del debito (quota
capitale). Gli oneri finanziari sono addebitati a conto economico. I beni sono ammortizzati applicando il criterio
e le aliquote indicate nel paragrafo precedente.
Investimenti Immobiliari
Gli investimenti immobiliari sono costituiti da proprietà immobiliari detenute al fine di percepire canoni di
locazione e conseguire un apprezzamento nel tempo del capitale investito. Gli investimenti immobiliari sono
iscritti inizialmente al costo storico, comprensivo dei costi di acquisizione (e ove applicabile degli oneri finanziari
annessi ai finanziamenti) e successivamente sono valutati al fair value (valore equo), rilevando le variazioni di
tale valore a conto economico. Gli interventi successivi sono capitalizzati sul valore contabile dell’investimento
immobiliare solo quando è probabile che produrranno benefici economici futuri e il loro costo può essere
valutato attendibilmente. Gli altri costi di manutenzione e riparazione sono contabilizzati a conto economico
quando sostenuti. Il fair value dell’investimento immobiliare non riflette investimenti futuri di capitale che
miglioreranno o valorizzeranno l’immobile e non riflette i benefici futuri originati o connessi a tale spesa. Il valore
di mercato degli immobili comprende il valore degli impianti e dei macchinari afferenti gli immobili stessi e gli
avviamenti acquistati. Gli investimenti immobiliari sono eliminati dal bilancio quando sono ceduti o quando
l’investimento è durevolmente inutilizzabile e non sono attesi benefici economici futuri dalla sua cessione.
Eventuali utili o perdite derivanti dal ritiro o dismissione di un investimento immobiliare sono rilevati a conto
economico nell’esercizio in cui avviene il ritiro o dismissione. L’IFRS 13 definisce il fair value come il prezzo (exit
price) che si percepirebbe per la vendita di un’attività ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una
passività in una regolare operazione tra operatori di mercato alla data di valutazione. In particolare, nel misurare
il fair value (valore equo) degli investimenti immobiliari, secondo quanto disposto dall’IFRS 13, la società deve
assicurare che il fair value rifletta, tra le altre cose, i ricavi derivanti da canoni di locazione correnti e da altre
ragionevoli e sostenibili ipotesi che gli operatori di mercato utilizzerebbero nella determinazione del prezzo della
proprietà immobiliare alle condizioni correnti. Come previsto dal paragrafo 27 dell'IFRS 13, la valutazione al fair
value di un’attività non finanziaria considera la capacità di un operatore di mercato di generare benefici
economici impiegando l’attività nel suo massimo e migliore utilizzo (highest and best use) o vendendola a un
altro operatore di mercato che la impiegherebbe nel suo massimo e miglior utilizzo. Il massimo e migliore
utilizzo di un’attività non finanziaria considera l’utilizzo dell’attività fisicamente possibile, legalmente consentito e
finanziariamente fattibile. In particolare:
un utilizzo fisicamente possibile considera le caratteristiche fisiche dell’attività che gli operatori di mercato
prenderebbero in considerazione ai fini della determinazione del prezzo dell’attività (per esempio,
l’ubicazione o le dimensioni di un immobile);
un utilizzo legalmente consentito considera le restrizioni legali all’utilizzo dell’attività che gli operatori di
mercato prenderebbero in considerazione ai fini della determinazione del prezzo dell’ attività (per esempio,
le normative riguardanti piani urbanistici e territoriali applicabili a un immobile);
un utilizzo finanziariamente fattibile considera se l’utilizzo dell’attività fisicamente possibile e legalmente
consentito genera reddito o flussi finanziari adeguati (considerando i costi di conversione dell’attività a
quell’utilizzo) a produrre il rendimento che gli operatori di mercato si aspetterebbero da un investimento in
quell’attività utilizzata in quel modo specifico. Il massimo e migliore utilizzo viene determinato dal punto di
vista degli operatori di mercato. Si presume che l’utilizzo corrente di un’attività non finanziaria da parte di
un’entità rappresenti il massimo e migliore utilizzo, a meno che il mercato o altri fattori non suggeriscano
che un utilizzo diverso da parte degli operatori di mercato massimizzerebbe il valore dell’attività.
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Secondo l’IFRS 13, un’entità deve utilizzare tecniche di valutazione adatte alle circostanze e per le quali siano
disponibili dati sufficienti per valutare il fair value, massimizzando l’utilizzo di input osservabili rilevanti e
riducendo al minimo l’utilizzo di input non osservabili. Il fair value è misurato sulla base delle transazioni
osservabili in un mercato attivo, aggiustato se necessario, in base alle caratteristiche specifiche di ogni singolo
investimento immobiliare. Se tale informazione non è disponibile, al fine della determinazione del fair value per
la misurazione dell’investimento immobiliare, la società utilizza il metodo dei flussi di cassa attualizzati (per un
periodo variabile in riferimento alla durata dei contratti in essere) connessi ai futuri redditi netti derivanti
dall’affitto dell’immobile.
Al termine di tale periodo si ipotizza che l’immobile sia rivenduto ad un valore ottenuto capitalizzando il reddito
dell’ultimo anno, ad un tasso di mercato per investimenti analoghi a quelli oggetto di stima.
Attività immateriali
Le attività immateriali sono le attività identificabili prive di consistenza fisica, controllate dall’impresa e in grado di
produrre benefici economici futuri. L’identificabilità è definita con riferimento alla possibilità di distinguere
l’attività immateriale acquisita rispetto all’avviamento. Tale requisito è soddisfatto, di norma, quando: (i) l’attività
immateriale è riconducibile ad un diritto legale o contrattuale, oppure (ii) l’attività è separabile, ossia può essere
ceduta, trasferita, data in affitto o scambiata autonomamente o come parte integrante di altre attività. Il
controllo da parte dell’impresa consiste nella capacità di usufruire dei benefici economici futuri derivanti
dall’attività e nella possibilità di limitarne l’accesso ad altri.
I costi relativi alle attività di sviluppo interno sono iscritti nell’attivo patrimoniale quando: (i) il costo attribuibile
all’attività immateriale è attendibilmente determinabile, (ii) vi è l’intenzione, la disponibilità di risorse finanziarie e
la capacità tecnica di rendere l’attività disponibile all’uso o alla vendita, (iii) è dimostrabile che l’attività sia in
grado di produrre benefici economici futuri. Tali attività sono rilevate al costo di acquisto o di produzione ed
ammortizzate a quote costanti lungo la loro stimata vita utile, se le stesse hanno una vita utile definita.
L’ammortamento è calcolato in base ad un criterio a quote costanti sulla vita utile stimata delle attività. Le
aliquote di ammortamento sono riviste su base annuale e sono modificate se l’attuale vita utile stimata differisce
da quella stimata in precedenza. Gli effetti di tali variazioni sono riconosciuti a conto economico su base
prospettica.
Avviamento
L’avviamento è rilevato fra le attività immateriali in relazione ad operazioni di aggregazioni di imprese.
Le acquisizioni di aziende sono contabilizzate attraverso l’utilizzo dell’ “acquisition method”; a tal fine le attività e
le passività acquisite e identificabili sono rilevate al loro valore corrente (fair value) alla data di acquisizione. Il
costo dell’acquisizione è misurato dal totale dei fair value, alla data di scambio, delle attività erogate, delle
passività assunte e degli eventuali strumenti di capitale emessi dal Gruppo in cambio del controllo dell’acquisita.
L’eventuale differenza positiva tra (i) il costo dell’acquisizione, maggiorato del valore degli eventuali interessi di
minoranza detenuti da terzi nell’acquisita nonché del fair value alla data di acquisizione di eventuali quote non
di controllo già detenute nell’acquisita, e (ii) il valore corrente di tali attività e passività acquisite, è iscritta quale
avviamento.
Nel caso di differenza negativa tra il costo dell’acquisizione (incrementato delle componenti sopra illustrate) e la
quota del valore corrente delle attività e passività acquisite, questa è iscritta quale provento nel conto
economico dell’esercizio di acquisizione.
L’eventuale avviamento relativo a partecipazioni non di controllo è incluso nel valore di carico delle
partecipazioni relative a tali società.
Dopo l'iniziale iscrizione, l'avviamento non è più ammortizzato ed è decrementato delle eventuali perdite di
valore accumulate, determinate con le modalità descritte nel paragrafo “Riduzione e ripristino di valore delle
attività (impairment test)”.
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Successivamente all’acquisizione del controllo, eventuali acquisizioni di ulteriori quote dai soci di minoranza, o
cessioni a questi di quote che non comportino la perdita del controllo, sono contabilizzate quali operazioni sul
patrimonio netto; ne deriva che eventuali differenze tra il valore della variazione del patrimonio di terzi e le
disponibilità liquide e mezzi equivalenti scambiate sono rilevate direttamente tra le variazioni del patrimonio
netto di competenza del Gruppo.
Partecipazioni
Le partecipazioni in imprese controllate non consolidate e in altre imprese, classificabili nella categoria degli
strumenti finanziari disponibili per la vendita come definita dallo IAS 39, sono iscritte inizialmente al costo,
rilevato alla data di regolamento, in quanto rappresentativo del fair value, comprensivo dei costi di transazione
direttamente attribuibili.
Successivamente alla rilevazione iniziale, tali partecipazioni sono valutate al fair value, se determinabile, con
imputazione degli effetti al conto economico complessivo e, quindi, in una specifica riserva di patrimonio netto.
Al momento del realizzo o del riconoscimento di una perdita di valore da impairment, gli utili e le perdite
cumulati di tale riserva, sono rilasciati a conto economico.
Qualora il fair value non possa essere attendibilmente determinato, le partecipazioni classificate tra gli strumenti
finanziari disponibili per la vendita sono valutate al costo, rettificato per eventuali perdite di valore; in questo
caso le perdite di valore non sono soggette ad eventuali ripristini.
Le partecipazioni in imprese collegate sono valutate con il metodo del patrimonio netto, rilevando nel conto
economico la quota parte degli utili o perdite maturate nell’esercizio, ad eccezione degli effetti relativi ad altre
variazioni del patrimonio netto della partecipazione, riflessi direttamente nelle altre componenti del conto
economico complessivo di Gruppo. Il rischio derivante da eventuali perdite eccedenti il valore di carico della
partecipazione è rilevato in un apposito fondo del passivo nella misura in cui la partecipante è impegnata ad
adempiere a obbligazioni legali o implicite nei confronti dell’impresa partecipata o comunque a coprire le sue
perdite.
Le partecipazioni destinate alla vendita o alla liquidazione nel breve termine sono esposte tra le attività correnti,
al minore tra il valore di carico ed il presumibile valore di realizzo.
Strumenti finanziari
Coerentemente con quanto previsto dallo IAS 39 (Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione), il Gruppo
classifica le attività finanziarie nelle seguenti categorie:
Attività finanziarie al fair value con contropartita a conto economico (Fair Value through Profit and Loss –
FVP&L)
Attività finanziarie detenute sino a scadenza (Held To Maturity - HTM)
Prestiti e crediti (Loans and Receivables – L&R)
Attività finanziarie disponibili per la cessione (Available For Sale – AFS).
Tali attività sono inizialmente rilevate al fair value (incrementato degli oneri accessori) indipendentemente dalla
loro classificazione, che dipende dalla natura dell’attività, dalle motivazioni per le quali è stata acquistata e dalle
valutazioni operate dal management alla data d’acquisto. Sotto il punto di vista temporale, il Gruppo rileva gli
strumenti finanziari alla data di regolamento (settlement date).
Nel bilancio consolidato del Gruppo gli strumenti finanziari presenti sono da riferirsi alla sola categoria “Prestiti e
crediti”; di seguito sono indicati i criteri di rilevazione e valutazione degli strumenti finanziari ricadenti in tale
categoria di classificazione.
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Prestiti e crediti (L&R)
La categoria comprende strumenti finanziari con pagamenti prefissati o determinabili non quotati in un
mercato attivo. La rilevazione iniziale è effettuata al costo, che equivale al fair value del corrispettivo pagato; il
valore iniziale dello strumento finanziario include anche i costi di transazione accessori, ove con la locuzione
“costi di transazione” si intendono i costi incrementali direttamente attribuibili allo strumento stesso.
Dopo la valutazione iniziale, gli strumenti finanziari classificati come L&R devono essere valutati al loro costo
ammortizzato, sulla base del metodo del tasso di interesse effettivo, ed eventualmente rettificati per le perdite di
valore determinate attraverso impairment test (nel caso in cui il valore contabile dello strumento finanziario
classificato come L&R sia maggiore del valore recuperabile stimato, inteso come il valore attuale dei flussi di
cassa futuri attesi scontati al tasso d’interesse effettivo originario dello strumento finanziario). Con particolare
riferimento ai crediti commerciali, si effettua una svalutazione per perdite di valore quando esistono indicazioni
oggettive che non vi sia la possibilità di recuperare gli importi dovuti dalla controparte in base alle condizioni
originarie.
Tali attività sono classificate come attività correnti (crediti commerciali, attività finanziarie o altre attività, a
seconda della natura) salvo che per la parte con scadenza superiore ai 12 mesi, classificata invece tra le attività
non correnti.
