Rinascita dell`anno mille – monarchie nazionali – crociate

1. LO SVILUPPO DELLE CAMPAGNE E DELLE CITTÀ
Intorno all’anno Mille, campagne e città furono protagoniste di un sorprendente sviluppo
La popolazione aumenta e l’agricoltura deve produrre di più.
Cambia il paesaggio agricolo. Intorno all’anno Mille, la popolazione in Europa aumenta grazie alla fine
delle invasioni, alla diminuzione delle epidemie e delle carestie, al miglioramento del clima.
Con la popolazione aumenta anche la richiesta di cibo, soddisfatta dall’incremento dei prodotti agricoli
ottenuto grazie a numerose innovazioni: la rotazione triennale, che consente di sfruttare meglio i campi,
l’aratro pesante e un nuovo tipo di collare per gli animali, che permettono di sfruttare meglio la loro forza.
Compaiono mulini ad acqua e a vento, costruzioni molto costose di proprietà dei signori, presso i quali i
contadini devono far macinare i cereali. Vengono bonificate paludi e abbattuti boschi per fare spazio alle
coltivazioni. Tutto ciò favorisce le comunità non più basate sull’autoconsumo; di conseguenza s’inizia a
vendere buona parte di ciò che viene prodotto. I
contadini, sopraffatti dai signori che grazie al diritto di banno li costringono a pagare tasse per utilizzare
attrezzature, attraversare ponti e percorrere strade, cercano di ribellarsi ottenendo le carte
di franchigia, cioè documenti che limitano i diritti signorili.
Si costruiscono villaggi, castelli, abbazie e si sviluppano le città.
Nuovi centri abitati. Intorno all’anno Mille i contadini iniziano a costruire le proprie abitazioni le une vicine
alle altre: nascono i villaggi. Vicino ai villaggi sorgono, in luoghi elevati, edifici imponenti, ben protetti da
solide mura, torri e fossati: i castelli, dimore di signori e cavalieri, ma anche luoghi in cui gli abitanti dei
villaggi possono rifugiarsi in caso di guerre o epidemie. Numerose sono anche le abbazie di proprietà della
Chiesa; quella benedettina di Cluny, fondata nel 910 in Francia, è la più famosa, criticata per il lusso
ostentato dai monaci. Ciò causa la nascita di nuovi ordini monastici come quello dei cistercensi che, sotto la
guida di Bernardo di Chiaravalle, volevano ritornare alla semplicità della Regola di San Benedetto. I loro
monasteri, costruiti in luoghi isolati, paludosi e incolti, vengono trasformati in vere e proprie aziende
agricole. Risorgono anche le città, protette da alte mura e torri difensive, e sottoposte al potere del feudatario
o a quello del vescovo, spesso in lotta tra loro. Ma i cittadini, desiderosi di liberarsi dall’autorità del signore,
spesso riescono a riunirsi in associazioni, che talvolta ottengono l’abolizione delle tasse più pesanti e persino
la possibilità di governarsi in maniera autonoma. I primi centri urbani autonomi dell’Occidente sono le città
marinare della penisola italiana: Amalfi, Pisa, Genova e Venezia.
2. PAPA E IMPERATORE SI CONTENDONO IL POTERE.
A cavallo dell’anno Mille, il papa e l’imperatore del Sacro romano impero germanico sono in aperto
contrasto perché entrambi affermano di essere la massima autorità
Dopo un lungo contrasto, papa e imperatore trovano un accordo.
La lotta per le investiture. Durante gran parte del Medioevo, il papa e l’imperatore del Sacro romano Impero
germanico si contendono il diritto di nominare i vescovi-conti. L’imperatore, per cercare di mantenere più
saldo il potere sui propri territori, concede feudi in beneficio ai vescovi, che non avendo figli non possono
lasciarli in eredità. Papa Gregorio VII si oppone e con il documento Dictatus Papae (1075) afferma che la
Chiesa, unica autorità universale, è infallibile e che solo il papa può nominare i vescovi-conti. Al rifiuto
dell’imperatore di accettare questi principi, inizia la lotta per le investiture, che termina nel 1122, quando
papa e imperatore stabiliscono che solo il papa ha il diritto di nominare i vescovi-conti, ma quelli eletti in
Germania devono essere graditi anche all’imperatore.
La Chiesa fa sentire in modo forte la sua presenza nella vita quotidiana.
Durante l’XI secolo la Chiesa inizia a far sentire il suo controllo nella vita quotidiana delle persone.
Istituisce, per esempio, il sacramento del matrimonio cristiano, celebrato esclusivamente da un prete,
condanna l’adulterio (cioè il tradimento di uno dei coniugi) e il ripudio, con cui il marito può decidere di
porre fine al matrimonio. Viene istituito il cimitero, che diventa una parte fondamenta le del villaggio: in
questo modo i vivi possono pregare per le anime dei morti e facilitare il loro passaggio dal purgatorio
(concepito nel Medioevo) al paradiso.
