COMUNICATO STAMPA 17.03.08 Doppio trapianto nella notte a Siena, impiantati cuore e polmone su due pazienti tra sabato e domenica Gli altri organi donati sono stati portati a Pisa, Firenze e Padova Medici e infermieri delle Scotte hanno lavorato ininterrottamente in due sale operatorie attigue Doppio trapianto nella notte al policlinico Santa Maria alle Scotte. Dalla mezzanotte di sabato 15 marzo alle prime luci dell’alba di domenica 16 le èquipe trapiantologiche del Dipartimento Cuore, Vasi e Torace, diretto dal professor Giusepe Gotti, hanno lavorato ininterrottamente in due sale operatorie attigue, per dare una speranza di vita a due pazienti che hanno ricevuto cuore e polmone. “Il donatore – spiega il professor Gotti – un uomo della provincia di Grosseto di 52 anni, ricoverato da noi per un’emorragia, ha donato tutto gli organi. Un gesto di grande solidarietà e rispetto della vita grazie al quale ben sei persone, in diverse parti d’Italia, hanno una speranza di guarigione in più”. Cuore e polmone destro sono stati trapiantati a Siena, il fegato e un rene sono stati portati a Pisa, un rene è andato a Firenze e il polmone sinistro a Padova. Il trapianto di cuore è stato effettuato su un paziente di Grosseto di 55 anni dall’équipe coordinata dal dottor Gianfranco Lisi, con l’anestesista Luca Marchetti. Il polmone invece è stato trapiantato su un paziente napoletano di 62 anni. L’intervento è stato portato avanti dallo stesso Gotti con il dottor Piero Paladini e l’anestesista Marcella Caciorgna. “Si tratta del primo trapianto di polmone - aggiunge Gotti – e del terzo di cuore di quest’anno. Gli interventi sono riusciti e i pazienti, ancora in prognosi riservata, sembrano rispondere positivamente. Il nostro centro è l’unico in Toscana dove vengono effettuati questi interventi salvavita, sia per il cuore che per il polmone, ed è fondamentale che la Regione Toscana, sempre molto sensibile sul tema dei trapianti, investa ulteriori risorse”. Un ringraziamento particolare va al personale che ha lavorato per tutta la notte. “C’è stata una grande collaborazione e una vera e propria corsa contro il tempo – conclude Gotti – perchè è piuttosto complesso gestire in contemporanea due sale operatorie e attivare le procedure di espianto e impianto d’organi. Un forte senso del dovere, spirito di squadra e rispetto della vita per chi dona e chi riceve gli organi sono qualità fondamentali che contraddistinguono il nostro personale medico ed infermieristico ”.