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
Sono iscritte al fair value, che normalmente coincide con il loro valore nominale. Comprendono denaro
contante, depositi bancari, conti correnti postali. I mezzi equivalenti rappresentano impieghi finanziari a breve
termine e ad alta liquidità che sono prontamente convertibili in valori di cassa noti e soggetti ad un irrilevante
rischio di variazione del loro valore la cui scadenza originaria ovvero al momento dell’acquisto non è superiore
a 3 mesi.
Valutazione del fair value e gerarchia di fair value
Per tutte le transazioni o saldi (finanziari o non finanziari) per cui un principio contabile richieda o consenta la
misurazione al fair value e che rientri nell’ambito di applicazione dell’IFRS 13, il Gruppo applica i seguenti criteri:
a)
identificazione della “unit of account”, vale a dire il livello al quale un’attività o una passività è aggregata
o disaggregata per essere rilevata ai fini IFRS;
b) identificazione del mercato principale (o, in assenza, del mercato maggiormente vantaggioso) nel
quale potrebbero avvenire transazioni per l’attività o la passività oggetto di valutazione; in assenza di
evidenze contrarie, si presume che il mercato correntemente utilizzato coincida con il mercato
principale o, in assenza, con il mercato maggiormente vantaggioso;
c) definizione per le attività non finanziarie dell’highest and best use (massimo e miglior utilizzo): in
assenza di evidenze contrarie, l’highest and best use coincide con l’uso corrente dell’attività;
d) definizione delle tecniche di valutazione più appropriate per la stima del fair value: tali tecniche
massimizzano il ricorso a dati di input osservabili, che i partecipanti al mercato utilizzerebbero nel
determinare il prezzo dell’attività o della passività;
e) determinazione del fair value delle attività, quale prezzo che si percepirebbe per la relativa vendita, e
delle passività e degli strumenti di capitale, quale prezzo che si pagherebbe per il relativo trasferimento
in una regolare operazione tra operatori di mercato alla data di valutazione;
f) inclusione del “non performance risk” nella valutazione delle attività e passività e in particolare, per gli
strumenti finanziari, determinazione di un fattore di aggiustamento nella misurazione del fair value per
includere, oltre il rischio di controparte (CVA - credit valuation adjustment), il proprio rischio di credito
(DVA – debit valuation adjustment).
In base ai dati di input utilizzati per le valutazioni al fair value, come richiesto dall’IFRS 13, è individuata una
gerarchia di fair value entro la quale classificare le attività e le passività valutate al fair value o per le quali è dato
il fair value nell’informativa di bilancio:
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a)
livello 1: include i prezzi quotati in mercati attivi per attività o passività identiche a quelle oggetto di
valutazione;
b) livello 2: include dati di input osservabili, differenti da quelli inclusi nel livello 1, quali ad esempio: i) prezzi
quotati in mercati attivi per attività o passività simili; ii) prezzi quotati in mercati non attivi per attività o
passività simili o identiche; iii) altri dati di input osservabili (curve di tassi di interesse, volatilità implicite,
spread creditizi);
c) livello 3: utilizza input non osservabili. Il ricorso a tali dati di input è ammesso qualora non siano disponibili
dati di input osservabili. I dati di input non osservabili utilizzati ai fini delle valutazioni del fair value riflettono
le ipotesi che assumerebbero i partecipanti al mercato nella fissazione del prezzo per le attività e le passività
oggetto di valutazione.
Si rinvia alle note illustrative relative alle singole voci di bilancio per la definizione del livello di gerarchia di fair
value in cui classificare i singoli strumenti valutati al fair value o per i quali è esposto il fair value nella informativa
di bilancio. Non sono presenti attività o passività classificabili nel livello 3 della gerarchia di fair value.
Non sono avvenuti nel corso dell’esercizio trasferimenti fra i diversi livelli della gerarchia di fair value.
Per gli strumenti finanziari a breve termine, il valore contabile, al netto di eventuali svalutazioni, ne approssima il
fair value.
Rimanenze
Le rimanenze sono iscritte al minore tra costo e valore netto di realizzo. Il costo d’acquisto comprende il prezzo
di acquisto, eventuali dazi di importazione ed altre tasse (escluse quelle che il Gruppo può successivamente
recuperare dalle autorità fiscali), i costi di trasporto, movimentazione e gli altri costi direttamente attribuibili
all’acquisto di prodotti finiti, materiali e servizi. I costi di trasformazione delle rimanenze includono i costi
direttamente correlati alle unità prodotte. Altri costi sono inclusi nel valore delle rimanenze solo nella misura in
cui essi sono sostenuti per portare le rimanenze nel luogo e nelle condizioni attuali. L’ammontare di ogni
svalutazione delle rimanenze al valore netto di realizzo e tutte le perdite di magazzino sono rilevate come un
costo nell’esercizio nel quale la svalutazione o la perdita si sono verificate.
La configurazione di costo adottata ai fini della valutazione delle rimanenze in giacenza a fine periodo è quella
del costo medio ponderato.
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Commesse a lungo termine – Importi dovuti dai (ai) committenti
I contratti di commessa a lungo termine sono valutati sulla base dei corrispettivi contrattuali maturati con
ragionevole certezza, rilevati sulla base dello stato di avanzamento, determinato attraverso misurazioni fisiche
del lavoro svolto.
I ricavi di commessa comprendono il valore dei ricavi concordati nel contratto e le varianti nel lavoro di
commessa, le revisioni prezzi richieste e i pagamenti di incentivi, nella misura in cui è probabile che essi
rappresentino ricavi veri e propri e se questi possono essere valutati con attendibilità.
I costi di commessa consistono in tutti i costi direttamente attribuibili al contratto, come i costi di preparazione
del sito, materiali, assistenza tecnica, costi sostenuti per l’ottenimento di garanzie. Nel caso si preveda che il
completamento di una commessa possa determinare l’insorgenza di una perdita, questa sarà riconosciuta nella
sua interezza nell’esercizio in cui la stessa divenga ragionevolmente prevedibile e quantificabile.
Sulla base di quanto previsto dallo IAS 11 (Commesse a lungo termine), i lavori in corso sono esposti al netto
degli anticipi e degli acconti incassati a fronte di quanto lavorato. I crediti per anticipi fatturati ma non ancora
incassati vengono compensati con la relativa posta passiva; l’anticipo residuo, al netto di quanto assorbito dal
fatturato a titolo definitivo, viene portato a compensazione del LIC relativo alla commessa in esame; la differenza
positiva o negativa tra il valore dei contratti espletato e quello degli acconti ricevuti è iscritta rispettivamente
nell’attivo (Importi dovuti dai committenti) o nel passivo (Importi dovuti ai committenti) dello stato patrimoniale,
tenuto anche conto delle eventuali svalutazioni dei lavori effettuati al fine di tenere conto dei rischi connessi al
mancato riconoscimento di lavorazioni eseguite per conto dei committenti.
Riduzione di valore delle attività (impairment test)
Alla data di chiusura del bilancio, il valore contabile delle attività materiali, immateriali, finanziarie e delle
partecipazioni è soggetto a verifica per determinare se vi sono indicazioni che queste attività abbiano subito
perdite di valore.
Qualora queste indicazioni esistano, si procede alla stima dell’ammontare recuperabile di tali attività, per
determinare l’importo della svalutazione. Per le eventuali attività immateriali a vita utile indefinita e per quelle in
corso di realizzazione l’impairment test sopra descritto è effettuato almeno annualmente, indipendentemente
dal verificarsi o meno di eventi che facciano presupporre una riduzione di valore, o più frequentemente nel
caso in cui si verifichino eventi o cambiamenti di circostanze che possano far emergere eventuali riduzioni di
valore.
Qualora non sia possibile stimare il valore recuperabile di una attività individualmente, la stima del valore
recuperabile è compresa nell’ambito della unità generatrice di flussi finanziari a cui l’attività appartiene. Tale
verifica consiste nella stima del valore recuperabile dell’attività (rappresentato dal maggiore tra il presumibile
valore di mercato, al netto dei costi di vendita, e il valore d'uso) e nel confronto con il relativo valore netto
contabile. Se quest’ultimo risulta superiore, le attività sono svalutate fino a concorrenza del valore recuperabile.
Nel determinare il valore d'uso, i flussi finanziari futuri attesi ante imposte sono attualizzati utilizzando un tasso di
sconto, ante imposte, che riflette la stima corrente del mercato riferito al costo del capitale in funzione del
tempo e dei rischi specifici dell'attività.
Le perdite di valore sono contabilizzate nel conto economico, classificate diversamente a seconda della natura
dell’attività svalutata. Le stesse sono ripristinate, nei limiti delle svalutazioni effettuate, nel caso in cui vengano
meno i motivi che le hanno generate, ad eccezione che per l’avviamento e per gli strumenti finanziari di
capitale valutati al costo in quanto il fair value non è determinabile in modo attendibile.
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Benefici per i dipendenti
La passività relativa ai benefici a breve termine garantiti ai dipendenti, erogati nel corso del rapporto di lavoro, è
iscritta per l’ammontare maturato alla data di chiusura del periodo.
La passività relativa ai benefici garantiti ai dipendenti erogati in coincidenza o successivamente alla cessazione
del rapporto di lavoro attraverso programmi a benefici definiti, rappresentati dal Trattamento di Fine Rapporto
di lavoro subordinato, è iscritta nel periodo di maturazione del diritto, al netto delle eventuali attività al servizio
del piano e delle anticipazioni corrisposte, ed è determinata sulla base di ipotesi attuariali e rilevata per
competenza coerentemente alle prestazioni di lavoro necessarie per l’ottenimento dei benefici; la valutazione
della passività è effettuata da attuari indipendenti.
Si segnala che a partire dall’esercizio 2007 il Gruppo ha recepito gli effetti delle modifiche introdotte dalla
“Legge Finanziaria 2007” e successivi decreti e regolamenti, relativi alla destinazione delle quote maturate dal 1°
gennaio 2007 del TFR.
In particolare, ai fini dell’applicazione dello IAS 19 la nuova normativa ha modificato, a partire dal 1° gennaio
2007, la natura del TFR da “programma a benefici definiti” a “programma a contributi definiti”. Ai fini IFRS solo il
fondo TFR maturato al 31 dicembre 2006 rimane un piano a benefici definiti.
Gli utili e le perdite attuariali relativi a piani a benefici definiti sono rilevati nel prospetto dell’utile complessivo e
non sono oggetto di successiva imputazione a conto economico; il costo per interessi è rilevato a conto
economico, tra i proventi (oneri) finanziari.
Per la determinazione delle passività relative ai piani a benefici definiti è stata utilizzata la metodologia
denominata Project Unit Cost, articolata secondo le seguenti fasi:
sono stati proiettati sulla base di una serie di ipotesi finanziarie (incremento del costo della vita, ecc) le
possibili future prestazioni che potrebbero essere erogate a favore di ciascun dipendente nel caso di
pensionamento, decesso, invalidità, dimissioni ecc. La stima include le future rivalutazioni al netto degli
eventuali versamenti alla previdenza integrativa e dei prelievi fiscali/oneri previsti dalla normativa
vigente;
determinazione alla data della valutazione del valore attuale atteso delle future prestazioni, sulla base
del tasso di rivalutazione adottato e della probabilità che ciascuna prestazione ha di essere
effettivamente erogata;
definizione della passività, individuando la quota del valore attuale atteso delle future prestazioni che
si riferiscono al servizio già maturato dal dipendente in azienda alla data della valutazione.
Le assunzioni principali usate nella determinazione del valore attuale del TFR sono di seguito illustrate:
Tasso annuo di attualizzazione
Tasso annuo di inflazione
Tasso annuo di incremento TFR
Frequenza anticipazioni
Frequenza turnover
2014
2013
1,3%
4%
2%
2%
2,5%
2,5%
4%
4%
3,5%
3,5%
61
Fondi rischi ed oneri
I fondi rischi ed oneri sono rilevati quando si è in presenza di una obbligazione attuale (legale o implicita) nei
confronti di terzi che deriva da un evento passato, qualora sia probabile un esborso di risorse per soddisfare
l'obbligazione e possa essere effettuata una stima attendibile dell'ammontare dell'obbligazione.
Gli accantonamenti sono iscritti al valore rappresentativo della migliore stima dell’ammontare che l’impresa
pagherebbe per estinguere l’obbligazione ovvero per trasferirla a terzi alla data di chiusura del periodo. Se
l'effetto di attualizzazione del valore del denaro è significativo, gli accantonamenti sono determinati
attualizzando i flussi finanziari futuri attesi ad un tasso di sconto che riflette la valutazione corrente del mercato
del costo del denaro in relazione al tempo. Quando viene effettuata l'attualizzazione, l'incremento
dell'accantonamento dovuto al trascorrere del tempo è rilevato come onere finanziario.
Debiti commerciali
I debiti commerciali, la cui scadenza rientra nei normali termini commerciali, non sono attualizzati. I debiti in
valuta diversa dalla valuta funzionale delle singole società sono allineati ai cambi di fine periodo.