Con l’avvicinarsi dell’anno Mille, gli uomini iniziano a vivere nell’ansia che questa data coincida con la fine
del mondo. La paura dell’arrivo del giorno del giudizio universale fa aumentare penitenze, preghiere e
pellegrinaggi per espiare i propri peccati. Le mete principali dei pellegrinaggi erano Roma, Santiago di
Compostela in Spagna e la Terra Santa.
3. LA FORMAZIONE DELLE MONARCHIE FEUDALI E LA PRIMA CROCIATA
Si formano le grandi monarchie europee e nasce l’esigenza di liberare la Terra Santa dai
Turchi
Dopo il Mille, in Europa si formano forti monarchie come Francia e Inghilterra.
Le monarchie feudali. Nell’XI secolo in Europa si formano forti monarchie i cui re ritengono che la loro
autorità derivi direttamente da Dio. A loro spettano tre poteri principali: il comando militare,
l’amministrazione della giustizia e la direzione economica e culturale del regno.
In Francia, estinta la dinastia carolingia, i grandi feudatari scelgono come loro sovrano Ugo Capeto (987),
fondatore della dinastia dei Capetingi. Questi re comprendono che per irrobustire il loro potere occorre far
diventare ereditaria la monarchia, circondarsi di vassalli fedeli e ottenere l’appoggio della Chiesa, che
contribuisce a rafforzare la figura del sovrano come sacra e inviolabile.
Partendo dal ducato di Normandia, nel nord della Francia, Guglielmo il Conquistatore sconfigge gli
Anglosassoni nella battaglia di Hastings (1066) e diviene re d’Inghilterra, dove introduce il sistema feudale,
distribuendo i feudi ai vassalli. I Normanni si dirigono poi nell’Italia meridionale conquistandola
gradatamente e ottenendo dal papa il riconoscimento delle loro conquiste, in cambio della loro fedeltà.
Ruggero II riunisce tutti i possedimenti sotto un unico regno, divenendo re di Sicilia, di Calabria e delle
Puglie (1130).
Lo spirito di riconquista delle terre in mano ai musulmani porta all’organizzazione della prima
crociata.
La prima crociata. Sostenuti dal papa, i re cristiani di Spagna iniziano la riconquista delle terre cadute in
mano agli Arabi nel sud della penisola iberica. Tale spirito di riconquista si dimostra molto forte quando nel
1095 papa Urbano II esorta i cristiani di tutta Europa a partire per Gerusalemme per liberare il Santo
Sepolcro, caduto nelle mani dei Turchi. Questo popolo asiatico, da poco convertito all’islam, con le sue
razzie terrorizzava le carovane dei pellegrini dirette in Terra Santa. L’appello del pontefice fu raccolto da
molti, non solo soldati, attratti anche dalla promessa della remissione di tutti i peccati e dalla possibilità di
arricchirsi nelle terre conquistate. Le spedizioni contro i musulmani iniziano nel 1096 e sono dette crociate
perché i partecipanti portavano una grande croce cucita sugli abiti. Nonostante i numerosi morti, il risultato
non viene raggiunto; infatti la Terra Santa rimarrà nelle mani dei musulmani, che riescono invece a
diffondere sempre più la loro religione.
1. LA FORMAZIONE DELLE MONARCHIE FEUDALI E LA PRIMA CROCIATA
Si formano le grandi monarchie europee e nasce l’esigenza di liberare la Terra Santa dai Turchi
Dopo l’anno Mille in Europa si formano forti monarchie nazionali, come Francia e Inghilterra; il risveglio
dei commerci e la necessità di riaprire le vie commerciali con l’Oriente danno impulso alle crociate e alla
riconquista della Terra Santa.
2. PAPA E IMPERATORE SI CONTENDONO IL POTERE.
A cavallo dell’anno Mille, il papa e l’imperatore del Sacro romano impero germanico sono in aperto
contrasto perché entrambi affermano di essere la massima autorità
Solo dopo un lungo periodo di tensione, il papa e l’ imperatore trovano un accordo sull’elezione dei
vescovi-conti. Gli uomini, in ansia per la fine del mondo, sempre più si fanno guidare dalla Chiesa
3. .LO SVILUPPO DELLE CAMPAGNE E DELLE CITTÀ
Intorno all’anno Mille, campagne e città furono protagoniste di un sorprendente sviluppo
Aumenta la popolazione: l’agricoltura adotta nuove tecniche per produrre di più e soddisfare la maggiore
richiesta di cibo; vengono costruiti villaggi, castelli e abbazie; le città si sviluppano e diventano autonome.