Contributi
I contributi pubblici sono rilevati in bilancio al fair value, quando sussiste la ragionevole certezza che essi
saranno ricevuti e tutte le condizioni ad essi riferite risultano soddisfatte. Quando i contributi sono correlati a
componenti di costo, sono rilevati come ricavi, ma sono ripartiti sistematicamente sugli esercizi in modo da
essere commisurati ai costi che intendono compensare. Nel caso in cui il contributo è correlato ad un’attività, il
valore equo è iscritto tra i risconti passivi, tra le altre passività, e accreditate su base sistematica nel conto
economico lungo la vita utile del bene.
Ricavi
I ricavi diversi da quelli derivanti dai lavori in corso su ordinazione sono rilevati nella misura in cui è possibile
determinarne attendibilmente il valore (fair value) ed è probabile che i relativi benefici economici saranno fruiti.
Secondo la tipologia di operazione, i ricavi sono rilevati sulla base dei criteri specifici di seguito riportati:
i ricavi delle vendite di beni sono rilevati quando i rischi e benefici significativi della proprietà dei beni sono
trasferiti all’acquirente;
i ricavi per le prestazioni di servizi sono rilevati con riferimento allo stadio di completamento delle attività
sulla base dei medesimi criteri previsti per i lavori in corso su ordinazione. Nel caso in cui non sia possibile
determinare attendibilmente il valore dei ricavi, questi ultimi sono rilevati fino a concorrenza dei costi
sostenuti che si ritiene saranno recuperati;
i ricavi per canoni attivi e royalties sono rilevati lungo il periodo di maturazione, sulla base degli accordi
contrattuali sottoscritti.
I ricavi per interessi (così come gli oneri per interessi) sono rilevati per competenza sulla base degli interessi
maturati sul valore delle relative attività e passività finanziarie, utilizzando il tasso di interesse effettivo.
I dividendi sono rilevati quando sorge il diritto degli azionisti a riceverne il pagamento
Costi
I costi sono valutati al fair value dell’ammontare pagato o da pagare e sono imputati al conto economico in
funzione della competenza temporale ed in correlazione agli eventuali relativi ricavi. Gli eventuali oneri relativi
ad operazioni di aumento del capitale sociale sono imputati a diretta diminuzione del patrimonio netto.
Oneri finanziari
In base allo IAS 23 sono rilevati come costo nell'esercizio in cui essi sono sostenuti a meno che non siano
collegati ad una specifica commessa.
62
Imposte sul reddito
Sono iscritte sulla base di una stima realistica degli oneri di imposta da assolvere, in conformità alle disposizioni
in vigore. Il debito relativo all’IRAP ed all’IRES da versare direttamente all’Amministrazione Finanziaria è esposto
tra le passività correnti dello stato patrimoniale nella voce “Debiti tributari”, al netto degli acconti versati.
L’eventuale sbilancio positivo è iscritto tra le attività correnti nella voce “Crediti tributari”.
Le imposte anticipate e quelle differite risultanti dalle differenze temporanee tra il valore di bilancio delle attività
e passività, determinato dall’applicazione dei criteri precedentemente descritti e il valore fiscale delle stesse,
derivante dall’applicazione della normativa vigente, sono iscritte:
le prime solo se è probabile che ci sia un sufficiente reddito imponibile che ne consenta il recupero;
le seconde, se esistenti, in ogni caso.
Principi Contabili ed interpretazioni di nuova emissione e omologati,
aventi efficacia dal 1°gennaio 2014.
Si riepilogano di seguito i nuovi Regolamenti UE aventi efficacia dal 1° gennaio 2014:
Regolamento (UE) 1254/2012 della Commissione dell’11 dicembre 2012, pubblicato in Gazzetta Ufficiale
Legge 360 del 29 dicembre 2012: Adozione dei Principi Contabili Internazionali IFRS 10 Bilancio consolidato,
l’IFRS 11 Accordi a controllo congiunto, l’IFRS 12 Informativa sulle partecipazioni in altre entità, modifiche allo
IAS 27 Bilancio separato e lo IAS 28 Partecipazioni in società collegate e joint venture.
Alla luce delle novità normative introdotte Il quadro dei principi applicabili nella redazione del bilancio
consolidato è ora il seguente:
IFRS 10 Bilancio consolidato.
L’IFRS 10 fornisce un unico principio di riferimento da seguire per la redazione del bilancio consolidato che
prevede il controllo come base per il consolidamento di tutti i tipi di entità.
Infatti l’IFRS 10 sostituisce lo IAS 27 Bilancio consolidato e separato e l’Interpretazione SIC 12 – Società a
destinazione specifica (società veicolo).
Più in particolare il nuovo principio IFRS 10 definisce in modo più puntuale il concetto di “controllo” e di
conseguenza la base per determinare quali Entità rientrano nell’area di consolidamento del bilancio
consolidato di Gruppo. Nella definizione più ampia, una società controlla una partecipata, se e solo se ha
contemporaneamente:
il potere sull’entità oggetto di investimento: espresso come effettiva capacità di dirigere le attività
rilevanti unilateralmente;
l’esposizione o i diritti a rendimenti variabili derivanti dal rapporto con l’entità oggetto di investimento;
la capacità di esercitare il proprio potere sull’entità oggetto di investimento per incidere
sull’ammontare dei suoi rendimenti.
Il modello di consolidamento previsto dall’IFRS 10 non è dunque basato come il precedente IAS 27
esclusivamente sui rischi e benefici, ma è fondato sul “potere” e sulla capacità di poterlo esercitare nella
gestione dell’entità, potendo dunque incidere in modo determinante sui “ritorni economici”.
L’adozione dell’IFRS 10 non ha comportato effetti dal punto di vista della valutazione delle poste del presente
bilancio consolidato, ciò in quanto le Società controllate da Vitrociset sono di norma:
costituite per l’esecuzione di specifici progetti, e regolate da accordi di governance che permettono
alla capogruppo, attraverso l’esercizio di un’ampia maggioranza dei diritti di voto, di determinare le
scelte strategiche e di indirizzo gestionale dell’impresa al fine di ottenerne i relativi benefici;
costituite sulla base delle linee di sviluppo industriale indicate dal Business plan e possedute
integralmente dalla capogruppo.
63
IFRS 11 Accordi a controllo congiunto
L’IFRS 11 stabilisce i principi di rappresentazione nei bilanci delle attività svolte dalle entità che sono parti di
accordi a controllo congiunto e sostituisce lo IAS 31 Partecipazioni in joint venture e la SIC-13 Entità a controllo
congiunto – Conferimenti in natura da parte dei partecipanti al controllo.
L’IFRS 11 Indica che il controllo congiunto (joint control) si determina quando più parti condividono
contrattualmente il controllo su di un “accordo” (arrangement) ossia quando le decisioni concernenti le attività
rilevanti a questo correlate richiedono il consenso unanime delle parti.
Per ciò che concerne la modalità di valutazione e di rappresentazione in bilancio, l’IFRS 11 prevede modalità
differenti per:
JOINT OPERATIONS (JO): un accordo a controllo congiunto nel quale le parti che detengono il controllo
congiunto hanno diritti sulle attività e obbligazioni per le passività relative all’accordo.
JOINT VENTURES (JV): un accordo a controllo congiunto nel quale le parti che detengono il controllo
congiunto vantano diritti sulle attività nette dell’accordo.
La formulazione dell’IFRS 11 in merito alla distinzione tra JO e JV non è più basata sulla forma legale delle Entità
oggetto del controllo congiunto, ma sui diritti e le obbligazioni derivanti ai co-venturer in relazione alla
partecipazione all’accordo congiunto, ossia sulla sostanza del rapporto.
Per ciò che concerne la rappresentazione nel bilancio consolidato delle JV, l’IFRS 11 elimina l’opzione contabile
prevista dal previgente IAS 31, in merito al consolidamento delle JV, consistente nell’applicazione del metodo
proporzionale o del Patrimonio netto, prevedendo un solo criterio di consolidamento basato esclusivamente
sul metodo del Patrimonio netto.
Per quanto attiene le JO poiché i soggetti che partecipano all’accordo condividono i diritti sulle attività e si
assumono le obbligazioni sulle passività legate all’accordo, l’IFRS 11 dispone che ogni joint operator deve
riconoscere nel proprio bilancio il valore pro quota delle attività, passività, costi e ricavi della relativa JO.
Il Nuovo Principio contabile è stato adottato a partire dal 1° Gennaio 2014 in maniera retroattiva per consentire
l’omogenea rappresentazione dei risultati con le informazioni relative ai periodi comparativi.
IFRS 12 Informativa sulle partecipazioni in altre entità
L’IFRS 12 combina, rafforza e sostituisce gli obblighi di informativa da fornire nelle note al bilancio per le
controllate, gli accordi per un controllo congiunto, le società collegate e le entità strutturate non consolidate.
L’applicazione del nuovo principio, determina maggiori obblighi di informativa in termini di (i) indicazione delle
valutazioni significative utilizzate nella definizione dell’area di consolidamento e (ii) analisi della tipologia degli
investimenti e dei connessi rischi assunti.
Altri principi Emendati dal Regolamento (UE) 1254/2012
A seguito di questi nuovi IFRS, lo IASB ha emanato anche lo IAS 27 modificato, che riguarderà soltanto il
Bilancio Separato e lo IAS 28 modificato al fine di recepire quanto introdotto con l’IFRS 11 in tema di Joint
Arrangement.146
Regolamento (UE) 313/2013 della Commissione del 4 aprile 2013, pubblicato in Gazzetta Ufficiale Legge 95
del 5 aprile 2013: Guida alle disposizioni transitorie (Modifiche agli IFRS 10, 11 e 12).
Le modifiche limitano l’obbligo di fornire informazioni comparative rettificate, per la transizione all’IFRS 10, IFRS
11 e IFRS 12, al solo esercizio comparativo precedente.
Viene chiarito, inoltre, come deve essere rettificato il periodo comparativo se le conclusioni sul consolidamento
alla “data di prima applicazione“ non sono le medesime secondo lo IAS 27 / SIC 12 e l’IFRS 10.
In particolare, potrebbero manifestarsi le due seguenti fattispecie:
Consolidamento secondo IFRS 10 di una società precedentemente non consolidata: occorre applicare
retrospettivamente l’IFRS 3 Business Combinations alla data di ottenimento del controllo, così come definita
dall’IFRS10. Qualsiasi differenza tra le attività, passività e non-controlling interests ed il precedente valore netto
contabile della partecipazione sarà contabilizzata tra gli utili a nuovo all’inizio del più remoto periodo
comparativo presentato, o successivamente nel caso il controllo sia stato acquisito in data successiva. Nessun
obbligo sorgerà, invece, nel caso in cui la partecipazione fosse stata ceduta anteriormente alla data di prima
applicazione.
64
Mancato consolidamento secondo IFRS 10 di una società precedentemente consolidata: occorre applicare
retrospettivamente l’IFRS 10. Qualsiasi differenza tra le attività, passività e non-controlling interests
precedentemente contabilizzate ed il valore della partecipazione secondo l’IFRS 10 sarà contabilizzata tra gli utili
a nuovo all’inizio del più remoto periodo comparativo presentato, o successivamente nel caso il controllo sia
stato perso in data successiva.
E’ stato eliminato inoltre, per le informazioni relative alle entità strutturate non consolidate, l’obbligo di
presentare informazioni comparative per gli esercizi precedenti alla data in cui l’IFRS 12 è applicato per la prima
volta.
Le modifiche ai succitati principi sono state applicate nell’esercizio in corso allo scopo di regolare le disposizioni
transitorie per la prima applicazione dei nuovi principi sul consolidamento.
Regolamento (UE) 1174/2013 della Commissione del 20 novembre 2013, pubblicato in Gazzetta Ufficiale
Legge 312 del 21 novembre 2013: Entità di investimento (Modifiche agli IFRS 10, 12 e allo IAS 27).
L’obiettivo degli emendamenti è quello di apportare alcune modifiche agli ’International Financial Reporting
Standard (IFRS) 10 e 12 ed al Principio contabile internazionale (IAS) 27 al fine di definire le linee guida da
seguire per la redazione del Bilancio consolidato e Separato delle “Entità d’investimento”.
I principali interventi hanno riguardano:
L’IFRS 10 è stato modificato per prescrivere alle entità d’investimento di valutare le controllate al fair value
rilevato a conto economico anziché consolidarle, onde riflettere meglio il loro modello di business. In
particolare “un’entità d’investimento” viene definita, nell’ambito del principio (nuovo paragrafo 27), come
un’entità che ottiene fondi da uno o più investitori al fine di ricavare dalla gestione degli investimenti profitti in
termini di capital gain o di redditività.
“Un’entità d’investimento” (i) detiene normalmente più di un investimento; (ii) ha più di un investitore; (iii) ha
investitori che non sono “parti correlate”; (iv) detiene partecipazioni sotto forma di strumenti di capitale.
“Un’entità d’investimento”, inoltre, calcola e valuta i rendimenti della quasi totalità degli investimenti in base al
“fair value”.
L’IFRS 12 è stato modificato per imporre la presentazione di informazioni specifiche in merito alle controllate
delle entità d’investimento.
Il paragrafo 9A dell’ IFRS 12 precisa inoltre che l’entità deve fornire un'informativa in merito alle valutazioni e
alle ipotesi significative adottate nel determinare che essa stessa, in conformità al paragrafo 27 dell’IFRS 10,
rientra nella categoria delle “Entità d’investimento”.
Le modifiche allo “IAS 27 Bilancio separato” hanno eliminato, in tale ambito, la possibilità per le “entità
d’investimento” di optare per la valutazione degli investimenti in talune controllate al costo o per quella al fair
value.
Lo IAS 27 stabilisce inoltre che un’entità d’investimento che sia tenuta ad applicare l’eccezione al
consolidamento per tutte le proprie controllate presenta come unico bilancio il proprio bilancio separato
indicando nelle note tale fatto.
Le modifiche ai succitati principi, applicate a partire dai bilanci degli esercizi che hanno inizio dal 1 gennaio
2014, non hanno comportato effetti dal punto di vista della valutazione delle poste di bilancio e dell’informativa
da fornire nel presente bilancio consolidato.
Regolamento (UE) 1374/2013 della Commissione del 19 dicembre 2013 che adotta informazioni integrative
sul valore recuperabile delle attività non finanziarie (Modifica allo IAS 36).
Le modifiche mirano a fornire chiarimenti in merito all’informativa da rendere nelle disclosure circa il valore
recuperabile delle attività valutate al fair value al netto dei costi di dismissione per le quali sia stata rilevata
durante l’esercizio, a seguito dell’impairment test, una perdita di riduzione di valore o il reversal di una
precedente svalutazione.
In particolare, in tale ambito, i nuovi paragrafi 130 e 134 dello IAS 36 introducono per ogni CGU a cui risulti
attribuita una parte significativa del valore netto contabile dell’avviamento o delle attività immateriali con vita
utile indefinita, la richiesta di indicare nelle disclosure le seguenti informazioni:
il livello della gerarchia del fair value nel quale è classificata nella sua interezza la valutazione (senza
considerare se i “costi di dismissione” sono osservabili);
per le valutazioni rientranti nelle categorie 2 e 3 della gerarchia del fair value (i) la descrizione delle
tecniche di valutazione adottate per valutare il fair value al netto dei costi di dismissione; (ii) le key
assumptions (ivi incluso ildiscount rate utilizzato) sulle quali la Direzione ha fondato la determinazione del
fair value.
65
Le modifiche al succitato principio, applicate a partire dai bilanci degli esercizi che hanno inizio dal 1 gennaio
2014, non hanno comportato effetti dal punto di vista della valutazione delle poste di bilancio e dell’informativa
da fornire nel presente bilancio consolidato.
Regolamento (UE) 1375/2013 della Commissione del 19 dicembre 2013 che adotta Novazione di derivati e
continuazione della contabilizzazione di copertura (Modifica allo IAS 39).
In base alle modifiche ai paragrafi 91 e 101 dello IAS 39 la novazione di un contratto derivato, effettuata a
seguito di disposizioni normative o regolamentari, che implichi la sostituzione della controparte originaria con
una controparte centrale non rappresenta un evento che comporta la cessazione della contabilizzazione in
hedge accounting.
Le modifiche al succitato principio, applicate a partire dai bilanci degli esercizi che hanno inizio dal 1 gennaio
2014, non hanno comportato effetti dal punto di vista della valutazione delle poste di bilancio e dell’informativa
da fornire nel presente bilancio consolidato.
Principi ed interpretazioni omologati non adottati in via anticipata dal Gruppo Regolamento (UE) 634/2014
della Commissione del 13 giugno 2014, pubblicato in Gazzetta Ufficiale L 175 del 14 giugno 2014: Adozione
dell’Interpretazione IFRIC 21 Tributi.
L’obiettivo dell’interpretazione, è quello di fornire una guida per il trattamento contabile appropriato dei tributi
che rientrano nel campo di applicazione del principio contabile internazionale IAS 37 “Accantonamenti,
passività e attività potenziali”, al fine di migliorare la comparabilità dei bilanci per gli utenti.
Ai fini della citata Interpretazione, un tributo rappresenta un pagamento dovuto, in conformità alla legislazione
vigente, ad un’amministrazione pubblica ad eccezione delle:
a) Imposte sul reddito che rientrano nell'ambito di applicazione dello IAS 12 Imposte sul reddito;
b) multe o altre sanzioni imposte per la violazione di leggi.
Lo “IAS 37 Accantonamenti, passività e attività potenziali”, stabilisce che una passività è iscritta quando si
manifesta l’evento che fa sorgere l’obbligazione (fatto vincolante).
Ai sensi dell’IFRIC 21, il fatto vincolante è quell’evento - tipicamente specificato nella legge della giurisdizione
interessata- al manifestarsi del quale si richiede il pagamento del tributo.
L’Interpretazione considera differenti tipologie di tributi:
Il tributo sorge progressivamente nel momento in cui l’entità genera ricavi: il fatto vincolante è la
generazione dei ricavi, come previsto dalla normativa locale, l’obbligazione andrà quindi rilevata
contestualmente ai ricavi generati;
Il tributo sorge interamente quando l’entità genera i primi ricavi in un dato esercizio: in questa tipologia di
tributi l’obbligazione sorge nel momento in cui l’entità genera i primi ricavi nell’esercizio. Nulla rileva se
l’importo da pagare dovesse essere basato sul fatturato dell’esercizio precedente;
Il tributo sorge interamente se la società è operativa ad una certa data: in questo caso, anche se l’importo
del tributo è calcolato basandosi su saldi del precedente esercizio, nessuna obbligazione è contabilizzata
finché non sia raggiunta la specifica data. L'assunto di base relativo alla continuità aziendale non implica,
quindi, di per sé la necessità di iscrivere un’obbligazione prima della specifica data;
Il tributo è generato se l’entità genera ricavi sopra una certa specificata soglia minima: l’obbligazione
sorge soltanto rilevando ricavi sopra una certa soglia e solo in quel momento è registrata una passività,
indipendentemente dalla probabilità/ragionevole certezza di superamento di detta soglia.
L’Interpretazione verrà applicata a partire dagli esercizi finanziari che iniziano il 17 giugno 2014 o in data
successiva con limitati effetti dal punto di vista della valutazione delle poste di bilancio.
66
INFORMAZIONI SULLE VOCI DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE E FINANZIARIA CONSOLIDATA
Attività non correnti
1.Attività immateriali
Attività immateriali
Costi di
impianto e
ampliamento
Costi di ricerca,
pubblicità e
sviluppo
Diritti di brevetto
industriale e diritti
di utilizzazione
Concessioni,
licenze e
marchi
Avviamento
Immobilizzazioni
in corso e
acconti
Altre
Immobilizzazioni
Immateriali
Totale
31 dicembre 2012
Costo
1.222.285
9.615.889
247.723
2.619.854
18.859.245
5.430.903
11.359.446
49.355.345
(1.051.313)
(8.593.044)
(122.648)
(2.571.462)
(6.768.584)
-
(11.185.303)
(30.292.354)
170.972
1.022.845
125.075
48.392
12.090.661
5.430.903
174.143
19.062.991
(170.972)
-
-
-
6.768.584
-
(174.143)
6.423.469
1 gennaio 2013
-
1.022.845
125.075
48.392
18.859.245
5.430.903
-
25.486.460
Investimenti
-
874.743
9.587
107.582
-
4.879.440
204.193
6.075.545
Vendite
-
-
-
-
-
-
-
-
Ammortamenti
-
(920.341)
(84.677)
(66.548)
-
-
(30.042)
(1.101.608)
Svalutazioni
-
-
-
-
-
-
-
-
Altri movimenti
-
1.586.665
-
-
-
(1.847.322)
434.800
174.143
Ammortamenti e svalutazioni
Totale 31 dicembre 2012
FTA Effect
67
Attività immateriali
Costi di
impianto e
ampliamento
Costi di ricerca,
pubblicità e
sviluppo
Diritti di brevetto
industriale e diritti
di utilizzazione
Concessioni,
licenze e
marchi
Avviamento
Immobilizzazioni
in corso e
acconti
Altre
Immobilizzazioni
Immateriali
Totale
31 dicembre 2013
-
2.563.912
49.985
89.426
18.859.245
8.463.021
475.864
30.501.453
Investimenti
-
1.007.777
23.816
372.173
-
9.000.242
276.272
10.680.280
Vendite
-
-
-
-
-
-
-
-
Ammortamenti
-
(1.110.290)
(47.956)
(172.189)
-
-
(283.946)
(1.614.382)
Svalutazioni
-
-
-
-
(2.982.347)
-
(2.982.347)
Altri movimenti
-
753.499
-
-
-
(753.499)
133.087
133.087
31 dicembre 2014
-
3.214.898
25.845
289.410
18.859.245
13.727.417
601.277
36.718.091
1.222.285
12.077.297
257.310
2.727.436
18.859.245
8.463.021
11.998.439
55.605.033
(1.051.313)
(9.513.385)
(207.325)
(2.638.010)
(6.768.584)
-
(11.215.345)
(31.393.962)
(170.972)
-
-
-
6.768.584
-
(307.230)
6.290.382
-
2.563.912
49.985
89.426
18.859.245
8.463.021
475.864
30.501.453
1.222.285
11.498.409
281.126
3.099.609
18.859.245
19.310.585
11.839.911
66.111.169
così composto:
Costo
Ammortamenti e svalutazioni
Adj IAS/IFRS
Valore in bilancio 2013
così composto:
Costo
68
Attività immateriali
Ammortamenti e svalutazioni
Adj IAS/IFRS
Valore in bilancio 2014
Costi di
impianto e
ampliamento
Costi di ricerca,
pubblicità e
sviluppo
Diritti di brevetto
industriale e diritti
di utilizzazione
Concessioni,
licenze e
marchi
Avviamento
Immobilizzazioni
in corso e
acconti
Altre
Immobilizzazioni
Immateriali
Totale
(1.051.313)
(8.283.511)
(255.281)
(2.810.199)
(6.768.584)
(5.583.168)
(10.931.404)
(35.683.460)
(170.972)
-
-
-
6.768.584
-
(307.230)
6.290.382
-
3.214.898
25.845
289.410
18.859.245
13.727.417
601.277
36.718.091
La voce, pari ad euro 36.718.091, è sostanzialmente composta dall’avviamento della Capogruppo per euro 18.859.245, da costi di ricerca e sviluppo per euro 3.214.898
riconducibili sempre alla Capogruppo e ad immobilizzazioni in corso, per euro 13.727.417, relativi a progetti di R&D sia finanziati che non ed ancora in fase di lavorazione.
L’incremento netto rispetto al precedente esercizio è pari ad euro 6.216.638 è riconducibile ad attività di investimenti per euro 10.680.280 contrapposti a quote di
ammortamento contabilizzate nell’esercizio pari ad euro 1.614.382 ed a quote di svalutazione pari ad euro 2.982.347 ed ad altri movimenti minori per euro 133.087. Per
quanto attiene alle Svalutazioni pari ad euro 2.982.347 si evidenziano di seguito i progetti della Capogruppo per i quali, in considerazione della dubbia recuperabilità futura
degli investimenti, si è provveduto a svalutare le quote capitalizzate fino all’esercizio precedente.
Progetto Jsf Carts Sviluppo
Progetto Artemis ‘nSafecer’
Progetto Demanes
Euro
Euro
Euro
2.643.640
167.276
171.431
L’avviamento, al 31 dicembre 2014 pari a Euro 18.859.245, è da riferirsi al valore netto contabile al 31 dicembre 2014 rilevato a seguito dell’acquisizione del ramo d’azienda
“EDA” avvenuto nell’esercizio 2009. Il valore è stato sottoposto ad impairment test che ne ha confermato la recuperabilità.
Si è proceduto, infatti, in base a quanto richiesto dallo IAS 36, alla determinazione del valore recuperabile della Cash Generating Unit (CGU) che è stato ricondotto al gruppo in
quanto i clienti e il know how riconducibili al ramo sono entrati nelle disponibilità di tutte le BU della Capogruppo esistenti e pertanto la realtà economica delle attività
sviluppate risulta essere completamente interrelata con tutte le attività del gruppo intero non avendo più autonomia e interdipendenza dei flussi operativi rispetto al gruppo
stesso.
L’impairment test, effettuato sulla base dei flussi finanziari del Gruppo stimati prendendo a riferimento il business plan redatto dal management, che riporta le proiezioni di
ricavi, costi, investimenti e variazione del capitale circolante , ha evidenziato un valore recuperabile dell’Avviamento significativamente superiore al carrying amount. Il metodo
di determinazione di tale valore è quello del cd. “Discounted Unlevered Free Cash Flow” ed il tasso di attualizzazione applicato per lo sconto dei flussi di cassa unlevered è pari
a 7,93%. Quest’ultimo è stato calcolato con il metodo del Capital Asset Pricing Model prendendo come comparables aziende operanti nel settore di appartenenza del Gruppo
(fonte Bloomberg). La valutazione effettuata è stata verificata, con esito positivo, attraverso comparazione con il metodo dei multipli applicato su un panel di 19 competitor del
gruppo.
69
2. Attività materiali
Attività Materiali
Terreni e fabbricati
Impianti e
macchinari
Attrezzature
Industriali e
Commerciali
Altri beni
Immobilizzazioni
in corso e acconti
Totale
Costo
46.962.733
141.400
28.539.503
3.775.620
805.661
80.224.917
Ammortamenti e svalutazioni
(8.519.986)
(79.183)
(27.214.201)
(3.555.560)
-
(39.368.930)
Totale 31 dicembre 2012
38.442.747
62.217
1.325.302
220.060
805.661
40.855.987
174.143
108.775
-
282.918
31 dicembre 2012
FTA effect
1 gennaio 2013
Investimenti
Vendite
Ammortamenti
Svalutazioni
Altri movimenti
31 dicembre 2013
Investimenti
38.442.747
62.217
1.499.445
328.835
805.661
41.138.905
603.742
1.870
575.724
166.815
-
1.348.151
-
(9.231)
-
-
(661.951)
(671.182)
(1.335.116)
(12.138)
(549.927)
(91.028)
-
(1.988.209)
-
-
-
-
-
-
434.161
-
236.188
-
-
670.349
38.145.534
42.718
1.761.430
404.622
143.710
40.498.014
1.199.491
21.082
1.096.643
271.910
73.460
2.662.586
70
Attività Materiali
Terreni e fabbricati
Impianti e
macchinari
Attrezzature
Industriali e
Commerciali
Altri beni
Immobilizzazioni
in corso e acconti
Totale
-
-
-
-
-
-
(1.451.104)
(16.550)
(683.101)
(83.071)
-
(2.233.826)
Svalutazioni
-
-
(15.258)
(20.015)
-
(35.273)
Altri movimenti
-
-
-
(24.529)
(96.847)
(121.376)
37.893.921
47.250
2.159.714
548.917
120.323
40.770.125
Costo
47.566.475
134.039
29.115.227
3.942.435
143.710
80.901.886
Ammortamenti e svalutazioni
(9.420.941)
(91.321)
(27.527.940)
(3.646.588)
-
(40.686.790)
-
-
174.143
108.775
-
282.918
38.145.534
42.718
1.761.430
404.622
143.710
40.498.014
48.765.966
155.121
30.211.870
4.214.345
120.323
83.467.625
(10.872.045)
(107.871)
(28.226.299)
(3.774.203)
-
(42.980.418)
-
-
174.143
108.775
-
282.918
37.893.921
47.250
2.159.714
548.917
120.323
40.770.125
Vendite
Ammortamenti
31 dicembre 2014
così composto:
Adj IAS/IFRS
Valore in bilancio 2013
così composto:
Costo
Ammortamenti e svalutazioni
Adj IAS/IFRS
Valore in bilancio 2014
71
La voce pari ad euro 40.770.125 è principalmente riconducibile a Terreni e Fabbricati per euro 37.893.921 e
ad Attrezzature Industriali e Commerciali per euro 2.159.714 entrambe riferite prevalentemente alle società del
Gruppo che operano nel comparto del Real Estate. Il saldo finale registra un incremento pari ad euro 272.111
dovuto all’effetto combinato della diminuzione della voce terreni e fabbricati a causo dell’ammortamento
dell’esercizio e all’incremento delle attrezzature industriali e commerciali per investimenti intercorsi nell’esercizio
ascrivibili sostanzialmente alla Capo Gruppo.
3.Investimenti immobiliari
La voce pari ad euro 20.350.730 si riferisce agli immobili non strumentali detenuti dal gruppo di cui si evidenzia
la movimentazione:
INVESTIMENTI
IMMOBILIARI
SALDO AL
01/01/2014
INCREM.
DECREM
.
RIVAL.
SVALUT.
RICLAS.
SALDO AL
31/12/2014
21.164.770
127.109
0
0
-941.149
0
20.350.730
La svalutazione si riferisce alla determinazione del valore di mercato degli immobili al 31 dicembre 2014.del
Gruppo di cui a seguire si evidenziano i Al fine di valutare il fair value degli immobili la capogruppo ha dato
incarico a due primarie società di valutazione immobiliare che attraverso i metodi valutativi più consolidati nella
prassi professionale (con particolare attenzione alle transazioni comparabili) ha determinato il valore degli
immobili iscritto nel bilancio rispettivi valori alla data del 31 dicembre 2014:
IMMOBILE
Complesso industriale Via Salaria (RM)
Valore di Mercato 31 Dicembre 2014
15.799.730,00
Complesso industriale Località Macchiareddu - Assemini (CA)
3.391.000,00
Complesso industriale Via Tiburtina Valeria Km 192+44 Tocca da Casauria (PE)
1.160.000,00
Totale
20.350.730,00
72
4.Investimenti in partecipazioni
Il valore degli Investimenti in Partecipazioni è stato rilevato con il metodo del Patrimonio Netto per ciò che attiene le collegate e del costo per le altre partecipazioni.
Di seguito si rappresenta il valore delle partecipazioni a fine esercizio in cui si evidenzia un decremento pari a euro 2.856.325 sostanzialmente riconducibile alla svalutazione della
partecipazione in Alitalia CAI.
31 dicembre 2013
31 dicembre
2012 ITA
GAAP
FTA effect
31 dicembre 2014
1 gennaio
2013 IAS
IFRS
Partecipazioni
Utile / Perdita
Fondi rischi
Totale 2013
Partecipazioni
Utile / Perdita
40.242
40.242
(4)
-
40.238
40.238
(14.891)
Fondi rischi
Totale 2014
Partecipazioni in Imprese Controllate
Vitrociset KSA
40.242
25.347
Totale Partecipazioni Controllate
40.242
-
40.242
40.242
(4)
-
40.238
40.238
(14.891)
-
25.347
Jadwalean Vitrociset co.
332.754
(153.074)
179.680
179.680
-
-
179.680
179.680
-
153.074
332.754
Consorzio S3LOG
240.000
240.000
240.000
-
-
240.000
240.000
-
-
240.000
Consorzio METEC
34.619
34.619
34.619
(4.200)
-
30.419
30.419
(4.527)
-
25.892
5.000
5.000
5.000
-
-
5.000
5.000
-
-
5.000
Partecipazioni in Imprese Collegate
Consorzio I4SB
Totale Partecipazioni Collegate
612.373
(153.074)
459.299
459.299
(4.200)
-
455.099
455.099
(4.527)
153.074
603.646
11.190
(4.599)
6.591
6.591
-
-
6.591
6.591
5.316
-
11.907
-
-
-
-
-
-
-
-
9.300
-
9.300
Partecipazioni in Altre Società
Consorzio CALS ITALIA
Locus Traxx
CONAI
127
127
127
-
-
127
127
-
-
127
C.I.R.A. S.c.p.a.
868
868
868
-
-
868
868
-
-
868
73
31 dicembre 2013
31 dicembre
2012 ITA
GAAP
31 dicembre 2014
1 gennaio
2013 IAS
IFRS
Partecipazioni
Utile / Perdita
Fondi rischi
Totale 2013
Partecipazioni
Utile / Perdita
Fondi rischi
Totale 2014
2.500
2.500
2.500
-
-
2.500
2.500
-
-
2.500
UIRNET SPA
-
-
-
-
-
-
-
6.000
-
6.000
MAR.TE SCARL
-
-
-
-
-
-
-
6.000
-
6.000
1.750
1.750
1.750
-
-
1.750
1.750
-
-
1.750
-
-
-
-
-
-
-
5.500
-
5.500
DISTR.TECNOL.AEROSP.CAMP.SCARL
DISTR. ALTA TECN. BENI CULTURALI
DISTR.AEROSP.SARDEGNA scarl
FTA effect
ALITALIA-Compagnia Aerea Italiana
15.000.858
(5.500.000)
9.500.858
9.500.858
-
(2.977.902)
6.522.956
6.522.956
-
(3.022.096)
3.500.860
Totale Partecipazioni Altre Imprese
15.017.293
(5.504.599)
9.512.694
9.512.694
-
(2.977.902)
6.534.792
6.534.792
32.116
(3.022.096)
3.544.812
Totale Partecipazioni
15.669.908
(5.657.673)
10.012.235
10.012.235
(4.204)
(2.977.902)
7.030.129
7.030.129
12.698
(2.869.022)
4.173.805
74
5.Crediti ed altre attività non correnti
Crediti e altre attività non correnti
Crediti verso parti correlate
Crediti verso altri
Totale Crediti
31 dicembre 2014
835.720
201.906
1.037.626
31 dicembre 2013
182.151
182.151
La voce è principalmente riferibile al credito vantato dalla Vitrociset Belgium verso la Società Locus Traxx (euro
835.720) di cui ne detiene una partecipazione del 50%.
ATTIVITA’ CORRENTI
6.Rimanenze e lavori in corso su ordinazione
La voce in commento rappresenta il saldo prevalentemente delle rimanenze di materie prime sussidiarie e di
consumo presenti alla chiusura dell’esercizio valorizzate con il metodo del “Costo medio Ponderato” e quello
dei “Lavori in Corso su Ordinazione” determinato con il metodo del “cost to cost”.
Di seguito il dettaglio della composizione della voce in esame:
Rimanenze
Materie prime, sussidiarie e di consumo
Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati
Lavori in corso su ordinazione
Prodotti finiti e merci
Acconti a fornitori
Totale Rimanenze
31 dicembre 2014
7.209.021
66.418.481
28.703
73.656.205
31 dicembre 2013
7.631.731
59.422.472
1.123
67.055.326
Il valore delle rimanenze e dei lavori in corso su ordinazione si incrementa rispetto all’esercizio precedente per
euro 6.600.879 riconducibili principalmente alla voce lavori in corso su ordinazione per euro 6.996.009 in
contrapposizione al decremento della voce materie prime sussidiarie e di consumo pari ad euro 442.710.
Rispetto alla voce “Rimanenze dei lavori in corso” si riportano gli importi dovuti dai committenti e gli anticipi
contrattuali ricevuti:
75
7.Lavori in corso su ordinazione e acconti da committenti
Attivo Corrente
Lavori in corso (lordi)
Lavori progressivi certificati (acconti)
Fondo rischi contrattuali
Totale importo dovuto dai committenti
Passivo Corrente
Anticipi contrattuali
Totale importo dovuto ai committenti
31 dicembre 2014
552.418.303
-485.384.070
-615.752
66.418.481
31 dicembre 2013
454.449.828
-394.408.136
-619.220
59.422.472
8.377.851
8.377.851
9.150.488
9.150.488
Si rimanda alla relazione sulla gestione per la descrizione di tali lavori.
8. Crediti commerciali
La voce è costituita dai crediti ancora vantati nei confronti dei Clienti e della Società Controllante e delle
Collegate. Il decremento registrato nel periodo pari ad euro 28.739.219 è ascrivibile sostanzialmente all’effetto
combinato dell’aumento dei crediti nei confronti delle società collegate ed al decremento dei crediti verso i
clienti terzi in ragione sia dei maggiori incassi avvenuti nell’anno e sia alla flessione dei ricavi.
Crediti Commerciali
Crediti verso Clienti
Crediti verso Controllanti
Crediti verso Collegate
Totale Crediti Commerciali
31 dicembre 2014
85.798.215
620.820
7.618.027
94.037.062
31 dicembre 2013
116.623.428
620.820
5.586.033
122.830.281
I Crediti verso Clienti sono sostanzialmente ascrivibili ai crediti relativi alla Capogruppo comprensivi di fatture
emesse e da emettere e sono prevalentemente vantati nei confronti dei Ministeri, Enti ed Agenzie Pubbliche. I
crediti sono esposti in bilancio al netto del fondo svalutazione, appositamente stanziato per tener conto delle
possibili perdite.
I Crediti verso Società Collegate si riferiscono esclusivamente ai crediti che la Capogruppo vanta nei confronti
dei consorzi: S3LOG per euro 7.127.188, Metec per euro 140.476 , I4SB per euro 346.899, Marte per euro
3.464.
I Crediti verso Controllanti sono riconducibili ai crediti che la Vitrociset S.p.A. vanta nei confronti della Ciset S.r.l.
9. Crediti tributari
I crediti tributari sono riconducibili sostanzialmente ai crediti della Capogruppo verso l’erario per l’Iva, l’IRAP ed
altri tributi.
Crediti Tributari
31 dicembre 2014
31 dicembre 2013
Crediti tributari
891.933
1.428.850
Totale Crediti Tributari
891.933
1.428.850
76
10. Crediti finanziari
Crediti Finanziari
31 dicembre 2014
31 dicembre 2013
Altri Crediti Finanziari
10.502.165
1.033
Totale altri crediti finanziari
10.502.165
1.033
L’incremento pari ad euro 10.501.132 è riconducibile a crediti di natura finanziaria fruttiferi di interessi vantati
dalle società Salaria Real Estate S.r.l. e Tiburtina Real Estate S.r.l. nei confronti della Ciset S.r.l per cessione a titolo
definitivo di crediti commerciali avvenuta in data 28 dicembre 2014.
11.Altre attività correnti
Altre attività correnti
Ratei e Risconti Attivi
Crediti verso Controllanti
Crediti verso altri
Totale altre attività correnti
31 dicembre 2014
2.418.213
3.435.534
6.075.524
11.929.271
31 dicembre 2013
1.996.737
1.981.269
8.818.624
12.796.630
Il decremento della posta è attribuibile all’effetto combinato dell’ incremento dei crediti verso la Ciset S.r.l. e
della voce ratei e risconti attivi contrapposto alla diminuzione della voce crediti verso altri.
12. Disponibilità e mezzi equivalenti
Le disponibilità liquide ammontano ad euro 16.464.921 suddivise tra depositi bancari e postali per euro
16.377.236 e denaro e valori in cassa per euro 87.685.
Disponibilità e mezzi equivalenti
Depositi bancari e postali
Denaro e valori in cassa
Totale Disponibilità e mezzi equivalenti
31 dicembre 2014
31 dicembre 2013
16.377.236
6.440.943
87.685
106.702
16.464.921
6.547.645
Le ragioni che sottendono la movimentazione delle disponibilità sono dettagliate nel rendiconto finanziario.
77
PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA’
13. Patrimonio netto
Capitale sociale: Euro 82.000.000
Il Capitale Sociale, interamente sottoscritto e definitivamente versato nel corso dell’esercizio dalla controllante
tramite operazione di compensazione di partite infragruppo ammonta ad Euro 82.000.000.
Altre riserve: 24.854.874
Si riferiscono per Euro 2.861.445 alle riserve derivanti dall’effetto del consolidamento, per Euro 9.059.473 alla
riserva derivante dalla transizione ai principi contabili internazionali, per Euro 3.224.774 alla riserva legale, per
Euro 6.668.833 altre riserve comprensive degli utili e perdite portate e nuovo nonché delle perdite attuariali
derivanti dalla applicazione dello IAS 19 e all’utile dell’esercizio per Euro 2.434.136.
La variazione intervenuta nel corso dell’esercizio si riferisce prevalentemente all’utile registrato nel corso
dell’esercizio per Euro 2.434.136, e alla rilevazione delle perdite attuariali derivanti dall’applicazione dello IAS 19
per Euro 835.299.
Si riporta di seguito la riconciliazione tra il Patrimonio netto e l’utile d’esercizio del bilancio consolidato e
quelli del bilancio separato della Capogruppo Vitrociset S.p.A.:
Patrimonio Controllante ITA GAAP
Patrimonio
Netto al 31
dicembre
2014
di cui:
Movimenti
Patrimoniali
di cui:
Risultato
dell'esercizio
2014
Patrimonio Netto al
31 dicembre 2013
96.649.289
42.854
1.254.836
95.351.599
Rettifiche IAS
-
Crediti verso soci per versamenti ancora
dovuti
-
IAS 38 Ripristino Avviamento
IAS 17 Effetto Leasing
IAS 40 Effetto Eliminazione
Ammortamento (investimenti Immobiliari)
IAS 2 Effetto Applicazione CMP
IAS 19 Effetto TFR
IAS12 Impatto Fiscale
10.719.000
(10.719.000)
10.489.907
1.860.102
8.629.805
62.167
33.566
28.601
2.876.119
(76.052)
2.952.171
(9.889)
(148.146)
138.257
(847.000)
(1.173.000)
(4.018.608)
337.701
326.000
(490.584)
(3.865.725)
Rettifiche di consolidamento
Rettifica ripristino Immobilizzazioni Materiali
(695.421)
226
(695.647)
Imposte sul reddito anticipate e differite
accantonate sulle rettifiche di
consolidamento
2.359.682
7.346
2.352.336
Altri movimenti
Patrimonio Netto IAS
(11.371)
(2.793)
(7.157)
(1.421)
106.854.874
9.923.762
2.434.136
94.496.975
78
14. Debiti finanziari e impegni
Debiti Finanziari
31 dicembre 2014
Corrente
Non corrente
Debiti verso banche
Altri debiti finanziari
21.199.626
8.020.316
13.419.035
15.142.691
Totale Debiti
Finanziari
29.219.942
28.561.726
31 dicembre 2013
Totale
Corrente
Non corrente
34.618.611
23.163.007
57.781.668
15.869.526
11.315.301
397.998
15.766.281
27.184.827
16.164.279
Totale
16.267.524
27.081.582
43.349.106
I debiti verso banche sono rappresentati prevalentemente da linee di credito a breve e conti anticipo fatture
remunerati a normali condizioni di mercato. Sono inoltre rappresentati da tre finanziamenti a medio / lungo
termine contratti nel corso dell’esercizio dei quali si riporta di seguito il dettaglio:
Banca erogatrice
Unicredit
Banca Popolare di
Novara
BNL
Importo erogato
Scadenza
Remunerazione
6.000.000
2.000.000
31/12/2018
30/09/2016
Euribor 3M + Spread
Euribor 3M + Spread
9.000.000
30/04/2019
Euribor + Spread
Debito Residuo al
31/12/2014
6.000.000
1.756.716
9.000.000
In particolare i finanziamenti riconducibili a Unicredit e BNL sono soggetti al rispetto di alcuni parametri
finanziari (c.d. financial covenants). I parametri per l’esercizio 2014 sono stati pienamente rispettati.
I debiti verso altri finanziatori sono riferiti, principalmente, al finanziamento della Capogruppo, remunerato ad
Euribor a 3 mesi base 360, effettuato da Technosky S.r.l ed interamente riconducibile al trasferimento del
Trattamento di fine Rapporto trasferito nell’ambito del conferimento del ramo di azienda avvenuto nel corso
del 2006 e avente scadenza ultima 2021. Inoltre tali debiti sono rappresentati anche da quote verso istituti di
factoring per anticipi ricevuti su cessioni pro-solvendo
.
Tra le fideiussioni di maggior rilievo si segnala: i) la garanzia autonoma a prima richiesta rilasciata da Intesa San
Paolo in favore di Vitrociset Sistemi Srl (ora Techno Sky Srl) per l’importo di Euro 15.143 migliaia pari
all’ammontare del debito finanziario come in precedenza descritto alla voce “Debiti verso altri finanziatori a
lungo termine”;ii) la fidejussione UniCredit per euro 9.770 migliaia a favore di Fastweb/ Consip nell’ambito
della fornitura, messa in opera e manutenzione di sistemi telefonici privati e di prodotti e servizi correlati per le
Pubbliche Amministrazioni - con riferimento al Lotto 2; iii) la garanzia autonoma a prima richiesta rilasciata
da Intesa San Paolo in favore di ENAV S.p.A. per l’importo di Euro 7.000 migliaia a garanzia del puntuale ed
esatto adempimento delle obbligazioni indennitarie previste nel Contratto Preliminare di Compravendita delle
quote di Vitrociset Sistemi S.r.l. tra ENAV S.p.A. e Vitrociset S.p.A
A fronte delle fidejussioni emesse da Intesa San Paolo in favore di Techno Sky ed in favore di Enav la Vitrociset
ha rilasciato in pegno alla banca il 100% delle quote possedute in Tiburtina Real Estate Srl.
79
15. Debiti Tributari
Si riporta di seguito un dettaglio dei debiti tributari al 31 dicembre 2014:
Debiti Tributari
31 dicembre 2014
IRPEF su redditi di lavoro dipendenti
31 dicembre 2013
1.160.288
1.369.779
Ritenute acconto su redditi di lavoro autonomo
35.113
15.175
IRPEF su redditi da collaborazione, sindaci e amministratori
52.586
57.277
-
2.260
Ritenute acconto su provvigioni agenti
Erario per IRAP
184.698
-
Esattoria comunale Villaputzu
45.250
IRPEF su rivalutazione TFR
22.073
45.250
-
IVA vendita differita
Altri debiti Tributari Turchia
5.837.146
8.718.996
4.162
-
Erario c/imposte Kenya
115.452
171.224
Altri debiti Tributari
246.590
180.727
7.703.358
10.560.688
Totale debiti Tributari
80
16. Benefici ai dipendenti
Benefici ai dipendenti al 31 dicembre 2013
Costo relativo alle prestazioni di lavoro corrente
Oneri Finanziari
Benefici erogati
Altri movimenti
11.060.498
2.475.632
(3.955.731)
1.173.000
Benefici ai dipendenti al 31 dicembre 2014
10.753.399
I benefici ai dipendenti sono interamente rappresentati dal trattamento di fine rapporto e ad altre prestazioni
equivalenti.
17. Debiti commerciali
Debiti commerciali
Debiti verso fornitori
Debiti commerciali verso parti correlate
31 dicembre 2014
86.860.391
370.659
31 dicembre 2013
88.186.395
350.666
87.231.050
88.537.061
Totale debiti commerciali
La voce debiti commerciali evidenzia un decremento per euro 1.306.011.
17. bis . Fondi per rischi ed oneri
31 dicembre 2013
Acc. dell'anno
Utilizzi
31 dicembre 2014
Correnti
Fondi per rischi e oneri
3.047.919
1.114.881
(328.560)
3.834.240
5.424.802
624.500
(4.304.685)
1.744.617
Non correnti
Fondi per rischi e oneri
Gli altri fondi si riferiscono a passività ritenute probabili per obbligazioni implicite ed esplicite.
81
18. Fondo imposte differite
Imposte anticipate (al netto delle differite)
Fondo imposte differite
Saldo
31 dicembre 2013
4.525.236
Corrente
4.525.236
Non corrente
-
Accantonamenti
2.069.393
Utilizzi/Rilasci
(3.693.517)
31 dicembre 2014
2.901.112
Corrente
2.901.112
Non corrente
-
La voce fondo per imposte differite evidenzia un saldo complessivo pari ad euro 2.901.112 determinato da
imposte anticipate per euro 8.642.290 (allocate nelle attività non correnti) contrapposte a passività per euro
5.741.178 (allocato nelle passività non correnti).
19. Altre passività correnti e non correnti
Altre passività correnti e non correnti
Risconti passivi
Debiti verso istituti di previdenza sociale
Debiti verso controllante (per consolidato
fiscale)
Altri debiti
Totale altre passività correnti e non correnti
31 dicembre 2014
Non
Correnti
correnti
31 dicembre 2013
Non
Correnti
correnti
-
9.751.989
3.483.758
3.188.330
-
7.273.364
3.623.647
2.966.678
-
12.727.912
29.151.989
-
35.070.292
48.933.981
La voce “Altre passività correnti e non correnti” subisce un decremento pari ad euro 19.781.992 in gran parte
riconducibile al pagamento da parte della Vitrociset S.p.A. dei debiti verso i factors a fronte dell’accordo
transattivo sottoscritto a dicembre 2010 relativo alla società ex. Enterprise Digital Architect.
82
CONTO ECONOMICO
20. Ricavi
Ricavi
31 dicembre 2014
31 dicembre 2013
Ricavi da vendite delle vendite e delle prestazioni
160.320.065
188.107.230
Variazione dei lavori in corso
Ricavi da parti correlate
Totale ricavi
160.320.065
6.992.541
5.171.966
172.484.572
188.107.230
(1.960.700)
6.627.317
192.773.847
La voce subisce un decremento pari ad euro 20.289.275. Per i commenti si rimanda a quanto già evidenziato
nella apposita sezione della relazione sulla gestione.
21. Altri ricavi e costi operativi
Altri Costi operativi
31 dicembre 2014
31 dicembre 2013
Proventi straordinari
Altri Ricavi
Totale Altri Ricavi Operativi
1.092.574
5.758.026
6.850.600
1.734.657
7.822.902
9.557.559
Accantonamenti a fondi rischi
Oneri diversi di gestione
Oneri straordinari
Totale Altri Costi operativi
2.103.794
1.767.261
2.018.529
5.889.584
4.148.347
6.721.732
3.829.405
14.699.484
Gli altri ricavi sono rappresentati da componenti economiche non direttamente afferenti l’attività principale di
produzione del Gruppo, ma comunque accessorie a questa ed aventi carattere di continuità nel tempo.
La voce accantonamento per fondi rischi è stanziata a presidio dei rischi connessi all’attività produttiva e di
potenziali contenziosi.
Gli Oneri straordinari registrano un decremento rispetto al precedente esercizio per euro 1.810.876 dovuto
sostanzialmente alla chiusura della procedura di mobilità straordinaria effettuata dalla Capogruppo nel
precedente esercizio.
83
22. Costi per acquisti e per il personale
Di seguito si evidenzia il dettaglio della movimentazione dei costi per servizi e per il personale
Costi per acquisti e per il personale
31 dicembre 2014
31 dicembre 2013
Costi per acquisti di materie
39.435.598
41.029.299
Costi per acquisti di servizi
69.709.367
81.608.680
1.502.165
1.501.309
291.791
145.336
49.916.386
62.545.915
Consulenze e compensi
5.356.999
4.565.662
Assicurazioni
1.587.179
1.350.951
Spese di viaggio e rimborsi
4.239.570
4.753.420
691.749
435.089
Per godimento beni terzi
2.357.682
2.716.338
Altri costi per servizi
3.765.846
3.594.660
Costi per il personale
54.318.258
55.082.410
salari e stipendi
40.237.383
40.417.349
oneri sociali
11.337.350
11.752.320
2.475.632
2.578.476
267.893
334.265
Costi capitalizzati per costruzioni interne
(11.645.999)
(6.928.633)
Totale per costi per acquisti e per il personale
151.817.224
170.791.756
Utenze
Manutenzione
Prestazioni di terzi
Pubblicità e rappresentanza
trattamento di fine rapporto
Altri costi
Il totale dei costi per acquisti e del personale ammonta ad euro 151.817.224, le voci principali che lo
compongono sono riconducibili ai costi per acquisti di materie prime per euro 39.435.598, costi per servizi per
un totale di euro 69.709.367 suddivisi tra utenze, prestazioni di terzi, godimento di beni di terzi, consulenze e
compensi ed altri costi per servizi. I costi del personale sono pari ad euro 54.318.258 con un decremento
rispetto al precedente esercizio per euro 764.152.
Ai sensi della legge si evidenziano i compensi spettanti alla società di revisione al collegio sindacale e agli
amministratori.
Società di revisione: 118 euro migliaia;
Collegio Sindacale: 111 euro migliaia;
Amministratori: 667 euro migliaia.
84
-
23. Ammortamenti e Svalutazioni
Di seguito si riporta il dettaglio degli ammortamenti e delle svalutazioni del 2014.
Ammortamenti e svalutazioni
Ammortamenti e svalutazioni
Ammortamento immobilizzazioni immateriali
Ammortamento immobilizzazioni materiali
Totale ammortamenti
31 dicembre 2014
31 dicembre 2013
1.614.382
2.233.827
3.848.209
1.100.489
1.988.209
3.088.698
Svalutazioni delle immobilizzazioni
Svalutazione dei crediti compresi nell’attivo circolante e
delle disponibilità liquide
Totale svalutazioni
3.998.759
130.016
1.114.342
300.000
4.128.775
1.414.342
Totale ammortamenti e svalutazioni
7.976.984
4.503.040
Gli ammortamenti pari ad euro 3.848.209 rappresentano le quote dell’anno delle immobilizzazioni Materiali ed
Immateriali.
Le svalutazioni registrano un saldo pari ad euro 4.128.775 e per maggiori dettagli si rimanda al dettaglio
precedentemente esposto nelle immobilizzazioni.
24. Proventi ed oneri finanziari
Proventi e oneri finanziari
Altri proventi finanziari
Proventi finanziari
Svalutazioni di partecipazioni
Interessi passivi verso altre imprese
Oneri finanziari
Differenze cambio
Totale proventi e oneri finanziari
31 dicembre 2014
31 dicembre 2013
31.713
31.713
25.948
25.948
(3.010.384)
(2.612.402)
(5.622.786)
(3.010.000)
(2.672.755)
(5.682.755)
(701.998)
(150.247)
(6.293.071)
(5.807.054)
La voce proventi ed oneri finanziari evidenziano un saldo negativo pari ad euro 6.293.071 e sono
principalmente riconducibili alla Capogruppo per l’effetto combinato di oneri finanziari riferiti ad interessi passivi
bancari, commissioni bancarie, perdite su cambi, svalutazione della partecipazione Alitalia CAI ed a contenuti
proventi finanziari diversi.
25. Imposte sul reddito
Imposte sul reddito
Imposte correnti
Imposte differite
Imposte anticipate
Imposte sul reddito d'esercizio, correnti, differite e anticipate
31 dicembre 2014
(2.885.030)
(438.631)
(1.600.512)
31 dicembre 2013
(2.514.740)
628.142
(2.624.742)
(4.924.173)
(4.511.340)
85
Di seguito si riporta la tabella di riconciliazione tra l’aliquota fiscale teorica e quella effettiva.
2014
%
Utile ante imposte
7.358.308
A imposte sul reddito teoriche
2.023.535
27,50%
B IRAP
341.426
4,64%
C Effetto netto della conversione delle controllate
238.232
3,24%
D Riporto delle perdite consuntivate da società consolidate
-526.527
-7,16%
E Effetto Variazioni in aumento e in diminuzione
2.847.508
38,70%
Imposte sul reddito iscritte in bilancio (correnti e differite)
4.924.173
66,92%
Transizione ai principi contabili internazionali (IFRS)
Come illustrato nella “Forma e contenuto del bilancio consolidato”, il Bilancio consolidato chiuso al 31
dicembre 2014 è il primo predisposto ai sensi dell’art. 2 del D. Lgs. n. 38/2005, in conformità agli IFRS emanati
dall’International Accounting Standards Board ed omologati dalla Commissione Europea, in vigore alla data di
bilancio, che comprendono le interpretazioni emesse dall’International Financial Reporting Interpretations
Committee (IFRIC), nonché i precedenti International Accounting Standards (IAS) e le interpretazioni dello
Standard Interpretations Committee (SIC) ancora in vigore alla stessa data.
Il precedente bilancio consolidato, chiuso al 31 dicembre 2013, è stato redatto in accordo con i principi
contabili italiani; nel contesto della strategia di internazionalizzazione del gruppo secondo quanto acconsentito
dal D.Lgs. 38/2005, si è scelto di redigere il bilancio consolidato in conformità agli IFRS. Il
A tale scopo, per la predisposizione del suddetto documento e per la presentazione dei dati finanziari e delle
necessarie informazioni di carattere comparativo, è stata designata quale data di transizione ai principi contabili
internazionali la data del 1° gennaio 2013; sono stati, inoltre, presentati ai fini comparativi i dati al 1° gennaio
2013 ed al 31 dicembre 2013.
Al fine di illustrare gli effetti della transizione agli IFRS sul Bilancio consolidato di Vitrociset S.p.A., nel presente
documento sono fornite le riconciliazioni previste dal paragrafo n. 24 dell’IRS 1. Tali informazioni riguardano
l’impatto che la conversione agli IFRS ha determinato, con riferimento all’esercizio 2013, sulla situazione
patrimoniale e finanziaria, sull’andamento economico e sui flussi finanziari presentati. A tale scopo sono stati
redatti:
le note riguardanti le regole di prima applicazione degli IFRS e degli altri principi selezionati, incluse le
assunzioni degli amministratori sui principi e sulle interpretazioni IFRS in vigore e sulle politiche contabili
adottate in sede di preparazione del primo bilancio consolidato completo redatto secondo gli IFRS al 31
dicembre 2014.
i prospetti di riconciliazione degli stati patrimoniali al 1° gennaio 2013 ed al 31 dicembre 2013 riportati nei
bilanci redatti secondo i precedenti principi contabili con quelli derivanti dall’applicazione degli IFRS;
i prospetti di riconciliazione dei risultati economici riportati nei bilanci redatti secondo i precedenti principi
contabili (esercizio 2013) con quelli derivanti dall’applicazione degli IFRS;
le note ai suddetti prospetti di riconciliazione;
i prospetti di riconciliazione fra il patrimonio netto secondo i precedenti principi contabili e quello rilevato
in conformità agli IFRS alle date seguenti: data di transizione agli IFRS (1° gennaio 2013) data di chiusura dell’ultimo esercizio il cui bilancio è stato redatto in conformità ai precedenti principi
contabili (31 dicembre 2013).
Tali prospetti sono stati predisposti solo ai fini del progetto di transizione per la redazione del primo bilancio
consolidato completo secondo gli IFRS omologati dalla Commissione Europea e sono privi dei dati comparativi
e delle necessarie note esplicative che sarebbero richiesti per una completa rappresentazione della situazione
patrimoniale-finanziaria e del risultato economico del Gruppo Vitrociset in conformità ai principi IFRS.
86
Note riguardanti le regole di prima applicazione
Lo stato patrimoniale di apertura al 1° gennaio 2013, il conto economico dell’esercizio 2012 e la situazione
patrimoniale-finanziaria al 31 dicembre 2012 sono stati predisposti nel rispetto dell’intera gerarchia dei
pronunciamenti emessi dallo IASB, compresi gli IAS, gli IFRS e delle interpretazioni emesse dall’IFRIC o dal
precedente SIC, così come omologati dalla Comunità Europea.
Gli effetti della transizione agli IFRS derivano da cambiamenti di principi contabili e, conseguentemente, come
richiesto dal principio IFRS 1, sono riflessi sul patrimonio netto iniziale alla data di transizione (1° gennaio 2013).
Nel passaggio agli IFRS sono state mantenute le stime precedentemente formulate secondo i principi contabili
italiani, salvo che l’adozione dei principi contabili IFRS non abbia richiesto la formulazione di stime secondo
metodologie differenti.
Regole di prima applicazione, opzioni contabili adottate in fase di
prima adozione degli IFRS e principi contabili IFRS selezionati dal
Gruppo Vitrociset
La rielaborazione della Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata di apertura al 1° gennaio 2013 e dei
prospetti contabili del Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2012 ha, tra l’altro, richiesto al Gruppo Vitrociset di
operare le seguenti scelte fra le opzioni previste dagli IFRS.
Modalità di presentazione degli schemi di bilancio
Per lo schema di Situazione patrimoniale-finanziaria è stato adottato il criterio “corrente/non corrente”
(generalmente applicato dalle realtà industriali e commerciali), mentre per lo schema di Conto Economico è
stato adottato lo schema con i costi classificati per natura; tale criterio ha comportato la riclassifica dei bilanci
storici predisposti secondo gli schemi previsti dal D. Lgs. 127/1991.
Esenzioni facoltative previste dall’IFRS 1 in sede di prima applicazione degli IFRS (1° gennaio 2013):
Valutazione degli immobili, impianti e macchinari e delle attività immateriali al fair value o, in alternativa, al
costo rivalutato come valore sostitutivo del costo: per tutte le categorie di cespiti il Gruppo ha adottato il
metodo del costo ad eccezione degli immobili rappresentanti da investimenti immobiliari;
benefici per i dipendenti: il Gruppo Vitrociset ha rilevato integralmente gli utili e le perdite attuariali cumulati
per i piani a benefici definiti nello stato patrimoniale d’apertura al 1° gennaio 2013;
Esenzioni obbligatorie previste dall'IFRS 1 in sede di prima
applicazione degli IFRS (1° gennaio 2012):
storno di attività e passività finanziarie: se attività e/o passività finanziarie non derivate relative a transazioni
avvenute prima del 1° gennaio 2012 sono state eliminate dal patrimonio aziendale secondo i precedenti
principi contabili (cd. “derecognition”), tali attività e/o passività non sono state riconosciute e quindi
eliminate nel bilancio consolidato di apertura al 1° gennaio 2013;
stime: le stime precedentemente formulate secondo i precedenti principi contabili sono state mantenute nel
bilancio consolidato di apertura al 1° gennaio 2013 ad eccezione di quelle riconducibili ad obbligazioni
esplicite o implicite come previsto dagli IFRS.
87
Trattamenti contabili prescelti nell’ambito delle opzioni
contabili previste dagli IFRS:
rimanenze: secondo il disposto dello IAS 2, il costo delle rimanenze deve essere determinato adottando il
metodo FIFO o il metodo del costo medio ponderato. Il Gruppo Vitrociset ha scelto di utilizzare il metodo
del costo medio ponderato per singolo movimento;
valutazione delle attività materiali ed immateriali: successivamente all’iscrizione iniziale al costo, lo IAS 16 e lo
IAS 38 prevedono che tali attività possano essere valutate al costo (e ammortizzate) o al fair value. Il Gruppo
Vitrociset ha scelto di adottare il metodo del costo.
88
26. Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata al 1° gennaio 2013
ATTIVITÀ
PRINCIPI
(EURO)
NOTE
VALORI
PRECEDENTI
RICLASSIFICHE
RETTIFICHE
SECONDO IFRS
19.062.991
(174.143)
6.597.612
25.486.460
2.412.971
35.544.635
3.181.299
41.138.905
Investimenti Immobiliari
57.349.302
(35.370.492)
-
21.978.810
Investimenti in Partecipazioni
15.669.908
(5.657.673)
-
10.012.235
177.006
-
-
177.006
Attività per imposte differite
13.080.637
-
-
13.080.637
Altre attività non correnti
10.719.000
-
(10.719.000)
-
118.471.815
(5.657.673)
(940.089)
111.874.053
7.179.795
-
156.587
7.336.382
62.002.392
(365.282)
-
61.637.110
110.248.618
3.441.232
-
113.689.850
-
-
-
-
1.354.907
-
-
1.354.907
-
-
-
-
1.033
-
-
1.033
6.024.137
2.602.144
-
8.626.281
-
-
-
-
-
6.835.559
ATTIVITÀ NON CORRENTI
Attività immateriali
Attività materiali
Crediti
TOTALE ATTIVITÀ NON CORRENTI
ATTIVITÀ CORRENTI
Rimanenze
Lavori in corso su ordinazione
Crediti commerciali
Altre attività finanziarie valutate al fair value
Crediti tributari
Imposte anticipate
Crediti finanziari
Altre attività correnti
Derivati
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
6.835.559
TOTALE ATTIVITÀ CORRENTI
193.646.440
5.678.094
156.587
199.481.121
TOTALE ATTIVITÀ
312.118.257
20.421
(783.502)
311.355.173
Capitale sociale
82.000.000
-
(10.719.000)
71.281.000
Altre riserve
11.792.242
-
9.049.094
20.841.336
Patrimonio netto di Gruppo
attribuibile ai soci della controllante
93.792.242
-
(1.669.906)
92.122.336
Patrimonio netto e passività
Patrimonio netto
Patrimonio netto di terzi
89
ATTIVITÀ
PRINCIPI
(EURO)
PRECEDENTI
RICLASSIFICHE
RETTIFICHE
93.792.242
-
(1.669.906)
92.122.336
Debiti Finanziari
17.651.021
-
10.081
17.661.102
Benefici ai dipendenti
11.689.550
-
189.000
11.878.550
Fondi per rischi e oneri
22.490.840
- 18.793.999
- 3.696.841
-
1.928.709
- 6.232.400
4.303.691
-
Altre passività non correnti
14.517.195
469
-
14.517.664
TOTALE PASSIVITÁ NON CORRENTI
68.277.315
-25.025.930
805.930
44.057.315
Acconti da committenti
12.300.800
-
-
12.300.800
Debiti commerciali
85.047.682
- 1.807.438
-
83.240.244
Debiti finanziari
16.464.885
6.043.375
80.474
22.588.734
8.753.468
-
-
8.753.468
Fondi per rischi e oneri
-
12.770.576
-
12.770.576
Derivati
-
-
-
-
Totale patrimonio netto
NOTE
VALORI
SECONDO IFRS
Passività non correnti
Passività per imposte differite
Passività correnti
Debiti per imposte sul reddito
Passività per imposte differite
Altre passività correnti
6.232.400
6.232.400
27.481.865
1.807.438
-
29.289.303
TOTALE PASSIVITÁ CORRENTI
150.048.699
25.046.351
80.474
175.175.525
Totale patrimonio netto e passività
312.118.257
20.421
- 783.502
311.355.173
90
26. Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata al 31 dicembre
2013
ATTIVITÀ
PRINCIPI
(EURO)
NOTE
VALORI
PRECEDENTI
RICLASSIFICHE
RETTIFICHE
SECONDO IFRS
ATTIVITÀ NON CORRENTI
Attività immateriali
22.005.854
(133.086)
8.628.686
30.501.453
2.203.704
35.080.368
3.213.941
40.498.014
Investimenti Immobiliari
56.232.406
(35.067.636)
-
21.164.770
Investimenti in Partecipazioni
10.183.203
(3.153.074)
-
7.030.129
182.151
-
-
182.151
Attività per imposte differite
10.280.384
-
(4.853)
10.275.531
Altre attività non correnti
10.719.000
-
(10.719.000)
-
111.806.702
(3.273.428)
1.118.774
109.652.048
7.493.474
-
138.257
7.631.731
60.042.814
(619.219)
-
59.423.595
113.576.723
(1.981.269)
11.234.827
122.830.281
-
-
-
-
1.428.850
-
-
1.428.850
-
-
-
-
1.033
-
-
1.033
10.815.361
1.981.269
-
12.796.630
-
-
-
-
6.547.645
-
-
6.547.645
TOTALE ATTIVITÀ CORRENTI
199.905.900
-619.219
11.373.084
210.659.765
TOTALE ATTIVITÀ
311.712.602
(3.892.647)
12.491.858
320.311.813
Capitale sociale
82.000.000
-
(10.719.000)
71.281.000
Altre riserve
15.008.286
(120.353)
8.328.043
23.215.976
Patrimonio netto di Gruppo
attribuibile ai soci della controllante
97.008.286
(120.353)
(2.390.957)
94.496.976
Attività materiali
Crediti
TOTALE ATTIVITÀ NON CORRENTI
ATTIVITÀ CORRENTI
Rimanenze
Lavori in corso su ordinazione
Crediti commerciali
Altre attività finanziarie valutate al fair value
Crediti tributari
Imposte anticipate
Crediti finanziari
Altre attività correnti
Derivati
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
Patrimonio netto e passività
Patrimonio netto
Patrimonio netto di terzi
91
ATTIVITÀ
PRINCIPI
(EURO)
Totale patrimonio netto
NOTE
VALORI
PRECEDENTI
RICLASSIFICHE
RETTIFICHE
SECONDO IFRS
97.008.286
(120.353)
(2.390.957)
94.496.976
Debiti Finanziari
16.146.800
-
17.479
16.164.279
Benefíci ai dipendenti
11.386.498
-
(326.000)
11.060.498
Fondi per rischi e oneri
12.245.014
(6.820.212)
-
5.424.802
1.884.570
(5.750.295)
3.865.725
0
-
-
-
-
41.662.883
-12.570.507
3.557.204
32.649.580
9.200.447
(49.959)
-
9.150.488
Debiti commerciali
91.453.780
(2.916.720)
-
88.537.060
Debiti finanziari
15.869.674
-
11.315.153
27.184.827
Debiti per imposte sul reddito
10.560.688
-
-
10.560.688
Fondi per rischi e oneri
-
3.047.919
-
3.047.919
Derivati
-
-
-
-
Passività non correnti
Passività per imposte differite
Altre passività non correnti
TOTALE PASSIVITÁ NON CORRENTI
Passività correnti
Acconti da committenti
Passività per imposte differite
Altre passività correnti
5.750.295
5.750.295
45.956.844
2.966.678
10.459
48.933.981
TOTALE PASSIVITÁ CORRENTI
173.041.433
8.798.213
11.325.612
193.165.257
Totale patrimonio netto e passività
311.712.601
(3.892.647)
12.491.858
320.311.813
92
26. Conto economico consolidato al 31 dicembre 2013
Conto Economico Consolidato
31 dicembre 2013
31 dicembre 2013
ITA GAAP
RETTIFICHE
31 dicembre 2013
IAS
RICLASSIFICHE
194.734.547
-
(1.960.700)
192.773.847
20.183.032
(3.696.841)
(6.928.633)
9.557.559
(179.128.805)
-
6.928.633
(172.200.172)
(6.414.879)
2.032.192
(120.353)
(4.503.040)
(13.586.416)
-
-
(13.586.416)
Variazioni delle rimanenze di prodotti finiti, in corso di
lavorazione e semilavorati
(1.647.021)
(18.330)
1.960.700
295.349
EBIT
14.140.458
(1.682.979)
(120.353)
12.337.126
25.948
-
-
25.948
(5.833.002)
-
-
(5.833.002)
-
(4.511.340)
(120.353)
2.018.732
RICAVI
Altri Ricavi Operativi
Costi per Acquisti e per il Personale
Ammortamenti e Svalutazioni
Altri Costi Operativi
Proventi finanziari
Oneri finanziari
Effetto della valutazione delle partecipazioni con il
metodo del patrimonio netto
-
Utile (Perdita) prima delle imposte e degli effetti delle
discontinued operations
-
Imposte sul reddito
(5.090.930)
-
Utile (Perdita) connesso a discontinued operations
Utile (Perdita) netto/a, attribuibile a:
579.590
3.242.474
(1.103.389)
- soci della controllante
- interessenze di pertinenza di terzi
Utile (Perdita) per azione
93
Note esplicative
Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata
Attività immateriali
La rettifica della voce “Attività immateriali” effettuata in sede di transizione ai principi IFRS include:
Avviamento: Secondo i principi contabili internazionali un’attività immateriale deve essere misurata
inizialmente al costo. Successivamente l’entità può applicare il modello del costo o il modello della
rideterminazione del valore, come per le immobilizzazioni materiali. Tale rideterminazione deve essere
effettuata facendo riferimento al valore riscontrabile su un mercato attivo. Tuttavia differentemente dai principi
contabili nazionali, che dispongono l’ammortamento per ogni tipo di immobilizzazione immateriale, i principi
contabili internazionali suddividono le stesse in due categorie: Immobilizzazioni immateriali a vita utile definita
che vengono ammortizzate e Immobilizzazioni Immateriali a vita utile indefinita (come l’Avviamento). Il
Gruppo Vitrociset ha deciso di applicare retrospettivamente l’IFRS 3 rispetto all’acquisizione del Ramo
d’azienda EDA effettuato nel 2010 rispristinando pertanto il valore dell’Avviamento generatosi durante tale
operazione ed interrompendone il processo di ammortamento.
Costi di Impianto ed Ampliamento: come noto i costi di impianto ed ampliamento (assimilati ai costi di start
up) secondo gli IFRS non sono capitalizzabili e pertanto sono stati rettificati dal patrimonio netto di
transazione.
Le migliorie su beni di terzi: esse sono state riclassificate dalle attività immateriali a quelle materiali.
Attività materiali
La rettifica della voce “Attività materiali” effettuata in sede di transizione ai principi IFRS include:
L’iscrizione dei costi per migliorie su beni di terzi già iscritta nelle immobilizzazioni materiali.
La capitalizzazione di beni ottenuti tramite contratti di leasing finanziario.
La riclassifica degli immobili detenuti quali immobili non strumentali nella voce investimenti immobiliari. La
riclassifica è comprensiva della “rivalutazione” (avente quale contropartita patrimonio netto) derivante
dall’applicazione del Fair value quale metodo di riconoscimento iniziale.
Partecipazioni
La posta portata in diminuzione delle partecipazioni riferisce alla riclassifica del fondo rischi già stanziato per la
perdita durevole di valore registrata nella partecipazione CAI ed ora riclassificato direttamente a diminuzione
del valore della partecipazione.
Altre attività non correnti
Lo IAS 1 «Presentazione del bilancio» non prevede l’iscrizione della voce crediti verso soci per versamenti
ancora dovuti bensì sottende alla rettifica della voce in commento a diminuzione del capitale sociale. Pertanto
la rettifica attiene alla diminuzione dei crediti vantati verso i soci per i versamenti ancora dovuti.
Rimanenze
La rettifica si riferisce all’applicazione del costo medio ponderato per la determinazione del valore del
magazzino invece del metodo del LIFO già utilizzato secondo i principi contabili italiani.
Attività per lavori in corso su ordinazione
La riclassifica in “Attività per lavori in corso su ordinazione” include la riclassifica del fondo rischi determinato per le perdite
a finire portato a diminuzione del valore delle commesse corrispondenti.
94
Crediti commerciali
La rettifica della voce “Crediti Commerciali” si compone prevalentemente della reinscrizione dei crediti commerciali ceduti
pro-solvendo e precedentemente derecognizzati secondo i principi contabili Italiani.
Capitale Sociale
Si rimanda a quanto già commentato nelle altre attività non correnti.
Fondi per benefici per dipendenti
I principi contabili italiani richiedono di rilevare la passività per il Trattamento di Fine Rapporto (TFR) sulla base del debito
nominale maturato secondo le disposizioni civilistiche vigenti alla data di chiusura del bilancio.
Secondo i principi contabili IFRS, l’istituto del TFR rientra nella categoria dei piani a benefici definiti soggetti a valutazioni di
natura attuariale (mortalità, variazioni retributive prevedibili, ecc.) al fine di esprimere il valore attuale del beneficio,
erogabile al termine del rapporto di lavoro, che i dipendenti hanno maturato alla data di bilancio.
Ai fini IFRS, tutti gli utili e perdite attuariali sono stati rilevati alla data di transizione agli IFRS.
Altri fondi
Si riferisce alla riclassifiche già commentate in precedenza nonché alla rettifica (avente contropartita patrimonio netto) di
alcuni fondi rischi non avente carattere di obbligazione esplicita o implicita come previsto dai principi contabili
internazionali.
Debiti Finanziari
Si rimanda a quanto commentato nella voce crediti commerciali.
Conto economico consolidato
Ricavi
La riclassifica si riferisce all’imputazione nella voce ricavi della variazione dei lavori in corso su ordinazione.
Altri Ricavi operativi
La riclassifica si riferisce allo storno delle componenti positive di reddito già iscritte nella voce “Incrementi di
immobilizzazioni per lavori interni” a diminuzione dei relativi costi capitalizzati. Inoltre alla rettifica del rilascio dei fondi rischi
già rettificati nel patrimonio netto di apertura.
Ammortamenti e svalutazioni
La rettifica principalmente si riferisce all’annullamento dell’ammortamento dell’avviamento.
Imposte
Si riferisce iscrizione della fiscalità differita sulle differenze IFRS e Italia GAAP.
95
Prospetto di riconciliazione del Patrimonio Netto al 31 dicembre 2013
Patrimonio Netto al
31 dicembre 2013
Patrimonio Netto ITA GAAP
Rettifiche IAS
Crediti verso soci per versamenti ancora dovuti IAS 1
Ripristino Avviamento IAS 38
Effetto Leasing IAS 17
Effetto Eliminazione Ammortamento IAS 40 (investimenti Immobiliari)
Effetto Applicazione CMP IAS 2
Effetto Fondo rischi ed Oneri IAS 37
Effetto Eliminazione Costi impianto e ampliamento IAS 38
Effetto TFR IAS 19
Impatto Fiscale
Patrimonio Netto IAS
97.008.285
di cui: Movimenti
Patrimoniali
(26.431)
di cui: Risultato
dell'esercizio 2013
3.242.474
Patrimonio Netto al
31 dicembre 2012
93.792.242
(10.719.000)
8.629.805
28.601
2.952.171
138.257
326.000
(3.867.144)
515.000
(132.662)
579.588
(10.719.000)
6.768.584
28.601
3.072.524
156.587
3.696.841
(170.973)
(189.000)
(4.314.070)
94.496.975
355.907
2.018.732
92.122.336
1.861.221
(120.353)
(18.330)
(3.696.841)
170.973
96
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